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Principi generali per la<br />
pressurizzazione idrica.<br />
L’acqua potabile è un alimento indispensabile per<br />
il quale non esiste alternativa. Affinché l’utente<br />
possa fruire dell’acqua potabile al punto di prelievo<br />
è necessario che essa sia disponibile in quantità<br />
sufficiente, che abbia le caratteristiche fisico<br />
chimiche stabilite dalle norme e leggi vigenti e che<br />
abbia una pressione di erogazione sufficiente.<br />
Convogliamento, distribuzione e pressurizzazione.<br />
Convogliamento<br />
I sistemi di convogliamento ed erogazione<br />
dell’acqua potabile si dividono in:<br />
a) grandi reti di distribuzione a servizio di<br />
agglomerati urbani estesi oppure<br />
acquedotti consortili a servizio di grandi<br />
territori regionali.<br />
b) piccoli acquedotti rurali a servizio di<br />
comunità locali.<br />
Solitamente viene considerata come<br />
acqua non potabile e quindi non destinata<br />
all’alimentazione dell’uomo, quella che<br />
corre nei fossati e canali a scopi irrigui,<br />
quella destinata a scopi industriali<br />
come l’antincendio, il raffreddamento, il<br />
riscaldamento, la demineralizzazione, ecc.<br />
Distribuzione<br />
La presa dell’acqua potabile, il trattamento<br />
di potabilizzazione, il trasporto,<br />
lo stoccaggio e la distribuzione vengono<br />
solitamente fatte di regola da società di<br />
diritto pubblico oppure direttamente<br />
dalle amministrazioni comunali.<br />
La progettazione, esecuzione, manutenzione<br />
ed esercizio delle reti pubbliche<br />
avvengono sotto la responsabilità diretta<br />
delle aziende ed in osservanza<br />
delle normative e leggi vigenti.<br />
In alcuni casi a copertura del fabbisogno<br />
idrico, come le case coloniche isolate,<br />
industrie, ecc., non esiste la rete<br />
pubblica di distribuzione dell’acqua.<br />
L’approvvigionamento avviene<br />
attraverso pozzi locali e impianti di<br />
distribuzione privati.<br />
Attenzione:<br />
non è consentito il collegamento diretto<br />
fra reti di distribuzione pubblica e privata.<br />
Sollevamento e pressurizzazione<br />
L’acqua è erogata dalla rete di<br />
distribuzione pubblica con una pressione<br />
minima Pmin Acq, nella maggioranza dei<br />
casi tale pressione è sufficiente ad<br />
assicurare un corretto funzionamento<br />
delle apparecchiature di erogazione<br />
presso gli utenti.<br />
In funzione del tipo di apparecchio e delle<br />
sue caratteristiche specifiche la pressione<br />
minima varia da 0,5 bar a 2,4 bar, mentre<br />
le apparecchiature dei sistemi antincendio<br />
richiedono un minimo di 2 bar.<br />
Quando tali valori non possono essere<br />
assicurati, a causa di un’eccessiva<br />
differenza di altezza geodetica del punto<br />
di prelievo oppure a causa di elevate perdite<br />
di pressione lungo le tubazioni,<br />
è necessario impiegare dei gruppi<br />
di pressurizzazione o autoclave.<br />
Il gruppo di pressurizzazione preleva<br />
l’acqua dalla rete pubblica nel punto di<br />
erogazione dell’edificio (contatore) nella<br />
quantità resa disponibile e, attraverso le<br />
pompe del gruppo, la sopraeleva ad un<br />
secondo livello di pressione.<br />
L’installazione ed esercizio di gruppi di<br />
pressurizzazione collegati direttamente<br />
alla rete di distribuzione pubblica può<br />
influire negativamente sul suo<br />
funzionamento.<br />
Tali collegamenti devono essere<br />
sempre preventivamente concordati e<br />
autorizzati dai competenti uffici delle<br />
aziende degli acquedotti.<br />
Alcune aziende (per es. Milano) si sono<br />
dotate di un regolamento che, fra le altre<br />
cose, contempla la modalità di<br />
collegamento alla rete idrica.<br />
Dal punto di prelievo dalla rete pubblica,<br />
gli impianti devono essere progettati ed<br />
eseguiti nel rispetto delle leggi, normative<br />
vigenti e secondo la buona tecnica.<br />
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