Asilo Nido - il programma e le chiusure 2012 - Comune di Canzo
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Progetto: :<br />
: Alla scoperta del nostro corpo<br />
“Impariamo dai bambini a lasciarci guidare dalla saggezza del corpo”<br />
Il progetto che quest'anno abbiamo scelto <strong>di</strong> sv<strong>il</strong>uppare nasce dall'attenta<br />
osservazione del<strong>le</strong> esigenze e del<strong>le</strong> caratteristiche del gruppo dei bimbi. Viste <strong>le</strong><br />
tante emozioni provate ora durante i rientri, ora per gli inserimenti, visto <strong>il</strong><br />
<strong>di</strong>vertimento scaturito nel percorso “psico motorio” del<strong>le</strong> seggioline, viste <strong>le</strong><br />
gran<strong>di</strong> curiosità… durante <strong>le</strong> sedute in bagno, <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o conduttore che seguiremo<br />
quest’anno sarà <strong>il</strong> corpo, inteso sia in senso fisico sia come contenitore del<strong>le</strong><br />
emozioni. Il corpo, fin dalla nascita, rappresenta per i bambini una scoperta<br />
meravigliosa. La conoscenza dello schema corporeo è fondamenta<strong>le</strong> soprattutto<br />
per i bambini <strong>di</strong> questa età per consolidare quel<strong>le</strong> funzioni che permettono al<br />
bambino <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere: vicino e lontano, sotto e sopra, più avanti, destra e<br />
sinistra. Inoltre <strong>il</strong> corpo ha un proprio linguaggio e specialmente nei bambini più<br />
piccoli è lo strumento principa<strong>le</strong> per farsi capire e sul qua<strong>le</strong> dobbiamo lavorare<br />
affinché <strong>il</strong> linguaggio del corpo si trasformi in linguaggio verba<strong>le</strong>. La<br />
consapevo<strong>le</strong>zza della propria identità è un‘acquisizione comp<strong>le</strong>ssa che deriva da<br />
processi fisiologici <strong>di</strong> maturazione, ma anche dal<strong>le</strong> sol<strong>le</strong>citazioni e dal<strong>le</strong> conferme<br />
dell’ambiente circostante. Il bambino sa <strong>di</strong> essere maschio o femmina non perché<br />
se ne renda conto e quin<strong>di</strong> colga la <strong>di</strong>fferenza, ma perché attorno a lui, negli<br />
indumenti, nel<strong>le</strong> azioni e spesso anche nei comportamenti gli adulti propongono<br />
<strong>di</strong>fferenze e specificità. Nel<strong>le</strong> paro<strong>le</strong> che vengono rivolte al bambino ci sono vere<br />
e proprie in<strong>di</strong>cazioni per <strong>il</strong> riconoscimento del<strong>le</strong> <strong>di</strong>fferenze e del<strong>le</strong> uguaglianze. A<br />
questa età non c’è ancora consapevo<strong>le</strong>zza della propria identità, ma anche in<br />
questa fase è importante cominciare a far notare <strong>le</strong> caratteristiche <strong>di</strong> sesso,<br />
colore, tipo <strong>di</strong> capelli e <strong>di</strong> occhi,… Poter <strong>di</strong>re “sono fatto così” implica anche<br />
accettare che ci sono certamente degli aspetti sim<strong>il</strong>i, ma che sono quelli <strong>di</strong>versi a<br />
far sì che gli altri ci riconoscano e non si confondano con qualcun altro. Imparare<br />
a considerare <strong>le</strong> <strong>di</strong>versità un e<strong>le</strong>mento che arricchisce anziché qualcosa che<br />
allontana rappresenta un passo importante nella crescita in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong> e socia<strong>le</strong>.<br />
“Non limitiamo i bambini! Essi sanno <strong>il</strong> fatto loro! Per paura <strong>di</strong> farli<br />
morire troppo spesso gli impe<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> vivere”