Capo XIV - Delle Chiese e de' Beni del Monastero di ... - TSC

Seralta. A’ tempi dell’Ab. Tommaso de’ Marzapesci, e di Urbano V, e mentre era Priore di
amendue le Chiese Andrea da Bologna, a cui furono conferite l’anno MCCCLXXII, fu la Chiesa di
S. Maria di Serralta, che minacciava rovina, ristorata: e ne è pruova l’Iscrizione, che tuttor vi si
legge:
1376 HEC ECCLESIA INCEPTA FUIT RESTAURARI PER GAMBIDITIUM ANTONII ET
FUIT PER IPSUM PERFECTA TEMPORE VENERABILIS DOM. THONE ABBATIS
NONANTULE ET DOM. ANDREE DE BONONIA PRIORIS DICTE ECCLESIE S. MARIE ET
S. MARCI DE PERGULA MONASTERII NONANTULANI MEMBRORUM TEMPORE
URBANI PAPE V.
E sotto essa vedesi da una parte lo stemma gentilizio dell’Ab. Tommaso, cioè tre gigli, con una
sbarra, e al di sotto due pesci, e fra mezzo ad essi una croce, dall’altra quello della Badia di
Nonantola. Dopo il secolo XVI non si fa più espressa menzione di questa Chiesa 4 , considerata come
una sola cosa con quella della Pergola, di cui ora dobbiam farci a parlare.
1 Antiqu. Ital. Vol. V p. 1045.
2 App. V p. 16.
3 Aggiunte e correzioni:
Nel distretto della Parrochia di S. Angiolo di Sassoferrato, detto anche di S. Michele Arcangelo, e che comprende quasi
la metà del Castello, e stendesi ancor fuor di esso, sussiston le Chiese di S. Lorenzo, di S. Pietro in Giglione, de’ SS.
Cosmo e Damiano, e di S. Venanzio di Venatura, oltre alcune altre, che tutte ora dipendono da quella di S. Angiolo, e
un Monastero di Silvestrini, e un Convento di Cappuccini.
4 Aggiunte e correzioni:
La Chiesa di S. Maria di Serralta ora è posta entro il distretto della Diocesi di Gubbio.