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Cinque sfide alla Chiesa del XXI secolo - Chiesa Cristiana ...

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ISTITUTO BIBLICO ITALIANO<br />

DELLE CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE “ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA”<br />

Tesi finale III classe<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011<br />

CINQUE SFIDE ALLA CHIESA DEL <strong>XXI</strong> SECOLO<br />

Problematiche nella chiesa di Corinto e loro attualità<br />

Autore: Alberto Mungai<br />

Relatore: Eliseo Fragnito


Ai miei genitori


CINQUE SFIDE ALLA CHIESA DEL <strong>XXI</strong> SECOLO<br />

Alberto Mungai<br />

<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> <strong>Chiesa</strong> <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> <strong>secolo</strong><br />

INDICE<br />

Prefazione 2<br />

I – Introduzione 4<br />

I.1 Definizione di <strong>Chiesa</strong> ....................................................... 4<br />

I.2 Definizione di sfida .......................................................... 6<br />

I.3 Provenienza <strong>del</strong>la sfida .................................................... 7<br />

I.4 Àmbito <strong>del</strong>la sfida ............................................................. 8<br />

1 – La sfida <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà alle Scritture 10<br />

1.1 La minaccia ........................................................................ 10<br />

1.2 Il pericolo <strong>del</strong>le manipolazioni ........................................... 13<br />

1.3 Tolleranza e compromesso ................................................. 15<br />

1.4 Fe<strong>del</strong>tà alle Scritture nella storia ......................................... 17<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011<br />

I


CINQUE SFIDE ALLA CHIESA DEL <strong>XXI</strong> SECOLO<br />

Alberto Mungai<br />

2 – La sfida <strong>del</strong>la purezza 24<br />

2.1 La corruzione di Corinto .................................................... 24<br />

2.2 Santi al Signore .................................................................. 26<br />

2.3 Santi nel mondo ................................................................. 28<br />

2.4 “Né fornicatori...” .............................................................. 29<br />

2.5 “...né adulteri” .................................................................... 33<br />

2.6 “Purchè sia nel Signore” ..................................................... 35<br />

3 – La sfida <strong>del</strong>l’unità 39<br />

3.1 Quelli di casa Cloe .............................................................. 39<br />

3.2 Le cinque chiavi per preservare l’unità ............................... 41<br />

3.3 Unità, ma non ad ogni costo ................................................ 46<br />

3.4 Che cosa possiamo cedere per mantenere l’unità? .............. 47<br />

4 – La sfida <strong>del</strong>la generosità 50<br />

4.1 Ospitare con amore ............................................................. 50<br />

4.2 Accogliere con discernimento ............................................ 55<br />

4.3 Donare con proporzionalità ................................................. 56<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011<br />

II


CINQUE SFIDE ALLA CHIESA DEL <strong>XXI</strong> SECOLO<br />

Alberto Mungai<br />

5 – La sfida <strong>del</strong>la Pentecoste 60<br />

5.1 La dottrina <strong>del</strong>la Pentecoste ................................................. 60<br />

5.2 L’attualità <strong>del</strong>la Pentecoste .................................................. 64<br />

5.3 La genuinità <strong>del</strong>la Pentecoste .............................................. 67<br />

5.4 La ricerca <strong>del</strong>la Pentecoste .................................................. 72<br />

5.5 La dignità <strong>del</strong>la Pentecoste .................................................. 75<br />

5.6 I carismi <strong>del</strong>la Pentecoste .................................................... 79<br />

6 – Conclusione 82<br />

Bibliografia e testi consultati .................................................. 84<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011<br />

III


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

CINQUE SFIDE ALLA CHIESA DEL <strong>XXI</strong> SECOLO<br />

Problematiche nella chiesa di Corinto e loro attualità<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 1


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

PREFAZIONE<br />

I pericoli che assillano la chiesa di oggi si stagliano in tutta la loro drammatica<br />

attualità, presentando un incredibile parallelo con le problematiche che<br />

affliggevano la chiesa di Corinto. Lo scrittore <strong>del</strong>l’Ecclesiaste afferma: “Ciò che è<br />

stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c'è nulla di nuovo<br />

sotto il sole.” (Eccl. 1:9).<br />

Le vecchie <strong>sfide</strong> si ripresentano con puntigliosa inquietudine, e quel che è<br />

“nuovo” nella società è soltanto una riedizione peggiorativa <strong>del</strong> naufragio morale<br />

di quanti si fregiano <strong>del</strong> non invidiabile distintivo di “inventori di mali” (Rom.<br />

1:30).<br />

L’aberrante “escalation” degenerativa non può costituire il semplice oggetto di<br />

commenti santimoniosi. È un franco richiamo <strong>alla</strong> comunità dei credenti di oggi,<br />

perché prenda coscienza <strong>del</strong>l’ineludibile necessità di rintuzzare le innumerevoli<br />

<strong>sfide</strong> che si presentano nel corso <strong>del</strong>la sua marcia di avvicinamento al cielo,<br />

seguendo fe<strong>del</strong>mente i principi biblici e trionfando mediante la fede: “Ma voi,<br />

siate forti, non vi lasciate indebolire le braccia, perché la vostra opera avrà la<br />

sua ricompensa.” (II Cron. 15:7).<br />

Lo studio <strong>del</strong>le <strong>sfide</strong> spirituali <strong>alla</strong> <strong>Chiesa</strong> <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> <strong>secolo</strong> prende spunto dalle due<br />

lettere di Paolo ai Corinzi, ed è stato condotto con il supporto di un’estesa e<br />

meticolosa ricerca. Alberto Mungai ha dovuto necessariamente ridurre lo spettro<br />

<strong>del</strong>la sua trattazione a solo cinque temi, che però, per la loro attualità e<br />

importanza, sono materia sufficiente per una seria riflessione. Il candidato, nella<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 2


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

duplice veste di studente e responsabile di chiese, non vuole e non può celare il<br />

suo pieno e appassionato coinvolgimento di “persona informata sui fatti”. La sua<br />

non è una sterile dissertazione e i toni sono raramente accademici. Non esamina<br />

asetticamente un fenomeno al microscopio per poi proporre inutili ricette teoriche<br />

ad altri, ma è la coscienza spirituale di un operaio impegnato sul campo che fa<br />

sentire il suo grido: “Figlio d'uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la casa<br />

d'Israele; quando tu udrai d<strong>alla</strong> mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte<br />

mia.” (Ez. 3:17)<br />

Il Relatore,<br />

Eliseo Fragnito<br />

Roma, maggio 2011<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 3


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

INTRODUZIONE<br />

Un lettore attento <strong>del</strong>le epistole paoline ai Corinzi non potrà non meravigliarsi,<br />

mettendo a confronto la società odierna <strong>del</strong>l’occidente “evoluto” con quella greca:<br />

molte <strong>del</strong>le questioni trattate sembrano estrapolate dai nostri quotidiani.<br />

L’apostolo Paolo si intrattenne lungamente a Corinto:<br />

Dopo queste cose egli, partitosi da Atene, venne a Corinto...<br />

Ed egli dimorò quivi un anno e sei mesi, insegnando fra loro la parola<br />

di Dio...<br />

Paolo ... rimase ancora molti giorni a Corinto (Atti 18:1, 11, 18)<br />

La prima lettera ai Corinzi è scritta in risposta ad una serie specifica di domande<br />

dei credenti di questa antica comunità. Le loro difficoltà sono simili alle<br />

problematicità <strong>del</strong>le nostre chiese: siamo sfidati ad affrontarle.<br />

Onde specificare meglio gli obiettivi di questa trattazione, occorre prima definire i<br />

termini “<strong>Chiesa</strong>” e “sfida”.<br />

I.1 Definizione di <strong>Chiesa</strong><br />

Il termine “chiesa” deriva dal greco ekklesia, parola che compare 115 volte nel<br />

Nuovo Testamento e che significa assemblea.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 4


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Nel greco classico il termine chiesa indica l'assemblea <strong>del</strong>la<br />

popolazione (il demos) di una città libera. Il termine ha quindi un<br />

significato politico e non religioso, e potrebbe tradursi (secondo<br />

l'etimologia <strong>del</strong> termine) "convocazione". I cittadini che formano<br />

l'ekklēsia sono gli ekkletoi, i convocati. 1<br />

Originariamente, indicava la riunione in luogo pubblico, per partecipare <strong>alla</strong> quale<br />

i cittadini erano “chiamati fuori” dalle loro case (vedere Atti 19:32, 39, 41). Il<br />

prefisso ek- significa “da, fuori” mentre kaleo significa “chiamare”, quindi ek–<br />

klesia può essere tradotto “chiamati fuori con gran voce”.<br />

Applicato ai cristiani, l’ekklesia è pertanto l’assemblea dei “chiamati fuori” dalle<br />

tenebre <strong>alla</strong> luce, dal peccato <strong>alla</strong> santità, d<strong>alla</strong> potestà di satana a Dio (Atti<br />

26:18). E’ il corpo “mistico” di Cristo, ma anche la comunità locale. Chi fa parte<br />

<strong>del</strong>la <strong>Chiesa</strong>, in quanto lavato dal sangue <strong>del</strong>l’Agnello, non può esimersi dal<br />

vivere l’esperienza cristiana insieme ad altri credenti che accettino la Bibbia come<br />

unica e ispirata regola suprema di condotta.<br />

Abbiamo pertanto:<br />

• la chiesa intesa come l’insieme di tutti i santi di ogni tempo (Matteo 16:18; I<br />

Cor. 12:28; Col. 1:18), non solo quelli vivi, ma anche quelli che si sono<br />

addormentati in Cristo nell’attesa <strong>del</strong>la risurrezione (I Tess. 4:13-17);<br />

• la chiesa locale, cioè l’insieme dei credenti che frequentano regolarmente un<br />

luogo di culto (Atti 11:26; 13:1). All’inizio, non c’erano edifici appositamente<br />

dedicati al culto, ma ci si riuniva in case private (Rom. 16:5,23; I Cor. 16:19;<br />

1 http://it.wikipedia.org/wiki/<strong>Chiesa</strong>_(Bibbia)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 5


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Col. 4:15; Filemone v. 2). Fu il rapido crescere <strong>del</strong> numero dei credenti a<br />

portare <strong>alla</strong> costruzione di appositi locali per il culto.<br />

• la chiesa come “edificio per il culto cristiano”. Ciò si potrebbe intendere solo<br />

da un verso <strong>del</strong> Nuovo Testamento (III Giov. v. 10). Nel linguaggio<br />

contemporaneo, per “chiesa” si intende generalmente un luogo dove si entra<br />

con riverenza, allo scopo di adorare il Dio dei cristiani.<br />

I.2 Definizione di sfida<br />

Sfidare significa:<br />

• invitare qualcuno a battersi o misurarsi in una prova, provocare<br />

(sfidare a duello, sfidare <strong>alla</strong> corsa)<br />

• incitare qualcuno a fare qualcosa che si ritiene impossibile o<br />

alquanto difficile (Vi sfido a dimostrarmi il contrario. Ti sfido a<br />

risolvere il rebus).<br />

• affrontare, fronteggiare con coraggio un pericolo (sfidare la<br />

morte) 2<br />

Secondo un dizionario etimologico 3 , il verbo sfidare deriva da disfidare o<br />

“diffidare”, cioè “dichiarare che qualcuno non merita fede”, quindi “provocare<br />

2 Fonte: http://it.thefreedictionary.com/sfidare<br />

3 Fonte: http://www.etimo.it/?term=sfidare&find=Cerca<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 6


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

qualcuno”; oppure, deriva da “faida” cioè guerra, combattimento, quindi<br />

“chiamare l’avversario <strong>alla</strong> battaglia”.<br />

Potremmo dunque concludere che il termine, a seconda di chi propone la sfida,<br />

presenta due connotazioni, una negativa e una positiva. Quando è un avversario<br />

che propone la sfida, si tratta di una istigazione, destinata a convincere una<br />

persona a compiere un'azione che altrimenti non avrebbe fatto, con il fine di<br />

sconfiggerlo.<br />

Quando invece è un amico o un alleato, la sfida proposta è un’azione difficile,<br />

soprattutto perché chi l’accetta la considera tale, ma non impossibile, ed è<br />

destinata a farne sviluppare il carattere e le qualità.<br />

I.3 Provenienza <strong>del</strong>la sfida<br />

L’avversario <strong>del</strong>le anime nostre “provoca” i credenti, li accusa continuamente,<br />

insinuando che non siano in grado di resistere al peccato o combatterlo. Il gigante<br />

Goliath che sfida Israele ne è una chiara figura:<br />

“E il Filisteo aggiunse: 'Io lancio oggi questa sfida a disonore <strong>del</strong>le<br />

schiere d'Israele: Datemi un uomo, e ci batteremo!' (I Sam. 17:10)<br />

Nessun cristiano è esentato d<strong>alla</strong> sfida. Nessuno può permettersi di evitarla o<br />

ignorarla. Accettare la sfida, dunque, è un atto coraggioso ed onorevole; rifiutarla,<br />

un segno di viltà e codardia. E’ appropriato qui ricordare che i codardi fanno parte<br />

<strong>del</strong>la categoria di coloro che saranno condannati al fuoco eterno (Apoc. 21:8).<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 7


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Vengono particolarmente sfidati i servitori <strong>del</strong> Signore: i ministri di culto, i<br />

pastori, i responsabili <strong>del</strong> gregge; se un pastore è abbattuto, il gregge si confonde,<br />

si spaventa e si smarrisce (Zac. 13:7). Ovviamente, qui stiamo analizzando la<br />

connotazione negativa <strong>del</strong>la “sfida”.<br />

Quanti profeti e uomini di Dio nella Bibbia hanno combattuto e vinto battaglie<br />

spirituali! Gesù stesso fu tentato e sfidato da satana nel deserto. Proprio lo Spirito<br />

Santo sospinse nella prova il Figlio <strong>del</strong>l’uomo (Matt. 4:1). Egli non si sottrasse al<br />

combattimento, ed ottenne la vittoria tre volte pronunciando autorevolmente la<br />

parola: “Sta scritto”.<br />

Il Signore, in senso positivo, ci stimola, ci esorta, è al nostro fianco, combatte per<br />

noi e ci sprona ad essere vincitori. Ci sfida ad assumerci responsabilità, a crescere<br />

e a migliorarci, perché questo fa parte <strong>del</strong> nostro processo di crescita e<br />

santificazione. Ci ricorda che il nostro avversario, pur agguerrito e feroce, è già<br />

stato sconfitto da Cristo <strong>alla</strong> croce, ed il nostro trionfo è certo (II Cor. 2:14).<br />

I.4 Àmbito <strong>del</strong>la sfida<br />

Straordinario - ed inquietante – è il paragone fra le problematiche <strong>del</strong>la società<br />

corrotta <strong>del</strong>la Grecia <strong>del</strong> primo <strong>secolo</strong> e quelle <strong>del</strong>l’attuale civiltà occidentale, in<br />

particolare osservando l’Italia secolarizzata e neopagana dei nostri giorni.<br />

Il termine neopaganesimo (nuovo paganesimo) è un neologismo basato<br />

sul termine “paganesimo” ... Il lemma è oggi utilizzato tranquillamente<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 8


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

d<strong>alla</strong> maggior parte <strong>del</strong>le comunità neopagane per indicare le religioni<br />

postcristiane occidentali. 4<br />

Nei paesi occidentali ricchi ed in Italia stiamo respirando l’aria di Corinto.<br />

Dall’esame <strong>del</strong>le epistole ai Corinzi scopriamo che dobbiamo guardarci: d<strong>alla</strong><br />

immoralità sessuale, dall’avarizia, dalle divisioni, dall’orgoglio, d<strong>alla</strong> infe<strong>del</strong>tà<br />

alle Scritture, dall’egoismo, d<strong>alla</strong> falsa spiritualità, dai falsi ministeri.<br />

La nostra ricerca prenderà dunque spunto particolarmente da queste due lettere,<br />

analizzandole nel contesto <strong>del</strong> tema prescelto, riducendo l’ambito a cinque <strong>sfide</strong><br />

da affrontare.<br />

E (Davide) prese in mano il suo bastone, si scelse nel torrente cinque<br />

pietre ben lisce, le pose nella sacchetta da pastore, che gli serviva di<br />

carniera, e con la fionda in mano mosse contro il Filisteo.<br />

(I Samuele 17:40)<br />

4 http://it.wikipedia.org/wiki/Neopaganesimo, vedi “Origine <strong>del</strong> termine neopaganesimo”<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 9


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

1. La sfida <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà alle Scritture<br />

I Corinzi 4:6 “... praticare il “non oltre quel che è scritto”<br />

1.1 La minaccia<br />

Ora vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola, e<br />

scrivile in un libro, perché rimangano per i giorni futuri, per sempre.<br />

Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non<br />

vogliono ascoltare la legge <strong>del</strong> SIGNORE, che dicono ai veggenti:<br />

«Non vedete!» E a quelli che hanno visioni: «Non ci annunziate visioni<br />

di cose vere! Diteci cose piacevoli, vedete cose immaginarie! Uscite<br />

fuori di strada, abbandonate il sentiero retto, allontanateci dagli occhi il<br />

Santo d'Israele!» Perciò così dice il Santo d'Israele: «Poiché voi<br />

disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nelle vie<br />

oblique, e ne fate il vostro appoggio, questa iniquità sarà per voi come<br />

una breccia che minaccia rovina, che sporge in un alto muro, il cui<br />

crollo avviene a un tratto, in un istante. (Isaia 30:8-13)<br />

E’ difficile affrontare un argomento così rimanendo distaccati o impassibili. Ma<br />

sorgono alcune domande inevitabili: Che cosa è rimasto <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà <strong>alla</strong> Bibbia?<br />

Che ne è <strong>del</strong> solenne avvertimento <strong>del</strong>l’apostolo Paolo ai Corinzi, riguardo i limiti<br />

imposti dalle Scritture? Il motto suggeritoci dall’apostolo Paolo – e che vogliamo<br />

considerare in questo capitolo - è infatti: “Non andare oltre ciò che è scritto”.<br />

Il “World Wide Web”, la rete di comunicazioni più nota come internet, è una<br />

fonte di informazioni davvero considerevole anche a questo riguardo. Esaminiamo<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 10


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

alcune situazioni “oltre le Scritture” che riguardano una storica chiesa evangelica<br />

italiana:<br />

Benedizione <strong>del</strong>le unioni gay, gran pubblico al Sinodo 5<br />

Questa la frase – pronunciata da una teologa e pastora al sinodo Valdese 2010 -<br />

che meglio può descrivere la fine di una chiesa evangelica:<br />

“La Bibbia non è la parola di Dio, nella Bibbia si trova la parola di<br />

Dio. Il nostro compito è “scavare” per liberarla d<strong>alla</strong> stratificazione<br />

<strong>del</strong>la cultura.”... un pastore nega pubblicamente la Trinità e la divinità<br />

di Cristo. 6<br />

Ci sono gruppi di “cristiani omosessuali” ... come il gruppo VARCO<br />

(Valorizzazione e Riconoscimento <strong>del</strong>la Comunità Omosessuale):<br />

Passi biblici, testimonianze e sostegno per chi si sente rifiutato, ecco<br />

cosa vuol essere il gruppo Varco, perché "l'omosessualità non è un<br />

peccato e quando lo si scopre ci si sente liberi, proprio come il popolo<br />

di Israele fuggito d<strong>alla</strong> schiavitù d'Egitto". 7<br />

6<br />

5 http://www.eco<strong>del</strong>chisone.it/news/2010-08-25/benedizione-<strong>del</strong>le-unioni-gay-gran-pubblico-alsinodo-2584<br />

http://www.chiesa-valdese.it/index.php?option=com_content&view=article&id=92:la-frase-chemeglio-puo-descrivere-la-fine-di-una-chiesa-evangelica-la-bibbia-non-e-la-parola-di-dio-nellabibbia-si-trova-la-parola-di-dio<br />

7 http://gruppovarco.altervista.org/<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 11


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

...Scoprirsi gay o lesbiche cristiani perché la 'verità vi farà liberi' (Gv<br />

8,32) 8<br />

Il tutto è, purtroppo, avvalorato e confermato dalle pagine <strong>del</strong> sito ufficiale <strong>del</strong>le<br />

Chiese Valdesi. 9<br />

Questa prima minaccia proviene da persone che si dicono credenti evangelici!<br />

Questi esperti di teologia si producono in una aberrante e sistematica “torsione”<br />

<strong>del</strong>le Scritture (II Pietro 3:16), per far dire loro quello che essi vogliono. Secondo<br />

loro, chi si oppone all’immoralità sessuale e <strong>alla</strong> promiscuità è ancora “schiavo in<br />

Egitto”. Sembra l’eco <strong>del</strong>le parole, che abbiamo riportato, <strong>del</strong> profeta Isaia:<br />

Non diteci la verità, annunciateci cose piacevoli!<br />

La mistificazione ha raggiunto livelli eccelsi! Ci conforta il fatto che tanti,<br />

tantissimi credenti valdesi dissentano dal proprio vertice, auspicando un<br />

ripensamento e un ritorno ai principi biblici e di fede <strong>del</strong> risveglio spirituale<br />

valdese.<br />

Varie correnti e nuove ondate “carismatiche” si susseguono, ponendo più o meno<br />

enfasi esagerate su talune particolarità dottrinali, esasperando l’aspetto <strong>del</strong>la gioia<br />

(the holy laughter, la “santa risata”, Vineyard) o <strong>del</strong>la prosperità (Faith<br />

Movement):<br />

8 http://www.gionata.org/credenti-omosessuali/testimonianze/scoprirsi-gay-o-lesbiche-cristianiperch-la-verit-rende-liberi-gv-8-32.html<br />

9 http://www.chiesavaldese.org/pages/sinodo/sinodo2010/atti_si10.php<br />

http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/testi/doc_omosess_as2007.pdf<br />

http://www.chiesavaldese.org/pages/archivi/mater_studio/presentaz_odg_sinodo2010.pdf<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 12


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Secondo questa teologia, what I confess, I possess (“quello che<br />

‘confesso’ possiedo”): proclamando con una fede sufficiente la propria<br />

fiducia di ottenere la prosperità e la salute il cristiano ha la certezza di<br />

ottenerle. Il Faith Movement cita Romani 10, 8-10 secondo cui “con la<br />

bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza” e “se<br />

confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore (...) sarai salvo”.<br />

“Salvo”, nell’interpretazione <strong>del</strong> Faith Movement, non si riferisce<br />

soltanto <strong>alla</strong> salvezza eterna, ma anche al benessere e <strong>alla</strong> salute<br />

materiale. 10<br />

E’ questa fe<strong>del</strong>tà all’Evangelo? Occorre fare attenzione al rischio di abbracciare<br />

qualche corrente, qualche teoria, qualche “ipotesi” che proprio tanto biblica non è.<br />

Forse, la <strong>Chiesa</strong> moderna corre il pericolo di rinunciare <strong>alla</strong> genuinità e<br />

spontaneità <strong>del</strong> risveglio originario, per rendersi più “simpatica” <strong>alla</strong> società<br />

corrotta che la circonda.<br />

1.2 Il pericolo <strong>del</strong>le manipolazioni<br />

Dio ci chiama ad ubbidire <strong>alla</strong> Sua Voce, <strong>alla</strong> Sua Parola.<br />

Nel momento stesso in cui si mette in discussione l’inenarranza, l’infallibilità e<br />

l’ispirazione <strong>del</strong>la Bibbia (II Tim. 3:16), la stessa nostra salvezza viene messa in<br />

discussione. Non è argomento <strong>del</strong>la nostra trattazione l’approfondimento <strong>del</strong>le<br />

preziose considerazioni, per le quali crediamo che la Bibbia sia davvero quello<br />

10 http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_15.htm.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 13


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

che dice di essere: Parola divina e luce al nostro sentiero (Salmo 119:105). Ci<br />

basti accettare l’affermazione di Gesù:<br />

...finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice<br />

<strong>del</strong>la legge passerà senza che tutto sia adempiuto” (Matteo 5:18).<br />

Ed il solenne avviso finale rivolto a chi aggiunge o toglie qualcosa <strong>alla</strong> Parola:<br />

Io lo dichiaro a ognuno che ode le parole <strong>del</strong>la profezia di questo libro:<br />

Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe<br />

descritte in questo libro; e se alcuno toglie qualcosa dalle parole <strong>del</strong><br />

libro di questa profezia, Iddio gli torrà la sua parte <strong>del</strong>l'albero <strong>del</strong>la vita<br />

e <strong>del</strong>la città santa, <strong>del</strong>le cose scritte in questo libro. (Apocalisse<br />

22:18,19)<br />

La nostra argomentazione fa scaturire altre domande. Siamo sdegnati?<br />

Ci sentiamo come Gesù, quando nel tempio trovò mercanti e bestie (Matt.<br />

21:12,13)? Abbiamo quella santa indignazione che ci porta a schierarci, come i<br />

leviti con Mosè, d<strong>alla</strong> parte <strong>del</strong> Signore (Es. 32:26)? Ci accendiamo di un sacro<br />

fuoco come lo fu Davide di fronte alle parole <strong>del</strong> gigante Goliath (I Sam. 17:26)?<br />

Uno degli aspetti più subdoli <strong>del</strong>l’infe<strong>del</strong>tà alle Scritture è esagerarne alcuni<br />

aspetti “gradevoli” trascurandone quelli “scomodi”. Quando la Bibbia ci propone<br />

alcuni soggetti malagevoli, e riscontriamo carenze spirituali proprio in<br />

quell’ambito, la tentazione è di passare oltre, intrattenersi in qualcosa di più<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 14


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

piacevole. Se in alcune nostre chiese l’assemblea non sopporta più la disciplina e<br />

le riprensioni, non sarà che si è abituata ad un cibo troppo <strong>del</strong>icato?<br />

Per il mondo siamo anacronistici. Siamo gente arretrata. Crediamo <strong>alla</strong> creazione,<br />

mentre tutti prestano fede <strong>alla</strong> teoria <strong>del</strong>l’evoluzione 11 ; persino alcuni credenti non<br />

riescono ad accettare che Dio possa davvero fare tutto in sette giorni! Forse,<br />

perché non vogliamo avere il fastidio di insegnare ai nostri figli che le cose non<br />

stanno proprio come dice “quella che falsamente si chiama scienza” (I Tim. 6:20)<br />

a scuola? O solo perché vogliamo evitare discriminazioni ai nostri piccoli?<br />

1.3 Tolleranza e compromesso<br />

La fe<strong>del</strong>tà <strong>alla</strong> Parola tende ad attenuarsi con l’aumentare <strong>del</strong>l’iniquità.<br />

Secondo Gesù, una chiesa immersa in una società corrotta tenderà nel tempo ad<br />

abbassare gli standard medi <strong>del</strong>la santità:<br />

E perché l'iniquità sarà moltiplicata, la carità dei più si raffredderà. (Matt.<br />

24:12)<br />

Il predicatore che cade in qualche peccato (sessuale o morale), piuttosto che<br />

ritirarsi in dignitoso silenzio e possibilmente pentirsi amaramente <strong>del</strong>lo scandalo<br />

11<br />

Da notare il tono beffardo <strong>del</strong> giornalista de “La Repubblica”, mentre intervista il<br />

vicepresidente <strong>del</strong> CNR, cattolico dichiarato – e <strong>del</strong> quale anche noi non possiamo condividere<br />

tutte le affermazioni - reo di aver espresso il suo pensiero riguardo creazione ed omosessualità:<br />

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/04/11/news/de_mattei-14780868/?ref=HREC1-4<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 15


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

prodotto dai suoi atti, intende spesso mantenere il suo pulpito ad ogni costo,<br />

perfino a costo <strong>del</strong>la verità e <strong>del</strong>la sana testimonianza.<br />

Negli anni 1987-1988 due predicatori-guaritori che devono il loro<br />

successo <strong>alla</strong> televisione, Jimmy Swaggart (1935-) e Jim Bakker<br />

(1941-) ... sono coinvolti in una serie di accuse reciproche di<br />

immoralità e di truffa che distrugge i loro imperi televisivi e li conduce<br />

fino a seri problemi giudiziari e – nel caso di Bakker – <strong>alla</strong> prigione. 12<br />

Qualcuno di questi personaggi potrebbe affermare: “Non è Dio un Dio che<br />

perdona? Che sarà mai, se si cancella d<strong>alla</strong> Bibbia la parola santità per sostituirla<br />

con un termine più in voga, tolleranza”? Quante volte proprio quelli che<br />

auspicano l’esercizio <strong>del</strong>la tolleranza sono i più aspri con chi non la pensa come<br />

loro!<br />

Ricordiamo le profetiche ed illuminanti parole <strong>del</strong>la preghiera sacerdotale:<br />

“Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono<br />

<strong>del</strong> mondo, come io non sono <strong>del</strong> mondo. Non prego che tu li tolga dal<br />

mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono <strong>del</strong> mondo,<br />

come io non sono <strong>del</strong> mondo. Santificali nella verità: la tua parola è<br />

verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro<br />

nel mondo. Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano<br />

santificati nella verità”. (Giovanni 17:14-19).<br />

12 http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_11.htm<br />

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<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Gesù ci ha dato la Parola! Una Parola vera e santa. Ed è per questa Parola che<br />

saremo odiati dal mondo. Viviamo nel mondo, ma non apparteniamo al sistema di<br />

valori di questo mondo; non siamo interessati a stabilire le nostre radici in questa<br />

terra, ma a farci tesori in cielo (Matt. 6:20).<br />

Certo, non bisogna fare come taluni che in maniera bizzarra si estraniano d<strong>alla</strong><br />

società, diventano eremiti, o si chiudono in conventi: Gesù ci ha inviati nel mondo<br />

per predicare degnamente questo Vangelo. Occorre preoccuparsi, invece, se <strong>del</strong><br />

mondo riceviamo solo plauso e approvazione.<br />

1.4 Fe<strong>del</strong>tà alle Scritture nella storia.<br />

L’amore per le Scritture ha sempre attirato la persecuzione.<br />

Questo è stato vero, senza eccezione, a partire dai catari (o albigesi, tredicesimo<br />

<strong>secolo</strong>), trattati semplicemente come eretici e contro i quali la <strong>Chiesa</strong> Romana<br />

scatenò una massacrante crociata 13 , a Valdo e i poveri di Lione. Secondo gli<br />

oppositori:<br />

... Valdo «usurpò l'ufficio degli apostoli, predicando i Vangeli e quel<br />

che aveva imparato per le vie e per le piazze; riunì intorno a sé molti<br />

uomini e donne perché facessero lo stesso, istruendoli sui Vangeli. E li<br />

mandava a predicare nelle città vicine, pur essendo quelli di condizione<br />

sociale modestissima». 14<br />

13 http://it.wikipedia.org/wiki/Catarismo<br />

14 http://it.wikipedia.org/wiki/Valdo_di_Lione<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 17


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Martin Lutero, un frate agostiniano che mediante la lettura <strong>del</strong>la Bibbia pervenne<br />

<strong>alla</strong> comprensione <strong>del</strong>la salvezza per grazia:<br />

Tra la fine <strong>del</strong> 1512 e l'inizio <strong>del</strong> 1514, Lutero provò l'esperienza <strong>del</strong>la<br />

torre (Turmerlebnis): un'improvvisa rivelazione, ... leggendo e<br />

meditando sulla lettera di San Paolo ai Romani, ed in particolare su<br />

alcuni passi, come: «poiché non c'è distinzione: tutti infatti hanno<br />

peccato e sono privi <strong>del</strong>la gloria di Dio, essendo giustificati<br />

gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione in Gesù Cristo,<br />

che Dio ha esposto per espiazione col Suo sangue mediante la fede»,<br />

da Romani 3,23-25; «poiché noi riteniamo che l'uomo è giustificato per<br />

mezzo <strong>del</strong>la fede, senza le opere <strong>del</strong>la legge», da Romani 3,28;<br />

«giustificati dunque per la fede, abbiamo pace con Dio, per mezzo di<br />

Gesù Cristo, nostro Signore, mediante il quale abbiamo anche avuto,<br />

per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci<br />

gloriamo, nella speranza <strong>del</strong>la Gloria di Dio», da Romani 5,1-2.<br />

... gli fu imposto di abiurare, ma Lutero rifiutò e Carlo V lo condannò<br />

come nemico <strong>del</strong>la cristianità tedesca ed eretico... Per salvarlo d<strong>alla</strong><br />

condanna che ormai era stata emessa, il principe Federico organizzò un<br />

falso rapimento di Lutero allo scopo di tenerlo nascosto nel castello di<br />

Wartburg, ad Eisenach, dove rimase per dieci mesi, nel corso dei quali<br />

si dedicò <strong>alla</strong> sua più importante opera: la traduzione tedesca <strong>del</strong><br />

Nuovo Testamento, partendo dal testo greco redatto pochi anni prima<br />

da Erasmo da Rotterdam... Costava un fiorino e mezzo, pari al salario<br />

di un anno di una domestica. Comunque andò a ruba. In dodici mesi se<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 18


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

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ne stamparono 6.000 copie in due edizioni, e almeno altre 69 edizioni<br />

seguirono nei successivi 12 anni. 15<br />

Lutero si adoperò immediatamente per rendere disponibile <strong>alla</strong> gente comune le<br />

Sacre Scritture nella lingua corrente. Fino a quel momento, solo pochi iniziati<br />

avevano avuto accesso <strong>alla</strong> Bibbia nei testi originali o in latino. La <strong>Chiesa</strong><br />

Romana si attribuiva il diritto univoco di interpretare le Scritture, e in reazione<br />

<strong>alla</strong> Riforma Protestante varò la Controriforma:<br />

Il regno di papa Paolo IV (1555–1559), al <strong>secolo</strong> Gian Pietro Carafa,<br />

che si ritiene sia il primo dei papi <strong>del</strong>la Controriforma per la sua<br />

risoluta determinazione a eliminare il Protestantesimo, segna questi<br />

sforzi verso una restaurazione, anche in chiave violenta, cattolica. Due<br />

<strong>del</strong>le sue strategie-chiave furono l’Inquisizione e la censura dei libri<br />

proibiti. 16<br />

Lo scopo <strong>del</strong>l’indice dei libri proibiti era:<br />

quello di ostacolare la possibile contaminazione <strong>del</strong>la fede e la<br />

corruzione morale attraverso la lettura di scritti il cui contenuto veniva<br />

considerato dall'autorità ecclesiastica non corretto sul piano<br />

strettamente teologico, se non addirittura immorale. 17<br />

15 http://it.wikipedia.org/wiki/Lutero<br />

16 http://it.wikipedia.org/wiki/Controriforma<br />

17 http://it.wikipedia.org/wiki/Indice_dei_libri_proibiti<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 19


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Fra le letture vietate, annoveriamo ben 45 edizioni <strong>del</strong>la Bibbia in lingua volgare!<br />

Andando avanti nei secoli, furono perseguitati per eresie dottrinali (o per meglio<br />

dire, per la aderenza alle verità evangeliche) gli ugonotti, i puritani, e tanti altri<br />

movimenti di risveglio, fino ai pentecostali italiani durante il regime fascista.<br />

Nella nostra Italia <strong>del</strong> primo novecento, la Scrittura era ancora vista di mal occhio<br />

dalle autorità religiose:<br />

«La Bibbia entrò per la prima volta nelle case dei sonninesi. Don<br />

Giuseppe Cosimi, venuto a conoscenza “<strong>del</strong>l’imbarazzante presenza”<br />

<strong>del</strong>la Bibbia, riportata dagli emigranti o inviata dagli stessi ai loro<br />

familiari, con la scusa di verificarne il contenuto, ne raccolse una<br />

canestra piena, e davanti al sagrato di S. Pietro le diede fuoco; il gesto<br />

era forte e simbolico. La comunità cattolica sonninese non doveva<br />

avere niente a che fare con quel libro, né con quelli che lo<br />

possedevano». 18<br />

Gli evangelici sonninesi furono tacciati di eresia, perché si rifacevano<br />

continuamente <strong>alla</strong> Bibbia e coraggiosamente sfidavano il clero a contradditori<br />

pubblici su temi biblici. Così facevano anche i pentecostali abruzzesi, che<br />

venivano fatti oggetto di scherno e sassate da parte dei compaesani 19 , spesso<br />

aizzati dai religiosi, e poi in ogni regione d’Italia dove il lieto messaggio <strong>del</strong>la<br />

salvezza in Cristo veniva annunciato:<br />

18 Claudio Zappalà, Libertà religiosa in Italia nel XX Secolo: Il caso Sonnino (Sonnino, LT), p.<br />

191. Una anziana credente <strong>del</strong>la comunità, originaria di Sonnino, mi ha personalmente confermato,<br />

in qualità di testimone oculare, tali avvenimenti.<br />

19 Testimonianza diretta raccolta d<strong>alla</strong> sorella abruzzese Maria Pirocchi Franquelli (1911-2009)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 20


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Un altro elemento caratterizzante di questo risveglio è stato la fe<strong>del</strong>tà<br />

<strong>alla</strong> Parola di Dio... I predicatori privi di una metodica preparazione<br />

dottrinale sistematica, fondarono la propria conoscenza biblica sulla<br />

ricerca personale e sull’aiuto <strong>del</strong>lo Spirito Santo che li avrebbe guidati<br />

“in tutta la Verità”. Fin dal principio, il Movimento poté godere di<br />

questo miracolo d’equilibri dottrinale ed etico. ... assoluta fe<strong>del</strong>tà <strong>alla</strong><br />

Sacra Scrittura, che in seguito si riassumerà col motto: “Tutto<br />

l’Evangelo”. ... Come i cristiani di Berea, essi “ricevettero la Parola<br />

con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le<br />

cose stavano così” (Atti 17:11). Non possedevano altri libri tranne la<br />

Bibbia, al massimo usavano una “chiave biblica”, non fidandosi <strong>del</strong>le<br />

interpretazioni che non fossero appieno suffragate d<strong>alla</strong> Scrittura.<br />

Attuarono il principio che il migliore commentario biblico è la Bibbia<br />

stessa, e che un testo difficile è spiegato da altri brani facili e<br />

comprensibili. Così, applicarono inconsapevolmente il principio <strong>del</strong>la<br />

Riforma, “Sola Scriptura”, riaffermando la guida e l’illuminazione<br />

<strong>del</strong>lo Spirito Santo nella comprensione <strong>del</strong>la Parola di Dio. 20<br />

Che dire ancora <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>tà al Signore e all’Evangelo dei nostri fratelli che<br />

vivono oggi in semiclandestinità in Cina, o nei paesi dove vige la sharia, la legge<br />

islamica?<br />

Testimonianze forti e coraggiose narrano di credenti imprigionati capaci di<br />

conservare miracolosamente qualche pagina di un Nuovo Testamento, e di<br />

passarlo agli altri carcerati a mo’ di conforto; altri in fuga, che in vista <strong>del</strong>la<br />

20 http://www.evangelicitaliani.it/Archivio-Tutti-i-Protestanti/STORIA-DEL-MOVIMENTO-<br />

PENTECOSTALE.pdf, studio <strong>del</strong> pastore Carmine Lamanna.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 21


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

cattura imparavano a memoria tutta la Bibbia, per potersela ripetere mentalmente<br />

nelle oscure celle.<br />

La richiesta che proviene ancora oltre le varie cortine di oggi d<strong>alla</strong> chiesa<br />

perseguitata è: fateci avere la Bibbia! Sembra che l’apprezzamento per la Bibbia<br />

sia direttamente proporzionale <strong>alla</strong> carenza di essa. Non si può dire di essere fe<strong>del</strong>i<br />

alle Scritture e non desiderare di possederne una copia per studiarla! D’altro<br />

canto, essere fe<strong>del</strong>i <strong>alla</strong> Bibbia è anche cercare di diffonderla il più possibile,<br />

... poiché io non mi vergogno <strong>del</strong>l'Evangelo; perché esso è potenza di<br />

Dio per la salvezza d'ogni credente (Romani 1:16)<br />

Nel 1981, per mezzo <strong>del</strong>l’associazione evangelica “Porte Aperte”,<br />

un milione di Bibbie vengono sbarcate su una spiaggia in Cina in una<br />

sola notte. 21<br />

Dopo la caduta <strong>del</strong> muro di Berlino (novembre 1989), d<strong>alla</strong> sola ex-Unione<br />

Sovietica c’è stata una tale richiesta di Bibbie che l’associazione The Gideons<br />

International ne ha distribuite gratuitamente 70 milioni di copie in soli dieci<br />

anni. 22<br />

21 http://www.porteaperteitalia.org/index.php?storia, vedere “1981 Progetto Perla”<br />

22 http://www.fbcpalmdale.org/sermons/speaker_bio/gideons.html, la pagina è in lingua inglese.<br />

Victor Goncharenko è stato uno dei primi “Gedeoni” <strong>del</strong>l’ex Unione Sovietica ed è uno dei<br />

responsabili mondiali <strong>del</strong>l’Associazione per la divulgazione e diffusione <strong>del</strong>la Bibbia “The<br />

Gideons International”.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 22


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La Bibbia, lungi dall’essere dunque un libro superato, continua a produrre ciò per<br />

cui Dio l’ha mandata, cioè la salvezza <strong>del</strong>le anime. Continua a produrre frutti<br />

preziosi in e attraverso coloro che ad essa umilmente si sottomettono. Credere<br />

nelle sue preziosissime promesse rende l’essere umano libero dal peccato e sicuro<br />

<strong>del</strong>la propria salute eterna. Le crederemo noi? Che eredità lasceremo ai nostri<br />

figli? O che faremo di fronte all’invasione <strong>del</strong> nostro territorio nazionale da parte<br />

di migliaia e migliaia di profughi stranieri che non hanno mai sentito l’annuncio<br />

<strong>del</strong>la Buona Notizia?<br />

La proclameremo noi fe<strong>del</strong>mente?<br />

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<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

2. La sfida <strong>del</strong>la purezza<br />

I Corinzi 1:2 “...ai santificati in Cristo Gesù, chiamati (ad essere) santi.<br />

2.1 La corruzione di Corinto<br />

Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in<br />

voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio<br />

di Dio è santo; e questo tempio siete voi. (I Corinzi 3:16, 17)<br />

Le parole <strong>del</strong>l’apostolo suoneranno meglio, se accompagnate d<strong>alla</strong> descrizione<br />

<strong>del</strong>l’antica Corinto.<br />

Questa era una grande città <strong>del</strong>la Grecia meridionale; qualcuno azzarda che<br />

potesse avere cinquecentomila abitanti. Aveva due porti, uno a Lechaion<br />

sull’Adriatico ad ovest e l’altro a Cencrea sul Mar Egeo, 14 chilometri verso est.<br />

Era un centro importante di commercio. Fu distrutta dai Romani nel 146 a.C., e<br />

poi ricostruita nel 46-44 a.C. da Giulio Cesare. Paolo ci arrivò nel 52 d.C. circa, e<br />

secondo Atti 18:11 vi rimase almeno diciotto mesi. L’apostolo scrisse ai Corinzi<br />

due lettere che sono nel canone <strong>del</strong> Nuovo Testamento, e inoltre una - o forse due<br />

- che sono andate perdute.<br />

La cosiddetta Terza lettera ai Corinzi è solo un apocrifo <strong>del</strong> Nuovo<br />

Testamento, scritto in greco antico tra il 160 e il 170 probabilmente in<br />

Siria, ma mai inserito nel canone ufficialmente riconosciuto, tranne nel<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 24


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

caso <strong>del</strong> Codex Claromontanus, un manoscritto in greco onciale (cioè<br />

maiuscolo), approssimativamente risalente al VI <strong>secolo</strong>. 23<br />

Corinto era una città corrotta.<br />

Quando Paolo giunge a Corinto, la città è tutta nuova: aveva appena un<br />

<strong>secolo</strong> di vita, dopo che Cesare aveva ordinato la sua ricostruzione. Era<br />

una colonia romana popolata in maggioranza da liberti, schiavi<br />

affrancati, poi da soldati veterani romani, senza contare un certo<br />

numero di schiavi greci e anche di uomini liberi attratti dalle possibilità<br />

finanziarie <strong>del</strong> luogo (...) attirava una folla enorme e spendereccia (...)<br />

Si usa ancora ricordare che il Tempio di Afrodite manteneva più di un<br />

migliaio di prostitute sacre. 24<br />

Paolo ricorda ai credenti di questa città che essi sono un tempio santo! Che è<br />

finito il tempo di vivere nel peccato, o come all’epoca veniva ironicamente detto,<br />

di “corinteggiare”. 25<br />

Non v'illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né<br />

sodomiti, né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori<br />

erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati<br />

lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome <strong>del</strong> Signore<br />

Gesù Cristo e mediante lo Spirito <strong>del</strong> nostro Dio. (I Corinzi 6:10,11)<br />

23 http://it.wikipedia.org/wiki/Terza_lettera_ai_Corinzi<br />

24 Paolo apostolo. Biografia critica di Simon Légasse, G. Casoli<br />

25 Termine usato dal commediografo greco Aristofane per indicare comportamenti osceni.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 25


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

L’attualità <strong>del</strong>le parole di Paolo è indiscutibile. Il mondo in cui ci muoviamo è<br />

molto più simile <strong>alla</strong> deteriorata Corinto di duemila anni fa, che <strong>alla</strong> nostra stessa<br />

società degli anni cinquanta <strong>del</strong> novecento! In questo contesto siamo chiamati a<br />

vivere controcorrente, ad essere non carnali ma spirituali, a mostrare una moralità<br />

e una rettitudine che svergogni il male.<br />

Nel linguaggio neotestamentario, il termine santo indicava genericamente<br />

qualsiasi cristiano, in quanto santificato, cioè messo da parte, appartato,<br />

consacrato, reso puro<br />

(II Cor. 1:1; Ef. 1:1; Col. 1:2). Dio è santo, ed il Suo<br />

popolo pure.<br />

La santificazione comprende due aspetti, uno istantaneo ed uno progressivo.<br />

Siamo santificati in Cristo Gesù, in quanto la nostra salvezza è opera <strong>del</strong>la croce,<br />

dove il Salvatore tutto ha compiuto (Giov. 19:30); un attimo dopo essere “nati di<br />

nuovo”, il cielo è aperto per noi, e solo la santità può introdurci lassù! Ma siamo<br />

allo stesso tempo “chiamati ad essere santi”, cioè a mantenere la nostra posizione<br />

di redenti, a progredire nelle virtù cristiane, ad assomigliare al Maestro, a<br />

camminare nella santificazione “senza la quale, nessuno vedrà il Signore” (Ebrei<br />

12:14). Il credente santificato si santifichi vieppiù (Apoc. 22:11).<br />

La santificazione ha una rilevanza verticale (“santi al Signore” Es. 28:36) ma<br />

anche orizzontale (“santi nel mondo”, cioè separati dal peccato).<br />

2.2 Santi al Signore<br />

Vogliamo trattare prima di tutto gli aspetti “verticali” <strong>del</strong>la santificazione.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 26


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Dio ci vuole santi per Sé! Se fossimo gli unici abitanti <strong>del</strong>la terra, pure Dio ci<br />

vorrebbe santi, perché Lui è santo (I Pie. 1:16). L’aspirazione <strong>del</strong> credente deve<br />

dunque essere quella di piacere al suo Signore, di essere puro di mente e di cuore,<br />

amandoLo intensamente e onorandoLo.<br />

In contrapposizione ai vari templi di Corinto, dedicati ad idolatria e pratiche<br />

immorali, il Tempio Santo <strong>del</strong> Signore deve essere riservato all’adorazione<br />

<strong>del</strong>l’unico vero Dio. Perché, non va dimenticato, questa è l’esigenza di Dio:<br />

Ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il<br />

Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. Dio è<br />

Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità.<br />

(Giov. 4:23, 24)<br />

I ritmi che la società impone ci portano a correre da mattina a sera. Si lavora su<br />

turni massacranti, si perdono ore ed ore nel traffico <strong>del</strong>le città. E’ una sfida nella<br />

sfida. Prima ancora che nella comunità, il credente “tempio santo” è dunque<br />

sfidato a dedicare <strong>del</strong> tempo e a trovare lo spazio per sviluppare una comunione<br />

personale, privata e intima con Dio:<br />

Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta,<br />

rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che<br />

vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. (Matteo 6:6)<br />

Talvolta, rischiamo di invertire le priorità: il Vangelo afferma che Maria aveva<br />

ragione, Marta torto (Luca 10:39-42). Noi giudichiamo tutto in un’ottica<br />

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<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

“produttiva”, il Signore no. Se non avessimo la frase finale di Gesù che<br />

rimprovera Marta... confessiamolo, non le avremmo noi dato ragione? Ma il<br />

nostro impegno per l’opera di Dio deve venire dopo il nostro impegno per Dio!<br />

Lui viene prima <strong>del</strong>la chiesa, dei fratelli, <strong>del</strong>la predicazione,<br />

<strong>del</strong>l’evangelizzazione, <strong>del</strong>la famiglia e di tutte le nostre pur lodevoli azioni<br />

comunitarie. Questo è essere un Tempio Santo. La mancanza di risultati, la<br />

carenza di spiritualità genuina, le gocce di risposte divine a fronte <strong>del</strong>le tempeste<br />

di attività nelle nostre chiese, non saranno da attribuirsi anche a questo fatto?<br />

Il tempio è santo, finché lo abita l’Iddio Santo. Se Lui se ne va, il tempio non sarà<br />

più tale.<br />

Non ponete la vostra fiducia in parole f<strong>alla</strong>ci, dicendo: 'Questo è il<br />

tempio <strong>del</strong>l'Eterno, il tempio <strong>del</strong>l'Eterno, il tempio <strong>del</strong>l'Eterno!'<br />

(Geremia 7:4)<br />

Sulle nostre chiese incombe forse la scritta: “ICABOD”? 26<br />

2.3 Santi nel mondo<br />

Qui dovremo necessariamente sintetizzare le molte implicazioni che la nostra<br />

santificazione richiede rispetto al mondo (che – non dimentichiamolo - giace nel<br />

maligno - I Giov. 5:19).<br />

26 Parola ebraica che significa: La gloria si è allontanata o Senza più gloria (I Sam. 4:21)<br />

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<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La santificazione dovrebbe produrre “separazione” dal peccato e dal male. Il<br />

problema è che si tende ad abbassare la guardia rispetto ad atteggiamenti poco<br />

morali, seguendo l’andazzo di questo <strong>secolo</strong>. La santificazione comprende la<br />

generosità, l’onestà, la sincerità, la purezza, la moralità sessuale, il nostro rifiuto<br />

di pratiche ormai comunemente accettate quali l’uso di droghe leggere, lo<br />

“stordimento” da superalcolici, l’aborto e la contraccezione praticata con metodi<br />

abortivi, i rapporti prematrimoniali, la convivenza, il divorzio, l’omosessualità.<br />

Come possiamo ingaggiare e vincere questa battaglia?<br />

I capitoli da 5 a 7 <strong>del</strong>la lettera ai Corinzi sono proprio la risposta alle domande<br />

poste dai credenti a Paolo, riguardo gli scandali a sfondo sessuale che stavano<br />

scuotendo la comunità: matrimoni in difficoltà, separazioni, fornicazione,<br />

libertinaggio!<br />

2.4 “Né fornicatori...”<br />

La facilità con la quale si può reperire materiale pornografico fin dall’adolescenza<br />

espone i giovani al pericolo <strong>del</strong>l’immoralità. I nostri ragazzi a scuola (parliamo<br />

<strong>del</strong>le scuole medie, ma ci sono casi già nelle ultime classi <strong>del</strong>le elementari) sono<br />

sottoposti a pressioni e molestie sessuali dai loro stessi compagni.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 29


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

E’ di poco tempo fa la penosa vicenda <strong>del</strong>la dodicenne che, nel bagno <strong>del</strong>la<br />

scuola, si fotografava in pose scomposte e le rivendeva via MMS 27 ai compagni<br />

per cinque o dieci euro l’una.<br />

"Lo facevo per comprarmi i vestiti firmati che mamma e papà non mi<br />

vogliono regalare". Chiamata in direzione, la ragazzina ha confessato...<br />

La crescente disattenzione <strong>del</strong>le famiglie nei confronti dei figli è<br />

<strong>alla</strong>rmante. Possibile che in casa non si fossero accorti di quegli abiti<br />

costosi che indossava la ragazzina? 28<br />

La totale impreparazione, o peggio noncuranza, di alcuni genitori rispetto internet<br />

li rende dei potenziali corresponsabili in tutto questo. La “navigazione” in rete<br />

espone infatti a scioccanti e micidiali esperienze, come quella raccontatami da un<br />

ministro di culto. Una ragazza, figlia di credenti <strong>del</strong>la sua chiesa, aveva<br />

conosciuto chattando 29 su internet una persona che poi si è rivelata un uomo di<br />

mezza età. Ebbene, questa ragazza è fuggita di casa ed è andata a convivere con<br />

questo individuo che aveva tre volte la sua età!<br />

Questo è un esperimento reale, riproducibile da un qualsiasi computer connesso<br />

ad internet. 30 Si è provato a cercare con un motore di ricerca 31 la parola God (Dio):<br />

27<br />

http://it.wikipedia.org/wiki/Multimedia_Messaging_Service MMS: Multimedia Messaging<br />

Service, in italiano Servizio di Messaggistica Multimediale, è un servizio di messaggistica<br />

telefonica. Come suggerisce il nome stesso la sua peculiarità è la possibilità di trasmettere<br />

messaggi contenenti oggetti multimediali (immagini, audio, video, testo formattato).<br />

28 http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scuola_e_universita/servizi/foto-nuda/foto-nuda/fotonuda.html<br />

29 Termine italianizzato dall’inglese To chat, chatting che significa chiacchierare, conversare.<br />

30 Test effettuato il giorno 28 aprile 2011.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 30


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

con questa parola restituirà circa 851 milioni di pagine. Si è provato con Bible<br />

(Bibbia): 212 milioni. Si è provato con sex: un miliardo 690 milioni di pagine. Gli<br />

utenti interessati al sesso sono tanti che l'ICANN, l'organismo responsabile degli<br />

indirizzi web per conto <strong>del</strong> governo Usa, ha <strong>del</strong>iberato l’uso di un suffisso .xxx per<br />

indicare i siti pornografici e poterli filtrare o censurare meglio 32 . Infatti, oggi non<br />

c’è alcun tipo di protezione, a parte qualche vago avvertimento sul fatto che “i<br />

contenuti potrebbero offendere la sensibilità di alcuni”, oppure “se hai meno di<br />

diciotto anni non cliccare qui”.<br />

Una generazione che cresce così “istigata” alle pratiche sessuali, spesso depravate,<br />

cadrà facilmente in peccato. Rapporti prematrimoniali, gravidanze indesiderate<br />

che producono pallidi matrimoni riparatori, ragazze madri o peggio la devastante<br />

esperienza <strong>del</strong>l’aborto; oppure ancora le infezioni sessuali, l’AIDS. In più, ci sono<br />

quelli che sono solo vittime, incolpevoli, <strong>del</strong>le molestie e <strong>del</strong>la violenza barbara di<br />

persone che si nutrono di questa spazzatura.<br />

I nostri figli devono avere dei genitori cristiani che sappiano affrontare con loro la<br />

sfida <strong>del</strong>la purezza. Le nostre comunità richiedono monitori e pastori preparati, ed<br />

attenti ad ogni minimo segnale di disagio. Quello che dobbiamo insegnare nelle<br />

31 Sistema automatico che, ricevendo una stringa di caratteri fornita dall’utente, analizza un<br />

insieme di dati, e restituisce un indice dei contenuti disponibili.<br />

32<br />

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/tecnologia/2010/06/25/visualizza_new.html_1846581958.<br />

html<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 31


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

comunità, nei centri vacanze evangelici e <strong>alla</strong> Scuola Domenicale 33 è il valore<br />

<strong>del</strong>la purezza!<br />

I tempi sono difficili, siamo negli “ultimi giorni”:<br />

Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili;<br />

perché gli uomini saranno egoisti, amanti <strong>del</strong> danaro, vanagloriosi,<br />

superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi,<br />

senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti,<br />

spietati, senza amore per il bene, traditori, temerarî, gonfi, amanti <strong>del</strong><br />

piacere anziché di Dio. (II Tim. 3:1)<br />

Talvolta sembra che non ce ne rendiamo conto. Ci si fossilizza su aspetti<br />

secondari e opinabili, dimenticando quale combattimento i nostri giovani stanno<br />

sopportando solo per il fatto di essere “figli di credenti”. Spesso sono ancora <strong>alla</strong><br />

ricerca <strong>del</strong>la loro identità cristiana, non avendo fatto l’esperienza personale <strong>del</strong>la<br />

nuova nascita. Aiutiamoli, preghiamo per loro, istruiamoli con la sana Parola,<br />

salviamoli dal baratro <strong>del</strong>l’impurità. A volte, per timore di essere permissivi,<br />

siamo fin troppo severi e pesanti. Spieghiamo loro con calma che esibirsi,<br />

amoreggiare, fantasticare rapporti prematrimoniali non è il modo giusto per<br />

trovare l’anima gemella, se si cerca un rapporto duraturo e soddisfacente.<br />

33 La Scuola Domenicale è, molto probabilmente, la più grande iniziativa di carattere spirituale a<br />

favore dei bambini mai realizzata nel seno <strong>del</strong> cristianesimo secondo l’Evangelo. Il suo fondatore<br />

fu Robert Raikes, 1736-1811, editore <strong>del</strong> Giornale di Gloucester, città <strong>del</strong>la Gran Bretagna. La<br />

prima lezione di Scuola Domenicale si tenne nel luglio 1780. La Scuola <strong>del</strong>la Domenica fu aperta<br />

a tutti, anzi, il desiderio di Raikes fu quello di “raccogliere” dalle strade proprio i ragazzi più<br />

bisognosi ed emarginati. Oggi si può dire che ogni chiesa <strong>del</strong>le Assemblee di Dio ha anche un<br />

servizio di Scuola Domenicale per tutte le età.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 32


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

2.5 “... né adulteri”<br />

Un grande, intricato dibattito si dipana nelle chiese evangeliche. E’ possibile il<br />

divorzio per i cristiani? E dopo l’eventuale separazione, il coniuge credente si può<br />

risposare? E’ dunque indissolubile davvero il legame matrimoniale?<br />

Noi crediamo attuali e praticabili le parole di Gesù:<br />

“Quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi” (Matt. 19:6).<br />

Fino agli anni sessanta, la separazione e il divorzio erano un fatto raro nella<br />

società italiana, da sempre fondata sulla famiglia. Ma negli ultimi quarant’anni, a<br />

partire d<strong>alla</strong> legalizzazione <strong>del</strong> divorzio, la situazione è mutata radicalmente. Oggi<br />

un matrimonio su tre, statisticamente, è destinato a fallire. 34 Negli Stati Uniti<br />

siamo arrivati ad un divorzio ogni due unioni. 35 E da allora, anche le chiese in<br />

Italia hanno dovuto affrontare le crisi matrimoniali più dolorose e inaspettate:<br />

quelle fra persone battezzate e cresciute nelle comunità.<br />

Se l’apostolo Paolo pare chiaro sull’argomento “separazione”, non obbligando<br />

<strong>alla</strong> convivenza matrimoniale il coniuge non credente che non voglia accettarla (I<br />

Cor. 7:15), pure non sembra autorizzare le seconde nozze al credente, sia pur<br />

innocente:<br />

34 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/divorzio-quaranta-addio-matrimonio-662167/<br />

35 http://www.evangelo-oggi.org/studibiblici/comandamenti_07.htm<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 33


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La moglie è vincolata per tutto il tempo che vive suo marito; ma se il<br />

marito muore, ella è libera di sposarsi con chi vuole, purché lo faccia<br />

nel Signore. (I Cor. 7:39)<br />

Solo la morte di uno dei due coniugi scioglie il vincolo matrimoniale. Gesù non<br />

pare esplicitamente permettere le seconde nozze (Matteo 19:6-9). Anche i<br />

discepoli presenti interpretarono le parole di Gesù in senso restrittivo, perché<br />

conclusero:<br />

“Se è così ... non conviene prender moglie.” (Matt. 19:10)<br />

Un altro argomento a sfavore <strong>del</strong>le seconde nozze, è che il matrimonio sia stato<br />

scelto da Dio come figura <strong>del</strong> rapporto fra Cristo e la <strong>Chiesa</strong> (Efesini 5:31,32), e<br />

come tale indissolubile per la vita.<br />

Come dobbiamo comportarci di fronte all’aumento di persone sofferenti, ferite,<br />

abbandonate, talvolta con figli altrettanto traumatizzati, che noi evangelizziamo o<br />

che bussano <strong>alla</strong> porta <strong>del</strong>le nostre chiese? Sicuramente, dobbiamo accoglierle con<br />

amore. Dovremmo usare il tatto che il Signore mostrò nei confronti <strong>del</strong>la<br />

Samaritana, che al momento <strong>del</strong> colloquio con Gesù conviveva (Giov. 4:16-18).<br />

Non dobbiamo trattare i separati e i divorziati come degli “appestati”; spesso,<br />

sono solo <strong>del</strong>le vittime in una dolorosa esperienza negativa. Dobbiamo loro far<br />

comprendere che tutto l’amore che ricercano lo possono sperimentare in Cristo. E<br />

dove fossero stati loro ad abbandonare il tetto coniugale, dobbiamo esortarli <strong>alla</strong><br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 34


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

riconciliazione (ove ancora possibile), o quanto meno <strong>alla</strong> confessione <strong>del</strong>la loro<br />

colpa.<br />

A volte non è possibile riparare gli errori. Abbiamo casi di persone divorziate e<br />

risposate, con figli avuti da più partner, che infine accettano Cristo. Una cosa è<br />

certa: la salvezza in Gesù è offerta a tutti, e tutti possono e debbono – pur<br />

considerando la condizione di “svantaggio” in cui si trovano al momento <strong>del</strong>la<br />

salvezza (cfr. I Cor. 7:17) – aspirare ad una vita cristiana piena, nobile e santa.<br />

Appare precluso ai divorziati il ministerio cristiano: “Marito di una sola moglie”<br />

(I Tim. 3:2), ma mai il servizio diretto a Cristo. Non c’è peccato che il sangue di<br />

Gesù non possa lavare (I Giov. 1:7).<br />

2.5 “Purché sia nel Signore”<br />

Nell’Antico Testamento, vigeva la proibizione per il popolo di Dio di mischiarsi<br />

con altre nazioni:<br />

Non t'imparenterai con loro, non darai le tue figliuole ai loro figliuoli e<br />

non prenderai le loro figliuole per i tuoi figliuoli, perché stornerebbero<br />

i tuoi figliuoli dal seguir me per farli servire a dèi stranieri<br />

(Deuteronomio 7:3,4)<br />

Alcuni dicono che non esiste una proibizione esplicita, nel Nuovo Testamento,<br />

riguardo i matrimoni misti, cioè fra credenti e non credenti. Alcuni intravedono<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 35


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

perfino una opportunità nel matrimonio misto, convinti che il coniuge inconvertito<br />

dovrà prima o poi accettare il Signore in base <strong>alla</strong> promessa:<br />

“Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la casa tua” (Atti 16:31)<br />

Certamente crediamo che per la nostra testimonianza i nostri familiari perverranno<br />

<strong>alla</strong> grazia. Ma noi spesso usiamo questa espressione in maniera indiscriminata,<br />

fuori dal contesto. Questa promessa è riservata a coloro che si trovano già nella<br />

condizione di matrimonio (come lo era per il carceriere di Filippi, cui l’apostolo<br />

Paolo rivolse queste parole) e non lasciano intravedere che una inadempienza<br />

(quale è da considerare per un credente il matrimonio misto) possa produrre una<br />

benedizione. Infatti, appare chiara la limitazione paolina:<br />

... sposarsi con chi vuole, purché lo faccia nel Signore. (I Cor. 7:39)<br />

“Nel Signore”, cioè con la Sua benedizione e approvazione. E ancora:<br />

Non vi mettete con gl'infe<strong>del</strong>i sotto un giogo che non è per voi; perché<br />

qual comunanza v'è egli fra la giustizia e l'iniquità? O qual comunione<br />

fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v'è<br />

di comune tra il fe<strong>del</strong>e e l'infe<strong>del</strong>e? (II Corinzi 6:15)<br />

Quale comunione fra un partner credente e un non credente? Se il primo<br />

desidererà piacere al Signore, il secondo amerà i piaceri <strong>del</strong> peccato; quando il<br />

primo vorrà andare in chiesa, il secondo vorrà andare in gita. I figli così<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 36


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

cresceranno nella difficoltà di accettare l’autorità ora <strong>del</strong>l’uno ora <strong>del</strong>l’altro, con<br />

regole e limiti continuamente in contrasto.<br />

L’esperienza ci insegna che il matrimonio misto si conclude, nella maggioranza<br />

dei casi, con la sofferenza <strong>del</strong>la parte cristiana, al punto che molti poi<br />

abbandonano la fede. Così si esprime una credente, entrata in una triste esperienza<br />

matrimoniale con un incredulo:<br />

Penso che ogni pastore dovrebbe consigliare i giovani prima che si<br />

sposino. Il pastore che ci ha sposato, non ci aveva mai dato una parola<br />

di consiglio o di avvertimento. Non ci chiese neanche <strong>del</strong> nostro stato<br />

spirituale. Se un consiglio ci fosse stato dato, ci sarebbe stato d’aiuto.<br />

La cosa più importante per i giovani é di sapere con certezza, prima di<br />

sposarsi, se sono tutti e due cristiani e se hanno gli stessi interessi nella<br />

vita. Ecco le sagge parole di un pastore: “Devi essere sicura che il tuo<br />

fidanzato sia un vero credente in Cristo Gesù. Non aspettare prima che<br />

il fidanzamento si sviluppi, perché poi sarai troppo debole per<br />

troncarlo. Anche quando sei sicura, devi pregare per il tuo fidanzato e<br />

per il tuo matrimonio”. 36<br />

Abbiamo fortunatamente anche alcuni casi che si risolvono felicemente, cioè con<br />

la conversione <strong>del</strong> partner non credente. Ma questi casi non possono costituire<br />

prassi.<br />

36 http://mirabilissimo100.wordpress.com/2008/03/02/il-fidanzamento-cristiano/<br />

tratto dal Risveglio Pentecostale n°7, ADI, Agosto 1991.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 37


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

In una circostanza, una giovane credente, chiese a Spurgeon di unirla<br />

in matrimonio con un infe<strong>del</strong>e. Ella espresse la speranza di poter in<br />

seguito condurre il suo futuro marito a Cristo. Il grande predicatore<br />

cercò di aiutare la giovane e le propose una prova. La prossima volta<br />

che il fidanzato sarebbe andato a trovarla, ella doveva salire sul tavolo,<br />

mentre il fidanzato sarebbe rimasto in piedi sul pavimento. Doveva<br />

vedere se sarebbe riuscita a sollevarlo sul tavolo o se al contrario lui<br />

l’avrebbe fatta cadere sul pavimento. Quando il fe<strong>del</strong>e e l’infe<strong>del</strong>e sono<br />

aggiogati assieme nel matrimonio, il credente viene a trovarsi in grande<br />

svantaggio. 37<br />

L’istituto familiare è, come non mai, messo sotto pressione e vilipeso.<br />

Continuiamo a ribadire, a costo di apparire superati, che i consigli <strong>del</strong>la Parola<br />

sono più che mai attuali e validi: no all’omosessualità, no <strong>alla</strong> sessualità fuori <strong>del</strong><br />

matrimonio, no <strong>alla</strong> convivenza, no al divorzio.<br />

37 http://mirabilissimo100.wordpress.com/2008/03/02/il-fidanzamento-cristiano/<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 38


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

3. La sfida <strong>del</strong>l’unità<br />

I Corinzi 1:13 “Cristo è forse diviso?”<br />

3.1 Quelli di casa Cloe (I Cor. 1:11)<br />

Cito integralmente un commentario di Prima Corinzi, di cui condivido le<br />

affermazioni:<br />

“Quei di casa Cloe” stanno per darci una lezione importante. Loro<br />

hanno il coraggio di riferire a Paolo le cose che non vanno nella chiesa<br />

di Corinto. Se in molte chiese assistiamo all’anarchia e <strong>alla</strong> tolleranza,<br />

è perché c’è molto disinteresse fra i credenti. Spesso si ha conoscenza<br />

di certe situazioni di alcuni fratelli, ma si trovano pochi disposti a fare<br />

la cosa giusta. Ciò che invece si riesce a fare è di parlarne male con le<br />

persone sbagliate. Lo si fa non per il desiderio che le cose si mettano a<br />

posto, ma per il gusto di mettere in evidenza il male. Abbiamo il<br />

coraggio di sparlare dei fratelli, ma se si tratta di parlare con gli anziani<br />

o il pastore di una situazione che non va, allora ci tiriamo indietro.<br />

“Quei di casa Cloe” non hanno fatto maldicenza sulla chiesa di Corinto<br />

con Paolo, perché altrimenti lui li avrebbe ripresi, mentre possiamo<br />

notare che li cita come fonte <strong>del</strong>la sua informazione. La famiglia di<br />

Cloe non era interessata a parlare <strong>del</strong> male con chiunque, fingendo di<br />

rabbrividire davanti ad un peccato cosi grave come la contesa. Loro<br />

sono andati a parlarne con la sola persona che poteva fare qualcosa per<br />

quella situazione, quindi hanno dimostrato di provare un forte peso e<br />

sofferenza per la situazione <strong>del</strong>la loro chiesa e sono andati a chiedere<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 39


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

aiuto. Forse, anche nella nostra chiesa c’è una situazione difficile, forse<br />

c’è un fratello che non si comporta bene, qual è stata la nostra parte<br />

fino ad ora? Ne abbiamo parlato con l’interessato, o con il pastore e<br />

l’anziano, oppure ci siamo limitati a sparlarne? Stiamo piangendo e<br />

portando la situazione difficile in ginocchio davanti a Dio, oppure ne<br />

facciamo un tema di intrattenimento con altri fratelli? Questa famiglia<br />

non è popolare, negli scritti <strong>del</strong> Nuovo Testamento, ma ha fatto<br />

qualcosa di giusto, che lo Spirito Santo ha ispirato a scrivere, per<br />

insegnarci se pur indirettamente qual è il giusto atteggiamento nei<br />

confronti <strong>del</strong> male. 38<br />

Disaccordi, contese, divisioni. La chiesa di Corinto non verrà mai ricordata come<br />

esempio di unità, bensì viene spesso citata per i “partiti” in cui si divideva.<br />

Se allora c’erano “Apolliani”, “Cefiani” e “Paolini”, nel nostro tempo assistiamo a<br />

gruppi che non nascono dal risveglio, ma d<strong>alla</strong> separazione - spesso traumatica e<br />

aspra - di comunità una volta unite.<br />

Anche oggi, come allora, le personalità più in vista sono prese a mo<strong>del</strong>lo - o a<br />

pretesto - per poi schierarsi da una parte o dall’altra. E quando si arriva perfino<br />

davanti ai tribunali mondani per ottenere “giustizia”, quando “il fratello processa<br />

il fratello e lo fa dinanzi agli infe<strong>del</strong>i” (I Cor. 6:6), chi può dire <strong>alla</strong> fine “abbiamo<br />

vinto”? Chi può dire “io ho pienamente ragione”?<br />

38 http://www.riforma.net/bibbia/comment/1corinzi-lerici/1_10-16.htm<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 40


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La famiglia di Cloe non si era voluta schierare. Amava la comunità di Corinto, e<br />

la voleva vedere unita; soffriva per gli scandali e le liti, voleva salvaguardare la<br />

preziosa testimonianza cristiana che era invece calpestata ed avvilita.<br />

3.2 Le cinque chiavi per preservare l’unità<br />

Per aprire i cancelli forgiati dalle divisioni interne <strong>alla</strong> comunità, Paolo presenta ai<br />

Corinzi un mazzo di chiavi. La <strong>Chiesa</strong> <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> <strong>secolo</strong> farebbe bene a rivolgersi<br />

allo stesso Fabbro di fiducia <strong>del</strong>l’Apostolo. Lo Spirito Santo ha voluto lasciarci i<br />

“campioni” di queste chiavi nelle direttive paoline: facciamone dunque <strong>del</strong>le<br />

copie, e usiamole per preservare l’unità dei credenti.<br />

La prima chiave è l’amore.<br />

Essa comprende tutte le altre. Il brano sulla carità di Paolo è considerato, non solo<br />

dai cristiani, un capolavoro <strong>del</strong>la letteratura antica greca; è stato ed è spunto di<br />

studi, film 39 e libri 40 :<br />

La carità è paziente, è benigna; la carità non invidia; la carità non si<br />

vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca<br />

il proprio interesse, non s'inasprisce, non sospetta il male, non gode<br />

<strong>del</strong>l'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni<br />

cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. La carità non verrà mai<br />

meno. (I Cor. 13:4-8)<br />

39 Ad esempio, “Mission”, realizzato nel 1986 dal regista Roland Joffè<br />

40 Ad esempio, Henry Drummond - Il dono supremo - di Paulo Coelho (Bompiani)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 41


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La seconda chiave è quella <strong>del</strong>la sopportazione.<br />

Qui c’è un appello accorato:<br />

Perché non patite piuttosto qualche torto? Perché non patite piuttosto<br />

qualche danno? (I Cor. 6:7)<br />

Quando pensiamo che dover sopportare è faticoso, riflettiamo che anche gli altri<br />

devono sopportare noi e i nostri tanti difetti.<br />

La terza è la piccola chiave <strong>del</strong>l’umiltà.<br />

Paolo si abbassa davanti ai Corinzi:<br />

Quando uno dice: Io son di Paolo; e un altro: Io son d'Apollo; non siete<br />

voi uomini carnali? Che cos'è dunque Apollo? E che cos'è Paolo? Son<br />

dei ministri, per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono secondo<br />

che il Signore ha dato a ciascun di loro. (I Corinzi 3:4,5) ...vi esorto per<br />

la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io che quando sono presente fra<br />

voi son umile... (II Cor. 10:1)<br />

La quarta chiave è il perdono (II Cor. 2:7).<br />

Se non siamo sinceramente disposti a perdonare gli atteggiamenti sbagliati o<br />

negativi dei nostri fratelli, inevitabilmente le spaccature si accentueranno. Anche<br />

qui, i nostri atteggiamenti saranno ripagati:<br />

Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete<br />

condannati; perdonate, e vi sarà perdonato. (Luca 6:37)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 42


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La quinta e ultima chiave è quella <strong>del</strong> rispetto.<br />

Esso si deve manifestare in tre direzioni: in primo luogo, ci deve essere il rispetto<br />

<strong>del</strong>le diversità:<br />

Se il piè dicesse: Siccome io non sono mano, non son <strong>del</strong> corpo, non<br />

per questo non sarebbe <strong>del</strong> corpo. E se l'orecchio dicesse: Siccome io<br />

non son occhio, non son <strong>del</strong> corpo, non per questo non sarebbe <strong>del</strong><br />

corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto<br />

fosse udito, dove sarebbe l'odorato? Ma ora Iddio ha collocato ciascun<br />

membro nel corpo, come ha voluto. E se tutte le membra fossero un<br />

unico membro, dove sarebbe il corpo? Ma ora ci son molte membra,<br />

ma c'è un unico corpo; e l'occhio non può dire <strong>alla</strong> mano: Io non ho<br />

bisogno di te; né il capo può dire ai piedi: Non ho bisogno di voi. (I<br />

Corinzi 12:15-21)<br />

Dio non ci ha fatti in serie, non ci ha prodotti con una catena di montaggio.<br />

Ognuno sa fare cose disparate, ha talenti e capacità differenti. La diversità è una<br />

opportunità. Impariamo ad accettarla, a considerarla un bene, qualcosa che ci<br />

arricchisce. In una società multietnica come quella nostra, consideriamo il<br />

privilegio di vedere tanti fratelli e sorelle di razze e provenienze diverse sedersi<br />

fianco a fianco in chiesa ed adorare insieme l’Iddio <strong>del</strong> cielo. Il cielo stesso sarà<br />

l’apoteosi <strong>del</strong>l’unione, il luogo per eccellenza senza barriere e separazioni razziali<br />

o culturali:<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 43


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Tu sei degno di prendere il libro e d'aprirne i suggelli, perché sei stato<br />

immolato e hai comprato a Dio, col tuo sangue, gente d'ogni tribù e<br />

lingua e popolo e nazione. (Apoc. 5:9)<br />

In secondo luogo, Paolo era disposto a rinunciare ai suoi diritti per rispetto <strong>del</strong>la<br />

debolezza altrui; ci teneva ai suoi fratelli, anche a quelli piccoli, semplici, carenti<br />

e sprovveduti:<br />

Ma non in tutti è la conoscenza; anzi, alcuni, abituati finora all'idolo,<br />

mangiano di quelle carni, com'essendo cosa sacrificata a un idolo; e la<br />

loro coscienza, essendo debole, ne è contaminata. Ora non è un cibo<br />

che ci farà graditi a Dio;... Ma badate che questo vostro diritto non<br />

diventi un intoppo per i deboli... il debole, il fratello per il quale Cristo<br />

è morto. Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, e ferendo la loro<br />

coscienza che è debole, voi peccate contro Cristo. Perciò, se un cibo<br />

scandalizza il mio fratello, io non mangerò mai più carne, per non<br />

scandalizzare il mio fratello. (1Corinzi 8:7-13)<br />

Infine, Paolo ci insegna il rispetto dei ruoli.<br />

L’unità è preservata non solo nel riconoscere il proprio posto nella chiesa, ma<br />

anche nello stimare i servitori di Dio e apprezzare le loro fatiche:<br />

Son dessi ministri di Cristo? (Parlo come uno fuor di sé), io lo sono più<br />

di loro; più di loro per le fatiche, più di loro per le carcerazioni, assai<br />

più di loro per le battiture sofferte. Sono spesso stato in pericolo di<br />

morte. Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno:<br />

tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato;<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 44


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte<br />

sull'abisso. Spesse volte in viaggio, in pericoli sui fiumi, in pericoli di<br />

ladroni, in pericoli per parte de' miei connazionali, in pericoli per parte<br />

dei Gentili, in pericoli in città, in pericoli nei deserti, in pericoli sul<br />

mare, in pericoli tra falsi fratelli; in fatiche ed in pene; spesse volte in<br />

veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e<br />

nella nudità. E per non parlar d'altro, c'è quel che m'assale tutti i giorni,<br />

l'ansietà per tutte le chiese. (II Corinzi 11:23-28)<br />

Questo è un aspetto vitale. Una chiesa unita sarà quella stretta intorno al pastore.<br />

La stima, la disponibilità, la sottomissione al proprio conduttore da parte dei<br />

credenti producono una comunità operosa ed attiva; al contrario, la sfiducia, la<br />

diffidenza, l’acredine nei confronti dei servi di Dio appesantiscono l’atmosfera:<br />

Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi<br />

vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto; affinché<br />

facciano questo con allegrezza e non sospirando; perché ciò non vi<br />

sarebbe d'alcun utile. (Ebrei 13:17)<br />

L’unità è troppo importante. Guai a coloro che pensano di poter fare a meno dei<br />

propri fratelli, anche dei più semplici o dei meno “simpatici”. Chi si isola, chi si<br />

separa dagli altri cerca solo la propria soddisfazione (Prov. 18:1), manifestando<br />

egoismo ed egocentrismo. Gesù stesso ha detto:<br />

Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri.<br />

Com'io v'ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 45


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per<br />

gli altri. (Giovanni 13:34,35)<br />

3.3 Unità, ma non ad ogni costo!<br />

Alcuni (in special modo gli ecumenici) citano volentieri queste bellissime parole<br />

di Gesù, riguardo l’unità dei credenti:<br />

...che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te,<br />

anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato.<br />

(Giovanni 17:21)<br />

Ma unità non significa uniformità:<br />

... C’è chi pensa che la vera unità si manifesti con il condividere<br />

uniformemente ogni pensiero e ogni convinzione. 41<br />

Di certo, non possiamo mescolarci con chi fa compromessi col peccato. Paolo<br />

chiama questo rischio proprio “mischiarsi”:<br />

V'ho scritto nella mia epistola di non mischiarvi coi fornicatori; non <strong>del</strong><br />

tutto però coi fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i rapaci, e<br />

con gl'idolatri; perché altrimenti dovreste uscire dal mondo; ma quel<br />

che v'ho scritto è di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi<br />

41 http://www.riforma.net/bibbia/comment/1corinzi-lerici/1_10-16.htm<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 46


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore,<br />

o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare...<br />

Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi. (I Corinzi 5:13)<br />

Nessun accordo fra Cristo e Beliar (II Cor. 6:15)! Paolo stesso afferma la<br />

necessità di distinguersi per l’esercizio <strong>del</strong>le virtù cristiane:<br />

infatti è necessario che ci siano tra voi anche <strong>del</strong>le divisioni, perché<br />

quelli che sono approvati siano riconosciuti tali in mezzo a voi” (I Cor.<br />

11:19).<br />

Ricordo a tal proposito l’affermazione di un predicatore: “Non possiamo<br />

sacrificare la verità sull’altare <strong>del</strong>l’unanimità!”. Non possiamo avere l’unità a<br />

tutti i costi. Ci sono dei limiti invalicabili, primo fra tutti quello, già trattato, <strong>del</strong>la<br />

fe<strong>del</strong>tà alle Scritture.<br />

A chi ci dice: “Stiamo insieme, in fondo siamo tutti cristiani”, va risposto: “Sì, ma<br />

seguendo tutti le stesse istruzioni <strong>del</strong> Manuale!” che è la Bibbia. Senza questa,<br />

non otterremmo che un’unità fittizia, di facciata, una sorta di sincretismo<br />

ecumenico, pronto a sgretolarsi <strong>alla</strong> prima tempesta, perché non fondato sulle<br />

parole di Gesù (Luca 6:49).<br />

3.4 Che cosa possiamo cedere per mantenere l’unità?<br />

Il “pari consentimento”, cioè la concordia, è una <strong>del</strong>le caratteristiche fondamentali<br />

<strong>del</strong>la <strong>Chiesa</strong> degli Atti degli Apostoli e poi <strong>del</strong> risveglio pentecostale (Atti 1:14;<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 47


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

2:46; 4:24). Lo dobbiamo desiderare ardentemente, adoperarci perché si manifesti<br />

nelle nostre riunioni di preghiera. Se Paolo ci esorta a stare perfettamente uniti,<br />

vuol dire che è possibile.<br />

Ma si può essere uniti nonostante le diversità culturali, regionali, locali? E’<br />

sempre l’Apostolo <strong>del</strong>le Genti a darci la risposta. Come abbiamo visto, egli era<br />

pronto a rinunziare ai suoi diritti e privilegi, pur di non scandalizzare il fratello<br />

debole nella fede (Rom. 14:13-22). Era pronto a farsi “Giudeo con i Giudei” (I<br />

Cor. 9:20-23): per evitare discussioni con Giacomo e gli anziani di Gerusalemme,<br />

accettò umilmente il loro consiglio di “comportarsi da osservatore <strong>del</strong>la legge”<br />

(Atti 21:20-24,26).<br />

Paolo rappresenta un esempio luminoso per chi oggi è desideroso di mantenere<br />

l’unità <strong>del</strong> Corpo di Cristo. Saper cedere sulle cose secondarie, come quando per<br />

preservare la sua buona testimonianza fece circoncidere Timoteo (Atti 16:3), lui<br />

che era profondamente convinto <strong>del</strong>l’inutilità <strong>del</strong>la circoncisione nella carne. Che<br />

cosa possiamo cedere per amore <strong>del</strong>l’unità? Che cos’è secondario, e dunque<br />

rinunciabile? Il problema è che tutto sembra irrinunciabile. Soprattutto, non si<br />

vuole rinunciare ad affermare le proprie posizioni.<br />

Improvvisamente, vediamo gente sbuffare e andarsene in un’altra chiesa più a loro<br />

somiglianza. Persone inizialmente entusiaste <strong>del</strong>l’atmosfera comunitaria, qualche<br />

tempo dopo le sentiamo concludere: “qui non c’è amore”, e se ne vanno. Si<br />

raddoppiano i locali di culto, aumentano coloro che si autoproclamano ministri e<br />

pastori: purtroppo sono spesso unicamente il risultato di divisioni e di vedute<br />

settarie.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 48


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Questo fenomeno è stato ben osservato da studiosi evangelici negli Stati Uniti<br />

d’America. Il pastore Brad Powell, dopo aver cercato di analizzare svariati casi di<br />

divisioni e di salvare relazioni fraterne, arriva a dire:<br />

Devo amare tutti i fratelli, senza farmi condizionare da nessuno di<br />

loro. 42<br />

La battaglia è difficile. Si combatte sul piano <strong>del</strong>le relazioni, <strong>del</strong>le conversazioni;<br />

bastano semplici osservazioni, per scatenare reazioni impreviste. Il Signore ci<br />

deve dotare di tanta dolcezza, deve condire il nostro parlare con saggezza e<br />

rendere edificanti le nostre vite. Quando incontriamo degli “incendiari” che<br />

vogliono accendere il fuoco <strong>del</strong>la contesa (Prov. 26:18-20), dobbiamo fare da<br />

“pompieri” e innaffiarli abbondantemente con l’acqua <strong>del</strong>la Parola.<br />

Che soddisfazione, quando con un gesto d’amore e di umiltà si recuperano<br />

situazioni intricate! A volte, basta una telefonata per ricucire uno strappo che il<br />

silenzio e l’indifferenza potrebbero rendere irrimediabile. A volte, un sincero<br />

sorriso. A volte, pronunciare la parolina più difficile: “Scusami”.<br />

42 http://www.churchleaders.com/pastors/pastor-articles/139208-should-we-pursue-members-whoare-leaving-the-church.html.<br />

Brad Powell è pastore <strong>del</strong>la NorthRidge Church, Plymouth, Michigan<br />

USA. Citazione tratta da Should We Pursue Those Leaving the Church? (Dobbiamo inseguire le<br />

persone che lasciano la chiesa?)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 49


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

4. La sfida <strong>del</strong>la generosità<br />

II Corinzi 9:7 “Dio ama un donatore allegro”<br />

4.1 Ospitare con amore<br />

“Fui straniero e mi accoglieste” (Matt. 25:35).<br />

La recente invasione <strong>del</strong>la nostra penisola da parte dei profughi africani,<br />

l’immigrazione clandestina, la fuga dai conflitti e dalle persecuzioni politiche e<br />

religiose, l’ingresso massiccio di stranieri provenienti da tutto il mondo in cerca di<br />

lavoro e di futuro per sé ed i propri cari hanno trasformato, in pochi decenni, il<br />

volto <strong>del</strong>l’Italia e <strong>del</strong>l’Europa.<br />

Secondo i dati forniti dall'ISTAT, il numero di cittadini stranieri<br />

presenti in Italia al 31 dicembre 2009 è pari a 3.891.295. Le famiglie<br />

con almeno un cittadino straniero sono pari a 2.074.065, mentre le<br />

famiglie con capofamiglia straniero sono 1.640.727. Inoltre, gli<br />

stranieri nati in Italia nel 2009 ammontano a 572.720.<br />

Come nazioni di provenienza troviamo al primo posto la<br />

Romania (887.763), seguita da Albania (466.684), Marocco (431.529),<br />

Cina (188.352), Ucraina (174.129), Filippine(123.584), India<br />

(105.863), Polonia (105.608), Moldova (105.600), Tunisia (103.678),<br />

Macedonia (92.847), Perù (87.747), Equador (85.940), Egitto (82.064),<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 50


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Sri Lanka (75.343), Bangladesh (73.965) e così via per un totale di<br />

192 nazioni. 43<br />

Quasi 4 milioni i cittadini stranieri residenti in Italia, ossia il 6,5% <strong>del</strong>la<br />

popolazione. 44<br />

Con gli ultimi forti flussi di immigrazione, si stima che la cifra di 6 milioni di<br />

stranieri, a fronte di circa 54 milioni di cittadini italiani, sarà superata nel 2011.<br />

Se negli anni sessanta <strong>del</strong> <strong>secolo</strong> passato la vista di un uomo di pelle gi<strong>alla</strong> o nera<br />

suscitava sempre curiosità o simpatia, oggi l’opinione pubblica sta<br />

radicalizzandosi verso sentimenti di contrarietà. Lo straniero viene visto come<br />

portatore di miseria, di <strong>del</strong>inquenza, di violenza, di aggravio per le casse<br />

assistenziali, producendo preoccupanti fenomeni di xenofobia una volta<br />

sconosciuti all’accogliente popolo italiano. Un sondaggio recita:<br />

... l'universo giovanile italiano si spacca nettamente in due aree: da un<br />

lato il fronte 'aperturista', che include quasi il 40% degli intervistati, in<br />

cui troviamo almeno tre agglomerati: gli ''inclusivi'' (che sono il 19,4%<br />

dei giovani), i ''tolleranti'' (che sono il 14,7% dei ragazzi e <strong>del</strong>le<br />

ragazze) e gli ''aperturisti tiepidi'' (che sono il 5,5%). Sul versante<br />

opposto c'e' l'area di quelli piu' chiusi. Qui si colloca il 45% dei giovani<br />

italiani, suddivisi in tre gruppi: i romeno-rom-albanese fobici (che sono<br />

il 15,3% dei giovani), gli xenofobi per elezione (che sono il 19,8% dei<br />

43 http://censimento2011.blogspot.com/2011/02/quanti-stranieri-ci-sono-in-italia.html<br />

44 http://rassegnastampa.mef.gov.it/mefeconomica/View.aspx?ID=2009100913897458-1<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 51


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

giovani) e gli improntati al razzismo (che sono il 10,7%). In mezzo alle<br />

due aree si colloca un ulteriore gruppo, con il 14,5% dei giovani. 45<br />

Ci era facile, trent’anni fa, aprire le braccia ai pochi stranieri, per di più credenti e<br />

fratelli, che bussavano alle porte <strong>del</strong>le nostre chiese. Ma oggi? Sempre più<br />

bisognosi arrivano sulla soglia dei nostri locali di culto. Spesso non siamo<br />

preparati ad accoglierli, e addirittura viviamo queste situazioni con insofferenza e<br />

fastidio.<br />

Urge rivisitare le esortazioni bibliche:<br />

Non maltratterai lo straniero e non l'opprimerai; perché anche voi foste<br />

stranieri nel paese d'Egitto. (Esodo 22:21)<br />

Non opprimere lo straniero; voi lo conoscete l'animo <strong>del</strong>lo straniero,<br />

giacché siete stati stranieri nel paese d'Egitto. (Esodo 23:9)<br />

Amate dunque lo straniero, poiché anche voi foste stranieri nel paese<br />

d'Egitto. (Deuteronomio 10:19)<br />

Se è vero che non saremo salvati per opere, pure queste sono iniziative amorevoli<br />

che manifestano la fede e la grazia ricevuta:<br />

...mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti<br />

mostrerò la mia fede. (Giac. 2:18)<br />

45 http://www.stranierinitalia.it/s.o.s._razzismo-<br />

Razzismo_il_45_dei_giovani_chiuso_agli_stranieri_o_xenofobo_10429.html<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 52


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

In tutte le chiese che mettono in pratica questa parola, si sperimenta che il<br />

sentimento divino <strong>del</strong>la carità funziona davvero. Tanti fratelli stranieri hanno<br />

detto: “Ci siamo sentiti accolti”, altri hanno ritrovato la fede insegnata loro tanti<br />

anni prima dai propri genitori, altri ancora hanno ascoltato per la prima volta<br />

l’evangelo, accettando Gesù e scendendo nelle acque battesimali. 46 Il numero<br />

degli stranieri va crescendo anche in virtù <strong>del</strong>la loro testimonianza personale, per<br />

cui l’africano invita il fratello africano, il latinoamericano il proprio connazionale<br />

e così via, dando vita nelle nostre comunità ad una preziosa anticipazione <strong>del</strong>la<br />

gloriosa Gerusalemme celeste.<br />

La sfida <strong>del</strong>l’accoglienza è stata recepita anche dalle Assemblee di Dio in Italia.<br />

Nell’ultima Assemblea Generale, è stata ratificata la costituzione <strong>del</strong>la quinta<br />

Missione Evangelica straniera sul territorio nazionale, in comunione con le<br />

A.D.I. 47 . Tale sviluppo dimostra la necessità di confrontarci con culture diverse<br />

d<strong>alla</strong> nostra, apprezzando le differenze e arricchendo anche gli altri dei nostri<br />

valori positivi. Prezioso è anche il servizio <strong>del</strong>le “Adozioni a Distanza” (ADI-<br />

AID), che sta producendo magnifici risultati in aiuto <strong>del</strong>l’infanzia indigente in<br />

aree depresse come l’India e il Burkina Faso. 48<br />

46 Solo a titolo di riferimento: un terzo dei battesimi in acqua da parte <strong>del</strong>la <strong>Chiesa</strong> A.D.I. Roma<br />

Olgiata- Bracciano sono stranieri (13 su 38 battesimi celebrati in dieci anni). Su 78 membri<br />

comunicanti, 29 sono di nazionalità straniera (Asiatici, Sudamericani, Africani, dall’Europa<br />

<strong>del</strong>l’est ecc.). Fonte: dati <strong>del</strong> Consiglio di <strong>Chiesa</strong>.<br />

47 Atti <strong>del</strong>la XLIV Assemblea Generale A.D.I., Capaccio scalo – Paestum (SA) maggio 2011. Le<br />

cinque missioni sono: ADI-MEZ (Zigana), ADI-MEF (Filippine), ADI-MER (Romania), ADI-<br />

MES (Sri Lanka) e l’ultima arrivata ADI-MEG (Ghana), per un totale di 81 ministri di culto<br />

stranieri, a fronte dei 565 Ministri di Culto italiani iscritti nei ruoli.<br />

48 http://www.assembleedidio.org/adiaid/chi_siamo.php<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 53


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Come italiani, non dovremmo mai dimenticare che siamo stati un popolo di<br />

emigranti, e soprattutto che l’Evangelo ci è pervenuto nella pienezza <strong>del</strong>la<br />

predicazione pentecostale proprio grazie a coloro che avevano accolto Cristo nelle<br />

lontane Americhe.<br />

Dal punto di vista storico, il movimento italiano, deve ricollegarsi al<br />

grande risveglio evangelico di Los Angeles nel 1906, dal quale il<br />

messaggio pentecostale si sparse rapidamente in tutti gli stati<br />

<strong>del</strong>l'Unione e raggiunse a Chicago un gruppo di evangelici italiani, che<br />

ben presto organizzarono una loro comunità. Da questa chiesa italiana<br />

partì verso la fine <strong>del</strong> 1908 Giacomo Lombardi, un fe<strong>del</strong>e servitore di<br />

Dio, senza alcuna istruzione o preparazione teologica, tranne quella<br />

donatagli dal fuoco <strong>del</strong>lo Spirito Santo e d<strong>alla</strong> passione per i perduti.<br />

Egli fondò alcune piccole comunità a Roma, in Liguria ed in Abruzzo.<br />

Negli anni seguenti, come conseguenza <strong>del</strong>la fe<strong>del</strong>e testimonianza di<br />

altri immigrati tornati in Italia, si costituirono chiese e gruppi. 49<br />

Che oggi tanti stranieri, musulmani, buddisti, atei o semplici religiosi possano<br />

conoscere Gesù come Salvatore in Italia, per poi evangelizzare le loro famiglie e<br />

le loro terre.<br />

49 http://www.assembleedidio.org/cennistorici.php<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 54


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

4.2 Accogliere con discernimento<br />

Non tutti quelli che si dichiarano cristiani sono però tali. Occorre distinguere<br />

perciò con attenzione fra veri e falsi fratelli. Addirittura, alcuni si proclamano<br />

ministri <strong>del</strong> Vangelo, apostoli, predicatori itineranti, evangelisti e guaritori.<br />

Paolo ne sapeva qualcosa:<br />

...cotesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si<br />

travestono da apostoli di Cristo. E non c'è da maravigliarsene, perché<br />

anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran che se<br />

anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro<br />

sarà secondo le loro opere.<br />

(II Cor.11:13-15)<br />

Spesse volte …in pericoli tra falsi fratelli (II Corinzi 11:26)<br />

Prima dunque di accogliere come membro di chiesa uno straniero o anche un<br />

fratello italiano proveniente da altre chiese, o di dargli libertà di parola dal<br />

pulpito, si rende necessario un esame <strong>del</strong>la sua situazione.<br />

Ai tempi di Paolo, quando un credente visitava altre comunità, portava con sé<br />

<strong>del</strong>le lettere scritte dagli apostoli o dagli anziani <strong>del</strong>le chiese, per poter essere<br />

riconosciuto ed accolto (Fil. 2:29; Col. 4:10). Senza la “raccomandazione” di<br />

Barnaba, Saulo stesso sarebbe rimasto fuori d<strong>alla</strong> porta, a causa <strong>del</strong>la sua fama di<br />

persecutore (Atti 9:26,27). La stessa cosa deve essere fatta oggi, in special modo<br />

con quanti affermano di essere già stati battezzati in acqua presso altre realtà<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 55


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

evangeliche. Essi non dovrebbero avere alcuna difficoltà nell’esibire un<br />

documento comprovante la loro provenienza, firmato e timbrato dal Pastore <strong>del</strong>la<br />

comunità, o farselo spedire. In assenza o in attesa di questo, occorrerebbe trattarli<br />

come facciamo con i simpatizzanti e gli ospiti che visitano le nostre riunioni. Un<br />

rifiuto, una irritazione o un incomprensibile ritardo nel presentare tale<br />

documentazione potrebbe già essere significativo, e consigliare un atteggiamento<br />

di grande cautela. Nel caso di fratelli italiani o provenienti da chiese italiane<br />

(specialmente se non consorelle), è sufficiente chiedere all’interessato un recapito<br />

<strong>del</strong> Pastore, e contattarlo per avere un breve colloquio.<br />

La negligenza nel seguire queste semplici norme potrebbe esporre i pastori e le<br />

chiese all’introduzione nelle comunità di persone cresciute con culture e dottrine<br />

spesso discutibili, oppure imprevedibili o peggio ancora disordinate, essendo<br />

uscite dalle famiglie precedenti per spirito di ribellione ed orgoglio nei confronti<br />

dei Servitori di Dio.<br />

4.3 Donare con proporzionalità<br />

Il dibattito sulla questione <strong>del</strong> dare è sempre stato acceso.<br />

Dobbiamo donare come e quando ci sentiamo, o con proporzionalità? Il principio<br />

<strong>del</strong>la decima, stabilito nell’Antico Testamento, è ancora valido oppure è superato,<br />

come altre norme veterotestamentarie? Citiamo quello che ci pare un<br />

insegnamento equilibrato:<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 56


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La decima era un requisito <strong>del</strong>la legge secondo il quale tutti gli Israeliti<br />

avrebbero dovuto dare il 10% di tutto quello che guadagnavano,<br />

devolvendolo al tabernacolo o al tempio (Levitico 27:30; Numeri<br />

18:26; Deuteronomio 14:24; 2 Cronache 31:5). Alcuni vedono nella<br />

decima <strong>del</strong>l’Antico Testamento un metodo di tassazione per<br />

provvedere ai bisogni dei sacerdoti e dei leviti nell’àmbito <strong>del</strong> sistema<br />

sacrificale. Il Nuovo Testamento non comanda mai né raccomanda che<br />

i cristiani si sottomettano a un sistema legalistico basato sulle<br />

decime… La chiesa cristiana ha desunto semplicemente la cifra <strong>del</strong><br />

10% d<strong>alla</strong> decima <strong>del</strong>l’Antico Testamento, applicandola come un<br />

“minimo raccomandato” per le offerte dei cristiani. 50<br />

Talvolta l’insegnamento sulla decima viene messo esageratamente in risalto. In<br />

certi ambienti, pastori o predicatori si arrogano il diritto di controllare le buste<br />

paga dei membri di chiesa, ed esigerne (come i pubblicani!) la decima parte. Non<br />

crediamo assolutamente che questo sia un metodo biblico. L’offerta, al pari<br />

<strong>del</strong>l’elemosina, va fatta in segreto, non sbandierata ai quattro venti; è una<br />

questione privata fra l’uomo e Dio:<br />

… non sappia la tua sinistra quel che fa la destra (Matt. 6:3)<br />

Al contrario, purtroppo molti cristiani rifiutano completamente di sottomettersi<br />

all’esortazione biblica rispetto al fare offerte al Signore; oppure, offrono qualcosa<br />

solo per tacitare la loro coscienza, e con riluttanza. Ma Paolo afferma che tutti i<br />

50 http://www.gotquestions.org/italiano/dare-<strong>del</strong>le-decime.html<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 57


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

credenti dovrebbero riservare una parte dei loro guadagni per sostenere la chiesa e<br />

i ministeri:<br />

Or quanto <strong>alla</strong> colletta per i santi, come ho ordinato alle chiese di<br />

Galazia, così fate anche voi. Ogni primo giorno <strong>del</strong>la settimana ciascun<br />

di voi metta da parte a casa quel che potrà secondo la prosperità<br />

concessagli, affinché, quando verrò, non ci sian più collette da fare. (I<br />

Cor. 16:2)<br />

“Secondo la prosperità concessagli”. Il principio <strong>del</strong>la proporzionalità, introdotto<br />

con l’efficace istituto <strong>del</strong>la decima, è quindi ribadito. Ogni credente deve dare<br />

secondo la benedizione conferitagli da Dio. Ci sono sempre dei bisogni da<br />

affrontare, <strong>del</strong>le spese comunitarie e le missioni da sostenere. Al contempo, è utile<br />

ricordare che tutto è <strong>del</strong> Signore (Salmo 50:12), e che noi semplicemente<br />

possiamo “restituire” una parte <strong>del</strong>le ricchezze che Egli ci ha concesso.<br />

Noi stessi siamo Suoi:<br />

E non sapete voi … che non appartenete a voi stessi? Poiché foste<br />

comprati a prezzo (I Cor. 6:19,20)<br />

E’ certo che Dio non gradisce offerte “estorte” o date malvolentieri. La gioia e il<br />

desiderio di essere utili devono permeare l’offerta cristiana. Più apprezzabile<br />

dunque di “quanto” si dà, è il “come” si dà. Paolo cita l’esempio dei Macedoni:<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 58


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Poiché, io ne rendo testimonianza, secondo il poter loro, anzi al di là<br />

<strong>del</strong> poter loro, hanno dato volonterosi, chiedendoci con molte istanze la<br />

grazia di contribuire a questa sovvenzione destinata ai santi. (II Corinzi<br />

8:3,4)<br />

Viviamo in tempi di crisi. La globalizzazione ha colpito negativamente la nostra<br />

economia: sono passati gli anni <strong>del</strong>l’abbondanza. Questo non deve però<br />

condizionare il popolo di Dio o renderlo avaro.<br />

Dio non ha debiti, e ricompensa ancora coloro che operano con generosità,<br />

sfidandoci a credere alle promesse bibliche:<br />

L'uomo dev'egli derubare Iddio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite:<br />

'In che t'abbiam noi derubato?' Nelle decime e nelle offerte.<br />

Portate tutte le decime <strong>alla</strong> casa <strong>del</strong> tesoro, perché vi sia <strong>del</strong> cibo nella<br />

mia casa, e mettetemi <strong>alla</strong> prova in questo, dice l'Eterno degli eserciti;<br />

e vedrete s'io non v'apro le cateratte <strong>del</strong> cielo e non riverso su voi tanta<br />

benedizione, che non vi sia più dove riporla. (Malachia 3:8,10)<br />

... Dio provvederà splendidamente a ogni vostro bisogno secondo le<br />

sue ricchezze, in Cristo Gesù. (Filippesi 4:19).<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 59


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

5. La sfida <strong>del</strong>la Pentecoste<br />

I Cor. 12:1 “Circa i doni spirituali... non siate nell’ignoranza”<br />

5.1 La dottrina <strong>del</strong>la Pentecoste<br />

Saulo da Tarso era un feroce persecutore <strong>del</strong>la <strong>Chiesa</strong> (Atti capitolo 9). Fermato e<br />

accecato da un intervento diretto di Gesù sulla via di Damasco, l’orgoglioso<br />

fariseo arrende la sua volontà a quella <strong>del</strong> Cristo. Così, dopo tre giorni di digiuno<br />

e cordoglio, avviene l’incontro con il “fratello” Anania, inviatogli dal Signore non<br />

solo per la guarigione fisica, ma anche per sperimentare la pienezza <strong>del</strong>lo Spirito<br />

Santo:<br />

E Anania se ne andò, ed entrò in quella casa; e avendogli imposte le<br />

mani, disse: Fratello Saulo, il Signore, cioè Gesù, che ti è apparso sulla<br />

via per la quale tu venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii<br />

ripieno <strong>del</strong>lo Spirito Santo (Atti 9:17)...<br />

Saulo, chiamato anche Paolo, pieno <strong>del</strong>lo Spirito Santo... (Atti 13:9).<br />

Di questa vita nello Spirito Santo, Paolo parla diffusamente ai Corinzi nei capitoli<br />

12 e 14 <strong>del</strong>la prima epistola. Egli proclama di aver ricevuto il battesimo nello<br />

Spirito Santo parlando in altre lingue - allo stesso modo degli apostoli nel giorno<br />

di Pentecoste:<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 60


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

E tutti furon ripieni <strong>del</strong>lo Spirito Santo, e cominciarono a parlare in<br />

altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro d'esprimersi (Atti 2:4)<br />

... Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi (I Cor.<br />

14:18).<br />

Egli non credeva dunque che il parlare in lingue sconosciute per lo Spirito fosse<br />

solo un eccezionale segno, manifestato perché in Gerusalemme per la festa <strong>del</strong>le<br />

primizie si radunavano persone di ogni parte <strong>del</strong> mondo, cultura e dialetto. Paolo<br />

si rivolge ai Greci, in un contesto <strong>del</strong> tutto diverso da quello giudaico, per<br />

garantire e dimostrare l’assoluta importanza e disponibilità non solo <strong>del</strong>le<br />

“lingue”, ma di tutti i doni spirituali. Paolo parlava in altre lingue<br />

abbondantemente: diecimila parole, un vocabolario intero!<br />

Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi; ma nella<br />

chiesa preferisco dir cinque parole intelligibili per istruire anche gli<br />

altri, che dirne diecimila in altra lingua. (I Cor. 14:18,19)<br />

Ed esortava i Corinzi a fare lo stesso, per parlare a Dio in preghiera ed edificarsi:<br />

Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché<br />

nessuno l'intende, ma in ispirito proferisce misteri... Chi parla in altra<br />

lingua edifica se stesso... Or io ben vorrei che tutti parlaste in altre<br />

lingue (I Corinzi 14:2-5).<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 61


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

L’esperienza <strong>del</strong> battesimo <strong>del</strong>lo Spirito Santo è per tutti i credenti “nati di<br />

nuovo”. Essa si manifesta inizialmente con il “parlare in altre lingue”, espresse<br />

secondo l’impulso sovrano <strong>del</strong>lo Spirito Santo. Queste lingue non sono altro che<br />

espressioni estatiche di adorazione verso Dio, pronunciate senza che l’orante ne<br />

comprenda il significato. Nel giorno <strong>del</strong>la Pentecoste, chi ascoltava comprese le<br />

lingue dei discepoli:<br />

E tutti stupivano e si maravigliavano, dicendo: Ecco, tutti costoro che<br />

parlano non son eglino Galilei? E com'è che li udiamo parlare ciascuno<br />

nel nostro proprio natìo linguaggio? Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti<br />

<strong>del</strong>la Mesopotamia, <strong>del</strong>la Giudea e <strong>del</strong>la Cappadocia, <strong>del</strong> Ponto e<br />

<strong>del</strong>l'Asia, <strong>del</strong>la Frigia e <strong>del</strong>la Panfilia, <strong>del</strong>l'Egitto e <strong>del</strong>le parti <strong>del</strong>la<br />

Libia Cirenaica, e avventizî Romani, tanto Giudei che proseliti, Cretesi<br />

ed Arabi, li udiamo parlar <strong>del</strong>le cose grandi di Dio nelle nostre lingue.<br />

(Atti 2:7-11)<br />

Eccezionalmente, questo accade ancora. Ralph W. Harris (1912-2004), pastore<br />

<strong>del</strong>le AoG (le Assemblee di Dio statunitensi), per quasi 25 anni ha occupato la<br />

carica di Segretario di Dipartimento ai quartieri generali di Springfield, nel<br />

Missouri. A proposito <strong>del</strong> parlare in lingue, raccolse nel libro “Spoken by the<br />

Spirit” 75 storie documentate sul “parlare in altre lingue” – dall’arabo allo zulu,<br />

incluso l’italiano – raccontate da persone le quali testimoniavano che lo Spirito<br />

Santo parla ancora oggi come nel giorno <strong>del</strong>la Pentecoste, avendo udito nel<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 62


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

proprio linguaggio espressioni riconducibili a Dio, ma pronunciate da persone<br />

ignare <strong>del</strong>le parole che proferivano 51 (xenoglossia 52 ).<br />

Ma l’esperienza più comune è che le lingue espresse per lo Spirito Santo non<br />

siano comprensibili né all’orante né all’uditore (glossolalia 53 ):<br />

Perché chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiché<br />

nessuno l'intende, ma in ispirito proferisce misteri. (I Cor. 14:2)<br />

... se per il vostro dono di lingue non proferite un parlare intelligibile,<br />

come si capirà quel che dite? Parlerete in aria. (I Cor. 14:9)<br />

poiché, se prego in altra lingua, ben prega lo spirito mio, ma la mia<br />

intelligenza rimane infruttuosa. (I Cor. 14:14)<br />

Occorre qui precisare la distinzione fra “segno” e “dono” <strong>del</strong>le lingue.<br />

Il primo è permanente nel credente battezzato e ripieno di Spirito Santo, ne<br />

rappresenta l’originario sicuro segnale 54 , ed è privato, promuovendo l’edificazione<br />

personale.<br />

51 http://www.chiesaolgiata.org/index.php/Spoken-by-the-Spirit/Prefazione.html. Sul sito internet<br />

<strong>del</strong>la <strong>Chiesa</strong> <strong>Cristiana</strong> Evangelica A.D.I. di Roma Olgiata, è visibile la traduzione di alcune storie<br />

tratte dall’interessante libro di Harris.<br />

52 In greco xenoglossia significa “(parlare) lingua straniera” sconosciuta a chi la pronuncia.<br />

53 In greco glossolalia significa “parlare in lingue” sconosciute a chi le pronuncia. In questo caso,<br />

potrebbe anche trattarsi di parole celestiali (I Cor. 13:1; II Cor. 12:4).<br />

54 Erroneamente, i nostri fratelli <strong>del</strong>la prima ondata <strong>del</strong> risveglio italiano usavano il termine<br />

“suggello” come sinonimo <strong>del</strong> termine “battesimo” (Ef. 4:30), introducendo il malinteso che chi<br />

non era stato battezzato nello Spirito Santo non fosse ancora salvato. Cfr.<br />

http://www.gesularisposta.it/suggello.htm, dove si chiarisce che il suggello <strong>del</strong>lo Spirito Santo<br />

deve riferirsi <strong>alla</strong> salvezza assicurataci in Cristo.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 63


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Il secondo è temporaneo, non concesso a tutti dallo Spirito Santo, deve<br />

manifestarsi in pubblico ed è – accompagnato dall’interpretazione <strong>del</strong>le lingue –<br />

uno dei nove carismi <strong>del</strong> catalogo di I Cor. 12, quindi per l’utilità comune.<br />

L’Apostolo Paolo deve arginare l’utilizzo eccessivo inappropriato <strong>del</strong> primo<br />

aspetto, cioè la lode a Dio in altre lingue pubblicata ad alta voce, incoraggiando<br />

piuttosto le interpretazioni e le profezie:<br />

Quando dunque tutta la chiesa si raduna assieme, se tutti parlano in<br />

altre lingue, ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno<br />

essi che siete pazzi? Ma se tutti profetizzano, ed entra qualche non<br />

credente o qualche estraneo, egli è convinto da tutti, è scrutato da tutti,<br />

i segreti <strong>del</strong> suo cuore son palesati; e così, gettandosi giù con la faccia<br />

a terra, adorerà Dio, proclamando che Dio è veramente fra voi. (I Cor.<br />

14:23-25)<br />

Quello che appare chiaro al lettore è che la dimensione spirituale e carismatica,<br />

pur nella confusione e nel disordine, era ben conosciuta a Corinto.<br />

5.2 L’attualità <strong>del</strong>la Pentecoste<br />

Gli evangelici non pentecostali dichiarano “terminati” i doni dopo il periodo<br />

apostolico:<br />

Il dono <strong>del</strong>le lingue è per oggi? Benché questa tesi sia possibile, il fatto<br />

che lo scopo principale <strong>del</strong>le lingue sia stato raggiunto non ne esige<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 64


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

necessariamente la cessazione. La Scrittura non afferma<br />

definitivamente che il dono <strong>del</strong> parlare in lingue sia cessato... Allo<br />

stesso tempo, se il dono <strong>del</strong> parlare in lingue fosse attivo nella chiesa di<br />

oggi, sarebbe esercitato in armonia con la Scrittura. Sarebbe un<br />

linguaggio reale e intelligibile (1 Corinzi 14:10). Avrebbe lo scopo di<br />

comunicare la Parola di Dio a una persona di un’altra lingua (Atti 2:6-<br />

12). Sarebbe in armonia col comando che Dio diede mediante<br />

l’apostolo Paolo: "Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al<br />

massimo a farlo, e l’uno dopo l’altro, e qualcuno interpreti. Se non vi è<br />

chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a se stessi e a Dio" (1<br />

Corinzi 14:27-28). Sarebbe anche in sottomissione a 1 Corinzi 14:33:<br />

“Perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace”... Lo Spirito<br />

Santo è sovrano nella distribuzione dei doni spirituali (1 Corinzi<br />

12:11)... Oggi sembra che le lingue non si verifichino nella forma in<br />

cui si verificarono nel Nuovo Testamento, nonostante il fatto che ciò<br />

sarebbe immensamente utile. La stragrande maggioranza di credenti<br />

che affermano di praticare il dono <strong>del</strong> parlare in lingue non lo fanno in<br />

armonia con le Scritture summenzionate. Questi fatti portano <strong>alla</strong><br />

conclusione che il dono <strong>del</strong>le lingue sia cessato o che, almeno, si<br />

verifichi di rado nel piano di Dio per la chiesa di oggi. 55<br />

L’argomentazione principale degli avversari <strong>del</strong>l’attualità dei doni <strong>del</strong>lo Spirito<br />

Santo non può essere dottrinale (anzi, ammettono che la Scrittura non afferma<br />

definitivamente che il dono <strong>del</strong> parlare in lingue sia cessato ... sarebbe<br />

immensamente utile) ma deriva dall’osservazione che molti i quali affermano di<br />

55 http://www.gotquestions.org/italiano/dono-<strong>del</strong>le-lingue.html si tratta di un sito di domande e<br />

risposte su questioni bibliche, gestito da evangelici non pentecostali. Per la loro posizione<br />

dottrinale, consultare la pagina http://www.gotquestions.org/Italiano/posizione-dottrinale.html<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 65


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

praticare il dono <strong>del</strong> parlare in lingue non lo fanno in armonia con le Scritture ...<br />

Questi fatti portano <strong>alla</strong> conclusione che il dono <strong>del</strong>le lingue sia cessato.<br />

Il problema sarebbe dunque la testimonianza negativa di certi “pentecostali”.<br />

Esattamente sarebbe a dire che, siccome ci sono in giro <strong>del</strong>le banconote false, tutta<br />

la cartamoneta circolante è falsa! Oppure, poiché molti dicono di essere cristiani<br />

ma non si comportano in armonia con le Scritture, dunque il cristianesimo sarebbe<br />

una falsità. No!<br />

Paolo sperimenta ed insegna l’esperienza pentecostale. Allo stesso modo degli<br />

apostoli, crede che essa sia universale nello spazio e nel tempo, fin quando<br />

arriverà “la perfezione” – e non possiamo sinceramente credere che sia ancora<br />

giunta:<br />

Quanto alle profezie, esse verranno abolite; quanto alle lingue, esse<br />

cesseranno; quanto <strong>alla</strong> conoscenza, essa verrà abolita; poiché noi<br />

conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione<br />

sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito. (I Cor. 13:8-10)<br />

Pietro affermava l’estensione <strong>del</strong>la promessa a tutti i chiamati di ogni epoca:<br />

...e voi riceverete il dono <strong>del</strong>lo Spirito Santo. Poiché per voi è la<br />

promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per<br />

quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà. (Atti 2:38, 39)<br />

La verità dunque è che oggi – come allora – non occorre reprimere i doni<br />

spirituali, bensì regolamentarli, seguendo le istruzioni date da Paolo:<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 66


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Pertanto, fratelli, bramate il profetare, e non impedite il parlare in altre<br />

lingue; ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine. (I Corinzi<br />

14:39,40)<br />

Non è dunque l’uso da bandire, bensì l’abuso.<br />

5.3 La genuinità <strong>del</strong>la Pentecoste<br />

Che il mondo rifiuti la <strong>Chiesa</strong> non ci deve sorprendere:<br />

Non vi maravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. (I Giovanni 3:13)<br />

Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Se foste <strong>del</strong> mondo,<br />

il mondo amerebbe quel ch'è suo; ma perché non siete <strong>del</strong> mondo, ma io v'ho scelti di<br />

mezzo al mondo, perciò vi odia il mondo. (Giovanni 15:18, 19)<br />

I nostri primi fratelli pentecostali furono invece derisi, respinti e dichiarati<br />

“posseduti dal demonio” dai loro stessi fratelli protestanti! Appena pochi decenni<br />

fa, lo scrittore evangelico T. Heinze scrive - a proposito <strong>del</strong> parlare in lingue dei<br />

pentecostali, citando alcune esperienze negative:<br />

Satana veramente si trasforma in angelo di luce e cerca di sedurre gli eletti. 56<br />

56 http://www.riforma.net/apologetica/pentecostalismo/bibbiapentecostale.pdf. Il libro di T. Heinze<br />

(1988), che dichiarava opera di satana il parlare in lingue dei pentecostali, fu poi ritirato d<strong>alla</strong> casa<br />

editrice “Centro Biblico” per le rimostranze degli stessi.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 67


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Ma le gloriose esperienze di salvezza e guarigione dei nostri fratelli, il loro<br />

entusiasmo, l’abnegazione e il sacrificio, il loro spirito pacifico e missionario, la<br />

vera sottomissione <strong>alla</strong> Parola di Dio parlavano in loro favore, come per i primi<br />

discepoli:<br />

Or essi, veduta la franchezza di Pietro e di Giovanni, e avendo capito<br />

che erano popolani senza istruzione, si maravigliarono e riconoscevano<br />

che erano stati con Gesù. (Atti 4:13)<br />

Le denominazioni evangeliche più in crescita nel mondo sono quelle pentecostali.<br />

A tal proposito, è interessante leggere l’ammissione che troviamo sul sito <strong>del</strong><br />

Vaticano:<br />

Il Movimento Pentecostale continua a crescere e ad espandersi.<br />

Parallelamente aumenta il distacco dalle altre Comunità ecclesiali, che,<br />

non avendo ricevuto questa "effusione carismatica" o respingendo<br />

questa espressione cristiana pentecostale, sono considerate come<br />

carenti di una grazia fondamentale... Numericamente parlando, i<br />

pentecostali, nel loro insieme, costituiscono il secondo gruppo cristiano<br />

dopo i cattolici, ed il gruppo cristiano in più rapida espansione, e per<br />

questo motivo oggi si parla di una certa "pentecostalizzazione <strong>del</strong><br />

cristianesimo". 57<br />

57 http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_<br />

20050125_pentecostali_it.html<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 68


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

La vera Pentecoste, l’effusione genuina <strong>del</strong>lo Spirito Santo, non può essere<br />

fermata! La si può denigrare e combattere, ma essa continuerà a conquistare il<br />

mondo a Cristo.<br />

Alcuni tentano allora di imitarla: esaminiamo alcuni surrogati.<br />

In certi ambienti carismatici si assiste al fenomeno che si verificava proprio a<br />

Corinto, dove tutti parlavano in altre lingue in maniera disordinata e<br />

sconclusionata, e nessuno pregava per ricevere il dono <strong>del</strong>l’interpretazione <strong>del</strong>le<br />

lingue; ovvero, ad un eccesso di presunte profezie, sogni e visioni che non<br />

essendo seguiti da adempimenti, portano scandalo o scoraggiano la fede dei<br />

semplici; oppure ancora, si attribuisce a certe personalissime “rivelazioni”<br />

importanza dottrinale:<br />

L’<strong>alla</strong>rme deve suonare laddove, come succede in campo specialmente<br />

neopentecostale, si attribuisce al Signore la rivelazione di contenuti<br />

dottrinali o etici. Ultimamente il figlio di un noto telepredicatore<br />

(quest’ultimo caduto egli stesso nella fornicazione) ha affermato che<br />

Dio gli avrebbe rivelato che l’omosessualità non sia peccato; ora<br />

questo è il «verbo» di tale predicatore di strada. 58<br />

A proposito di eccessi, basti citare i “Gesù solo”, movimento carismatico<br />

antitrinitario che ebbe origine dal “profeta” William Branham:<br />

“Era il 7 maggio 1946. ... Verso le 11 cessai di pregare e, ad un tratto,<br />

scorsi una luce tremolante nella stanza... poi venendo verso di me vidi<br />

58<br />

http://www.puntoacroce.altervista.org/_Den/A1-Pentecost_ex-non_cfr_MeG.htm.<br />

scritto da un non pentecostale.<br />

Articolo<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 69


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

nella luce due piedi d'uomo... poi vidi l'uomo stesso... accorgendosi <strong>del</strong><br />

mio spavento cominciò a parlare”. Quell'uomo, annunciandosi come<br />

proveniente da parte di Dio, gli promise il "dono di guarigione"... E<br />

continua: "M'insegnò quindi come scoprire le malattie dalle vibrazioni<br />

<strong>del</strong>le mani". 59<br />

Al “profeta” sarebbero state fatte 5-6 rivelazioni al giorno, che secondo le sue<br />

affermazioni erano degne <strong>del</strong>lo stesso rispetto <strong>del</strong>la Bibbia! Esse lo portarono a<br />

negare la Trinità, quindi il battesimo nel Nome <strong>del</strong> Padre, <strong>del</strong> Figlio e <strong>del</strong>lo Spirito<br />

Santo, e anche le pene eterne. I suoi seguaci hanno costruito un vero e proprio<br />

culto <strong>del</strong>la sua personalità. 60<br />

Altre “monete false” diffuse sono quelli che chiameremo “battesimi indotti” o<br />

“emozionali”. Si tratta di esperienze emotive molto forti, spesso fatte in buona<br />

fede durante meeting affollati, specialmente in ambito carismatico o<br />

neopentecostale, ma che non si possono ricondurre all’opera <strong>del</strong>lo Spirito Santo,<br />

bensì all’azione <strong>del</strong>la psiche umana. Chi comincia così a parlare in lingue lo fa<br />

spesso per induzione o imitazione altrui. Senza fare l’errore di attribuire queste<br />

lingue a satana, come fa T. Heinze, bisogna avere però il discernimento spirituale<br />

per riconoscerne l’origine umana. Qualora tali manifestazioni, che non portano<br />

edificazione e consolazione, ma solo disturbo, dovessero aver luogo nei nostri<br />

incontri di preghiera, occorrerebbe intervenire con saggezza, senza per questo<br />

scoraggiare chicchessia dal ricercare la vera pienezza pentecostale, possibilmente<br />

59 http://www.apocalypsesoon.org/I/i-7-branan.html<br />

60 Basti navigare nei siti http://branham.org/ o http://www.branham.it/<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 70


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

nel segreto <strong>del</strong>la propria cameretta (Matteo 6:6). 61 Né bisogna accontentarsi di<br />

poche parole sillabate ripetutamente. Se è vero che Atti 2 non descrive quanto a<br />

lungo i circa centoventi si espressero in altre lingue, è altresì evidente che essi<br />

“parlavano <strong>del</strong>le cose grandi di Dio”, cioè non pensavano né sillabavano, ma si<br />

esprimevano compiutamente; l’apostolo Paolo, come già dimostrato, discorreva<br />

fluentemente in altre lingue.<br />

Un genuino battesimo di Spirito Santo sarà dunque segnato da un parlare in lingue<br />

fluido, edificante e libero. Chi non l’avesse ancora sperimentato in tal modo, va<br />

incoraggiato ad approfondire la propria esperienza ai piedi <strong>del</strong> Signore.<br />

Ma l’indicazione più evidente di un genuino battesimo di Spirito Santo non è<br />

tanto il segno iniziale <strong>del</strong>le lingue, quanto quello <strong>del</strong>la potenza spirituale che<br />

investirà la testimonianza personale <strong>del</strong> credente, e che dovrà scaturire come un<br />

fuoco, una cascata o una zampillante fonte:<br />

Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo e col fuoco. (Luca 3:16)<br />

Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva<br />

sgorgheranno dal suo seno. Or disse questo <strong>del</strong>lo Spirito, che doveano<br />

ricevere quelli che crederebbero in lui; poiché lo Spirito non era ancora<br />

stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato. (Giovanni 7:39,40)<br />

61 Ad es., chi scrive ha sperimentato il battesimo nello Spirito Santo in perfetta solitudine.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 71


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

5.4 La ricerca <strong>del</strong>la Pentecoste<br />

Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi<br />

sarete testimoni... fino all'estremità <strong>del</strong>la terra. (Atti 1:8)<br />

E’ <strong>alla</strong>rmante che molti credenti non ricerchino affatto il dono <strong>del</strong>lo Spirito Santo,<br />

o si compiacciano di fregiarsi di una vaga esperienza spirituale, condita con poche<br />

parole in lingue, accontentandosene, senza realmente approfondirla per accedere<br />

ad una vita cristiana di efficace impatto nel mondo. E’ giusto dubitare <strong>del</strong>la loro<br />

consistenza. Perfino alcuni monitori <strong>del</strong>la Scuola Domenicale palesano talvolta<br />

un’esperienza pentecostale molto approssimativa.<br />

In certi ambienti pentecostali si assiste <strong>alla</strong> rarefazione, se non <strong>alla</strong> scomparsa, di<br />

genuine espressioni carismatiche. Si punta molto sulla lode, sulla musica, 62 ma<br />

una volta staccata la spina <strong>del</strong>la corrente dagli amplificatori, se l’adorazione si<br />

esaurisce significa che quella benedizione era solo frutto di emozioni. Come<br />

potevano operare gli apostoli, senza elettricità e senza strumenti musicali? Con ciò<br />

assolutamente non vogliamo sminuire il ruolo <strong>del</strong>la musica e <strong>del</strong> canto nella<br />

chiesa. Ma i concerti e le corali più belle non possono sostituire un potente e<br />

genuino risveglio!<br />

62<br />

La <strong>Chiesa</strong> pentecostale australiana Hillsong (http://hillsong.com/) deve la sua notorietà<br />

all’omonimo gruppo musicale, famoso in tutto il mondo. Nel 2009, Across the Earth: Tear Down<br />

the Walls raggiunse il 2° posto nella chart USA iTunes per album, solo dopo il noto cantante rap<br />

Eminem: http://it.wikipedia.org/wiki/Hillsong_United. Molti dei nuovi inni che cantiamo nelle<br />

nostre chiese provengono da Hillsong.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 72


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Alcuni svicolano elegantemente, dichiarando che la carenza di carismi non è da<br />

attribuirsi a loro, ma <strong>alla</strong> sovranità <strong>del</strong>lo Spirito Santo, basandosi sulle seguenti<br />

affermazioni:<br />

...tutte queste cose le opera quell'uno e medesimo Spirito, distribuendo<br />

i suoi doni a ciascuno in particolare come Egli vuole (I Cor. 12:11).<br />

Parlan tutti in altre lingue? Interpretano tutti? (I Cor. 12:30)<br />

Se accettassimo questa posizione, affermeremmo che Dio è poco generoso e che<br />

distribuisce i doni col contagocce, mentre d<strong>alla</strong> Parola ci sembra il contrario:<br />

...perché Dio non gli dà lo Spirito con misura. (Giov. 3:34)<br />

Date, e vi sarà dato: vi sarà versata in seno buona misura, pigiata,<br />

scossa, traboccante; perché con la misura onde misurate, sarà<br />

rimisurato a voi. (Luca 6:38)<br />

E’ certamente vero che Dio non usa sempre le stesse persone e che alcuni bravi<br />

credenti non sperimentano mai i carismi, ma è altresì vero che i doni sono per<br />

tutti, vanno desiderati ardentemente e devono manifestarsi regolarmente<br />

nell’ambito <strong>del</strong> culto cristiano.<br />

Siamo sfidati <strong>alla</strong> gara più entusiasmante e coinvolgente:<br />

... ed appetite, come a gara, i doni spirituali ... (I Cor. 14:1, versione<br />

Diodati)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 73


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Così anche voi, poiché siete bramosi dei doni spirituali, cercate di<br />

abbondarne per l'edificazione <strong>del</strong>la chiesa. (I Cor. 14:12) ... se c'è chi<br />

parla in altra lingua, siano due o tre al più, a farlo; e l'un dopo l'altro; e<br />

uno interpreti; e se non v'è chi interpreti, si tacciano nella chiesa e<br />

parlino a se stessi e a Dio. Parlino due o tre profeti, e gli altri<br />

giudichino; e se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno<br />

seduti, il precedente si taccia. Poiché tutti, uno ad uno, potete profetare;<br />

affinché tutti imparino e tutti sian consolati; e gli spiriti dei profeti sono<br />

sottoposti ai profeti, perché Dio non è un Dio di confusione, ma di<br />

pace. (I Cor. 14:27-33)<br />

Abbiamo bisogno <strong>del</strong>la potenza dall’Alto. Non dobbiamo chiuderci nelle nostre<br />

comunità per paura che il peccato <strong>del</strong>la società corrotta ci contamini. Il mondo<br />

giace nel maligno; la maggioranza <strong>del</strong>le persone aperte al messaggio<br />

<strong>del</strong>l’Evangelo cercano disperatamente una soluzione; sono stanche, esaurite,<br />

legate da superstizioni, vizi, false dottrine, pratiche occulte e malattie depressive.<br />

Il Signore ci chiama ad uscire fuori:<br />

Poi udii la voce <strong>del</strong> Signore che diceva: 'Chi manderò? E chi andrà per<br />

noi?' Allora io risposi: 'Eccomi, manda me!' (Isaia 6:8)<br />

Ed io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse la cinta e stesse sulla<br />

breccia davanti a me in favore <strong>del</strong> paese, perché io non lo distruggessi;<br />

ma non l'ho trovato. (Ezechiele 22:30)<br />

...v'è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; e mi<br />

sforzo di contenerlo, ma non posso. (Geremia 20:9)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 74


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Delle anime perdute, siamo sfidati ad occuparcene noi, non a scrollare le spalle<br />

come se la faccenda non ci riguardasse:<br />

'Figliuol d'uomo, io t'ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele; e<br />

quando tu udrai d<strong>alla</strong> mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte<br />

mia. (Ezechiele 3:17)<br />

Signore, riempici di Spirito Santo!<br />

5.5 La dignità <strong>del</strong>la Pentecoste<br />

La Pentecoste ha la sua dignità. Non è una dignità umana, ma divina. Per questo<br />

motivo, bisogna distinguere fra ciò che l’uomo chiama dignitoso, e ciò che Dio<br />

invece reputa dignitoso:<br />

...perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a<br />

Dio. (Luca 16:15, vers. N. Riv.)<br />

Il giorno <strong>del</strong>la Pentecoste, gli abitanti di Gerusalemme e i pellegrini si<br />

interrogavano, perplessi d<strong>alla</strong> manifestazione <strong>del</strong>le lingue:<br />

...li udiamo parlar <strong>del</strong>le cose grandi di Dio nelle nostre lingue. E tutti<br />

stupivano ed eran perplessi dicendosi l'uno all'altro: Che vuol esser<br />

questo? (Atti 2:11,12)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 75


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

la risposta fu suggerita da qualche beffardo:<br />

Ma altri, beffandosi, dicevano: Son pieni di vin dolce. (Atti 2:13)<br />

“Sono solo ebbri!”. A qualcuno il parlare in altre lingue non sembra decoroso. Ci<br />

sono dei novelli Eli, degli “osservatori distaccati”, che non conoscono<br />

l’esperienza preziosa <strong>del</strong>l’adorazione e <strong>del</strong>la comunione intima con Dio, e che non<br />

sanno riconoscere l’opera <strong>del</strong>la grazia:<br />

E, com'ella prolungava la sua preghiera dinanzi all'Eterno, Eli stava<br />

osservando la bocca di lei. Anna parlava in cuor suo; e si movevano<br />

soltanto le sue labbra ma non si sentiva la sua voce; onde Eli credette<br />

ch'ella fosse ubriaca; e le disse:'Quanto durerà cotesta tua ebbrezza?<br />

Va' a smaltire il tuo vino!' Ma Anna, rispondendo, disse: 'No, signor<br />

mio, io sono una donna tribolata nello spirito, e non ho bevuto né vino<br />

né bevanda alcoolica, ma stavo spandendo l'anima mia dinanzi<br />

all'Eterno. (I Samuele 1:12-15)<br />

Ad alcuni dà fastidio che si invochi apertamente il nome di Gesù (Marco<br />

10:47,48; Luca 19:38-40). Le manifestazioni <strong>del</strong>lo Spirito Santo non hanno però<br />

lo scopo di renderci belli agli occhi <strong>del</strong> mondo, per riscuoterne il plauso, ma di<br />

glorificare il nome <strong>del</strong> Signore.<br />

Paolo scrive in questi termini ai Corinzi, che cercavano la sapienza umana:<br />

...ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e<br />

per i Gentili, pazzia (I Cor. 1:23)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 76


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

e rincara la dose:<br />

Noi siamo pazzi a cagion di Cristo,... noi siamo deboli,... noi siamo<br />

sprezzati. (I Corinzi 4:10)<br />

A volte temiamo di apparire estremisti o esagerati, specialmente quando qualche<br />

persona importante, facoltosa o ben istruita visita le nostre comunità (Giac. 2:1-3).<br />

Paolo mette in guardia riguardo il pericolo di soffocare la genuina spiritualità:<br />

Non spegnete lo Spirito (I Tessalonicesi 5:19)<br />

All’epoca <strong>del</strong> risveglio pentecostale nel 1906 ad Azusa Street, i partecipanti alle<br />

riunioni furono accusati di fanatismo e stranezze:<br />

Los Angeles, Stati Uniti, aprile 1906: i giornali <strong>del</strong>l'epoca segnalano<br />

episodi inusuali in una piccola congregazione protestante di un<br />

quartiere popolare, in Via Azusa. I titoli sono significativi:<br />

"Disgusting Scenes at Azusa Street Church" (Scene disgustose nella<br />

chiesa di Via Azusa); "Rolling on Floor in Smale's Church" (Nella<br />

chiesa di Smale la gente si rotola per terra); "The Earthquake" (Il<br />

terremoto); "Weird Babel of Tongues" (Una strana Babele di lingue);<br />

"New Sect of Fanatics is Breaking Loose" (Si scatena una nuova setta<br />

di fanatici). 63<br />

63 http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/documents/rc_pc_chrstuni_doc_<br />

20050125_pentecostali_it.html<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 77


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Quel che segue è una parte <strong>del</strong> sarcastico resoconto <strong>del</strong> Los Angeles Times <strong>del</strong> 18<br />

aprile 1906:<br />

Emettendo strane espressioni e declamando un credo che nessun<br />

mortale di mente sana sembra possa comprendere, la nuovissima setta<br />

religiosa ha avuto inizio a Los Angeles. Le riunioni sono tenute in una<br />

baracca fatiscente, in Azusa Street, vicino a San Pedro Street, e i devoti<br />

<strong>del</strong>la strana dottrina praticano i riti più fanatici, predicano le teorie più<br />

selvatiche e, nel loro strano zelo, entrano in uno stato di folle<br />

eccitazione. Gente di colore e una manciata di bianchi compone la<br />

congregazione e la sera è resa orrenda nel vicinato dalle urla degli<br />

adoratori che trascorrono ore oscillando avanti e indietro in un<br />

atteggiamento esasperante di preghiera e di supplicazione. Essi<br />

affermano di avere il “dono <strong>del</strong>le lingue” e di essere in grado di<br />

comprendere questa babele. 64<br />

Il cronista credente e testimone <strong>del</strong> risveglio Frank Bartleman dichiarò:<br />

La stampa scrisse di noi in modo vergognoso, ma ciò semplicemente<br />

attrasse folle più grandi. 65<br />

Essere spirituali non significa essere stravaganti. Ma essere spirituali significa<br />

anche agire, per fede, nella guida <strong>del</strong>lo Spirito Santo. Alcuni non esercitano il<br />

parlare in altre lingue perché temono il giudizio degli altri, e perché sembra loro di<br />

64 http://www.clcitaly.com/live/capitolo/?query=002078 tratto da “Azusa Street - Le radici <strong>del</strong><br />

moderno movimento Pentecostale” (Frank Bartleman), Publielim 2004<br />

65 Ibid., (Frank Bartleman)<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 78


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

perdere il controllo. Ed in effetti è proprio così: il credente ripieno <strong>del</strong>lo Spirito<br />

Santo cede, si arrende a Dio:<br />

E tutti furon ripieni <strong>del</strong>lo Spirito Santo, e cominciarono a parlare in<br />

altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro d'esprimersi. (Atti 2:4)<br />

Lasciamo dunque che lo Spirito Santo si esprima! Paolo sembra dire di non<br />

preoccuparci se gli altri ci credono pazzi o ubriachi: “siate ripieni non di vino, ma<br />

<strong>del</strong>lo Spirito Santo!” (Ef. 5:18).<br />

5.6 I carismi <strong>del</strong>la Pentecoste<br />

Mettendo eccessiva enfasi sulla glossolalia, si rischia di av<strong>alla</strong>re quanti denigrano<br />

il movimento pentecostale, identificandolo unicamente per il parlare in lingue,<br />

quasi ne fosse l’unica attività.<br />

Sappiamo che il movimento pentecostale, lungi dall’essere solo un entusiastico<br />

gruppo di risveglio o di preghiera, ha mostrato il suo dinamismo mandando<br />

migliaia di missionari a raggiungere parti <strong>del</strong> mondo mai evangelizzate prima; ha<br />

curato la revisione <strong>del</strong>la Bibbia o parti di essa nelle lingue e nei dialetti più<br />

disparati; ha fondato scuole bibliche ed università; ha provveduto all’istituzione e<br />

consolidamento <strong>del</strong>le Scuole Domenicali in ogni dove.<br />

L’apostolo Paolo suggerisce l’idea che le tanto acclamate lingue sia una<br />

componente secondaria, sia pur spettacolare e di sicuro impatto sugli astanti.<br />

Nell’elenco dei doni, il parlare in altre lingue è all’ultimo posto (I Cor. 12:28).<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 79


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Nel brano <strong>del</strong>la carità, si esalta l’eccellenza <strong>del</strong>l’amore divino e non certo le<br />

lingue:<br />

Quand'io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, se non ho<br />

carità, divento un rame risonante o uno squillante cembalo. (I Cor.<br />

13:1)<br />

Per quanto riguarda l’edificazione fraterna, Paolo preferisce l’espressione di<br />

poche parole comprensibili <strong>alla</strong> moltitudine in altre lingue; infine, il “non<br />

impedite” il parlare in lingue (I Cor. 14:39) suggerisce che era sì permesso, ma<br />

nelle riunioni pubbliche tale manifestazione doveva essere contenuta.<br />

Se c'è chi parla in altra lingua, siano due o tre al più, a farlo; e l'un<br />

dopo l'altro; e uno interpreti; e se non v'è chi interpreti, si tacciano<br />

nella chiesa e parlino a se stessi e a Dio. (I Corinzi 14:27, 28)<br />

Nelle chiese equilibrate si segue naturalmente questa norma. A Corinto vigeva<br />

invece una certa “anarchia” spirituale, e Paolo deve correggerla.<br />

Accantonando dunque le lingue, concentriamoci sui “doni maggiori” :<br />

... desiderate ardentemente i doni maggiori. (I Corinzi 12:31)<br />

Maggiori non in quanto più dignitosi o spirituali, ma per la loro efficacia<br />

superiore. Necessitiamo di tutti i nove doni <strong>del</strong>lo Spirito Santo:<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 80


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Or a ciascuno è data la manifestazione <strong>del</strong>lo Spirito per l'utile comune.<br />

Infatti, a uno è data mediante lo Spirito parola di sapienza; a un altro,<br />

parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; a un altro, fede,<br />

mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigioni, per mezzo<br />

<strong>del</strong> medesimo Spirito; a un altro, potenza d'operar miracoli; a un altro,<br />

profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversità di<br />

lingue, e ad un altro, la interpretazione <strong>del</strong>le lingue; ma tutte queste<br />

cose le opera quell'uno e medesimo Spirito, distribuendo i suoi doni a<br />

ciascuno in particolare come Egli vuole. (I Cor. 12:7-11)<br />

Con troppa facilità, concentriamo la nostra attenzione sui carismi meno<br />

“impegnativi”. A volte, gli stessi anziani di chiesa di fede pentecostale sono<br />

inesperti e impreparati di fronte manifestazioni tipiche <strong>del</strong> risveglio <strong>del</strong>la chiesa<br />

apostolica. I ministri debbono eccellere nei carismi! Chi, dicendosi battezzato<br />

nello Spirito Santo, non ne sperimenti mai i doni, ha urgente bisogno di ricorrere<br />

al quattordicesimo capitolo <strong>del</strong>la prima epistola ai Corinzi.<br />

Dio è <strong>alla</strong> ricerca di uomini e donne disponibili ad essere vasi riempiti di Spirito<br />

Santo e poi usati nell’esercizio di sapienza, conoscenza, fede, guarigioni, miracoli,<br />

profezie, discernimento degli spiriti, lingue e interpretazioni. Stiamo ricercandoli?<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 81


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

6. Conclusione<br />

Lo studio <strong>del</strong>le <strong>sfide</strong> spirituali <strong>alla</strong> <strong>Chiesa</strong> andrebbe certamente approfondito.<br />

Quelli menzionati e affrontati non sono che solo alcuni temi per riflettere. E’ un<br />

privilegio potersi disporre al servizio <strong>del</strong> Signore, e affrontare i terrificanti giganti<br />

che ci si stagliano dinanzi non con le nostre misere forze umane, ma come il<br />

pastorello Davide e l’apostolo Paolo, con la fede in Dio:<br />

Allora Davide rispose al Filisteo: 'Tu vieni a me con la spada, con la<br />

lancia e col giavellotto; ma io vengo a te nel nome <strong>del</strong>l'Eterno degli<br />

eserciti, <strong>del</strong>l'Iddio <strong>del</strong>le schiere d'Israele che tu hai insultato. Oggi<br />

l'Eterno ti darà nelle mie mani, e io ti abbatterò, ti taglierò la testa, e<br />

darò oggi stesso i cadaveri <strong>del</strong>l'esercito de' Filistei agli uccelli <strong>del</strong> cielo<br />

e alle fiere <strong>del</strong>la terra; e tutta la terra riconoscerà che v'è un Dio in<br />

Israele; e tutta questa moltitudine riconoscerà che l'Eterno non salva<br />

per mezzo di spada né per mezzo di lancia; poiché l'esito <strong>del</strong>la battaglia<br />

dipende dall'Eterno, ed egli vi darà nelle nostre mani'. (1Samuele<br />

17:45-47)<br />

Del rimanente, fortificatevi nel Signore e nella forza <strong>del</strong>la sua<br />

possanza. Rivestitevi <strong>del</strong>la completa armatura di Dio, onde possiate<br />

star saldi contro le insidie <strong>del</strong> diavolo; poiché il combattimento nostro<br />

non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà,<br />

contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze<br />

spirituali <strong>del</strong>la malvagità, che sono ne' luoghi celesti. Perciò, prendete<br />

la completa armatura di Dio, affinché possiate resistere nel giorno<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 82


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

malvagio, e dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in piè.<br />

(Efesini 6:10-13)<br />

Nell’attesa <strong>del</strong> glorioso ritorno di Cristo, possa la nostra vita essere umilmente<br />

arresa nelle mani <strong>del</strong> nostro Capo e Conduttore.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 83


<strong>Cinque</strong> <strong>sfide</strong> <strong>alla</strong> chiesa <strong>del</strong> <strong>XXI</strong> Secolo<br />

Alberto Mungai<br />

Bibliografia e testi consultati<br />

• Ove non indicato altrimenti, tutti i brani <strong>del</strong>le Scritture citati sono tratti<br />

da: La Sacra Bibbia, Versione Riveduta (detta anche Luzzi, anno 1925)<br />

• La Sacra Bibbia, versione Nuova Riveduta (anno 1994)<br />

• La Sacra Bibbia, versione Giovanni Diodati (anno 1607)<br />

• “Le Epistole ai Corinzi” Manuale di Studio per le Scuole Domenicali<br />

(Corso per Adulti -Insegnante), 2011, ADI-MEDIA<br />

• “Le Epistole ai Corinzi” di T. Reginald Hoover, ICI<br />

• “Libertà religiosa in Italia nel XX Secolo: Il caso Sonnino” di C. Zappalà,<br />

1997, Casa <strong>del</strong>la Bibbia<br />

• “Paolo apostolo. Biografia critica” di Simon Légasse, Città Nuova<br />

• “Spoken by the Spirit” di Ralph W. Harris, Gospel Pub. House, 1973.<br />

• “Azusa Street - Le radici <strong>del</strong> moderno movimento Pentecostale” Frank<br />

Bartleman, Publielim, 2004<br />

• Internet (La rete o web) per tutti i testi citati in calce nella tesi.<br />

LVI Anno Accademico 2010-2011 84

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