Madrugada numero 78 - Associazione Macondo
Madrugada numero 78 - Associazione Macondo
Madrugada numero 78 - Associazione Macondo
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
new York<br />
di AnDREA FAnTInATO<br />
Le fotografie di questo <strong>numero</strong> di <strong>Madrugada</strong><br />
> Per iMMagini<<br />
Le fotografie raccontano un viaggio compiuto<br />
tra l’agosto e il settembre 2008. L’obiettivo era<br />
di immortalare volti, momenti, situazioni di un<br />
cambiamento epocale, nel bel mezzo della crisi<br />
economica che avrebbe messo in ginocchio il<br />
sistema finanziario statunitense e a pochi mesi<br />
dall’avvento di quel che poi sarebbe stato il<br />
primo presidente nero degli USA.<br />
I siti fisici dove ho cercato di cogliere il cambiamento<br />
sono i luoghi simbolo di New York,<br />
sottolineando con vena nostalgica anche i luoghi<br />
non luoghi, cogliendo le emozioni che li<br />
circondano... quartieri simbolo, palazzi, icone<br />
di questa metropoli presa in prestito dai mezzi<br />
di comunicazione.<br />
New York, città a ciclo continuo, dove niente<br />
si ferma, dove tutto si rigenera, metropoli<br />
estesa, vissuta da diverse genti e razze che si<br />
fondono tra loro, formando una vera e propria<br />
melting pot, quartieri che hanno visto lotte sociali<br />
che hanno fatto di questa città un luogo<br />
simbolo di conquiste ed emancipazioni.<br />
L’arrivo a New York è una sorta di shock<br />
emozionale, l’architettura verticale che caratterizza<br />
la città ti crea nuovi punti di vista, ti fa<br />
vivere altri equilibri, ti trovi a muoverti in una<br />
sorta di labirinto fatto di vetri, immagini luci<br />
e cemento.<br />
La mia permanenza mi ha permesso di vivere<br />
una sorta di quotidianità in questi luoghi,<br />
attraversando il Bronx, documentando la vita<br />
di uno “spazio di sospensione sociale”, pranzando<br />
assieme agli impiegati di Wall Street,<br />
studiando nella libreria pubblica, facendo jogging<br />
nel Central Park, prendendo un coffee nel<br />
Starbucks, situazioni che hanno portato in alto<br />
il mio gradimento di questo stile di vita; ho<br />
voluto trasmettere tramite gli scatti fotografici<br />
un certo modo di vivere dei newyorchesi,<br />
ridimensionando la comunicazione televisiva<br />
e non, che li vuole super-cittadini di un’altra<br />
dimensione.<br />
31