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libro poker gratis.pdf - Informazione.it

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Mio padre era sol<strong>it</strong>o giocare sempre con gli stessi cinque amici ogni mercoledì sera, anchese non era niente di serio, ma solo il passatempo di qualche ragazzo per battere la noia dimetà settimana.Ad ogni modo, era davvero un ottimo giocatore e, come tutti i giovani ragazzi chemigliorano imparando dal loro papà, io miglioravo guardando il mio. A 10 anni, mi proposedi prendere parte al gioco. Inizialmente, divenni suo partner bisbigliandogli i miei consiglinell’orecchio durante le part<strong>it</strong>e. Non molto più tardi, iniziai a giocare da solo. Anche seinizialmente non andavo molto bene, gli amici di mio padre mi assecondavano, facendomisentire un vero professionista.Sono sicuro che se mio padre avesse immaginato che sarei diventato un professionista,avrebbe prefer<strong>it</strong>o appendermi all’attaccapanni piuttosto che farmi giocare. Infatti, la miafamiglia non è stata mai d’accordo col fatto che volessi diventare un giocatore professionistadi Poker, anche se a dire il vero non conosco nessuno che abbia una famiglia che propongaai propri figli di ignorare le professioni convenzionali per tentare qualcosa di stravagantecome tentare la carriera di giocatore di <strong>poker</strong>.Onestamente, non ho mai pensato a quella del <strong>poker</strong> come una vera carriera e non ho maiabbandonato gli studi per diventare un professionista, come invece sembra essere unacosa molto comune per i giocatori più famosi.Il Poker era qualcosa che tuttavia adoravo e quindi ho fatto sempre molta pratica perdiventare un giocatore migliore. Tuttavia, una volta che sono diventato un buon giocatore,ho cap<strong>it</strong>o che stavo ottenendo più soldi giocando al <strong>poker</strong> che con il mio lavoro ab<strong>it</strong>ualee, considerando la mia s<strong>it</strong>uazione più attentamente, decisi di diventare professionista. Edeccomi qua, gioco al <strong>poker</strong> di professione e amo farlo, così come amo avere unav<strong>it</strong>a normale.Ho una famiglia e dei figli, che riesco tranquillamente a mantenere con il mio “hobby disuccesso”, come è sol<strong>it</strong>o chiamarlo mia madre. Questo mi basta: avere una v<strong>it</strong>a normalee godermi i miei figli. In questo, di certo mi aiuta il fatto di riuscire a restare anonimo, purguadagnando molti soldi.E’ vero che ho accettato di scrivere questo <strong>libro</strong>, una guida per giocatori principianti sultexas hold ‘em, ma soltanto a condizione di poter mantenere la mia anonim<strong>it</strong>à. Non ho maibadato alla fama e sebbene non abbia problemi a giocare in tornei live o part<strong>it</strong>e cash, nonho mai avuto il desiderio di andare in TV. Forse, dipende dal fatto che non sopporto queigiocatori che indossano occhiali da sole al chiuso. Mi sembrano stupidi. Di certo capiscobene perché lo fanno.Non vogliono che i giocatori capiscano qualcosa sul loro gioco. Ma, per come la pensoio, se pensi di risolvere tutti i tuoi problemi coprendoti gli occhi, il collo e ogni traccia disudore o di batt<strong>it</strong>o cardiaco accelerato, faresti meglio a giocare online – ed infatti è ciò chefaccio. Gioco con diversi nickname in varie <strong>poker</strong> room. In fin dei conti, bisogna sforzarsidi nascondere il più possibile le proprie tattiche. Oltre a studiare le regole e le strategie, sistudiano anche gli avversari al tavolo. Ma mentre sei lì a studiarli, a “leggerli”, loro fannolo stesso con te e se hanno successo, sei fuori. Perciò, io raccomando di giocare il piùanonimamente possibile. Sarà il vostro più grande vantaggio.3

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