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Lettera a Tito Capitolo 1

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salutano tutti coloro che sono con me. Saluta quelli che ci amano nella fede.La grazia sia con tutti voi!(CCC 1955) La legge divina e naturale mostra all'uomo la via da seguireper compiere il bene e raggiungere il proprio fine [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium etspes, 89]. La legge naturale indica le norme prime ed essenziali che regolano la vitamorale. Ha come perno l'aspirazione e la sottomissione a Dio, fonte e giudice di ognibene, e altresì il senso dell'altro come uguale a se stesso. Nei suoi precetti principaliessa è esposta nel Decalogo. Questa legge è chiamata naturale non in rapporto allanatura degli esseri irrazionali, ma perché la ragione che la promulga è propria dellanatura umana: “Dove dunque sono iscritte queste regole, se non nel libro di quellaluce che si chiama verità? Di qui, dunque, è dettata ogni legge giusta e si trasferisceretta nel cuore dell'uomo che opera la giustizia, non emigrando in lui, ma quasiimprimendosi in lui, come l'immagine passa dall'anello nella cera, ma senzaabbandonare l'anello” [Sant'Agostino, De Trinitate, 14, 15, 21: PL 42, 1052]. “Lalegge naturale altro non è che la luce dell'intelligenza infusa in noi da Dio. Graziead essa conosciamo ciò che si deve compiere e ciò che si deve evitare. Questa luce oquesta legge Dio l'ha donata alla creazione” [San Tommaso d'Aquino, In duopraecepta caritatis et in decem Legis praecepta expositio, c. 1]. (CCC 1959) Operamolto buona del Creatore, la legge naturale fornisce i solidi fondamenti sui qualil'uomo può costruire l'edificio delle regole morali che guideranno le sue scelte. Essapone anche il fondamento morale indispensabile per edificare la comunità degliuomini. Procura infine il fondamento necessario alla legge civile, la quale ad essa siriallaccia sia con una riflessione che trae le conseguenze dai principi della leggenaturale, sia con aggiunte di natura positiva e giuridica. (CCC 1958) La leggenaturale è immutabile [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 10] e permaneinalterata attraverso i mutamenti della storia; rimane sotto l'evolversi delle idee e deicostumi e ne sostiene il progresso. Le norme che la esprimono restanosostanzialmente valide. Anche se si arriva a negare i suoi principi, non la si puòperò distruggere, né strappare dal cuore dell'uomo. Sempre risorge nella vita degliindividui e delle società: “La tua legge, Signore, condanna chiaramente il furto, ecosì la legge scritta nel cuore degli uomini, legge che nemmeno la loro malvagitàpuò cancellare” [Sant'Agostino, Confessiones, 2, 4, 9: PL 32, 678]. 1956 1957<strong>Lettera</strong> a Filemone(Fm vv. 1-3) Alla comunità che si raduna nella tua casa[1] Paolo, prigioniero di Cristo Gesù, e il fratello Timòteo al nostrocaro collaboratore Filèmone, [2] alla sorella Appia, ad Archippo nostrocompagno d'armi e alla comunità che si raduna nella tua casa: [3] graziaa voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo.(CCC 1655) Cristo ha voluto nascere e crescere in seno alla Santa Famigliadi Giuseppe e di Maria. La Chiesa non è altro che la “famiglia di Dio”. Fin dalle sueorigini, il nucleo della Chiesa era spesso costituito da coloro che, insieme con tutta laloro famiglia, erano divenuti credenti [At 18,8]. Allorché si convertivano,desideravano che anche tutta la loro famiglia fosse salvata [At 16,31; 11,14].Queste famiglie divenute credenti erano piccole isole di vita cristiana in un mondo

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