10.07.2015 Views

Lettera a Tito Capitolo 1

Lettera a Tito Capitolo 1

Lettera a Tito Capitolo 1

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

“ordinazione”, cioè dal sacramento dell'Ordine: “Tutti rispettino i diaconi come lostesso Gesù Cristo, e il Vescovo come l'immagine del Padre, e i presbiteri come ilsenato di Dio e come il collegio apostolico: senza di loro non c'è Chiesa”[Sant'Ignazio di Antiochia, Epistula ad Trallianos, 3, 1]. (CCC 91) Tutti i fedelipartecipano della comprensione e della trasmissione della verità rivelata. Hannoricevuto l'unzione dello Spirito Santo che insegna loro ogni cosa [1Gv 2,20.27] e liguida “alla verità tutta intera” (Gv 16,13). (CCC 92) “La totalità dei fedeli [...] nonpuò sbagliarsi nel credere, e manifesta questa proprietà mediante il sensosoprannaturale della fede di tutto il popolo quando "dai Vescovi fino agli ultimifedeli laici" esprime l'universale suo consenso in materia di fede e di costumi”[Conc. Ecum. Vat. II, Lumen gentium, 12]. (CCC 93) “Infatti, per quel senso dellafede, che è suscitato e sorretto dallo Spirito di verità, il popolo di Dio, sotto la guidadel sacro Magistero, [...] aderisce indefettibilmente alla fede una volta per tuttetrasmessa ai santi, con retto giudizio penetra in essa più a fondo e più pienamentel'applica nella vita” [Lumen gentium, 12].(Tt 1, 4) Mio vero figlio nella fede comune[4] A <strong>Tito</strong>, mio vero figlio nella fede comune: grazia e pace da DioPadre e da Cristo Gesù, nostro salvatore.(CCC 147) Di questa fede, l'Antico Testamento è ricco di testimonianze. Lalettera agli Ebrei fa l'elogio della fede esemplare degli antichi che “ricevettero” peressa “una buona testimonianza” (Eb 11,2.39). Tuttavia “Dio aveva in vista qualcosadi meglio per noi”: la grazia di credere nel suo Figlio Gesù, “autore eperfezionatore della fede” (Eb 11,40; 12,2). (CCC 181) “Credere” è un attoecclesiale. La fede della Chiesa precede, genera, sostiene e nutre la nostra fede. LaChiesa è la Madre di tutti i credenti. “Nessuno può avere Dio per Padre, se non ha laChiesa per Madre” [San Cipriano di Cartagine, De Ecclesiae catholicae unitate, 6:PL 4, 519]. (CCC 182) “Noi crediamo tutto ciò che è contenuto nella Parola di Dio,scritta o tramandata, e che è proposto dalla Chiesa come divinamente rivelato”[Paolo VI, Credo del popolo di Dio, 20]. (CCC 185) Chi dice “Io credo”, dice “Ioaderisco a ciò che noi crediamo”. La comunione nella fede richiede un linguaggiocomune della fede, normativo per tutti e che unisca nella medesima confessione difede. (CCC 188) La parola greca “symbolon” indicava la metà di un oggetto spezzato(per esempio un sigillo) che veniva presentato come un segno di riconoscimento. Leparti rotte venivano ricomposte per verificare l'identità di chi le portava. Il “Simbolodella fede” è quindi un segno di riconoscimento e di comunione tra i credenti.“Symbolon” passò poi a significare raccolta, collezione o sommario. Il “Simbolodella fede” è la raccolta delle principali verità della fede. Da qui deriva il fatto cheesso costituisce il primo e fondamentale punto di riferimento della catechesi.(Tt 1, 5) Perché stabilissi presbiteri in ogni città[5] Per questo ti ho lasciato a Creta perché regolassi ciò che rimaneda fare e perché stabilissi presbiteri in ogni città, secondo le istruzioniche ti ho dato:(CCC 1546) Cristo, sommo sacerdote e unico mediatore, ha fatto dellaChiesa “un Regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre” (Ap 1,6 ) [Ap 5,9-10; 1Pt 2,5;2,9]. “Tutta la comunità dei credenti è, come tale, sacerdotale. I fedeli esercitano il

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!