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il problemma allergie. - Ambulatorio Veterinario Bucci

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condotta all’interno delle scuole delle Valli di Fiemme e Fassa in provincia di Trento,in modo da avere 416 alunni diversi. I dati generali compaiono nella seguente tabella.26 classi per un totale di 416 alunni15 Classi con almeno un alunno dichiarato allergico 57,70%23 Alunni che si dichiarano allergici 5.53%21 Alunni significativi per <strong>il</strong> corso 5,05%Dall’esame delle risposte al questionario del test d’ingresso, emergono i seguenti dati,sui 21 alunni significativi per i temi del corso (esclusi 2 casi di allergia alle vespe):16 Si dichiarano allergici al gatto 76,19%2 Si dichiarano allergici al cane 9,52%2 Si dichiarano allergici al cavallo 9,52%2 Si dichiarano allergici al criceto 9,52%3 Si dichiarano allergici a più di un animale 14,29%3 Si dichiarano allergici agli animali ma non specificano a quali 14,29%Nelle domande dei test di ingresso era richiesto di segnalare anche la presenza difam<strong>il</strong>iari allergici: 40 alunni (9,62%) hanno dichiarato che almeno un fam<strong>il</strong>iare framamma, papà, fratelli e sorelle (sono stati esclusi nonni e zii) aveva un problema diallergia agli animali.Nonostante <strong>il</strong> fatto che in più di una classe su due era presente <strong>il</strong> problema, solo per 2bambini i genitori hanno chiesto l’esclusione dal corso e solo 6 alunni non hannopartecipato alla “lezione” con “l’animale problema”.In un solo caso abbiamo avuto un bambino in cui è insorto durante l’incontro unquadro di tipo asmatico; è stato sufficiente seguire le istruzioni del pediatra per unarapida risoluzione senza alcuna conseguenza.E’ chiaramente evidente che <strong>il</strong> problema allergia, nel nostro caso, èpraticamente identificab<strong>il</strong>e con un problema di allergia al Gatto, animaleestremamente diffuso nelle nostre valli e case (<strong>il</strong> coniglio rimane ancoraestremamente raro, nella nostra realtà come animale da compagnia). Questo aspetto,legato alla difficoltà di “ut<strong>il</strong>izzo” del gatto come cooperatore animale nelle attivitàcon gruppi di bambini, ci ha portato a proporre sempre più raramente progetti conunità didattiche caratterizzate da interazioni con questo animale.Non siamo riusciti a reperire altri lavori con cui confrontare i dati in nostropossesso e per questo non siamo in grado di verificare quanto questi dati possanoessere coerenti e confrontab<strong>il</strong>i con altre realtà.Nel nostro caso, <strong>il</strong> lavoro si svolge sempre in scuole molto piccole (max 2 sezioni) enel periodo fine inverno inizio primavera. Nella maggior parte dei casi comunque inperiodi ancora caratterizzati dalla presenza di neve e quindi in pressochè totaleassenza di manifestazioni allergiche legate a pollini.

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