USEONUOVOLETTEREINBREVECONVEGNOMOSTREMOSTREMOSTREMOSTREANTICHE MADONNED’ABRUZZOTRENTOTrento, Castello del BuonconsiglioDal 4 dicembre 2010 al primo maggio <strong>2011</strong>I capolavori di scultura lignea salvati dal terremoto cheha colpito L’ Aquila.Dipinti e sculture lignee medioevali dal Castello dell’Aquila”.In esposizione una ventina di opere fra dipintisu tavola e sculture lignee, databili tra la fine del XII egli esordi del XIV secolo, in gran parte salvate dai vigilidel fuoco dal Museo Nazionale d’Abruzzo dopo il terremotodell’aprile 2009, come documenta il filmato Artesalvata. Tutte le opere erano state esposte temporaneamenteal Castello Piccolomini di Celano (AQ), nelMuseo Nazionale della Marsica. Tra i dipinti spiccano laMadonna de Ambro e la Madonna di Sivignano, tra lesculture la Madonna di Lettopalena (CH), databile allafine del XII secolo. Questi capolavori ben rivelano comel’Abruzzo sia stato un crocevia di culture e un centro dielaborazione di spinte culturali aggiornate, grazie ai frequenticontatti con i territori d’oltralpe e l’Orientebizantino, sulle rotte dei pellegrini e dei commerci lungola Via degli Abruzzi e per le vie del mare. La Madonnadelle Concanelle da Bugnara, e i simulacri provenientida chiese di Scoppito e Collettara, nei pressi dell’Aquila,ascrivibili al Duecento, delineano il profilo di unaregione dalla vivace attività artistica, legata ad unapratica devozionale radicata nel tessuto sociale popolare.La mostra, curata da Lucia Arbace, è frutto dellacollaborazione tra la Soprintendenza Beni StoricoArtistici, Etnoantropologici dell’Abruzzo e la Provinciaautonoma di Trento. Catalogo AllemandiEVENTISUSPENCE.SCULTURE SOSPESEFIRENZESuspence. Sculture sospese<strong>19</strong> febbraio - 8 maggio <strong>2011</strong>a cura di Lorenzo Giusti e Arabella NataliniNegli spazi di EX3, Centro per l’Arte Contemporaneadi Firenze, per esplorare il concetto di “sospensione” inrelazione alla produzione scultorea contemporaneasaranno presentate opere di artisti realizzate nel corsodell’ultimo decennio, tra il 2000 e il 2010.Gli artisti invitati sono: Alexandra Bircken), BethCampbell, Daniela De Lorenzo, Claire Morgan, FrancoMenicagli, Ernesto Neto, Jorge Pardo), Cornelia Parker,Tobias Putrih, Tobias Rehberger, Tomas Saraceno,Bojan ar evi, Hans Schabus, Luca Trevisani, PaeWhite, Hector Zamora.Con il termine “sospeso” si indicano alcuni lavori tridimensionali,in massima parte non poggianti a terra, neiquali si privilegia il vuoto alla massa, la leggerezza alpeso, il movimento alla stabilità. Quello che si vuoleapprofondire è un fenomeno diffuso la cui origine si puòfare risalire ad alcuni esempi della tradizione avanguardista,dal costruttivismo al surrealismo, ed in particolareai mobiles di Calder.Il nucleo di artisti chiamati a partecipare all’esposizione,accumunati da tale attitudine alla sospensione scultorea,veicola plurime ed eterogenee volontà comunicative.EX3 - Centro per l’Arte ContemporaneaViale Giannotti 81/83/85 - 50126 FirenzeOrario di apertura: dal mercoledì alla domenica, dalle11.00 alle <strong>19</strong>.00 - venerdì fino alle 22Chiuso il lunedì e il martedìPer informazioni: Centre’s reception:+39.055.6288966 - Offices: +39.055.6287091www.ex3.it - info@ex3.itLA CLASSE NON ÈACQUABERGAMOLA CLASSE NON È ACQUA.Maestri contemporanei VS giovani d’oggi23.03 - 24.07 <strong>2011</strong>Dal 23 marzo al 24 luglio <strong>2011</strong> la GAMeC di Bergamoospita la mostra La classe non è acqua, parte del progettointernazionale ARTools, che vede i lavori di 100studenti delle scuole della città confrontarsi con le operedi 9 grandi artisti contemporanei.Ideato dalla GAMeC, ARTools (Art as tool for understandingcontemporary changes) ha vinto il concorsoindetto su scala europea dalla EACEA (Education,Audiovisual and Culture Executive Agency) ed è realizzatoin partenariato con tre istituzioni museali europee:Centre International d’Art et du Paysage - Île de Vassivière(Francia), Malmö Konsthall - Malmö (Svezia),Mcsarnok Kunsthalle - Budapest (Ungheria), ciascunadelle quali ha sviluppato un proprio programma educativolegato alla cultura e all’arte.Alla GAMeC, ARTools prevede il coinvolgimento di treistituti scolastici della città di Bergamo che, affiancatida educatori museali della Galleria, hanno intrapresoun corso di studi, misurandosi con il lavoro di noveimportanti artisti internazionali: Carla Accardi, StefanoArienti, Joseph Beuys, Allan Kaprow, William Kentridge,Michelangelo Pistoletto, Thomas Schütte, CindySherman ed Andy Warhol.La mostra La classe non è acqua, curata da Giacinto DiPietrantonio, presenta i lavori dei ragazzi che hannopartecipato al progetto, affiancati dalle opere di questinove artisti.Il confronto darà vita a un dialogo che confermeràquanto e in che modo le grandi personalità dell’artecontemporanea interagiscano con le nuove generazionisu temi quali l’ecologia, i pregiudizi, il rapporto conl’antico, la discriminazione, la civiltà visiva, la riconciliazionee il ruolo attivo dell’individuo nella società.Per maggiori informazioni: www.gamec.itCONTROVERSESFIRENZECONTROVERSES. UNA STORIA GIURIDICAED ETICA DELLA FOTOGRAFIA11 Marzo - 5 Giugno <strong>2011</strong>Museo Nazionale Alinari della FotografiaIn mostra sono le fotografie dello scandalo: scatti discussi,polemici, spesso finiti in tribunale che, come indica iltitolo dell’esposizione, hanno sollevato «controversie».L’immagine fotografica è stata al centro di importantidibattiti etici e di molte questioni legali tra il XIX e XXsecolo. Come simbolo della libertà di espressione e deidiritti dell’individuo, ma anche del potere e del denaro,è frequentemente caduta in conflitto con l’autorità e hadovuto scontrarsi con la censura e la manipolazione.La maggior parte dei più importanti fotografi è statacoinvolta in controversie legali che hanno avuto ancheforti ripercussioni sulla loro carriera. Il Musée de l’Elyséeha messo insieme un’ampia schiera di fotografi che, dall’iniziodella storia della fotografia ad oggi, sono stati alcentro di controversie o procedure legali. Alcuni sonomolto noti, altri meno. Esposte tutte insieme, questeimmagini ci permettono di capire meglio come la culturao la società guardino se stesse e, in tal modo, ci portanoa considerare i dibattiti contemporanei con unocchio più critico. Fotografie che hanno segnato la storiae raccontato storie. Come quella di Oliviero Toscaniche immortala un sacerdote mentre sfiora dolcementele labbra di una suora. Tra le istantanee esposte anchequella che ritrae Aldo Moro sotto la stella delle BR e«che pone l’accento sulla strumentalizzazione deimedia», o ancora quella che immortala i primi passidell’uomo sulla luna. Quest’ultima contestata daisostenitori del complotto, come David Percy che ne analizzòle molte anomalie. L’esposizione si compone dicirca 70 fotografie “e da documentazionI video”, provenientidalla collezione del Musée de l’Elysée di Losannae dalle Raccolte Museali della Fratelli Alinari.MNAF: Firenze, piazza S. M. Novella 14a r, 055.216310,fax 055.2646990, mnaf@alinari.itFIEREMOSTREMOSTRESTORIA DI UNRECUPEROSAN CLEMENTE A CASAURIAA due anni esatti dal sisma del 6 aprile 2009 riaprel’Abbazia di San Clemente a Casauria. Situata nelComune di Castiglione a Casauria in Provincia diPescara, il complesso monumentale è tornato agli antichisplendori grazie all’intervento finanziario dellaFondazione PescarAbruzzo e al World Monument FundEurope e al lavoro dell’Ufficio del Vice Commissariodelegato per la tutela dei Beni Culturali nel territoriocolpito dal terremoto.L’Abbazia di S.Clemente a Casauria gravemente danneggiatadal sisma del 6 aprile 2009 è composta sotto ilprofilo strutturale da quattro macroelementi resistenti:la facciata con il portico esterno, l’aula a doppia altezzacon le navatelle laterali, il presbiterio con il transettoe l’abside. I danni maggiori si sono verificati nella metàanteriore dell’aula, che conserva integro lo schema dellagrande chiesa voluta dall’Abate Leonate nel 1176, doveè crollato il muro del timpano sopra l’arcone semicircolareche separa in due la navata centrale, rovinandoparte all’esterno, parte all’interno e provocando anchedanni all’ambone e al cero pasquale. Sono state gravementedanneggiate le colonne cruciformi che separanola navata centrale dalla laterale sinistra e lesionati gliarchetti voluti dal Gavini, che a metà della chiesa costituisconoun diaframma di irrigidimento trasversale. Lafacciata già strapiombata verso l’esterno non ha subitodanni in occasione del sisma, grazie all’azione del vincoloesercitata dalle sei catene che la trattengono ancorataalla parete retrostante. Quattro catene sono dispostealla quota del solaio sopra le volte a crociera del portico,le altre due, di cui una apposta recentemente, colleganoa quote più elevate il lato sinistro della facciata.Anche il portico non ha subito danni. Dell’antica chiesa,voluta da Federico II nel IX secolo, resta solo la cripta,testimonianza di ciò che è stata l’Abbazia prima dell’interventodell’abate Leonate. Edificata, secondoquanto riportato nel Chronicon Casauriense,dall’Imperatore Ludovico II nel IX secolo la sua storiatestimonia la lotta secolare condotta dagli abati benedettinicontro ogni forma di sopruso. Nell’872, per concessionedel pontefice, vi furono trasferite le ossa di SanClemente, da cui prese la denominazione.VOLTA LA CARTAL’AQUILAVOLTA LA CARTA. Libri e non solo a L’AquilaL’Aquila - Cartiera del Vetoio - 25 - 29 maggio <strong>2011</strong>Un evento non nasce per caso. Il suo titolo non nasce percaso. L’Aquila, città di cultura, di arte e di storia maanche di commercio e di mercanti, ospiterà cinque giornatedi approfondimenti, tavole rotonde, presentazionidi libri con la partecipazione degli autori, conferenze,reading, musica dal vivo e pittura.Un appuntamento tutto nuovo, nato da un’idea dellacasa editrice Arkhé dell’Aquila, promosso e organizzatoin collaborazione con il Salone del libro di Torino, laScuola Holden di Alessandro Baricco, l’appoggio dell’AssociazioneCulturale Librialsole di Pontedera (PI) e dellaFondazione Fabrizio De André, che generosamente haconcesso l’uso del titolo della canzone pubblicatadall’Artista nel <strong>19</strong>78. Fondamentale il significato del titolo:Volta la carta perché è il gesto semplice e consueto dichi legge. Volta la carta perché la manifestazione saràospitata in una cartiera storica della città. Volta la cartaperché è tempo per tutti in città di voltare pagina ecominciare a scrivere il proprio futuro su pagine nuove.L’evento sarà suddiviso in giornate a tema (dalla legalitàall’ambiente, dal libro antico alle migrazioni dei popolial connubio tra donne e letteratura).Già numerose le adesioni da parte di eccellenze delpanorama letterario contemporaneo: Andrea Camilleri,Dacia Maraini, Paola Calvetti, Maurizio Maggiani,Mauro Corona e il vincitore del Premio Bancarella 2009Donato Carrisi; a queste si aggiungono prestigiose firmedel giornalismo nazionale e internazionale: Piero Dorfles,Gaetano Savatteri, Daniele Biacchessi, DariaBignardi e John Hooper.Le giornate saranno impreziosite da performance musicalieseguite da artisti quali la pianista Silvia Manco, lapianista Luisa Prayer e la Corale Gran Sasso.Associazione Culturale "L’Aquila volta la carta"Tel. 0862.404140SANTI POETIE NAVIGATORIMONTECATINISANTI POETI NAVIGATORIGli Uffizi a Montecatinia cura di Francesca de LucaPolo espositivo Terme Tamerici, Montecatini Terme16 aprile – 16 luglio <strong>2011</strong>“Gli Uffizi a Montecatini” è la straordinaria mostrapromossa dal Comune di Montecatini, Assessoratoalla Cultura, e dalle Terme di Montecatini S.p.A. incollaborazione con la Galleria degli Uffizi.La rassegna, composta da oltre 70 opere, è una sorprendentegalleria di ritratti di personaggi che hannofatto la storia: Santi, Poeti e Navigatori, come recita iltitolo stesso della mostra, ma anche Re e Imperatori,Condottieri e Uomini d’Arme, Papi, Umanisti e Signori.Le opere, ora in collezione agli Uffizi, furono tutteprodotte da Cristofano dell’Altissimo per Cosimo I,quale completamento del maestoso progetto dellaSala del Mappamondo a Palazzo Vecchio. Realizzatein massima parte fra il 1552 e il 1568, raffiguranouomini, soprattutto, e donne che secondo gli studi delfilosofo Paolo Giovio, collezionista a Como di una raccoltadi ritratti che fece da prototipo per quellamedicea, rappresentavano, per le conoscenze dell’epoca,gli illustri e i potenti della terra.Apertura al pubblico: 16 aprile <strong>2011</strong>Organizzazione: Contemporanea ProgettiPolo Espositivo Terme TamericiIndirizzo: Viale Tamerici 69, Montecatini Termewww.santipoetinavigatori.itOrario di apertura: 10-<strong>19</strong>, Lunedì chiusoCatalogo PolistampaDennis Oppenheim, Ground System I, <strong>19</strong>68, coll. privataPRIMA CHE IL GALLOCANTIMONZADal 20 marzo al 29 maggio <strong>2011</strong>, il Palazzo dell’Arengariodi Monza ospita la mostra Prima che il gallocanti, evento centrale di Green Street, l’iniziativa cheper quattro giorni (dal 26 al 29 maggio) occupal’intero centro storico della città brianzola, e dove arte,cibo e poesia saranno i promotori di un messaggioideale per una ‘città verde’.L’iniziativa approfondisce la tematica del rapportouomo-ambiente.Curata da Daniele Astrologo Abadal, Raffaele Bedaridae Ruggero Montrasio, Prima che il gallo canti èarticolata in sette atti, ciascuno dei quali affronta unpreciso periodo storico, secondo uno sviluppo cronologicoche ha inizio negli anni Trenta del Novecentoper terminare negli anni Settanta, attraverso le operedi artisti quali Marino Marini, Arturo Martini,Alberto Burri, Lucio Fontana, Mattia Moreni, EnnioMorlotti, Christo & Jeanne-Claude, Walter De Maria,Michael Heizer, Richard Long, Dennis Oppenheim,Vincenzo Agnetti, Joseph Beuys, Gino De Dominicise altri ancora.Ogni atto, che si caratterizza per le differenti formeespressive e gli approcci creativi dei vari artisti, ha loscopo di suggerire un messaggio relativo al rapportouomo-ambiente, con spunti critici che metteranno inluce la forza della tecnologia nei suoi possibili esiticostruttivi e distruttivi.Catalogo: Umberto Allemandi & C..Ufficio Stampa: CLP Relazioni Pubbliche, Milano,tel. +39 02 433403, press@clponline.itPrima che il gallo cantiPalazzo dell’Arengariopiazza Roma, Monza20/03-29/05 <strong>2011</strong>Orari: martedì - venerdì 10.00-12.00; 15.00-<strong>19</strong>.00;sabato domenica e festivi 10.00-<strong>19</strong>.00; lunedì chiusoMU22N U OVA L I B R E R I A ( P I A Z Z A B A R B A C A N I , 9 - VA S T O ) / W W W. M U 6 A B R U Z Z O. E U / D O V E T R O V A R E M U 6 : M U S E I D E L L A R E G I O N E A B R U Z Z O
MOSTREATTIVITÀLIBRIANNIVERSARIOCOMOSTREMOSTREMOSTREMOSTRESEGNI COME SOGNICATANIASEGNI COME SOGNI. Licini, Melotti e Novellifra astrazione e poesiaCatania, Fondazione Puglisi Cosentino,Palazzo ValleDal 6 febbraio al 12 giugno <strong>2011</strong>Mostra realizzata in collaborazione con:Mart - Museo di arte moderna e contemporanea diTrento e RoveretoA cura di Gabriella Belli e Alessandra TiddiaAccanto alla grande antologica dedicata a CarlaAccardi, la Fondazione Puglisi Cosentino propone aPalazzo Valle un secondo, prezioso appuntamentoespositivo. È quello con le 27 selezionatissime opere di“Segni come sogni. Licini, Melotti e Novelli fraastrazione e poesia”.Cosa accomuna due pittori come Osvaldo Licini(Monte Vidon Corrado (AP), 1894 - <strong>19</strong>58) e GastoneNovelli e uno scultore come Fausto Melotti?Non l’appartenenza a una medesima stagione artisticama una comune vocazione lirica attraverso losviluppo di una dimensione anti-volumentrica, chepotrebbe essere declinata nelle parole della leggerezza,del gioco, della fantasia.Licini e Melotti appartengono a quella generazioneche più direttamente ha desunto da Klee e Kandinskyi modi dell’astrazione lirica, ma condividono con il piùgiovane Novelli il rifiuto della solidità costruttivista infavore di una libertà espressiva che attinge alla fantasiae all’inconscio, e all’ironia come serbatoi diimmagini e visioni.Per informazioni e prenotazioni: Fondazione PuglisiCosentino tel. +39 095 7152228, +39 095 7152118info@fondazionepuglisicosentino.itwww.fondazionepuglisicosentino.itUfficio Stampa: Studio ESSECI – Sergio Campagnolotel. 049.663499 info@studioesseci.netFONDAZIONESOUTHERITAGEMATERAFONDAZIONE SOUTHERITAGEper l’arte contemporaneaLa Fondazione SoutHeritage continua a trasmettereinput visivi sulle pratiche artistiche attuali e, in occasionedella mostra - DOC. documentalità, testualizzazione eimmaginazione teorica - presenta una selezione di opereprovenienti da diverse collezioni private e progetti pubblici,accomunati tanto dalla sperimentazione dei linguaggiquanto dalla gestazione di un’immaginazione teoricache propone parole al posto di immagini o immaginicome parole.L’esposizione è anche un’occasione per riscoprire luoghi espazi del patrimonio architettonico e simbolico della cittàdi Matera. La mostra dunque, oltre a coinvolgere gli spazidella fondazione invade anche la sede dell’Archivio diStato di Matera, luogo emblematico della città in cuil’arte contemporanea contribuisce ad attivarne il potenzialedi memoria. A sottolineare l’importanza dell’eventola direzione dell’Archivio ha deciso di aprire in via straordinariai propri depositi per una visita al patrimonio documetale,rivalutato attraverso uno dei progetti selezionatiper la mostra: PERMANENT FOOD, opera di MaurizioCattelan e Paola Manfrin con Dominique Gonzalez-Foerster. La mostra presenta quindi superfici narrative,opere-documento e immaginazioni teoriche di: Agnetti •Art & Language • Andre • Baldessari • Belolli • Beuys •Bochner • Broodthaers • Calle • Cattelan e Manfrin conGonzalez-Foerster • Carrega • Cavellini • Chiari • DodgeFischli & Weiss •Gillick • Hickmann • Hirschhorn • Holzer• Johnson • Lemke & Timme •Lingner • Manetas •Bonami • Mauri • Mckenzie • Mevis & Van Deursen •Obrist • Seth Price • Ruscha • Tozzi • Villa • Young • Wool• Zieher.A cura di Angelo Bianco14 aprile - 4 giugno <strong>2011</strong>, ingresso liberomartedi e giovedì 16:00-<strong>19</strong>:00 | altri giorni 10:00-13:00,chiuso lunedì e festivipress@southeritage.orgL’UNICITÀDEL LIBERTYTODITRIESTE LIBERTY. Costruire e abitare l’alba del ‘900Trieste: ex Pescheria - Salone degli Incanti13 marzo - <strong>19</strong> giugno <strong>2011</strong>La corposa serie di materiali documentali e di fonti archivistichealle quali si è attinto e che compaiono in mostrain versione originale e, nella maggior parte dei casi, per laprima volta mostrati al pubblico, evidenzia la doppiaaccezione del “costruire” e dell’”abitare” illustrando conun approccio mirato al tema della residenza e del progettoarchitettonico di tipi edilizi i caratteri, gli aspetti salientie i dettagli di un periodo di grande interesse e fino adoggi poco indagato.All’interno dell’ampio ambito espositivo, museo nelmuseo ascrivibile al periodo, la Pescheria costruita nel<strong>19</strong>11, si raccontano le tre anime dell’esposizione: la prima‘Costruire’ attraverso le sezioni “Microstorie architettoniche”,“”Tasselli urbani” e “Liberty effimero”, quindi‘Abitare’ con la sezione “Mobilieri a Trieste” integrate daulteriori sezioni di approfondimento sulla “Formazione ela cultura” progettuale di progettisti e maestranze e la“Materia e tecnica” frutto di inedite e ardite sperimentazioni.Ad illustrare la terza ‘L’alba del Novecento’, i principalieventi storici, politici, economici, scientifici e artisticiche si avvicendano nell’arco di un ampio decennio inEuropa, in Italia e a Trieste, attraverso un articolatoinquadramento storico, vi è l’accompa-gnamento e laproiezione di circa 200 immagini d’epoca.Mostra promossa e organizzata da: Comune di Trieste,Assessorato alla Cultura; Direzione Area Cultura CiviciMusei di Storia ed Arte.In collaborazione con: Ordine degli Architetti,Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia diTrieste.A cura di: Federica Rovello; Michela Messina, LorenzaResciniti (CMSA).Aperta tutti i giorni orario 10-20info: tel +39 040 3226862 - www.triestecultura.itMARCHI, BREVETTI,PRODOTTI <strong>19</strong>48-<strong>19</strong>70ROMAMarchi, brevetti, prodotti dal <strong>19</strong>48 al <strong>19</strong>70.24 marzo - 3 luglio <strong>2011</strong> - Roma EUR, Archivio Centraledi Stato.La mostra ricostruisce gli anni della ricostruzione e dellosviluppo economico e scientifico italiano attraverso storiedi uomini e di imprese. Con un focus sulle scoperte,destinata a rivoluzionare non solo quei fatidici decennima il nostro futuro. Comitato Scientifico: GiuseppeGalasso, Presidente - Università Federico II, Napoli;Elena Aga Rossi - Consiglio scientifico Archivio Centraledello Stato; Franco Amatori - Universita’ Bocconi,Milano; Agostino Attanasio, Sovrintendente ArchivioCentrale dello Stato; Giancarlo Bravi - CoordinatoreUnità Tecnica di Missione Presidenza del Consiglio deiMinistri; Massimo Bray - Istituto Enciclopedia Italiana;Maria Letizia D’Autilia - Istat; Sergio Masini,Consigliere Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento Funzione Pubblica; Guido Melis -Università La Sapienza, Roma; Giuseppe Parlato -Consiglio scientifico Archivio Centrale dello Stato; PaoloPeluffo - Consulente del Presidente del Consiglio 150anniversario dell’Unità d’Italia; Marco Pizzo - Istitutoper la Storia del Risorgimento Italiano; Alberto QuadrioCurzio - Accademia dei Lincei; Luciano Scala - DirettoreGenerale per gli Archivi; Romano Ugolini - Istituto perla Storia del Risorgimento Italiano.MOSTREMUSEIMOSTREMOSTREGio Ponti, Fabrizia, Museo Richard Ginori della Manifattura di DocciaGIO PONTI. IL FASCINODELLA CERAMICAMILANOGIO PONTI. Il fascino della ceramica.Milano, Palazzo PirelliDal 5 maggio al 31 luglio <strong>2011</strong>LE SCOSSE DELL’ARTEPER RIABILITAREE GUARIREL’AQUILAA causa del terremoto che ha colpito la città dell’Aquila,anche il MU.SP.A.C. ha subito ingenti danni, sia allasede che alle numerose opere della collezione permanente.Dopo aver affrontato mille difficoltà, grazie al contributodi alcuni Enti, stiamo ricostruendo una nuova strutturain Piazza d’Arti, insieme ad altre 18 associazioni culturali.Cercando di completare i lavori per poter riorganizzaremostre, eventi, cicli di conferenze, proiezioni elaboratori didattici, stiamo contribuendo così alla ricostruzionee alla rinascita sociale e culturale della città.Riteniamo perciò che sia necessario pensare alla ferita collettivadel terremoto come momento di riflessione perrisvegliare le nostre coscienze. Attraverso le energie vitalidell’arte vogliamo così riattraversare vari territori antropologici,riconnettendo differenti linguaggi artistici e idiversi campi del sapere. Per questo abbiamo bisognodelle nuove scosse dell’arte, per restare vigili, per potersidifendere da un’idea dell’arte co me culla, come aspettodecorativo o puramente consolatorio. Queste scosse, fattedi idee e progetti, possono servire come terapia, comeguarigione, per poter ri-abitare con spirito nuovo la cittàdell’Aquila, destabilizzando tutte quelle convenzioni linguisticheche generano la stasi. Stasi ed immobilismo cheoccorre superare per evitare la proliferazione di “non luoghi”e ricostruire un tessuto sociale lacerato. Dopo lacatastrofe e il naufragio, può essere questo un modo pertrovare un approdo, una nuova possibilità per riprendereun cammino difficile, tortuoso, ma necessario all’artecome alla vita.Gli operatori del MU.SP.A.C.MU.SP.A.C. via Ficara piazza d'Arti - L'Aquilawww.museomuspac.commuseosperimentale@libero.it338.2374725 / 349.6365670 - mar-dom 10/14 - 16/20CIVITELLA 1861CIVITELLA DEL TRONTO (TE)Civitella 1861. Ultimo atto per l’Unità d’Italia.Le armi nella scena dell’assedioFortezza di Civitella del Tronto18 marzo – 30 ottobre <strong>2011</strong>A Civitella del Tronto si compie, il 20 marzo 1861, ilprimo atto dell’esercito italiano. Dopo la resa dellaguarnigione della Fortezza, all’ammainato vessillo borbonicosi sostituisce il tricolore con lo scudo sabaudo,bandiera italiana da tre giorni.Il comune di Civitella del Tronto e il Comitato per ifesteggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia diCivitella del Tronto, con il patrocinio della RegioneAbruzzo e della Provincia di Teramo aprono la Fortezzaalla mostra “Civitella 1861. Ultimo atto per l’Unitàd’Italia. Le armi nella scena dell’assedio”, visitabile dal18 marzo al 30 ottobre <strong>2011</strong>. La mostra è prodotta dallasocietà Sistema Museo, gestore della fortezza diCivitella del Tronto.La mostra è curata da Piergiorgio Tiscar e dal generaleNatale Cicconi.Sono esposte artiglierie ed armi individuali da fuoco ebianche provenienti dalle collezioni del Museo StoricoNazionale dell’Artiglieria di Torino e del Museo diCapodimonte di Napoli. Le armi, appartenute agli esercitiregolari sardo-piemontese e borbonico che si sonoscontrati a Civitella del Tronto durante l’ultimo drammaticoassedio alla Fortezza del 1860/61, si presenterannoal pubblico con un allestimento che prevede laricostituzione del sistema d’arma-uomo (uomo +arma): l’uomo solo non serve senza l’arma così comel’arma non serve se non in mano all’uomo.Apertura: marzo e ottobre 10.00-18.00; aprile, maggioe settembre 10.00-<strong>19</strong>.00; giugno, luglio e agosto 10.00-20.00. Aperto tutti i giorniInfo e prenotazioni: Infoline Sistema Museo <strong>19</strong>9.151.123(dal lunedì al venerdì ore 9.00-17.00)infoline@sistemamuseo.it - www.sistemamuseo.itArturo Martini, La Nena, terracotta, <strong>19</strong>28ARTE DEL‘900 ITALIANOCASTELBASSO (TE)Attraverso l’arte del ‘900 italiano: dal Futurismoall’Informale. Opere della Collezione De Donno12 Marzo - 8 Maggio <strong>2011</strong>Attraverso l’arte del ‘900 italiano: dal Futurismoall’Informale è l’evento che inaugura, il 12 marzo, la stagioneespositiva <strong>2011</strong> della Fondazione MalvinaMenegaz. Il percorso espositivo propone una narrazionechiara delle metamorfosi dell’arte italiana dall’inizio del‘900 fino alla fine degli anni ’50. Si possono ammirare 21capolavori dei principali maestri italiani provenienti dallaCollezione Primo De Donno di Foligno. L’esposizione, inun suggestivo allestimento a Palazzo Clemente, nel cuoredel borgo medievale di Castelbasso, segue un’impostazionecronologica e tematica che illustra i principali movimentie tendenze artistiche del ‘900 italiano: Futurismo;Metafisica; il movimento del Novecento italiano; la scuolaromana; l’astrattismo degli anni’30; tendenze realiste;gli sviluppi delle ricerche di area informale. Sono esposteopere di: Medardo Rosso, Umberto Boccioni, GiacomoBalla, Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Giorgio deChirico, Alberto Savinio, Ardengo Soffici, Giorgio Morandi,Mario Sironi, Alberto Magnelli, Lucio Fontana, AlbertoBurri, Emilio Vedova, Afro, Mario Mafai, Piero Manzoni,Ettore Colla, Arturo Martini, Carlo Carrà.La mostra, a cura di Francesco Poli, è prodotta e organizzatadalla Fondazione Menegaz in collaborazione conViaindustriæ. L’esposizione è la prima tappa di un percorsoche culminerà in autunno con la mostra Attraversol’arte del ‘900 italiano: Pop Art, Arte Povera e tendenzedel contemporaneo. Un viaggio attraverso le principaliavanguardie artistiche per scoprire le trasformazioni dell’artenel corso del ‘900.mart-ven 16.00-20.00; sabato, domenica e festivi: 10.00-13.00 e 16.00-20.00.Palazzo Clemente, Via XXIV Maggio 28, Castelbasso (TE).Info: 0861.508000 - info@fondazionemenegaz.itwww.fondazionemenegaz.itIl Palazzo Pirelli ospita una mostra del suo ideatore ecreatore. Dal 5 maggio al 31 luglio <strong>2011</strong>, nel cinquantenariodel Palazzo Pirelli, la sede della Regione Lombardiaaccoglie una raffinata esposizione di creazioni di GioPonti, l’architetto che progettò il grattacielo Pirelli.Non si tratterà di una mostra dedicata alla figura di GioPonti architetto ma a Gio Ponti designer e, ancora piùspecificamente alla produzione di ceramiche da lui ideataper la manifattura Richard-Ginori tra il <strong>19</strong>23 e il <strong>19</strong>30.La mostra, promossa dalla Regione Lombardia e prodottada Anonima Talenti è curata da Dario Matteonicon il coordinamento artistico di Piero Addis e tecnico diSandra Revello.Gio Ponti (1891-<strong>19</strong>79) assume nel <strong>19</strong>23 la direzione artisticadella Manifattura Richard-Ginori e stabilisce il suoufficio nello stabilimento milanese di S. Cristoforo. Laprima occasione pubblica di esporre le prime opere prodotte(ceramiche e maioliche) si presenta già nel <strong>19</strong>23con la prima Mostra Internazionale di Arti Decorativedi Monza.La modernità della produzione presentata a Monza nel<strong>19</strong>23 trova un primo riscontro nella critica di Carlo Carràche vede nel “giovine architetto Giovanni Ponti, un neoclassicodi Milano, profondamente sincero nelle suericerche stilistiche e, quello che più conta, riccamentedotato di qualità inventive.”Successivamente Ponti presenterà le sue ceramiche perla Richard Ginori alla “Exposition Internationale desArts Décoratifs et Industriels Modernes” a Parigi nel<strong>19</strong>25, vincendo il “Gran Prix" dell’esposizione.Repertori e forme traggono la loro ispirazione dall’antichitàclassica, ma il percorso culturale di Ponti lo portaa incrociare nella sua ricerca di classicismo anche riferimentioltre l’antico: la prospettiva rinascimentale, lateatralità e il gusto antiquario di derivazione palladiana,l’eleganza neoclassica.Ingresso gratuitoOrari: dal martedì al venerdì 15.00-<strong>19</strong>.00 ultimo ingresso18.30. Per gruppi, su prenotazione anche la mattina.Sabato e domenica 10.00-<strong>19</strong>.00 ultimo ingresso 18.30.Lunedì chiusoPer informazioni tel. 0541 787681/ A L B A A D R I AT I C A : L I B R E R I A L A N U OVA E D I T R I C E ( L U N G O M A R E M A R C O N I , 2 7 0 - A L B A A D R I AT I C A ) / A S C O L I P I C E N O : L I B R E R I A L AMU23