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MU6 - N. 19 | Aprile 2011

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MOSTREATTIVITÀLIBRIANNIVERSARIOCOMOSTREMOSTREMOSTREMOSTRESEGNI COME SOGNICATANIASEGNI COME SOGNI. Licini, Melotti e Novellifra astrazione e poesiaCatania, Fondazione Puglisi Cosentino,Palazzo ValleDal 6 febbraio al 12 giugno <strong>2011</strong>Mostra realizzata in collaborazione con:Mart - Museo di arte moderna e contemporanea diTrento e RoveretoA cura di Gabriella Belli e Alessandra TiddiaAccanto alla grande antologica dedicata a CarlaAccardi, la Fondazione Puglisi Cosentino propone aPalazzo Valle un secondo, prezioso appuntamentoespositivo. È quello con le 27 selezionatissime opere di“Segni come sogni. Licini, Melotti e Novelli fraastrazione e poesia”.Cosa accomuna due pittori come Osvaldo Licini(Monte Vidon Corrado (AP), 1894 - <strong>19</strong>58) e GastoneNovelli e uno scultore come Fausto Melotti?Non l’appartenenza a una medesima stagione artisticama una comune vocazione lirica attraverso losviluppo di una dimensione anti-volumentrica, chepotrebbe essere declinata nelle parole della leggerezza,del gioco, della fantasia.Licini e Melotti appartengono a quella generazioneche più direttamente ha desunto da Klee e Kandinskyi modi dell’astrazione lirica, ma condividono con il piùgiovane Novelli il rifiuto della solidità costruttivista infavore di una libertà espressiva che attinge alla fantasiae all’inconscio, e all’ironia come serbatoi diimmagini e visioni.Per informazioni e prenotazioni: Fondazione PuglisiCosentino tel. +39 095 7152228, +39 095 7152118info@fondazionepuglisicosentino.itwww.fondazionepuglisicosentino.itUfficio Stampa: Studio ESSECI – Sergio Campagnolotel. 049.663499 info@studioesseci.netFONDAZIONESOUTHERITAGEMATERAFONDAZIONE SOUTHERITAGEper l’arte contemporaneaLa Fondazione SoutHeritage continua a trasmettereinput visivi sulle pratiche artistiche attuali e, in occasionedella mostra - DOC. documentalità, testualizzazione eimmaginazione teorica - presenta una selezione di opereprovenienti da diverse collezioni private e progetti pubblici,accomunati tanto dalla sperimentazione dei linguaggiquanto dalla gestazione di un’immaginazione teoricache propone parole al posto di immagini o immaginicome parole.L’esposizione è anche un’occasione per riscoprire luoghi espazi del patrimonio architettonico e simbolico della cittàdi Matera. La mostra dunque, oltre a coinvolgere gli spazidella fondazione invade anche la sede dell’Archivio diStato di Matera, luogo emblematico della città in cuil’arte contemporanea contribuisce ad attivarne il potenzialedi memoria. A sottolineare l’importanza dell’eventola direzione dell’Archivio ha deciso di aprire in via straordinariai propri depositi per una visita al patrimonio documetale,rivalutato attraverso uno dei progetti selezionatiper la mostra: PERMANENT FOOD, opera di MaurizioCattelan e Paola Manfrin con Dominique Gonzalez-Foerster. La mostra presenta quindi superfici narrative,opere-documento e immaginazioni teoriche di: Agnetti •Art & Language • Andre • Baldessari • Belolli • Beuys •Bochner • Broodthaers • Calle • Cattelan e Manfrin conGonzalez-Foerster • Carrega • Cavellini • Chiari • DodgeFischli & Weiss •Gillick • Hickmann • Hirschhorn • Holzer• Johnson • Lemke & Timme •Lingner • Manetas •Bonami • Mauri • Mckenzie • Mevis & Van Deursen •Obrist • Seth Price • Ruscha • Tozzi • Villa • Young • Wool• Zieher.A cura di Angelo Bianco14 aprile - 4 giugno <strong>2011</strong>, ingresso liberomartedi e giovedì 16:00-<strong>19</strong>:00 | altri giorni 10:00-13:00,chiuso lunedì e festivipress@southeritage.orgL’UNICITÀDEL LIBERTYTODITRIESTE LIBERTY. Costruire e abitare l’alba del ‘900Trieste: ex Pescheria - Salone degli Incanti13 marzo - <strong>19</strong> giugno <strong>2011</strong>La corposa serie di materiali documentali e di fonti archivistichealle quali si è attinto e che compaiono in mostrain versione originale e, nella maggior parte dei casi, per laprima volta mostrati al pubblico, evidenzia la doppiaaccezione del “costruire” e dell’”abitare” illustrando conun approccio mirato al tema della residenza e del progettoarchitettonico di tipi edilizi i caratteri, gli aspetti salientie i dettagli di un periodo di grande interesse e fino adoggi poco indagato.All’interno dell’ampio ambito espositivo, museo nelmuseo ascrivibile al periodo, la Pescheria costruita nel<strong>19</strong>11, si raccontano le tre anime dell’esposizione: la prima‘Costruire’ attraverso le sezioni “Microstorie architettoniche”,“”Tasselli urbani” e “Liberty effimero”, quindi‘Abitare’ con la sezione “Mobilieri a Trieste” integrate daulteriori sezioni di approfondimento sulla “Formazione ela cultura” progettuale di progettisti e maestranze e la“Materia e tecnica” frutto di inedite e ardite sperimentazioni.Ad illustrare la terza ‘L’alba del Novecento’, i principalieventi storici, politici, economici, scientifici e artisticiche si avvicendano nell’arco di un ampio decennio inEuropa, in Italia e a Trieste, attraverso un articolatoinquadramento storico, vi è l’accompa-gnamento e laproiezione di circa 200 immagini d’epoca.Mostra promossa e organizzata da: Comune di Trieste,Assessorato alla Cultura; Direzione Area Cultura CiviciMusei di Storia ed Arte.In collaborazione con: Ordine degli Architetti,Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia diTrieste.A cura di: Federica Rovello; Michela Messina, LorenzaResciniti (CMSA).Aperta tutti i giorni orario 10-20info: tel +39 040 3226862 - www.triestecultura.itMARCHI, BREVETTI,PRODOTTI <strong>19</strong>48-<strong>19</strong>70ROMAMarchi, brevetti, prodotti dal <strong>19</strong>48 al <strong>19</strong>70.24 marzo - 3 luglio <strong>2011</strong> - Roma EUR, Archivio Centraledi Stato.La mostra ricostruisce gli anni della ricostruzione e dellosviluppo economico e scientifico italiano attraverso storiedi uomini e di imprese. Con un focus sulle scoperte,destinata a rivoluzionare non solo quei fatidici decennima il nostro futuro. Comitato Scientifico: GiuseppeGalasso, Presidente - Università Federico II, Napoli;Elena Aga Rossi - Consiglio scientifico Archivio Centraledello Stato; Franco Amatori - Universita’ Bocconi,Milano; Agostino Attanasio, Sovrintendente ArchivioCentrale dello Stato; Giancarlo Bravi - CoordinatoreUnità Tecnica di Missione Presidenza del Consiglio deiMinistri; Massimo Bray - Istituto Enciclopedia Italiana;Maria Letizia D’Autilia - Istat; Sergio Masini,Consigliere Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento Funzione Pubblica; Guido Melis -Università La Sapienza, Roma; Giuseppe Parlato -Consiglio scientifico Archivio Centrale dello Stato; PaoloPeluffo - Consulente del Presidente del Consiglio 150anniversario dell’Unità d’Italia; Marco Pizzo - Istitutoper la Storia del Risorgimento Italiano; Alberto QuadrioCurzio - Accademia dei Lincei; Luciano Scala - DirettoreGenerale per gli Archivi; Romano Ugolini - Istituto perla Storia del Risorgimento Italiano.MOSTREMUSEIMOSTREMOSTREGio Ponti, Fabrizia, Museo Richard Ginori della Manifattura di DocciaGIO PONTI. IL FASCINODELLA CERAMICAMILANOGIO PONTI. Il fascino della ceramica.Milano, Palazzo PirelliDal 5 maggio al 31 luglio <strong>2011</strong>LE SCOSSE DELL’ARTEPER RIABILITAREE GUARIREL’AQUILAA causa del terremoto che ha colpito la città dell’Aquila,anche il MU.SP.A.C. ha subito ingenti danni, sia allasede che alle numerose opere della collezione permanente.Dopo aver affrontato mille difficoltà, grazie al contributodi alcuni Enti, stiamo ricostruendo una nuova strutturain Piazza d’Arti, insieme ad altre 18 associazioni culturali.Cercando di completare i lavori per poter riorganizzaremostre, eventi, cicli di conferenze, proiezioni elaboratori didattici, stiamo contribuendo così alla ricostruzionee alla rinascita sociale e culturale della città.Riteniamo perciò che sia necessario pensare alla ferita collettivadel terremoto come momento di riflessione perrisvegliare le nostre coscienze. Attraverso le energie vitalidell’arte vogliamo così riattraversare vari territori antropologici,riconnettendo differenti linguaggi artistici e idiversi campi del sapere. Per questo abbiamo bisognodelle nuove scosse dell’arte, per restare vigili, per potersidifendere da un’idea dell’arte co me culla, come aspettodecorativo o puramente consolatorio. Queste scosse, fattedi idee e progetti, possono servire come terapia, comeguarigione, per poter ri-abitare con spirito nuovo la cittàdell’Aquila, destabilizzando tutte quelle convenzioni linguisticheche generano la stasi. Stasi ed immobilismo cheoccorre superare per evitare la proliferazione di “non luoghi”e ricostruire un tessuto sociale lacerato. Dopo lacatastrofe e il naufragio, può essere questo un modo pertrovare un approdo, una nuova possibilità per riprendereun cammino difficile, tortuoso, ma necessario all’artecome alla vita.Gli operatori del MU.SP.A.C.MU.SP.A.C. via Ficara piazza d'Arti - L'Aquilawww.museomuspac.commuseosperimentale@libero.it338.2374725 / 349.6365670 - mar-dom 10/14 - 16/20CIVITELLA 1861CIVITELLA DEL TRONTO (TE)Civitella 1861. Ultimo atto per l’Unità d’Italia.Le armi nella scena dell’assedioFortezza di Civitella del Tronto18 marzo – 30 ottobre <strong>2011</strong>A Civitella del Tronto si compie, il 20 marzo 1861, ilprimo atto dell’esercito italiano. Dopo la resa dellaguarnigione della Fortezza, all’ammainato vessillo borbonicosi sostituisce il tricolore con lo scudo sabaudo,bandiera italiana da tre giorni.Il comune di Civitella del Tronto e il Comitato per ifesteggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia diCivitella del Tronto, con il patrocinio della RegioneAbruzzo e della Provincia di Teramo aprono la Fortezzaalla mostra “Civitella 1861. Ultimo atto per l’Unitàd’Italia. Le armi nella scena dell’assedio”, visitabile dal18 marzo al 30 ottobre <strong>2011</strong>. La mostra è prodotta dallasocietà Sistema Museo, gestore della fortezza diCivitella del Tronto.La mostra è curata da Piergiorgio Tiscar e dal generaleNatale Cicconi.Sono esposte artiglierie ed armi individuali da fuoco ebianche provenienti dalle collezioni del Museo StoricoNazionale dell’Artiglieria di Torino e del Museo diCapodimonte di Napoli. Le armi, appartenute agli esercitiregolari sardo-piemontese e borbonico che si sonoscontrati a Civitella del Tronto durante l’ultimo drammaticoassedio alla Fortezza del 1860/61, si presenterannoal pubblico con un allestimento che prevede laricostituzione del sistema d’arma-uomo (uomo +arma): l’uomo solo non serve senza l’arma così comel’arma non serve se non in mano all’uomo.Apertura: marzo e ottobre 10.00-18.00; aprile, maggioe settembre 10.00-<strong>19</strong>.00; giugno, luglio e agosto 10.00-20.00. Aperto tutti i giorniInfo e prenotazioni: Infoline Sistema Museo <strong>19</strong>9.151.123(dal lunedì al venerdì ore 9.00-17.00)infoline@sistemamuseo.it - www.sistemamuseo.itArturo Martini, La Nena, terracotta, <strong>19</strong>28ARTE DEL‘900 ITALIANOCASTELBASSO (TE)Attraverso l’arte del ‘900 italiano: dal Futurismoall’Informale. Opere della Collezione De Donno12 Marzo - 8 Maggio <strong>2011</strong>Attraverso l’arte del ‘900 italiano: dal Futurismoall’Informale è l’evento che inaugura, il 12 marzo, la stagioneespositiva <strong>2011</strong> della Fondazione MalvinaMenegaz. Il percorso espositivo propone una narrazionechiara delle metamorfosi dell’arte italiana dall’inizio del‘900 fino alla fine degli anni ’50. Si possono ammirare 21capolavori dei principali maestri italiani provenienti dallaCollezione Primo De Donno di Foligno. L’esposizione, inun suggestivo allestimento a Palazzo Clemente, nel cuoredel borgo medievale di Castelbasso, segue un’impostazionecronologica e tematica che illustra i principali movimentie tendenze artistiche del ‘900 italiano: Futurismo;Metafisica; il movimento del Novecento italiano; la scuolaromana; l’astrattismo degli anni’30; tendenze realiste;gli sviluppi delle ricerche di area informale. Sono esposteopere di: Medardo Rosso, Umberto Boccioni, GiacomoBalla, Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Giorgio deChirico, Alberto Savinio, Ardengo Soffici, Giorgio Morandi,Mario Sironi, Alberto Magnelli, Lucio Fontana, AlbertoBurri, Emilio Vedova, Afro, Mario Mafai, Piero Manzoni,Ettore Colla, Arturo Martini, Carlo Carrà.La mostra, a cura di Francesco Poli, è prodotta e organizzatadalla Fondazione Menegaz in collaborazione conViaindustriæ. L’esposizione è la prima tappa di un percorsoche culminerà in autunno con la mostra Attraversol’arte del ‘900 italiano: Pop Art, Arte Povera e tendenzedel contemporaneo. Un viaggio attraverso le principaliavanguardie artistiche per scoprire le trasformazioni dell’artenel corso del ‘900.mart-ven 16.00-20.00; sabato, domenica e festivi: 10.00-13.00 e 16.00-20.00.Palazzo Clemente, Via XXIV Maggio 28, Castelbasso (TE).Info: 0861.508000 - info@fondazionemenegaz.itwww.fondazionemenegaz.itIl Palazzo Pirelli ospita una mostra del suo ideatore ecreatore. Dal 5 maggio al 31 luglio <strong>2011</strong>, nel cinquantenariodel Palazzo Pirelli, la sede della Regione Lombardiaaccoglie una raffinata esposizione di creazioni di GioPonti, l’architetto che progettò il grattacielo Pirelli.Non si tratterà di una mostra dedicata alla figura di GioPonti architetto ma a Gio Ponti designer e, ancora piùspecificamente alla produzione di ceramiche da lui ideataper la manifattura Richard-Ginori tra il <strong>19</strong>23 e il <strong>19</strong>30.La mostra, promossa dalla Regione Lombardia e prodottada Anonima Talenti è curata da Dario Matteonicon il coordinamento artistico di Piero Addis e tecnico diSandra Revello.Gio Ponti (1891-<strong>19</strong>79) assume nel <strong>19</strong>23 la direzione artisticadella Manifattura Richard-Ginori e stabilisce il suoufficio nello stabilimento milanese di S. Cristoforo. Laprima occasione pubblica di esporre le prime opere prodotte(ceramiche e maioliche) si presenta già nel <strong>19</strong>23con la prima Mostra Internazionale di Arti Decorativedi Monza.La modernità della produzione presentata a Monza nel<strong>19</strong>23 trova un primo riscontro nella critica di Carlo Carràche vede nel “giovine architetto Giovanni Ponti, un neoclassicodi Milano, profondamente sincero nelle suericerche stilistiche e, quello che più conta, riccamentedotato di qualità inventive.”Successivamente Ponti presenterà le sue ceramiche perla Richard Ginori alla “Exposition Internationale desArts Décoratifs et Industriels Modernes” a Parigi nel<strong>19</strong>25, vincendo il “Gran Prix" dell’esposizione.Repertori e forme traggono la loro ispirazione dall’antichitàclassica, ma il percorso culturale di Ponti lo portaa incrociare nella sua ricerca di classicismo anche riferimentioltre l’antico: la prospettiva rinascimentale, lateatralità e il gusto antiquario di derivazione palladiana,l’eleganza neoclassica.Ingresso gratuitoOrari: dal martedì al venerdì 15.00-<strong>19</strong>.00 ultimo ingresso18.30. Per gruppi, su prenotazione anche la mattina.Sabato e domenica 10.00-<strong>19</strong>.00 ultimo ingresso 18.30.Lunedì chiusoPer informazioni tel. 0541 787681/ A L B A A D R I AT I C A : L I B R E R I A L A N U OVA E D I T R I C E ( L U N G O M A R E M A R C O N I , 2 7 0 - A L B A A D R I AT I C A ) / A S C O L I P I C E N O : L I B R E R I A L AMU23

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