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Relazione Simona Costamagna ORT - AssoUtenti

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La libertà di prestazione dei servizi, la contendibilità del mercato e la richiesta di competitivitàpossono rappresentare fattori che impongono la ricerca di nuovi assetti e di nuove modalità diorganizzazione e gestione del trasporto pubblico locale.In questo scenario, comune a tutti i paesi europei, l’ente pubblico è chiamato a svolgere unruolo fondamentale e insostituibile, ossia quello di regolatore, di coordinare gli interventiintegrati, nonché di valutare gli interventi e i servizi realizzati.Si tratta pertanto di introdurre in un settore ad altissima vocazione pubblica, nel senso dicollettiva, con la cautela e l’attenzione che il tema richiede, forme di integrazione e dipartnership che implementino il principio di sussidiarietà orizzontale e che contribuiscano asuperare la rigida e storica contrapposizione tra pubblico e privato, favorendo quindi lacollaborazione anche in un settore, come quello del trasporto pubblico locale, normalmenteconcepito quale “riserva indiana” dell’intervento degli enti pubblici. Al contrario, anche questocomparto, come altri, potrebbe diventare un interessante laboratorio in cui sviluppare ( comerichiamato anche recentemente dall’Unione Europea ) affidabili PPPI, ossia partnershipspubblico-privato istituzionalizzate.In tutto questo contesto, particolare importanza ha l’obiettivo della partecipazione dellerappresentanze dei cittadini e degli utenti.La completezza dell’informazione e la trasparenza delle decisioni sono componenti imprescindibilidel processo di pianificazione e valutazione in quanto garanti della fluidità di tutti quei processifinora elencati, in tempi e modi adeguati.A questo proposito, pensiamo che richiedere l'istituzione presso il Ministero del Bilancio della"Consulta Nazionale del TPL", con la partecipazione di rappresentanti della Corte dei Conti, dellaConferenza Stato-Regioni, della Autorità per la Concorrenza nei Trasporti, delle Associazioni deiConsumatori ed avente il compito di "validare" annualmente gli esiti gestionali delle imprese ditrasporto che operano nel TPL, possa rappresentare un ipotesi di percorso per operare una verainversione di tendenza oltre che ad una “fattiva” ed innovativa collaborazione Stato – Regioni –Cittadini.C'è bisogno di una concreta ed efficace volontà politica oltre che di risorse economiche per darevero sostegno alle politiche dei trasporti, in particolare all'intermodalità, diversamente da quantofinora è stato fatto. Non ci risulta infatti l’erogazione di alcun contributo al trasporto combinato.6

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