Documento1.qxd 20/08/<strong>2007</strong> 8.29 Pagina 14l’articoloPAROLE...PAROLE...PAROLE 3Sotto l'o<strong>mb</strong>rellone le parole se<strong>mb</strong>ranodiventare più leggere, queruli ricordi di qualcosad'altro, un po' spudorate ed accattivantiin un'atmosfera vacanziera.La solitudine dell'onorevole. Forse in invernotale affermazione, che ricorda un po' <strong>il</strong>f<strong>il</strong>m 'Quando la moglie è in vacanza', nonavrebbe trovato eco. Non è <strong>il</strong> fatto in sé e persé (1 onorevole, 2 prostitute, coca + alcol =pronto soccorso) che lascia interdetti, eneanche che l'onorevole appartenga ad unpartito (l'UDC) fautore del Fam<strong>il</strong>y Day edell'integrità della famiglia cattolica. Sonoinezie, perché, si sa, l'uomo è frag<strong>il</strong>e e peccatore;tutti commettiamo errori più o menogravi, ma nessuno va per questo lapidato.E' <strong>il</strong> tentativo di giustificazione che lascia unpo' basiti. Cari amici, gli onorevoli vivonouna vita faticosa, sempre costretti a legiferaree discutere a Montecitorio per ore ed ore,lontani dagli affetti fam<strong>il</strong>iari e dai propri pargoliche non vedono crescere. Bisogna favorire<strong>il</strong> ricongiungimento fam<strong>il</strong>iare dei nostri,,bisogna far qualcosa per i parlamentari soli,solissimi, che altrimenti poi <strong>il</strong> fine settimanasi finisce a fare un po' di bisboccia eroticagodereccia in un albergo di via Veneto incompagnia, non della propria moglie, ma didue giovani imprenditrici del sesso. Poveroonorevole, così solo, costretto alle dimissioni( così potrà finalmente stare vicino allasua amata famiglia!)E' vero che gli onorevoli sono soli, separatiperò non dalla propria moglie, ma dagli elettori,che non li hanno mai scelti e votati personalmente,perché decisi unicamente daivertici dei partiti grazie a questa legge elettorale.Sono soli gli onorevoli, perché lapolitica è diventata una realtà opaca, in cu<strong>il</strong>'idea di bene pubblico si è perso e confusocon quella di interessi particolari; perché lavita quotidiana, le ansie e le speranze di tuttinoi sono sempre più inascoltate da governantie legislatori, che al massimo ascoltanole proprie esigenze o al più quelle del partitodi appartenenza o, peggio ancora, di un partitoancora tutto da costruire.Sia ben chiaro che non sono pregiudizialmentecontraria ai ricongiungimenti fam<strong>il</strong>iari,anzi auspico che l'UDC si ponga taleobiettivo anche per quanto riguarda imigranti, quelli che con moglie e figli, o soli,attraversano <strong>il</strong> mare alla ricerca di qualcosache non sanno neanche loro cosa esattamentesia, ma trovano spesso solo acque buie chesi richiudono sopra mogli, figli, desideri,speranze ed anche solitudini profonde.Gli esami non finiscono mai.Che la scuola faccia schifo è ormai un luogocomune sulla bocca di tutti, studenti, genitorie insegnanti: è chiaro comunque che ognunodi questi soggetti dà un senso diverso allaparola schifo. Il ministro ci dice che dopo gliesami di stato di questo anno con la riesumatacommissione mista, che 'finalmente' haricominciato a bocciare, la scuola è più seria.Dopo qualche giorno, invece, si accorge chequasi la metà degli studenti non sana i propridebiti formativi, se li trascina per tutta lapropria carriera scolastica, quasi una bancarottafraudolenta (se non si fosse a scuola). Esale <strong>il</strong> solito ritornello: la scuola fa schifo,l'ignoranzad<strong>il</strong>aga, i nostri ragazzi non sannonulla di matematica, di lingue straniere, dimaterie tecniche, di italiano, di storia,....Io faccio l'insegnante, anche quest'anno hofatto gli esami di stato (proprio tra parentesi,ma è un lavoro per cui ancora non mi hannopagato): non ho trovato i canditati né piùbravi né più somari, sono sempre gli stessi,estranei nella loro stragrande maggioranzaalla scuola ed ai suoi contenuti. Invece dicercare soluzione a questo problema, si propongonovecchie soluzioni, insomma nontrovando risposte per <strong>il</strong> futuro si accreditacome panacea <strong>il</strong> puro e semplice ritorno alpassato: esami di riparazione ed esami finalipiù severi, cioè più bocciature. Il sistema deidebiti fu introdotto nel '95 dal primo governoBerlusconi (ministro D'Onofrio) ed unaqualche finanziaria ha in seguito semplificatol'esame di stato (ministra Moratti) in commissioneunicamente interna (leggi risparmio).Le nuove parole della scuola, debiti,crediti, risparmio, afferiscono ad una logicasemantica economica, più che didattica. E' <strong>il</strong>mercato, bellezza! E nel mercato, in questomercato che è diventato <strong>il</strong> mondo, si possonod<strong>il</strong>azionare i pagamenti, si può anche nonpagare o speculare (Parmalat docet), sitagliano i costi del lavoro, perché <strong>il</strong> profittosia immediato e sicuro.I nostri ragazzi sono nati e cresciuti in que-sta logica imperante, sognano i soldi ed unqualche potere per comprarsi una via di fugadalla realtà: Questo hanno imparato e praticano.Perché dovrebbero accettare la logicadella fatica nell'acquisizione e nell'elaborazionedei contenuti, se tutto li spinge in direzionecontraria? Perché ut<strong>il</strong>izzare la logica, inessi causali e temporali, le relazioni per analizzarela realtà e porre le basi per una suaconoscenza e modificazione, quando l'unicarealtà in cui vogliono vivere è quella deisogni compulsivi di gloria?O si affronta questo problema, magari investendocianche un po' invece di fare semprele riforme a costo zero, o si interpellano gliinsegnanti che dentro questo 'incubo' ci lavoranoquotidianamente, invece di una commissionedi trenta saggi, o <strong>il</strong> problema rimane.Eduardo diceva che gli esami non finisconomai, ma non mi se<strong>mb</strong>ra che si riferisse aquelli di riparazione, che sono sempre un po'classisti. Era un'altra storia, più complessa. Evisto che siamo nelle commemorazioni didon M<strong>il</strong>ani, ricordiamoci sempre del ragazzinoche, dovendo accudire un bel po' di mucche,espresse <strong>il</strong> giudizio che la scuola è sempremeglio della merda.di Lucia Tonti14
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