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LA COMPAGNIA BARRACELLARE - Quiberchidda.it

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Pagina 8 a. XII, n. 3 [66] - giugno 2006IL TEATRO NEL<strong>LA</strong> SCUO<strong>LA</strong>CONFERMA DI UNA TRADIZIONEDINAMICA E FORMATIVAdi Giuseppe SiniLascuola primaria dell’ist<strong>it</strong>utocomprensivo di Berchiddaha avviato, all’inizio dell’annoscolastico, un laboratoriodi sperimentazione teatrale allo scopodi offrire ad alunni e insegnantinuove opportun<strong>it</strong>à formative. Allabase dell’iniziativa la creazione di u-n’attiv<strong>it</strong>à multidisciplinare realizzatacon l’intento di sviluppare il sensocorporeo e favorire un’ampia gammad’atteggiamenti. Tra le final<strong>it</strong>àpreviste la costruzione di forme nuovedi cooperazione e di sensibilizzazione.L’incarico di coordinarele attiv<strong>it</strong>à didatticheè statoaffidato all’associazioneteatrale“La lunaAntica” presiedutoda GianGiorgio Cadoni eSara Canu. Dagennaio a giugnoSara e Gian Giorgiohanno fatto spola traSassari e Berchidda e altermine del proprio lavorohanno messo in scena, con lapreziosa collaborazione di tutte le insegnantie del personale scolastico,Cappuccetto Rosso (classe prima)Pinocchio (classi seconde), La bellae la bestia (classe terza), Il conigliettoche aveva sempre paura (classiquarte) e, infine, Robin Hood (classiquinte).La rappresentazione di storie particolarmenteconosciute e amate daibambini ha determinato processid’immaginazione e d’immedesimazioneche hanno arricch<strong>it</strong>o lapersonal<strong>it</strong>à di ciascuno e sviluppatoun’ampia gamma d’atteggiamenti.Quest’esperienza ha permesso dicreare ruoli nuovi offrendo agli alunni,anche a quelli più demotivati, lapossibil<strong>it</strong>à di acquisire fiducia in sestessi e di evidenziare qual<strong>it</strong>à interpretativespesso sorprendenti.L’attiv<strong>it</strong>à si è articolata in diverse fasiprogettuali e, per la prima volta, hacoinvolto tutti gli alunni della scuolaelementare. Oltre 130 bambini si sonoalternati nel palcoscenico dell’aud<strong>it</strong>oriume, nell’affrontare s<strong>it</strong>uazioninuove e problematiche, hanno consolidatoproprie sicurezze.Importante anche il processo socializzanteche si è determinato tra i diversiinterpreti chiamati a forme dicollaborazione, di aiuto reciproco edi comprensione. Tutti i bambinihanno avuto modo di rafforzare rapportiinterattivi e di maturare opportun<strong>it</strong>àespressive e occasioni comunicative.Educare i bambini all’artedello spettacolo consentedi integrare processicurricolaricon percorsi progettualiche sollec<strong>it</strong>anol’intelligenza,la cogn<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à e l’emotiv<strong>it</strong>à.Durante la faseiniziale è statosvolto un lavorodi propedeuticache ha forn<strong>it</strong>o adocenti e alunni imezzi necessari allarealizzazione deivari spettacoli: esercizi diconoscenza dello spazio, propedeuticateatrale, esercizi sulla voce esulle sue varie modulazioni, improvvisazioniguidate e giochi, nozioni diconoscenza del proprio corpo e dellesue potenzial<strong>it</strong>à. Importanteanche lo sviluppodel senso corporeo:interpretare u-na parte significacontrollare le parole,i toni, l’espressionedel viso,la posizionedel proprio corpo,atteggiamenti tuttiche guidano i bambinia costruire la propria i-dent<strong>it</strong>à.E’ segu<strong>it</strong>a la fase preparatoria deglispettacoli con l’assegnazione deiruoli ai bambini in base alle caratteristichedi ciascuno. Infine la realizzazionee lo studio dei copioni redattiin base alle capac<strong>it</strong>à espressivee apprend<strong>it</strong>ive dei piccoli interpreti.Infine la messa a punto defin<strong>it</strong>ivacon le entrate e le usc<strong>it</strong>e di scenadei personaggi, gli attacchi le intonazionie la mimica.Durante le varie rappresentazioni lasimpatia dei protagonisti ha immediatamentecatturato l'attenzione diun pubblico sempre numerosissimoe partecipe all'evolversi degli eventi.Tutti i ragazzi si sono superati dimostrandouna padronanza scenicadavvero sorprendente.Il principale mer<strong>it</strong>o dei bambini èconsist<strong>it</strong>o nell’essere riusc<strong>it</strong>i a riproporrealcuni aspetti della v<strong>it</strong>a conimmediatezza scoprendo l'incisiv<strong>it</strong>àdi un nuovo codice espressivo ematurando un’esperienza molto e-ducativa e socializzante.Durante le diverse serate sono statiraccolti dei fondi che sono stati devolutiall’UNICEF secondo una tradizioneconsolidata negli anni.Al termine Gian Giorgio e Sara hannoringraziato tutti per la bellissimaesperienza vissuta con una sottolineaturaparticolare per tutti i bambini:“Grazie ai bambini dal primo all’ultimo,grazie con le lacrime agliocchi perché abbiamo terminato unlavoro che avremo desiderato fosseeterno, perché mai e poi mai rinunceremoai loro sorrisi alla loroallegria, all’ingenu<strong>it</strong>àbambinesca e allaloro intelligenzafervida, all’immaginazione,alle grida,ai giochi, allediscussioni, al confrontocon loro…grazie bambini, davvero,senza retoricanon vi dimenticheremo…”.Particolarmente toccantela dedica che lo stessoGian Giorgio ha voluto rivolgere alpadre, l’indimenticabile Enzo Cadoni“persona che non c’è più e graziealla quale noi oggi siamo qui: grazieEnzo…”.

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