Tribunale di Taranto CORTE D'ASSISE DOTT.SSA C. TRUNFIO ...

tranquillizzai, dissi: "va beh, si è trovato lui e non
ha trovato niente" e poi successe insomma la cosa.
AVV. N. GENTILE - Senta, le è mai capitato, lei ovviamente col
signor Misseri si esprimeva in dialetto, presumo.
DICH. Carlo Alessio PISELLO - Come?
AVV. N. GENTILE - Col signor Misseri, quando interloquiva col
signor Misseri si esprimeva in dialetto?
DICH. Carlo Alessio PISELLO - Certo.
AVV. N. GENTILE - Ha mai sentito il signor Misseri quando
parla di cose che lo riguardano, di azioni compiute, di
fatti, esprimersi al plurale?
DICH. Carlo Alessio PISELLO - Guardi, certe volte facevo un
po' fatica anche a capirlo la verità, cioè nel senso
che, come posso dire, dipende, magari c'erano giornate
tranquille e allora riusciva a parlare bello tranquillo,
però c'erano giornate che proprio non...
AVV. N. GENTILE - Dipendeva dal clima?
DICH. Carlo Alessio PISELLO - Sì, il dialetto un po' insomma
italianizzato così, alla rinfusa, usciva termini che
dicevo: "che sta a dire"?
AVV. N. GENTILE - Quando parlava di sé stesso l'ha mai
sentito...
DICH. Carlo Alessio PISELLO - Più di qualche volta sì, parlava
anche al plurale, anche parlava, infatti poi lo
correggevo, io lo correggevo: "vedi che è singolare",
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ogni tanto mi veniva la cosa, lo sfizio di correggere.
AVV. N. GENTILE - Va bene. Senta, con che assiduità lei ha
frequentato casa Misseri dopo la scomparsa di Sara?
DICH. Carlo Alessio PISELLO - Ogni giorno, si può dire, quasi
ogni giorno.
AVV. N. GENTILE - Lei lavorava il giorno?
DICH. Carlo Alessio PISELLO - Anche.
AVV. N. GENTILE - Quindi la sera?
R.G. 2/11 - R.G.N.R. 9077/10 - 21/02/2012 c/MISSERI MICHELE A. + ALTRI
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