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Diario della ComunitàLa fonte principale, insostituibile,con la quale Dio, da oltreduemila anni, costruiscefaticosamente maprogressivamente il suo Regno,la sua comunità è “laTradizione”. Si tratta dellaParole di Dio, della persona edel messaggio di Gesù Cristo,della testimonianza degliapostoli, dell’azione dello SpiritoSanto attraverso la Chiesa. Iltutto ci viene “tramandato”come patrimonio vitale per lanostra fede e la nostra vita dicristiani e di comunità.Poi ci sono “le tradizioni”.Esse sono sorte lungo i secolia secondo dei tempi e dellesituazioni e la Chiesa le hacoltivate come aiuto esupporto alla vita dei cristiani.Con il passare degli anni e conil mutare delle situazioni,alcune tradizioni sono cadutee ne sono sorte altre.L’importante che abbiano loscopo di far conoscere evivere meglio la veraTradizione e che abbiano adessere efficaci per la vita e lapratica della fede cristiana.Un esempio concreto.Anni addietro era tradizione chela giornata della domenicacomportasse due impegnireligiosi: il mattino la S. Messa,il pomeriggio il catechismo per iragazzi e la dottrina per gliadulti. Per tutti poi labenedizione Eucaristica.Da diversi anni, in quasi tuttele parrocchie anche dellabergamasca, si è optato perla catechesi fatta nel corso dellasettimana. Questo permette,per gli adulti, degli incontri in cuinon solo si ascolta, ma si puòdialogare, chiedere, discuterecosì che la catechesi diventapiù attualizzata e incisiva.Con questo esempio voglio direche l’incontro di catechesi chesia fatto alla domenica o almercoledì sera ha unaimportanza relativa,l’importante è partecipare ,sentire il bisogno e fare losforzo di voler crescere nellanostra formazione cristiana.Purtroppo, tra gli adulti, c’èveramentepocapartecipazione.Anche il primo mercoledìquando a parlarci c’è unsacerdote esterno, la sala è pertre quarti vuota!Il PresepioIl gruppo che ogni anno confantasia ma anche con tantolavoro, freddo e fatica preparail presepio, lo scorso mese dinovembre era fortementepreoccupato non potendousufruire della sala dellaComunità che, quest’anno,serviva per la Messadomenicale dei ragazzi.Non si sono scoraggiatiadattandosi a creare nell’atriodel teatro parrocchiale unautentico capolavoro di vecchiecasette, di strade lastricate, diluci e di suoni.Le numerose persone chel’hanno visitato si sonocomplimentate per questaricostruzione laboriosa ericercata anche nei dettagli.Il grazie dell’intera Parrocchiava a tutti i componenti diquesto simpatico e benaffiatato gruppo.Celebrazione del NataleNumerosa e ben organizzatala preparazione e laconfessione dei ragazzi dellescuole. Ai giovani e agli adultisono state offerte duepossibilità: la sera di lunedì 23dicembre con la preparazionecomunitaria e una confessionecelebrata con un breve dialogo(non tanto breve, direbbequalcuno!) tra il confessore e ilpenitente; e il pomeriggio dimartedì, vigilia di Natale, moltopiù veloce. Sono state unaottantina le persone che sisono confessate il lunedì seracon i tre preti della parrocchiae due forestieri. Sono stateconfessioni un po’ lunghe,bisogna riconoscerlo, ma sonoconvinto che quella è la formamigliore per celebrare bene ilsacramento della penitenza, e13In Dialogo N. 167