11.07.2015 Views

Terapia_occupazionale_161 - Compagnia di San Paolo

Terapia_occupazionale_161 - Compagnia di San Paolo

Terapia_occupazionale_161 - Compagnia di San Paolo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1832. Il Servizio <strong>di</strong> terapia <strong>occupazionale</strong> nel Charing CrossHospitalGli ospedali rappresentano da sempre il principale ambito <strong>di</strong>intervento per i terapisti occupazionali 90 . Anche in Inghilterra ilservizio è nato principalmente come servizio ospedaliero, per poigradualmente <strong>di</strong>ffondersi sul territorio e <strong>di</strong>venire anche serviziodomiciliare.Fra gli ospedali inglesi il Charing Cross Hospital <strong>di</strong> Londra èstato uno dei primi ad introdurre tale tipo <strong>di</strong> prestazione, e tuttorarappresenta una struttura all’avanguar<strong>di</strong>a anche in questo settore: èsede <strong>di</strong> una prestigiosa scuola <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina (la Chelsea WestminsterMe<strong>di</strong>cal School), fa parte dell’Imperial College, della London University.L’ospedale possiede una unità regionale <strong>di</strong> scienze neurologicheed è all’avanguar<strong>di</strong>a in molti settori: oncologia, neurologia,neurochirurgia, chirurgia della mano, arti artificiali. La struttura hauna capienza <strong>di</strong> 600 posti letto, e circa 6000 <strong>di</strong>pendenti.All’interno dell’ospedale la <strong>Terapia</strong> <strong>occupazionale</strong> ha un ambito<strong>di</strong> intervento molto ampio, essendo impiegata per trattare unavasta serie <strong>di</strong> malattie che in qualche modo limitano l’autonomia el’autosufficienza del paziente: patologie <strong>di</strong> tipo neurologico (morbo<strong>di</strong> Parkinson, le paralisi o le neuropatie periferiche), <strong>di</strong> tipo reumatologico(artriti, osteopatie), <strong>di</strong> tipo car<strong>di</strong>ologico. L’obiettivo è <strong>di</strong>massimizzare la sua autonomia funzionale e la sua autosufficienzaattraverso il coinvolgimento attivo del paziente in una serie strutturata<strong>di</strong> attività. Sulla base <strong>di</strong> una attenta valutazione delle abilità delpaziente, e delle capacità momentaneamente o definitivamentecompromesse, il terapista <strong>occupazionale</strong> elabora un programma <strong>di</strong>attività che possano aiutare il paziente a recuperare le facoltà compromesse,oppure ad adattarsi alle limitazioni subentrate imparandoa svolgere in maniera <strong>di</strong>fferente o con il supporto <strong>di</strong> ausili attivitàche non è più in grado <strong>di</strong> svolgere. Nel caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi complessi leattività riabilitative proposte vengono sud<strong>di</strong>vise in operazioni edattività semplici, facendo lavorare il paziente in maniera sequenzialeed incrementale.90 Da una ricerca effettuata negli Stati Uniti – il contesto in cui tale professionalità è nata esi è sviluppata – risulta che nel 1990 il 45% circa dei terapisti occupazionali operava pressoun reparto ospedaliero (Punwar, 1994), così come il 53% circa degli ospedali statunitensioffriva tale tipo <strong>di</strong> prestazione.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!