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DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO (EPD ...

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<strong><strong>DI</strong>CHIARAZIONE</strong> <strong>AMBIENTALE</strong> <strong>DI</strong> <strong>PRODOTTO</strong> (<strong>EPD</strong>)COVALIDATABIRRA Tuborg®International <strong>EPD</strong>® operated by The International <strong>EPD</strong> Consortium (IEC)CPC code: 24310 – Beer mad from malt (http://unstats.un.org/unsd/cr/registry/regcs.asp?Cl=9&Lg=1&Co=24310)Dichiarazione Ambientale di Prodotto Certificata - Numero di Registrazione: S-P-00311Data di Approvazione: 22.12.2011 - Revisione: 0Pagina 1 di 15


3. DESCRIZIONE DEL <strong>PRODOTTO</strong>3.1. CaratteristicheIl prodotto oggetto della presente dichiarazione è la birra a marchio Carlsberg® prodotta da CarlsbergItalia presso lo stabilimento di Induno Olona (VA e destinata alla vendita presso pub, bar, ristoranti epunti vendita della GDO (Grande Distribuzione Organizzata).L’identificativo del prodotto secondo la classificazione CPC (Central Product Classification) è:Beer made from malt – CPC 2431Vengono valutati per il medesimo prodotto tre scenari distributivi differenti:• Fusti in acciaio da 25l;• Fusti Draught Master Modular 20 (DM Modular 20) da 20l;• Bottiglie in vetro a perdere da 33cl, sciolte per la vendita sul canale Ho.Re.Ca, in unità divendita da 3 bottiglie l’una per il canale GDO;Per i tre scenari di distribuzione, è stata considerata la shelf life della birra all’interno dello specificocontenitore, ovvero:6 mesi per la birra conservata in fusti in acciaio; 9 mesi per la birra conservata in fusti DM Modular 20;15 mesi per la birra in bottiglia di vetro.A parità di consumo di birra annuo, la dimensione del contenitore, così come la shelf life, hannoripercussioni sulle quantità di prodotto acquistabili dai punti vendita volta per volta, e dunque sullafrequenza di approvvigionamento da parte di ogni singolo punto vendita.La composizione del prodotto, così come consegnato al cliente nei tre differenti contenitori, è laseguente:Fusto in acciaio (100 l – 4 fusti)Pagina 3 di 15Fusto DM Modular 20 (100 l – 5 fusti)Birra 100 kg 75,76% Birra 100 kg 95,43%Fusto (99,9% acciaio) 32 kg 24,24%Bottiglia in vetro – GDO (100l – 303 bottiglie)Fusto (70,7% PET, 20% PP, 4,7%nylon, 3,1% inchiostro, 1,5%altro


3.2. Unità funzionaleL'unità funzionale è rappresentata da 100l di birra infustata/imbottigliata e erogata al consumatorefinale (presso pub, bar, ristoranti e punti vendita GDO).L’unità funzionale si basa sulla produzione nell’anno di riferimento 2010 e rappresenta l’unità diriferimento di tutti i risultati della presente dichiarazione.3.3. Dichiarazione di contenutoTuborg è una birra a bassa fermentazione, appartenente al segmento Lager – subsegmento Europils 1 .Si caratterizza per la sua purezza e bevibilità. Le note di cereale ed il suo gusto secco, determinatoanche da un amaro ridotto ma presente durante l’intero assaggio, la rendono particolarmentedissetante. Di seguito le caratteristiche del prodotto:CARATTERISTICHE <strong>PRODOTTO</strong>SPECIFICHE <strong>PRODOTTO</strong>CAT. COMMERCIALE Premium GRADO ALCOLICO 5,0% alc. vol.CAT. LEGALE Birra ATTENUAZIONE 70%STILE Lager ESTRATTO REALE 3,40%TIPOLOGIA COLORE Chiaro COLORE 7,5SCHIUMA Fine, aderente BITTER UNITS (BU) 19ASPETTOLimpidoCOLORE Paglierino Scarico INFORMAZIONI NUTRIZIONALI PER 100INTENSITA’ OLFATTIVA Normaleml <strong>DI</strong> <strong>PRODOTTO</strong>FINEZZA OLFATTIVA Normale VALORE ENERGETICO 42 kcal (175 kJ)FRIZZANTEZZA Moderata PROTEINE 0,3 gCORPO Leggero GRASSI 0,0 gAMARO Moderato CARBOIDRATI 3,5 gEQUILIBRIO GUSTATIVO Orientato all’amaroRICCHEZZA RETROLFATTIVA NormalePERSISTENZA RETROLFATTIVA CortaMATERIE PRIMEAcquaMalto d’orzoGranturcoLuppolo3.4. Descrizione del processo produttivoLa produzione della birra può essere suddivisa in tre fasi principali, ovvero cottura del mosto,fermentazione e filtrazione.Durante la prima fase, che avviene in sala cottura, il malto d’orzo viene macinato fino ad ottenereuna specie di farina. Questa viene quindi miscelata con acqua calda ottenendo così il mosto(ammostatura).1 Birra di colore chiaro (


La parte liquida del mosto viene separata dalla parte solida tramite filtrazione e le trebbie, prodottodi scarto di questa operazione, vengono recuperate e vendute come mangime animale. A taleproposito, gli impatti ambientali associati alla percentuale di malto d’orzo che concorre allaproduzione delle trebbie sono stati allocati a queste ultime, e quindi non sono a carico del presentestudio LCA. L'allocazione dei carichi ambientali relativi alle trebbie è stata effettuata sulla base dellamassa.Il passo successivo alla filtrazione è la cottura del mosto all’interno di apposte caldaie. Questaoperazione è fondamentale per il tipo di birra che si vuole produrre e per la sterilizzazione del mosto.È durante questa fase che si ha anche l’aggiunta del luppolo. Nel corso dell'ebollizione si formanocomplessi insolubili che costituiscono il cosiddetto trub, che viene eliminato tramite chiarificazione.La fase successiva è quella della fermentazione. Il mosto viene raffreddato fino a temperature allequali può avvenire la fermentazione, quindi viene insufflato ossigeno in quanto il processo, nellostadio iniziale, si svolge in condizioni di aerobiosi.Segue quindi l’aggiunta del lievito ed il processo di fermentazione vero e proprio. Da questo si ha laproduzione di CO 2 , che viene quasi interamente recuperata per essere utilizzata nelle altre fasiproduttive in cui questa è richiesta.A fermentazione terminata si lascia la birra in vasche di maturazione così che i residui di lievito sidepositino sul fondo.La fase finale è quella di filtrazione, in cui la birra viene sottoposta ad una serie di operazioni volte arimuovere i residui di lievito ed altre sostanze torbide presenti e, quindi, ad un processo distabilizzazione volto a rendere la birra inalterabile prima che questa venga infustata o imbottigliata.3.5. I confini del sistema analizzatoI confini del sistema analizzato nello studio LCA comprendono tutte le fasi del ciclo vita dellaproduzione della birra, dalla coltivazione degli ingredienti fino allo smaltimento dei fusti e dellebottiglie dopo il consumo.In particolare il sistema comprende le seguenti fasi del ciclo di vita: “upstream processes” 2 :la fase di produzione ed il trasporto dei fusti e delle bottiglie;la fase di produzione ed il trasporto delle materie prime e additivi per il processoproduttivo della birra;“core process”: la fase di produzione della birra; la fase di infustamento o imbottigliamento della birra;“downstream processes”: le fasi di distribuzione del prodotto finito; la manutenzione degli impianti presso i punti vendita; I consumi che avvengono in fase d’uso degli impianti di spillatura;2 Nelle “General Programme Instructions” del sistema internazionale <strong>EPD</strong>® IEC (www.environdec.com) sono considerati “upstreamprocesses” quelli che includono l’acquisizione delle materie prime e dei semilavorati o componenti intermedi, “core process” quelli svoltinello stabilimento di produzione del prodotto oggetto di <strong>EPD</strong>, “downstream processes” i processi relativi alla fase d’uso e allo scenario difine vita.Pagina 5 di 15


le fasi di fine vita del prodotto (trasporti ai centri di smaltimento e raccolta,smaltimento in discarica ed eventuale recupero di materia ed energia).Le emissioni associate alla produzione di energia elettrica consumata sono imputate alle fasi dove sioriginano i consumi.Sono esclusi dai confini del sistema i carichi ambientali associati alla costruzione e manutenzionedegli impianti produttivi.I confini del sistema sono schematicamente rappresentati nella figura di seguito riportata :3.6. Confini temporali e fonte dei datiLa comparabilità fra <strong>EPD</strong> di prodotti diversi deve essere garantita anche su basi temporali. A tal fine sichiarisce che lo studio LCA che ha dato origine alla presente <strong>EPD</strong> si riferisce alla produzione di birraTuborg® nello stabilimento di Induno Olona (VA) in un anno solare. L’anno di riferimento per i dati egli indicatori riportati nella presente <strong>EPD</strong> è il 2010.I dati utilizzati per lo studio LCA sono stati direttamente misurati presso lo stabilimento di IndunoOlona (VA) e forniti direttamente dai principali fornitori dello stabilimento. In accordo con i GeneralProgramme Instructions i dati generici non sono superiori al 10%.Sono stati esclusi dallo studio, perché contribuiscono per meno dell'1% del totale degli impatti:l’approvvigionamento del lievito;gli additivi alle ricetta della birra;Pagina 6 di 15


4. <strong><strong>DI</strong>CHIARAZIONE</strong> DELLE PRESTAZIONI AMBIENTALITutti i dati quantitativi di seguito riportati si riferiscono all’unità funzionale scelta per l’<strong>EPD</strong>: 100l dibirra infustata/imbottigliata e erogata al consumatore finale (presso pub, bar e ristoranti). USO <strong>DI</strong> RISORSE 3Fustiin acciaioFusti DMModular 20Bottigliein vetroRISORSE NON RINNOVABILIRisorse materiali kg 5,34 4,55 53,92Di cui:Petrolio Greggio (feedstock) kg 0,02 1,11 1,76Cloruro di Sodio (NaCl) kg 1,44 0,94 10,75Ferro (Fe) kg 1,93 0,66 0,87Calcare (CaCO3) kg 0,67 0,44 11,50Cloruro di Potassio (KCl) kg 0,43 0,43 0,42Gas (feedstock) kg 0,01 0,31 0,46Sabbia (SiO2) kg 0,39 0,26 23,38Risorse a fini energetici MJ 2.049,59 1.453,26 2.634,67Di cui:GasMJ 688,68 603,29 1.156,66kg 12,76 11,18 21,44PetrolioMJ 1.127,12 616,35 990,50kg 25,05 13,70 22,01Nucleare MJ 117,28 123,23 246,69CarboneMJ 111,05 105,41 236,37kg 3,96 3,76 8,44RISORSE RINNOVABILIRisorse materiali kg 25,96 27,27 31,17Di cui:Biomassa (acqua inclusa) Kg 31,19 25,92 25,38Risorse a fini energetici MJ 166,26 169,24 209,55Di cui:Biomassa (solida) 4 MJ 136,88 136,84 134,22kg 15,48 15,48 15,18GROSS ENERGY REQUIREMENT (GER)Risorse energetiche - TOTALE MJ 2.496,33 1.978,94 3.271,15Energia elettrica (core process) MJ 230,00 161,40 302,58Energia elettrica (fase d’uso) MJ 0,12 0,12 0,00USO <strong>DI</strong> ACQUAAcqua l 968,90 1.034,42 1.304,05NOTA: nella tabella sono riportate singolarmente le risorse che contribuiscono almeno per il 5% del totale diogni sottocategoria. La differenza fra il valore totale della sottocategoria e la somma delle singole risorse èattribuibile alle risorse che contribuiscono singolarmente per meno del 5%.3 i dati di uso di risorse disaggregati in upstream processes, core process e downstream processes sono riportatinell’Allegato 14 comprensivo dell’energia feedstock della biomassa, ricavata dal suo potere calorificoPagina 7 di 15


IMPATTI POTENZIALIBIRRA IN FUSTI IN ACCIAIOCategorie d’ImpattoIntero Ciclo Upstream Core Downstreamdi Vita processes process ProcessesPotenziale di Effetto Serra (kg CO 2 eq.) 149,05 49,52 24,35 75,18Potenziale di Acidificazione (kg SO 2 eq.) 1,56 0,96 0,09 0,51Potenziale di Assottigliamento dellaFascia di Ozono (kg CFC 11 eq.)0,00 0,00 0,00 0,00Potenziale di Formazione di SmogFotochimico (kg C 2 H 4 eq.)0,54 0,50 0,01 0,03Potenziale di Eutrofizzazione(kg PO -3 4 eq.)15,58 15,58 0,00 0,00BIRRA IN FUSTI DM MODULAR 20Categorie d’ImpattoIntero Ciclo Upstream Core Downstreamdi Vita processes process ProcessesPotenziale di Effetto Serra (kg CO 2 eq.) 105,55 56,65 17,74 31,15Potenziale di Acidificazione (kg SO 2 eq.) 1,35 1,03 0,10 0,22Potenziale di Assottigliamento dellaFascia di Ozono (kg CFC 11 eq.)0,00 0,00 0,00 0,00Potenziale di Formazione di SmogFotochimico (kg C 2 H 4 eq.)0,52 0,50 0,01 0,01Potenziale di Eutrofizzazione(kg PO -3 4 eq.)15,53 15,53 0,00 0,00Categorie d’ImpattoBIRRA IN BOTTIGLIE IN VETROIntero Ciclodi VitaUpstreamprocessesCore processDownstreamProcessesPotenziale di Effetto Serra (kg CO 2 eq.) 190,18 131,31 28,22 30,65Potenziale di Acidificazione (kg SO 2 eq.) 1,95 1,63 0,11 0,21Potenziale di Assottigliamento dellaFascia di Ozono (kg CFC 11 eq.)0,00 0,00 0,00 0,00Potenziale di Formazione di SmogFotochimico (kg C 2 H 4 eq.)0,55 0,52 0,01 0,02Potenziale di Eutrofizzazione(kg PO -3 4 eq.)15,14 15,14 0,00 0,00 ALTRI IN<strong>DI</strong>CATORIPRODUZIONE <strong>DI</strong> RIFIUTIBIRRA INIntero ciclo UpstreamDownstreamCore ProcessFUSTO <strong>DI</strong> ACCIAIO di vita ProcessesProcessesTotali (kg) 5,73 1,99 0,73 3,01di cui Non pericolosi (kg) 5,38 1,95 0,71 2,72di cui Pericolosi (kg) 0,36 0,05 0,02 0,29Pagina 8 di 15


BIRRA INIntero ciclo UpstreamDownstreamCore ProcessFUSTO DM MODULAR 20 di vita ProcessesProcessesTotali (kg) 3,99 1,77 0,55 1,67di cui Non pericolosi (kg) 3,80 1,72 0,53 1,55di cui Pericolosi (kg) 0,19 0,05 0,02 0,12BIRRA INIntero ciclo UpstreamDownstreamCore ProcessBOTTIGLIA <strong>DI</strong> VETRO di vita ProcessesProcessesTotali (kg) 74,56 11,53 1,22 61,81di cui Non pericolosi (kg) 74,23 11,34 1,20 61,69di cui Pericolosi (kg) 0,33 0,19 0,02 0,12MATERIALI SOGGETTI A RICICLOBIRRA IN FUSTO <strong>DI</strong> ACCIAIO Acciaio (kg) 32,00BIRRA IN FUSTO DM MODULAR 20 Materiali Plastici (PET e PE) (kg) 0,50BIRRA IN BOTTIGLIA <strong>DI</strong> VETRO Vetro (kg) 40,125. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATILa tabella ed il grafico presentati di seguito sono molto utili per comprendere le prestazioniambientali legate al ciclo di vita della birra a marchio Tuborg® nei tre scenari distributivi. Si ricordache, per un confronto rigoroso delle prestazioni ambientali, gli indicatori devono essere comparaticon quelli relativi ai prodotti concorrenti riferiti alla medesima unità funzionale.RISORSE CONSUMATE (in g)CONSUMI IDRICI (litri)CONSUMI ENEGETICI (GER) (in MJ)POTENZIALE <strong>DI</strong> RISCALDAMENTOGLOBALE (GWP100) (in kg CO 2 eq.)ACI<strong>DI</strong>FICAZIONE (in kg SO 2 eq.)POTENZIALE <strong>DI</strong> FORMAZIONE <strong>DI</strong>SMOG FOTOCHIMICO (in kg C 2 H 4eq.)EUTROFIZZAZIONE (in kg PO 4 -3 )TOTALE RIFIUTI (kg)TOTALE RIFIUTI PERICOLOSI (kg)Fusti inAcciaioFusti DMModular 20Bottiglie inVetroFusti DMModular 2031.306,36 31.827,32 85.088,97 31.827,321,66% -62,60%968,90 1.034,42 1.304,05 1.034,426,76% -20,68%2.496,33 1978,94 3.271,15 1.978,94-20,73% -39,50%149,05 105,55 190,18 105,55-29,19% -44,50%1,56 1,35 2,38 1,35-13,54% -43,32%0,54 0,52 0,55 0,52-3,84% -4,70%15,58 15,53 15,14 15,53-0,33% 2,57%5,73 3,99 74,56 3,99-30,33% -94,65%0,35 0,19 0,33 0,19-47,20% -42,76%Pagina 9 di 15


6. INFORMAZIONI DA PARTE DELL’ORGANIZZAZIONELa tecnologia di distribuzione tramite fusti DM Modular 20 in PET è associata a nuovi impianti dispillatura sviluppati da Carlsberg Italia che sostituisco quelli tradizionali. Mentre in quest’ultimi labirra viene spillata tramite l’applicazione di una pressione di CO 2 internamente ai fusti, la tecnologiaDM Modular 20 prevede l’applicazione di una pressione di aria esternamente al fusto, eliminando inquesto modo l’utilizzo di bombole di CO 2 .I gestori dei punti vendita dovranno smaltire i fusti DM Modular 20, una volta esausti, nella raccoltadifferenziata della plastica, seguendo le indicazioni della propria amministrazione comunale.Non è previsto un sistema di vuoto a rendere per le bottiglie in vetro, che quindi devono esseresmaltite come già oggi accade nella raccolta differenziata del vetro, seguendo le indicazioni dellapropria amministrazione comunale. Carlsberg Italia S.p.A., in accordo con gli impegni sanciti nellapropria Politica Ambientale, approvata nell’ambito del Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO14001, tesi a perseguire la prevenzione dell’inquinamento, la minimizzazione degli effettisull’ambiente legati ai processi produttivi, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse naturali e ilmiglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali, ha esteso l’utilizzo della soluzioneinnovativa DM Modular 20 a tutte le birre prodotte e commercializzate, valorizzandone in questomodo la performance ambientali, come dimostrato dai dati riportati nella presente <strong>EPD</strong>.Pagina 10 di 15


7. INFORMAZIONI DA PARTE DELL’ORGANISMO <strong>DI</strong> CERTIFICAZIONELa presente <strong>EPD</strong> è stata approvata dall’Ente di Certificazione RINA Services S.p.A. (www.rina.org),accreditato da SWEDAC (Numero di Accreditamento 1812), in osservanza dei requisiti dello Standard“General Programme Instructions” del sistema internazionale <strong>EPD</strong>® IEC (www.environdec.com) e delPCR 2011:21.RINA Services S.p.A. è parte del network internazionale di certificazione IQNet (www.iqnetcertification.com).PCR Review condotta da:Fabio IraldoVerifica indipendente della dichiarazione e dei dati, in accordo con la ISO 14025:□ InternaX Esterna□ <strong>EPD</strong> process certificationVerificatore di terza parte:Rina Services S.p.A., Via Corsica 12, 16128 Genova, Italy, Tel: +39 010 53051, Fax: +39 0105351000, www.rina.orgSWEDAC Accreditamento: 1812Informazioni:Requisiti Specifici di Prodotto (PCR) di riferimento: PCR 2011:21Numero di registrazione: S-P-00311 Periodo di Validità: 22.12.2014Si ricorda inoltre che <strong>EPD</strong> sviluppate secondo diversi programmi possono non essere confrontabili.La presente <strong>EPD</strong> e tutte le informazioni a riguardo sono disponibili sul sito www.environdec.com.8. RIFERIMENTIPer la realizzazione dello studio LCA e della presente <strong>EPD</strong> sono stati utilizzati i seguenti documenti:o General Programme Inscructions (GPI) for Environmental Products Declarations;o PCR 2011:21.o Analisi LCA e Confronto degli Scenari Distributivi delle Birre Carlsberg, Tuborg, BAP ChiaraOriginale, BAP Bock Chiara e BAP Bock Rossa (02.12.2011, Rev. 2);o banca dati Software Boustead Model 5.11;o banche dati richieste dal PCR di riferimento;o banca dati ELCD - European Life Cycle Database (http://lca.jrc.ec.europa.eu);o banca dati Ecoinvent (http://www.ecoinvent.ch);o “The Carbon Footprint of Fat Tire® Amber Ale”, THE CLIMATE CO 2 NSERVANCY.Per lo smaltimento di fusti e bottiglie nella raccolta differenziata i gestori dei punti vendita devonofare riferimento alle indicazioni della propria amministrazione comunale.Pagina 11 di 15


Persone di riferimento per la dichiarazione ambientale di prodotto:Claudia Marsegaglia – Carlsberg Italia S.p.atel: +39 02 93536911e-mail: claudia.marsegaglia@carlsberg.itFabio Iraldo – IEFE Bocconitel: +39 02 58363820e-mail: fabio.iraldo@unibocconi.itNel percorso di realizzazione della presente <strong>EPD</strong> e dello studio LCA che ne costituisce la basescientifica, Carlsberg Italia S.p.a si è avvalsa del supporto tecnico e metodologico di un team diricerca dello IEFE - Università Bocconi di Milano, coordinato dal Prof. Fabio Iraldo e composto daMatteo Donelli e Andrea Fontanella.9. GLOSSARIOLCA: Life Cycle Assessment, è una metodologia regolata dagli standard ISO 14040 che mira aquantificare il carico energetico e ambientale del ciclo di vita di un prodotto o una attività, attraversola quantificazione dell’energia e dei materiali usati e delle emissioni (solide, liquide e gassose)rilasciate nell’ambiente, dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento dei rifiuti finaliUNITA’ FUNZIONALE : è l’unità di misura alla quale si riferiscono tutti i risultati riportati nella <strong>EPD</strong>.Tale grandezza serve come termine di paragone per confrontare i dati presentati in due o più <strong>EPD</strong>relative a prodotti appartenenti ad una specifica categoria omogenea di prodotto/servizio, ossiacontraddistinti dalla medesima PCREFFETTO SERRA (GWP100): fenomeno di riscaldamento globale dell’atmosfera, calcolato per iprossimi 100 anni, dovuto all’emissione in atmosfera di gas ad effetto serra quali anidride carbonica(CO 2 ), metano(CH 4 ), protossito di azoto (N 2 O), ecc.ACI<strong>DI</strong>FICAZIONE : abbassamento del pH di suoli, laghi, foreste, a causa dell’immissione in atmosferadi sostanze acide, con conseguenze dannose sugli organismi viventi (es. “piogge acide”)EUTROFIZZAZIONE : riduzione dell’ossigeno presente nei corpi idrici e necessario per gli ecosistemi acausa dell’eccessivo apporto di sostanze nutrienti quali azoto e fosforoASSOTTIGLIAMENTO DELLA FASCIA <strong>DI</strong> OZONO : degradazione della fascia di ozono stratosferico, chefunge da barriera contro la componente ultravioletta dei raggi solari, per opera di compostiparticolarmente reattivi, che si originano da clorofluorocarburi (CFC) o da clorofluorometani (CFM).La sostanza usata come riferimento per l’ODP (Ozone Depletion Potential) è il triclorfluorometano, oCFC-11.FORMAZIONE <strong>DI</strong> SMOG FOTOCHIMICO : formazione di ozono a livello di superficie terrestre dovutoall’immissione in atmosfera di idrocarburi incombusti e ossidi di azoto in presenza di radiazionesolare. Tale fenomeno è dannoso per gli organismi viventi, ed è spesso presente nei grandi centriurbaniPagina 12 di 15


GROSS ENERGY REQUIREMENT (GER) : è un indicatore, espresso in MJ o in kWh, dell’energia totaleestratta dall’ambiente durante tutto il ciclo di vita di una unità funzionale del prodotto/servizio.Contribuiscono a tale indicatore le quote di energia consumata per alimentare i processi produttivi,per produrre i combustibili utilizzati nei processi, per le fasi di trasporto, oltre alla quota di energiacontenuta e “congelata” nei materiali potenzialmente combustibiliSHELF LIFE: durata di conservazione di un prodotto alimentare, ovvero il tempo durante il quale,dopo il confezionamento, il prodotto rimane accettabile in condizioni ambientali definite.Pagina 13 di 15


Intero Ciclo diVitaUpstreamProcessesCoreProcessDownstreamProcessesIntero Ciclo diVitaUpstreamProcessesCoreProcessDownstreamProcessesIntero Ciclo diVitaUpstreamProcessesCoreProcessDownstreamProcessesALLEGATO 1 - Uso di Risorse nei tre scenari di distribuzione disaggregato in Upstrem Processes, Core Process e Downstream ProcessesBIRRA IN FUSTO IN ACCIAIO BIRRA IN FUSTO DM MODULAR 20 BIRRA IN BOTTIGLIA <strong>DI</strong> VETRO 33clRISORSE NON RINNOVABILIRisorse materiali kg 5,34 1,98 1,33 2,03 4,55 3,11 0,61 0,83 53,92 52,51 0,60 0,81Di cui:Petrolio Greggio (feedstock) kg 0,02 0,00 0,01 0,00 1,11 1,10 0,01 0,00 1,76 1,76 0,00 0,00Cloruro di Sodio (NaCl) kg 1,44 0,39 0,99 0,06 0,94 0,41 0,50 0,02 10,75 10,23 0,50 0,02Ferro (Fe) kg 1,93 0,38 0,00 1,56 0,66 0,02 0,00 0,64 0,87 0,25 0,00 0,62Calcare (CaCO3) kg 0,67 0,33 0,01 0,33 0,44 0,30 0,01 0,13 11,50 11,36 0,01 0,13Cloruro di Potassio (KCl) kg 0,43 0,43 0,00 0,00 0,43 0,43 0,00 0,00 0,42 0,42 0,00 0,00Gas (feedstock) kg 0,01 0,00 0,01 0,00 0,31 0,30 0,00 0,00 0,46 0,45 0,00 0,00Sabbia (SiO2) kg 0,39 0,22 0,16 0,00 0,26 0,22 0,04 0,00 23,38 23,34 0,04 0,00Risorse a fini energetici MJ 2.049,59 714,76 315,38 1.019,45 1.453,26 788,02 243,72 421,51 2.634,67 1.850,54 373,21 410,92Di cui:GasMJ 688,68 411,17 230,73 46,78 603,29 434,68 149,31 19,30 1.156,66 857,16 281,18 18,32kg 12,76 7,62 4,28 0,87 11,18 8,06 2,77 0,36 21,44 15,89 5,21 0,34PetrolioMJ 1.127,12 151,52 42,09 933,51 616,35 177,55 52,71 386,09 990,50 561,96 51,31 377,23kg 25,05 3,37 0,94 20,74 13,70 3,95 1,17 8,58 22,01 12,49 1,14 8,38Nucleare MJ 117,28 91,01 19,46 6,82 123,23 101,89 18,54 2,81 246,69 225,97 18,11 2,61CarboneMJ 111,05 55,56 23,03 32,46 105,41 69,36 22,67 13,37 236,37 201,47 22,12 12,79kg 3,96 1,98 0,82 1,16 3,76 2,48 0,81 0,47 8,44 7,19 0,79 0,46Pagina 14 di 15


RISORSE RINNOVABILIRisorse materiali kg 25,96 25,86 0,08 0,02 27,27 27,18 0,09 0,01 31,17 31,08 0,09 0,01Di cui:Biomassa (acqua inclusa) Kg 31,19 25,86 0,07 5,26 25,92 25,83 0,08 0,01 25,38 25,29 0,08 0,01Risorse a fini energetici MJ 166,26 148,15 13,91 4,19 169,24 150,94 16,56 1,74 209,55 191,81 16,15 1,59Di cui:Biomassa (solida) 5 MJ 136,88 136,58 0,24 0,06 136,84 136,57 0,25 0,02 134,22 133,96 0,24 0,02kg 15,48 15,44 0,03 0,01 15,48 15,45 0,03 0,00 15,18 15,15 0,03 0,00ACQUAAcqua l 968,90 326,47 580,37 62,06 1034,42 489,01 519,90 25,51 1.304,05 683,05 596,60 24,40NOTA: nella tabella sono riportate singolarmente le risorse che contribuiscono almeno per il 5% del totale di ogni sottocategoria. La differenza fra il valore totale dellasottocategoria e la somma delle singole risorse è attribuibile alle risorse che contribuiscono singolarmente per meno del 5%.5 comprensivo dell’energia feedstock della biomassa, ricavata dal suo potere calorificoPagina 15 di 15

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