A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et al.Tab. II. Rischi ed effetti col<strong>la</strong>terali di rilievo. Risks and majorside effects.Rischio di mortalità: 1:30.000 durante l’anestesiaTurbe mnesiche transitorie (< 30%)Cefalea, dolori musco<strong>la</strong>ri, nausea o vomito transitori(< 30%)Disturbi cognitivi reversibili (< 20%)Viraggio maniacale (< 15%)Stato confusionale post-convulsivo transitorio (< 10%)Effetti col<strong>la</strong>terali cardiovasco<strong>la</strong>ri (< 5%)attribuibili al<strong>la</strong> TEC sono transitori e regrediscono disolito completamente entro poche ore o pochi giorni,in casi meno propizi entro i sei mesi 16 78 . In casi moltorari può manifestarsi una mancanza di certi contenutidel<strong>la</strong> memoria autobiografica oppure un disturbo dimemoria soggettivo irreversibili 74 79-81 , eventi estremamenterari nel posizionamento uni<strong>la</strong>terale deglielettrodi 73 78 . Amnesie anterograde sono praticamenteirrilevabili dopo una settimana 82 , mentre idisturbi di memoria retrograda <strong>per</strong>durano spessopiù a lungo 71 83 84 . Il posizionamento degli elettrodi(uni- o bi<strong>la</strong>terale), <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>zione di fase (impulsosinusoidale o rettango<strong>la</strong>re) e di <strong>la</strong>rghezza dellostesso impulso, e infine il dosaggio dello stimolosono parametri di trattamento fondamentali cheinfluiscono sui disturbi cognitivi 78-80 85 86 . La TECuni<strong>la</strong>terale all’emisfero non dominante con impulsibrevi e rettango<strong>la</strong>ri incide meno sul<strong>la</strong> memoria chenon <strong>la</strong> TEC bi<strong>la</strong>terale 73 87-89 . Ulteriori provvedimenti<strong>per</strong> <strong>la</strong> prevenzione e <strong>terapia</strong> dei disturbi cognitivi vengonotrattati nel paragrafo re<strong>la</strong>tivo.Danni alle funzioni cognitive complesse come l’intelligenza,<strong>la</strong> capacità di astrazione o l’apprendimentonon sono mai stati osservati né corre<strong>la</strong>ti al<strong>la</strong> TEC 90-92 .Cefalea, nausea o vomito possono insorgere subitodopo l’applicazione del<strong>la</strong> TEC, si verificano in unterzo dei pazienti e sono facilmente trattabili conapplicazioni locali di calore o di freddo, con dei massaggio tramite <strong>la</strong> somministrazione di analgesici eantiemetici. Dall’introduzione dei miori<strong>la</strong>ssanti anchei dolori musco<strong>la</strong>ri sono divenuti rari. Le leggere dolenziemusco<strong>la</strong>ri sono dovute al<strong>la</strong> succinilcolina.Eventuali stati di agitazione e confusione o staticrepusco<strong>la</strong>ri post-convulsivi regrediscono di solitorapidamente. Nel<strong>la</strong> TEC uni<strong>la</strong>terale il riorientamentocompleto avviene in media dopo 8 minuti, nel<strong>la</strong> TECbi<strong>la</strong>terale dopo 26 minuti 83 . Generalmente circa il10% di tutti i pazienti presenta stati di agitazione 78 .Nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi l’agitazione è leggera edura pochi minuti.Il viraggio ipomaniacale o maniacale è riportato inletteratura al massimo in un decimo di tutti i pazientecon depressione unipo<strong>la</strong>re e in un terzo di tutti i pazienticon disturbo bipo<strong>la</strong>re. La sintomatologia è rego<strong>la</strong>rmentereversibile dopo alcuni giorni, solo in singolicasi è stata prolungata <strong>la</strong> pausa tra i singoli trattamentio è stato aggiunto uno stabilizzatore dell’umore 93 .Tra i possibili disturbi neurologici causati dal<strong>la</strong> TECsi considerano afasie, apraxie e agnosie transitorie.Questi sintomi di rego<strong>la</strong> regrediscono completamentedopo 30 minuti e non esigono ulteriori terapie 94 .Anche convulsioni protratte e in casi estremi statiepilettici fanno parte dei rischi assai rari. Le concauseindividuate possono essere terapie con farmaci cheabbassano <strong>la</strong> soglia convulsivante come il litio o <strong>la</strong>teofillina, una tendenza patologica a crisi epilettichepreesistente o un’iponatriemia indotta ad esempio daeccessiva ingestione di acqua. In ogni caso <strong>la</strong> convulsionedeve essere interrotta farmacologicamente dopouna <strong>per</strong>sistenza di 120 secondi, o<strong>per</strong>azione di rego<strong>la</strong>coronata da successo con <strong>la</strong> somministrazione endovenosadi benzodiazepine.Anche rallentamenti psicomotori o irritabilità sonoeventi transitori e rari.Con l’applicazione delle tecniche moderne il rischio dimortalità connesso al<strong>la</strong> TEC è di 1:30.000 trattamentimentre il rischio dell’anestesia generale è 1:10.000 95 96 .Con ciò <strong>la</strong> TEC si posiziona tra i trattamenti in anestesiagenerale più sicuri. I casi di decesso a causa del<strong>la</strong>TEC sono estremamente rari e derivano da incidentianestesiologici con arresto cardio-respiratorio 78 .Gli effetti col<strong>la</strong>terali cardiovasco<strong>la</strong>ri come vagotonie,bradiaritmie e altri disturbi cardioritmici comportano,data <strong>la</strong> presenza obbligatoria di un anestesista, un rischiore<strong>la</strong>tivo e tempestivamente risolvibile 14 17 31 78 97 . Da considerareattentamente sono le patologie cardioritmichee <strong>la</strong> prescrizione contemporanea di farmaci potenzialmentecardiotossici (vedi paragrafo “controindicazionire<strong>la</strong>tive”).Considerati il digiuno preo<strong>per</strong>atorio, l’astinenza dalfumo e le tecniche di trattamento moderne, <strong>la</strong> probabilitàdi una polmonite ab ingestis è minima. Il rischioaumenta lievemente nei fumatori a causa dell’escrezionemaggiore di succo gastrico, condizione che aquesti pazienti va comunicata.Un’apnea prolungata dopo <strong>la</strong> TEC è un ulteriorerischio <strong>per</strong> pazienti carenti di colinesterasi. Grazieal<strong>la</strong> preventiva analisi del<strong>la</strong> colinesterasi nel siero,alle misure farmacologiche preventive e all’assistenzarespiratoria prolungata, si ricorre solo in casi rarissimiall’intubazione.Con l’applicazione corretta di una protezione dentale,il paziente non dovrebbe riportare lesioni ai denti, alle<strong>la</strong>bbra, al pa<strong>la</strong>to o al<strong>la</strong> lingua.La rottura del<strong>la</strong> vescica nel corso del<strong>la</strong> TEC è statadocumentata in due casi in cui <strong>la</strong> vescica non era stataevacuata prima dell’intervento nonostante <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tivaindicazione.508
- Page 6 and 7: terapia elettroconvulsivanteControi
- Page 9 and 10: A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et
- Page 11 and 12: A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et
- Page 13 and 14: A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et
- Page 15 and 16: A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et
- Page 17 and 18: A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et
- Page 19: A. Conca, R. Pycha, G. Giupponi et