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C. Leone - Il Rinnovo Degli Impianti IndustrialiLe formule Mapiripercussioni. Soprattutto nel caso di obsolescenza, ma anche nel caso più semplice disopravvenuta inefficienza tecnica degli impianti ormai logori, quando questi, comunque, vengonosostituiti da impianti più moderni, il semplice rinnovo si rivela spesso insufficiente se non siagisce contemporaneamente e conseguentemente sugli altri elementi della combinazioneaziendale che con gli impianti concorrono all'ottenimento di un risultato produttivo collocabileeconomicamente sul mercato, e sui lineamenti organizzativi dell'attività produttiva, commercialee amministrativa dell'azienda.Quando l'obsolescenza e gli effetti del logorio fisico si trasferiscono in modo decisivoall’azienda e alla sua economicità, il rinnovo e l’ammodernamento degli impianti non bastano aripristinare l'operatività economica dell'impresa nell'ambiente: poiché è all'azienda che gli effettinegativi si sono estesi, si impongono interventi riguardanti l’azienda nella sua totalità.Il problema del rinnovo, tuttavia, non può essere limitato alla determinazione dellaconvenienza o meno di procedervi e agli interventi a esso collegati: questa stessa convenienzadipende infatti anche dal momento in cui l'operazione viene realizzata. Soltanto se avviene nelmomento supposto ottimale dal punto di vistaeconomico, il rinnovo può consentire all'impresa il raggiungimento dello scopo che con lasua attuazione essa si prefigge: il mantenimento e il miglioramento dell'equilibrio economicoaziendale esistente o il suo ripristino, quando esso sia più o meno gravemente compromesso.Dall'effettuazione del rinnovo in momenti diversi da quello ritenuto ottimo, in effetti,l'impresa subisce conseguenze negative, in entrambi i casi di ritardo o di anticipo della decisione.Nel caso in cui il rinnovo venga ritardato, l'azienda vedrà molto probabilmente aumentaresempre più velocemente i propri costi di produzione e non sarà più in grado di essere competitivasui prezzi di vendita rispetto alle concorrenti, tanto più quanto più queste impieghino impiantinuovi e più moderni; quindi, vedendo ridurre a poco a poco i propri profitti, incontrerà sempremaggiori difficoltà nel reperire i fondi con cui procedere alla sostituzione resasi nel frattemponecessaria con ulteriore urgenza. Inoltre, a quel punto, il rinnovo potrebbe rivelarsi ormai inutilese l'impresa ha subito per troppo tempo i riflessi negativi dell'utilizzo di impianti non funzionali.D'altro canto, anticipare la sostituzione può comportare una diminuzione della redditivitàaziendale a causa di una contrazione dello sfruttamento dell'investimento: si riduce il periodo ditempo entro cui ripartire il costo sostenuto per l'acquisizione dell'impianto (aumentando così ilcosto unitario dei servizi produttivi resi dallo stesso) e inoltre il capitale investito, e non ancorasmobilizzato tramite il processo di ammortamento, difficilmente potrà essere integralmenterecuperato attraverso la vendita dell'impianto dismesso.Il soggetto aziendale, allora, deve essere in grado di cogliere tempestivamente l’evoluzionedelle forze aziendali e ambientali per individuare il momento in cui esse presentano lacomposizione più favorevole all'esecuzione del rinnovo in termini di economia, quindi con ilmassimo contributo all'economicità della gestione di impresa.Nelle nostre considerazioni vogliamo riferirci al concetto di "catena dei rinnovi": occorrericercare l'intervallo ottimo di sostituzione al termine del quale procedere ogni volta al rinnovodell'impianto fino a quel momento in esercizio, in modo che sia massimo il reddito riferito non alsingolo impianto, ma all'intera catena delle successive sostituzioni. Un passo successivo vienecompiuto perfezionando il concetto di catena dei rinnovi con l’introduzione dell'obsolescenza e- © 2003 www.ea2000.it N. 1/2005 15

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