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Descrizione dell'attività di ricovero, ambulatoriale, di emergenza e di ...

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LAZIOSANITÀAGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA<strong>Descrizione</strong> dell’attività<strong>di</strong> <strong>ricovero</strong>, <strong>ambulatoriale</strong>, <strong>di</strong> <strong>emergenza</strong> e<strong>di</strong> assistenza farmaceutica dellestrutture ospedaliere del LazioAnno 2010Febbraio 2012


<strong>Descrizione</strong> dell’attività <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong>, <strong>ambulatoriale</strong>, <strong>di</strong><strong>emergenza</strong> e <strong>di</strong> assistenza farmaceutica delle struttureospedaliere del Lazio.Anno 2010


Responsabile del progetto: Aldo RosanoResponsabile esecutivo: Stefania TrifelliAnalisti: Laura Cacciani, Maria Letizia Giarrizzo, Marco Lacalamita, Jessica Mantovani, Valentina Mattia,Elena San Martini, Luca Sementilli, Stefania TrifelliComitato scientifico: Gabriella Guasticchi, Piero Borgia, Giuliano Lori, Paolo Papini, Cinzia TorriAutori degli approfon<strong>di</strong>menti: Laura Cacciani, Laura Camilloni, Andrea Gad<strong>di</strong>ni, Stefano Genio, MariaLetizia Giarrizzo, Marco Lacalamita, Jessica Mantovani, Letizia Orzella, Cinzia Torri, Stefania Trifelli.II e<strong>di</strong>zione – Rivista e corretta il 23 febbraio 2012


INDICEPag.Introduzione ........................................................................................................................................ 5Schede degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> offerta sanitaria a livello regionale e per struttura erogatrice ...............................7<strong>Descrizione</strong> dei principali in<strong>di</strong>catori utilizzati .................................................................................9Schede regionali ..................................................................................................................................11Schede delle strutture ospedaliere nelle ASL ..........................................................................................23Schede delle strutture aziendalizzate ...................................................................................................327Approfon<strong>di</strong>menti - Analisi dell’offerta sanitaria ......................................................................................385L’ospedalizzazione ..................................................................................................................387L’<strong>emergenza</strong> ..........................................................................................................................391L’assistenza specialistica …………………………………………………………………………………………..…………397La riabilitazione e la lungodegenza ..........................................................................................400L’erogazione <strong>di</strong>retta dei farmaci ...............................................................................................406Appen<strong>di</strong>ce .........................................................................................................................................409L’attività delle Case <strong>di</strong> Cura Neuropsichiatriche nella regione Lazio .............................................411Glossario ...........................................................................................................................................421


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________INTRODUZIONEScopo del presente rapporto è quello <strong>di</strong> fornire le informazioni utili a descrivere l’offerta <strong>di</strong> prestazionisanitarie in ambito ospedaliero nell’anno 2010.Nella prima parte sono presentate le schede contenenti in<strong>di</strong>catori calcolati sia a livello regionale sia persingola struttura erogatrice. Tali in<strong>di</strong>catori sono stati costruiti integrando i dati desunti dai <strong>di</strong>versi sistemiinformativi gestiti da Laziosanità – ASP: il Sistema Informativo Ospedaliero (SIO), il Rapporto accettazione<strong>di</strong>missioneper la riabilitazione (RAD-R), il Sistema Informativo Emergenza Sanitaria (SIES), il SistemaInformativo Assistenza Specialistica <strong>ambulatoriale</strong> (SIAS) e quello dell'assistenza farmaceutica (FarmED). Idati presentati fanno riferimento agli archivi aggiornati a maggio 2011, ad eccezione del FarmED, il cui datodel 2010 consolidato era <strong>di</strong>sponibile a partire dal mese <strong>di</strong> settembre. Per agevolare la correttainterpretazione degli in<strong>di</strong>catori sono state riportate anche le loro definizioni.I ricoveri ospedalieri riportati nelle schede sono stati selezionati considerando quelli a carico del ServizioSanitario Nazionale (SSN), <strong>di</strong>stinti tra acuti (con esclusione dei ricoveri dei neonati sani - DRG=391 ),lungodegenza e riabilitazione post acuzie, erogati in regime or<strong>di</strong>nario o <strong>di</strong> d ay-hospital. Nel rapporto èrilevata anche l’attività dei punti nascita, con il numer o <strong>di</strong> parti, a carico del SSN, effettuati nel corso d el2010 da ciascuna struttura desunti dal flusso informativo dei Certificati <strong>di</strong> Assistenza al Parto (CeDAP).Per l’attività <strong>di</strong> specialistica <strong>ambulatoriale</strong> è stata considerata l’attività erogata a carico del servizio sanitarionazionale comprensiva della quota <strong>di</strong> prestazioni eccedenti il budget annuale assegnato alle strutture privateprovvisoriamente accre<strong>di</strong>tate. Per l’attività <strong>di</strong> pr onto soccorso è stato considerato l’intero volume <strong>di</strong> accessidei residenti e non residenti nel Lazio, con l’esclusione dei ricoveri programmati. Per l'attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione<strong>di</strong>retta dei farmaci dei presi<strong>di</strong> delle ASL e degli ospedali classificati, sono state considerate solo le prestazionisvolte dai presi<strong>di</strong> ospedalieri, escludendo quelle erogate da presi<strong>di</strong> territoriali (comprese le farmacie<strong>di</strong>strettuali), mentre le strutture aziendalizzate (Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari e Istituti <strong>di</strong>Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) sono stati considerati presi<strong>di</strong> a carattere esclusivamente ospedalieroe pertanto sono stati inclusi tutti i farmaci da loro erogati. Il numero <strong>di</strong> posti letto delle specialità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong>per acuti è desunto dalla dotazione per l'anno 2010 riportata nel DPCA 80/2010; per il Bambino Gesù,struttura non presente in tale decreto, si è fatto riferimento alla rilevazione del Nuovo Sistema InformativoSanitario (NSIS) del Ministero della Salute relativa ai dati <strong>di</strong> struttura e delle attività a carico del ServizioSanitario Regionale (SSR), comunicati dalla Regione Lazio a luglio 2010. Nel caso <strong>di</strong> specialità per le quali lastruttura non abbia riferito alcuna <strong>di</strong>missione nel corso del 2010, il dato sulla dotazione <strong>di</strong> posti letto n on èstato riportato, anch e se presente nel citato DPC A 80/2010. Laddove sono state rilev ate <strong>di</strong>missioni inspecialità <strong>di</strong> strutture erogatrici per le quali non risultano posti letto accre<strong>di</strong>tati, è stata inserita l’in<strong>di</strong>cazione“non <strong>di</strong>sponibile” (ND). I posti letto per la lungodegenza sono stati desun ti dalla rilevazione NSIS per ipresi<strong>di</strong> ospedalieri, mentre per le case <strong>di</strong> cure convenzionate sono stati desunti dai seguenti provve<strong>di</strong>mentiamministrativi della regione Lazio: DGR 355/2000, de terminazione n° D1782 del 21/05/200 7 della <strong>di</strong>rezioneregionale “Tutela della Salute e Sistema Sanitario Regionale” e il decreto n° 41 del 18/06/2009. Per l’attività<strong>di</strong> riabilitazione post acuzie i posti letto delle relative specialità sono stati attribuiti in accordo con i seguentiprovve<strong>di</strong>menti amministrativi: DGR 143/2006, decreto n° 88 del 23/12/2009 e decreto n° 28 del 25/03/2010e sono stati riportati anche nei casi in cui le strutture non presentano <strong>di</strong>missioni nel regime <strong>di</strong> riferimento. Lespecialità <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione dei ricoveri presenti nelle schede sono quelle <strong>di</strong>chiarate dalle strutture.Nel caso d ei poli ospedalieri, comprendenti più stabilimenti, gli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> attività per acuti sono for niti<strong>di</strong>stintamente per ogni stabilimento. L’associazione tra il numero <strong>di</strong> posti letto e le <strong>di</strong>missioni per specialità èinvece stata possibile a livello <strong>di</strong> struttura e non per singolo stabilimento. Per l’attività <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> in acuzienon è stato possibile avere informazioni validate sui posti letto attivi nel 2010 né su eventuali perio<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiusura delle stesse o <strong>di</strong> singoli loro reparti. Per tali ragioni i dati relativi ai posti letto del presente rapportohanno valore solo in<strong>di</strong>cativo e ciò va considerato nell’interpretazione dei val ori dei tassi <strong>di</strong> occupazioneriportati. Nella seconda parte del rapporto sono presentati degli approfon<strong>di</strong>menti che analizzano alcuniaspetti dell’offerta <strong>di</strong> prestazioni per ciascun ambito assistenziale, attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>benchmark. Ove possibile, sono state calcolate delle serie temporali degli in<strong>di</strong>catori sanitari prescelti al fine <strong>di</strong>potere analizzare gli andamenti anche in relazione alle politiche sanitarie introdotte nel periodo in stu<strong>di</strong>o.2


Schede degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> offerta sanitariaa livello regionale e per struttura erogatrice


6 ( ) ( ) 7


2,0 20


297.220 21


409.238 23


1,8 26


968.511 28


0,5 30


8.206 31


2,1 19.558 32


1,0 83.151 34


16,3 53.189 38


277.356 41


1,8 181.901 45


1,2 47


770.593 49


0,9 51


61.760 52


2,1 53


1.083.455 55


2,5 59


473.430 61


2,4 63


377.587 65


1,5 68


490.602 69


1,1 71


11.070 72


1,5 8.187 73


7.044 75


0,7 461 77


0,7 2.544 79


0,5 2.901 81


1,4 17.198 83


0,9 86


619.206 88


15.028 91


1,6 92


1.037.644 93


1,3 95


286.575 96


0,3 98


33.799 99


81.298 100


101


210.074 102


103


104


0,8 105


186.732 106


2,5 107


108


109


0,3 110


21.318 111


1,9 113


114


376.113 115


116


117


4,1 118


79.074 119


120


1,5 121


122


425.799 123


124


2,0 125


244.701 126


127


1,6 128


284.819 129


130


0,2 131


4.400 132


0,7 133


468 134


58.298 135


261 136


2,0 43.949 137


138


1,7 139


22.111 140


4.744 141


142


1,6 143


51.088 144


145


146


147


2,7 149


150


433.058 151


152


1,7 153


297.141 154


155


0,9 21.554 156


157


158


2,9 160


161


590.485 162


163


1,2 164


289.577 165


166


1,5 167


143.538 168


169


3,5 170


262.866 171


172


2,2 173


174


441.004 175


176


12.249 177


10.189 178


170.157 179


19.530 180


182


52.179 183


184


1,4 185


943.968 186


187


2,0 188


189


717.195 190


191


2,6 192


193


1.219.419 194


195


1,7 196


72.889 197


198


1,5 199


512.316 200


201


202


0,6 203


46.279 204


3,6 47.339 205


206


3,2 207


368.820 208


3,1 209


113.689 210


0,6 211


202.793 212


9.624 213


131.935 214


215


1,5 216


96.265 217


218


43.097 219


1,5 220


170.114 221


0,4 222


223


1,4 225


228.657 226


227


3,1 228


366.108 229


230


231


1,0 223.824 232


233


234


241.082 235


1,8 236


210.623 237


238


1.459 239


1,0 42.907 240


241


2,7 242


243


718.560 244


245


2,9 247


248


1.230.129 250


251


252


253


2,7 255


256


446.552 257


258


259


2,2 260


261


615.268 262


263


264


2,5 265


266


1.257.335 267


268


269


1,3 270


59.804 271


1,2 272


93.278 273


274


144.646 275


276


277


1,1 278


88.000 279


280


17.822 281


2,3 283


284


1.026.062 285


286


1,5 287


462.342 288


289


2,5 290


277.166 291


292


2.037 293


294


9,2 295


129.742 296


173.446 297


298


26.785 299


300


5.584 301


3,2 302


302.771 303


304


3,0 305


306


895.867 307


308


1,7 309


310


721.405 311


312


4,8 25.720 313


314


0,8 24.847 315


316


0,3 35.798 317


1,0 61.700 318


319


320


321


2,5 323


324


325


1.618.173 326


327


328


2,7 329


330


922.394 331


332


333


3,7 334


335


336


1.289.644 337


338


339


4,2 340


341


937.749 342


343


344


9,1 345


346


347


2.784.173 348


349


3,8 350


351


352


2.131.545 353


354


355


9,0 356


1.208.911 357


358


240.235 359


360


11,7 1.246.664 361


362


0,3 140.958 363


364


11,8 365


615.067 366


367


368


13,1 846.930 369


370


3,2 371


372


1.071.694 373


374


375


5,6 376


377


1.870.935 378


379


APPROFONDIMENTIAnalisi dell’offerta sanitaria


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________L’ospedalizzazioneLaura Cacciani, ASP LazioSanitàIntroduzioneIl ruolo dell’ospedale per acuti sta cambiando in Italia, così come in molti Paesi, dove si tende sempre <strong>di</strong> piùa <strong>di</strong>minuire il numero <strong>di</strong> ricoveri trasferendo l’attività verso regimi assistenziali <strong>di</strong>versi da quello ospedaliero,in un’ottica <strong>di</strong> razionalizzazione della spesa sanitaria avviata dal D.Lgs. 502/92. A tal fine, il monitoraggio deiricoveri inappropriati dal punto <strong>di</strong> vista amministrativo, già prevista a livello nazionale nel DMPC 29/11/2001sui LEA e ripresa nel Nuovo Patto per la Salute 2010-2012, ha avuto un ruolo centrale nelle misure atte allariduzione dei costi per i servizi sanitari erogati. Parallelamente, e con le stesse finalità, è stato avviato unprocesso <strong>di</strong> riorganizzazione e <strong>di</strong> riduzione progressiva del numero dei posti letto (DCA 80/10) che, tuttavia,non sempre si traduce necessariamente in un decremento complessivo dei costi sanitari. E’ noto, infatti, chetra gli effetti collaterali <strong>di</strong> una politica che agisce secondo parametri esclusivamente “contabili”, vaconsiderato l’impatto sull’accesso alle cure <strong>di</strong> una popolazione che invecchia, oltre che i costi <strong>di</strong>riorganizzazione del personale. Tale impatto può implicare un aumento, piuttosto che una <strong>di</strong>minuzione, dellaspesa sanitaria, soprattutto in assenza <strong>di</strong> un’adeguata riorganizzazione <strong>di</strong> livelli assistenziali <strong>di</strong>versi da quelloospedaliero.La presente analisi descrive i trend temporali <strong>di</strong> alcuni in<strong>di</strong>catori dell’attività a carico del SSN erogata inacuzie dalle strutture ospedaliere presenti nel Lazio, con l’obiettivo <strong>di</strong> valutare l’effetto dei provve<strong>di</strong>menti attia favorire la deospedalizzazione emanati negli ultimi cinque anni.Meto<strong>di</strong>Dai dati sulle schede delle <strong>di</strong>missioni ospedaliere del Lazio registrate nel quinquennio 2006-2010 sono staticalcolati i seguenti in<strong>di</strong>catori, separatamente per tipologia <strong>di</strong> struttura e anno e considerando solo i ricoveriper acuti onere SSN:- percentuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni inappropriate in regime or<strong>di</strong>nario, calcolata come rapporto tra il numero <strong>di</strong><strong>di</strong>missioni per acuti giu<strong>di</strong>cate a rischio <strong>di</strong> inappropriatezza secondo i criteri enunciati nel Nuovo Pattoper la Salute 2010-2012 e il totale delle <strong>di</strong>missioni in regime or<strong>di</strong>nario;- percentuale <strong>di</strong> ricoveri in day-hospital chirurgico sul totale delle <strong>di</strong>missioni in day-hospital;Per gli stessi anni sono state inoltre calcolate le seguenti misure semplici:- il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni, la degenza totale e la degenza me<strong>di</strong>a in regime or<strong>di</strong>nario;- il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni, gli accessi totali e gli accessi me<strong>di</strong> in day-hospital.RisultatiNella tabella 1 sono stati riportati gli in<strong>di</strong>catori calcolati per regime e tipologia amministrativa della struttura,dal 2006 al 2010. La tabella 2 mostra le variazioni percentuali degli in<strong>di</strong>catori avvenute nel quinquennio2006-2010. Nel 2010, il numero delle <strong>di</strong>missioni in regime or<strong>di</strong>nario è risultato pari a 667.739 ed è <strong>di</strong>minuitodal 2010 al 2006 del 13,2% a livello regionale; la contrazione maggiore è avvenuta nelle Case <strong>di</strong> curaaccre<strong>di</strong>tate (-30,1%). A tale decremento si è associata una flessione del numero <strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> degenzaerogate (-12,5%), pari a 4.856.949, e un leggero incremento della durata me<strong>di</strong>a della degenza (0,9%), paria 7,3 giorni. Hanno fatto eccezione i Policlinici universitari dove si osserva un incremento <strong>di</strong> tutte le misureriportate. Le percentuali <strong>di</strong> ricoveri inappropriati mostrano un andamento decrescente nel periodoconsiderato (-19,0%), particolarmente spiccato nelle Case <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tate (-39,8%).Anche in day-hospital sono scesi sia il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni (-17,8%) sia il numero <strong>di</strong> accessi (-18,4%), oltrealla me<strong>di</strong>a degli accessi (-0,7%), pari rispettivamente a 358.533, 1105454 e 3,1 nel 2010. Analogamente aquanto accaduto nel regime or<strong>di</strong>nario, la contrazione maggiore si osserva nelle Case <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tate (-37,5%); i Policlinici universitari mostrano una tendenza opposta a quanto osservato nelle altre tipologie <strong>di</strong>struttura. E’ interessante rilevare che nelle Aziende ospedaliere si è verificato un incremento del 12,6% delnumero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> accessi. Sul fronte dell’appropriatezza, si evidenzia a livello regionale un leggeroincremento delle <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> tipo chirurgico sul totale delle <strong>di</strong>missioni in day-hospital (1,1%),particolarmente spiccato nei presi<strong>di</strong> pubblici <strong>di</strong> ASL (19,1%), nelle Aziende ospedaliere (21,2) e negli IRCCS(21,4%).DiscussioneLa riduzione del numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni, verificatasi sia in regime or<strong>di</strong>nario sia in day-hospital, è coerente con iltaglio e la riorganizzazione dei posti letto avvenuti nell’ultimo quinquennio: secondo i dati 2006 del Siplet(archivio dei dati sulla dotazione dei posti letto accre<strong>di</strong>tati nel Lazio, Laziosanità), e 2010 del NSIS (Nuovo381


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Sistema Informativo Sanitario, Ministero della Salute), si è passati da 21.190 posti letto (72% pubblici) nel2006 a 16.986 (79% pubblici) nel 2010, in regime or<strong>di</strong>nario; e da 3.021 (86% pubblici) a 2.688 (83%pubblici), in regime <strong>di</strong> day-hospital. Tuttavia, il numero <strong>di</strong> posti letto per 1.000 abitanti è risultato nel Laziopari a 3,4% nel 2009, contro uno standard nazionale del 3,3%.La riduzione dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> appropriatezza in regime or<strong>di</strong>nario può in<strong>di</strong>care una risposta ai provve<strong>di</strong>menti atti afavorire la <strong>di</strong>mensione organizzativa dell’appropriatezza delle prestazioni erogate. Tale <strong>di</strong>minuzione èaccompagnata da una riduzione del numero <strong>di</strong> casi trattati, delle giornate <strong>di</strong> degenza e della degenza me<strong>di</strong>a,seppure l’ultima misura sia inferiore al benchmark in<strong>di</strong>cato dal Ministero della Salute, pari nel 2008 a 7,0contro 7,3 nel Lazio.L’incremento delle prestazioni <strong>di</strong> tipo chirurgico sul totale delle prestazioni in day-hospital, osservatosoprattutto in alcune tipologie <strong>di</strong> ospedali, può essere letto come un segnale <strong>di</strong> ulteriore trasferimento delleprestazioni erogabili più appropriatamente nel regime assistenziale <strong>ambulatoriale</strong> anziché ospedaliero.L’incremento delle misure osservato nei Policlinici universitari è coerente con l’aumento del numero <strong>di</strong> postiletto avvenuto in questa tipologia <strong>di</strong> struttura. L’incremento del numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> accessi in day-hospitalosservato nelle Aziende ospedaliere può essere ancora riconducibile al trasferimento <strong>di</strong> casistiche complessedal regime or<strong>di</strong>nario al day-hospital.Per misurare più adeguatamente la riduzione dell’inappropriatezza organizzativa, andrebbe costruito unin<strong>di</strong>catore che tenesse conto anche <strong>di</strong> quanto avvenuto nel day-hospital e in altri livelli assistenziali, qualil’assistenza <strong>ambulatoriale</strong> e le cure domiciliari, strada al momento impraticabile. Dati del Ministero dellaSalute (fonte NSIS) riportano che il territorio nel Lazio è ancora poco presente in altri ambiti assistenzialiquali ad esempio quello residenziale, semi-residenziale e domiciliare. Tuttavia nel regime or<strong>di</strong>nario si èverificata la gran parte del trasferimento <strong>di</strong> attività inappropriate al regime day-hospital/day-surgery o adaltri ambiti assistenziali.In conclusione, nel Lazio ci sono segnali che evidenziano l’avvio <strong>di</strong> una riorganizzazione e riqualificazionedell’assistenza sanitaria coerentemente con i principi del piano <strong>di</strong> rientro, anche se resta altra strada dapercorrere in termini <strong>di</strong> rimodulazione dei posti letto, riduzione dell’inappropriatezza organizzativa epotenziamento dell’assistenza territoriale.Riferimenti bibliograficiMcKee Martin. Reducing hospital beds: what are the lessons to be learned? European Observatory on Health System andPolicies 2004, n. 6.Carlo Zocchetti, Cesare Cislaghi. Attenzione a come si misura la deospedalizzazione. Epidemiol Prev 2011; 35 (1)382


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Tabella 1 – In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> attività ospedaliera relativa a prestazioni per acuti erogate a carico SSN nel Lazio,per tipologia amministrativa dell’erogatore. Anni 2006-2010ANNO TIPO% inappropriatior<strong>di</strong>nario% DH chirurgici N. <strong>di</strong>missionior<strong>di</strong>narioN. giornatedegenzaor<strong>di</strong>narioDegenza me<strong>di</strong>aor<strong>di</strong>narioN. <strong>di</strong>missioni DH N. accessi DH Accessi me<strong>di</strong> DH2006 Presi<strong>di</strong>o ASL 30,1 42,1 282134 1962357 7,0 106709 387408 3,62006 Azienda ospedaliera 22,8 35,0 100470 908813 9,0 51173 201633 3,92006 Policlinico universitario 32,3 21,9 123704 1021213 8,3 80778 284895 3,52006 IRCCS 47,0 9,7 67778 415805 6,1 104515 221029 2,12006 Istituto classificato 30,0 49,6 74051 514581 6,9 39985 124758 3,12006 Casa <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tata 37,1 63,7 121541 726548 6,0 53196 135646 2,52006 totale 32,2 33,1 769678 5549317 7,2 436356 1355369 3,12007 Presi<strong>di</strong>o ASL 28,8 44,4 267444 1887742 7,1 84888 328103 3,92007 Azienda ospedaliera 20,3 38,0 96593 876872 9,1 42264 185811 4,42007 Policlinico universitario 31,7 20,6 122974 1039859 8,5 72432 282576 3,92007 IRCCS 47,7 9,7 65312 397697 6,1 107461 219190 2,02007 Istituto classificato 28,8 50,3 74580 512480 6,9 32968 93721 2,82007 Casa <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tata 35,4 64,3 114135 674932 5,9 38137 106814 2,82007 totale 31,0 31,8 741038 5389582 7,3 378150 1216215 3,22008 Presi<strong>di</strong>o ASL 27,7 46,4 259468 1847010 7,1 83013 310527 3,72008 Azienda ospedaliera 19,6 39,6 94048 831891 8,8 41559 188868 4,52008 Policlinico universitario 30,2 20,2 124430 1049703 8,4 75142 282773 3,82008 IRCCS 46,5 9,9 60885 376040 6,2 108917 221288 2,02008 Istituto classificato 27,5 45,1 75242 498672 6,6 31145 90031 2,92008 Casa <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tata 32,4 68,4 109406 645533 5,9 38612 104466 2,72008 totale 29,5 32,1 723479 5248849 7,3 378388 1197953 3,22009 Presi<strong>di</strong>o ASL 27,1 48,1 248805 1745833 7,0 80381 302943 3,82009 Azienda ospedaliera 19,9 41,6 90365 801655 8,9 38821 173930 4,52009 Policlinico universitario 30,2 20,3 128016 1067798 8,3 78057 287983 3,72009 IRCCS 45,8 10,8 56547 360222 6,4 105476 195011 1,82009 Istituto classificato 28,1 46,2 74777 482382 6,5 30313 90649 3,02009 Casa <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tata 30,7 66,7 96725 549459 5,7 35583 93691 2,62009 totale 28,9 32,5 695235 5007349 7,2 368631 1144207 3,12010 Presi<strong>di</strong>o ASL 26,1 50,2 243275 1708271 7,0 75702 286963 3,82010 Azienda ospedaliera 19,7 42,5 88275 780925 8,8 36616 162455 4,42010 Policlinico universitario 28,4 20,5 130352 1089704 8,4 88171 316753 3,62010 IRCCS 36,8 11,8 48381 325574 6,7 95175 169749 1,82010 Istituto classificato 26,8 45,6 72539 460036 6,3 29598 89601 3,02010 Casa <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tata 22,3 71,0 84917 492439 5,8 33271 79933 2,42010 totale 26,1 33,4 667739 4856949 7,3 358533 1105454 3,1383


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Tabella 2 – Variazione degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> attività ospedaliera relativa a prestazioni per acuti erogate a caricoSSN nel Lazio nel periodo 2006-2010, per tipologia amministrativa dell’erogatore% inappropriatior<strong>di</strong>nario% DH chirurgici N. <strong>di</strong>missionior<strong>di</strong>narioVARIAZIONE% 2010 VS. 2006N. giornatedegenzaor<strong>di</strong>narioDegenza me<strong>di</strong>aor<strong>di</strong>narioN. <strong>di</strong>missioni DH N. accessi DH Accessi me<strong>di</strong> DHPresi<strong>di</strong>o ASL -13,5 19,1 -13,8 -12,9 1,0 -29,1 -25,9 4,4Azienda ospedaliera -13,5 21,2 -12,1 -14,1 -2,2 -28,4 -19,4 12,6Policlinico universitario -12,0 -6,2 5,4 6,7 1,3 9,2 11,2 1,9IRCCS -21,7 21,4 -28,6 -21,7 9,7 -8,9 -23,2 -15,7Istituto classificato -10,6 -8,1 -2,0 -10,6 -8,7 -26,0 -28,2 -3,0Casa <strong>di</strong> cura accre<strong>di</strong>tata -39,8 11,4 -30,1 -32,2 -3,0 -37,5 -41,1 -5,8totale -19,0 1,1 -13,2 -12,5 0,9 -17,8 -18,4 -0,7384


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________L’<strong>emergenza</strong>: capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da pronto soccorsoStefano Genio, Stefania Trifelli, ASP LazioSanitàIntroduzioneL’in<strong>di</strong>catore permette <strong>di</strong> valutare se una struttura ospedaliera è in grado <strong>di</strong> far fronte in modocompletamente autosufficiente alla richiesta <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> dal proprio pronto soccorso (PS). Questo in<strong>di</strong>catore,letto con il successivo ‘Non risponde a chiamata’, fornisce in<strong>di</strong>cazioni utili per valutare il trattamento delpaziente che presentando almeno un livello <strong>di</strong> urgenza <strong>di</strong>fferibile, può avere la necessità <strong>di</strong> unproseguimento dell’assistenza a livello ospedaliero.La decisione <strong>di</strong> ricoverare il paziente che si è recato in Pronto Soccorso implica tutta una serie <strong>di</strong>adempimenti organizzativi per il pronto soccorso legati alla necessità <strong>di</strong> trovare il posto letto opportuno per ilpaziente, tanto che con la Dgr del 3 novembre 2009, n. 821 (Interventi per il miglioramento della efficaciaed efficienza nelle attività <strong>di</strong> Pronto Soccorso dei Presi<strong>di</strong> Ospedalieri della Regione Lazio. “Facilitatore deiprocessi <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> e <strong>di</strong>missione”) è stata creata una figura che ha il compito <strong>di</strong> supportare il prontosoccorso nel processo <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong>.La mancanza, al momento della richiesta <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong>, <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> posti letto nella specialità <strong>di</strong>reparto a cui il paziente deve essere destinato può rendere necessario il trasferimento dello stesso versoun’altra struttura ospedaliera. Al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> quei trasferimenti incomprimibili in quanto legati alla continuità <strong>di</strong>soccorso, la necessità <strong>di</strong> organizzare il trasferimento del paziente per ricerca <strong>di</strong> posto letto può costituire un<strong>di</strong>sagio organizzativo non solo per il pronto soccorso, ma anche per l’assistito ed i suoi familiari inconsiderazione del probabile aumento <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza tra la residenza dell’assistito e la struttura <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong>. Talenecessità <strong>di</strong> trasferimento si verifica in modo più frequente nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> forte incremento delle richieste <strong>di</strong><strong>ricovero</strong> da pronto soccorso ed in particolare in corrispondenza dell’epidemia stagionale <strong>di</strong> sindromiinfluenzali tipiche del periodo invernale quando si verifica storicamente un consistente volume <strong>di</strong>trasferimenti per in<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> posto letto dai PS/DEA generali <strong>di</strong> Roma verso i reparti <strong>di</strong> altri ospedaliaccre<strong>di</strong>tati pubblici o privati.Al fine <strong>di</strong> stimare il fabbisogno <strong>di</strong> posti letto per l’<strong>emergenza</strong> per PS/DEA aggiuntivi rispetto all’attualedotazione complessiva dell’ospedale, già nel DPCA 73/2010 ‘Rete assistenziale dell’<strong>emergenza</strong>’, era statamisurata, con criteri analoghi a quelli utilizzati nel presente in<strong>di</strong>catore, la capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da prontosoccorso.Meto<strong>di</strong>I dati sono desunti dal Sistema Informativo Ospedaliero negli ultimi 5 anni. Sono state selezionate le<strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> pazienti provenienti da PS della struttura <strong>di</strong> riferimento o da PS <strong>di</strong> altre strutture. L’in<strong>di</strong>catore ècalcolato come rapporto tra i giorni <strong>di</strong> degenza dei pazienti ricoverati nella struttura sede <strong>di</strong> pronto soccorsoed il totale dei giorni <strong>di</strong> degenza in seguito a <strong>ricovero</strong> o trasferimento [B/B+C]Per ciascun PS sono stata quin<strong>di</strong> calcolate:B: totale <strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> degenza erogate a pazienti provenienti dal proprio PSC: totale delle giornate <strong>di</strong> degenza erogate nelle strutture ospedaliere <strong>di</strong> destinazione, non dotate <strong>di</strong> PS/DEA,a pazienti trasferiti dai PS/DEA.RisultatiIl dato regionale me<strong>di</strong>o negli ultimi anni si attesta intorno al 96%. In generale <strong>di</strong>fficoltà nell'assorbire iricoveri da pronto soccorso si evidenziano principalmente negli ospedali <strong>di</strong> Roma e della sua provincia,mentre le strutture ospedaliere delle altre provincie mostrano una quasi totale capacità <strong>di</strong> assorbimento deiricoveri da pronto soccorso. I trend per gli ospedali Casilino e Pertini rilevano che oltre il 20% <strong>di</strong> pazienti nonriesce a trovare <strong>ricovero</strong> nella struttura. Le strutture specialistiche (Eastman, Oftalmico e Bambino Gesù)riescono invece ad assorbire la richiesta <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> dei pazienti. La struttura "Coniugi Bernar<strong>di</strong>ni" nei primianni <strong>di</strong> analisi non ha registrato nei dati <strong>di</strong> <strong>di</strong>missione ricoveri da PS (ma solo guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca e specialista).DiscussioneIn me<strong>di</strong>a la quota dei trasferimenti da PS verso altri ospedali è molto limitata. Ci sono tuttavia strutturesituate in zone notoriamente sottoposte a notevole pressione da parte dei pazienti che presentano unacapacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da PS non adeguata alla richiesta. Per alcuni PS che presentavano una capacità <strong>di</strong><strong>ricovero</strong> da pronto soccorso nettamente inferiore alla me<strong>di</strong>a regionale e che non presentavano alcunmargine <strong>di</strong> recupero, ovvero che presentavano già un livello alto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità al <strong>ricovero</strong> da prontosoccorso, e quin<strong>di</strong> non avevano ulteriori giornate <strong>di</strong> degenza da destinare al pronto soccorso, secondoquanto evidenziato nell’allegato 9.1 del DPCA 73/2010, è stata prevista nel DPCA 80/2010 una dotazione385


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________aggiuntiva <strong>di</strong> posti letto per acuti da utilizzare per i ricoveri provenienti dall’<strong>emergenza</strong>. Poiché tale dotazioneaggiuntiva è stata implementata nel corso del 2011, sulla base dei dati 2010 non è ancora possibilemisurarne l’impatto sulla capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da pronto soccorso, ed occorrerà pertanto attendere le analisisui dati 2011 per verificare se si riscontra un aumento della capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da PS nelle strutture cheevidenziano valori nettamente inferiori alla me<strong>di</strong>a regionale.Riferimenti bibliograficiDPCA 73/2010. Rete assistenziale dell’<strong>emergenza</strong>.DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE del 3 novembre 2009, n. 821. Interventi per il miglioramento della efficaciaed efficienza nelle attività <strong>di</strong> Pronto Soccorso dei Presi<strong>di</strong> Ospedalieri della Regione Lazio. In<strong>di</strong>viduazione delle funzioni del“Facilitatore dei processi <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> e <strong>di</strong>missione”.HRRC Hospital Report Research Collaborative. Hospital Report EMERGENCY DEPARTMENT CARE 2007. Ontario HospitalAssociation Government of Ontario;Department of Health. 2002, “NHS Performance In<strong>di</strong>cators”, British J Healthc Comp and Inf Man; 19(5):18-20 [ab]Bagust A, Place M, Posnett JW. Dynamics of bed use in accommodating emergency admissions: stochastic simulationmodel. BMJ 1999; 319: 155 – 8.Bazzoli GJ, Brewster LR, Liu G, Kuo S. Does U.S. hospital capacity need to be expanded?. Health Aff.November/December 2003; 22 (6): 40 – 54.Cooke MW, Wilson S, Halsall J, Roalfe A. Total time in English accident and emergency departments is related to bedoccupancy. Emerg Med J 2004; 21: 575 – 6.Derlet RW, Richards JR. Overcrow<strong>di</strong>ng in the nation’s emergency departments: complex causes and <strong>di</strong>sturbing effects.Ann Emerg Med. January 2000; 35: 63 – 8.G. Lori, S. Genio, F. Biagetti, F. Serio, A. De Luca, G. Guasticchi. “A set of performance in<strong>di</strong>cators to evaluate thehospitals response to the Emergency Department overcrow<strong>di</strong>ng during the winter time in Rome (Italy)”. Posterpresentato al congresso “The fourth me<strong>di</strong>terranean emergency me<strong>di</strong>cine congress (MEMC IV)”, Sorrento 15 – 19settembre 2007.S. J. Weiss, R. Derlet, J. Arndahl, A. A. Ernst, J. Richards, M. Fernandez-Frankelton, R. Schwab, T. O. Stair, P. Vicellio, D.Levy, M. Brautigan, A. Johnson, T. G. Nick. Estimating the Degree of Emergency Department Overcrow<strong>di</strong>ng in AcademicMe<strong>di</strong>cal Centers: Results of the National ED Overcrow<strong>di</strong>ng Study (NEDOCS). Acad Emerg Med. 2004; 11:38–50.S. J. Weiss, A. A. Ernst, T. G. Nick. Comparison of the National Emergency Department Overcrow<strong>di</strong>ng Scale and theEmergency Department Work Index for Quantifying Emergency Department Crow<strong>di</strong>ng. Acad Emerg Med. 2006; 13:513–518.386


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Tabella 1. Capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da pronto soccorso. Anni 2006-2010. Fonte dati SIOASL Co<strong>di</strong>ce Istituto 2010 2009 2008 2007 2006RM A 034 George Eastman 100,0 100,0 95,9 99,0 97,9072 San Giovanni Calibita - FBF 96,6 96,4 98,4 96,8 96,3RM B 165 Policlinico Casilino 77,9 72,2 74,0 75,6 76,2267 Sandro Pertini 78,3 78,6 83,9 85,4 83,2RM C 058 Centro Traumatologico Ortope<strong>di</strong>co 93,5 95,4 95,2 95,2 94,6066 Sant'Eugenio 94,7 93,3 95,3 97,1 96,7076 Madre Giuseppina Vannini - Figlie <strong>di</strong> San Camillo 97,3 96,1 97,3 97,0 96,8RMD 061 Giovanni Battista Grassi 92,7 92,0 94,7 93,6 94,3RME 026 P.O. Santo Spirito 99,2 98,8 98,9 98,2 98,5030 Regionale Oftalmico 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0071 San Pietro - Fatebenefratelli 99,4 98,9 99,6 98,7 99,1073 San Carlo <strong>di</strong> Nancy 82,7 84,5 89,0 90,7 93,0074 Cristo Re 99,8 99,4 99,0 99,0 99,1180 Aurelia Hospital 98,4 99,2 99,0 98,9 99,0RM F 045 San Paolo 99,9 99,8 100,0 100,0 99,8059 Padre Pio 99,5 99,7 99,7 98,9 99,3RM G 046 Paro<strong>di</strong> Delfino 99,9 99,9 99,9 99,6 99,8049 Santissimo Gonfalone 89,9 86,4 94,4 90,2 93,8051 Coniugi Bernar<strong>di</strong>ni 95,7 93,9052 Angelucci 99,7 99,5 99,2 99,6 99,7053 San Giovanni Evangelista 99,6 99,5 99,3 98,3 98,5RM H 043 P.O. Anzio-Nettuno 97,9 98,4 97,9 97,9 97,8044 P.O. Albano 85,9 88,3 89,9 87,8 87,5047 San Sebastiano Martire 92,1 91,2 92,8 90,3 87,9048 San Giuseppe 97,7 95,5 96,3 93,7 94,1054 Civile Paolo Colombo 84,1 84,2 82,9 81,0 86,9ASL VITERBO 002 Civile <strong>di</strong> Acquapendente 99,9 100,0 99,9 99,8 100,0003 Andosilla 99,8 99,9 100,0 100,0 100,0007 Civile <strong>di</strong> Tarquinia 100,0 100,0 99,8 99,9 99,9271 Belcolle 99,8 99,9 99,9 99,8 99,8ASL RIETI 019 P.O. Rieti 99,9 99,9 100,0 99,9 100,0ASL LATINA 200 P.O. Latina Nord 99,7 99,9 99,9 99,8 99,8204 P.O. Latina Centro 99,9 99,4 99,7 99,6 99,7206 P.O. Latina Sud 100,0 99,8 99,9 97,9 96,7212 Istituto Chirurgico Ortope<strong>di</strong>co Traumatologico 98,5 99,9 99,9 100,0 100,0215 Città <strong>di</strong> Aprilia 98,6 98,9 98,8 98,6 99,0ASL FROSINONE 216 Umberto I 99,5 99,9 99,9 99,9 99,8217 San Benedetto 99,7 99,5 99,7 99,6 99,6218 Civile <strong>di</strong> Anagni 99,9 99,9 99,7 99,8 99,8225 Pasquale Del Prete 99,7 99,8 99,9 99,4 98,6226 Santissima Trinita' 99,7 100,0 99,9 99,9 99,9228 Santa Scolastica 100,0 100,0 100,0 99,9 100,0San Camillo - Forlanini 901 San Camillo - Forlanini 95,6 95,5 98,0 98,6 97,8San Giovanni 902 San Giovanni 99,5 99,6 97,0 97,3 97,6San Filippo Neri 903 San Filippo Neri 99,4 99,2 99,6 99,1 98,8Bambino Gesù 904 Bambino Gesù - Roma 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0Policlinico Agostino Gemelli 905 Policlinico Agostino Gemelli 99,3 99,2 99,3 99,2 98,7Policlinico Umberto I 906 Policlinico Umberto I 98,9 98,8 99,5 99,6 99,4Sant'Andrea 919 Sant'Andrea 91,8 91,3 94,4 95,2 97,2Tor Vergata 920 Tor Vergata 94,1 87,2 88,7 89,4 87,2Regione 96,3 96,0 96,8 96,8 96,6387


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________L’<strong>emergenza</strong>: l’in<strong>di</strong>catore‘Non risponde a chiamata’Stefano Genio, Marco Lacalamita, Laura Camilloni, ASP LazioSanitàIntroduzioneL’in<strong>di</strong>catore permette <strong>di</strong> valutare la capacità del pronto soccorso nel prestare assistenza in urgenza a tutti ipazienti che la richiedono, ad esclusione dei pazienti con co<strong>di</strong>ce triage ‘bianco’, che, secondo quantoin<strong>di</strong>cato nell’ Accordo 25/10/2001 tra il Ministero della Salute, le regioni e le province autonome (documento<strong>di</strong> Linee-guida sul sistema <strong>di</strong> Emergenza sanitaria Concernente: "Triage intraospedaliero (valutazione gravitàall'ingresso) e chirurgia della mano e microchirurgia nel sistema dell'<strong>emergenza</strong> - urgenza sanitaria" (G.U. N.285 del 7.12.2001)), sono definiti pazienti non urgenti. Appare pertanto importante monitorare la capacitàdel pronto soccorso <strong>di</strong> prestare assistenza ai pazienti a cui viene assegnata in fase <strong>di</strong> triage almeno unlivello <strong>di</strong> urgenza <strong>di</strong>fferibile (co<strong>di</strong>ce triage ‘verde’).Tale in<strong>di</strong>catore, già presente nel DPCA 73/2010 per l’analisi dell’attività dei PS generali con meno <strong>di</strong> 25 milaaccessi, ci può evidenziare da un lato un valore fisiologico <strong>di</strong> pazienti che non rispondono a chiamata, chepotrebbe anche essere il frutto <strong>di</strong> un over triage, ovvero la tendenza ad assegnare un co<strong>di</strong>ce triage <strong>di</strong> livellosuperiore, da un altro lato il volume <strong>di</strong> pazienti che non rispondono a chiamata può costituire un proxydell’overcrow<strong>di</strong>ng in Pronto Soccorso rappresentando in<strong>di</strong>rettamente la capacità <strong>di</strong> risposta in termini <strong>di</strong>tempi d’attesa. Tale in<strong>di</strong>catore va considerato in relazione all’in<strong>di</strong>catore che misura la ‘capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> dapronto soccorso’, in virtù del fatto che la criticità nella gestione del <strong>ricovero</strong> da pronto soccorso, implicandouna <strong>di</strong>lazione dei tempi <strong>di</strong> assistenza a pazienti che hanno già subito un trattamento <strong>di</strong> pronto soccorso eche attendono solo il <strong>ricovero</strong> o il trasferimento, può provocare ritar<strong>di</strong> nell’assistenza a quei pazienti, chepresentando almeno un livello <strong>di</strong> urgenza <strong>di</strong>fferibile, attendono la visita del me<strong>di</strong>co per un tempo cheritengono eccessivo e che li induce pertanto ad abbandonare il pronto soccorso prima della chiamata delme<strong>di</strong>co.Meto<strong>di</strong>La fonte dati è il Sistema Informativo dell’Emergenza Sanitaria (SIES). L’in<strong>di</strong>catore si calcola come rapportotra il numero <strong>di</strong> accessi che hanno come esito ‘6 - non risponde a chiamata’ (esclusi gli accessi con co<strong>di</strong>cetriage ‘bianco’) e il numero <strong>di</strong> totale degli accessi in PS.RisultatiLa quota <strong>di</strong> ‘non risponde a chiamata’ a livello regionale negli ultimi 5 anni passa dal 3,18 % 1 del 2006 al2,17 del 2010. Nel 2009 è stata toccata la punta più alta al 3,94%. Nell’ultimo anno (2010) pertanto si ètoccato il punto più basso. Analizzando il dato 2010 per struttura la percentuale più alta si trova alSant’Eugenio (8,07), seguita dal Pol. Casilino (7,12). Si tratta <strong>di</strong> strutture situate in aree notoriamentesottoposte a notevole pressione da parte dei pazienti. Tuttavia in un contesto simile, si evidenzia incontrotendenza il dato del Pertini che presenta una percentuale lievemente inferiore alla me<strong>di</strong>a regionale(2,0). Vicina ai picchi più alti è pure la percentuale del San Filippo Neri (6,89), collocato in un’areacaratterizzata da una ricca offerta <strong>di</strong> Pronto Soccorso/Dea. Da evidenziare la quasi totale assenza <strong>di</strong> pazientiche non rispondono a chiamata in una struttura Dea <strong>di</strong> I livello quale il San Pietro FbF.DiscussioneLe strutture che presentano la percentuale più alta <strong>di</strong> pazienti che non rispondono a chiamata si trovano inzone che notoriamente presentano una forte richiesta <strong>di</strong> prestazioni <strong>di</strong> PS. Sembrerebbe che questo sia unfattore che determina la quota <strong>di</strong> pazienti che ‘non risponde a chiamata’, dal momento che laddove èrilevante la pressione sul pronto soccorso possono aumentare i tempi <strong>di</strong> attesa al punto che alcuni pazientipossono decidere <strong>di</strong> rinunciare a ricevere la prestazione in <strong>emergenza</strong>. In alcuni casi pertanto i risultati <strong>di</strong>tale in<strong>di</strong>catore rispecchiano precisamente quanto evidenziato dall’in<strong>di</strong>catore ‘Capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da ProntoSoccorso’, considerando che vi sono strutture che presentano i valori più <strong>di</strong>stanti dalla me<strong>di</strong>a regionale inentrambi gli in<strong>di</strong>catori. E ciò può in<strong>di</strong>care che la criticità nella gestione del <strong>ricovero</strong> da Pronto Soccorso puòriflettersi nella gestione dei pazienti <strong>di</strong> pronto soccorso che presentano almeno un livello <strong>di</strong> urgenza<strong>di</strong>fferibile (co<strong>di</strong>ce triage ‘verde’).Tuttavia, vi sono esempi in controtendenza, da un lato strutture che presentano una forte pressione deipazienti, anche evidenziata dall’in<strong>di</strong>catore ‘Capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da Pronto Soccorso’ e che tuttavia riescono a1 La quota <strong>di</strong> ‘non risponde a chiamata’ a livello regionale è stata calcolata ogni anno sulla base delle strutture <strong>di</strong> PSattive nello stesso anno.388


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________contenere fortemente il fenomeno dei ‘non risponde a chiamata’, dall’altro strutture che che pur nonpresentando criticità evidenti nella ‘Capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da Pronto Soccorso’, tuttavia evidenziano una quota<strong>di</strong> ‘non risponde a chiamata’ nettamente superiore alla me<strong>di</strong>a regionale. Pertanto si può concludere che laforte pressione, anche evidenziata dall’in<strong>di</strong>catore ‘Capacità <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> da Pronto Soccorso’, dei pazienti sullastruttura <strong>di</strong> PS tende a provocare un alta quota <strong>di</strong> pazienti che non rispondono alla chiamata del me<strong>di</strong>co,che può comunque essere contenuta con opportune modalità organizzative. Per quanto riguarda invece lapresenza <strong>di</strong> una quota rilevante <strong>di</strong> pazienti che non rispondono a chiamata in strutture che non evidenzianouna forte pressione da parte dei pazienti, una possibile spiegazione potrebbe essere ritrovata nelfenomeno dell’ over triage, ovvero nella tendenza a co<strong>di</strong>ficare come co<strong>di</strong>ci ver<strong>di</strong> pazienti che potrebberoessere co<strong>di</strong>ficati come co<strong>di</strong>ci bianchi, e che come tali pare si comportino giu<strong>di</strong>candosi non urgenti edabbandonando il pronto soccorso prima <strong>di</strong> ricevere la visita da parte del me<strong>di</strong>co.Riferimenti bibliograficiDPCA 73/2010. Rete assistenziale dell’<strong>emergenza</strong>.DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE del 3 novembre 2009, n. 821. Interventi per il miglioramentodella efficacia ed efficienza nelle attività <strong>di</strong> Pronto Soccorso dei Presi<strong>di</strong> Ospedalieri della Regione Lazio.In<strong>di</strong>viduazione delle funzioni del “Facilitatore dei processi <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> e <strong>di</strong>missione”.Ministero della salute. Commissione per il miglioramento del sistema urgenza-<strong>emergenza</strong>. Documento sulleproblematiche della rete ospedaliera.ACCORDO 25/10/2001 tra il Ministero della Salute, le regioni e le province autonome sul documento <strong>di</strong>Linee-guida sul sistema <strong>di</strong> Emergenza sanitaria Concernente: "Triage intraospedaliero (valutazione gravitàall'ingresso) e chirurgia della mano e microchirurgia nel sistema dell'<strong>emergenza</strong> - urgenza sanitaria" (G.U. N.285 del 7.12.2001).Cooke MW, Wilson S, Halsall J, Roalfe A. Total time in English accident and emergency departments isrelated to bed occupancy. Emerg Med J 2004; 21: 575 – 6.Derlet RW, Richards JR. Overcrow<strong>di</strong>ng in the nation’s emergency departments: complex causes and<strong>di</strong>sturbing effects. Ann Emerg Med. January 2000; 35: 63 – 8.S. J. Weiss, R. Derlet, J. Arndahl, A. A. Ernst, J. Richards, M. Fernandez-Frankelton, R. Schwab, T. O. Stair,P. Vicellio, D. Levy, M. Brautigan, A. Johnson, T. G. Nick. Estimating the Degree of Emergency DepartmentOvercrow<strong>di</strong>ng in Academic Me<strong>di</strong>cal Centers: Results of the National ED Overcrow<strong>di</strong>ng Study (NEDOCS). AcadEmerg Med. 2004; 11:38–50.S. J. Weiss, A. A. Ernst, T. G. Nick. Comparison of the National Emergency Department Overcrow<strong>di</strong>ng Scaleand the Emergency Department Work Index for Quantifying Emergency Department Crow<strong>di</strong>ng. Acad EmergMed. 2006; 13:513–518.389


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Distribuzione percentuale dei ‘non risponde a chiamata’ per struttura <strong>di</strong> PS dal 2006 al 2010ANNOASL CODICE ISTITUTO 2006 2007 2008 2009 2010RMA 03400 George Eastman 0,88 0,88 0,71 0,67 0,6007200 San Giovanni Calibita - FBF 2,69 1,97 2,50 2,81 1,32RMB 16500 Policlinico Casilino 6,65 5,99 8,13 6,69 7,1226700 Sandro Pertini 2,76 3,63 3,22 2,65 2,00RMC 05800 C.T.O. 2,25 1,74 2,10 1,70 1,3606600 Sant' Eugenio 6,24 5,71 6,04 7,52 8,0707600 Madre Giuseppina Vannini 1,63 1,93 2,29 3,74 1,15RMD 06100 Giovanni Battista Grassi 7,96 7,43 7,77 4,80 1,32RME 02600 Santo Spirito 1,70 1,74 1,70 2,12 1,6003000 Regionale Oftalmico 0,37 0,33 1,70 1,89 1,9107100 San Pietro - FBF 1,33 1,59 0,50 0,02 0,1607300 San Carlo <strong>di</strong> Nancy 3,94 2,96 3,69 5,33 3,8307400 Cristo Re 0,75 1,33 2,03 2,41 1,9418000 Aurelia Hospital 2,12 1,89 2,94 2,76 1,26RMF 04500 San Paolo 4,34 3,64 2,51 2,15 1,1105900 Civile <strong>di</strong> Bracciano 4,68 3,99 3,59 4,17 3,47RMG 04600 Paro<strong>di</strong> Delfino 1,60 1,35 1,85 2,46 0,9004900 Santissimo Gonfalone 4,17 5,10 5,05 4,91 3,6205100 Coniugi Bernar<strong>di</strong>ni 1,75 2,73 2,67 3,10 1,8805200 Angelucci 0,82 0,48 1,39 2,29 2,0405300 San Giovanni Evangelista 7,08 6,72 5,28 7,78 2,62RMH 04300 Generale Provinciale 3,49 5,13 7,05 6,88 2,8004401 San Giuseppe 4,22 5,11 5,60 7,85 3,0604700 San Sebastiano Martire 2,24 2,50 4,27 3,98 0,9305400 Civile <strong>di</strong> Velletri 4,87 3,51 4,76 6,46 4,9013400 Sant' Anna 1,24 2,55 3,15 3,65 4,19ASL VITERBO 00200 Civile <strong>di</strong> Acquapendente 0,12 0,22 0,09 0,29 0,0300300 Andosilla 2,48 1,79 1,37 0,97 0,4700700 Civile <strong>di</strong> Tarquinia 0,55 0,82 1,08 1,68 0,2427100 Belcolle 3,36 3,05 2,43 2,80 1,31ASL RIETI 01900 San Camillo de Lellis 1,54 1,45 1,37 2,55 0,8601902 San Camillo de Lellis - Magliano 0,03 0,03 0,06 0,03 0,0001903 San Camillo de Lellis - Amatrice 0,06 0,03 0,00 0,09 0,00ASL LATINA 20001 Santa Maria Goretti 1,36 1,28 1,60 2,52 1,1020401 A. Fiorini 3,03 1,80 1,47 2,33 1,0720402 San Giovanni <strong>di</strong> Dio 0,09 0,46 0,00 0,00 0,0720601 Dono Svizzero 0,13 0,01 0,97 1,78 0,9220602 Civile <strong>di</strong> Gaeta 0,00 0,01 0,01 0,08 0,2921201 I.C.O.T. 0,08 0,08 0,05 0,10 0,0221500 Citta' <strong>di</strong> Aprilia 1,95 1,24 1,96 2,17 1,22ASL FROSINONE 21600 Umberto I 4,22 2,69 3,22 4,44 4,9421700 San Benedetto 1,47 1,04 1,12 1,05 0,5121800 Civile <strong>di</strong> Anagni 2,04 2,79 3,26 3,40 1,6122500 Pasquale Del Prete 0,94 0,71 1,05 0,93 0,7222600 Santissima Trinita' 2,40 2,29 2,33 2,65 2,4122800 Gemma de Bosis 2,88 1,35 2,09 2,08 1,92San Camillo - Forlanini 90100 San Camillo - Forlanini 2,88 2,93 4,06 3,73 1,37San Giovanni 90200 San Giovanni 3,65 3,53 4,22 4,36 2,99San Filippo Neri 90300 San Filippo Neri 4,31 5,57 5,91 6,75 6,89Bambino Gesu' 90400 Bambino Gesu' 1,96 1,47 2,02 2,31 0,81A. Gemelli 90500 A. Gemelli 2,31 2,34 3,14 3,64 2,78Policlinico Umberto I 90600 Policlinico Umberto I 6,10 4,52 4,82 6,38 1,27S.Andrea 91900 S.Andrea 4,56 4,93 6,38 9,19 1,96Policlinico Tor Vergata 92000 Policlinico Tor Vergata 7,28 7,56 10,57 10,17 1,74Me<strong>di</strong>a Regionale 2 3,18 3,03 3,51 3,94 2,172 Include tutte le strutture <strong>di</strong> PS attive nell’anno in esame390


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________L’Assistenza specialistica: Accorpamenti <strong>di</strong> Prestazioni Ambulatoriali (APA) e attività <strong>di</strong><strong>ricovero</strong> nella regione Lazio.Autori: Cinzia Torri, Stefania Trifelli, ASP LazioSanitàIntroduzioneL’appropriatezza organizzativa nell’erogazione delle prestazioni ospedaliere è finalizzata al perseguimento <strong>di</strong>obiettivi <strong>di</strong> qualità professionale, <strong>di</strong> efficacia e <strong>di</strong> uso efficiente delle risorse.Tra gli in<strong>di</strong>rizzi strategici della Regione Lazio figura il potenziamento dei servizi territoriali e delle forme <strong>di</strong>assistenza alternative al <strong>ricovero</strong>, al fine <strong>di</strong> riqualificare l’assistenza ospedaliera me<strong>di</strong>ante il trasferimento <strong>di</strong>parte dell’attività <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> or<strong>di</strong>nario verso modalità <strong>di</strong> erogazione più appropriate, quali l’attività <strong>di</strong> dayhospital e da questo verso l’ambulatorio.La previsione <strong>di</strong> un regime assistenziale alternativo al <strong>ricovero</strong> or<strong>di</strong>nario è stata introdotta nell’ambito delprocesso <strong>di</strong> razionalizzazione della rete ospedaliera, con le prime in<strong>di</strong>cazioni già negli anni ’80 (Legge n.595/85) e successivamente nella legislazione degli anni ’90.In particolare, i criteri per l’in<strong>di</strong>viduazione e la definizione delle prestazioni erogabili in regime <strong>ambulatoriale</strong>,nonché la necessità <strong>di</strong> prevedere accorpamenti <strong>di</strong> prestazioni in relazione a profili <strong>di</strong> trattamento predefiniti,con in<strong>di</strong>cazione delle relative tariffe e dei co<strong>di</strong>ci specifici, sono già presenti nel decreto del Ministero dellaSanità del 22 luglio 1996.Successivamente il PSN 1998-2000 stabilisce <strong>di</strong> avviare un “Programma nazionale per l’elaborazione <strong>di</strong> lineeguida che definiscano le in<strong>di</strong>cazioni cliniche relative alle prestazioni erogabili a livello <strong>ambulatoriale</strong> ed inregime <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> <strong>di</strong>urno, con particolare riferimento agli interventi chirurgici elettivi per liberazione deltunnel carpale, legatura o asportazione <strong>di</strong> vene degli arti inferiori, cataratta, ernia inguinale, colecistectomia.Nel 2001 il DPCM “Definizione dei livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza” stabilisce che, per alcune prestazioni, sianoidentificate modalità più appropriate <strong>di</strong> setting assistenziali quali il regime <strong>ambulatoriale</strong> e <strong>di</strong> day hospital conidentico beneficio per il paziente e con minore impiego <strong>di</strong> risorse.Nella regione Lazio (DGR n. 731/05 e DGR n. 143/06) sono stati introdotti, nel Nomenclatore Tariffarioregionale delle prestazioni <strong>di</strong> specialistica <strong>ambulatoriale</strong>, gli Accorpamenti <strong>di</strong> Prestazioni Ambulatoriali (APA):“Liberazione del tunnel carpale” e “Facoemulsionamento ed aspirazione <strong>di</strong> Cataratta ed inserzionecontemporanea <strong>di</strong> cristallino artificiale intraoculare” finalizzati al trasferimento in regime <strong>ambulatoriale</strong> deiricoveri ospedalieri attribuiti al DRG “decompressione del tunnel carpale (co<strong>di</strong>ce 006)” e al DRG “Interventisul cristallino con o senza vitrectomia (co<strong>di</strong>ce 039)”.I progressi tecnologici in ambito chirurgico e anestesiologico degli ultimi quin<strong>di</strong>ci anni hanno reso possibilel’esecuzione degli interventi menzionati in regime <strong>ambulatoriale</strong> viste le loro particolari caratteristichechirurgiche.Per favorire questo processo le strutture ospedaliere pubbliche, equiparate e private accre<strong>di</strong>tate, che giàeffettuavano le prestazioni ricomprese nei DRG 006 e 039 in regime <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> or<strong>di</strong>nario e/o day hospital,possono effettuare gli APA <strong>di</strong> “liberazione del tunnel carpale” (prestazione comprensiva <strong>di</strong> visitaanestesiologica e anestesia, esami pre–intervento, visita <strong>di</strong> controllo e me<strong>di</strong>cazione – co<strong>di</strong>ce 04.43) e <strong>di</strong>intervento <strong>di</strong> “facoemulsificazione ed aspirazione <strong>di</strong> cataratta ed inserzione contemporanea <strong>di</strong> cristallinoartificiale intraoculare” (prestazione comprensiva <strong>di</strong> anestesia, visite ed esami pre e post intervento – co<strong>di</strong>ce13.41) in regime <strong>ambulatoriale</strong> a carico del SSR.Meto<strong>di</strong>Sono state considerate le <strong>di</strong>missioni ospedaliere, in regime or<strong>di</strong>nario e day hospital rispettivamente per i DRGin stu<strong>di</strong>o, per gli anni 2006-2010, desunti dal Sistema Informativo Ospedaliero della Regione Lazio (SIO).Sono state selezionate le prestazioni APA in esame erogate nello stesso periodo, desunte dal SistemaInformativo dell’Assistenza Specialistica <strong>ambulatoriale</strong> (SIAS).Per misurare il trasferimento degli interventi sul cristallino e <strong>di</strong> liberazione del tunnel carpale è stato utilizzatol’in<strong>di</strong>catore proposto nella DGR 922/06 e s.m.i, calcolato come rapporto tra le il numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioniospedaliere e la somma del numero <strong>di</strong> APA erogato e delle <strong>di</strong>missioni ospedaliere. Sono state escluse leprestazioni non a carico del SSR.RisultatiNella tabella 1 sono stati riportati i volumi totali delle <strong>di</strong>missioni ospedaliere, delle prestazioni APA erogatenella regione Lazio nel quinquennio 2006-2010, rispettivamente per gli interventi sul cristallino e <strong>di</strong>391


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________liberazione del tunnel carpale, e i relativi valori dell’in<strong>di</strong>catore. La figura 1 mostra i volumi erogati e il trenddell’in<strong>di</strong>catore.Per i ricoveri ospedalieri negli anni si registra una tendenza alla <strong>di</strong>minuzione con una <strong>di</strong>versa composizionepercentuale <strong>di</strong> utilizzo del <strong>ricovero</strong>, nel 2006 infatti la percentuale maggiore dei ricoveri per interventi sulcristallino avveniva in day hospital (84.6% del totale dei ricoveri) mentre nel 2010 tale percentuale scende acirca il 42% (dati non mostrati). Per gli interventi per la liberazione del tunnel carpale la <strong>di</strong>minuzione deiricoveri non è invece accompagnata da un cambio <strong>di</strong> tipologia nei ricoveri, si registra solo una <strong>di</strong>minuzionenella percentuale dei ricoveri in day hospital, si passa da circa il 90% del 2006 a 83% del 2010 (dati nonmostrati).DiscussioneRisulta evidente come nel periodo in stu<strong>di</strong>o, che inizia proprio dall’anno successivo al provve<strong>di</strong>mento cheintroduce gli APA, a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione dei ricoveri corrisponda un aumento nell’erogazione degli APA.Il numero complessivo annuo <strong>di</strong> interventi sul cristallino è nel periodo in stu<strong>di</strong>o stabile, variando tra i 45milae i 49mila interventi annuali. Analogamente gli interventi per la liberazione del tunnel carpale sono circa7mila l’anno per tutti gli anni in stu<strong>di</strong>o.Dall’analisi dei dati risulta che negli anni vi è stato un trasferimento dell’attività sanitaria analizzata dalsistema ospedaliero a quello territoriale e questo in conformità dell’obiettivo prioritario del Servizio SanitarioRegionale, quello cioè <strong>di</strong> trasferire attività <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> inappropriate verso altri setting assistenziali. Tuttaviaper gli interventi <strong>di</strong> liberazione del tunnel carpale si registra ancora una quota consistente <strong>di</strong> attivitàresiduale, pari all’8,5% svolta in regime <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong>.Riferimenti bibliograficiParere del Consiglio Superiore Sanità 14 febbraio 1995. “Interventi <strong>di</strong> chirurgia in ambito <strong>ambulatoriale</strong>”E Guzzanti, I Mastrobuono, “La day surgery e la chirurgia <strong>ambulatoriale</strong> in Italia: la storia dei primi quin<strong>di</strong>ci anni <strong>di</strong>attività scientifica, istituzionale ed organizzativa e le prospettive <strong>di</strong> sviluppo”.,Organizzazione sanitaria, 30 (2), 2006, pp.3 – 16Fantini MP, Grilli R, Melotti R, Savoia E Un esempio clinico-organizzativo <strong>di</strong> day-surgery:la chirurgia della cataratta. “Daycare. L’organizzazione e la funzionalità dei servizi ospedalieri alternativi al <strong>ricovero</strong> tra<strong>di</strong>zionale” Forum Service ed. 2003DCA 12 gennaio 2010 n. 1 Appropriatezza organizzativa e qualificazione dell’assistenza <strong>ambulatoriale</strong>: Introduzione <strong>di</strong>ulteriori pacchetti ambulatoriali complessi (PAC). Prestazioni e accorpamenti <strong>di</strong> prestazioni ambulatoriali (APA). BURL n .7del 20 febbraio 2010, SO n. 25DGR 22 marzo 2006 n. 143” Ripartizione nei livelli <strong>di</strong> assistenza del fondo sanitario regionale 2006. Finanziamento dellivello assistenziale ospedaliero e definizione del sistema <strong>di</strong> remunerazione delle prestazioni ospedaliere dei soggettierogatori pubblici e privati per l’anno 2006. Finanziamento e definizione del sistema <strong>di</strong> remunerazione delle prestazioni<strong>di</strong> assistenza specialistica <strong>ambulatoriale</strong> e delle attività <strong>di</strong> assistenza riabilitativa territoriale. BURL n.11 del 20 aprile 2006SO n. 4DGR. 21 <strong>di</strong>cembre 2006 n. 922 “Integrazione DGR n. 143/06. Promozione dell’appropriatezza organizzativa ospedaliera,introduzione <strong>di</strong> ulteriori accorpamenti <strong>di</strong> prestazioni ambulatoriali e <strong>di</strong> pacchetti ambulatoriali complessi”. BURL n. 3 del30 gennaio 2007, SO n..5DGR 04 agosti 2005 n. 731 “Ripartizione nei livelli <strong>di</strong> assistenza del fondo sanitario regionale 2005. Finanziamento dellivello assistenziale ospedaliero per l’anno e definizione del sistema <strong>di</strong> remunerazione delle prestazioni ospedaliere deisoggetti erogatori pubblici e privati per l’anno 2005. Finanziamento e definizione del sistema <strong>di</strong> remunerazione delleprestazioni <strong>di</strong> assistenza specialistica <strong>ambulatoriale</strong> e delle attività <strong>di</strong> assistenza riabilitativa territoriale. BURL n 23 del 20agosto 2005, SO n. 5392


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Tabella 1 – In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> attività <strong>ambulatoriale</strong> ed ospedaliera relativamente ad interventi sul cristallino e perla liberazione del tunnel carpale.ANNOInterevnti sul cristallinoInterventi per la liberazione del tunnel carpaleSIO (039) SIAS (13.41) Totale In<strong>di</strong>catore SIO (006) SIAS (04.43) Totale In<strong>di</strong>catore2006 28147 20457 48604 57,9 4935 2726 7661 64,42007 7369 38669 46038 16,0 2053 4673 6726 30,52008 5172 40495 45667 11,3 1573 5413 6986 22,52009 2940 45601 48541 6,1 932 6131 7063 13,22010 1683 47488 49171 3,4 621 6648 7269 8,5Figura 1Interventi sul cristallinoInterventi per la liberazione del tunnel carpale5000045000400003500070,060,050,070006000500070,060,050,030000250002000040,030,04000300040,030,01500010000500002006 2007 2008 2009 201020,010,00,02000100002006 2007 2008 2009 201020,010,00,0SIO SIAS In<strong>di</strong>catoreSIO SIAS In<strong>di</strong>catore393


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________La riabilitazione e la lungodegenzaMaria Letizia Giarrizzo, ASP LazioSanitàIntroduzioneLa riabilitazione intensiva o post-acuzie è caratterizzata da interventi valutativi e terapeutici abitualmentecollocati nella cosiddetta fase dell'imme<strong>di</strong>ata post-acuzie della malattia, quando l'intervento riabilitativo puòcontenere e ridurre l'entità della menomazione e quando la <strong>di</strong>sabilità è maggiormente mo<strong>di</strong>ficabile; tale fasepuò essere necessaria anche in situazioni <strong>di</strong> riacutizzazione e reci<strong>di</strong>ve dell'evento patologico. Fannoeccezione i reparti <strong>di</strong> alta specialità riabilitativa, in particolare le unità spinali unipolari, nei quali lariabilitazione inizia già nella fase <strong>di</strong> acuzie.I dati relativi a questo tipo <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> sono raccolti dal sistema informativo RAD-R realizzato da un gruppo <strong>di</strong>lavoro coor<strong>di</strong>nato da Laziosanità, e attivo dal secondo semestre del 2005, per rispondere alla necessità <strong>di</strong>descrivere adeguatamente le caratteristiche dei pazienti che accedono a un percorso <strong>di</strong> riabilitazioneintensiva post-acuzie. Alcuni decreti, in particolare il Decreto 16/2008, hanno definito vincoli e criteri <strong>di</strong>accesso tra cui l’In<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> Barthel (IB)


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________misurato attraverso il test del cammino (Six-Minute Walking Test-6MWT 4 ), che analizza la tolleranza allosforzo fisico e si esegue misurando la <strong>di</strong>stanza in metri percorsa dal paziente in 6 minuti. Un numero <strong>di</strong> metripercorsi in 6 minuti ≤300 suggerisce una limitazione funzionale importante. Escludendo i casi con 6MWTmancante e le <strong>di</strong>missioni volontarie, per decesso e trasferimenti in urgenza, è stato calcolato l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>limitazione funzionale come percentuale del numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni con 6MWT all’ingresso≤300 sul totale delle<strong>di</strong>missioni per struttura e un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> miglioramento, definito come me<strong>di</strong>ana della variazione percentuale <strong>di</strong>metri percorsi nel test del cammino con denominatore pari ai metri percorsi alla <strong>di</strong>missione, per classi <strong>di</strong>metri percorsi all'ingresso (0-149 e 150-300).Per la lungodegenza sono stati calcolati i trend 2006-2010 del numero <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni, della degenza me<strong>di</strong>a(rapporto tra il numero <strong>di</strong> giornate effettivamente erogate in regime <strong>di</strong> degenza or<strong>di</strong>nario e il numero <strong>di</strong><strong>di</strong>missioni) e me<strong>di</strong>ana (pari al valore che bipartisce la <strong>di</strong>stribuzione delle giornate <strong>di</strong> degenza in due sotto<strong>di</strong>stribuzioni:la prima costituita dalle unità la cui modalità è minore o uguale alla me<strong>di</strong>ana, la secondacostituita dalle unità la cui modalità è maggiore o uguale alla me<strong>di</strong>ana; essa comprende anche i casi condurata della degenza anomala), e la proporzione <strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> degenza oltre la soglia dei 60 giorni sul totaledelle giornate per struttura.RisultatiNell’ambito della riabilitazione post-acuzie, la tabella 1 mostra che, complessivamente, le percentuali <strong>di</strong><strong>di</strong>pendenza grave o completa, osservate attraverso l’IB, sono aumentate, passando da 52,1% nel 2006 a83,7% nel 2010, mentre il relativo in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> miglioramento è più stabile negli anni, variando da 67,4% nel2006 a 68,0% nel 2010 nel caso <strong>di</strong> IB all’ingresso inferiore a 24 (<strong>di</strong>pendenza completa all’ingresso) e da51,5% nel 2006 a 51,9% nel 2010 nel caso <strong>di</strong> IB compreso tra 25 e 49 (<strong>di</strong>pendenza grave all’ingresso). Inparticolare per l’anno 2010, delle 42 strutture presenti in tabella, nel caso <strong>di</strong> IB


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________I risultati sulla lungodegenza, suggeriscono che la flessione delle giornate relative ai ricoveri con duratesuperiori a 60 giorni, registrata nei primi anni del periodo considerato, è presumibilmente dovuta alprogressivo adeguamento da parte delle strutture ai provve<strong>di</strong>menti sugli abbattimenti tariffari introdotti apartire dal 2004.396


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_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________L’erogazione <strong>di</strong>retta dei farmaciLetizia Orzella, Jessica Mantovani, ASP LazioSanitàIntroduzioneL’Erogazione Diretta dei Farmaci (Flusso FarmED) avviene nel Lazio senza onere a carico degli assistitiattraverso la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> alcune tipologie <strong>di</strong> farmaci al paziente per il consumo domiciliare, qualora il tipo<strong>di</strong> farmaco lo consenta, e la somministrazione durante un trattamento sanitario, prevalentemente<strong>ambulatoriale</strong>, laddove sia richiesta la presenza <strong>di</strong> personale sanitario. Il FarmED rileva anche lasomministrazione durante un <strong>ricovero</strong> in casi particolari, quali i trattamenti a pazienti emofilici (Circolare n.6/2003) e le chemioterapie in DH a pazienti oncologici (DGR 143/2006 e DPCA 50/2010). Questi ultimi nonvengono inseriti negli in<strong>di</strong>catori in quanto rappresentano un consumo interno.In generale i farmaci ammessi alla ren<strong>di</strong>contazione sono tutti i me<strong>di</strong>cinali <strong>di</strong> fascia A, una parte <strong>di</strong> quelli infascia H e solo alcuni in fascia C, qualora specificatamente in<strong>di</strong>cati dalla normativa (Determina 513/06 eDetermina 2347/2010) per assistiti con patologie specifiche o in presenza <strong>di</strong> determinate con<strong>di</strong>zioni, per iquali il costo sia particolarmente elevato. Vengono rilevati anche farmaci senza autorizzazione immissione alcommercio e preparazioni galeniche o magistrali per le quali è fornito un elenco apposito. Nel caso dellasomministrazione <strong>ambulatoriale</strong> è richiesto che la tariffa non preveda esplicitamente il costo del farmaco.Il flusso raccoglie informazioni analitiche sui farmaci erogati e sul numero <strong>di</strong> pazienti “utilizzatori” (numero <strong>di</strong>prescrizioni, importi, quantità). In base a tali dati è anche possibile condurre analisi per quanto riguarda iconsumi espressi come DDD/1000 abitanti <strong>di</strong>e (Defined Daily Dose, Dose Definita Die) che rappresentano legiornate <strong>di</strong> terapia <strong>di</strong> un farmaco, definite per la sua in<strong>di</strong>cazione principale, per 1000 abitanti. La DDD èquin<strong>di</strong> un valore <strong>di</strong> riferimento standard stabilito a livello internazionale (OMS) per ciascuna specialitàme<strong>di</strong>cinale.Meto<strong>di</strong>Per l’anno 2010 sono stati effettuati controlli sul dato trasmesso dalle strutture in base alle normative <strong>di</strong>riferimento; tali controlli hanno generato una base dati <strong>di</strong> record considerati ren<strong>di</strong>contabili ai fini dei rimborsidelle strutture. Gli in<strong>di</strong>catori mostrati nel presente rapporto, riferiti al solo ambito ospedaliero, sono staticalcolati sulla base dei soli record ren<strong>di</strong>contabili.Di seguito vengo riportati gli in<strong>di</strong>catori e la relativa metodologia <strong>di</strong> calcolo.Numero UtilizzatoriRappresenta il numero <strong>di</strong> pazienti che si rivolgono ad una struttura autorizzata alla erogazione <strong>di</strong> farmaci in<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta e alla somministrazione durante un trattamento sanitario. Gli utilizzatori rappresentanoil numero <strong>di</strong> soggetti che hanno ricevuto almeno una prescrizione nel corso dell’anno 2010.DDD/UtE’ il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> giorni <strong>di</strong> terapia per utilizzatore. E’ calcolato come rapporto tra il totale delle DDDconsumate e il totale dei pazienti che hanno ricevuto almeno una prescrizione durante il periodo in esame estandar<strong>di</strong>zzato per 1000 abitantiImporto per unità posologicaRappresenta il costo me<strong>di</strong>o per unità posologica (compressa, fiala, etc) ed è calcolato come rapporto tra ilcosto del farmaco erogato e le relative quantità.Importo per DDD/UtRappresenta il costo me<strong>di</strong>o per giornata <strong>di</strong> terapia e viene calcolato come rapporto tra il costo del farmaco ele relative DDD erogate.RisultatiLa spesa per farmaci in erogazione <strong>di</strong>retta, riferita al solo ambito ospedaliero e al netto degli importi per ifarmaci oncologici somministrati durante un DH chemioterapico, nel 2010 è stata pari a €243 milioni,corrispondenti a circa 20 milioni <strong>di</strong> unità posologiche, 14 milioni <strong>di</strong> DDD complessivamente consumate (datinon mostrati) e circa 700.000 prescrizioni.Complessivamente, quasi 127.000 pazienti hanno utilizzato un farmaco erogato in <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta osomministrato presso una struttura. Il maggior numero <strong>di</strong> utilizzatori è attribuibile al Policlinico Umberto I400


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________(11.197) seguito dal San Giovanni (10.956) mentre il valore più contenuto è rappresentato dall’ospedaleclassificato Vannini (86 utilizzatori). Per quanto attiene il numero <strong>di</strong> giornate <strong>di</strong> terapia per utilizzatore,l’IRCCS Santa Lucia è la struttura che presenta il numero più elevato <strong>di</strong> giornate (422) ad evidenziare unamulti terapia, seguita dallo Spallanzani (331) e dal S. Camillo Forlanini (273).Unità posologiche molto costose sono attribuibili a strutture come il S. Giovanni, il Santa Lucia e l’IDI; talivalori sono strettamente legati al case-mix dei pazienti da trattare con me<strong>di</strong>cinali biologici <strong>di</strong> ultimagenerazione.DiscussioneIl flusso Farmed nell’anno 2010 ha evidenziato complessivamente valori pari a 432 milioni <strong>di</strong> euro <strong>di</strong> spesae 42 milioni <strong>di</strong> unità posologiche; i dati riferiti ai me<strong>di</strong>cinali erogati nel solo ambito ospedaliero presentati inquesto rapporto spiegano circa il 60% della spesa e il 45% delle quantità totali del flusso.È confermata la marcata variabilità fra le aziende erogatrici (ASL, AO, Policlinici, IRCCS e Ospedaliclassificati) sia in termini <strong>di</strong> spesa che <strong>di</strong> consumi, ad evidenziare non solo una casistica <strong>di</strong> pazientiestremamente variegata ma in molto casi anche una <strong>di</strong>versa struttura organizzativa per quanto attiene lagestione del flusso.Valori bassi del numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> giorni <strong>di</strong> terapia per utilizzatore lasciano supporre una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>farmaci erogati alla <strong>di</strong>missione per coprire il primo ciclo <strong>di</strong> cura (elevato numero <strong>di</strong> utilizzatori non cronici),mentre valori molto elevati potrebbero essere attribuibili alla prevalenza <strong>di</strong> pazienti con patologie cronicheche, tra l’altro, necessitano <strong>di</strong> terapie ad alto costo. Infine per Centri <strong>di</strong> riferimento regionali (come adesempio lo Spallanzani) nella cura e nel trattamento delle patologie croniche, è logico attendersi l’erogazioneper lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> farmaci all’interno <strong>di</strong> multi terapie.401


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Tabella 1. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> attività farmaceutica in ambito ospedaliero per ASL e struttura erogatrice.Fonte dati FarmEDAzienda Numero Ut DDD/UtImporto perunitàposologicaImportoper DDD/UtRegina Apostolurum 2.503,0 50,5 0,4 0,5S Pietro FBF 9.755,0 49,8 6,3 4,9S Giovanni Calibita FBF 2.884,0 57,1 10,2 10,8S Carlo 544,0 68,4 0,8 0,8Cristo Re 1.813,0 18,7 4,5 6,4Israelitico 1.422,0 88,3 0,7 0,8Vannini 86,0 51,4 7,5 31,6RMA 3.335,0 21,9 12,3 16,2RMB 4.226,0 102,8 3,6 3,7RMC 1.188,0 156,0 17,0 30,3RMD 553,0 61,8 6,1 6,5RME 4.616,0 79,4 4,5 4,4RMF 2.735,0 101,5 1,3 1,4RMG 4.853,0 53,9 2,1 2,3RMH 253,0 175,6 49,6 25,4VT 929,0 191,4 10,1 21,2RI 2.771,0 68,5 8,4 7,1LT 2.016,0 249,4 12,3 21,1FR 7.313,0 98,6 5,4 7,5San Camillo - Forlanini 1.849,0 273,5 31,6 19,8San Giovanni 10.956,0 7,4 75,6 90,9San Filippo Neri 8.303,0 115,2 6,1 5,6Bambino Gesù 3.825,0 46,2 12,6 20,0Policlinico A. Gemelli 10.828,0 136,8 15,7 24,8Policlinico Umberto I 11.197,0 168,1 17,5 27,6IFO 4.230,0 102,9 17,9 24,8Santa Lucia 141,0 422,6 56,5 18,2IDI 907,0 60,4 44,9 41,7I. N. R. C. A. 822,0 126,4 1,0 1,0Campus Biome<strong>di</strong>co 2.726,0 66,9 14,6 19,8Lazzaro Spallanzani 6.097,0 330,8 7,2 18,3Sant'Andrea 5.897,0 158,0 27,0 17,7Tor Vergata 5.419,0 150,8 29,1 22,9Totale 126.992,0 109,7 12,5 17,5402


APPENDICEL’attività delle Case <strong>di</strong> Cura Neuropsichiatrichenella regione Lazio


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________L’attività delle Case <strong>di</strong> Cura Neuropsichiatriche nella regione LazioAndrea Gad<strong>di</strong>ni, ASP LazioSanitàLe Case <strong>di</strong> Cura Neuropsichiatriche (CdC NP) provvisoriamente accre<strong>di</strong>tate nella regione Lazio offronoassistenza a pazienti affetti da patologie psichiatriche sia in fase acuta che post-acuta. L’accesso a questestrutture avviene <strong>di</strong>etro autorizzazione del Dipartimento <strong>di</strong> Salute mentale competente per territorio. NelleCdC NP viene proposto un approccio terapeutico integrato attraverso interventi farmacologici,psicoterapeutici ed assistenziali, finalizzato a garantire la continuità del progetto <strong>di</strong> cura del paziente con uncostante scambio con i servizi psichiatrici territoriali. Nel presente rapporto sono state considerate le<strong>di</strong>missioni dalle 12 CdC attive nel Lazio nel 2010 <strong>di</strong> pazienti sopra i 14 anni, non considerando i trasferimentioccorsi entro la prima giornata <strong>di</strong> degenza (GD). La dotazione <strong>di</strong> posti letto riportata fa riferimento alla DGR1375/2002 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, così come considerate nel DCA 15/2008. Riguardo agli in<strong>di</strong>ci riportatinella scheda allestita per ciascuna delle CdC NP si tenga conto che l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> occupazione (IO) - che esprimeil rapporto percentuale fra n. complessivo <strong>di</strong> GD consumate e il massimo valore teorico possibile (100%) - fariferimento alle sole <strong>di</strong>missioni occorse nell’anno, e non tiene pertanto conto delle GD consumate dai casipresenti nel periodo ma non <strong>di</strong>messi. Per alcune CdC NP pertanto, un IO molto basso può esseredeterminato dalla presenza <strong>di</strong> un certo numero <strong>di</strong> pazienti con degenze protratte e non <strong>di</strong>messi in tutto l’arcotemporale considerato.Il processo <strong>di</strong> riconversione delle Case <strong>di</strong> Cura Neuropsichiatriche nella regione LazioIl percorso <strong>di</strong> riconversione delle CdC NP provvisoriamente accre<strong>di</strong>tate nella regione Lazio è stato precedutodalla DGR 1375/2002 (piano generale <strong>di</strong> riconversione delle CdC NP, che in<strong>di</strong>viduava un totale <strong>di</strong> 1.114 pl in12 CdC NP) e dalla DGR 412/2003 (accor<strong>di</strong> per la riconversione delle CdC NP, in cui venivano definite anchele relative tariffe). Il percorso attuale è stato poi avviato intorno a quanto stabilito nel Piano <strong>di</strong> Rientro -approvato con DGR n. 149 del 6/03/2007 e sottoscritto il 28 febbraio 2007 dal Ministero della Salute, dalMinistero dell’Economia e dal Presidente della regione Lazio. Il Piano <strong>di</strong> Rientro stabilisce, per ilraggiungimento dell’obiettivo specifico 1.2 “Riconduzione del numero <strong>di</strong> posti letto agli standard nazionali”,che si debba attuare la riclassificazione e la riduzione dei posti letto afferenti alle strutture accre<strong>di</strong>tate cheerogano assistenza <strong>di</strong> tipo psichiatrico e neuropsichiatrico le quali, “…per un’anomalia, ad oggi non sanata,sono erroneamente co<strong>di</strong>ficati e letti dal sistema informativo sanitario (SIS) come posti letto per acuti inquanto censiti dalle ASL col flusso HSP13”.Si è pertanto giunti, attraverso i Decreti del Commissario ad Acta (DCA) N. 15/2008, 48/2009, 33/2010,90/2010, 101/2010 e 109/2010:• alla revoca della DGR 412/2003, alla riduzione dei posti letto deputati all’assistenza psichiatricapresso le CdC NP da 1.114 a 800, e alla riconversione <strong>di</strong> una parte dei PL residui come posti in RSAin coerenza con la programmazione regionale;• alla conversione <strong>di</strong> questi 800 posti letto in posti <strong>di</strong> residenzialità territoriale a <strong>di</strong>verso livello <strong>di</strong>complessità assistenziale per l'esercizio delle attività sanitarie e socio-sanitarie, con una adeguatavalorizzazione delle tariffe;• alla ridefinizione dei relativi requisiti minimi organizzativi;• alla istituzione in ciascun DSM <strong>di</strong> una Unità Valutativa Multi<strong>di</strong>sciplinare (UVM) che monitorizzi e regoligli accessi alle strutture residenziali psichiatriche;• all’avvio <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento definitivo <strong>di</strong> queste strutture da parte della regione Lazio.In attesa della conclusione del processo che prevede per questo ambito attività erogate esclusivamente inregime residenziale, i dati per l’anno 2010 relativi ai ricoveri <strong>di</strong> tutte le CdC NP sono stati rilevati attraverso laScheda <strong>di</strong> Dimissione Ospedaliera (SDO) con co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> specialità 40, <strong>di</strong>venendo parte del flusso relativo alSistema Informativo Ospedaliero (SIO).Va tuttavia sottolineato che i posti letto in CdC NP non sono assimilabili ai posti in SPDC, essendo questiultimi <strong>di</strong>stribuiti in maniera omogenea su tutto il territorio ed avendo caratteristiche assistenziali e <strong>di</strong>intensità <strong>di</strong> intervento estremamente <strong>di</strong>versi, quali l’accesso attraverso il Pronto Soccorso e l’integrazione nelcircuito dell’<strong>emergenza</strong>, l’effettuazione <strong>di</strong> Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO), la possibilità <strong>di</strong> rispostearticolate e supporto <strong>di</strong> altre specialità, ecc. I ricoveri in CdC NP sono caratterizzati da una durata delladegenza più protratta rispetto a quella rilevata nei SPDC (durata me<strong>di</strong>ana nel 2010 pari a 35 gg vs 8 gg) esono riconducibili a persone <strong>di</strong> età più elevata (età me<strong>di</strong>a 47,2 anni vs 41,5 per gli uomini; 52,5 anni vs 45,0per le donne).404


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________Per una lettura più approfon<strong>di</strong>ta e completa delle caratteristiche dell’attività delle strutture psichiatrichepubbliche e private provvisoriamente accre<strong>di</strong>tate, a partire dal 1999, si rimanda alla sezione “Pubblicazioni”nella linea <strong>di</strong> attività “Salute Mentale” sul sito web <strong>di</strong> Laziosanità ASP(http://www.asplazio.it/asp_online/tut_soggetti_deb/salute_mentale_new/s_mentale_pubblicazioni.php).405


Dimissioni in regime or<strong>di</strong>nario da CdC NP per presi<strong>di</strong>o e ASL <strong>di</strong> residenza.DSM CdC NPASL <strong>di</strong> residenzaRm A Rm B Rm C Rm D Rm E Rm F Rm G Rm H VT RI LT FRFuorireg.EsteroTotale% ricoveri riferiti aresidenti nella ASL <strong>di</strong>ubicazione dellastrutturaRm BMen<strong>di</strong>cini 6 110 65 3 2 9 7 7 209 52,6Castello della Quiete 15 21 12 2 2 7 5 1 1 3 5 74 28,4Rm DVilla Giuseppina 82 90 98 175 33 11 34 71 5 34 15 7 655 26,7Villa Armonia Nuova 71 77 83 140 135 39 57 48 5 10 15 32 2 1 715 19,6Villa Maria Pia 82 18 14 23 151 21 6 4 5 14 1 339 44,5Rm EVilla dei Fiori 130 140 110 69 203 31 5 21 2 3 6 20 5 745 27,2Sama<strong>di</strong> 148 61 79 49 107 53 47 29 15 26 27 19 1 661 16,2San Valentino 68 44 50 32 94 14 19 24 9 2 7 11 1 375 25,1Rm G Colle Cesarano (Tivoli) 48 216 42 40 36 12 194 71 5 7 34 28 733 26,5Rm HNuova Villa VonSiebenthal (Genzano)18 111 31 25 11 4 44 243 31 16 8 542 44,8Viterbo Villa Rosa (Viterbo) 14 6 7 6 1 36 2 5 256 14 1 3 351 72,9Latina Sorriso sul mare (Formia) 53 55 49 61 10 7 34 52 2 3 186 73 3 588 31,6Totale735 949 640 625 785 228 458 580 290 68 320 244 64 1 5.987 31,4% residenti della ASL ricoveratipresso un presi<strong>di</strong>o della propriaASL13,8 50,4 70,7 42,4 41,9 88,3 58,1 31,6406


Ricoveri ripetuti nell'anno in CdC Np, regime or<strong>di</strong>nario, per classe <strong>di</strong> intervallo in giorni.Dimissioniripetutenell'anno inCdC Np*entro 7 giorni<strong>di</strong>missioniripetuteentro 30 giorni<strong>di</strong>missioniripetutepersone personepersoneQualsiasi intervallo*<strong>di</strong>missioniripetutetotale<strong>di</strong>missioniN. % N. N. % N. N. % N. N.0 3.837 90,1 - 3.598 84,5 - 3.129 73,5 - 3.1291 278 6,5 278 452 10,6 452 749 17,6 749 1.4982 88 2,1 176 134 3,1 268 245 5,8 490 7353 39 0,9 117 44 1,0 132 85 2,0 255 3404 11 0,3 44 17 0,4 68 24 0,6 96 1205 3 0,1 15 9 0,2 45 21 0,5 105 1266+ 1 0,0 7 3 0,1 26 4 0,1 35 39Totale 4.257 100,0 637 4.257 100,0 991 4.257 100,0 1.730 5.987* escluse le <strong>di</strong>missioni avvenute per trasferimento con data <strong>ricovero</strong>=data <strong>di</strong>missione.407


________________________________Fonte: Laziosanità-ASP dati SIO408


________________________________Fonte: Laziosanità-ASP dati SIO409


________________________________Fonte: Laziosanità-ASP dati SIO410


________________________________Fonte: Laziosanità-ASP dati SIO411


________________________________Fonte: Laziosanità-ASP dati SIO412


________________________________Fonte: Laziosanità-ASP dati SIO413


Glossario


_______________________________LAZIOSANITÁ – Agenzia <strong>di</strong> Sanità Pubblica________________________________GlossarioCo<strong>di</strong>ce triageE’ un co<strong>di</strong>ce (bianco, verde, giallo, rosso) che viene attribuito al momento dell’accoglienza, ai pazienti che sirecano al pronto soccorso, per valutare la gravità all’ingresso e stabilire la priorità dell’intervento.Day-HospitalTale particolare forma <strong>di</strong> erogazione dell'assistenza ospedaliera viene effettuata in <strong>di</strong>visioni, sezioni o serviziospedalieri per fini <strong>di</strong>agnostici e/o cu rativi e/o riabilit ativi e risponde a tutte le seguenti caratteristichefunzionali: si tratta <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> o ciclo <strong>di</strong> ricoveri pr ogrammato/i; è limitato ad una sola parte della giornata enon ricopre quin<strong>di</strong> l'intero arco delle 24 ore dal momento del <strong>ricovero</strong>.Mobilità interaziendaleSi tratta dell e <strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni residenti nell a ASL x che u sufruiscono <strong>di</strong> prestazi oni <strong>di</strong> <strong>ricovero</strong> n ellaAzienda y.Posto lettoSi identifica con il letto nel l'ambito <strong>di</strong> una struttura ospedaliera dotata <strong>di</strong> per sonale me<strong>di</strong>co e attrezzata perl'accoglienza e l'assistenza me<strong>di</strong>ca continuativa ai degenti.Strutture afferenti ASLSi tratta dell e strutture ospedalier e le cui prestazioni sono a carico delle A SL territorialmente competenti(presi<strong>di</strong> ospedalieri, ospedali classificati e case <strong>di</strong> cura). Sono esclusi i policlinici, gli IRCCS pubblici e privati ele aziende ospedaliere.Strutture aziendalizzateSono ospedali <strong>di</strong> rilievo regionale o interregionale costituiti in Aziende, in considerazione delle loro particolaricaratteristiche. Sono inclusi tra questi le aziende ospedaliere, i policlinici e gli IRCCS pubblici e privati. Essesono dotate <strong>di</strong> personalità giuri<strong>di</strong>ca p ubblica, <strong>di</strong> autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale,contabile, gestionale e tecnica.Unità posologicaIdentifica l’unità <strong>di</strong> riferimento per la somministrazione del farmaco (compressa, capsula, fiale, ecc).415

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