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Capitale del gusto - Turismo Torino

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Il cibodegli dei.Nel 1753 lo scienziato svedese Carl von Linnéattribuì all’albero <strong>del</strong> cacao il nome scientificodi derivazione greca Teobroma cacao, “cibodegli dei”, riconoscendo così ai suoi fruttiproprietà uniche e inarrivabili.Il cioccolato, sublime esaltazione <strong>del</strong>ladivina materia prima, ha in Italia unacapitale indiscussa: <strong>Torino</strong>. Fonti accreditateraccontano, infatti, che le prime fave di cacaosiano state portate in Piemonte nel 1559 daEmanuele Filiberto di Savoia, generale deglieserciti spagnoli, e che già nel 1555 il celebreNostradamus, esoterico alchimista e veggente,pubblicasse a <strong>Torino</strong> un trattato sul cioccolato.Fin dagli ultimi decenni <strong>del</strong> 1600,la Madama Reale Maria Giovanna Battistadi Savoia Nemours concedeva “patenti”per la pubblica vendita <strong>del</strong>la cioccolatain tazza – che in seguito si sarebbe rinnovatanella squisita ricetta <strong>del</strong> bicerin – e tuttele famiglie aristocratiche disponevano di una“molina”, cameriera personale specializzatanella preparazione <strong>del</strong>la bevanda.<strong>Torino</strong> golosa.Un tour guidato da leccarsi i baffi!A piedi per le vie <strong>del</strong> centro, scoprirai egusterai le tante golosità offerte nei caffèstorici e nelle pasticcerie di <strong>Torino</strong>.Per prenotazioni:www.turismotorino.org/visite_guidateL’antica e stimata arte dei “cicôlaté”, maestri cioccolatieri attivi in tutta la provincia,si tramanda ancora oggi di padre in figlio all’interno di aziende artigianali, fe<strong>del</strong>ialla tradizione ma creative nell’adeguare il prodotto e le sue mille applicazioni ai gustie alle tendenze contemporanee. Accanto ai cioccolatini noti in tutto il mondo– dalle praline ai tartufi, dai cremini ai gianduiotti, golosi simboli <strong>del</strong>la città – oggisi possono trovare specialità <strong>del</strong>iziose e originali dedicate agli appassionati: creminial sale, praline al peperoncino, ganache al Barolo chinato, ecc. Per averne un assaggio– è il caso di dirlo – si può visitare uno dei tanti laboratori presenti in città e nelterritorio circostante o alcune tra le numerose aziende riconosciute a livello internazionale.Se, invece, si intende fare una vera “scorpacciata” di dolci tentazioni, il periodopiù adatto per scoprire <strong>Torino</strong> è marzo, quando il cioccolato diventa protagonistaassoluto <strong>del</strong>le due settimane di CioccolaTō.www.cioccola-to.comDolci leggende: ’900 e Zurigo.La Torta ‘900, vanto gastronomico di Ivrea da oltre un secolo,è costituita da due dischi di soffice pan di Spagna al cacaoche racchiudono una <strong>del</strong>icatissima crema al cioccolato, comeprevede la ricetta originale di Ottavio Bertinotti, depositataper mantenerne l’assoluta esclusiva alla Pasticceria Balla.Protetto anche il segreto <strong>del</strong>la Torta Zurigo di Pinerolo,commissionata negli anni ’30 dalla Principessa Jolandadi Savoia: preparata con cialda frolla al cacao farcita concrema Chantilly al torrone e cioccolato, è guarnita con scagliedi cioccolato amaro e ciliegie sotto spirito glassate e si puòtrovare solo da Il Pasticcere di Monaco Maria.

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