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1_Alimentazione e tumori in età pediatrica - FOSAN

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<strong>Alimentazione</strong> e <strong>tumori</strong> <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pediatrica</strong>Migliaccio P.A., Rocchi E., Mozzetta S., Murolo C., Comuzzi M., Cilla E.Studio MigliaccioAutore corrispondente:Pietro Antonio MigliaccioVia Bu Meliana, 12 00195 RomaTel. 06.39.03.02.83 pietromigliaccio@migliaccionutrizione.itRiassunto. Vengono affrontati i vari problemi di natura nutrizionale nelle situazioni della malattia oncologica <strong>pediatrica</strong>.Le norme dietologiche ed anche comportamentali generali vengono esam<strong>in</strong>ate e trattate <strong>in</strong> relazione alle variefasi della malattia e alla terapia medica, radiante o chirurgica <strong>in</strong> corso di svolgimento o già effettuata.Il ruolo della nutrizione artificiale, l’alimentazione nel bamb<strong>in</strong>o disfagico, il tipo di attività sportiva, il comportamentoe le direttive da seguire durante il follow-up sono altri argomenti diffusamente trattati. Vengono <strong>in</strong>oltre presentatidecaloghi per tutte le situazioni esam<strong>in</strong>ate anche con specifici riferimenti alle varie condizioni morbose edagli effetti collaterali delle diverse terapie con il suggerimento di possibili soluzioni farmacologiche o nutrizionali.Abstract: It is well known that <strong>in</strong> patients affected by cancer nutritional problems can be present. The nutritional problems<strong>in</strong> paediatric oncology are evaluated and discussed here<strong>in</strong>. The correct diet and lifestyle <strong>in</strong>terventions will be describedand commented <strong>in</strong> relationship to the different phases of the pathology and pharmacological, surgical or radiant therapy.Additionally, the role of nutritional or pharmacological support, the diet of the disphagic child, type of physical activitywill be fully discussed. Then some decalogues are presented for all exam<strong>in</strong>ed cases with specific references to various diseases.We exam<strong>in</strong>e the collateral effects of different therapies suggest<strong>in</strong>g the pharmacological e nutritional solutions.Parole chiave:oncologia, pediatria, alimentazione, nutrizione parenterale totale.Key words: oncology , paediatrics, nutrition, total parenteral nutrition.IntroduzioneI recenti progressi della scienza <strong>in</strong> tutti icampi ed <strong>in</strong> particolare <strong>in</strong> quello medicopermettono oggi di combattere e spessov<strong>in</strong>cere battaglie precedentemente ritenuteperse; si parlava <strong>in</strong>fatti di mali <strong>in</strong>curabili,def<strong>in</strong>izione che sempre di meno si dovrebbeusare.È il caso delle malattie oncologiche ed<strong>in</strong> particolare della patologia oncologica <strong>in</strong><strong>età</strong> <strong>pediatrica</strong>.Oggi si può ottenere, per alcuni tipi di<strong>tumori</strong> <strong>in</strong>fantili, la guarigione f<strong>in</strong>o all’80-90% dei casi utilizzando la chemioterapia ela radioterapia, da sole o associate; per ottenerequesti risultati contribuiscono ovviamenteanche la terapia chirurgica e i trapiantidi cellule stam<strong>in</strong>ali allogeniche. Inogni fase della malattia, durante e dopoqualsiasi tipo di terapia, è fondamentaleuno specifico approccio nutrizionale, igienico-sanitario,un corretto stile di vita e laprogrammazione del successivo iter terapeutico.Noi sappiamo <strong>in</strong>fatti che la malattia neoplastica<strong>in</strong>duce nel paziente una serie diprofonde alterazioni del metabolismo, dell’assettoormonale ma anche del comportamentoalimentare che diventa quantomeno una concausa nella perdita progressivadelle riserve adipose e della massamagra, f<strong>in</strong>o a configurare il quadro cl<strong>in</strong>icodella cachessia neoplastica. Il decadimentodello stato nutrizionale e funzionale dell’organismoè poi ulteriormente aggravatodalla tossicità sistemica e gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale<strong>in</strong>dotta dai trattamenti radio-chemioterapici,con conseguente aggravamento dellaanoressia, dell’aumento del dispendio energeticoe del malassorbimento <strong>in</strong>test<strong>in</strong>aledei nutrienti.È difficile standardizzare, sia pure pergruppi di popolazione o per genere di neoplasia,il tipo di alimentazione <strong>in</strong>dicato perquesti pazienti ma dobbiamo almeno cercaredi comprendere come soddisfare i fabbisogn<strong>in</strong>utrizionali nelle varie fasce di <strong>età</strong>e nelle varie fasi della malattia.La Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37 1


Note di epidemiologia dei <strong>tumori</strong> <strong>in</strong>fantiliIn Italia l’<strong>in</strong>cidenza dei <strong>tumori</strong> <strong>in</strong>fantili èmisurata dal Registro dei <strong>tumori</strong> <strong>in</strong>fantili(RTI) del Piemonte. Estrapolando a livellonazionale questi dati, sovrapponibili allestime ottenute dalla banca dati della ForzaOperativa Nazionale Oncologia Pediatrica(FONOP), si stima quanto segue (dati aggiornatial 2007):• I <strong>tumori</strong> <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pediatrica</strong> (0-14 anni)rappresentano l’1% di tutti i <strong>tumori</strong> malignie, sommati a quelli dell’adolescenza(15-19 anni), il 2%.• Ogni anno <strong>in</strong> Italia vengono diagnosticaticirca 1500 casi di <strong>tumori</strong> tra i bamb<strong>in</strong>ie 800 casi tra gli adolescenti.• Ogni anno <strong>in</strong> Italia sono diagnosticaticirca 500 casi di leucemie (80% leucemiel<strong>in</strong>foidi acute) tra i bamb<strong>in</strong>i e 100casi (


serimento di altre <strong>in</strong>dicazioni. Infatti <strong>in</strong>campo oncologico ed ancor di più nell’oncologia<strong>pediatrica</strong>, le metodiche vengonocont<strong>in</strong>uamente modificate, corrette e aggiornate<strong>in</strong> relazione alle nuove ricerchescientifiche, ai nuovi risultati cl<strong>in</strong>ici, a<strong>in</strong>uovi farmaci etc.Sicuramente la divulgazione di questolavoro potrà dare impulso a prossime collaborazionie rappresentare uno spunto peraffrontare dei temi di così grande rilevanzaancora poco <strong>in</strong>dagati.I decaloghi1) Parametri per la valutazione dello statonutrizionale• Effettuare un’anamnesi alimentare.• Rilevare peso, statura, circonferenza toracica,circonferenza brachiale, circonferenzavita, circonferenza fianchi, rapportocirconferenza vita/circonferenzafianchi, rapporto circonferenza vita/altezza.• Rilevare quattro misure plicometriche:plica tricipitale, plica bicipitale, plicasottoscapolare e sovrailiaca.• Rilevare la circonferenza cranica neibamb<strong>in</strong>i di <strong>età</strong> <strong>in</strong>feriore ai 3 anni.• Stabilire gli <strong>in</strong>dici dello stato di nutrizione(album<strong>in</strong>emia, prealbum<strong>in</strong>emia,transferr<strong>in</strong>a).• Screen<strong>in</strong>g <strong>in</strong>iziale della Capacità AntiossidanteTotale (TAC) sia della dietache plasmatica.• Valutazione della densità m<strong>in</strong>erale ossea(Bone M<strong>in</strong>eral Density – BMD); RXdella mano non dom<strong>in</strong>ante per la determ<strong>in</strong>azionedell’<strong>età</strong> scheletrica.• Inquadramento psicologico.2) Strategie di <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> corso di terapiaant<strong>in</strong>eoplastica• Durante il ricovero è necessario che ilbamb<strong>in</strong>o segua una dieta varia ed equilibratatale da coprire i fabbisogni nutrizionalipropri della sua <strong>età</strong> e del suo sesso,secondo quanto stabilito dai “Livellidi Assunzione Raccomandata di Energiae Nutrienti” (LARN), allo scopo di garantireun adeguato accrescimento e promuovereuna corretta alimentazione. Ladieta deve essere personalizzata ed elaborata<strong>in</strong> collaborazione con il medicooncologo, il medico nutrizionista, il medicopediatra e il dottore <strong>in</strong> dietistica.• Sulla base di queste considerazioni <strong>in</strong>dichiamoalcune raccomandazioni generali:- Evitare l’eccessivo apporto energetico;- Seguire una alimentazione sana ed e-quilibrata nei nutrienti: della quota caloricagiornaliera il 55-60% deve essererappresentato dai carboidrati, il12-15% dalle prote<strong>in</strong>e e meno del 30%dai lipidi;- Mantenere un rapporto equilibrato fraprote<strong>in</strong>e animali e vegetali (1:1) e trazuccheri semplici (non oltre il 10-15%delle calorie totali) e zuccheri complessi;- Limitare i fuori pasto (spunt<strong>in</strong>o pari al5% dell’apporto calorico giornaliero);- Garantire un apporto di fibra pari a0,5g/kg/die.• In particolare è importante assicurare unadeguato apporto di calcio e prote<strong>in</strong>enella dieta giornaliera allo scopo di garantireun corretto accrescimento e dievitare un basso picco di massa ossea.In base allo stato nutrizionale del bamb<strong>in</strong>osarà necessario valutare eventualisupplementazioni con calcio, vitam<strong>in</strong>aD e bifosfonati.• Allo scopo di prevenire lo squilibrio ossidativodello Stato Redox il bamb<strong>in</strong>odeve seguire una dieta ricca di alimentidi orig<strong>in</strong>e vegetale (frutta e verdura) adalto contenuto di antiossidanti scelti sullabase di database specifici.• Occorre elaborare una dieta che tengaconto della potenziale <strong>in</strong>terferenza delcibo con i parametri farmacoc<strong>in</strong>etici del-La Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37 3


la terapia ant<strong>in</strong>eoplastica e con la biodisponibilitàdel farmaco; tali <strong>in</strong>terazionisono complesse e non generalizzabili epertanto devono essere valutate per ognis<strong>in</strong>golo chemioterapico.• È necessario valutare l’utilizzo di <strong>in</strong>tegratoridietetici.3) Consigli pratici per una dieta equilibratanel corso di malattia oncologica validaanche per i bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> terapia cortisonicaCosa fare• Durante la giornata l’alimentazione deveessere suddivisa <strong>in</strong> tre pasti pr<strong>in</strong>cipali(colazione, pranzo, cena) e due spunt<strong>in</strong>i(m<strong>età</strong> matt<strong>in</strong>a e m<strong>età</strong> pomeriggio)• La prima colazione può essere a base dilatte parzialmente scremato o succo difrutta o the od orzo <strong>in</strong>sieme a fette biscottateo biscotti secchi o cereali; oppurepuò essere una colazione di tipo salatoa base di pane e prosciutto crudo e/oformaggio.• Gli spunt<strong>in</strong>i dovranno essere preferibilmentea base di frutta fresca o yogurt ocrackers.• A pranzo e a cena contemplare sempreun contorno a base di verdura.• Variare la scelta delle pietanze durantela settimana prevedendo:3 volte carne3 volte pesce2 volte legumi2 volte formaggio2 volte prosciutto crudo o bresaola2 volte l’uovo• Limitare l’assunzione di sale.• Preferire le cotture alla griglia, al vapore,al cartoccio, al forno, <strong>in</strong> umido.• Abb<strong>in</strong>are sempre alla corretta alimentazioneuna buona attività fisica.E poi...• Non saltare i pasti• Le patate non vanno considerate comeverdura ma vanno utilizzate <strong>in</strong> sostituzionedi pane, pasta o riso• Ricordarsi di non eccedere nei condimenti,utilizzando con moderazione olioextra verg<strong>in</strong>e d’oliva, aggiungendolo a-gli alimenti dopo la cottura.• Limitare le quantità di zucchero, miele ofruttosio. Per l’uso di dolcificanti artificialiconsultare sempre il medico.4) Indicazioni comportamentali e nutrizionali per gli effetti collaterali della chemioterapiaPROBLEMAPerdita di appetitoNauseaINDICAZIONEPreferire pasti leggeri e frequentiEvitare cibi ricchi <strong>in</strong> grassiEvitare di bere prima e durante i pastiOffrire piccole quantità di ciboEvitare cibi grassi e untuosiEvitare cibi molto dolci, caldi e piccanti, la frittura, le preparazioni con salse, icibi panati e grat<strong>in</strong>atiCuocere le pietanze senza grassi: <strong>in</strong> acqua, al vapore, al forno, al cartoccio,nel brodo.Offrire cibi secchi, crackers, biscotti semplici, toastEvitare gli alimenti preferiti dal bamb<strong>in</strong>o perché potrebbe sviluppare un disgustopermanente per essi.4La Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37


Tabella n. 1 - Raccomandazioni per DisfagiciALIMENTI PERMESSI VIETATIBevandeLatte e derivatiCerealiCarnePesceSucchi di frutta e bevande <strong>in</strong> cartoni s<strong>in</strong>golio <strong>in</strong> barattoloAcqua <strong>in</strong> bottiglia 1Latte pastorizzato o UHTCrema o panna UHTBurro <strong>in</strong> monoporzioniFormaggi <strong>in</strong> porzioni confezionateGelati <strong>in</strong>dustriali <strong>in</strong> s<strong>in</strong>gole porzioniBud<strong>in</strong>i UHTBiscotti e dolci <strong>in</strong> s<strong>in</strong>gole porzioniPane, griss<strong>in</strong>i e crackers <strong>in</strong> s<strong>in</strong>gole porzioniPasta seccaCarne fresca o congelata ben cottaProsciutto crudo o cotto <strong>in</strong> bustaPesce fresco o surgelato ben cottoPesce <strong>in</strong> scatolaFormaggi molli o non confezionatiGelati artigianaliPasta fresca, dolci alla creme, pane senza<strong>in</strong>volucroCarne crudaSalsicce, pasticci di carne, cibi pronti freschi(es. hamburger), pollo, tacch<strong>in</strong>oFrutti di mareUova Ben cotte, <strong>in</strong> qualsiasi modo Crude o non cotte beneVegetaliFruttaVegetali freschi a foglie ben lavati e cottiOrtaggi ben lavati e pelatiLegumi cottiVegetali <strong>in</strong> scatolaFrutta fresca ben lavata e sbucciataFrutta <strong>in</strong> scatolaVegetali crudi o che non possono esserepelatiErbe aromatiche fresche e crude (basilico,prezzemolo, peperonc<strong>in</strong>o..etc)Frutta seccaTabella n. 2 - Livelli di dieta <strong>in</strong> base al grado di disfagia1. LIVELLO I (DIETA PUREA).È <strong>in</strong>dicata nei seguenti casi: grave difficoltà nella preparazione orale del bolo; riflesso della deglutizionegravemente compromesso; perdita del controllo della funzione della l<strong>in</strong>gua e delle labbra; ridottaperistalsi far<strong>in</strong>gea e/o disfunzione crico-far<strong>in</strong>gea, ipersensibilità orale.2. LIVELLO II (DIETA TRITATA).È <strong>in</strong>dicata nei seguenti casi: difficoltà moderata-lieve nella preparazione orale del bolo; ridotta peristalsifar<strong>in</strong>gea e/o disfunzione del muscolo crico-far<strong>in</strong>geo; disturbi m<strong>in</strong>ori della deglutizione; edentulia.3. LIVELLO III (DIETA MORBIDA).È <strong>in</strong>dicata nei seguenti casi: difficoltà lievi della preparazione orale del bolo; impossibilità a masticare edeglutire alcuni alimenti. È <strong>in</strong>oltre suggerita anche nella ripresa graduale dell’alimentazione per os.4. LIVELLO IV(DIETA NORMALE MODIFICATA)È <strong>in</strong>dicata nei seguenti casi: lieve difficoltà della preparazione orale del bolo e lieve difficoltà dellamasticazione.La Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37 9


Tabella n. 3 - Gruppi alimentari e pr<strong>in</strong>cipali alimenti consigliati <strong>in</strong> base al livello di dietaLivello Idieta pureaLivello II e IIIdieta tritata/morbidaLivello IVdieta modificataPane e cerealiCrema di riso e semol<strong>in</strong>o.Biscotti da prima colazioneammorbiditi con il latte (<strong>in</strong>modo da formare una “pappetta”)Pasta primi mesi o di piccoloformato, riso. Panemorbido tipo pane carré.Cereali ammorbiditi nellatte.Pasta primi mesi o di piccoloformato, riso. Panemorbido tipo pan carré.Cereali ammorbiditi nellatte.Latte e derivatiYogurt cremoso aromatizzatoalla frutta. Latte addensato.Formaggi molli non“appiccicosi”Yogurt cremoso. Formaggimorbidi.Latte e yogurt e bevande abase di latte (es. frappé).Formaggi morbidi.Carne, pesce euovaFrutta, verduree legumiGrassi dacondimentoDolciBevandeCarne e pesce omogeneizzaticon sughi o brodi. Uovastrapazzate.Frutta verdura e legumi apurea senza buccia. Succhie nettari di frutta solo seaddensati.Sughi, brodi e salse addensati.Grassi da condimento(olio di oliva, burro, margar<strong>in</strong>a,maionese ecc.).Frullati, creme, bud<strong>in</strong>i,mousse, panna cotta.Qualsiasi tipo solo se addensate.Carne e pesce a piccolipezzi o frullati. Uova affogate,strapazzate o sode.Qualsiasi tipo di fruttafresca o <strong>in</strong> scatola purchésenza semi e buccia; verdureben cotte; legumi passati.Sughi, brodi e salse. Grassida condimento (olio di oliva,burro, margar<strong>in</strong>a, maioneseecc.).Qualsiasi tipo purchémorbido e che non richieda<strong>in</strong>tensa masticazioneSucchi, nettari, bevande abase di latte se tollerati. Senecessario usare un addensante.Carne e pesce a piccolipezzi. Uova.Qualsiasi tipo di frutta frescao sciroppata purchésenza semi e buccia; verdureben cotte; legumi passati.Purea di patate.TuttiQualsiasi tipo purchémorbido e che non richieda<strong>in</strong>tensa masticazioneTutte• nerali e liquidi <strong>in</strong> una consistenza tolleratadal paziente.• La consistenza degli alimenti sulla basedelle tipiche caratteristiche reologicherappresenta un momento fondamentaleper la gestione nutrizionale del bamb<strong>in</strong>odisfagico. Nella pratica cl<strong>in</strong>ica le dieteper la disfagia sono divise <strong>in</strong> più livelli<strong>in</strong> base al grado di difficoltà nella deglutizionedel paziente. (tabella n. 2 e tabellan. 3).• È compito del logopedista/foniatra def<strong>in</strong>ireil grado di disfagia e conseguentementeil livello di dieta più idoneo,mentre il dottore <strong>in</strong> dietistica presteràuna speciale attenzione all’adeguatezzanutrizionale di ciascuna delle diete approntate.• È necessario <strong>in</strong>formare i pazienti (quandopossibile), i caregivers ed i familiarisulle modalità di gestione dell’alimentazione(modalità di preparazione ed arricchimentodegli alimenti, tecniche posturaliottimali, ausili <strong>in</strong>dicati per lasomm<strong>in</strong>istrazione di alimenti) ed al momentodella dimissione addestrare i familiarisul monitoraggio del peso corporeoe sulla valutazione dell’assunzionedietetica.• Gli obiettivi fondamentali per la gestio-10La Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37


tante momento di recupero di un propriospazio.• Il gioco dal punto di vista educativo rappresentauna forma apparentemente e-lementare ma estremamente efficace peril benessere psicofisico del bamb<strong>in</strong>o.• La scelta di una vera attività motoria ditipo organizzato va sempre concordatacon il bamb<strong>in</strong>o, responsabilizzando lesue scelte e stimolando un maggior livellodi autonomia e di autostima.Tabella n. 4 - Tipologia di attività fisica e fasi della malattiaPRATICA SPORTIVADURANTELA TERAPIAConvalescenzaDOPOLA TERAPIAGuarigioneAgonistica No No SìAmatoriale Non agonistica No No SìLudico-ricreativa No Sì SìRiabilitativa Sì Sì Sì12) Follow-up del bamb<strong>in</strong>o con patologiaoncologica dopo la sospensione della terapia• Il bamb<strong>in</strong>o con patologia oncologica <strong>in</strong>fase di guarigione deve essere seguitoda un team multidiscipl<strong>in</strong>are compostoda oncologo pediatra, medico di medic<strong>in</strong>agenerale, psicologo cl<strong>in</strong>ico, endocr<strong>in</strong>ologo,neurologo, dentista, radiologooncologo, medico nutrizionista, dietista,assistente sociale.• Bisogna valutare periodicamente i datiantropometrici <strong>in</strong> quanto i problemi dicrescita possono comparire prima, duranteo dopo una terapia eseguita consuccesso.In particolare:- L’altezza deve essere valutata regolarmentef<strong>in</strong>o al raggiungimento di quellaf<strong>in</strong>ale.- Nei bamb<strong>in</strong>i che hanno ricevuto irradiazionecranio-sp<strong>in</strong>ale l’altezza dovrebbeessere misurata da seduti datala frequente sproporzione tra la crescitadegli arti e quella del tronco.- La valutazione della crescita richiedela correlazione tra l’<strong>età</strong> ossea e lo stadiodella pubertà.- Effettuare un controllo periodico delpeso per monitorare il corretto accrescimentoe per prevenire l’eccesso ponderalee le patologie metaboliche adesso correlate.• In base ai dati antropometrici, è necessariostilare un adeguato programma nutrizionaleche valuti il giusto apportoenergetico e l’adeguata ripartizione de<strong>in</strong>utrienti per favorire una crescita equilibrataed evitare complicanze• I familiari e tutti coloro che si prendonocura del bamb<strong>in</strong>o devono essere co<strong>in</strong>volt<strong>in</strong>ella promozione di cambiamentiessenziali e duraturi dello stile di vita enella correzione di eventuali comportamentialimentari errati• È possibile suggerire delle <strong>in</strong>dicazionidi frequenza e di priorità di scelte alimentariattraverso la “piramide alimentare”.(figura n.1 )12La Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37


Figura n. 1• Dopo la guarigione, la pratica dell’attivitàfisica, sia amatoriale che sportiva,può contribuire a contrastare alcune delleconseguenze negative delle terapie,come l’obesità, la riduzione della densitàossea, le dislipidemie; può <strong>in</strong>oltre a-vere un efficacia preventiva per le pr<strong>in</strong>cipalipatologie cronico-degenerative.ConclusioniDurante il Workshop sono state affrontatemolte altre tematiche riguardanti la malattiaoncologica <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pediatrica</strong>, ma alcunedi queste, come l’aspetto etico ed il contributodella nutrigenomica nel trattamentodelle neoplasie <strong>in</strong>fantili, sono ancora <strong>in</strong> fasedi elaborazione e materia di discussioneed approfondimento. Tuttavia questi argomentie tutte le relazioni presentate <strong>in</strong> occasionedel Workshop, che si è tenuto ilgiorno 19/02/2007 presso la sede Rai diRoma, verranno pubblicate <strong>in</strong> un libro chesarà <strong>in</strong>viato a tutti i centri italiani di oncologia<strong>pediatrica</strong> e potrà essere richiesto daassociazioni, strutture pubbliche e private eda chiunque si <strong>in</strong>teressi di questo problema.R<strong>in</strong>graziamo vivamente il SegretariatoSociale RAI nelle persone del Dott. CarloRomeo e della Dott.ssa Laura Bonardi chehanno fattivamente collaborato alla realizzazionedel Workshop e cont<strong>in</strong>uano a farloper permettere la pubblicazione del testo.Senza l’appoggio della RAI e senza il loroimpegno non sarebbe stato possibile realizzarequesto progetto.BibliografiaNutrizioneS.I.N.U. Soci<strong>età</strong> Italiana di Nutrizione Umana.Livelli di assunzione raccomandati dienergia e nutrienti per la popolazione italiana.Revisione 1996.INRAN Tabelle di composizione degli alimenti.Aggiornamento 2000. Edra.Mariani Costant<strong>in</strong>i A., Cannella C., TomassiG., <strong>Alimentazione</strong> e Nutrizione umana. IlPensiero Scientifico Editore. Seconda E-dizione: Ottobre 2006.Giampietro M. L’alimentazione per l’eserciziofisico e lo sport. Il Pensiero ScientificoLa Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37 13


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