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1_Alimentazione e tumori in età pediatrica - FOSAN

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Tabella n. 3 - Gruppi alimentari e pr<strong>in</strong>cipali alimenti consigliati <strong>in</strong> base al livello di dietaLivello Idieta pureaLivello II e IIIdieta tritata/morbidaLivello IVdieta modificataPane e cerealiCrema di riso e semol<strong>in</strong>o.Biscotti da prima colazioneammorbiditi con il latte (<strong>in</strong>modo da formare una “pappetta”)Pasta primi mesi o di piccoloformato, riso. Panemorbido tipo pane carré.Cereali ammorbiditi nellatte.Pasta primi mesi o di piccoloformato, riso. Panemorbido tipo pan carré.Cereali ammorbiditi nellatte.Latte e derivatiYogurt cremoso aromatizzatoalla frutta. Latte addensato.Formaggi molli non“appiccicosi”Yogurt cremoso. Formaggimorbidi.Latte e yogurt e bevande abase di latte (es. frappé).Formaggi morbidi.Carne, pesce euovaFrutta, verduree legumiGrassi dacondimentoDolciBevandeCarne e pesce omogeneizzaticon sughi o brodi. Uovastrapazzate.Frutta verdura e legumi apurea senza buccia. Succhie nettari di frutta solo seaddensati.Sughi, brodi e salse addensati.Grassi da condimento(olio di oliva, burro, margar<strong>in</strong>a,maionese ecc.).Frullati, creme, bud<strong>in</strong>i,mousse, panna cotta.Qualsiasi tipo solo se addensate.Carne e pesce a piccolipezzi o frullati. Uova affogate,strapazzate o sode.Qualsiasi tipo di fruttafresca o <strong>in</strong> scatola purchésenza semi e buccia; verdureben cotte; legumi passati.Sughi, brodi e salse. Grassida condimento (olio di oliva,burro, margar<strong>in</strong>a, maioneseecc.).Qualsiasi tipo purchémorbido e che non richieda<strong>in</strong>tensa masticazioneSucchi, nettari, bevande abase di latte se tollerati. Senecessario usare un addensante.Carne e pesce a piccolipezzi. Uova.Qualsiasi tipo di frutta frescao sciroppata purchésenza semi e buccia; verdureben cotte; legumi passati.Purea di patate.TuttiQualsiasi tipo purchémorbido e che non richieda<strong>in</strong>tensa masticazioneTutte• nerali e liquidi <strong>in</strong> una consistenza tolleratadal paziente.• La consistenza degli alimenti sulla basedelle tipiche caratteristiche reologicherappresenta un momento fondamentaleper la gestione nutrizionale del bamb<strong>in</strong>odisfagico. Nella pratica cl<strong>in</strong>ica le dieteper la disfagia sono divise <strong>in</strong> più livelli<strong>in</strong> base al grado di difficoltà nella deglutizionedel paziente. (tabella n. 2 e tabellan. 3).• È compito del logopedista/foniatra def<strong>in</strong>ireil grado di disfagia e conseguentementeil livello di dieta più idoneo,mentre il dottore <strong>in</strong> dietistica presteràuna speciale attenzione all’adeguatezzanutrizionale di ciascuna delle diete approntate.• È necessario <strong>in</strong>formare i pazienti (quandopossibile), i caregivers ed i familiarisulle modalità di gestione dell’alimentazione(modalità di preparazione ed arricchimentodegli alimenti, tecniche posturaliottimali, ausili <strong>in</strong>dicati per lasomm<strong>in</strong>istrazione di alimenti) ed al momentodella dimissione addestrare i familiarisul monitoraggio del peso corporeoe sulla valutazione dell’assunzionedietetica.• Gli obiettivi fondamentali per la gestio-10La Rivista di Scienza dell’<strong>Alimentazione</strong>, numero 1, gennaio-marzo 2008, anno 37

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