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Anno 1850 - Marcelline.org

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82 Luigi Biraghi - Lettere alle sue figlie spirituali<br />

Al collegio di Vimercate<br />

721<br />

Milano, 30 luglio <strong>1850</strong><br />

Carissima<br />

Gratissima mi fu la lettera del padre Gadda 1 , e anche quella del<br />

buon Gadda. Capirete che il diavolo l’ha contro noi; ma Dio è più forte<br />

del diavolo, e la protezione di Dio su noi è visibile.<br />

Don Bernardo Gatti 2 mio buon amico desidera leggere la lettera e<br />

risposta di C. Cantù 3 . Io crederei bene di leggerla a lui, ma non lasciarla<br />

andare fuori di mano, perché amo mettere tutto sotto silenzio.<br />

Voi però fate di mandarmi quel fascio di carte, che sapete dove sono,<br />

per persona sicura, domani o dopo.<br />

Io sto bene assai. Vi ringrazio del vostro buon cuore.<br />

Preghiamo molto. State allegra.<br />

Aff.<br />

P.S. La letterina di sua eccellenza mi chiedeva appunto la predica 4 .<br />

1 La Videmari in data 30 luglio (la corrispondenza spesso avveniva in giornata) aveva<br />

scritto di aver letto, prima di mandarle al Biraghi, 2 lettere a lui indirizzate: del p.<br />

Gadda e di suo fratello, entrambi sempre affezionati al Biraghi ed alle sue suore.<br />

2 Don Bernardo Gatti (1790-1870) dal 1834 era dottore della Biblioteca Ambrosiana.<br />

Era buon amico del Biraghi, che, nel 1842, lo aveva chiesto in aiuto per le confessioni<br />

in seminario (cf Positio, p. 443).<br />

3 Nella controversia tra don Luigi Cantù, madre Videmari e don Biraghi, si inserì,<br />

in difesa del fratello, Cesare Cantù, che, in data 17 luglio, scrisse una violenta lettera<br />

al Biraghi, accusansolo di essere il persecutore di suo fratello. Il Biraghi gli rispose con<br />

una lettera pacata ma forte in propria difesa il 20 luglio ed il Cantù concluse la vivace<br />

corrispondenza con la lettera del 23 luglio. Tali lettere furono conosciute da amici ed<br />

oppositori del Biraghi, nonostante la sua contrarietà alla loro pubblicazione, come appare<br />

dalla presente (cf Positio, pp. 418-423; 443-450).<br />

4 Non si conserva lettera del Romilli al Biraghi datata nel luglio <strong>1850</strong>. La predica in<br />

essa richiesta può essere quella letta dall’arcivescovo a fine della visita pastorale (cf<br />

lett. 728).<br />

<strong>Anno</strong> <strong>1850</strong> 83<br />

Collegio di Vimercate<br />

722<br />

Milano, 4 agosto dom. ore 4 [<strong>1850</strong>] 1<br />

Carissima<br />

Io parto domani mattina alle 5 col Cerimoniere 2 : alle 6 sarò a Monza<br />

dove diremo Messa a Carrobbiolo 3 ; alle 8 1 – 2 sarò al Gernetto 4 dove<br />

mi fermerò un quarto d’ora, poi a Lesmo, Casate, Monticello. L’Arcivescovo<br />

viene più tardi.<br />

Io sto bene assai. Lessi oggi la risposta al Governatore 5 , magnifica:<br />

oltre di me lodano assai anche i due Collegii fondati da me: in somma<br />

Dio dispose per far trionfare la nostra causa gloriosamente.<br />

Il Conte Nava, Vimercati, Villa 6 fecero meraviglie per me: Villa viene<br />

in ottobre assai volentieri a fare gli Esami. Dio sia lodato in tutto.<br />

Se vi bisogna di me venite al Gernetto. Se non vi bisogna fate senza.<br />

State bene.<br />

Vi mando N°. 10 Marenghini.<br />

Aff.<br />

1 La data si è stabilita per quanto nella lettera è detto sull’inizio della visita pastorale<br />

in Brianza.<br />

2 Il Biraghi, come cancelliere, faceva parte del seguito dell’arcivescovo nella visita<br />

pastorale, che si svolse dal 5 agosto al 3 settembre <strong>1850</strong>. Qui accenna appunto alla sua<br />

partenza con don Giovanni Battista Germani (1793-1874), cerimoniere del Duomo<br />

dal 1828 alla morte.<br />

3 A S. Maria al Carrobbiolo, la chiesa dei padri Barnabiti a Monza.<br />

4 Villa degli eredi Mellerio vicina a Vimercate.<br />

5 Può trattarsi della risposta alla domanda del Biraghi per l’erezione canonica del<br />

suo istituto indirizzata forse dal ministero al Governatore del Lombardo Veneto, nel<br />

<strong>1850</strong> Carlo von Schwarzenberg (1802-1862). Il Governatore allora non aveva ancora<br />

ricevuto la relazione della polizia circa il comportamento politico del Biraghi nella rivoluzione<br />

del 1848 (cf Positio, pp. 417-418).<br />

6 Per i conti Nava e Vimercati cf lett. 691 e 694. Il dr. Carlo Pietro Villa, delegato<br />

provinciale, ossia rappresentante del governo nella provincia ed ispettore provinciale<br />

per le scuole elementari, era il giudice più autorevole dell’opera educativa delle <strong>Marcelline</strong>.

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