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106 Luigi Biraghi - Lettere alle sue figlie spirituali<br />
3 Potrebbe essere il fratello di don Carlo <strong>Anno</strong>ni (1795-1879), studioso di archeologia<br />
sacra e corrispondente del Biraghi, che dopo il ritorno degli austriaci dovette vivere<br />
ritirato finché ebbe la parrocchia di Vittuone nel 1853; oppure di don Gaetano<br />
<strong>Anno</strong>ni (1815-1892), arciprete di Monza, sacerdote di grande cultura.<br />
4 Il 21 febbraio (Ep. II, 605), la Videmari aveva espresso la sua afflizione per le gravi<br />
condizioni del p. Gadda e del medico Casanova, ottimi amici, che sentiva venir meno,<br />
ed aveva pure aggiunto: E lei come sta? E le sue faccende come vanno? Ha parlato<br />
ancora col Barone? Dio solo sa come e quando finirà questa pendenza che mi pesa tanto<br />
sul cuore! A queste angosciate domande il Biraghi risponde qui con sereno ottimismo.<br />
5 I conti Nava avrebbero interessato alla causa dell’erezione canonica delle <strong>Marcelline</strong><br />
il barone Pascotini, loro amico, potente presso il governo.<br />
6 È Anna Bessich, moglie del barone Pascotini. Carlo Pascotini di famiglia triestina,<br />
nominato barone nel 1827, primo consigliere di luogotenenza dello Shwarzenberg,<br />
sostenitore del governo austriaco, fu mal visto dai patrioti. Attraverso la baronessa<br />
sua moglie, la Videmari sperava di aver da lui l’appoggio necessario per l’autorizzazione<br />
imperiale alla erezione canonica.<br />
7 Deve essere il fratello della Videmari, scelto a far da cocchiere, per non dare nell’occhio,<br />
trattandosi di un parente.<br />
8 Permessi della curia.<br />
9 Il n. B. non è chiaro.<br />
10 Si tratta probabilmente di Don Angelo Molteni (nato 1784, ordinato 1807), degli<br />
Oblati, parroco di S. Sepolcro ed esaminatore prosinodale.<br />
11 Don Giovanni Videmari (1814-1863), fratello di madre Marina, fu coadiutore a<br />
Milano in S. Tommaso sino al 1854, poi fu parroco a Cantù.<br />
12 Doveva restare segreta la visita ai baroni Pascotini.<br />
13 Si tratta della pratica delle SS. Quarant’ore, che si faceva a carnevale nelle parrocchie<br />
ed anche negli oratori privati aperti al pubblico.<br />
14 Le funzioni per le indulgenze dell’anno santo (<strong>1850</strong>) fuori Roma si celebravano<br />
nell’anno successivo.<br />
[Alla sig.ra Videmari Marina]<br />
740<br />
[Milano], 19 marzo 1851<br />
Carissima<br />
Vi spedisco il sommiere 1 : lo scelsi io jeri sera, bello, ben tirato coi fili,<br />
senza difetto. Ma per averlo coi fili, ben quadro, credetti pigliarne<br />
uno di T. 5 per 7 2 , mentre Meneghino 3 ne voleva uno di T. 6 per 8. Parmi<br />
grosso anche troppo. Però se non va bene scrivetemi che lo cambierò:<br />
io però penso che deve andar bene.<br />
<strong>Anno</strong> 1851 107<br />
Speroni è a letto con febbre reumatica: si risovvenne che aveva in<br />
stanza una scatola per voi con entro degli Agnus Dei 4 ecc. fino dal passato<br />
prossimo gennaio, per nome della Nipote defunta 5 . Ve la manda<br />
oggi.<br />
Io sto meglio: quel po’ di grippe 6 si convertì in una febbriciattola<br />
reumatica. Presi oggi un’acqua di sedliz, stetti ritirato, ed ora sto<br />
bene.<br />
Vi saluto, carissima, e vi ringrazio di tutte le vostre attenzioni. Voi<br />
mi consolate sempre, e il buon andamento del Collegio è la mia più<br />
cara consolazione. Stiamo ben uniti a Gesù Cristo.<br />
Sono quasi senza danaro: quando vi capiti occasione vedete di spedirmi<br />
circa £. 100.<br />
Conservatevi sana voi e le carissime Figlie e Sorelle.<br />
Aff.<br />
1 Sommiere, dal francese, saccone da letto, quindi divano-letto o solo divano.<br />
2 Con la T si riproduce il segno tracciato dal Biraghi per indicare il simbolo dell’oncia,<br />
dodicesima parte del braccio di Milano, in uso dal 1781, corrispondente a cm.<br />
5 circa (cf lett. 706 n. 4).<br />
3 Domestico del collegio di Vimercate (cf v. 1° lett. 154).<br />
4 Agnus Dei erano pezzi di cera con scolpita la figura dell’Agnello, benedetti il sabato<br />
santo e distribuiti al popolo.<br />
5 Cf lett. 736.<br />
6 Influenza.<br />
[Alla sig.ra Videmari Marina]<br />
741<br />
[Milano], 22 marzo 1851 1<br />
Carissima<br />
Ho ricevuto i n. 4 mar[enghini] e ve ne ringrazio 2 .<br />
Mi rincresce del Guenzati e del Cantaluppi 3 : voglia il Signore usare<br />
loro misericordia convertendo la malattia in bene dell’anima. Così sia<br />
anche del Sig. Comi 4 : raccomandate alla Lenina 5 che gli insinui una<br />
buona confessione dal padre Cappuccino 6 . L’anima, Gesù Cristo, l’eternità,<br />
ecco i grandi interessi nostri.