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10Nel periodo tra il 1501 ed il 1516, in cui si colloca il soggiorno borghigiano di Piero DaFilicaia, diversi documenti attestano la presenza di Luca Pacioli a Sansepolcro, pur confrequenti e talvolta lunghe assenze che vedono, tra l’altro, il frate minorita a Perugia,Firenze, Venezia e Roma. Dopo la compilazione nel 1470 e nel 1481 di due opere nonpervenuteci, di contenuto aritmetico ed algebrico, dopo la stesura tra il 1477 ed il 1478del Tractatus mathematicus ad discipulos perusinos, dedicato ai suoi studenti delloStudio di Perugia e rimasto manoscritto, 61 e dopo la prima edizione a stampa, nel 1494 aVenezia, della Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità, entro il1509 il Pacioli portò a compimento altre quattro opere. Erano la Divina proportione egli Elementi “Euclidis Megarensis”, pubblicati entrambi nel 1509 a Venezia, il Deviribus quantitatis la cui redazione risale circa agli anni 1496-1509, anche questopervenutoci solo manoscritto, 62 ed un trattato “De ludis in genere”, che nel prologo delDe viribus Luca riferisce di aver dedicato ai marchesi di Mantova, Francesco Gonzagaed Isabella d’Este, e del quale conosciamo solo la parte dedicata al gioco degliscacchi. 63 Proprio quei testi, ed altri di argomento scientifico che dovevano per lo piùfar parte della vasta biblioteca del frate francescano, alcuni dei quali forse già noti al DaFilicaia fino dai sui primi anni di studio a Firenze, sono quelli ai quali il Nostro, sempreparlando della “scientia mathematicha”, farà implicito riferimento nella sua opera.Prima nella lettera dedicatoria, scrivendo:nelli mia giovenili anni molto mi sono dilectato a tale scientia dare opera; et ho visto, lecto etrivoltato molti auctori e sopra tale materia parlanti, fra’ quali el nostro perspicacissimo EuclideMegarese molto difusamente ha parlato … . 64Poi nel “Prologus”, dove spiega che[M]olti varii auctori degni di laude, nelli preteriti tempi, hanno scripti et composti diversi etvarii volumi sopra la mathematicha disciplina, e i quali si sono sforzati con omni industria etingenio darci più vera notitia et cognitione di tucti i sui primi fundamenti et operatione che èsuto possibile, fra e quali el padre delle scientie mathematiche Euclide Megharese philosophodignissimo, Boetio, Archimede et mo // lti altri homini, in tale scientia peritissimi, hanno parlatomolto largamente sopra la prefata scientia et di sua proportione et proportionalità, et hannotoccho cose alte e profonde. Oltra questo poi hanno scripto molti altri nella materia più bassa,cioè nel fare ragioni di merchantie et ragione di argento et oro et misure et pesi; comme aciaschuno è noto hanno tanto sopra tale materia parlato che a me parebbe superfluo et vanovolermi in simile opera affatigare, ché horamai el partire et multiplichare, racorre et sotrarreordinariamente et rotti et interi et l’ordine et modo di fare ragione ordinaria, comme meritare,consolare et rechare a uno dì, è tanto noto et manifesto a tucti et è sì in tal modo promulgato ch’a me pare conveniente et preterirla Ma vogliamo in questa nostra opera tractare et dimostrare61 Nel codice Vat. lat. 3129 della Biblioteca Apostolica Vaticana.62 Nel codice 250 della Biblioteca Universitaria di Bologna. Si vedano L. PACIOLI, De viribus quantitatis,trascrizione di Maria Garlaschi Peirani dal codice n. 250 della Biblioteca Universitaria di Bologna,prefazione e direzione di Augusto Marinoni, Milano, Ente Raccolta Vinciana, 1997; L. PACIOLI, Deviribus quantitatis, Sansepolcro, Aboca Museum, 2009: riproduzione in facsimile del manoscrittobolognese.63 Sull’opera scientifica di Pacioli e sulla matematica del suo tempo cfr. E. ULIVI, Luca Pacioli, unabiografia scientifica, in Luca Pacioli e la Matematica del Rinascimento, a cura di Enrico Giusti, CarloMaccagni, Firenze, Giunti, 1994; ARGANTE CIOCCI, Luca Pacioli e la matematizzazione del sapere nelRinascimento, Bari, Cacucci Editore, 2003; A. CIOCCI, Luca Pacioli tra Piero della Francesca eLeonardo, Sansepolcro, Aboca Museum, 2009; Pacioli 500 anni dopo. Atti del Convegno di Studi-Sansepolcro- 22/23 maggio 2009, a cura di Enrico Giusti e Matteo Martelli, Aboca Museum,Sansepolcro, L’Artistica, 2009.64 BNF, Magl. XI. 15, c. 2v; G. ARRIGHI, Il “Libro dicto giuochi mathematici”, cit., p. 54.


11cose sottile et sino a questo dì note a pochi, cioè secreti della virtù et forza della quantità,continua comme discreta, che per forza di moltiplicatione et subtractione et partimenti possiamovenire alla notitia di molte belissime // cose, comme per exemplo Vostra MagnificentiaIllustrissima poterà comprhendere. Potrebbe qui dire alcuno: Piero sta fermo uno pocho, ondehai tu tracto questi tui s[e]creti? Tu li hai rubbati. A che rispondo brievemente che niuno inquesto mondo è indovino né eguale all’omnipotente Idio che omni cosa sa et cognosce. Et,pertanto, se io ho racolti di più luoghi questi mia secreti et forze, et forse parte rubbati et aquesto et a quello, non sia in questa parte nessuno che me riphrenda perché, comme dice el tuopoeta fiorentino Luigi Pulci, nel fine d’una sua stanza, che chi non rubba è chiamato ribaldo, etbene e virtù et ingenio mirabile è ’l sapere rubbare et a suo proposito acomodare nelle cosevirtuose … . 65Dunque, esaurito lo studio sia delle opere dei classici sia della “materia più bassa”, ossiala matematica dell’abaco, sulla quale all’inizio del Cinquecento ormai “molti”, tra cui lostesso Luca Pacioli, avevano scritto, Piero da Filicaia decise di cimentarsi nellacompilazione di un’opera più originale, i cui “secreti, forze et virtù” non erano statiancora pubblicati da nessun autore,e i quali tucti ho insiemi riducti et adunati et ho conposto et fabbricato questo libretto, opera inverità digna et delectabile, el quale si chiama De ludis mathematicis, cioè di giochimathematici. 66… et con queste forze et virtù numerali insino a hora recitate si può venire a molti varij etinnumerabili effecti che qui non sono inclusi. 67Il libro De ludis mathematicis titolo che Piero gli attribuisce nel prologo, o Libro dectogiochi matematici, ed anche Libro di giuochi mathematici, come lo definisce l’autorenell’introdurre rispettivamente la seconda e la terza parte del trattato 68 e come viene orageneralmente citato, non porta alcuna data. L’opera fu composta senza ombra di dubbiodopo il 1506, l’anno di morte di Alessandra Scala alle cui “benedicti ossa” il Nostrodedicherà nel suo testo un nostalgico ricordo. L’accenno che vi fa in un problema alle“mia parvolecte possesioni” permette inoltre di collocarla quasi con assoluta certezza inun periodo successivo al 1510, anno della scomparsa del padre Niccolò, quando Pieroed i suoi due fratelli divennero proprietari dei beni paterni. Queste valutazioniconcordano con la datazione attribuita al manoscritto da Van Egmond che, basandosisull’analisi della filigrana, fissa la stesura dell’opera verso il 1511. 69In quell’anno, i rapporti tra il Nostro e Luca Pacioli a Sansepolcro dovevano esseremolto stretti, dal momento che “Nobilem virum Pierum Nicolai de Filicarie, ad presensdignissimum provisorem dicte terre” venne nominato tra gli esecutori testamentari delfrate, nel suo terzo testamento del 21 novembre 1511. 70 Già dal mese di settembre,come raccontano alcuni documenti che riporteremo tra breve, Piero era anche creditoredi Maestro Luca per una somma di 17 fiorini; il francescano aveva inoltre affidato al DaFilicaia “più casse di sue robe e altre robe a rifuso”, tra le quali si presume che vifossero soprattutto dei libri.65 BNF, Magl. XI. 15, cc. 4r-5r; G. ARRIGHI, Il “Libro dicto giuochi mathematici”, cit., pp. 55-56.66 BNF, Magl. XI. 15, c. 3r; G. ARRIGHI, Il “Libro dicto giuochi mathematici”, cit., p. 54.67 BNF, Magl. XI. 15, c. 173v; G. ARRIGHI, Il “Libro dicto giuochi mathematici”, cit., p. 59.68 BNF, Magl. XI. 15, cc. 46v e 118v.69 WARREN VAN EGMOND, Practical Mathematics in the Italian Renaissance. A catalog of Italianabbacus manuscripts and printed books to 1600, "Supplemento agli Annali dell'Istituto e Museo di Storiadella Scienza di Firenze", 1, 1980, pp. 106-107.70 ASF, Notarile Antecosimiano 6938 (Ser Bartolomeo di Niccolò Fedeli), c. 131r.


12Nel 1511 il Pacioli aveva ormai da almeno due anni definitivamente ultimato il Deviribus quantitatis, cioè “de le forze della quantità”, dove, come il frate scrivenell’epistola dedicatoriaatendaremo a ponere et demostrare li admirandi e stupendi effecti che de ditta quantitàprocedano, sì della discreta como della continua, quali veramente nel conspecto de ciascunonon humani, ma divini, sonno da essere existimati. 71Piero Da Filicaia ebbe modo di studiare attentamente il libro di Luca e di discutere colreligioso in merito al suo contenuto. Affascinato soprattutto dagli aspetti matematicidell’opera e dalla natura delle questioni trattate, era poi passato alla stesura del suoLibro di giuochi, che risente in modo evidente dell’influenza del De viribus, i cuiproblemi matematici trovano in buona parte una corrispondenza nel testo di Piero.Significativi sono anche alcune citazioni ed alcuni termini ed espressioni che si leggononel lavoro del Da Filicaia e che ritroviamo in Pacioli. Valgano per tutti l’erratoriferimento ad “Euclide Magarese”, il titolo in latino De ludis che Piero propone per ilsuo libro composto allo scopo di dimostrare i “secreti della virtù et forza della quantità,continua comme discreta”, il termine “effecti” da lui usato più volte in relazione allequestioni svolte nel testo.Ma Piero, il quale nella sua opera indica più persone che, a Firenze e a Sansepolcro,ebbero per lui un ruolo importante dal punto di vista affettivo, oltre che educativo eculturale - il nonno Bartolomeo Scala, la zia Alessandra, Frate Pascasio, il suo“amicissimo familiare di casa Domenico di Nicolò dell’Antella” 72 - tuttavia non cita maiLuca Pacioli, limitandosi solo ad ammettere che i suoi “secreti e forze” erano “forseparte rubbati et a questo et a quello”. Il motivo del suo silenzio nei riguardi delmatematico borghigiano, che fu senz’altro amico e maestro del Nostro, vaprobabilmente ricercato in una controversia che incrinò i rapporti tra Piero e Luca dopoil novembre del 1511, e che era già in atto nell’ottobre del 1512. La notizia porta, anostro avviso, a posticipare, rispetto alla datazione di Van Egmond, la stesura del Librodi giuochi, collocandola non prima dell’estate del 1512, peraltro in accordo con un’altramotivazione di natura politica, il rientro dei Medici a Firenze nel settembre del 1512;Piero dedicò infatti il suo libro “Ad Magnificum ac Clarissimum virum IulianumMedicen”, ossia al figlio del grande Lorenzo, ricordandolo ripetute volte nel corsodell’opera.Il contenzioso tra Luca e Piero è attestato sia da due documenti contenuti nei Registridegli Otto di Guardia e Balia e dei Capitani di Parte Guelfa di Firenze, 73 sia da un attonotarile rogato a Borgo.Il 27 ottobre 1512, gli Otto di Guardia scrisseroCapitaneo et Commissario BurgiMaestro Lucha di Bartolomeo de’ Paccioli di costì ha narrato al nostro conspecto chome più fadipose con serbanza apresso a Piero di Nicholò da Filichaia, proveditore costì, più casse di sue71 L. PACIOLI, De viribus quantitatis, cit., p. 21.72 Magl. XI. 15: Parte III, “Caso 16 di 10 huomini che capitarono a una hosteria”, c. 140r.73 I due documenti fiorentini furono resi noti, ma non pubblicati, in EVELYN MARINI, Alcune curiosenotizie su Fra Luca Pacioli, “L’Arte”, anno XVII, 1914, p. 226; l’informazione verrà ripresa inGIROLAMO MANCINI, L’opera “De corporibus regularibus” di Pietro Franceschi detto Della Francesca,usurpata da fra Luca Pacioli, “Atti della Reale Accademia dei Lincei. Memorie della Classe di Scienzemorali, storiche e filologiche”, XIV, 1915, pp. 474-475, e in D. IVANO RICCI, Fra Luca Pacioli, l’uomo elo scienziato (con documenti inediti), Sansepolcro, Stab. Tip. “Boncompagni”, 1940, p. 20. In due lavorisu Luca Pacioli abbiamo già avuto modo di identificare il Piero Da Filicaia presente nei due documenti,oltre che nel terzo testamento di Luca, con l’autore del Libro di giuochi: E. ULIVI, Luca Pacioli, unabiografia scientifica, cit., p. 30 ed E. ULIVI, Documenti inediti su Luca Pacioli, cit., pp. 38 e 51.


13robe e altre robe a rifuso, cioè fora di dicte casse, et disiderando dicto Maestro Lucha rehaveredicte sue chose da decto, Piero recusa restituirle. Noi Octo chon ragionevolezza in lloco suoricommendiamo che, al’ hauta, habbi ad sé dicte parti, et trovando ipso iuro quanto di sopra, sisopra facci e aopri, con ogni oportuno rimedio, che decto Piero restituischa le chose sue a dectoMaestro Lucha, comme è chosa conveniente et iusta. 74Il 26 aprile 1513 i Capitani di ParteItem modo suprascripto omnes adunati etc. et servatis etc., deliberaverunt etc. quod scribanturlicteram Capitaneo Burgi Sancti Sepulcri quatenus ad instantiam Magistri Luce, fratris minoris,examinet testes per eum producendos in causa Pieri de Filicaria et hiis mictat copiam ut inlicteris, c. 210. 75Il 10 marzo 1516, Ser Girolamo Lucherini stilò il seguente rogito nel Conventofrancescano di Borgo:[Anno Domini nostri Yeshu Christi 1516, indictione quarta, tempore pontificatus SanctissmiLeonis Pape decimi]. Dicta die [X mensis martii]. Actum in Burgo Sancti Sepulcri, in ConventuFratrum Sancti Francisci de Burgo, in camera infrascripti guardiani … et presentibus ConteMattei Fedeli et Iohanne Antonii Norchie et Bartolomei Nofri Paganis de Burgo, etc. … .Costitutus coram testibus predictis et me notario infrascripto et in loco predicto personaliterspectabilis vir Pierus Niccolai Antonii de Filicaria de Florentia, olim provisor in terra BurgiSancti Sepulcri … de requisitione Reverendi Patris Sanctis Salvatoris de Ascisio, ordinisMinorum Sancti Francisci ... asseruit qualiter de anno millecinquecentoundici, de menseseptembris, vel alio veriori tempore, ipse erat creditor Reverendi patris et Magistri Luce dePaciolis de dicto Burgo, ordinis Sancti Francisci, de quantitate ducatorum XVII auri largorumvel circa, et habebat tunc penes se dictus Pierus quadam bona mobilia 76 dicti Magistri Luce, etqualiter pluries requisivit et interpellavit ipsum Magistrum Lucam quoties vellet sibi Pierosolvere et satisfacere ipsam quantitatem, quod facere recusavit … . Unde per aliquandumtemporis intervallum venit ad terram Burgi dictus Magister Sanctes tunc Minister ProvincieSancti Francisci et requisitus pluries ab ipso Piero quo sibi Piero faceret et vellet satisfacerequantitatem predictam ab ipso Magistro Luce seu saltem concedere licentiam sibi Piero //vendendi bonorum et de bonis dicti Magistri Luce … et quo illo tunc dictus Magister Sanctes,minister statuit terminum dicto Magistro Luce, presente dicto Piero, octo dierum tunc proximefuturorum ad solvendum et satisffaciendum; alias non solvendo, talem licentiam petitam sibiPiero concessit vendendi tot de bonis predictis pro concurrenti quantitate et valuta denariorumdebitorum. Quo nonobstante ipse Pierus suspendidit venditionem et alienationem dictorumbonorum per mensem et ultra. Infine, post aliquandum temporum, dictus Magister Lucassatisfecit sibi Piero quantitatem predictorum debitorum. Et propter hoc dictus Pierus, mediospectabilis viri Uguccioni de Pichis de dicto Burgo, restituit omnia et quacumque bona quahabebat penes se, spectantia et pertinentia dicto Magistro Luce, et ita dixit et asseruit predictavera esse et testificata … . Rogatus me de predictis et in presentia Fratris Christofori et FratrisIohnbaptiste, ambobus de familia Montium de Burgo et predicta asserentibus … qualiter dictusMagister Lucas rehabuit ipsa eius bona ab ipso Piero. Et presente etiam Fratre Pace BernardiniGuerre, guardiano dicti Conventus Sancti Francisci. //Dicta suprascripta die, loco et testibus et post quo immediate et ad requisitionem suprascriptiMagistri Luce [et] Sanctis Salvatoris de Ascisio, interrogati fuerunt a me Ieronimo notarioinfrascripto prelibati fratres, omnes anscriverunt quod aliquando tempore ipse Magister Sancteshabuisse aliqua bona spectantia et pertinentia suprascripto Magistro Luca de Pacciolis de Burgo,omnes unanimes … testificando dixerunt quod nullounque tempore intellexerunt ipsemMagistrum Sanctem aliqua bona habuisse spectantia et pertinentia dicto Magistro Luca … . 7774 ASF, Otto di Guardia e Balia (Epoca repubblicana) 154: Partiti, c. 112r.75 ASF, Capitani di Parte, Numeri Rossi, 11: Deliberazioni, c. 135v.76 Dovrebbe essere “immobilia”.77 ASF, Notarile Antecosimiano 12253 (Ser Girolamo Lucherini), cc. 71v-73v.


14Dai precedenti documenti si evince che la controversia tra Luca e Piero ebbe origine acausa del debito che il frate aveva contratto col Nostro fin dal settembre del 1511. Nonriuscendo a riavere il proprio denaro, il Da Filicaia decise, in un primo momento, di nonrestituire al frate le numerose masserizie che Luca aveva depositato presso di lui; chieseanche ed ottenne dal Maestro Santi di Salvatore, allora Ministro della Provinciafrancescana di Assisi, il permesso di venderne una parte, a titolo di risarcimento.Trascorso qualche tempo senza che il Da Filicaia avesse di fatto provvedutoall’alienazione di quei beni, il Pacioli estinse il suo debito, mentre Piero, come eglistesso dichiarerà davanti al notaio Ser Lucherini, avrebbe restituito tutte le masserizie diLuca, con l’intercessione di Uguccione Pichi. Ma sembra che quelle fossero ritornatesolo in un secondo tempo al loro legittimo proprietario. Di conseguenza Pacioli,nell’autunno del 1512, avrebbe chiesto ai magistrati fiorentini di intervenire nellaquestione. Così, una volta ascoltate le ragioni dell’illustre borghigiano, il 27 ottobre, gliOtto scrissero al Capitano di Sansepolcro affinché, dopo aver verificato i fatti,sollecitasse l’eventuale restituzione al frate delle “chose sue”; il 26 aprile 1513 gliUfficiali di Parte Guelfa dettero anche facoltà allo stesso Capitano di esaminare tutti itestimoni prodotti dal francescano in proprio favore. La controversia andò avanti perdiversi anni, finché nel rogito del 10 marzo 1516, stilato nel Convento di Borgo, allapresenza di Maestro Santi, una maggioranza di frati del convento, riuniti al Capitolo,confermarono la versione del Da Filicaia, affermando che Luca era ormai ritornato inpossesso dei suoi averi, ma dopo che questi erano rimasti per un certo periodo presso ilSanti, forse durante una delle numerose assenze del minorita da Sansepolcro, cosa che ilministro avrebbe invece taciuto.Poco prima, sempre il 10 marzo 1516, gli stessi frati erano stati interpellati da SerLucherini anche in relazione ad un curioso episodio della vita religiosa di Pacioli,avvenuto nel settembre del 1511, quando Luca era guardiano del suo Convento, edurante una visita di Maestro Santi. In questo caso, i francescani testimoniarono afavore del loro ministro, dichiarando che quest’ultimo, durante il suo soggiorno aBorgo, si era trovato costretto a privare Luca del ruolo di guardiano, peraltro su richiestae per volontà degli altri confratelli; non avendo ottenuto dal Santi il permesso diconcedere il subdiaconato ad un suo chierico di circa tredici anni, perché ancoraminorenne, il Pacioli, disconoscendo l’autorità del superiore, aveva infatti rivolto controdi lui parole irrispettose ed ingiuriose. 78 Non è da escludere che proprio il ricordo diquell’increscioso episodio sia stato la causa del non immediato recapito al Pacioli, daparte di Maestro Santi, delle masserizie che il Da Filicaia aveva restituito.Durante la stesura del suddetto rogito Luca Pacioli non doveva essere nel Conventofrancescano e forse non era neppure a Sansepolcro: morirà poco più di un anno dopo, tral’aprile e l’ottobre del 1517, presumibilmente a Roma. Piero Da Filicaia viveva invece isuoi ultimi momenti a Borgo, ed è pressoché certo che avesse da tempo ultimato il suolibro. L’introduzione, all’inizio dell’opera, dei due epigrammi composti da FratePascasio indica che l’opera fu compiuta durante gli anni trascorsi da Piero aSansepolcro, e porta di conseguenza ad assumere come data “ante quem” il dicembredel 1516, che vede il Nostro già a Firenze.Dopo il periodo borghigiano, col matrimonio e con il rientro nella città natale, sembraconcludersi la produzione scientifico-letteraria di Piero da Filicaia, senza dubbio uno deinomi di rilievo nell’ambito della storia dei giochi matematici, grazie al suo libro che,come scrisse l’Arrighi, rimane “l’unico interamente dedicato ad un tale argomento” tra i78 Cfr. E. ULIVI, L’ultimo testamento di Luca Pacioli con altri documenti inediti, “Bollettino di Storiadelle Scienze Matematiche”, XXXI, 1, 2011, pp. 37-38, 51-52.


15pur numerosi trattati del Basso Medioevo e del Rinascimento che si sono occupati dimatematica ricreativa.IL DE VIRIBUS QUANTITATIS ED IL LIBRO DI GIUOCHI MATHEMATICIConcludiamo riportando una tavola comparativa dei problemi contenuti nel De viribusquantitatis e nel Libro di giuochi mathematici, alla quale premettiamo alcuneconsiderazioni.Il De viribus è suddiviso in tre parti, precedute da un indice dove parecchi dei problemielencati, soprattutto della parte aritmetica, non trovano riscontro nel testo o vi sonopresenti con un titolo diverso e con una diversa numerazione. La prima parte “dele forzenumerali, cioè de arithmetica” contiene 80 “effecti” o “capitoli” 79 (nell’indice 120) ed èla più importante dal punto di vista storico poiché costituisce la prima vasta collezionedi giochi matematici in volgare. 80 La seconda parte “della forza et virtù lineare etgeometrica”, anche questa in volgare, si compone di 135 81 “documenti” o “capitoli”(nell’indice 139), che contengono costruzioni con riga e compasso, problemi di tipotopologico e fisico-meccanico. La terza, non di carattere scientifico, propone svariatiproverbi, un componimento poetico, giochi di parole, indovinelli, in latino e involgare. 82Il Libro di giuochi è suddiviso in quattro parti, tutte di argomento matematico, con untotale di 92 problemi. Le prime tre comprendono rispettivamente 21, 37 83 e 27 84problemi, ciascuno detto “demonstratio” o “caso”, ma chiamato talvolta anche “effecto.La terza 7 questioni ognuna denominata “investigatio”.I problemi della prima parte consistono tutti nell’indovinare un numero pensato. Nellaseconda parte, più varia, oltre ad alcuni problemi della stessa tipologia dei precedenti, sitrovano giochi che richiedono di trovare le parti in cui un dato numero è stato diviso,quesiti di analisi indeterminata, giochi di abilità adatti a sfide tra contendenti, quadratimagici. La terza propone un gruppo di problemi presentati sotto forma di storiellefantasiose.Le questioni risolte nella quarta parte sono del tutto assenti nel De viribus. Riguardanomisure di distanze, altezze e profondità e si collocano nell’ambito dei problemi digeometria pratica detti di celerimensura, ossia sul “misurare con la vista” o “misurare aocchio” mediante l’uso di semplici dispositivi, sullo stile di quelli proposti nei Ludi79 Numerati fino a LXXXI poiché manca il problema LXIII.80 Prima che nel Liber abaci e nella successiva trattatistica dell’abaco, problemi di matematica ricreativasi trovano in diversi testi appartenenti alla cultura orientale e greca. La più antica raccolta in latino digiochi matematici attualmente nota sono le Propositiones ad acuendos iuvenes, composta da Alcuino diYork verso la fine dell’VIII secolo: cfr. R. Franci (a cura di), Alcuino di York, Giochi matematici allacorte di Carlomagno, Pisa, Edizioni ETS, 2005.81 Numerati fino a CXXXIIII poiché due problemi analoghi portano lo stesso numero LXXIII.82 Per l’analisi dei problemi del De viribus si vedano: AMEDEO AGOSTINI, Il “De viribus quantitatis” diLuca Pacioli, “Periodico di Matematiche”, serie IV, vol. IV, 1924, pp. 1-28; VICO MONTEBELLI, I giochimatematici nel “De viribus quantitatis”, in Luca Pacioli e la Matematica del Rinascimento in Atti delconvegno internazionale di studi, Sansepolcro 13-16 aprile 1994, a cura di Enrico Giusti, Città diCastello, Petruzzi Editore, 1998, pp. 313-330; R. Franci (a cura di), Alcuino di York, cit., pp. 125-127,133-134; FURIO HONSELL, GIORGIO TOMMASO BAGNI, Curiosità e divertimenti con i numeri, tratti dal“De viribus quantitatis” di Luca Pacioli, Aboca Edizioni, Città di Castello, Petruzzi, 2009. I lavori diMontebelli e Franci contengono anche riferimenti al Libro di giuochi mathematici di Piero Da Filicaia.83 Numerati fino a XXXVIII poiché manca il problema XXXVII.84 Gli ultimi due problemi della terza parte portano la stessa numerazione.


16rerum mathematicarum di Leon Battista Alberti 85 e presenti in diversi testi delMedioevo e del Rinascimento. 86Tra gli 85 problemi delle prime tre parti del Libro di giuochi, 68 trovano unacorrispondenza, a diversi livelli, in “effecti” svolti nella prima parte del De viribus.Nessuno di quei problemi si configura come una copia dal libro di Pacioli; sono tuttipresentati in forma personale, con varianti non solo dal punto di vista espositivo, maquasi sempre anche negli esempi numerici, talvolta nel metodo risolutivo. 87 Altri 7 deisuddetti 85 problemi sembrano corrispondere ad alcuni degli “effecti” che si leggonodell’indice del De viribus, ma che non sono svolti nel testo; 88 questo fa presumere chePiero abbia avuto modo di consultare una stesura del De viribus, o quanto meno dellasezione aritmetica del trattato, più completa di quella pervenutaci. I rimanenti 10 giochiaritmetici proposti dal Da Filicaia nel suo libro non si trovano nell’opera del matematicoborghigiano. 89 Nel trattato di Piero sono riportati disegni illustrativi di qualcheproblema, che mancano nel manoscritto di Pacioli.Rimanendo nello spirito del De viribus, anche il Libro di giuochi contienecomponimenti poetici in latino ed ampi passi di gusto letterario, spesso di stileautobiografico ed aneddotico, con cui l’autore introduce le parti nelle quali l’opera èdivisa o alcuni singoli problemi.L’incipit del Libro di giuochi mathematici. Magl. XI. 15, c. 2r85 LEON BATTISTA ALBERTI, Ludi Matematici, a cura di Raffaele Rinaldi, con una prefazione di LudovicoGeymonat, Milano, Guanda, 1980.86 Si veda ANNALISA SIMI, Celerimensura e strumenti in manoscritti dei secoli XIII-XV, in Itineramathematica. Studi in onore di Gino Arrighi per il suo 90° compleanno, a cura di Raffaella Franci, PaoloPagli, Laura Toti Rigatelli, Centro studi sulla matematica medioevale, Università di Siena, Siena, 1996,pp. 71-121.87 Ad esempio, nel “Secondo caso di 3 mariti et 3 moglie gelose et quatro et cinque” della terza parte delLibro di giuochi, Piero Da Filicaia prospetta un’errata generalizzazione del problema, che è invececorretta nel De viribus: cfr. R. Franci (a cura di), Alcuino di York, cit., p. 127. Per contro, sempre nellaterza parte de trattato, Piero risolve esattamente il “Caso 15 di 2 fratelli che similmente vogliono dividereuna bocte di vino”, dove invece Pacioli incorre in una svista che allunga inutilmente il procedimentorisolutivo: sul problema nel De viribus cfr. F. HONSELL, G. T. BAGNI, Curiosità e divertimenti con inumeri, cit., pp. 125-126.88 Nella tabella abbiamo indicato in numeri romani i problemi del Libro di giuochi e quelli del De viribusche sono svolti nel testo; in cifre arabe i problemi del De viribus che figurano solo nell’indice.89 Tra questi il “Caso XVIIII, del modo di addoppiare uno granello di grano et durare uno mese” relativoalla somma di una progressione geometrica di ragione 2, propone, arrestandosi al 32° termine, l’elegantesoluzione riportata nel Liber abaci al problema della scacchiera: su questo cfr. ENRICO GIUSTI,Matematica e commercio nel “Liber abaci”, in Un ponte sul Mediterraneo. Leonardo Pisano, la scienzaaraba e la rinascita della matematica in Occidente, a cura di E. Giusti e con la collaborazione di R. Petti,Firenze, 2002, pp. 81-83. Nel successivo “Caso 20, di uno altro modo del radoppiare uno granello digrano”, il Da Filicaia trova con un metodo analogo al precedente la somma di una progressionegeometrica di ragione 3.


17Libro di giuochimathematiciParte IIII, III e XVIIIVVVIVIIVIIIIXXXIXIIXIIIXIVXV e XIXXVIXVIIIXXXXIDe viribusquantitatisParte IVIIXIX e XXVIIIXIXIIXIVXIIIXVIXVXVIIXVIIIXIXXXI e XXVIIIXXVIIXIXXXXIXXXIIParte IIIIIIIIIV e XXXIVVVIVIIVIIIIXXXIXIIXIIIXIVXVXVIXVIIXVIIIXIXXXXXIXXIIXXIIIIIIIIIIVVVIXXIIXXIIIXXIIIIXXVXXXIIIXXXIIII115119-LVIIILVILXIILXIV-109110XXXVIII e XXXIX


18XXIV e XXVXXVIXXVIIXXVIIIXXIXXXXXXXIXXXIIXXXIIIXXXVXXXVIXXXVIIIXLI-XLIIXLIII-XLIVXLXXXVXXXVIIXXXVILXIXLXXII, LXXIV e LXXVParte IIIIIIIIIIVVVIVIIVIIIIXXXIXIIXIIIXIVXVXVIXVIIXVIIIXIXXXXXI e XXIIXXIIIXXIV-XXVI/1XXVI/2-LXIXLVIIXLVIIIXLVILXVIILXVIIILXV--LXXIII82LXVILIIILIIII11389LXX--LXXVILXXVIILXXIXLXXVIII


Quadrati magici di Venere, Mercurio e Luna e determinazione dell’altezza di una torre coldardo nel Libro di giuochi mathematici: Parte II, “Demonstratio XXXVIII, delle figure dellipianeti”, e Parte IV, “Prima investigatio da misurare una torre con l’occhio”. BNF, Magl. XI.15, cc. 114v-115r e 164v-165r.19


20ALBERO GENEALOGICO DELLA FAMIGLIA DI PIERO DI NICCOLÒ DA FILICAIA 90Spigliato m.p. 1245BandinoSpigliato1287 1297- m.p. 1327Lapa di Iacopo Agolanti1309-1327Simone Bandecca Maria Francesca Bandino Manetto1320-1328 1323 1326 1333 1334 1342-m.1367/79Monaca Ruspo di Guittone Giacomo di Salvi Ser lapo di Credi Gemma di Filippodei Ruspi di Migliorato d’Acone di Manno di Betto1323 m.p. 1333 m. 1389Francesca Niccolò LucaIacopo di Luttozzo Nasi 1383-1412 1392-14171375 Biagia di Antonio di Andrea Riccomanni Iacopa di Martino Cannerin.c. 1367-1431 1374Filippa di Salvi di Filippo1423Giovanni Tommasa Niccolosa Pieron. 1394 -1428 1400 1418 n.c. 1397-m.1445/46Tommaso Bacci di Arezzo Roberto di Simone Spini Maria di Filippo di Biagio Guasconi1400 1418 n.c. 1410-1486Tommasa Caterina Antonio Alessandro Leonardo Pieron.c. 1427-1452 n.c.1429-1447 n.c. 1430-1510 n.c. 1432-1492 n.c. 1434- m. 1483/86 n.1438-1458Iacopo diMattea di Ottaviano Gerini Spinetta di Tommaso Caterina di RobertoBernardo Arrighi n.c. 1445- m. 1501 Corsini Salviati1443-1452 1462 1467-1503Tommasa Niccolò Suor Angelican.c. 1463-1519 n.c. 1465-m. 1510 1489Girolamo di Ciriaco Palamedi Maria Battista di Bartolomeo Scaladi San Sepolcro n.c. 1471-15321508-1520Piero Maria Alessandro Antonion.1488-m.1528/31 1519-1520 1519-1524 1519-1526Lena di Antonio di Manno degli Albizi Donato di Luigi Vernaccin.1494-m.1568 1519-152090 In questo albero le date precedute da n. o n.c. e da m. sono rispettivamente quelle di nascita e di morte (esatte oapprossimate) della persona alla quale si riferiscono; le altre sono le date del primo e dell’ultimo (o dell’unico)documento relativo fino ad ora noto. Inoltre m.p. = morto prima.


21APPENDICEDOCUMENTI DELL’ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE1. Decima Repubblicana 14 (Quartiere di Santa Croce, Gonfalone Ruote), cc. 43r-43v[marzo-aprile] 1495Antonio di Piero di Niccholaio da Ffilichaia disse la gravezza della Schala MCCCCLXXXI inme Antonio sopradettoSusstanzeUn poderuzo detto Pinzauto possto nel Popolo di Santo Angnolo al Ponte a Sieve, chonfinato daprimo via, da sechondo figliuoli di Lionardo di Piero di Niccholaio da Filichaia mio fratello etMona Chaterina loro madre … .Un poderuzo chon chasa da llavoratore, chon chapanna, forno e chasetta trissta posto luoghodetto “Alle Valli”, Popolo di Santa Lucia alla Pievecchia, Piviere di Santo Lorenzo a MonteFiesole … . 91Beni alienatiUn meza chasa per non divisa chon Allessandro di Piero di Niccholaio mio fratello, possta nellaVia di San Brocholo, chonfinata da primo via, da sechondo figliuoli di Pagholino di Giovanni diLapo Niccholini, da terzo figliuoli di Tommaso di Bernardo di Ser Chambio Salviati, da quartofigliuoli di Lapo di Lorenzo Niccholini, la quale meza chasa mi venne per testamento e llasciodi Monna Maria nostra madre, e l’altra parte in Allessandro di Piero da Filicaia nostro fratello,charta per mano di Ser Simone di Dino fabbro, Ghonfalone Chiavi … sta nell’Arciveschovadodi Firenze notaio, sotto dì 28 d’aprile 1486; che detta chasa la diè a graveza l’anno 1481 MonnaMaria sopradetta, la quale chasa vendemmo io Antonio sopradetto e Allessandro mio fratello aLapo di Lorenzo Niccholini, Gonfalone Ruote, per fiorini cinquecento venti cinque di suggello asuggello, charta per mano di Ser Francescho d’Ottaviano d’Arezo notaio fiorentino, sotto dì 12di luglio 1490.IncharichiTengho a pigione una chasa per mio abitare da Ruberto di Giovanni di Federigho de’ Ricci,possta nel Popolo di Santo Stefano della Badia di Firenze e nella Via del Palagio, chonfinata daprimo via detta, da sechondo Antonio di Luigi Chovoni, da terzo rede d’Alamanno Salviati, daquarto rede di Matteo Barucci, et della detta chasa do l’anno di pigione fiorini diciotto d’orolarghi di grossi, charta per mano di Ser Antonio di Messer Benedetto Hubaldini sotto dì XIId’aprile 1494 //Tengho a pigione una chasa per mio abitare possta nel Casstello di Sant’Angelo al Ponte aSieve da Domeniche di Masone da Rrufina … paghone di pigione ogni anno lire venticinque ….Pagho ogni anno … allo Arciveschovado di Firenze staia tre e un quarto di grano per una chasacomprai da Giovannone di Piero dal Boscho … nel detto Popolo di Santa Lucia alla Pievecchia,chome di tutto apare charta per mano di Ser Baldovino de’ Baldovini, notaio alloradell’Arciveschovado, sotto dì 8 di giugno 1466 … .91 Di lato a destra: “Al ’32 in Lionardo da Filichaia Ghonfalone detto, n. 290”.


222. Ivi, c. 44r1495Antonio e Alessandro di Niccolò di Antonio.A dì 28 di settenbre 1524 di nuovo fu accesa questa posta per divisa, levati di conto di Antoniodi Piero da Filichaia, Ghonfalone detto, come nella scripta del Monte n. 29 e 28 si dicie.A dì 24 aprile 1526 cancellasi questa posta che tanti se ne pone in conto di figlioli di Lionardodi Piero da Filicaia.3. Decima Repubblicana 15 (Quartiere di Santa Croce, Gonfalone Ruote), c. 234r1495Piero di Nicholaio d’Antonio di Piero da Filichaia à di Decima f. 1, 11, 4.A dì 28 di settenbre 1524 di nuovo fu acesa questa posta per divisa, levati di conto di Antonio diPiero da Filichaia, Ghonfalone detto, come nella scripta del Monte n. 27 si dicie.Addì 6 di luglio 1537 abbatesi f.1, 11, 4 posti in conto di Monna Ghostanza vedova, donna fu diNichola da Filichaia, Ghonfalone Chiave, per una scritta di n. 101.4. Decima Granducale 3593 (Quartiere di Santa Croce, Gonfalone Ruote), cc. 238v-239r1532Monna Batista fu di Nicholaio d’Antonio da Filichaia e figluola fu di Messer BartolomeoSchala dixe la Decima 1498 … in me, a c. 8Una 1/2 chasa posta nel Chastello del Ponte a Ssieve e Popolo di Santo Agnolo … pervenutomil’anno 1526 da Antonio di Nicholaio da Ffilichaia mio figluolo come appare allo Arroto 1526 n.75, con Decima di s. 7. 6 … . //Monna Batista di contro per beni alienati a altri.A dì 29 d’ottobre 1541 abbatesi f. 7. 6 posti in conto di Monna Ghostanza donna fu di Nicholada Filichaia Chiave, 461, per scritta n. 117.5. Monte Comune o delle Graticole, Parte II, 3746, c. 221rLuglio 1494- 18 febbraio 1517Lena pel primo et Romola pel sechondo, figlia d’Antonio di Manno degli Albizi e di MonnaLucrezia sua donna e figlia di Tommaso di Pagholo Morelli, nata di luglio 1494, de’ avere a dì17 di marzo 1512 f. cinquecento, et più f. 800 di Monte … .E de’ avere a dì 17 di febraio 1516 f. dugiento … .Ànne avuto a dì 4 di febraio 1516 f. cientosessanta, s. 13 … per lei a Piero di Nicholaiod’Antonio de Filicharia suo marito … .Anne avuto a dì 18 di febraio 1516 f. ottantatré, s. II, d. II … per lei a Piero di Nicholaiod’Antonio de Filicharia suo marito … .6. Capitani di Parte, Numeri rossi, Deliberazioni 11, c. 24v26 novembre 1511Dicta die XXVI novembris 1511Lictera provisori BurgiItem scribantur licteram Piero de Filicaria dictorum provisori Burgi Sancti Sepulcri et praecipuequatenus nunc dederit sottoprovisori claves munitionis … .


237. Ivi, c. 93v20 ottobre 1512Die XX mensis ottobris 1512Pro Palatio BurgiItem ut supra etc. imposuerunt etc. Piero de Filicaria provisori Arcis Burgi Sancti Sepulcripresenti etc. quatenus reaptari faciat tenda et palchum Palatii Capitanei dicti loci … .8. Ivi, c. 126r22 marzo 1513Die XXII mensis martii 1512Electio provisoris BurgiItem, iustis causis ut supra etc., capsando Pierum Nicholai de Filicaria provisorem Burgi SanctiSepulcri, eius loco in dicto offitio eligerunt etc. Bernardum Francisci Bernardi Chanigianisatisdando et cum … salario et emolumentis etc. et pro tempore, iniziando die XV mensis aprilisproxime futuri 1513 … .9. Ivi, c. 201v11 aprile 1514Dicta die XI aprilis 1514Pro Piero de FilicariaItem, modo suprascripto, deliberaverunt quod Pierus Nicholai de Filicaria, olim provisor ArcisBurgi Sancti Sepulcri, de presenti solvat florenos X largos auri ultra florenos 40 per eum solutispro pacto eius debiti … ad solvendum, quolibet anno ab hodie, tertiam partem florenorum dequo reperiretur et restaret debitor dicte Partis Guelfe … .10. Ivi, c. 213r16 giugno 1514Dicta die XVI mensis iunii 1514Fides pro Piero de FilicariaPierus olim Nicholai de Filicharia olim provisor in Arce Burgi Sancti Sepulcri, constitutum etc.promisit … solvere et satisfacere etc. omne id totum et quoque apparet et seu reperiretur eumfore debitorem dicte Partis … . Et pro quo quidem Piero … Simon olim Iohnnis de Filicaria etOttavianus olim Antonii de Gerinis … sponte etc. promiserunt … .11. Notarile Antecosimiano 10194 (Ser Simone di Grazzino Grazzini), cc. 125r-125v10 giugno 1488Confessio dotisItem postea dictis anno [1488], indictione [VI] et die decima mensis iunii. Actum Florentie inPalatio Dominorum Populi Florentini, presentibus testibus etc. Ser Iohanne Ser LodoviciGiannuzi et Lapo Laurentii Lapi de Niccolinis et Laurenzio Angeli de Carduccis.Niccolaus filius emancipatus ut dixit Antonii Pieri Niccolai de Filicaria … fuit confessus etc.recepisse etc. pro dote et ex causa dotis Domine Baptiste filie Clarissimi viri Domini Bartolomei


24Iohannis Scale, dignissimi Cancellarii excelse Rei Publice Florentie, et uxoris dicti Niccolai,florenos mille ducentos auri de sigillo hoc modo, videlicet: florenos octigentos largos abOffitialibus Montis Comunis Florentie etc. et residuum a dicto Domino Bartolomeo interdenarios et res mobiles etc. …// … . 9212. Ivi, c. 126r12 giugno 1488DonatioItem postea dictis anno [1488], indictione [VI] et die XII dicti mensis iunii. Actum etc. inPopulo Sancti Proculi de Florentia, presentibus testibus etc. Iacobo Filippi de Chavalcantibus etIohangualberto Marci Filippi aliter nuncupato ‘el pesce’, famulo Dominorum.Domina Mattea filia olim Attaviani Pieri de Gerinis et uxor Antonii Pieri de Filicaria, …donavit, cessit etc. Niccolao eius et dicti Antonii filio emancipato … sue dotis florenosquingentos de sigillo … .13. Notarile Antecosimiano 20615 (Ser Antonio di Messer Benedetto Ubaldini), fasc, 1,inserto 410 aprile 1494Indictione XII et die X mensis aprilis 1494 … .Rubertus Iohannis Federici de Riccis … locavit ad eius nomine Antonio Pieri Nicholai deFilicaia et Nicholaio eius filio … unam domum cum palcis, curia et salis … positam in PopuloSancti Stefani Abbatie et in via dicta la Via del Palagio … et pro tempore quinque annorum … .14. Notarile Antecosimiano 12244 (Ser Girolamo di Luca Lucherini), c. 261v20 ottobre 1507Mandatum Nicolai Antonii de Filicaria, proveditor, in Antonium Iacobi de’ Berlengeri de’Florentia absentem … .Dicta die [20 ottobris 1507, indictione X] et loco. Actum in Burgo … presentibus Ser FranciscoAntonii de Bibiena et Matteo Iacobi … habitantis in Burgo, testibus suprascriptis vocatis [] 93 .15. Ivi, c. 271r30 ottobre 1507In Dei nomine amen. Anno a nativitate Domini 1507, indictione X, tempore pontificatusIulii Pape II, die sabbati XXX mensis ottobris.Nobilis vir Antonius Pieri de Filicaria civis florentinus, sponte etc. per se etc. fecit eiusprocuratorem, actorem, factorem etc. spectabilem virum Niccolaum eius filiumpresentem et acceptantem … .Actum in Burgo … in ghabella macine sita sub domo conservatorum dicti Burgi insuperplatea et alios fines, presentibus Alexandro Polinari de […] et Pierfrancisco Leonardi deGhironibus etc. 9492 L’atto è seguito da una fideiussione di Geronimo di Ottaviano Gerini, fratello di Mattea, del 12 giugno.Due copie della “confessio dotis” furono fatte dal notaio Ser Antonio di Bernardino Grazzini il 17gennaio e il 10 luglio 1529 e si trovano nel Notarile Antecosimiano 14345 (Ser Zaccaria Minori), c.n.n.93 Fa seguito un mezza carta bianca che avrebbe dovuto contenere l’atto di procura.


2516. Notarile Antecosimiano 12247 (Ser Girolamo di Luca Lucherini), c. 135r20 giugno 1510Mandatum Antonii Pieri de Filicaria de Florentia, habitans in Burgo, in Franciscum Alexandride Filicaria absentem … .[Dictis anno 1510, indictione XIII et pontificatu Iulii II], dicta die [XX iunii]. Actum in Burgo,in domo solite habitationis infrascripti Antonii sita iuxta … Plateam Sancti Francisci etpresentibus Don Antonio Christofori Morandini et Don Iacopo Francisci … de Burgo.Mandatum Antonii Pieri de Filicaria de Florentia, habitans in Burgo, in Franciscum Alexandride Filicaria absentem [ ] 95 .17. Ivi, c. 138v15 luglio 1510Dictis anno[1510], indictione [XIII] et pontificatu [Iulii II], die 15 iulii. Actum in Burgo, indomo solite habitationis infrascripti Nicolai, proveditoris, sita iuxta Platea Sancti Francisci … etpresentibus Bernardino Ambrosii Nicolai Mirabucci et Lazzaro Salvi Carducci de dicto Burgo,testibus.Nobiles viri Pierfranciscus Iuliani Mattei Ciai et Dionisius Pieri Bartolomei de Miglioratis etBernardinus Alexandri Domini Antonelli de Burgo Sancti Sepulcri … confessi fuerunt …depositi quantitate florenorum 75 … ad petitionem et instantiam Magnifici viri Nicolai Antoniide Filicaria de Florentia, proveditoris in terra Burgi pro Magnificis D.D. Capitaneis PartisGuelfe in dicta Civitate Florentie … .18. Ivi, c. 178v26 settembre 1510Die 26 septembris, anno [1510], indictione [XIII] et pontificatu [Iulii II] suprascriptis. Actum inBurgo in domo que olim fuit dicti Niccolai Antonii Pieri … sita iuxta Platem Sancti Francisci… .Domina Baptista, uxor olim Niccolai Pieri de Filicaia de Florentia, habitans in Burgo SanctiSepulcri … cum … consensu Pieri eius filii ac etiam Antonii Pieri eius suoceri et etiam eiusmundualdi … fecit eius procuratorem Franciscum Alexandri de Filicaia absentem … adagendum, causandum … et lucrandum pro uno anno proximo futuro de uno credito MontisPuellarum Comunis Florentie de quantitate florenorum 400 largorum de grossis 96 … de quasumma et quantitate … finem fecit dicto Piero eius filio et herede dicti olim Niccolai … .19. Ivi, c. 179r26 settembre 1510Dicta suprascripta die, loco et testibus.Antonius Pieri de Filicaia de Florentia, provisor murorum in terra Burgi Sancti Sepulcri… feciteius procuratorem etc. Franciscum de Filicaia absentem … .94 Nella precedente carta 270v è riportato l’inizio dello stesso mandato dove si legge: “Antonius PieriNiccolai de Filicaria de Florentia, habitans in Burgo”.95 L’atto risulta mancante.96 In una postilla a sinistra rimanda al Libro X del Monte, c. 139.


2620. Notarile Antecosimiano 12251 (Ser Girolamo di Luca Lucherini), c. 62r22 febbraio 1514Finis inter Oratio et Iohanne de Pichis et Paulo Madali et Piero de FilicariaIn Dei nomine amen. Anno a nativitate Domini Nostri Yeshu Christi 1514, indictione II,tempore pontificatus Leoni X pontifici maximi, die 22 mensis februarii. Actum in Burgo SanctiSepulcri in appoteca et solite residentie … infrascripti Oratii et sociorum sita in domibusAbbatie Burgi iuxta Plateam Comunis et bona dicte Abbatie, presentibus Niccolaio MadalaiArtini et Matteo Giovagnini Mattei, testibus.Pierus olim Niccolai Antonii de Filicaria de Florentia quondam provisor Terre Burgi SanctiSepulcri pro Magistratis D. D. Capitanei Partis Guelfe Civitatis Florentie, fuit confessus inveritate habuisse et recepisse … ab Oratio Tesei de Pichis et Paulo Madalai Artini et IohanneBandini de Pichis de dicto Burgo, omnibus suis sotiis ad gabellam, quantitatem florenorumsexaginta quattuor … .21. Ivi, c. 167r29 maggio 1514Dicta die 29 maii [1514]. Actum in Burgo, in domo Iohannis Bandini Pichi … presentibus SerLodovico Riciardi et Iohanne Francisci Balmietta et dicto Iohanne Pichi.Pierus Nicolai Antonii de Filicaria de Florentia, sponte et omni meliori modo, fecit eiusprocuratorem etc. Iulianum de Tanai de’ Medici de Florentia, provisorem in Burgo presentemet acceptantem … .22. Notarile Antecosimiano 12253 (Ser Girolamo di Luca Lucherini), c. 299v19 novembre 1516Finis generalis inter Contem et Pierum[Dictis anno 1516, indictione quarta], dicta die [19 novembris]. Actum in Burgo Sancti Sepulcriin gabella macine sita iuxta platea Comunis et appoteca salis et alios fines … .Pierum quondam Niccolai Antonii de Filicaria de Civitate Florentie, suo proprio et privatonomine et pro omnibus et singulis suis fratribus et filiis dicti olim Niccolai … ex parte una, etContes Mattei Mariotti Fideli de Burgo, suo proprio nomine, ex altera … dixerunt, asserueruntet confessi fuerunt se fecisse … calculum de omnibus et quantitate negotiis gestis, factis etcommissis … cum dicto olim Niccolai Antonii et cum dicto Antonio patre dicti Niccolai tam inet super gabellam … salis … .23. Notarile Antecosimiano 12257 (Ser Girolamo di Luca Lucherini), c. 131v2 aprile 1519Finis Pieri de Filicaria in Oratio Pichis et sociisDie II aprilis, anno [1519], indictione [7] et pontificatu [Leonis Pape X] supradictis. Actum inBurgo Sancti Sepulcri, in gabella macine dicti Comunis … presentibus Ser Luca SerafiniPieriantonii et Luca Gasparris Ciampolini ambobus de dicto Burgo etc. … .Spectabilis vir Pierus Niccolai Antonii de Filicaria de Civitatis Florentie, olim provisor terreBurgi … fuit confessus habuisse et recepisse usque ad presente die … quantitatem librarummillesesantasei vel circa, pro floreno, ab Oratio Tesei de Pichis et Paulo Madalai Angeli Artini,sotiis de dicto Burgo … .24. Notarile Antecosimiano 12259 (Ser Girolamo di Luca Lucherini), c. 55r4 febbraio 1520


27[In Dei nomine amen, anno a nativitate Domini nostri Yeshu Christi 1520, indictione 8, temporepontificatus Leonis divina providentia Pape X] Dicta die [4 mensis februarii] et loco [inappoteca infrascripti Pieri de Miglioratis], presentibus Ieronimo Bartolomei Pichi et AntonioPacini Borgoli etc.Finis Raphaelis Pieri et Pieri de FilicariaPierus quondam Nicolai Antonii de Filicaria de Florentia, per se et suis heredibus, ex una, etRafael Pieri de Miglioratis de Burgo, per se et suis heredibus, ex altera, … feceruntquietationem, liberationem et pactum … de summa et quantitate librarum cento venti quattropro floreno et de omnibus aliis et quibuscunque negotiis gestis et factis … .25. Notarile Antecosimiano 6190 (Ser Uguccione di Lodovico Dolci), c. 174r23 febbraio 1514Mandatum Pieri de Filicaria in Oratium et CarolumDictis anno [1514], indictione [secunda] et pontificatu [Leonis Pape decimi], die vero iovisvigesima tertia mensis februarii. Actum in Burgo et in apoteca infrascripti Francisci sive subdomibus Bernardini Dondolalli, iuxta Calcinaccio, presentibus Francisco Pierozzi Del Bene deBurgo et Bernardino Pauli Bertini de Afro Sancti Iohannis, habitatore Burgi, testiibus.Pierus Niccolai Antonii de Filicaria eius proprio et privato nomine et etiam nomine sociorummercatorum … fecit, constituit et creavit eius veros, legiptimos et indubitabiles procuratores etc.Oratium Thesei Marcolini et Carolum Iohanni Marcolini de’ Pichis de Burgo absentes … .26. Notarile Antecosimiano 6191 (Ser Uguccione di Lodovico Dolci), c. 77r18 settembre 1516Creditum et finis … Pieri de Filicaria cum Oratio TheseiDictis anno [1516], indictione [quarta] et pontificatu [Leonis Pape decimi], die vero iovisdecima octava mensis septembris. Actum in Burgo in apoteca Niccolai Nardi Ghirardi …presentibus Angelo Nicolai Bartolomei de Morandis et Marco Antonii Bartolomei Norchia deBurgo, testibus.Cum sit … quod iam sunt anni novem elapsi vel circa quod Pierus Nicolai de Filicaria, civisflorentinus, contraxit societatem ad gradum cum Oratio Thesei Marcolini et Paulo MagdalaiArtini de Burgo et … dicta societate … per divisam finita … confessi fuerunt dicti Oratius etPaulus esse veros et legiptimos debitores dicti Pieri Nicolai in quantitate librarumquatricentarum florentinarum parvarum… .27. Notarile Antecosimiano 1864 (Ser Bartolomeo di Leonardo da Monterappoli), c.484r5 febbraio 1517MundualdumItem postea dictis anno [MCCCCCXVI], indictione [quarta] et die quinta dicti mensis februarii.Actum Florentie in Populo Sancti Petri Maioris et in domo habitationis Antonii Manni deAlbizis civis florentini, et presentibus Leonardo Antonii Martini Populi Sancti Ambrosii deFlorentia et Leonardo Sanctis Francisci bactilano Populi Sancti Petri de Varlungo, testibus etc.Domine Baptista vidue, uxori olim Nicholai Antonii de Filicharia et filie olim BartolomeiIohannis Schale … dedi etc. in suum munduldum etc. Dominicum Mathei Lodovici battilanumPopuli Sancti Michaellis de Rovezzano … .


2828. Notarile Antecosimiano 1865 (Ser Bartolomeo di Leonardo da Monterappoli), c.19v28 aprile 1517MundualdumItem postea dictis anno [MCCCCCXVII], indictione [V] et die [XXVIII mensis aprilis]. ActumFlorentie in Populo Sancti Petri Maioris et in domo habitationis infrascripte Domine Lucretie,presentibus Francisco Sandri Guidonis muratore Populi Sancti Ambrosii … .Domine Lucretie vidue uxori olim Antonii Manni de Albizis et file olim Thomasi Pauli deMorellis, presenti et petenti etc., dedi in suum mundualdum etc. Pierum Nicholai Antonii deFilicharia ibidem presentem … . 9729. Notarile Antecosimiano 1866 (Ser Bartolomeo di Leonardo da Monterappoli), cc.66r-68v31 maggio 1519EmptioItem postea dictis anno [MCCCCCXVIIII], indictione [VII] et die XXXI dicti mensis maii.Actum Florentie in Populo Sancti Stefani Abbatie Florentine et in apotecha Ser Iacobi Martini,presentibus Ser Bernardo Dominici Nicholai de Vermiglis et Ser Benedicto Mathei Bartolinotarios publicis florentinis, testibus etc.Cum sit quod in quodam campo et petio terre … heredum Nicholai Antonii de Filicaria et positoin Populo Sancte Lucie alla Pieve Vechia Vallis Sevis, Comitatus Florentie, loco dicto “Allevalli” … sit et originem habeat quadam aqua qua, ut vulgariter dicitur, escit de dicto campo et“entra nel fossato delle Valli” … // … hinc est quod hodie de presenti suprascripta die Petrusolim filius et heres pro una tertia parte dicti Nicholai Antonii de Filicaria, civis florentinus perse et suos heredes ac etiam pro et vice et de nomine Alexandri et Antonii suorum fratrumcarnalium et filiorum olim dicti Nicholai … // … dedit et vendidit etc. dicto Francisco olimIohannis de Nerlis civi florentino … facultatem capiendi etc. dictas aquas … dicti fossati delleValli … // … .30. Notarile Antecosimiano 1867 (Ser Bartolomeo di Leonardo da Monterappoli), c.364r15 giugno 1522Item postea dictis anno [MCCCCCXXII], indictione [decima] et die quinta decima dicti mensisiunii. Actum Florentie in Populo Sancti Petri Maioris et in domo habitationis infrascripteDomine Lucretie, presentibus Antonio Hieronimi, Iohannis chalzaiuolo et Iuliano Sanctis SerSoletti … omnibus florentinis, testibus etc.Domine Lucretie vidue uxori olim Antonii Manni de Albizis et file olim Thomasi Pauli deMorellis, presenti et petenti etc., dedi in suum mundualdum etc. Pierum Nicholai Antonii deFilicharia ibidem presentem … . 9831. Notarile Antecosimiano 1868 (Ser Bartolomeo di Leonardo da Monterappoli), cc.246r-246v25 gennaio 152497 Segue l’atto relativo alla restituzione della dote di Lucrezia e un rogito con cui la donna nominò il figlioManno suo procuratore.98 Segue un compromesso con il figlio Manno e con i figli di Antonio di Manno: Niccolò, Tommaso eLuca.


29Recognitio debitiItem postea dictis anno [MCCCCCXXIII], indictione [XI] et die vigesimo quinto dicti mensisianuarii. Actum in Populo Sancti Martini, in apoteca Petri de Orlandinis et sociorum,presentibus Zanobio Bianchi de Dolis et Andrea Petri Iohannis … .Ser Alexander et Petrus fratres et filii olim Nicholai Antonii de Filicaria … sponte et ex certascientia et omni meliori modo quo potuerunt … recognoverunt etc. se fore et esse voros etlegitimos debitores Petri Bartolomei de Orlandinis et sociorum lanaiolorum de Florentia in et desumma et quantitate librarum centum … pro pretio et valuta brachiorum undecim pannimonachini … // … .32. Notarile Antecosiminano 9748 (Ser Giovannantonio di Lorenzo da Pullicciano), cc.172v-173r13 ottobre 1525Venditio1525, indictione 13 et die XIII mensis octobris. Actum ubi supra [in Populo Sancti StefaniAbbatie florentine] presentibus Ser Zacharia Antonii de Minoris et Ser Paulo Ser Apollonii dePollinaris, notariis florentinis, testibus etc.Pierus Nicolai Antonii de Filicaria, civis florentinus, per se et suos heredes, omni modo … deditet vendidit Leonardo alterius Leonardi Pieri de Filicaria, civi florentino … unum petium terrelaboratie, olivate et vineate stariorum duorum vel circa … positum in Populo Sancti Angeli adSevem, Comitatus Florentie, loco detto Pinzaguto … // … pro pretio florenorum viginti quinqueauri largorum in auro … .33. Notarile 14345 (Ser Zaccaria di Antonio Minori), c.n.n. 997 novembre 1520Fede chome Piero di Nicholaio d’Antonio da Filichaia permutò f. 499. 11. 2 sotto dì 7 dinovembre 1520 … e furono permutati in Zanobi di Giovanni Tenpi _____________ f. 499.11. 2Appare al Libro Rosso di 3 per cento, c. 377.34. Ivi, c.n.n.2 novembre 1528Licentia obtempta a Magnificis et fides solutionis taxeIn Dei nomine amen de anno Domini 1528 et die II mensis novembris dicti anni, in ConsilioOctuaginta virorum Civitatis Florentie per Michaelem Baptiste publicum proconsulem ComunisFlorentie fuit notificatus qualiter Domina Lena uxor Pieri Niccolai de Filacharia et filia olimAntonii Manni de Albizis intendit et vult petere consignationem dotium suarum per summamflorenorum 1500 de sigillo quia dictus Pierus eius vir vergit ad inopiam.Que dicta Domina Lena, pro dicta notificatione, solvit taxas secundum ordinamenta ut patet inlibro emancipationum dicti temporis existenti in Cancelleria Reformationum … .35. Ivi, c.n.n.10 novembre 152899 Gli atti del Notarile Antecosimiano 14345 che riportiamo in questa Appendice e che abbiamoprecedentemente riportato (cfr. le pp. ++) sono tutti in un gruppo di carte sciolte non numerate, di diversadimensione, che si trovano verso la fine del protocollo e che riguardano la famiglia Da Filicaia; neabbiamo estratto i documenti per noi più significativi.


30Die X novembris 1528Spectabiles Domini Octo insimul adunati in loco eorum solite audientie et residentie pro eorumofficio esercendo, ut moris est, visa quadam querela coram eorum offitio exibita, mota et factasub die XXI mensis ottobris proxime preteriti … qualiter Petrus Nicholai de Filicaria deFlorentia de mense augusti anni Domini 1527, sciens Dominichum Rodulfi Aresii essedebitorem Nicholai Antonii de Albizis de florenis 150 auri … a ditto Dominicho exigit dittosflorenos 150 … // … delibraverunt … infrascriptum Petrum Nicholai de Filicaria de Florentia… . 100100 Il documento è incompleto.

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