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comfort termoigrometrico in ambienti interni: correlazioni tra valori ...

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valore è grande, più ci troviamo distanti dalla condizione dibenessere. La T eu - T u , pur conservando la proporzionalità dellasensazione, aggiunge al valore il segno, che sarà positivo seall’ambiente considerato è associata una sensazione di caldo,negativo se è associata una sensazione di freddo. Per quantodetto, il valore di T eu - T u è direttamente confrontabile con ilPMV, mentre la |T eu - T u | può essere confrontata con la PPD.Sulla base di queste considerazioni si sono messi <strong>in</strong>relazione da un lato i <strong>valori</strong> di PMV e T eu - T u , dall’altro PPD e|T eu - T u |, verificando l’esistenza di semplici relazioni chelegassero le due coppie di grandezze. L’analisi è statacompiuta riportando su due grafici le differenze T eu - T u e |T eu -T u | <strong>in</strong> ascissa, mentre <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>ata sono <strong>in</strong>dicati rispettivamenteil PMV e la PPD, calcolate dai dati sperimentali. Si èproceduto <strong>tra</strong>cciando sui grafici (Figg. 2 e 3) l’andamento deipunti rappresentativi dei s<strong>in</strong>goli rilievi strumentali <strong>in</strong>corrispondenza dei <strong>valori</strong> m<strong>in</strong>imi, medi e massimidell’isolamento termico del vestiario. Sugli stessi grafici sonostate <strong>tra</strong>cciate le l<strong>in</strong>ee di tendenza che meglio approssimanol’andamento dei punti considerati: <strong>in</strong> particolare per il grafico(T eu - T u ) - PMV è stata considerata una regressione l<strong>in</strong>eare,mentre per il grafico |T eu - T u | - PPD si è presa <strong>in</strong>considerazione una regressione pol<strong>in</strong>omiale di secondo grado.PMVPPD [%]1.510.50-0.5-1-1.580706050403020100-2PMV = 0.4736 (T eu - T u ) + 0.0027R 2 = 0.983-5.0 -4.0 -3.0 -2.0 -1.0 0.0 1.0 2.0 3.0Teu-Tu [K]Fig. 2: andamento del PMV <strong>in</strong> funzione di T eu - T u .PPD = 3.4165 |T eu - T u | 2 +3.2547 |T eu - T u | + 4.1094R 2 = 0.98690.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0 4.5|Teu-Tu| [K]Fig. 3: andamento della PPD <strong>in</strong> funzione di |T eu - T u |.Come si può constatare dagli andamenti d PMV e PPDdelle figure 2 e 3, esiste una forte e precisa correlazione <strong>tra</strong> lecoppie di <strong>in</strong>dici calcolate: <strong>in</strong> particolare il PMV e la differenza(T eu - T u ) sono legati da una dipendenza l<strong>in</strong>eare, mentre la PPDsi avvic<strong>in</strong>a molto di più ad una funzione di secondo gradorispetto al modulo |T eu - T u |. Le equazioni delle due curve sonoriportate rispettivamente nelle figure 2 e 3. La bontà del“fitt<strong>in</strong>g” di tali curve rispetto alle due dispersioni di punti ègarantita dal valore dell’<strong>in</strong>dice di determ<strong>in</strong>azione R 2 , per ilquale si sono riscon<strong>tra</strong>ti nei due casi <strong>valori</strong> rispettivamente diR 2 = 0.983 e R 2 = 0.987.I <strong>valori</strong> di PMV e PPD calcolati facendo uso delleequazioni viste sopra, <strong>in</strong>oltre, rispecchiano fedelmente quantoprevisto da Fanger <strong>in</strong> corrispondenza della neu<strong>tra</strong>lità termica,espressa dalla condizione T eu = T u : dalla prima equazione siottiene un valore approssimabile allo zero e qu<strong>in</strong>diperfettamente <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea con il valore nullo stabilito da Fanger;dalla seconda equazione si ottiene <strong>in</strong>vece PPD ≅ 4.11%, pocolontano dal valore di riferimento di PPD = 5%.Le <strong>correlazioni</strong> e le equazioni ricavate permettono qu<strong>in</strong>di ilcalcolo di T eu - T u e |T eu - T u |, a partire dagli <strong>in</strong>dici <strong>tra</strong>dizionalidel benessere per <strong>in</strong>tervalli molto ampi dei <strong>valori</strong> diisolamento termico del vestiario (0,29 – 1,64 clo), propri ditutte le stagioni dell’anno ad eccezione di quella estiva. Tuttociò consente di rendere molto più <strong>in</strong>tuitivi i concetti connessial benessere <strong>termoigrometrico</strong>, quantificando con unadifferenza di temperatura una sensazione di caldo o di freddoprovata dagli occupanti all’<strong>in</strong>terno di un ambiente conf<strong>in</strong>ato.La temperatura è <strong>in</strong>fatti una grandezza di uso comune equotidiano, della quale le persone hanno esperienza diretta econ la quale sono abituate da sempre a <strong>tra</strong>ttare: esprimereat<strong>tra</strong>verso di essa quello che f<strong>in</strong>o a ieri veniva spiegato con<strong>in</strong>dici di uso riservato agli addetti ai lavori costituisce unanovità sostanziale e può essere un valido aiuto alla diffusioneverso il grande pubblico dei concetti riguardanti il benessere<strong>termoigrometrico</strong> e della sua gestione all’<strong>in</strong>terno degli<strong>ambienti</strong> conf<strong>in</strong>ati.3.4 Correlazione <strong>tra</strong> Temperatura Operativa eTemperatura Equivalente UniformeNel corso dell’elaborazione dei dati raccolti durante lacampagna sperimentale, parallelamente al calcolo degli <strong>in</strong>dicidi benessere <strong>tra</strong>dizionali e delle temperature proprie dellateoria di Wray, è stata calcolata anche la temperatura operativaT o , def<strong>in</strong>ita come la temperatura uniforme di una cavità nera <strong>in</strong>cui il soggetto scambierebbe la stessa quantità di energiatermica, per irraggiamento e convezione, che scambianell’ambiente reale non uniforme. Il valore ottenuto per ognis<strong>in</strong>golo rilievo è stato di volta <strong>in</strong> volta confrontato con la T eucorrispondente, al f<strong>in</strong>e di verificare se le analogie didef<strong>in</strong>izione di queste due grandezze comportassero anche dei<strong>valori</strong> sperimentali simili. Dall’analisi dei dati ottenuti sievidenzia una sostanziale co<strong>in</strong>cidenza dei due parametri, conscostamenti che solo <strong>in</strong> rari casi superano il decimo di K,differenza che può quasi sempre ritenersi <strong>tra</strong>scurabile. Nellamaggior parte dei casi pratici <strong>in</strong>fatti, quando la velocitàdell’aria è bassa (< 0.2 m/s) o quando la differenza <strong>tra</strong> la T a ela T mr è piccola (< 4 K), la T o può essere calcolata consufficiente approssimazione come media aritmetica <strong>tra</strong> T a eT mr , che ovviamente ben poco si discosta dalla T eu . Si ottienecosì un’ulteriore semplificazione nel calcolo delle differenzeT eu - T u e |T eu - T u |: la T o , che può essere calcolata per mezzodei soli tre parametri T a , T mr e v ar (sempre determ<strong>in</strong>ati nelcorso dei rilievi sperimentali), può sostituire direttamente laT eu , evitando così l’uso dell’Eq. (2) che richiede una laboriosastima del parametro s.

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