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Documento di Consenso Medici Competenti

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ASP Regione CalabriaAS n° 1 – AS n°2 – AS n° 3 – AS n° 4Azienda Sanitaria Provinciale <strong>di</strong> COSENZACoor<strong>di</strong>namento Me<strong>di</strong>ci <strong>Competenti</strong> A.S.P.<strong>Documento</strong> <strong>di</strong> <strong>Consenso</strong>traMe<strong>di</strong>ci <strong>Competenti</strong> dell’A.S.P. e Me<strong>di</strong>ci <strong>Competenti</strong>dell’Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Cosenza in materia <strong>di</strong>applicazione dell’art. 41 del D.Lgs 81/2008 per laSorveglianza Sanitaria dei lavoratori del settore sanitario.Linee guida interaziendali per la formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>idoneità alla mansione specificaProcedure per la Gestione delle Inidoneita’/Idoneità conPrescrizioni/Limitazioni


SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI DEL SETTORE SANITARIOIl presente documento ha lo scopo <strong>di</strong> definire compiti e modalità dell’espletamento dellaSorveglianza Sanitaria ex art. 41 del D.Lgs 81/2008 per il personale dell’Azienda SanitariaProvinciale <strong>di</strong> Cosenza (A.S.P. – CS) e dell’Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Cosenza (A.O. – CS).La sorveglianza sanitaria dei lavoratori si effettua quando la valutazione dei rischi ex art. 28 –D.Lgs 81/2008- evidenzi un rischio per la salute rientrante tra quelli per vige obbligo normativo.Le visite me<strong>di</strong>che effettuate dal Me<strong>di</strong>co Competente, sono finalizzate esclusivamenteall’accertamento dell’idoneità alla “mansione specifica” in relazione ai suddetti rischi lavorativi.Le visite me<strong>di</strong>che sono altresì finalizzate alla verifica <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcool <strong>di</strong>pendenzae <strong>di</strong> assunzione <strong>di</strong> sostanze psicotrope e stupefacenti (vedasi anche il documento con<strong>di</strong>viso dai Me<strong>di</strong>ci<strong>Competenti</strong> su: “Il ruolo del Me<strong>di</strong>co Competente-A.S.P. nella prevenzione del rischio alcool correlato nel contesto lavorativodell’Azienda Sanitaria Provinciale <strong>di</strong> Cosenza”).Le visite me<strong>di</strong>che effettuate dal Collegio Me<strong>di</strong>co Legale dell’A.S.P. sono invece finalizzateall’accertamento delle con<strong>di</strong>zioni psico-fisiche del <strong>di</strong>pendente in relazione allo svolgimento <strong>di</strong>un’attività lavorativa “generica”.La sorveglianza sanitaria, effettuata dal Me<strong>di</strong>co Competente, comprende i seguenti accertamenti <strong>di</strong>cui all’art. 41, comma 2:• Visita me<strong>di</strong>ca preventiva in fase preassuntiva• Visita me<strong>di</strong>ca preventiva• Visita me<strong>di</strong>ca perio<strong>di</strong>ca• Visita me<strong>di</strong>ca su richiesta del lavoratore (qualora sia ritenuta dal M.C. correlata ai rischi professionali o alle suecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute suscettibili <strong>di</strong> peggioramento a causa dell’attività svolta)• Visita me<strong>di</strong>ca in occasione del cambio mansione• Visita me<strong>di</strong>ca alla cessazione del rapporto <strong>di</strong> lavoro (nei casi previsti dalla normativa vigente)• Visita me<strong>di</strong>ca precedente alla ripresa del lavoro, a seguito <strong>di</strong> assenza per motivi <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> duratasuperiore ai 60 gg continuativi.Non possono essere effettuate visite me<strong>di</strong>che per:• Accertare stati <strong>di</strong> gravidanza(Nei casi <strong>di</strong> comunicazione della lavoratrice dello stato <strong>di</strong> gravidanza si applica la procedura aziendale per la tutela dallalavoratrice madre)• Negli altri casi vietati dalla normativa vigenteIl me<strong>di</strong>co competente, sulla base delle risultanze della visita me<strong>di</strong>ca e degli accertamenti sanitariintegrativi, secondo le in<strong>di</strong>cazioni riportate nell’art. 41, comma 6 – D.lgs 81/2008, esprime ilseguente giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità alla mansione specifica:• Idoneità• Idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizione o limitazione


• Inidoneità temporanea• Inidoneità permanenteIter del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Idoneita’/InidoneitàIl Me<strong>di</strong>co Competente, successivamente agli accertamenti sanitari, <strong>di</strong> cui sopra, formulato e scrittoil giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità/inidoneità alla mansione specifica, ne consegna copia al lavoratore e neinvia copia al Datore <strong>di</strong> Lavoro (D.G.) per il tramite del Direttore Gestione RisorseUmane (D.G.R.U.).A sua volta il D.G.R.U. trasmetterà il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità/inidoneità alle figure <strong>di</strong> competenzain base alla organizzazione aziendale e alla tipologia del giu<strong>di</strong>zio espresso, anche inrelazione a quanto riportato nella “Procedura per la gestione dei giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> non-idoneità/idoneitàcon prescrizione-limitazione”). Il giu<strong>di</strong>zio d’idoneità formulato dal Collegio Me<strong>di</strong>co Legaledell’A.S.P seguirà lo stesso iter sopra riportato.Avverso il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità espresso dal Me<strong>di</strong>co Competente è ammesso riscorso, entro 30 ggdalla data <strong>di</strong> comunicazione, all’Organo <strong>di</strong> Vigilanza territorialmente competente (SPISAL) che<strong>di</strong>spone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la mo<strong>di</strong>fica o la revoca del giu<strong>di</strong>ziostesso (ex art. 41, comma 9 – D.Lgs 81/2008).Il <strong>di</strong>pendente può, in occasione delle visite me<strong>di</strong>che presso il Collegio Me<strong>di</strong>co dello SPISAL, <strong>di</strong>avvalersi <strong>di</strong> un proprio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> fiducia.MODULISTICA• Cartelle Sanitarie e <strong>di</strong> RischioPer ogni lavoratore dovrà essere istituita e aggiornata la “Cartella Sanitaria e <strong>di</strong> Rischio”,pre<strong>di</strong>sposta su formato cartaceo secondo i requisiti minimi contenuti nell’allegato 3A delD.Lgs 81/2008; è auspicabile in futuro la informatizzazione della raccolta dati.Le cartelle sanitarie e <strong>di</strong> rischio saranno custo<strong>di</strong>te negli archivi delle U.O. <strong>di</strong> SorveglianzaSanitaria con salvaguar<strong>di</strong>a della privacy e del segreto professionale.• Certificato <strong>di</strong> idoneità alla mansione specificaIl “Certificato <strong>di</strong> Idoneita’ Lavorativa alla Mansione Specifica” sarà compilato sul modellopre<strong>di</strong>sposto (All. 1) e trasmesso al Direttore Generale, salvo ulteriori <strong>di</strong>sposizioni, per iltramite dell’Ufficio Risorse Umane.• Lettera <strong>di</strong> convocazione a visita me<strong>di</strong>caLa lettera <strong>di</strong> convocazione a visita me<strong>di</strong>ca sarà stampata in duplice copia, protocollata etrasmessa via posta interna. La copia resterà agli atti della U.O. <strong>di</strong> Sorveglianza Sanitaria.


• Impegnativa per accertamenti sanitari integrativiL’impegnativa me<strong>di</strong>ca per l’effettuazione degli accertamenti sanitari integrativi presso leStrutture Sanitarie dell’A.S.P., sarà inviata, quando possibile, in allegato alla lettera <strong>di</strong>convocazione a visita. Ciascuna U.O. <strong>di</strong> Sorveglianza Sanitaria concorderà le modalità <strong>di</strong>effettuazione degli accertamenti. Il costo degli accertamenti integrativi è a caricodell’Azienda <strong>di</strong> appartenenza (A.S.P. – CS o A.O.-CS).Elenco Linee Guida (approvate e/o in corso <strong>di</strong> elaborazione) e Procedure Operative1. Linea guida per la formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità alla Movimentazione Manuale deiCarichi e/o Pazienti2. Linea guida per la formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> inidoneità al lavoro notturno.3. Linea guida per la valutazione dei casi <strong>di</strong> Inidoneità allo svolgimento <strong>di</strong> Turni <strong>di</strong> ReperibilitàNotturna4. Linea guida sulla valutazione della inidoneità allo svolgimento <strong>di</strong> lavoro sui mezzi mobili <strong>di</strong>soccorso nei casi <strong>di</strong> cinetosi.5. Linea guida per la valutazione dei casi con rischio verso terzi per alterazione della capacitàpsicofisica allo svolgimento della mansione (fatta eccezione per patologia alcool-correlata etossico<strong>di</strong>pendenza).6. Linee guida per la verifica dell’assenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcol <strong>di</strong>pendenza nel personaledell’ASP <strong>di</strong> Cosenza7. Linee guida per la Tutela della Lavoratrice Madre ( D.Lgs 151/2001)8. Linee guida sui criteri <strong>di</strong> idoneità per esposizione a rischio biologico (in corso <strong>di</strong> elaborazione)9. Linee guida sui criteri <strong>di</strong> idoneità per esposizione a rischio chimico (in corso <strong>di</strong> elaborazione)10. Procedura per la richiesta <strong>di</strong> Visita Me<strong>di</strong>ca (da parte del lavoratore o dell’Azienda)11. Procedura per la gestione delle Inidoneità/Idoneità con Prescrizioni-Limitazioni


1) Linea guida per la formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità allaMovimentazione Manuale dei Carichi e/o Pazienti.In ambito sanitario la movimentazione manuale <strong>di</strong> carichi rappresenta un rischio rilevante per lasalute degli operatori esposti con ripercussioni altrettanto rilevanti sull’organizzazione del lavoro econseguentemente anche sulla qualità dell’assistenza.Si può schematicamente definire la movimentazione manuale <strong>di</strong> carichi in ambiente sanitario in tregruppi principali:1) la movimentazione ed assistenza dei pazienti ospedalizzati, valutabile con in<strong>di</strong>ci specifici(es. in<strong>di</strong>ce MAPO);2) la movimentazione manuale <strong>di</strong> carichi (es: rifiuti, materiale sanitario, materiale <strong>di</strong> farmacia e<strong>di</strong> magazzino), valutabile con in<strong>di</strong>ce NIOSH;3) la movimentazione manuale con azioni <strong>di</strong> traino e spinta, valutabile con in<strong>di</strong>ce Snook eCiriello.Questo documento intende trattare esclusivamente il rischio e le strategie <strong>di</strong> prevenzione dellamovimentazione ed assistenza dei pazienti ospedalizzati e della movimentazione manuale <strong>di</strong> carichi,riservando alle azioni <strong>di</strong> traino e spinta un successivo documento.MOVIMENTAZIONE ED ASSISTENZA DI PAZIENTI OSPEDALIZZATIL’entità del rischio è correlata a numerose variabili sia in<strong>di</strong>viduali del soggetto impegnato nellamovimentazione ed assistenza dei pazienti ospedalizzati (con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute, livello <strong>di</strong> formazionein materia), sia ambientali (organico, l’adeguatezza degli spazi <strong>di</strong> lavoro, la presenza degli ausili <strong>di</strong>movimentazione) sia relative ai pazienti degenti (livello <strong>di</strong> collaborazione).Si propone al fine dellavalutazione del rischio da movimentazione ed assistenza dei pazienti ospedalizzati il metodoM.A.P.O. già adoperato presso l’Azienda Ospedaliera <strong>di</strong> Cosenza ed in alcune realtà ASP Cosenza.Il metodo considera tutte le variabili sopra descritte con l’attribuzione <strong>di</strong> punteggi moltiplicativi odemoltiplicativi che determinano alla fine del processo valutativo la classificazione in tre aree <strong>di</strong>rischio crescente: area verde, area gialla, area rossa.A questo punto si dovrà procedere alla valutazione clinico-anamnestica dell’operatore sanitariocoinvolto al fine <strong>di</strong> attribuire anche allo stesso un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> classificazione clinica che può esserein<strong>di</strong>viduato nella classificazione SAP 1, 2 e 3 con crescente <strong>di</strong>sabilità.Sarà necessario uniformare a tal fine sia gli strumenti <strong>di</strong> valutazione clinico-anamnestico sia la<strong>di</strong>agnostica <strong>di</strong> II livello, dalla visita specialistica alla <strong>di</strong>agnostica per immagini (RMN).


Sarà <strong>di</strong> fondamentale importanza la rilevazione <strong>di</strong> un eventuale bisogno formativo degli operatorida compensare con una formazione adeguatamente progettata e successivamente erogata. A taleproposito i Me<strong>di</strong>ci <strong>Competenti</strong> dell’ASP in collaborazione con l’UO Formazione hanno in<strong>di</strong>viduatoun percorso formativo mirato alla movimentazione manuale dei pazienti e all’uso corretto degliausili da proporre nel biennio 2012-13.Sarà in<strong>di</strong>viduata una griglia <strong>di</strong> compatibilità tra area MAPO e classificazione SAP che dovràprevedere una gamma <strong>di</strong> possibili provve<strong>di</strong>menti da “nessun provve<strong>di</strong>mento” quin<strong>di</strong> idoneità piena(es. SAP 1 – area VERDE) fino alla non idoneità “permanente” (SAP 2/3 – area ROSSA)contemplando tra i due estremi una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti preventivi interme<strong>di</strong> comprendenti adesempio un controllo sanitario ravvicinato, la formazione obbligatoria sull’uso degli ausili, lospostamento temporaneo <strong>di</strong> reparto. Solo in casi estremi e selezionati potrà essere formulato ungiu<strong>di</strong>zio del tipo “non idoneo alla movimentazione manuale <strong>di</strong> carichi” optando sempre verso laformulazione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio che consenta, nella tutela del lavoratore e dell’organizzazione, lacollocazione ad un livello <strong>di</strong> rischio significativamente minore (es. MAPO area VERDE). E’auspicabile proporre piani <strong>di</strong> reinserimento per lavoratori con sopraggiunta <strong>di</strong>sabilità.MAPO BIANCO MAPO VERDE MAPO GIALLO MAPO ROSSON. P. SAP 1, 2, 3 N. P. SAP 1, 2, 3 N. P. SAP 1, 2 N. P. SAP 1Interpretazione dell’in<strong>di</strong>ce sintetico MAPO0 – 1,5 1,51 – 5 > 5RISCHIO PRATICAMENTETRASCURABILERISCHIO NON RILEVANTEEsposizione che puòcomportare un aumento o unpeggioramento delle patologiea carico del rachidelombosacraleRISCHIO SIGNIFICATIVOEsposizione tanto piùsignificativa quanto più ilvalore aumentaAZIONI RICHIESTEAttivazione della formazioneAttivazione della formazione


Incremento della sorveglianzasanitariaProgrammazione degliinterventi <strong>di</strong> bonifica a me<strong>di</strong>o elungo termineSorveglianza sanitariaspecificaAttuazione degli interventi <strong>di</strong>bonifica a breve termineVa definito l’iter <strong>di</strong>agnostico e anche i criteri per la denuncia <strong>di</strong> malattia professionale inconsiderazione del fatto che questo gruppo <strong>di</strong> patologie in cui l’origine professionale è <strong>di</strong> tipoprevalentemente concausale è stato per anni valutato come patologia <strong>di</strong>pendente da causa <strong>di</strong>servizio ed è preve<strong>di</strong>bile nell’imme<strong>di</strong>ato futuro un incremento esponenziale <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong>tecnopatia. In questo caso sarà a maggior ragione consigliabile applicare l’in<strong>di</strong>ce MAPO che vienerichiesto dall’INAIL e procedere in fase <strong>di</strong> valutazione clinica ad un’accurata anamnesi fisiologica,lavorativa e patologica.Si propone il seguente schema <strong>di</strong> sorveglianza sanitaria:Effetti avversi/organi bersaglioApparato locomotore, specie rachide LSAccertamenti mirati <strong>di</strong> primo livelloAltri eventuali accertamenti <strong>di</strong> secondo livelloVisita me<strong>di</strong>ca con anamnesi mirataUtilizzo <strong>di</strong> questionario specifico (EPM)Diagnostica per immagini (RX, TC, RMN)EMGVisita fisiatrica o <strong>di</strong> altro specialistaEventuali riferimenti (leggi, linee guida)D. Lgs. 81/08 art. 168.2.d;Coor<strong>di</strong>namento Tecnico Regioni: Linee GuidaD. Lgs. 626/94, documento n° 14, 1996Linee guida SIMLII vol. 23, 2008Perio<strong>di</strong>cità suggerite in rapporto alle fasce <strong>di</strong>intensità <strong>di</strong> esposizioneSe In<strong>di</strong>ce MAPO: 5: biennale compreso tra 1.5 e 5: almenoquadriennaleAl termine dell’iter <strong>di</strong>agnostico dovrà essere inquadrata la patologia ai fini dei successiviprovve<strong>di</strong>menti preventivi.Le patologie verranno inquadrate in tre gruppi: patologie gravi, me<strong>di</strong>e e moderate.


Patologie gravi a carico del rachide dorso-lombareErnia <strong>di</strong>scale in atto con compromissione ra<strong>di</strong>colareErnia <strong>di</strong>scale: protrusione senza interessamento ra<strong>di</strong>colareErnia <strong>di</strong>scale ridotta chirurgicamenteStenosi del canale con compromissione ra<strong>di</strong>colareSpon<strong>di</strong>lolistesi <strong>di</strong> 2° grado (scivolamento >25%)Sindrome <strong>di</strong> Klippel-Feil- Scoliosi importanti (almeno 30° Cobb con torsione <strong>di</strong> 2)Morbo <strong>di</strong> Scheuermann con dorso curvo strutturato <strong>di</strong> circa 40° in presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scopatia neltratto lombare Instabilità vertebrale grave (presenza in alcune patologie quali laspon<strong>di</strong>lolistesi, Klippel-Feil, <strong>di</strong>scopatia, fratture che comportano uno scivolamento vertebraledel 25%)Lesioni della struttura ossea e articolare <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>struttiva o neoformativa (osteoporosigrave, angioma vertebrale, ecc.)Spon<strong>di</strong>lite anchilosante (e altre forme infiammatorie).Patologie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a gravità a carico del rachide dorso lombareScoliosi significative (es. 20° Cobb con torsione 2 <strong>di</strong> 30° Cobb con torsione 1+)Sindrome <strong>di</strong> BaastrupMorbo <strong>di</strong> Scheuerman (presenza <strong>di</strong> dorso curvo strutturato)- Sindrome <strong>di</strong> Klippel-Feil (anche una sola sinostosi)- Spon<strong>di</strong>lolistesi <strong>di</strong> 1° grado. Spon<strong>di</strong>lolisi- Emisacralizzazione con pseudo articolazione- Stenosi del canale in assenza <strong>di</strong> segni neurologici- Discopatia lombare grave- Inversione lordosi lombare in presenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scopatia- Instabilità vertebrale lievi (10/15% in presenza <strong>di</strong> alcune patologie).Patologie <strong>di</strong> moderata gravità del rachide dorso-lombare (alterazioni <strong>di</strong> carattere funzionale).Spon<strong>di</strong>loartropatie dorsali o lombari con deficit funzionale (es. 3° grado classificazione EPM)Spon<strong>di</strong>loartropatie dorsali o lombari <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a entità (es. 2° grado classificazione EPM),accompagnate da alterazioni morfologiche o degenerative (non già altrimenti considerate) delrachide.Nel caso <strong>di</strong> patologie gravi, avanzate, con significativa compromissione funzionale, che necessitino<strong>di</strong> cicli <strong>di</strong> terapia, è verosimile che dovrà essere formulato un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> inidoneità temporanea allamovimentazione manuale dei pazienti con controllo ravvicinato (tre/sei mesi); è verosimileformulare un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> inidoneità temporanea anche in caso <strong>di</strong> operatore con patologia o <strong>di</strong>sturboacuto e con <strong>di</strong>sabilità marcata.In caso <strong>di</strong> operatore affetto da patologie gravi, prevalentemente asintomatico, che non necessiti <strong>di</strong>terapia e che non presenti rilevanti fattori pre<strong>di</strong>ttivi <strong>di</strong> futuro peggioramento, è auspicabileesprimere un giu<strong>di</strong>zio d’idoneità fino alla fascia MAPO verde.


In caso <strong>di</strong> operatore affetto da patologie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a o moderata gravità, prevalentemente asintomatico,che non necessiti <strong>di</strong> terapia e che non presenti rilevanti fattori pre<strong>di</strong>ttivi <strong>di</strong> futuro peggioramento, èauspicabile esprimere un giu<strong>di</strong>zio d’idoneità fino alla fascia MAPO gialla.In ogni caso potrà essere a<strong>di</strong>bito a MAPO fascia rossa solo l’operatore in pieno benessere in attesache vengano apportate le necessarie bonifiche ambientali.Appare in<strong>di</strong>spensabile progettare una sorveglianza sanitaria più ravvicinata oltre a programmiformativi mirati.MAPOBIANCOMAPOVERDEMAPO GIALLOMAPOROSSOSoggetto sano consentito ConsentitoVisitaquadriennaleConsentitoVisita triennaleconsentito (*)Visita biennalePatologia acuta consentito Vietato temp. Vietato temp. Vietato temp.Patologia graveasintomaticaconsentitoConsentitoVisita biennaleVietatoperm./consentitosolo in caso <strong>di</strong>in<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>altri posti a<strong>di</strong>n<strong>di</strong>ce più basso +follow upravvicinato +corso <strong>di</strong>formazioneVietato perm.Patologia <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a gravità consentito ConsentitoVisitatriennaleConsentito+ visita semestrale+ corso <strong>di</strong>formazioneVietato perm.Patologia <strong>di</strong> moderatagravitàconsentitoConsentitoVisitatriennaleConsentito+ visita annuale +corso <strong>di</strong>formazioneVietato perm.(*) proposta <strong>di</strong> bonifica ambientaleMOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHILa movimentazione manuale <strong>di</strong> carichi in ambiente sanitario riguarda quasi esclusivamente ilpersonale tecnico (magazzinieri, operatori socio-sanitari).Sono esposti a rischio quei lavoratori che svolgono le attività <strong>di</strong> movimentazione manuale <strong>di</strong> carichiin modo non occasionale: si può definire occasionale le attività <strong>di</strong> MMC le operazioni eseguite con


manuale <strong>di</strong> carichi” optando sempre verso la formulazione <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>zio che consenta, nella tuteladel lavoratore e dell’organizzazione, la collocazione ad un livello <strong>di</strong> rischio significativamenteminore (es. area VERDE).Si propone il seguente schema <strong>di</strong> sorveglianza sanitaria:Effetti avversi/organi bersaglioApparato locomotore, specie rachide LSApparato car<strong>di</strong>ocircolatorio e respiratorio, seMMC accompagnata da sforzo fisico intenso e/oprolungatoAccertamenti mirati <strong>di</strong> primo livelloVisita me<strong>di</strong>ca con anamnesi mirataECG se la MMC è accompagnata da sforzofisico intenso e/o prolungatoAltri eventuali accertamenti <strong>di</strong> secondo livelloUtilizzo <strong>di</strong> questionario specifico (EPM)Diagnostica per immagini (RX, TC, RMN)EMGVisita fisiatrica o <strong>di</strong> altro specialistaVisita car<strong>di</strong>ologica ed eventuale ECG da sforzoEventuali riferimenti (leggi, linee guida)D. Lgs. 81/08 art. 168.2.d;Coor<strong>di</strong>namento Tecnico Regioni: Linee GuidaD. Lgs. 626/94, documento n° 14, 1996Linee guida SIMLII vol. 10, 2004Perio<strong>di</strong>cità suggerite in rapporto alle fasce <strong>di</strong>intensità <strong>di</strong> esposizioneSe In<strong>di</strong>ce Sintetico <strong>di</strong> Rischio NIOSH: 1,25: biennale compreso tra 0.75 e 1,25: almenoquadriennale


2) Linea guida per la formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> inidoneità al lavoronotturnoIn<strong>di</strong>viduazione dei lavoratori notturniIn base all’art. 1, comma 2, lett. e) del D.Lgs 66/2003, si considerano lavoratori esposti al lavoronotturno tutti coloro che svolgono attività lavorativa anche in orario notturno, così come definitodalle <strong>di</strong>sposizioni contrattuali, a prescindere dal numero <strong>di</strong> turni notturni realmente effettuatinell’anno. NON si considera lavoro notturno il servizio <strong>di</strong> pronta <strong>di</strong>sponibilità.Il livello <strong>di</strong> 80 turni notturni/anno, in<strong>di</strong>cato dall’art. 1 del D.Lgs. 66/2003 (rappresentabile anchecome 7/mese o 2/settimana) può essere considerato come il livello d’azione corrispondente ad unasituazione <strong>di</strong> rischio maggiore che richiede specifiche misure <strong>di</strong> prevenzione.La valutazione del rischio da lavoro notturno si basa su:- numero <strong>di</strong> notti effettuate- schema dei turni adottato- criteri e limiti per la gestione delle situazioni <strong>di</strong> emergenza e <strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> organico- coesistenza e <strong>di</strong> carenza <strong>di</strong> organico;- coesistenza <strong>di</strong> altri fattori <strong>di</strong> rischio (agenti chimici, stress, ecc).Gli stati patologici che possono costituire controin<strong>di</strong>cazioni al lavoro notturnosono:- <strong>di</strong>sturbi cronici del sonno (es. insonnia persistente)- gravi malattie gastrointestinali (es. ulcera peptica, pancreatite cronica, morbo <strong>di</strong> Chron)- malattie car<strong>di</strong>ovascolari (es. car<strong>di</strong>opatie ischemiche, ipertensione grave)- gravi malattie neuropsichiatriche secondo classificazione DSM4 (escluse SAD, DAP)- epilessia (a seconda della frequenza delle crisi)- <strong>di</strong>abete mellito insulino-<strong>di</strong>pendente- gravi patologie della tiroide e del surrene- insufficienza renale cronica (in trattamento <strong>di</strong>alitico)- neoplasie maligne in fase <strong>di</strong> trattamento chemioterapico e/o in relazione al quadro clinicofunzionale.Con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ipersuscettibilità a cui prestare attenzione nella formulazione delgiu<strong>di</strong>zio- Gravi patologie respiratorie croniche- <strong>di</strong>abete non insulino-<strong>di</strong>pendente- <strong>di</strong>sturbi della funzione riproduttiva femminile- terapie farmacologiche correlate ai ritmi circa<strong>di</strong>ani o che interferiscono con il sonno


- etilismo- fattori ed eventi stressanti acuteSi fa presente che l’elenco delle patologie soprain<strong>di</strong>cate, <strong>di</strong> certo non esaustivo, costituisce un meroriferimento per i Me<strong>di</strong>ci <strong>Competenti</strong> dell’A.S.P. al fine <strong>di</strong> poter avere riferimenti comuni nellavalutazione della idoneità/inidoneità al lavoro notturno. Resta comunque in capo al Me<strong>di</strong>coCompetente la valutazione clinico-funzionale del singolo caso, nonchè la responsabilità <strong>di</strong>retta dellaespressione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità.Protocollo sanitario- Visita me<strong>di</strong>ca con perio<strong>di</strong>cità biennale.- Accertamenti clinico-strumentali integrativi mirati alla gradualizzazione dellapatologia chepuò costituire una potenziale controin<strong>di</strong>cazione.Criteri per la formulazione del giu<strong>di</strong>zioTutte le controin<strong>di</strong>cazioni devono essere valutate in relazione all’effettivo livello <strong>di</strong> rischio, cioè inparticolare al numero delle notti realmente effettuato. Le patologie che rappresentano semplicicon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ipersuscettibilità vanno prese in considerazione o quando aggravano le patologie checostituiscono motivo <strong>di</strong> inidoneità, o quando si verificano in lavoratori che effettuano un numeroconsistente <strong>di</strong> turni notturni (in<strong>di</strong>cativamente 80 turni/anno) in particolare quando coesiste più <strong>di</strong>una con<strong>di</strong>zione. In ogni caso il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità può essere graduato in base alla patologieriscontrata, prevedendo anche una limitazione al numero massimo dei turni notturni su basesettimanale/mensile. Al pari <strong>di</strong> tutti gli altri fattori <strong>di</strong> rischio per i quali è obbligatoria lasorveglianza sanitaria, anche per il lavoro notturno il giu<strong>di</strong>zio espresso dal me<strong>di</strong>co competente puòessere temporaneo o permanente. Si ricorda che l’esclusione dal lavoro notturno può esseredeterminata da ulteriori cause non sanitarie <strong>di</strong>sposte dalla normativa vigente (es. tutela lavoratricemadre, legge 104/92, etc).3) Linea guida per la valutazione della Inidoneità allo svolgimento <strong>di</strong>turni <strong>di</strong> reperibilità notturnaRiba<strong>di</strong>to che il turno <strong>di</strong> pronta <strong>di</strong>sponibilità NON è da considerarsi lavoro notturno, tuttavia,quando gli interventi documentati negli ultimi sei mesi risultano rilevanti per frequenza e durata, ilMe<strong>di</strong>co Competente può valutare, per analogia, caso per caso, l’esonero temporaneo allo


svolgimento dei turni reperibilità notturna, qualora il lavoratore risulti affetto dalle patologiesoprain<strong>di</strong>cate per il lavoro notturno.4) Linea guida per la formulazione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> inidoneità allosvolgimento <strong>di</strong> lavoro sui mezzi mobili <strong>di</strong> soccorsoLa valutazione della inidoneità allo svolgimento <strong>di</strong> lavoro sui mezzi mobili <strong>di</strong> soccorso (ambulanza)nel caso <strong>di</strong> cinetosi rientra tra i casi <strong>di</strong> competenza del Collegio Me<strong>di</strong>co Legale A.S.P. come soprain<strong>di</strong>cato.5) Linea guida per la valutazione dei casi con rischio verso terzi peralterazione della capacità psicofisica allo svolgimento dellamansione (fatta eccezione per patologia alcool-correlata etossico<strong>di</strong>pendenza).Tutte le con<strong>di</strong>zioni cliniche che possono rappresentare un rischio verso terzi per alterazionedella capacità psicofisica allo svolgimento della mansione lavorativa “generica” (fattaeccezione per patologia alcool-correlata e tossico<strong>di</strong>pendenza), NON rientrano tra le valutazioni <strong>di</strong>pertinenza del Me<strong>di</strong>co Competente, bensì della Commissione Me<strong>di</strong>co-Legale dell’ASP (exLegge 300/70 art. 5 – Statuto dei Lavoratori) recepita dai CCNNLL del comparto e della <strong>di</strong>rigenzame<strong>di</strong>ca e veterinaria ed STPA.6) Linea Guida per la verifica dell’assenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcol<strong>di</strong>pendenza nel personale dell’A.S.P. <strong>di</strong> CosenzaPremessaLa legge n° 125 del 30 marzo 2001 ed il successivo Provve<strong>di</strong>mento attuativo del 2006 hannoimposto al Datore <strong>di</strong> Lavoro l’attuazione <strong>di</strong> azioni preventive mirate alla gestione e prevenzionedelle con<strong>di</strong>zioni alcool-correlate, che vanno dalla promozione della salute, alla verifica e controllo,fino alla vigilanza e alle sanzioni.Con l’art. 15 viene vietata l’assunzione e la somministrazione <strong>di</strong> bevande alcoliche e superalcolichenei luoghi <strong>di</strong> lavoro ed imposta la verifica <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>vieto attraverso controlli alcolimetrici eseguibiliesclusivamente dal Me<strong>di</strong>co Competente o da un Me<strong>di</strong>co dell’Organo <strong>di</strong> Vigilanzadell’A.S.L.


Il recente D.Lgs 81/2008, Testo Unico della Sicurezza, a conferma della grande attenzione dellegislatore sulla problematica, ha inserito tra le finalità della Sorveglianza Sanitaria dei lavoratorianche la verifica <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcool-<strong>di</strong>pendenza (art. 41, comma 4).Appare evidente il ruolo <strong>di</strong> primo piano del Me<strong>di</strong>co Competente nella gestione della rischio alcolcorrelatoe quanto sia necessaria una sua cooperazione attiva, al fine <strong>di</strong> supportare il Datore <strong>di</strong>Lavoro sia nella fase <strong>di</strong> progettazione e realizzazione degli interventi preventivi che nell’attività <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> quelle situazioni necessarie <strong>di</strong> interventi ad hoc.In base alle in<strong>di</strong>cazioni della normativa, agli obblighi a carico del Datore <strong>di</strong> Lavoro ed al <strong>di</strong>fferentecoinvolgimento del Me<strong>di</strong>co Competente si configurano due modalità <strong>di</strong> gestione del rischio alcolcorrelato.Il primo, che in<strong>di</strong>cheremo come “metodo vigilanza”, ossia la verifica del rispetto del <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong>assunzione e somministrazione <strong>di</strong> bevande alcoliche e superalcoliche nelle categorie<strong>di</strong> lavoratori a rischio tramite controlli alcolimetrici nei luoghi <strong>di</strong> lavoro.Il secondo approccio (definibile come “metodo sorveglianza”) fa invece riferimentoesclusivamente a quanto previsto dall’art. 41, comma 4 del D. Lgs. 81/08, che ha introdotto, tra lefinalità della sorveglianza sanitaria, la verifica <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcool<strong>di</strong>pendenza “nei casi ed alle con<strong>di</strong>zioni previste dall’or<strong>di</strong>namento”.In tale caso, la sorveglianza sanitaria, effettuata per la verifica <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong> alcol<strong>di</strong>pendenza esclusivamente nelle categorie in<strong>di</strong>cate dall’intesa (allegato 1), dovrà prevedereprotocolli sanitari mirati alla ricerca <strong>di</strong> sintomi e segni clinico-strumentali dell'abuso cronico <strong>di</strong>alcol, nonché l’uso <strong>di</strong> specifici questionari (Au<strong>di</strong>t), secondo precise e con<strong>di</strong>vise procedureoperative.Alla luce <strong>di</strong> quanto sopra riportato, in attuazione a quanto previsto dalla normativa <strong>di</strong> riferimento eal fine <strong>di</strong> non creare inutili sovrapposizioni operative, in accordo con il Servizio <strong>di</strong> Prevenzione,Igiene e Sicurezza nel Luoghi <strong>di</strong> Lavoro (S.P.I.S.A.L.) dell’A.S.P. e la Direzione Aziendale, sipropone che i controlli alcolimetrici (metodo vigilanza) mirati alla verifica del <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong>assunzione <strong>di</strong> alcool nei contesti lavorativi dell’A.S.P <strong>di</strong> Cosenza, vengano effettuatiesclusivamente dai me<strong>di</strong>ci dell’Organo <strong>di</strong> Vigilanza, mentre ai Me<strong>di</strong>ci <strong>Competenti</strong>, vengaaffidata la gestione del problema secondo l’approccio del cosiddetto “metodo sorveglianza”.Compiti del Me<strong>di</strong>co CompetenteNell’ambito della prevenzione del rischio alcool correlato, i Me<strong>di</strong>ci <strong>Competenti</strong> dell’A.S.P.provvederanno, in quanto <strong>di</strong> loro specifica funzione e competenza a:• Partecipare alla stesura e all’adozione delle procedure aziendali <strong>di</strong> contrasto all’alcol<strong>di</strong>pendenza


• Informare i lavoratori su rischi e <strong>di</strong>vieti• Pre<strong>di</strong>sporre il protocollo sanitario per la verifica dell’assenza <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcol<strong>di</strong>pendenza nel personale a rischio (mansioni ex allegato 1)• Effettuare la sorveglianza sanitaria (ex art. 41, comma 4 – D.Lgs 81/2008) attivando albisogno consulenze specialistiche e gestirne gli esiti, secondo procedura operativa con<strong>di</strong>visa.• Collaborare con i vertici aziendali alla in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> mansioni alternative non a rischio peri lavoratori “temporaneamente inidonei”.Legislazione <strong>di</strong> riferimento- Dlgs 81/2008 e succ. m.e i- Legge Quadro in materia <strong>di</strong> alcol e problemi alcol correlati 125/2001.- Intesa ai sensi art.8 L.131/2003 – Conferenza Permanente Stato Regioni. G.U. 75 del 30 marzo2006Personale da sottoporre ai controlli sanitariIl personale dell’A.S.P., da sottoporre ai controlli sanitari finalizzati alla verifica dell’assenza <strong>di</strong>con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcol <strong>di</strong>pendenza è quello in<strong>di</strong>viduato nell’allegato 1 (attività lavorativa checomporta elevato rischio <strong>di</strong> infortuni sul lavoro, ovvero per la sicurezza, l’incolumità o la salute<strong>di</strong> terzi):- Me<strong>di</strong>co specialista in anestesia e rianimazione- Me<strong>di</strong>co specialista in chirurgia- Me<strong>di</strong>co comunque preposto ad attività <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche- Infermiere- Operatore socio sanitario- Ostetrica- Caposala- Ferrista- Vigilatrice d’infanzia- Infermiere pe<strong>di</strong>atrico- Puericultrice- Addetti ai ni<strong>di</strong> materni, ai reparti neonati e immaturi- Addetti a mansioni sociali e socio-sanitarie- Autista mezzi aziendali (Patente B, C, D, E)- Mansioni che prevedono attività in quota (>mt 2) – es.: elettricisti, muratori.pittori,- etc- Conduttori caldaie a vapore - caldaistiQuando effettuare i controlli sanitari


Le visite me<strong>di</strong>che con gli accertamenti sanitari integrativi, finalizzate alla verifica dell’assenza<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcol <strong>di</strong>pendenza, devono essere effettuate esclusivamente nei seguenti casiprevisti dal D.Lgs 81/2008):- Visita me<strong>di</strong>ca preventiva (art. 41, comma 2, lett a)- Visita me<strong>di</strong>ca perio<strong>di</strong>ca (art. 41, comma 2, lett b)- Visita me<strong>di</strong>ca in occasione del cambio mansione (art. 41, comma 2, lett d)- Visita me<strong>di</strong>ca preventiva in fase preassuntiva (art. 41, comma 2, lett e-bis)- Visita me<strong>di</strong>ca precedente alla ripresa del lavoro, a seguito <strong>di</strong> assenza per motivi <strong>di</strong>salute <strong>di</strong> durata superiore ai 60 giorni continuativi (art. 41, comma 2, lett e-ter)Tipologia e modalità degli accertamenti sanitariGli accertamenti sanitari si sud<strong>di</strong>vidono in:- Accertamenti <strong>di</strong> I Livello- Accertamenti <strong>di</strong> II LivelloGli accertamenti <strong>di</strong> I Livello sono finalizzati alla ricerca <strong>di</strong> segni e sintomi <strong>di</strong> abuso cronico<strong>di</strong> alcool, in<strong>di</strong>viduando i cosiddetti bevitori ad alto rischio e comprendono:- Visita me<strong>di</strong>ca- Esami <strong>di</strong> laboratorio (Emocromo con formula leucocitaria, GOT, GPT, GammaGT,Glicemia, Trigliceridemia, Uricemia)- Au<strong>di</strong>t (solo se ritenuto necessari dal Me<strong>di</strong>co Competente)N.B. In tale fase non è possibile formulare una <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> alcool-<strong>di</strong>pendenza.I soggetti, per i quali gli accertamenti <strong>di</strong> I livello hanno fatto emergere il sospetto <strong>di</strong> un abusocronico <strong>di</strong> alcool, devono essere sottoposti, previo loro consenso, agli accertamenti <strong>di</strong> IILivello che prevedono <strong>di</strong>screzionalità del M.C. a seconda del caso clinico.Esempio <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> II Livello:- Ripetizione a <strong>di</strong>stanza (almeno 15 giorni) degli esami <strong>di</strong> laboratorio del I Livello(ove ritenuto necessario dal M.C.)- Dosaggio della CDT (Trasferrina carboidrato carente/trasferrina desialata) se nongià <strong>di</strong>sponibile- Ecografia epatica- Dosaggio dei markers epatitici B e C (se non già <strong>di</strong>sponibili)Cosa accade dopo gli accertamenti <strong>di</strong> II Livello?


Qualora gli accertamenti <strong>di</strong> II Livello confermassero il sospetto <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> “Alcool<strong>di</strong>pendenza” il lavoratore verrà invitato dal Me<strong>di</strong>co Competente ( attività <strong>di</strong> counselling)ad effettuare una consulenza specialistica presso l’U.O. <strong>di</strong> Alcologia dell’A.S.P. <strong>di</strong>Cosenza (o in alternativa presso i SERT territoriali) per un approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>agnostico miratoalla formulazione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>agnosi certa e all’eventuale intervento riabilitativo.In tale fase è fondamentale la partecipazione del lavoratore e l’accettazione me<strong>di</strong>ante espressionedel consenso scritto.Il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità alla mansione specifica (ex art. 41, comma 6 – D.Lgs81/2008)Il lavoratore, per il quale è stata formulata dall’U.O. <strong>di</strong> Alcologia (o dal SERT territoriale) una<strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> “Con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Alcol-<strong>di</strong>pendenza), dovrà essere giu<strong>di</strong>cato dal Me<strong>di</strong>co Competentecome:- INIDONEO TEMPORANEAMENTE alla mansione specifica a rischio per sé eper gli altri (in<strong>di</strong>cata nell’allegato 1)-La inidoneità avrà durata per tutto il periodo necessario alla riabilitazione. Lariammissione (giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità) è subor<strong>di</strong>nata alla rivalutazione del me<strong>di</strong>co competente,dopo certificazione da parte dell’U.O. <strong>di</strong> Alcologia (o SERT territoriale) <strong>di</strong> assenza <strong>di</strong>con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> alcol-<strong>di</strong>pendenza ovvero <strong>di</strong> avvenuta riabilitazione e recupero.Nel periodo <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Inidoneità, il Me<strong>di</strong>co Competente in<strong>di</strong>viduerà, incollaborazione con i vertici aziendali mansioni e/o compiti lavorativi alternativi non a rischioper sé e per gli altri per i lavoratori giu<strong>di</strong>cati “temporaneamente inidonei”.N.B. : i lavoratori che intendono accedere ai programmi terapeutici <strong>di</strong> riabilitazione e recuperosono tutelati dal D.P.R. 9 Ottobre 1990 n° 139, che prevede la concessione <strong>di</strong> congedo senzaassegni con conservazione del posto <strong>di</strong> lavoro fino a tre anni.Cosa deve fare il M.C. se il lavoratore si rifiuta <strong>di</strong> sottoporsi agli accertamentisanitari (II Livello e/o successivi)?Nel caso il lavoratore si rifiutasse <strong>di</strong> sottoporsi (o esprimere il consenso) agli accertamenti <strong>di</strong> IIlivello e/o alla consulenza specialistica presso l’U.O. <strong>di</strong> Alcologia (o SERT territoriale), poichènon è possibile verificare l’assenza <strong>di</strong> alcol-<strong>di</strong>pendenza, dovrà essere fatta comunicazione“urgente” alla Direzione Aziendale e al Responsabile della U.O. (e al lavoratore per


conoscenza) che vi è l’impossibilità <strong>di</strong> esprimere il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità specifico allamansione a rischio.Nel caso invece, una volta accertata la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> alcol <strong>di</strong>pendenza, del rifiuto dellavoratore <strong>di</strong> sottoporsi ai programmi <strong>di</strong> riabilitazione e recupero presso l’U.O. <strong>di</strong> Alcologia(o SERT territoriale), sarà mantenuto valido il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> temporanea inidoneità allamansione specifica a rischio per sé e per gli altri, ma il lavoratore continuerà ad esseresottoposto perio<strong>di</strong>camente a sorveglianza sanitaria, ove presenti, per i rischi lavoratividella nuova collocazione lavorativa (secondo protocollo sanitario aziendale) .Non dovràessere sottoposto a controllo sanitari finalizzati alla verifica <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alcol-<strong>di</strong>pendenza.7) Linee guida per la Tutela della Lavoratrice Madre ( D.Lgs151/2001)(Omissis)8) Linee guida sui criteri <strong>di</strong> idoneità per esposizione a rischiobiologico(in corso <strong>di</strong> elaborazione)9) Linee guida sui criteri <strong>di</strong> idoneità per esposizione a rischio chimico(in corso <strong>di</strong> elaborazione)10) Procedura per la richiesta <strong>di</strong> visita me<strong>di</strong>ca per l’accertamentodell’idoneitàlavorativaVisita me<strong>di</strong>ca a richiesta del <strong>di</strong>pendenteIl <strong>di</strong>pendente che richiede <strong>di</strong> essere sottoposto a visita me<strong>di</strong>ca per l’accertamento dell’idoneitàlavorativa alla mansione specifica, ai sensi dell’art. 41, comma 2, lettera c) del D. Lgs. 81/08,compila il modello (All.n°2) in<strong>di</strong>rizzato al Me<strong>di</strong>co Competente della struttura <strong>di</strong> appartenenzae per conoscenza al Direttore Gestione Risorse Umane.Il me<strong>di</strong>co competente, ritenuta la richiesta opportuna, ossia correlata ai rischi professionali o allecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute del richiedente, suscettibili <strong>di</strong> peggioramento a causa dell’attività svolta, dopo


aver sottoposto a visita il <strong>di</strong>pendente, provvederà a formulare il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità allamansione specifica.Qualora, al contrario, la richiesta del <strong>di</strong>pendente NON sia ritenuta opportuna dal Me<strong>di</strong>cocompetente, ossia NON sia correlata ai rischi professionali o alle sue con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salutesuscettibili <strong>di</strong> peggioramento a causa dell’attività svolta, questi invierà comunicazione con lemotivazioni della NON COMPETENZA al Datore <strong>di</strong> Lavoro, per il tramite del ResponsabileUfficio Risorse Umane e al lavoratore, con eventuale proposta <strong>di</strong> invio al Collegio Me<strong>di</strong>co-LegaleA.S.P.Visita me<strong>di</strong>ca a richiesta dell’AziendaPer accertamenti sull’idoneità lavorativa che NON siano previsti negli obblighi <strong>di</strong> legge sullasorveglianza sanitaria (ex articolo 41-D.Lgs. 81/08), l’Azienda per il tramite dell’UfficioRisorse Umane, provvede ad inoltrare richiesta <strong>di</strong> visita me<strong>di</strong>ca al Collegio Me<strong>di</strong>co Legaledell’A.S.P.. al fine <strong>di</strong> valutare l’idoneità psico fisica lavorativa “generica” ed esprimereeventuale parere, incaso <strong>di</strong> inidoneità, sulla collocazione in altre mansioni adeguate secondo quanto previstodall’art. 6, comma 1, del C.C.N. in relazione alle capacità lavorative residue.N.B.: il Collegio Me<strong>di</strong>co Legale dell’A.S.P., ha anche facoltà <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care il lavoratore Inabileper Inidoneità psicofisica al Servizio; in tal caso il lavoratore può optare per la messa inquiescenza con gli anni <strong>di</strong> contributi maturati al momento del riconoscimento della inabilità.Si riba<strong>di</strong>sce che, ai sensi della Legge 300/70 art. 5 – Statuto dei Lavoratori, l’accertamentodell’idoneità psicofisica può essere inoltrata al Collegio Me<strong>di</strong>co Legale dell’A.S.P.,esclusivamente dall’Azienda per il tramite dell’Ufficio Risorse Umane e NON dal<strong>di</strong>pendente, il quale, come previsto dalla normativa, può inoltrare richiesta <strong>di</strong> visita solo edesclusivamente al Me<strong>di</strong>co Competente, o alla Commissione Me<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Verifica (CMV) ai sensidella Legge 335/95 per la valutazione della Inabilità Assoluta e Permanente a svolgere qualsiasiattività lavorativa.Il <strong>di</strong>pendente che viene giu<strong>di</strong>cato dal Me<strong>di</strong>co Competente “Inidoneo permanentemente allamansione” può essere sottoposto, su richiesta dell’Azienda, a visita me<strong>di</strong>ca presso il CollegioMe<strong>di</strong>co Legale dell’A.S.P. per la valutazione della possibile riutilizzazione in altremansioni/qualifica o per l’espressione del giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> “Inabilità per inidoneità al servizio”.Il <strong>di</strong>pendente può, in occasione delle visite me<strong>di</strong>che presso il Collegio Me<strong>di</strong>co Legale, <strong>di</strong> avvalersi<strong>di</strong> un proprio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> fiducia.


11) Procedura per la gestione dei giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> Idoneità conPrescrizioni/Limitazioni, temporanei o permanenti, per i <strong>di</strong>pendentidell’A.S.P. <strong>di</strong> Cosenza.Qualora il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità con prescrizioni-limitazioni temporanee o permanenti, formulato dalMe<strong>di</strong>co Competente o dal Collegio Me<strong>di</strong>co A.S.P, ponga problemi <strong>di</strong> compatibilità con lemansioni svolte dal <strong>di</strong>pendente, sarà necessaria una FASE DI VALUTAZIONE sulla piùproficua destinazione lavorativa del <strong>di</strong>pendente, tenendo conto delle necessità organizzative e, ovepossibile, delle aspettative del <strong>di</strong>pendente.A seconda del caso, sono previsti <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> valutazione, con coinvolgimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferentifigure professionali per come <strong>di</strong> seguito illustrato:1° LIVELLO (POSSIBILITA’ DI PROFICUA DESTINAZIONE LAVORATIVA DELDIPENDENTE ALL’INTERNO DELLA STESSA U.O.):Per il personale me<strong>di</strong>co e sanitario non me<strong>di</strong>co il Direttoredell’Ospedale/Distretto/Dipartimento sarà coa<strong>di</strong>uvato da:- Direttore dell’U.O.C./U.O. <strong>di</strong> appartenenza del <strong>di</strong>pendente;- Me<strong>di</strong>co Competente- RSPPPer il personale del comparto sanitario e tecnico sanitario il Direttoredell’Ospedale/Distretto/Dipartimento sarà coa<strong>di</strong>uvato da:- Responsabile dell’Ufficio Infermieristico dell’Ospedale/Distretto/Dipartimento- Coor<strong>di</strong>natore infermieristico / Capo Sala della U.O. <strong>di</strong> appartenenza- Me<strong>di</strong>co Competente- RSPPPer il personale amministrativo e tecnico il Direttore dell’Ospedale/Distretto/Dipartimentosarà coa<strong>di</strong>uvato da:- Responsabile Ufficio Risorse Umane- Responsabile U.O.C./U.O. <strong>di</strong> appartenenza- Me<strong>di</strong>co Competente- RSPP2° LIVELLO (POSSIBILITA’ DI PROFICUA DESTINAZIONE LAVORATIVA DELDIPENDENTE ALL’INTERNO DELLO STESSO OSPEDALE/DISTRETTO/DIPARTIMENTO):


Allegato1ASP Regione CalabriaAzienda Sanitaria Provinciale <strong>di</strong> COSENZAU.O. Sorveglianza Sanitaria<strong>di</strong> …………………………………….Alla c.a. delDirettore Generale dell’ A.S.P. <strong>di</strong> Cosenzac/o ………………………………….………Al Sig. ………………………………………Oggetto: giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> idoneità alla mansione specifica ( Art. 41, comma 6 - D.Lgs 81/08).Si comunica che il/la Sig. nato il ………………… con la mansione specifica <strong>di</strong> ………………..…....................................................presso l’ U.O./Servizio <strong>di</strong> ……………………………………………………………………………………………è stato sottoposto indata ……………………….. alla visita me<strong>di</strong>ca:


o preventiva/preassuntiva o cambio mansioneo perio<strong>di</strong>ca o cessazione rapporto <strong>di</strong> lavoroo su richiesta del lavoratore o ripresa del lavoro dopo assenza permotivi <strong>di</strong> salute > 60 giorni continuativioaltro (specificare)per esposizione ai seguenti rischi:………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……..Con il seguente esito:ooIdoneo/aIdoneo/a parziale con le seguenti prescrizioni/ limitazioni:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….……ooInidoneo/a temporaneamente fino al ……………………………....Inidoneo/a permanentementeDa sottoporre a nuova visita me<strong>di</strong>ca il ……………………… previa esecuzione dei seguenti accertamenti:……………………………………………………………………………………………………………………………………………..Avverso il suddetto giu<strong>di</strong>zio è ammesso ricorso all’Organo <strong>di</strong> Vigilanza territorialmente competente, ai sensi dell’art. 41 comma 9del D.Lgs. 81/08, entro il termine <strong>di</strong> 30 giorni dalla data <strong>di</strong> comunicazione del giu<strong>di</strong>zio medesimo.Data ……………………Il Me<strong>di</strong>co CompetenteALLEGATO 2Al Me<strong>di</strong>co CompetenteDr. ………………………………..e p.c. Al Direttore Gestione Risorse UmaneDott. ................................................Oggetto: richiesta <strong>di</strong> visita me<strong>di</strong>ca per giu<strong>di</strong>zio d’idoneità lavorativa ex articolo 41 comma 2, lettera c) D.Lgs. 81/08.Il sottoscritto ..................................................................................... nato a ……………………………………il ………………… in servizio presso …………………………………………………………...……………..con la Qualifica/Mansione specifica <strong>di</strong> …………………...…………………………………………………….


CHIEDE<strong>di</strong> essere sottoposto a visita me<strong>di</strong>ca e ad eventuali accertamenti sanitari per le seguenti motivazioni:………………………………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………..………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...………………………, li ……………………Il Dipendente……………………………………………….Recapito: ………………………………………………………………………………………………..

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