Obiettivo TUTELA - Anmil

More documents

Recommendations

Info

obiettivo <strong>TUTELA</strong> Dalla Giornata un messaggio forte: restituire dignità alla tutela della categoria di Marinella de Maffutiis “L e vittime del lavoro e le loro famiglie esprimono una ferma richiesta di giustizia e si mobilitano per sostenerla, avviando un'articolata azione di protesta e preparando una grande manifestazione nazionale”. Con queste parole il Pres. Nazionale dell'ANMIL da Torino, in occasione della celebrazione della 57ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, ha rappresentato il malessere della categoria rispetto alla mancanza di interventi organici sul fronte della tutela delle vittime del lavoro. Gli hanno fatto eco analoghi moniti da parte dei Dirigenti Associativi, nello stessa giornata del 14 ottobre, nelle celebrazioni organizzate dalle Sezioni provinciali ANMIL, in tutte le città d'Italia, di cui diamo un sintetico resoconto nelle pagine seguenti. I messaggi inviati dal Pres. della Repubblica Giorgio Napolitano e dai Presidenti di Senato e Camera, Franco Marini e Fausto Bertinotti e dal Ministro della Salute Livia Turco hanno rappresentato il segno tangibile di una accresciuta sensibilità ad un problema, quello della sicurezza nei luoghi di lavoro, che per troppo tempo è stato quasi dimenticato. Peraltro abbiamo fortemente temuto che la concomitanza delle Primarie del Partito Democratico avrebbe catalizzato l’attenzione dei media di cui, invece, abbiamo riscontrato - non senza una certa soddisfazione - un interesse davvero considerevole, sia sulla stampa nazionale che su quella locale, ma anche in spazi televisivi come “Porta a Porta” e “Ricomincio da qui”, piuttosto che nei principali radio e telegiornali delle Reti Rai, in particolare RaiNews24, Mediaset, La7, MTV, Sky. Inoltre abbiamo registrato addirittura un’attenzione verso la nostra Associazione e la Giornata da parte di “Vanity Fair” e la BBC di Londra, ma un ringraziamento a parte va alla Società Autostrade che anche quest’anno ha riservato uno spazio specifico per promuovere la Manifestazione del 14 ottobre sugli schermi negli Autogrill di tutta Italia. Di questi riscontri abbiamo inserito nel sito ANMIL ampia documentazione proprio per sottolineare il merito di quanti sostengono la nostra causa. 6 le nostre battaglie le nostre battaglie Tornando alla celebrazione di Torino, i massimi esponenti in materia si sono ritrovati al “Centro Incontri” messo a disposizione dalla Regione Piemonte: dal Pres. dell’INAIL ai rappresentanti delle forze sindacali fino al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Cesare Damiano. Il Pres. Pietro Mercandelli, nell’intervento introduttivo - che ha fatto seguito ai saluti dei rappresentanti delle istituzioni locali Mariangela Migliasso Ass. al Welfare della Regione Piemonte, Cinzia Condello Ass. al Lavoro della Provincia e Tom Dealessandri Vice Sindaco di Torino, Livio Pellegrino Pres. della Sezione Provinciale - ha ben chiarito da cosa nasce lo stato d'animo in cui si trova la categoria, citando alcune questioni inaccettabili e fotografando in modo impietoso la situazione in cui si trova oggi l'Istituto Assicuratore. Tra le dichiarazioni di rilievo stralciate dal discorso del Pres. nazionale dell’ANMIL, Mercandelli ha dichiarato: “I superstiti dei morti sul lavoro non hanno alcun percorso facilitato per trovare un'occupazione che gli consenta di continuare a mantenere dignitosamente la famiglia. Percorsi del genere esistono, ad esempio e giustamente, per i superstiti delle vittime del terrorismo. Come pure, ancora giustamente, nella finanziaria per il 2008 il Governo ha trovato le risorse, non poche, 170 milioni di euro, per estendere alle vittime del dovere e della criminalità organizzata ed ai loro superstiti i benefici economici previsti per i superstiti delle vittime del terrorismo, mentre per le vedove e gli orfani dei caduti sul lavoro neppure provvedimenti a costo zero. Alla pensione di inabilità possono accedere tutti i disabili tranne quelli per cause di lavoro. Cosa deve fare per vivere un infortunato sul lavoro con grave invalidità e con difficoltà a trovare una nuova occupazione? Oggi la risposta è che deve vivere dell'indennizzo ricevuto dall'INAIL per l'infortunio o per la malattia, ma non sarebbe così se lo stesso indennizzo lo avesse ricevuto da un'assicurazione privata, perché quello sarebbe davvero un risarcimento del danno subito. Nel frattempo, gli avanzi di amministrazione dell'INAIL spariti nelle casse del Ministero dell'Economia, sono arrivati negli ultimi sei anni a quasi 13 miliardi di euro, un valore
le nostre battaglie le nostre battaglie superiore a quello della legge finanziaria per il 2008, mentre l'INAIL ormai non è più posto in condizione di garantire tutela adeguata alle vittime del lavoro. Eroga prestazioni economiche peggiori che in passato, non può svolgere interventi sanitari adeguati, non può promuovere interventi per il reinserimento lavorativo. Non può neppure gestire le proprie risorse economiche, decidere gli investimenti dei capitali accantonati per garantire le prestazioni erogate. Continuare a svuotare l'INAIL di funzioni significa riaccendere le tensioni sulla sua esistenza e non comprendiamo se ciò sia frutto di un disegno politico o di un semplice calcolo si stampo ragionieristico. Tutto questo ha poco senso e non si può andare avanti ancora in questo modo, occorrono evidentemente segnali forti. Anche sul fronte dell'andamento degli infortuni non ci sono molti motivi o possibilità di ottimismo: il 2006 è stato un anno decisamente nero. Sono stati quasi 930.000 gli incidenti sul lavoro, 1552 i morti, mettendo nel conto anche i 250 deceduti a causa di malattie professionali. Incidenti in calo rispetto al 2005, ma morti purtroppo in aumento. E, soprattutto, in aumento del 4,6%, 30 vite in più, gli incidenti mortali avvenuti all'interno dei luoghi di lavoro. Abbiamo accolto con soddisfazione la notizia dell'approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, della proposta del Ministro del Lavoro che sana per il 2008 la questione dell'adeguamento dell'indennizzo per il danno biologico. È un segnale forte e positivo, di cui diamo atto al Ministro Damiano, ma non possiamo certamente abbassare la guardia. Restano gli obiettivi complessivi di adeguamento della tutela; resta la riconduzione dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali al suo autentico valore sociale”. Con toni a volte pacati ed altre più accesi, i rappresentanti dell'INAIL - il Pres. del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, Giovanni Guerisoli, ed il Pres. dell'Istituto, Vincenzo Mungari - ed anche gli esponenti delle organizzazioni sindacali - Celestini della CISL, Carcassi della UIL e Porro dell'UGL (Agnello Modica per la CGIL ha comunicato la sua assenza a causa di un improvviso malore) - hanno sostanzialmente condiviso quanto evidenziato dal Pres. dell'ANMIL, concordando sulla necessità di interventi immediati. In particolare, Guerisoli ha sottolineato che in sede di approvazione del bilancio di previsione per l'anno 2008 proporrà alle parti sociali presenti in CIV di non approvare il bilancio se non saranno previsti i miglioramenti attesi dagli infortunati. A trarre le conclusioni dell'incontro è stato il Ministro del Lavoro che ha rivendicato l'attività svolta in un anno e mezzo scarso di vita del Governo, tanto rispetto alla regolarità del lavoro ed alla sua sicurezza quanto in riferimento alla tutela delle vittime di infortuni e malattie professionali. Damiano ha obiettivo <strong>TUTELA</strong> ricordato con orgoglio gli interventi contro il lavoro nero, l'approvazione della nuova legge in materia di sicurezza sul lavoro, i punti principali dell'accordo sul welfare ora tradotto in disegno di legge ed all'esame della Camera. Riguardo alla tutela degli infortunati sul lavoro - ha detto il Ministro - “siamo impegnati a fare ancora di più, ma non dimentichiamo quanto abbiamo già realizzato”, citando i provvedimenti contenuti nella scorsa finanziaria (semplificazione del procedimento per l'adeguamento annuale delle rendite, costituzione del fondo in favore dei familiari dei morti sul lavoro) e la rivalutazione degli indennizzi erogati a titolo di danno biologico per gli infortuni e le malattie successive al luglio del 2000. “Certamente - ha sottolineato il Ministro - si tratta di un intervento che per il momento ha il carattere della straordinarietà, ma mi impegnerò, nel corso dell'iter parlamentare del provvedimento, affinché venga introdotto un meccanismo di adeguamento automatico”. Riguardo, invece, alla revisione complessiva della legislazione sull'assicurazione infortuni e alla gestione finanziaria dell'INAIL, Damiano ha evidenziato le difficoltà dei conti pubblici con le quali il Governo ha dovuto confrontarsi e la necessità di avviare una riflessione complessiva insieme alle parti sociali. 7
Page 1 and 2: Bimestrale dell’Associazione Nazi
Page 3 and 4: editoriale Torna la nostra protesta
Page 5: le nostre battaglie le nostre batta
Page 9 and 10: le nostre battaglie le nostre batta
Page 11 and 12: 57 a giornata 57 a giornata Agrigen
Page 13 and 14: 57 a giornata 57 a giornata Avellin
Page 15 and 16: 57 a giornata 57 a giornata obietti
Page 17 and 18: 57 a giornata 57 a giornata Cremona
Page 23 and 24: 57 a giornata 57 a giornata Massa C
Page 29 and 30: 57 a giornata 57 a giornata Ragusa
Page 31 and 32: 57 a giornata 57 a giornata Sassari
Page 33 and 34: 57 a giornata 57 a giornata Trapani
Page 35 and 36: 57 a giornata 57 a giornata Verona

Obiettivo TUTELA - Anmil

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?