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2012 Relazione di Missione - ActionAid

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La teoria del cambiamento che incarna l’attuale HRBA <strong>di</strong> <strong>ActionAid</strong> ritiene che lapovertà e l’ingiustizia possano essere eliminate attraverso un’azione mirata siain<strong>di</strong>viduale sia collettiva, guidata dalle persone che vivono in povertà esostenute da azioni <strong>di</strong> solidarietà, dall’identificazione <strong>di</strong> alternative cre<strong>di</strong>bilibasate sui <strong>di</strong>ritti e da campagne che affrontino le cause strutturali della povertàe dell’esclusione sociale.<strong>ActionAid</strong> ritiene che chi vive in povertà debba assumere un ruolo guida neiprocessi <strong>di</strong> sviluppo e nella lotta a <strong>di</strong>suguaglianze <strong>di</strong> potere e ingiustizie. Laprincipale strategia <strong>di</strong> <strong>ActionAid</strong> è quella perciò <strong>di</strong> sostenere gli in<strong>di</strong>vidui titolari<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti (Rights Holders) nel riven<strong>di</strong>care tali <strong>di</strong>ritti e <strong>di</strong> pretendere responsabilitàda quanti, persone o istituzioni (in quanto Duty Bearers), hanno il dovere <strong>di</strong>rispettarli, promuoverli e realizzarli.<strong>ActionAid</strong> a livello internazionale<strong>ActionAid</strong> è nata nel 1972 in Gran Bretagna e nei primi anni si è occupata <strong>di</strong>forniture <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> base a comunità povere del sud del mondo attraverso ilmeccanismo del sostegno a <strong>di</strong>stanza. Nel corso degli anni, grazie soprattuttoall’esperienza maturata sul campo, ha capito <strong>di</strong> dover agire sulle cause globalidella povertà: ha scelto così <strong>di</strong> creare un movimento capace <strong>di</strong> superare i confininazionali e dare voce alle comunità stesse con cui lavora andando oltre la logicadell’assistenza e cercando <strong>di</strong> mobilitare i citta<strong>di</strong>ni nella riven<strong>di</strong>cazione dei <strong>di</strong>rittiumani propri e altrui.L'attuale struttura <strong>di</strong> <strong>ActionAid</strong> International (AAI) è il risultato <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong>trasformazione avviato negli anni ’90 e formalizzato nel 2003 quando è statacostituita AAI, associazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto olandese con sede <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento inSudafrica. Il processo <strong>di</strong> internazionalizzazione è nato dalla volontà <strong>di</strong> costruireun network con una struttura <strong>di</strong> governance realmente democratica, conferendomaggiore autonomia, autorità e responsabilità nei processi decisionali allecomponenti <strong>di</strong> AAI che operano nei paesi. Dopo la costituzione nel 2003 delSegretariato Internazionale a Johannesburg, è stato sviluppato un processo <strong>di</strong>revisione della governance internazionale, che ha visto una graduale evoluzionein senso federale.Oggi il network conta oltre 40 se<strong>di</strong> in 5 continenti, è membro <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 100network locali, impiega circa 2700 persone e collabora con circa 3000 ONG epartner locali e coinvolge nel proprio sforzo oltre 15 milioni <strong>di</strong> persone.4La federazione è governata a partire dal 2009 da un’Assemblea Generale in cuisono rappresentati gli Affiliati, gli Associati e le organizzazioni in fase <strong>di</strong>associazione. Un Consiglio Direttivo ristretto assicura l’efficacia del processo <strong>di</strong>governo interno, supervisionando l’operato del Segretariato Internazionale che asua volta coor<strong>di</strong>na, facilita e sostiene le attività della federazione.<strong>ActionAid</strong> in Italia<strong>ActionAid</strong> Italia (nome amministrativo <strong>ActionAid</strong> International Italia ONLUS) èpresente sul territorio dal 1989 e ha operato fino a tutto il 2003 con il nome <strong>di</strong>Azione Aiuto. Nel 1996 ha ottenuto il riconoscimento dello Stato italiano comeEnte Morale ed è ONLUS dal giugno 1998. Nel 2003 ha ottenuto ilriconoscimento formale come ONG da parte del Ministero degli Affari Esteri.<strong>ActionAid</strong> Italia è impegnata a produrre cambiamenti nelle asimmetricherelazioni <strong>di</strong> potere tra comunità povere ed escluse da una parte e istituzionidall’altra: lavora per una ripartizione più equa delle risorse e affinché tuttiabbiano le medesime opportunità <strong>di</strong> sviluppo, utilizzando il quadro <strong>di</strong> riferimentodei <strong>di</strong>ritti umani. <strong>ActionAid</strong> Italia ha due se<strong>di</strong>: a Milano e a Roma. È presenteinoltre sul territorio attraverso circa 40 Gruppi ed Entità Locali 1 <strong>di</strong> attivisti e dal2011 nelle c.d. Aree <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>camento 2 . La gestione operativa è garantita da unostaff <strong>di</strong> professionisti. La struttura operativa tende a favorire un decentramentoforte delle responsabilità e una conseguente capacità decisionale rapida eautonoma <strong>di</strong> tutti i programmi.L’organizzazione ha vissuto un'evoluzione continua della sua struttura crescendonel corso degli anni sia per <strong>di</strong>mensioni sia per aree <strong>di</strong> attività. Il cambiamentoprogressivo e non traumatico dell'organizzazione è il segno <strong>di</strong> una struttura insalute, flessibile, che sa adattarsi al mondo che cambia, alle nuove sfide che loscenario nazionale e internazionale pone al suo lavoro. L'articolazione della1 I Gruppi Locali sono enti e associazioni che intendono collaborare alle attività <strong>di</strong> <strong>ActionAid</strong> con<strong>di</strong>videndone gliscopi e gli obiettivi. Si organizzano sul territorio nazionale secondo decisioni autonome, conservando la propriain<strong>di</strong>pendenza giuri<strong>di</strong>ca, amministrativa e patrimoniale. Diventano Gruppi Locali <strong>di</strong> <strong>ActionAid</strong> attraversol’approvazione del Consiglio Direttivo e partecipano alle riunioni <strong>di</strong> quest’ultimo con rappresentante eletto dallaloro Assemblea. A essi <strong>ActionAid</strong> concede l’utilizzo del nome e del marchio dell’organizzazione, concessione chepuò essere revocata in caso <strong>di</strong> violazione degli accor<strong>di</strong>, contrasti gravi o per motivi <strong>di</strong> opportunità dal SegretarioGenerale. Le Entità locali rappresentano una prima formazione <strong>di</strong> attivisti sul territorio propedeutiche poi allaformalizzazione in Gruppi Locali. A fine <strong>2012</strong> si contano 21 GL e 17 Entità territoriali.2 Torino, Padova/Treviso, Bologna, Napoli, Reggio Calabria, Bari, Ancona, L’Aquila, e dal 2013 anche Firenze.

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