Per mangiare senza problemi arriva il siliconeFinalmente <strong>di</strong>sponibile, e solo presso l’Ufficio H della Comunità <strong>Piergiorgio</strong>, un cucchiaio“speciale” per chi ha <strong>di</strong>fficoltà ad alimentarsivamente presso l’Ufficio H della Comunità <strong>Piergiorgio</strong>Onlus <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, l’unica realtà in tutta Italia ove al momentogli utenti possono trovare questo prezioso ausilio<strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana e testarlo. «Dopo una lunga e accurataricerca a livello mon<strong>di</strong>ale, e soprattutto in seguitoalle <strong>numero</strong>se richieste giunte in sede da partedei nostri utenti, siamo infine riusciti a trovare questoprodotto e ad acquistarlo per metterlo così a <strong>di</strong>sposizione<strong>di</strong> chi ne ha bisogno – precisa Sabrina Degano, terapistaoccupazionale presso l’Ufficio H, mentre ricordache sono due i cucchiai per adulti <strong>di</strong>sponibili al momentoin piazza Libia – Stiamo parlando <strong>di</strong> un ausiliocon estremità morbida e pieghevole in silicone naturale,un materiale molto flessibile che permetteall’utente <strong>di</strong> mangiare in totale sicurezza senza incorrerein problemi a denti e gengive nel caso <strong>di</strong> chiusureimprovvise ed energiche della bocca, tipiche <strong>di</strong> chi soffre<strong>di</strong> determinate patologie; parlo per esempio <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbiprogressivi come la sclerosi ma anche <strong>di</strong> paralisicerebrali infantili. Capita spesso, infatti, che duranteattività quali l’alimentazione e il lavaggio dei denti laposata o lo spazzolino rimangano incastrati determinandopressioni, tagli o ad<strong>di</strong>rittura fratture con la <strong>di</strong>fficoltàestrema, da parte <strong>di</strong> chi assiste il paziente, <strong>di</strong>riuscire a intervenire senza peggiorare la situazione».Grande quanto un cucchiaino da the, l’ausilio si traducedunque in un concreto beneficio non soltanto perl’utente ma anche per chi presta assistenza. «La morbidezzadel cucchiaio permette infatti agli stessi familiari<strong>di</strong> sfilarlo senza problemi dalla bocca riducendo sensibilmenteeventuali danni – aggiunge Sabrina Degano,mentre ricorda che lo strumento è a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>chiunque ne faccia richiesta presso la Sala mostradell’Ufficio H – Può essere portato a casa per due settimane<strong>di</strong> prova, basta contattarci telefonicamente e richiedereuna consulenza gratuita che ci servirà perverificare se il cucchiaio è in grado <strong>di</strong> rispondere effettivamentealle esigenze del paziente».Portare il cibo alla bocca in totale sicurezza. Facile,<strong>di</strong>rete voi, ma pensate a tutte quelle persone che a causa<strong>di</strong> particolari patologie o traumi a livello cerebralenon riescono più a gestire autonomamente il cucchiaioe quin<strong>di</strong> a mangiare senza correre rischi. Da qui nascedunque l’idea del cucchiaio in silicone, prodotto unicamentein Danimarca, e oggi <strong>di</strong>sponibile solo ed esclusi-10
Dal Kosovo alla Comunità <strong>Piergiorgio</strong>Una delegazione esponenti ministeriali per comprenderne il funzionamento«Abbiamo scelto anche la Comunità <strong>Piergiorgio</strong> perchévolevamo che la Delegazione entrasse in contattocon le strutture più innovative e interessanti della Regioneche si occupano <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità». Parola <strong>di</strong> LucillaFrattura, responsabile del Centro collaboratoredell’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità, in riferimentoalla visita che proprio in autunno do<strong>di</strong>ci esponentidei livelli ministeriali del Kosovo hanno effettuatopresso la Comunità <strong>Piergiorgio</strong> Onlus <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne. I-struzione, Lavoro, Salute, Affari sociali ed esteri e lostaff del Sindaco della seconda città principale del Kosovodopo Pristina. I do<strong>di</strong>ci esponenti istituzionali sisono presentati alle ore 13 in piazza Libia, accompagnatidall’Area Welfare della Regione Friuli VeneziaGiulia nella figura del dott. Giulio Antonini, per visitarela struttura u<strong>di</strong>nese che dagli anni Settata si occupa<strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità e per comprenderne le modalità <strong>di</strong> gestionee funzionamento. «Questa visita rientra in un Progettofinanziato dalla Regione Friuli nell’ambito delPiano sulle politiche internazionali della salute ove laRegione stessa ha scelto, tra le priorità <strong>di</strong> intervento,la <strong>di</strong>sabilità, assegnando un finanziamento al Centrocollaboratore dell’UMS per le classificazioni internazionalinell’ambito delle politiche <strong>di</strong> sostegno al Kosovo– spiega la dott.ssa Frattura – Attraverso questo contributola nostra struttura regionale ha quin<strong>di</strong> potutoorganizzare una settimana formativa e <strong>di</strong> confronto traFriuli e Kosovo per consentire ai do<strong>di</strong>ci rappresentanti<strong>di</strong> questa delegazione <strong>di</strong> capire in che modo il problemadella <strong>di</strong>sabilità viene gestito sul nostro territorio dallestrutture deputate a questo specifico compito». Strutturepressoché inesistenti nella giovane Nazione senzasbocco sul mare, confinante con Serbia, Montenegro,Albania e Macedonia e che ancora oggi deve fare i conticon gli strascichi <strong>di</strong> una guerra recente e con una povertàche riguarda la maggior parte della popolazione.«Stiamo parlando <strong>di</strong> una realtà molto <strong>di</strong>versa dallanostra, soprattutto per ciò che concerne il problemadella <strong>di</strong>sabilità – specifica la dott.ssa Frattura, incaricata<strong>di</strong> accompagnare la delegazione per sette giornifatti <strong>di</strong> visite guidate e confronti in aula - Il Kosovonon ha per esempio una struttura consolidata, nonpossiede servizi sanitari universalistici e vive prevalentemente<strong>di</strong> donazioni da parte <strong>di</strong> paesi esteri. I rappresentanti<strong>di</strong> questa delegazione sono comunque personemolto istruite, attente e sensibili al problema della<strong>di</strong>sabilità e desiderose soprattutto <strong>di</strong> costruire anchenel proprio paese un sistema nazionale che sia in grado<strong>di</strong> rispondere alle esigenze della popolazione, soprattutto<strong>di</strong> bambini e adulti». Progetto che la Comunità<strong>Piergiorgio</strong> si è oltretutto già offerta <strong>di</strong> supportareattraverso le proprie risorse, esattamente come spiegail dott. Enrico Pin, consulente informatico dell’UfficioH che proprio nell’ambito dell’incontro ha tratteggiatoper la delegazione i contorni della Comunità e dellesue strutture operative, tra cui l’Ufficio H stesso.«Diamo sin d’ora la nostra massima <strong>di</strong>sponibilità a cooperarecon questo paese per lo sviluppo <strong>di</strong> una validarete <strong>di</strong> servizi destinata alle persone <strong>di</strong>sabili – precisail dott. Pin – Siamo stati davvero felici <strong>di</strong> questa visitache ci ha permesso un nuovo e ulteriore confronto conuna realtà davvero molto <strong>di</strong>versa dalla nostra e che siè mostrata fortemente interessata a capire, comprenderee soprattutto imparare modelli <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong>fferentida esportare e utilizzare quin<strong>di</strong> come proficuiesempi <strong>di</strong> buone prassi».KOSOVO, PER SAPERNE DI PIÙPrivo <strong>di</strong> sbocchi sul mare e confinante con Serbia,Montenegro, Albania e Macedonia, il Kosovo è unagiovane Nazione amministrata dall’ONU e che proprioil 17 febbraio del 2008 ha <strong>di</strong>chiarato, unilateralmente,la propria in<strong>di</strong>pendenza dalla Serbia, riconosciuta infattida soli 75 paesi membri dell'ONU, oltre Taiwan,dei quali 22 appartenenti all'Unione Europea (Italiacompresa), Stati Uniti,Giappone, Australia eCanada. La Serbia invece,unitamente aRussia, Cina e ad altricinque paesidell'Unione Europea,tra cui Spagna e Grecia,non ne riconoscel'in<strong>di</strong>pendenza. Albanesee serbo sono ledue lingue principalidel territorio la cui capitaleè Pristina, con560 mila abitanti,mentre la religione maggiormente <strong>di</strong>ffusa è quella i-slamica <strong>di</strong> rito sunnita abbracciata dalla quasi totalitàdegli albanesi, bosgnacchi, gorani, turchi e da alcunecomunità <strong>di</strong> rom. Tra le economie meno sviluppated’Europa, e un tempo provincia in assoluto più poveradella Jugoslavia, il Kosovo deve fare ancora oggi i conticon una situazione economica estremamente <strong>di</strong>fficileche riguarda la maggior parte della popolazione mentreil turismo non riesce a decollare pur avendo il Kosovogran<strong>di</strong> ricchezze naturali e artistiche. Le Forzearmate sono ancora in fase <strong>di</strong> costruzione e l’unica U-niversità della Nazione è quella <strong>di</strong> Pristina che attualmentesi <strong>di</strong>vide in due unità totalmente separate, unain lingua albanese e un’altra in lingua serba.11