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Ernia del disco - Sistema Nazionale Linee Guida

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PNLG – Appropriatezza <strong>del</strong>la diagnosi e <strong>del</strong> trattamento chirurgico <strong>del</strong>l’ernia <strong>del</strong> <strong>disco</strong> lombare sintomaticaBPCBPCBPCL’effettuazione <strong>del</strong>l’intervento in posizione genu-pettorale richiede l’utilizzodi un apposito telaio (per esempio: l’Andrews frame), mentre anche in posizioneprona si utilizzano telai appositi come il Wilson frame o l’allestimentodi adeguati appoggi opportunamente protetti per torace e bacino, che consentanodi tenere sollevato l’addome al fine di prevenire la stasi venosa.La posizione prona è di per sé legata a complicazioni quali soprattutto lelesioni nervose periferiche da stiramento e compressione (plesso brachiale,nervo ulnare). E’ pertanto raccomandata la sistematica messa in opera di tuttigli accorgimenti protettivi <strong>del</strong> caso.L’intervento di discectomia non è normalmente associato a dolore postoperatorioparticolarmente significativo. Un semplice accorgimento analgesicoè comunque costituito da un decubito confortevole (semisupinato) già dall’immediatorisveglio.Profilassi antibiotica e antitromboticaLa profilassi antibiotica mira a prevenire le infezioni superficiali e profonde <strong>del</strong>la ferita chirurgicae la discite, una <strong>del</strong>le complicanze più frequenti degli interventi di discectomia.Il razionale <strong>del</strong>la profilassi tromboembolica si fonda sull’analisi dei fattori di rischio, alcunipropri <strong>del</strong> paziente e altri dipendenti dall’entità e dalla sede <strong>del</strong> traumatismo chirurgico.Sotto quest’ultimo profilo, l’intervento di discectomia costituisce un traumatismodi modesta entità, ed è quindi di per sé gravato da modesto rischio tromboembolico.La profilassi antitrombotica, per prevenire le complicanze tromboemboliche postchirurgiche,può essere effettuata con eparinici per via sistemica o con presidi meccanici,quali calze contenitive e mobilizzazione precoce.Prove sull’efficacia <strong>del</strong>la profilassi antibiotica e antitromboticaDue RCT 165-166 rintracciati nella linea guida <strong>del</strong> PNLG (Programma nazionale per le lineeguida) su Profilassi antibiotica in chirurgia 167 indicano l’efficacia <strong>del</strong>la profilassi antibioticacon cefazolina in singola dose o cefazolina e gentamicina rispetto all’esito infezione <strong>del</strong>laferita (livello di prova II; NNT = 20). La linea guida PNLG raccomanda conseguentementel’uso <strong>del</strong>la profilassi antibiotica nella chirurgia <strong>del</strong> rachide (Forza A, elevata).Uno studio con outcome surrogato 168 indica l’efficacia <strong>del</strong>la somministrazione di unadose molto elevata di gentamicina (5mg/kg e.v, due ore prima <strong>del</strong>l’intervento), ma non<strong>del</strong> cefuroxime, per prevenire la discite.Modalità assistenziali perioperatorie49

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