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Gestione del paziente con dolore toracico acuto in Pronto Soccorso

Gestione del paziente con dolore toracico acuto in Pronto Soccorso

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M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>la Sanità – Dipartimento <strong>del</strong>la Programmazione Programmi Speciali”Art. 12, comma 2, lett. B <strong>del</strong> d.lgs. 502/92“Sperimentazione <strong>in</strong> nove Regioni di strumenti perl’implementazione di l<strong>in</strong>ee-guida nel SSN” – (T.Ri.P.S.S. II)1999-2003RELAZIONE FINALEImplementazione di raccomandazioni scientifiche perla gestione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> <strong>in</strong><strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Prov<strong>in</strong>cia Autonoma di TrentoPag<strong>in</strong>a 2Regione Friuli Venezia GiuliaPag<strong>in</strong>a 14Pag<strong>in</strong>a 20


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Prov<strong>in</strong>cia Autonoma di TrentoAzienda Prov<strong>in</strong>ciale per i Servizi Sanitari di TrentoGRUPPO DI COORDINAMENTORELAZIONE FINALEA cura di Giovanni Guarrera e Roberto Bett<strong>in</strong>iGiovanni Guarrera, Roberto Bett<strong>in</strong>i, Roberto Accardi, Paolo Iseppi, Pierluigi TorboliCentro di Valutazione <strong>del</strong>la Efficacia <strong>del</strong>la Assistenza Sanitaria (Ce.V.E.A.S.) -ModenaOBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROGETTOLa Malattia Coronarica (MC) è attualmente il maggiore problema di salute <strong>in</strong>tutte le nazioni <strong>del</strong> mondo occidentale, <strong>con</strong> una <strong>in</strong>cidenza di eventi maggiori (mortecardiaca, <strong>in</strong>farto <strong>acuto</strong>, necessità di rivascolarizzazione) compresa tra il 10 % a 3mesi e il 17 % a 24 mesi per la malattia <strong>in</strong> generale e tra l’8 % e il 16 % a un meseper la sola Ang<strong>in</strong>a Instabile (AI). Per questo la S<strong>in</strong>drome Coronarica Acuta(SCA) rappresenta uno dei fattori più comuni di ospedalizzazione ogni anno <strong>in</strong>Europa. Questi ed altri elementi rendono la gestione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> DoloreToracico Acuto non traumatico (DTA) uno dei problemi più sentiti <strong>del</strong>la Medic<strong>in</strong>asia territoriale che ospedaliera e la portata <strong>del</strong> problema emerge da alcune recentistatistiche degli Stati Uniti se<strong>con</strong>do le quali emerge che nel 1997 circa 5.315.000pazienti sono stati valutati nei Dipartimenti di Emergenza (DE) per DTA <strong>con</strong> uncosto superiore a 6 miliardi di dollari. Di questi pazienti più <strong>del</strong>la metà non ha unas<strong>in</strong>drome coronarica acuta mentre il 10-15% dei pazienti ha <strong>in</strong>farto miocardio <strong>acuto</strong>ed il 30-35% ang<strong>in</strong>a <strong>in</strong>stabile. Nel 50-60% dei casi l’elettrocardiogramma non èdiagnostico.Di <strong>con</strong>seguenza negli USA all’<strong>in</strong>circa 1,5 milioni di ricoveri all’anno hanno comeunico scopo quello di “escludere un IMA. Si stima che il 25-50% dei pazienti <strong>con</strong><strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> subis<strong>con</strong>o un ricovero <strong>in</strong>appropriato (<strong>con</strong> una spesa stimata di5 bilioni di dollari/anno), mentre le dimissioni <strong>in</strong>appropriate raggiungono il 2-8%dei casi.L’erronea dimissione dei pazienti <strong>con</strong> IMA rappresenta il 20% <strong>del</strong>le spese medicolegali<strong>con</strong>tro i medici dei DE degli USA.2


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Nella realtà italiana le <strong>in</strong>formazioni sono scarse. Se<strong>con</strong>do i dati <strong>del</strong> M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>laSanità relativi, ad esempio, all’anno 1996, <strong>in</strong> quell’anno <strong>in</strong> Italia sono stateeffettuate 37 444 dimissioni <strong>con</strong> diagnosi di “<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>” (DRG 143) che hannonecessitato di una degenza media di 4.2 giorni (il 43.4% dei pazienti ha avuto unadegenza > 4 giorni) <strong>con</strong> una spesa stimata di Lit. 99.510.130.000.Di fronte a questi problemi epidemiologici, cl<strong>in</strong>ici, organizzativi e medico - legaliesiste, nella situazione italiana, una disomogeneità di approccio sia tra le diversestrutture sanitarie che tra i vari professionisti. L’entità <strong>del</strong> fenomeno, le<strong>con</strong>seguenze potenzialmente letali e le implicazioni f<strong>in</strong>anziarie e medico-legali alivello di tutte le figure professionali e <strong>del</strong>le strutture co<strong>in</strong>volte rendono più che ma<strong>in</strong>ecessaria una uniformità nei percorsi diagnostico assistenziali tale da rendereefficiente ed efficace il soccorso di questi pazienti f<strong>in</strong> dal primo <strong>con</strong>tatto <strong>con</strong> ilSistema chiamato ad assisterli.I pazienti che si presentano al <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>con</strong> questo s<strong>in</strong>tomo costituis<strong>con</strong>oun gruppo molto eterogeneo e occorre differenziare <strong>in</strong> tempi rapidi quelli chepresentano una patologia m<strong>in</strong>ore da quelli <strong>con</strong> patologia cardiovascolare ad altorischio che necessitano di ospedalizzazione urgente e di un appropriato livello dicure. Questi a loro volta vanno rapidamente discrim<strong>in</strong>ati tra affetti da ischemiacoronarica e affetti da altre patologie.La difficoltà nella gestione <strong>del</strong>la S<strong>in</strong>drome Coronarica Acuta deriva <strong>in</strong> primis dalfatto che la s<strong>in</strong>tomatologia è <strong>in</strong>gannevole (ad esempio una frazione dei malati <strong>con</strong>altri segni suggestivi di SCA può essere senza <strong>dolore</strong> <strong>in</strong> un dato momento) e lamaggior parte dei pazienti <strong>con</strong> s<strong>in</strong>tomi cl<strong>in</strong>ici suggestivi per S<strong>in</strong>drome CoronaricaAcuta ne è <strong>in</strong> realtà esente. E’ altresì vero che pazienti <strong>con</strong> s<strong>in</strong>tomi e segnistrumentali non suggestivi per la stessa patologia ne sono <strong>in</strong> realtà affetti (<strong>in</strong> un 2-8% dei casi) ed hanno una <strong>con</strong>seguente <strong>in</strong>cidenza di mortalità che appare rilevante(15 – 20%).Per l’<strong>in</strong>quadramento diagnostico <strong>del</strong> Dolore Toracico sono stati proposti ed applicat<strong>in</strong>umerosi algoritmi che si basano pr<strong>in</strong>cipalmente sui dati cl<strong>in</strong>ico-anamnestici, sultracciato elettrocardiografico e sul monitoraggio dei marcatori. Fra questiparticolare diffusione ha avuto l’algoritmo proposto dal Goldman et al. che dist<strong>in</strong>guei pazienti nei tre gruppi di rischio alto, <strong>in</strong>termedio e basso.Le proposte di un approccio omogeneo e documentato f<strong>in</strong>o ad oggi elaborate (vedile l<strong>in</strong>ee-guida <strong>del</strong>l’ Advanced Cardiac Life Support proposte dalla American HeartAssociation) sono di immediata attuazione (almeno per quanto riguarda la fasediagnostica e i primi provvedimenti efficaci) anche <strong>in</strong> strutture ospedaliere o <strong>in</strong>presidi sanitari dotati di una strumentazione relativamente semplice. Tuttavia ladisomogeneità ris<strong>con</strong>trata fra strutture e professionisti rendono necessarie3


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>ulteriori <strong>in</strong>tegrazioni che tengano <strong>con</strong>to <strong>del</strong>le strutture e <strong>del</strong>le risorse locali al f<strong>in</strong>e direndere più omogeneo il trattamento di questi pazienti.La necessità e l’<strong>in</strong>teresse a def<strong>in</strong>ire, standardizzare ed aggiornare le modalità<strong>del</strong>l’approccio al <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> Dolore Toracico Acuto ricorrendo ai pr<strong>in</strong>cipi e aglistrumenti <strong>del</strong>la medic<strong>in</strong>a basata sulla evidenza hanno dovuto <strong>con</strong>frontarsi <strong>con</strong> ilfatto che il <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> è semplicemente un s<strong>in</strong>tomo, non una s<strong>in</strong>drome enemmeno una malattia. Il tema è pertanto molto ampio nonché di difficile<strong>del</strong>imitazione e def<strong>in</strong>izione e non possiede le caratteristiche o requisiti tipici deiproblemi cl<strong>in</strong>ici/ assistenziali <strong>in</strong> genere affrontabili <strong>con</strong> le l<strong>in</strong>ee-guida.Il gruppo di Progetto qu<strong>in</strong>di non ha ritenuto di dover <strong>con</strong>cludere il proprio lavoro<strong>con</strong> una nuova l<strong>in</strong>ea-guida, per produrre la quale non si dispone né <strong>del</strong> tempo, né<strong>del</strong>le risorse oltre che <strong>del</strong>le <strong>con</strong>dizioni operative necessarie (mancanza di revisionisistematiche) e <strong>con</strong>sensualmente ha ridef<strong>in</strong>ito l’oggetto e gli obiettivi <strong>del</strong> proprioimpegno.Il gruppo ha ritenuto di potersi ragionevolmente proporre:- La sistematizzazione <strong>del</strong>le <strong>con</strong>oscenze empiriche acquisite localmente.- L’aggiornamento coord<strong>in</strong>ato e <strong>con</strong>diviso <strong>del</strong>le <strong>con</strong>oscenze acquisibili <strong>in</strong>letteratura.- L’identificazione di alcuni obiettivi f<strong>in</strong>alizzati alla razionalizzazione<strong>del</strong>l’approccio diagnostico al <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong>.- La produzione e l’adozione di alcune raccomandazioni cl<strong>in</strong>iche eorganizzative.- La valutazione <strong>del</strong>l’impatto <strong>del</strong>le raccomandazioni <strong>in</strong>dividuate.- La realizzazione di <strong>con</strong>fronti tra i risultati ottenuti dalle diverse strutturesanitarie co<strong>in</strong>volte nel progetto.Il problema cl<strong>in</strong>ico è stato qu<strong>in</strong>di ristretto al trattamento dei pazienti <strong>con</strong> DoloreToracico <strong>con</strong>nesso alla Coronaropatia Acuta nell’ambito dei <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> degliospedali di Trento e di Rovereto.Gli altri sett<strong>in</strong>g (Medic<strong>in</strong>a Generale, Sistema e Rete di Emergenza, Unità Operativedi Cardiologia e di UTIC) e le altre <strong>con</strong>dizioni cl<strong>in</strong>iche sono state all’occorrenzarichiamate senza però diventare oggetto di analisi e di raccomandazioni.L’obiettivo generale <strong>del</strong> progetto è stato def<strong>in</strong>ito come: “La gestione appropriata<strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> dei pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> non traumatico, la cu<strong>in</strong>atura non cardiogena non sia evidente, al f<strong>in</strong>e <strong>del</strong>la esclusione/<strong>con</strong>ferma <strong>del</strong>laS<strong>in</strong>drome coronarica acuta”.4


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Le raccomandazioni prodotte e adottate nell’ambito <strong>del</strong> Progetto si propongonol’elaborazione di una strategia diagnostico-assistenziale applicabile al <strong>paziente</strong> cheriferisce <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> non traumatico se<strong>con</strong>dario ad una possibileS<strong>in</strong>drome Coronarica Acuta (SCA), <strong>con</strong> particolare riguardo alla diagnosticadifferenziale <strong>del</strong>la genesi <strong>del</strong> s<strong>in</strong>tomo ed alla caratterizzazione ulteriore <strong>del</strong>la SCA.Il percorso si completa <strong>con</strong> la dimissione o il ricovero nel reparto di pert<strong>in</strong>enza epertanto <strong>in</strong> questo <strong>con</strong>testo non saranno affrontate le problematiche <strong>del</strong>trattamento terapeutico.Gli obiettivi specifici identificati per il raggiungimento <strong>del</strong>l’obiettivo generale sonostati:- La <strong>con</strong>divisione di criteri appropriati di r<strong>in</strong>vio a domicilio <strong>del</strong> <strong>paziente</strong>- La <strong>con</strong>divisione di criteri appropriati di ricovero <strong>in</strong> OspedaleI Risultati attesi dall’implementazione <strong>del</strong>le raccomandazioni pr<strong>in</strong>cipali identificatedal Progetto sono stati :- r<strong>in</strong>vii <strong>in</strong>appropriati da pronto soccorso a domicilio < a 2% dei soggettir<strong>in</strong>viati a domicilio;- ricoveri <strong>con</strong> DRG 143 “<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong>” per residenti nei distretti diTrento e Rovereto ridotti <strong>del</strong> 30% rispetto al dato storico;- tempo di esecuzione <strong>del</strong> primo ECG dalla accettazione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> se<strong>con</strong>do le raccomandazioni (subito per codice rosso e < a 10m<strong>in</strong>uti per codice giallo); monitoraggio tempo door to needle per pazienti<strong>con</strong> IMA.Gli strumenti per l’ottenimento di questi risultati sono stati <strong>in</strong>dividuati:- nella efficienza organizzativa <strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>- nella appropriatezza diagnostica (adesione alle raccomandazioni) da partedei professionisti co<strong>in</strong>volti.II lavoro <strong>del</strong>le equipes partecipanti al progetto è stato facilitato dallaadozione/divulgazione di un documento formale <strong>con</strong>tenente, fra gli altri, ladef<strong>in</strong>izione <strong>del</strong>la popolazione target e un <strong>in</strong>sieme di raccomandazioni operativecome di seguito esplicitato:• I pazienti che, <strong>con</strong>temporaneamente al <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> cosìcome sopra def<strong>in</strong>ito, presentano almeno una <strong>del</strong>le seguenti<strong>con</strong>dizioni:- dispnea grave;- pallore cutaneo <strong>con</strong> sudorazione algida;- alterazioni <strong>del</strong>lo stato di coscienza (anche se riferite);- FC 120 ;- PAS


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>• I pazienti che presentano solamente:- qualsiasi <strong>dolore</strong> localizzato nella regione compresa tra il naso e l’ombelicoo s<strong>in</strong>tomo equivalente <strong>in</strong>sorto nelle 24 ore precedenti l’osservazione <strong>in</strong><strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>, regredito o <strong>in</strong> atto, non riferibile a trauma pregresso o adaltra causa non cardiovascolare immediatamente identificabile epotenzialmente se<strong>con</strong>dario ad una possibile S<strong>in</strong>drome Coronarica Acuta(SCA).devono ricevere un trattamento <strong>in</strong> “CODICE GIALLO”.I pazienti identificati <strong>con</strong> “CODICE GIALLO” devono essere sottoposti ad ECG entro10 m<strong>in</strong>uti dall’arrivo <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>. Per questi pazienti occorre stabilire entro30 m<strong>in</strong>uti la probabilità di SCA tramite l’anamnesi, l’esame cl<strong>in</strong>ico el’elettrocardiogramma.• I pazienti <strong>con</strong> probabilità di SCA bassa e <strong>in</strong>termedia devono esseretrattenuti <strong>in</strong> osservazione <strong>in</strong> ambiente idoneo.L’osservazione <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> deve avvenire <strong>in</strong> un ambiente attrezzato per lagestione <strong>del</strong>la emergenza cardiovascolare e deve prevedere una sorveglianza<strong>in</strong>fermieristica <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua.L’osservazione breve <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> non deve superare le 12 ore.Rilevazioni da effettuare durante la permanenza <strong>in</strong> osservazione breve :- parametri vitali;- monitoraggio dei markers ogni 4 ore (m<strong>in</strong>imo due rilevazioni);- monitoraggio ECG per ritmo e tratto ST o registrazione ECG a 12 derivazioni<strong>in</strong> <strong>con</strong>comitanza <strong>con</strong> i prelievi ematici o <strong>in</strong> occasione di variazioni cl<strong>in</strong>ichesignificative.A tutti i pazienti <strong>in</strong> osservazione breve vengono <strong>con</strong>trollati i marcatori.Il dosaggio dei marcatori va effettuato ogni 4 ore <strong>con</strong> un m<strong>in</strong>imo di due f<strong>in</strong>o a unmassimo di quattro rilevazioni.Per la rilevazione <strong>del</strong> danno miocardio vanno determ<strong>in</strong>ati i seguenti marcatori :- Tropon<strong>in</strong>a;- Mioglob<strong>in</strong>a.METODIIl progetto è stato sviluppato sui due ospedali aziendali di riferimento (Trento eRovereto) co<strong>in</strong>volgendo il personale medico, <strong>in</strong>fermieristico e tecnico <strong>del</strong>le UU.OO.di <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>, Cardiologia, Medic<strong>in</strong>a <strong>in</strong>terna, Direzione ospedaliera e6


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Laboratorio analisi <strong>con</strong> la supervisione e il coord<strong>in</strong>amento generale assicurato dalloStaff <strong>del</strong>la Direzione strategica Aziendale.Le fasi pr<strong>in</strong>cipali <strong>del</strong> progetto sono risultate le seguenti:1) identificazione <strong>del</strong> tema, formazione dei referenti e stesura <strong>del</strong> documentooperativo (ottobre 2000-agosto 2001);2) avvio e <strong>con</strong>duzione <strong>del</strong> progetto operativo presso la sede di Rovereto(settembre 2001- agosto 2002);3) avvio e <strong>con</strong>duzione <strong>del</strong> progetto operativo presso la sede di Trento (marzo2002- febbraio 2003);4) presentazione dei rapporti <strong>in</strong>termedi e <strong>con</strong>clusivo di Rovereto (febbraio2002- maggio 2003);5) stesura bozza rapporto di progetto (giugno 2003).Tra i fattori favorenti l’implementazione <strong>del</strong> progetto è stata <strong>in</strong>dividuata laspecificità <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento proposto che, avendo come sett<strong>in</strong>g il <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>dei due ospedali <strong>con</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> strutturato e la disponibilità <strong>del</strong>le due U.O. diCardiologia, presenta come target un numero relativamente ristretto diprofessionisti.Inoltre il problema cl<strong>in</strong>ico affrontato è particolarmente sentito dai professionisti perla complessità e la <strong>del</strong>icatezza e l’opportunità di poter sperimentare un approccio<strong>con</strong>diviso <strong>con</strong> le diverse professionalità generalmente co<strong>in</strong>volte rappresenta unostimolo alla <strong>in</strong>novazione.Il progetto è stato <strong>in</strong>serito nella programmazione sanitaria prov<strong>in</strong>ciale 2001(progettare ed implementare profili assistenziali per patologie prioritarie tra quelledef<strong>in</strong>ite dal piano sanitario prov<strong>in</strong>ciale..), è stato identificato <strong>con</strong> un processo di<strong>con</strong>divisione <strong>del</strong>le priorità di <strong>in</strong>tervento, coerentemente <strong>con</strong> le <strong>in</strong>dicazioni <strong>del</strong> pianodi sviluppo strategico aziendale ed è stato sostenuto attraverso la specifica<strong>in</strong>dividuazione <strong>del</strong>la attività nelle schede di budget <strong>del</strong>le UU.OO. co<strong>in</strong>volte.Non va <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e trascurata la disponibilità di eseguire <strong>in</strong> ogni struttura di ricoveroaziendale la diagnostica laboratoristica più sofisticata.Tra i fattori di ostacolo all’implementazione sono stati <strong>con</strong>siderati: le modalitàdi lavoro non <strong>in</strong>tegrate fra <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>, UU.OO. ospedaliere e Medici diMedic<strong>in</strong>a Generale, la difficoltà di modificare mo<strong>del</strong>li organizzativi stabilizzati neltempo, la necessità di ristrutturare da un punto di vista logistico e strumentalela osservazione breve <strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>del</strong>l’Ospedale di Trento, la difficoltà diaccedere alla diagnostica cardiologia ambulatoriale.7


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Considerato il co<strong>in</strong>volgimento attivo <strong>del</strong>le UU.OO. <strong>in</strong>teressate nella preparazione <strong>del</strong>documento e visto il numero relativamente esiguo di professionisti co<strong>in</strong>volti, lastrategia di implementazione ha previsto:• una serie di riunioni da <strong>con</strong>durre entro il mese di agosto e ottobre 2001rispettivamente per Rovereto e Trento se<strong>con</strong>do il metodo <strong>del</strong>l’apprendimentoattivo. Riunioni a piccoli gruppi (di 15-20 persone massimo) <strong>con</strong>dotte dairedattori <strong>del</strong>le raccomandazioni e dai responsabili di Progetto per illustrare ipunti salienti e le criticità mediante l’utilizzo di casi cl<strong>in</strong>ici emblematici di<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> a vario grado di probabilità e costruzione di percorsicl<strong>in</strong>ici <strong>con</strong>seguenti. I gruppi erano composti da Medici di <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>,Cardiologi, Responsabili di Laboratorio, Infermieri Professionali di <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> e UCIC;• una specifica formazione <strong>del</strong> personale <strong>in</strong>fermieristico addetto alTriage nei pronto soccorsi co<strong>in</strong>volti ;• la sensibilizzazione dei Medici di Medic<strong>in</strong>a Generale dei distretti di Trento eRovereto sul progetto avviato;• l’impegno aziendale a comunicare periodicamente gli sviluppi <strong>del</strong>progetto, l’<strong>in</strong>dicazione ed il recapito dei referenti locali di progetto;• <strong>in</strong><strong>con</strong>tri trimestrali di audit and feedback <strong>del</strong> gruppo di progetto localeed <strong>in</strong>terregionale;• l’<strong>in</strong>formazione ai pazienti dimessi e ai relativi medici curanti <strong>del</strong> progetto <strong>in</strong>corso.Le attività di formazione sono state <strong>con</strong>siderate formazione obbligatoria e le riunionisono state realizzate <strong>in</strong> orario di servizio; la riproduzione e la divulgazione deidocumenti è stata assicurata sia <strong>con</strong> modalità <strong>in</strong>formatizzate (rete <strong>in</strong>tranetaziendale) sia <strong>con</strong> modalità cartacea (ufficio stampa aziendale).Dal punto di vista organizzativo e gestionale sono stati previsti i seguenti<strong>in</strong>terventi:• la attivazione <strong>del</strong>la osservazione breve nel <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> di Trento ela acquisizione <strong>del</strong>le apparecchiature elettromedicali per il monitoraggiodi 8 posti letto;• l’adeguamento <strong>del</strong> personale medico ed <strong>in</strong>fermieristico (rispettivamente2 unità + 6 a Trento e 2 unità <strong>in</strong>fermieristiche a Rovereto);• acquisizione <strong>in</strong> service <strong>del</strong> dosaggio <strong>del</strong>la Tropon<strong>in</strong>a ove non presente;• il coord<strong>in</strong>amento operativo <strong>del</strong> personale medico ed <strong>in</strong>fermieristico dei<strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> e <strong>del</strong>le Cardiologie dei due ospedali;• l’adozione di una nuova procedura <strong>in</strong>formatizzata per la scheda <strong>paziente</strong><strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> di Trento;8


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>• la stesura e adozione di un percorso formalizzato per l’eventuale accesso alladiagnostica strumentale cardiologica ambulatoriale per i pazienti dimessi dai<strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>;• l’accesso diretto alla banca dati <strong>in</strong>formatizzata degli ECG <strong>del</strong>la Cardiologia diTrento per il <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> di Trento.PIANO DI VALUTAZIONEGli <strong>in</strong>dicatori sono stati def<strong>in</strong>iti <strong>in</strong> base alla loro pert<strong>in</strong>enza, capacità discrim<strong>in</strong>ante,accuratezza e completezza, oltre che alla facilità di calcolo e di comprensionerispetto agli obiettivi specifici <strong>in</strong>dividuati dal progetto.Gli <strong>in</strong>dicatori sono di seguito elencati <strong>in</strong> relazione agli obiettivi specifici correlati:Indicatore di esito 1:Esito a 30 giorni nei pazienti r<strong>in</strong>viati a domicilio dal <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> di Trento eRovereto e residenti nei distretti di Trento e Rovereto.Obiettivo specifico: <strong>con</strong>divisione di criteri appropriati di r<strong>in</strong>vio a domicilio dal<strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> Dolore Toracico AcutoStrumentoIl dato è stato rilevato dal Responsabile <strong>del</strong> Progetto tramite il sistema <strong>in</strong>formativoaziendale mediante estrazione <strong>del</strong>le schede di pronto soccorso relative alla“popolazione” target, l’analisi <strong>del</strong>le SDO e <strong>del</strong>le schede di morte relative agli eventiricovero e/o morte occorsi per patologie correlate entro 30 giorni dalla dimissione deipazienti dal pronto soccorso (per patologie correlate si <strong>in</strong>tendono: <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>,ang<strong>in</strong>a, <strong>in</strong>farto miocardio…).Dati di base-l<strong>in</strong>eDall’analisi <strong>del</strong>la letteratura si rilevano dimissioni <strong>in</strong>appropriate nel 2 – 8 % dei pazientivalutati nel Dipartimento di Emergenza; il dato è stato assunto come valore diriferimento.Indicatore di esito 2:Numero di ricoveri <strong>con</strong> DRG di dimissione 143 “<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>” relativi a residenti neidistretti di Trento e RoveretoObiettivo specifico: <strong>con</strong>divisione dei criteri appropriati di ricovero <strong>in</strong> ospedale di pazienti<strong>con</strong> Dolore Toracico AcutoStrumento : Analisi <strong>del</strong>le SDODati di basel<strong>in</strong>eNel corso <strong>del</strong>l’anno 2000 sono stati osservati 154 ricoveri a Trento (relativi a 153pazienti) , 106 dei quali relativi a residenti nel distretto di Trento-Valle dei Laghi; aRovereto sono stati osservati 45 ricoveri per 45 pazienti , 41 dei quali residenti neldistretto Vallagar<strong>in</strong>a.9


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Risultati attesi per <strong>in</strong>dicatori 1 e 2 (che non possono essere <strong>con</strong>sideratidisgiuntamente):per <strong>in</strong>dicatore 1 obiettivo tendenziale 0; (viene <strong>con</strong>siderato pragmaticamenteperseguibile un valore < 2 % vista la letteratura specifica)per <strong>in</strong>dicatore 2 riduzione <strong>del</strong> 30% rispetto allo storico.Frequenza <strong>del</strong>la rilevazione: semestrale per i primi 12 mesiIndicatori di processo• Tempo di esecuzione <strong>del</strong> primo ECG dalla accettazione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong>• Intervallo di tempo dalla accettazione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> all’<strong>in</strong>izio<strong>del</strong>la rivascolarizzazione miocardica farmacologia o meccanica <strong>in</strong> presenza diIMA (tempo door to needleL’obiettivo specifico: verificare l’adesione alle raccomandazioni adottate.StrumentoRilevazione ad hoc su cartella <strong>in</strong>formatizzata <strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>con</strong> analisi dei datirelativi ai pazienti accolti dal pronto soccorso dal 01 settembre 2001 al 28 febbraio 2002(primo periodo) e dal 01 marzo 2002 al 31 agosto 2002 (se<strong>con</strong>do periodo) per ilgruppo di Rovereto; idem peril periodo marzo-agosto 2002 e settembre2002-febbraio2003 per Trento.Per la valutazione e la rilevazione degli <strong>in</strong>dicatori sono state utilizzate le schede diaccettazione <strong>in</strong>formatizzate relative ai pazienti afferiti al <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>con</strong><strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong>; la scheda, compilata dal personale <strong>in</strong>fermieristico di <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> preposto alla funzione di triage e dal personale co<strong>in</strong>volto nei successivi<strong>in</strong>terventi assistenziali, prevede tutte le <strong>in</strong>formazioni anagrafiche <strong>del</strong> <strong>paziente</strong>,assistenziali e cl<strong>in</strong>iche necessarie e sufficienti per le successive estrazioni eappaiamenti <strong>con</strong> SDO e schede di morte.La valutazione <strong>del</strong> livello di adesione è stata attuata dal gruppo di lavoro <strong>del</strong>progetto identificato dalla Azienda.Il <strong>con</strong>trollo periodico <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la registrazione dei dati è stato affidato apersonale medico e <strong>in</strong>fermieristico <strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> <strong>in</strong>teressato.RISULTATII risultati che seguono sono relativi alla esperienza <strong>del</strong> gruppo di Rovereto che hasaputo monitorare <strong>con</strong> sistematicità gli elementi necessari per la predisposizione deirapporti periodici, utilizzandoli per <strong>in</strong><strong>con</strong>tri di audit and feed back <strong>con</strong> i partecipantilocali <strong>del</strong> progetto nonché per comunicazioni e pubblicazioni di <strong>in</strong>teresse scientifico.10


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Per quanto riguarda il gruppo di Trento, l’elevato turn over <strong>del</strong> personale medico ed<strong>in</strong>fermieristico nonché la <strong>in</strong>disponibilità a rielaborare i dati <strong>del</strong>le schede di <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> non hanno reso possibile monitorare gli <strong>in</strong>dicatori, fatto salvo l’<strong>in</strong>dicatoreassociato alle Schede di Dimissione Ospedaliere (SDO).Nel periodo di riferimento (1 settembre 2001-31 agosto 2002) presso il <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> <strong>del</strong>l’Ospedale di Rovereto sono stati identificati 1246 pazienti eligibili per ilprogetto TRIPSS II; la diagnosi di ammissione al P.S. , <strong>con</strong> le variantiterm<strong>in</strong>ologiche adottate, ha <strong>con</strong>sentito di selezionare ex post le schede diaccettazione per la valutazione degli <strong>in</strong>dicatori di processo e di outcome <strong>in</strong>dividuati.Ai pazienti è stato attribuito un codice colore (Rosso-Giallo-Verde-Bianco)dall’<strong>in</strong>fermiere di triage e una probabilità di S<strong>in</strong>drome Coronaria Acuta (SCA) Alta-Intermedia-Bassa-Bassissima, dal medico di P.S., sulla base <strong>del</strong>la storia cl<strong>in</strong>ica,<strong>del</strong>l’esame cl<strong>in</strong>ico , <strong>del</strong>l’ECG e <strong>del</strong>l’utilizzo <strong>del</strong>la carta italiana di rischiocardiovascolare allegata ai documenti operativi di progetto.Sono stati assegnati alla classe di rischio SCA Alta 374 pazienti dei quali 11 sonodeceduti <strong>in</strong> P.S.,131 sono stati accolti <strong>in</strong> Unità Coronaria e 232 sono stati <strong>in</strong>viati <strong>in</strong>Cardiologia o Medic<strong>in</strong>a; alle classi di rischio <strong>in</strong>termedia e bassa sono stati assegnati296 pazienti,trattenuti presso la Osservazione Breve (O.B.) <strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>: diquesti 63 sono stati successivamente ricoverati e 233 r<strong>in</strong>viati a domicilio; 576pazienti <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e sono stati assegnati alla classe di rischio bassissima e r<strong>in</strong>viati adomicilio.La valutazione degli <strong>in</strong>dicatori di processo quali:1- il tempo di esecuzione <strong>del</strong>l’ECG rispetto al codice colore assegnato altriade;2- il tempo di attribuzione <strong>del</strong>la probabilità di SCA;3- la percentuale di pazienti <strong>con</strong> probabilità <strong>in</strong>termedia e bassa di SCA<strong>in</strong>viati <strong>in</strong> O.B.;4- il tempo di permanenza dei pazienti <strong>in</strong> O.B.;5- la tipologia e la sequenza <strong>del</strong>le prestazioni eseguite <strong>in</strong> O.B.;<strong>con</strong>sente di affermare la piena adesione degli operatori alle raccomandazioniimplementate nel corso <strong>del</strong> progetto, risultando rispettivamente i seguenti valori:1- pt, <strong>con</strong> codice rosso: ECG immediato nel 100% dei casi ; pt <strong>con</strong>codice giallo: ECG entro 10 m<strong>in</strong>uti nel 100% dei casi ;2- attribuzione <strong>del</strong>la classe di rischio SCA entro 30 m<strong>in</strong>uti: 100% deipazienti;3- 100% dei pazienti <strong>con</strong> probabilità <strong>in</strong>termedia e bassa di SCA <strong>in</strong>viati <strong>in</strong>O.B.;11


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>4- permanenza media dei pazienti <strong>in</strong> O.B. : 10 ore;5- parametri vitali,ECG e marker bioumorali rilevati ogni 4 ore <strong>con</strong>m<strong>in</strong>imo 2 rilevazioni: 100% dei pazienti <strong>in</strong> O.B.Un ulteriore <strong>in</strong>dicatore di processo, il tempo porta-ago nei pazienti <strong>con</strong> InfartoMiocardio Acuto (IMA), è stato monitorato solamente nel se<strong>con</strong>do semestre <strong>del</strong>progetto, essendosi rivelata necessaria una raccolta dati manuale ad hoc. Talemonitoraggio ha comunque documentato un tempo medio porta-ago di 70 m<strong>in</strong>uti(mediana 59 m<strong>in</strong>uti).Per quanto riguarda gli <strong>in</strong>dicatori di esito abbiamo osservato:a- dimessi da unità operative ospedaliere <strong>con</strong> DRG 143 – <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong><strong>acuto</strong> – pari a 13 vs i 51 casi osservati nel periodo di base l<strong>in</strong>e(riduzione <strong>del</strong> 75% rispetto alla riduzione attesa <strong>del</strong> 30%) per il gruppodi Rovereto; e per quanto riguarda il gruppo di Trento 147 vs 199 <strong>con</strong>una riduzione <strong>del</strong> 26%b- eventi maggiori osservati post dimissione da <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> (ricoveroo morte <strong>del</strong> <strong>paziente</strong>): 19 casi pari al 2.4% dei dimessi; di tali casi,solo 1 attribuibile a SCA;c- eventi m<strong>in</strong>ori osservati post dimissione da pronto soccorso (nuovoaccesso <strong>in</strong> P.S.) : 31 casi pari al 3.8% dei dimessi.I dati sono stati presentati periodicamente alla equipe di Rovereto dal responsabilelocale <strong>del</strong> progetto <strong>con</strong> modalità audit and feed back <strong>in</strong> occasione degli stati diavanzamento <strong>del</strong> progetto a 4, 6 e 12 mesi , anche al f<strong>in</strong>e di rilevare eventualicriticità operative ed analizzare possibili strategie di soluzione di tali problematicità.Analogamente sono stati presentati ai Dipartimenti aziendali Cardiovascolare e diEmergenza per una loro analisi e valutazione nonché per verificarne la trasferibilitàal <strong>con</strong>testo operativo degli altri ospedali trent<strong>in</strong>i. Questo ultimo processo è <strong>in</strong> fase diimplementazione nel corso <strong>del</strong> corrente anno.DISCUSSIONEIl progetto è stato ben sviluppato e documentato presso la sede di Rovereto che, adifferenza di quella di Trento, presentava una situazione logistica ed organizzativasostanzialmente stabile e <strong>con</strong>solidata, nonché un sistema <strong>in</strong>formativo <strong>in</strong> grado di<strong>con</strong>sentire la raccolta dei dati richiesti per le diverse valutazioni.Non va <strong>in</strong>oltre trascurata la capacità <strong>del</strong> responsabile locale <strong>del</strong> progetto diesercitare una costante azione di motivazione <strong>del</strong> personale <strong>del</strong>la propria UnitàOperativa (P.S.) e di co<strong>in</strong>volgimento attivo <strong>del</strong>le altre UU.OO. <strong>in</strong>teressate(Cardiologia, Medic<strong>in</strong>a, Laboratorio), curando direttamente tutte le funzioni diimplementazione <strong>del</strong>le <strong>in</strong>iziative di pert<strong>in</strong>enza locale.12


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Il progetto <strong>in</strong>oltre è stato ben percepito da tutti gli operatori come progetto dirilevanza aziendale sul piano formativo, sul piano <strong>in</strong>centivante e sul piano <strong>del</strong>sostegno alla adozione di soluzioni organizzative <strong>in</strong>novative.L’<strong>in</strong>iziativa è risultata coerente <strong>con</strong> il complesso <strong>del</strong>le attività messe <strong>in</strong> campo dalladirezione aziendale relativamente al governo dei processi cl<strong>in</strong>ico-assistenziali, nonultimo l’adozione di un sistema di prioritarizzazione per l’accesso alle prestazionispecialistiche ambulatoriali (Raggruppamenti Omogenei di Attesa- RAO), che hanno<strong>con</strong>sentito di assicurare ai pazienti dimessi dal P.S. o dalla Osservazione Breve unpercorso facilitato strutturato per l’esecuzione di <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i strumentali cardiologichela cui “disponibilità” era stata da tempo evidenziata come fattore critico nelpercorso TRIPSS.Il percorso costituisce attualmente modalità operativa ord<strong>in</strong>aria per il <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> di Rovereto.13


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Regione Friuli Venezia GiuliaAzienda per i Servizi Sanitari n. 6 di PordenoneRELAZIONE FINALEA cura di Giulio De Gregorio e Vito D’OnofrioGRUPPO DI COORDINAMENTOGiulio De Gregorio, Antonella Franzo, Vito D'Onofrio, Graziella Giani, Daniela Pavan,Fulvio Kette , Maurizio TonizzoCentro di Valutazione <strong>del</strong>la Efficacia <strong>del</strong>la Assistenza Sanitaria (Ce.V.E.A.S.) -ModenaOBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROGETTOPer il raggiungimento degli obiettivi e’ stata necessaria la <strong>con</strong>divisione <strong>del</strong> percorsodiagnostico-assistenziale tra il management aziendale (Direzione medica <strong>del</strong>lediverse aziende partecipanti), successivamente una <strong>con</strong>divisione a cascata <strong>del</strong>percorso tra le figure <strong>in</strong>teressate all’operatività <strong>del</strong> progetto. Tutto ciò attraverso<strong>in</strong><strong>con</strong>tri e riunioni co<strong>in</strong>volgenti le varie figure professionali:• Riunioni di gruppo multiscipl<strong>in</strong>are <strong>in</strong>teraziendale (cardiologo, medicoemergenza, <strong>in</strong>ternista, medico di laboratorio, <strong>in</strong>fermiere) per def<strong>in</strong>ire unpercorso <strong>con</strong>diviso <strong>in</strong> relazione alle l<strong>in</strong>ee guida sul DTA.In questa sede sono state def<strong>in</strong>ite le modalita’ di accesso (Triage, registrazionepazienti), stratificazione <strong>del</strong> rischio coronarico, percorso gestionale nel DAE(ambiente dedicato, personale dedicato, periodo di osservazione), tempistica deimarkers miocardici (Tropon<strong>in</strong>a, CK-massa).Criteri di ricovero/dimissione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong>.Indicazione al test da sforzo pre-dimissione (<strong>paziente</strong> <strong>con</strong> rischio coronaricoassoluto > 10% <strong>con</strong> marker miocardici nella norma).• Riunione di gruppo multidiscipl<strong>in</strong>are nelle s<strong>in</strong>gole sedi <strong>con</strong> la partecipazione di tuttele figure professionali co<strong>in</strong>volte nel percorso gestionale <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> DTA: <strong>in</strong>particolare medici <strong>del</strong>l’emergenza, cardiologi, personale di laboratorio laureato enon, <strong>in</strong>fermieri <strong>del</strong>l’emergenza dedicati al triage e all’osservazione (questi ultimihanno redatto un protocollo assistenziale dedicato al <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> DTA nell’ambito<strong>del</strong> progetto Regionale FVG sull’osservazione temporanea <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>).14


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>• Riunioni tra il personale medico, <strong>in</strong>fermieristico <strong>del</strong>l’area di Emergenza, personaletecnico di laboratorio per ottimizzare le procedure <strong>in</strong>terne relativo alla esecuzione,<strong>con</strong>servazione dei prelievi, nonché problematiche di carattere puramenteassistenziale ( periodo di osservazione <strong>in</strong> ambiente protetto, albergaggio, ecc).Punti CriticiNel corso <strong>del</strong>la progettazione, il punto critico <strong>in</strong>iziale è stato il <strong>con</strong>fronto tra strutture<strong>in</strong>teraziendali differenti per risorse, bac<strong>in</strong>o di utenza, background <strong>del</strong> problema (diversogrado di sensibilità al problema <strong>del</strong>le figure professionali co<strong>in</strong>volte, diversa<strong>in</strong>terpretazione <strong>del</strong> dato analitico sia per una m<strong>in</strong>ore esperienza degli operatori che perl’uso di tecniche analitiche differenti). Un’analoga difficoltà si è ris<strong>con</strong>trata ancheall’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>la struttura aziendale <strong>in</strong> quanto alcune <strong>del</strong>le differenze sopra ricordateerano presenti anche all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>la struttura operante.La strategia per la risoluzione di questi problemi e’ stata attuata <strong>con</strong> la def<strong>in</strong>izione <strong>del</strong>lel<strong>in</strong>ee-guida e la discussione tra specialisti dei s<strong>in</strong>goli problemi (medici di laboratorio,cardiologi, medici di PS ); la se<strong>con</strong>da criticità e’ stata superata <strong>con</strong> la <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uaformazione degli operatori co<strong>in</strong>volti attraverso riunioni di reparto e discussione <strong>del</strong>lacasistica <strong>in</strong>erente al progetto.Altro fattore di ostacolo è stato sicuramente quello logistico <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> DT duranteil periodo di osservazione (astanteria). Nella nostra realtà la sede <strong>con</strong>sta di una unicastanza <strong>con</strong> 4 posti letto, di cui 2 monitorizzati, suddiviso <strong>in</strong> box da strutture mobili. Lapermanenza dei pazienti e dei familiari (1 accompagnatore) per un periodo di 12-24 ore<strong>in</strong> tale ambiente è risultato poco <strong>con</strong>fortevole. Tale ostacolo è stato prontamentesuperato grazie al particolare impegno <strong>del</strong> personale <strong>in</strong>fermieristico dedicato cheattraverso la <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua <strong>in</strong>formazione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> e dei suoi familiari ha ridotto al m<strong>in</strong>imoil disagio.RisorsePer quanto riguarda le risorse utilizzate nel progetto, possiamo suddividerle <strong>in</strong>risorse professionali ed e<strong>con</strong>omiche.Le risorse professionali erano: cardiologi, medici di PS, laureato di laboratorio,tecnici di laboratorio, <strong>in</strong>fermieri professionali, di cui 1 dedicato alla gestione <strong>del</strong><strong>paziente</strong> <strong>in</strong> osservazione temporanea.Le risorse e<strong>con</strong>omiche utilizzate si riferis<strong>con</strong>o soprattutto alla gestione <strong>del</strong> <strong>paziente</strong><strong>in</strong> osservazione temporanea (permanenza media non <strong>in</strong>feriore alle 12 ore), costounitario <strong>del</strong>le s<strong>in</strong>gole determ<strong>in</strong>azioni (sono stati eseguiti nel 70% non meno di 2determ<strong>in</strong>azioni di marker miocardici, nonché emocromo, elettroliti, creat<strong>in</strong><strong>in</strong>a sul95% <strong>del</strong> campione).15


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>METODILa valutazione e’ stata effettuata attraverso 2 gruppi campione (SV1 e SV2) di 100pazienti <strong>con</strong> DTA (<strong>in</strong>izio reclutamento uguale per le 2 Aziende, la chiusura <strong>del</strong>campione risulta differente a causa <strong>del</strong> numero di casistica presente nelle duestrutture, comunque un numero identico di pazienti e’ stato reclutato). Il primocampione e’ stato reclutato prima <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>izio <strong>del</strong>la implementazione, il se<strong>con</strong>do<strong>in</strong>vece e’ stato effettuato dopo un <strong>con</strong>gruo numero di mesi dall’<strong>in</strong>izio<strong>del</strong>l’implementazione stessa (8 mesi circa). A causa di una difficoltà tecnica relativaall’utilizzo di un programma di <strong>in</strong>formatizzazione per il triage, il registro dei pazienti<strong>con</strong> DTA è stato svolto <strong>in</strong> forma cartacea sempre dallo stesso personale dedicato altriage. La raccolta dati dei s<strong>in</strong>goli pazienti e’ stata svolta su apposita scheda, questeultime <strong>in</strong>viate al Ce.V.E.A.S. per la creazione di database.La valutazione degli eventi avversi a 30 gg dall’accesso <strong>in</strong> PS per DTA, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i diricovero o di morte per patologia coronarica, e’ stata rilevata attraverso <strong>in</strong>tervistatelefonica dei s<strong>in</strong>goli pazienti o dei loro familiari. Nei casi di eventi avversi la verificadegli eventi stessi e’ stata rilevata attraverso database regionale per i ricoveri e <strong>con</strong>l’elenco dei certificati ISTAT per quanto <strong>con</strong>cerne le morti.L’utilizzo di queste modalità di verifica ha portato un prolungarsi dei tempi di analisi<strong>del</strong>lo studio, <strong>in</strong> particolare per quanto riguarda l’utilizzo <strong>del</strong>le schede di morteISTAT. Inoltre non e’ stato possibile effettuare <strong>in</strong>tervista telefonica <strong>del</strong> gruppo preimplementazioneper cause tecniche.RISULTATILa distribuzione per sesso dei 2 campioni analizzati è risultata omogenea perentrambi i gruppi (vedi tabella 1). La distribuzione per classi di età ha evidenziatoun doppio picco per le classi comprese tra 50-59 e 70-79 anni nel 1° campione;mentre nel se<strong>con</strong>do ha presentato un andamento più omogeneo <strong>con</strong> maggiore<strong>in</strong>cidenza nei gruppi di età compresi tra 40 – 70 anni. La distribuzione <strong>in</strong>erente allaprobabilità per rischio assoluto di coronaropatia nei 2 gruppi è risultatasovrapponibile per quanto riguarda le classi medio-alte, mentre i pazienti <strong>con</strong>rischio bassissimo sono risultati leggermente più numerosi nel 2 gruppo, <strong>in</strong>vece ipazienti <strong>con</strong> rischio basso sono più rappresentati nel 1 gruppo.Il 50% dei pazienti <strong>del</strong> gruppo campione dopo implementazione ha effettuato unperiodo di osservazione <strong>con</strong>tro il 64% dei pazienti <strong>del</strong> gruppo 1 (preimplementazione).Una maggiore percentuale di dimessi (24%) e di ricoverati(25%), sono risultati nel 2 gruppo, dopo valutazione e stratificazione (direttamentedal PS). Il comportamento tenuto per i pazienti ad alto e medio rischio e’ statoalquanto sovrapponibile tra i due gruppi, mentre una maggiore selezione e’ stata16


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>fatta nel gruppo a basso rischio. Il comportamento per il rischio bassissimo è statomigliore nel 2 gruppo per le dimissioni, <strong>in</strong>variato per le osservazioni; mentre nel 2gruppo si sono verificati 4 ricoveri <strong>con</strong> bassissimo rischio (tabella 2).Dopo il periodo di osservazione 14 pazienti <strong>del</strong> gruppo 1 sono stati ricoverati <strong>con</strong>tro7 pazienti <strong>del</strong> gruppo 2.In entrambi i gruppi il 99% dei pazienti accettati per DTA ha eseguito ECG <strong>in</strong> PS(tabella 3), i dati rilevano che il primo ECG è stato eseguito entro 10 m<strong>in</strong>utidall’accettazione <strong>in</strong> PS <strong>con</strong> una percentuale <strong>del</strong> 90% nel gruppo 1, <strong>in</strong>cidenzaaumentata al 97% nel gruppo 2.L’88% e l’87% dei pazienti rispettivamente <strong>del</strong> gruppo 1 e 2 ha eseguito undosaggio di markers miocardici (tropon<strong>in</strong>a I) dopo accesso <strong>in</strong> PS (di questi il 70%nel gruppo 1 e il 42% nel gruppo 2 associato a mioglob<strong>in</strong>a e CK-massa; il 9% nelgruppo 1 e 36% nel gruppo 2 associato solo a CK-massa).Per quanto riguarda la esecuzione di radiogrammi <strong>del</strong> torace per i pazienti <strong>con</strong> DTA,si rileva che si è passato dal 19% nel gruppo 1 <strong>con</strong>tro l’8% nel gruppo 2.Per entrambi i gruppi, oltre il 90% dei pazienti trattenuti <strong>in</strong> osservazioneeseguivano ECG ed almeno un se<strong>con</strong>do dosaggio di tropon<strong>in</strong>a I <strong>con</strong> <strong>in</strong>tervallo tra idue prelievi non <strong>in</strong>feriore alle 6 ore (tabella 4).Per quanto riguarda i nuovi accesi <strong>in</strong> PS, i ricoveri e la mortalità a 30 giorni, i datiottenuti sono riferiti soltanto al 2° campione (100 pazienti, post-implementazione).Si rileva che soltanto 1 <strong>paziente</strong> di tale gruppo si e’ ripresentato <strong>in</strong> PS di altra sedeper lo stesso problema, <strong>paziente</strong> <strong>in</strong> precedenza ricoverato per SCA. Per quantoriguarda i ricoveri a 30 giorni, solo 2 pazienti dimessi sono stati ricoverati; mentrenessun decesso risulta essersi verificato nei pazienti dimessi.Tabella 1: Distribuzione per sessoDistribuzione per sessoSesso SV 1 SV 2Femm<strong>in</strong>e 50 44Maschi 50 56Miss<strong>in</strong>gTotale 100 100Tabella 2: Distribuzione pazienti dal PS per probabilità per SCADecisione di <strong>in</strong>vio dal P. S. per probabilità di SCAInvio Ricovero Astanteria Dimissione Miss<strong>in</strong>gSCA SV 1 SV 2 SV 1 SV 2 SV 1 SV 2 SV 1 SV 2Alta 10 8 6 10 0 0 0 0Media 6 7 19 18 1 2 0 0Bassa 3 6 37 20 4 9 0 0Bassissima 0 4 4 3 8 13 0 0Miss<strong>in</strong>g 0 0 0 0 2 0 0 0Tot 19 25 66 51 15 24 0 017


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Tabella 3: Distribuzione esami eseguiti dopo accesso <strong>in</strong> PSEsami eseguiti alla presa <strong>in</strong> carico <strong>in</strong> P.S. SV 1No pazienti ECG Mioglob<strong>in</strong>a Tropon<strong>in</strong>a CK_MB70 x x x x2 x x x9 x x x7 x x11 x1Esami eseguiti alla presa <strong>in</strong> carico <strong>in</strong> P.S. SV 2No pazienti ECG Mioglob<strong>in</strong>a Tropon<strong>in</strong>a CK_MB42 x x x x1 x x x36 x x x7 x x13 x1 xTabella 4: Distribuzione esami eseguiti durante osservazioneEsami eseguiti durante osservazione <strong>in</strong> astanteria SV1No. pazienti ECG MIOGLOBINA TROPONINA CK_MB49 x x x X2 x x X8 x x1 x1 x x X5Esami eseguiti durante osservazione <strong>in</strong> astanteria SV2No. pazienti ECG MIOGLOBINA TROPONINA CK_MB3 x X x x3 x x x41 x x4DISCUSSIONEDall’analisi dei dati cl<strong>in</strong>ici possiamo dedurre che il tasso di implementazione è risultatomolto alto. L’analisi dei dati evidenzia che e’ stata svolta un’accurata stratificazione deipazienti, <strong>in</strong>fatti si e’ assistito ad un <strong>in</strong>cremento dei ricoveri direttamente dal PS (tuttipazienti <strong>con</strong> rischio per SCA alto o medio) <strong>con</strong>temporaneamente vi e’ stato un aumento<strong>del</strong>le dimissioni dopo valutazione di PS (pazienti <strong>con</strong> rischio bassissimo). I pazientitrattenuti <strong>in</strong> osservazione risultano <strong>in</strong> numero m<strong>in</strong>ore rispetto al periodo preimplementazione(66 vs 51 dei gruppi 1 e 2 rispettivamente), però la percentuale deipazienti ricoverati alla f<strong>in</strong>e di tale procedura risulta più bassa (14 vs 21 rispettivamente<strong>del</strong> gruppo 2 e 1); comunque, i pazienti trattenuti <strong>in</strong> osservazione sono oltre il 50% deipazienti esam<strong>in</strong>ati nei 2 campioni.18


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Oltre il 95% dei pazienti ha eseguito un ECG all’<strong>in</strong>gresso compreso nell’<strong>in</strong>tervallo 1-10m<strong>in</strong>uti, facendo proprie le <strong>in</strong>dicazioni <strong>del</strong>le l<strong>in</strong>ee guida <strong>in</strong>ternazionali. Una riduzione <strong>del</strong>lerichieste di Rx torace nei pazienti <strong>con</strong> DTA non traumatico è stato ottenuto durantel’implementazione, quest’ultimo dato alla luce di un progetto obiettivo <strong>del</strong>la U.O. di<strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> nella riduzione degli esami radiologici alla luce <strong>del</strong>la normativa italianasul rischio radiologico.Per quanto riguarda l’utilizzo dei markers di necrosi miocardica i risultati sono alquantosoddisfacenti, <strong>in</strong>fatti tutti i pazienti <strong>con</strong> rischio per SCA > 5% hanno effettuato ilprelievo per Tropon<strong>in</strong>a, CK-massa. Per quanto riguarda l’utilizzo <strong>del</strong>la mioglob<strong>in</strong>a vi èstata una riduzione <strong>del</strong>la richiesta tra il gruppo 1 e 2 ed <strong>in</strong> particolare la richiesta diquesto esame è stata <strong>del</strong> tutto abbandonata nelle richieste di <strong>con</strong>trollo (<strong>paziente</strong>durante osservazione). Per quanto riguarda i dati a 30 giorni dalla dimissione ilcampione osservato non ha evidenziato ne’ decessi, ne’ ricoveri.Dal punto di vista metodologico i risultati <strong>del</strong>l’implementazione sono stati anch’essisoddisfacenti: la partecipazione alle riunioni <strong>in</strong>terdiscipl<strong>in</strong>ari è stata numerosa: oltre il70% <strong>del</strong>le figure sanitarie (medici e <strong>in</strong>fermieri) <strong>del</strong> PS, <strong>con</strong> i colleghi cardiologi (50%) edi laboratorio (100%), tecnici di laboratorio (60%).Per quanto riguarda le successive riunioni (periodicità bimestrale) esse hanno co<strong>in</strong>volto<strong>in</strong> modo separato i medici <strong>del</strong> PS (discussione di casi cl<strong>in</strong>ici) e il personale <strong>in</strong>fermieristico(metodologia di triage, percorso assistenziale <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>in</strong> osservazione), comunque,<strong>in</strong> entrambi i casi, la partecipazione è stata particolarmente numerosa ed attiva, vista larilevanza <strong>del</strong> problema affrontato.Ad oggi la discussione dei dati cl<strong>in</strong>ici è stata svolta soltanto a livello centrale(coord<strong>in</strong>atore <strong>del</strong> progetto). Sicuramente sarà programmato un <strong>in</strong><strong>con</strong>tro dipresentazione dei dati a livello <strong>in</strong>tra-aziendale (feedback).CONCLUSIONISi ritiene che la strategia v<strong>in</strong>cente <strong>del</strong> progetto sia stata la <strong>con</strong>divisione <strong>del</strong> problema ela <strong>con</strong>sapevolezza tra gli operatori <strong>del</strong>la necessità di distribuire al meglio le risorseumane ed e<strong>con</strong>omiche per una problematica che co<strong>in</strong>volge <strong>in</strong> prima persona il medico diPS (dimissioni improprie), ma anche il cardiologo (stratificazione <strong>del</strong> rischio per il<strong>paziente</strong> <strong>con</strong> accertata patologia coronarica, razionalizzazione <strong>del</strong>le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i diagnostichedi se<strong>con</strong>do livello: test da sforzo, sc<strong>in</strong>tigrafia miocardica, coronarografia, ect) el’<strong>in</strong>ternista (ricoveri impropri, difficoltà di gestione di pazienti <strong>in</strong>stabili <strong>in</strong> reparto, ect).Per quanto riguarda la discussione dei dati cl<strong>in</strong>ici appare evidente che il progetto abbiariscosso notevole <strong>in</strong>teresse, <strong>in</strong>fatti il raggiungimento degli obiettivi proposti è statopossibile grazie al particolare <strong>in</strong>teresse <strong>del</strong>la problematica <strong>in</strong> oggetto e alla <strong>con</strong>divisione<strong>del</strong> percorso cl<strong>in</strong>ico-diagnostico proposto.19


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Regione Friuli Venezia GiuliaAzienda Ospedaliera S. Maria degli Angeli diPordenoneRELAZIONE FINALEA cura di Matteo Cass<strong>in</strong>GRUPPO DI COORDINAMENTOM. Cass<strong>in</strong>, G.L. Nicolosi, D. Rub<strong>in</strong>, P. Cappelletti, N. Delli Quadri, F. Macor, F. Anton<strong>in</strong>iCanter<strong>in</strong>, D. Arcidia<strong>con</strong>o, P.L. Pup<strong>in</strong>, C. Stefanon, A. Spicca, S. Momenti, L. DeganutoCentro di Valutazione <strong>del</strong>la Efficacia <strong>del</strong>la Assistenza Sanitaria (Ce.V.E.A.S.) -ModenaOBIETTIVI PRINCIPALI DEL PROGETTORazionaleLa gestione dei pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> è un problema difficile da moltipunti di vista.Negli USA più di 5 milioni di persone/anno vengono visitate nei Dipartimenti diEmergenza (DE) per <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong>, <strong>con</strong> un costo superiore a 6 bilioni didollari. Di questi pazienti più <strong>del</strong>la metà non ha una s<strong>in</strong>drome coronarica acuta(SCA) mentre il 10-15% dei pazienti ha <strong>in</strong>farto miocardio <strong>acuto</strong> ed il 30-35%ang<strong>in</strong>a <strong>in</strong>stabile. Nel 50-60% dei casi l’elettrocardiogramma non è diagnostico.Si stima che il 25-50% dei pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> subis<strong>con</strong>o un ricovero<strong>in</strong>appropriato (<strong>con</strong> una spesa stimata di 5 bilioni di dollari/anno), mentre ledimissioni <strong>in</strong>appropriate raggiungono il 2-8% dei casi.L’erronea dimissione dei pazienti <strong>con</strong> IMA rappresenta il 20% <strong>del</strong>le spese medicolegali<strong>con</strong>tro i medici dei DE degli USA.Nella realtà italiana le <strong>in</strong>formazioni sono scarse. Se<strong>con</strong>do i dati <strong>del</strong> M<strong>in</strong>istero <strong>del</strong>laSanità relativi, ad esempio, all’anno 1996, <strong>in</strong> quell’anno <strong>in</strong> Italia sono stateeffettuate 37 444 dimissioni <strong>con</strong> diagnosi di “<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>” (DRG 143) che hannonecessitato di una degenza media di 4.2 giorni (il 43.4% dei pazienti ha avuto unadegenza > 4 giorni) <strong>con</strong> una spesa stimata di Lit. 99.510.130.000. Nella Tabellaallegata sono riportati i dati relativi agli anni 95-98. I pazienti ricoverati sono peròsolo una parte <strong>del</strong>la popolazione che viene valutata dal MMG o arriva <strong>in</strong> DE <strong>con</strong> ils<strong>in</strong>tomo <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>.20


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Nella A.O. Santa Maria degli Angeli di Pordenone è stata analizzata la prevalenzadei pazienti che venivano valutati <strong>in</strong> DE per <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong>. In totale i Medici<strong>in</strong>ternisti <strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> avevano eseguito nel 1997 19951 <strong>con</strong>sulenze urgentie per la gestione cl<strong>in</strong>ica di questi pazienti sono state richieste 2407 <strong>con</strong>sulenzecardiologiche (12% <strong>del</strong>le <strong>con</strong>sulenze <strong>in</strong>ternistiche). Il motivo <strong>del</strong>la richiesta di visitacardiologica era nel 48% dei casi il <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>. Nella nostra realtà il totale <strong>del</strong>levisite per <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> era il 4.8% di tutte le prestazioni <strong>in</strong>ternistiche <strong>del</strong> DE,percentuale simile a quella riportata nel registro multicentrico americano sul <strong>dolore</strong><strong>toracico</strong>.Di fronte a questi problemi epidemiologici, cl<strong>in</strong>ici, organizzativi e medico - legaliesiste, nella situazione italiana, una disomogeneità di approccio sia tra i variprofessionisti che tra le diverse strutture sanitarie. Ne deriva, qu<strong>in</strong>di, la necessitàdi mo<strong>del</strong>li gestionali da una parte più efficienti e dall’altra lo sviluppo di l<strong>in</strong>ee guidaper rendere più omogeneo il trattamento di questi pazienti.Per ipotizzare criteri di dimissione sicuri (“dimissione appropriata”) per i pazienti<strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> è fondamentale aver presenti i dati epidemiologicigenerali e locali, gli aspetti organizzativi locali, la disponibilità di metodichediagnostiche e l’adeguata <strong>con</strong>oscenza <strong>del</strong>le <strong>in</strong>formazioni derivate ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e poterstratificare il rischio di complicanze cardiache a breve term<strong>in</strong>e.Di fronte ad un <strong>paziente</strong> che si presenta nei DE <strong>con</strong> questa s<strong>in</strong>tomatologia èfondamentale <strong>in</strong>nanzitutto valutare le caratteristiche <strong>del</strong> <strong>dolore</strong>, la presenza deifattori di rischio coronarico, i precedenti cardiovascolari, l’obiettività cardiovascolaree generale e l’ECG. In questa prima fase è <strong>in</strong>dispensabile escludere <strong>con</strong>dizioni adalto rischio, come la dissezione aortica e l’embolia polmonare, e le altre cause di<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> (pericardite, pneumotorace, patologia digestiva ecc.).Con i criteri cl<strong>in</strong>ici è possibile produrre una prima stima <strong>del</strong>la probabilità di s<strong>in</strong>dromecoronaria acuta e <strong>del</strong> rischio di complicanze. Questa stima nelle nostre strutture èpiù spesso di tipo qualitativo, mentre negli USA vengono utilizzati algoritmi cl<strong>in</strong>icicomputerizzati quantitativi che hanno dimostrato un buon valore predittivo di IMA edi complicanze . ( 3-5)In generale questi criteri cl<strong>in</strong>ici da soli, spesso, non sono sufficienti per dimettere ipazienti (salvo quelli a bassissima probabilità) ma sono utili come criterio distratificazione <strong>del</strong> rischio, per <strong>in</strong>dicare il livello assistenziale appropriato esoprattutto come <strong>in</strong>dicazione ad eseguire ulteriori test.Nella rout<strong>in</strong>e cl<strong>in</strong>ica si rendono spesso necessarie ulteriori <strong>in</strong>formazioni che derivanopr<strong>in</strong>cipalmente dal dosaggio dei markers di danno miocardico più sensibili e specificie da un breve periodo di osservazione <strong>in</strong> DE, utilizzando protocolli operativistandardizzati che <strong>con</strong>sentano la rapida dimissione dei pazienti a basso rischio.21


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>In questo <strong>con</strong>testo bisogna aver presente che tutti i test applicati ad unapopolazione mediamente a basso rischio, quale è quella che si presenta <strong>in</strong> DE <strong>con</strong><strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> ed ECG non diagnostico, hanno scarso valore predittivo, <strong>con</strong>possibilità di “ falsi positivi” e di ricorso ad ulteriori <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i non necessarie. Inoltrenon tutti i pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> devono essere trattenuti <strong>in</strong> osservazione enon a tutti devono essere dosati i markers.Per quanto riguarda i markers di danno miocardio al momento attuale i più utilizzatisono il CK-MB massa, la Mioglob<strong>in</strong>a e le Tropon<strong>in</strong>e cardiache.Il CK-MB massa è stato a lungo <strong>con</strong>siderato il marker di riferimento mondiale per ladiagnosi di <strong>in</strong>farto miocardico, è un <strong>in</strong>dicatore sensibile di danno miocardio (ma nondi danno miocardico m<strong>in</strong>imo), è relativamente precoce, non è utile per la diagnositardiva ed è solo relativamente specifico.La Mioglob<strong>in</strong>a è un marker a comparsa precoce (1-3 ore), <strong>con</strong> c<strong>in</strong>etica rapida, altasensibilità (alto valore predittivo negativo) ma scarsamente specifico di dannomiocardio. Il suo possibile campo di applicazione è quello <strong>del</strong>la presentazioneprecoce e va sempre associato ad un marker cardiospecifico.Le Tropon<strong>in</strong>e cardiache T e I (Tn) sono dotate di alta sensibilità e specificità per ildanno miocardico, anche se non sono <strong>in</strong>dicatori specifici per il danno ischemico.Sono <strong>in</strong>dicatori relativamente precoci ma <strong>con</strong> persistenza prolungata e sono <strong>in</strong>grado di documentare il “danno miocardico m<strong>in</strong>imo”. Nel recentissimo documento<strong>con</strong>giunto <strong>del</strong>la Società Europea di Cardiogia e American College of Cardiologyanche le Tropon<strong>in</strong>e sono state <strong>in</strong>serite tra i criteri biochimici di necrosi miocardica.In particolare viene def<strong>in</strong>ito come valore anomalo di tropon<strong>in</strong>a quello che eccede il99° percentile dei valori <strong>del</strong> gruppo di <strong>con</strong>trollo.Nonostante gli <strong>in</strong>dubbi vantaggi derivanti dall’utilizzo <strong>del</strong>le Tn cardiache nelladiagnostica dei pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong>, l’<strong>in</strong>terpretazione dei risultati,nella rout<strong>in</strong>e cl<strong>in</strong>ica, non è sempre agevole, sia per la documentazione di positivitànei pazienti senza evidenza di cardiopatia ischemica acuta che per la negatività <strong>in</strong>pazienti che svilupperanno complicanze. Possibili spiegazioni sono:• Estrema sensibilità per un danno miocardio generico (s<strong>in</strong>drome coronaricaacuta, patologia cardiaca non primitivamente ischemica, patologiaextracardiaca)• Problemi preanalitici ed analitici• Livelli decisionali• Utilizzo di metodi quantitativi (laboratorio centrale) o qualitativi (al letto <strong>del</strong><strong>paziente</strong>)Per quanto riguarda il test da sforzo l’efficacia ottimale si ottiene nei pazienti aprobabilità <strong>in</strong>termedia di coronaropatia. E’ stato dimostrato che la procedura è22


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>sicura nei pazienti a basso rischio, anche quando veniva eseguito immediatamenteall’<strong>in</strong>gresso <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> , dopo 6-12 ore o dopo 48 ore. (8-10)In generale un test negativo comporta una prognosi eccellente a 6 mesi, mentre untest dubbio o positivo è <strong>in</strong>dice di rischio aumentato di complicanze.Il valore <strong>in</strong>crementale <strong>del</strong>l’ecocardiogramma nella diagnostica dei pazienti <strong>con</strong><strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> ed ECG non diagnostico <strong>in</strong> DE è ancora <strong>in</strong>certo, e non vi è<strong>in</strong>dicazione al suo utilizzo rout<strong>in</strong>ario. Le possibili <strong>in</strong>dicazioni sono: sospetto di altrapatologia cardiovascolare, <strong>in</strong> presenza di <strong>dolore</strong> <strong>in</strong> atto o cessato da poco, <strong>in</strong> caso di<strong>dolore</strong> prolungato. I risultati migliori sono stati ottenuti <strong>in</strong> pazienti senza pregressenecrosi o <strong>con</strong> un ecocardiogramma di <strong>con</strong>fronto.Nonostante numerosi studi abbiano dimostrato un positivo valore diagnostico eprognostico <strong>con</strong> un favorevole rapporto di costo/efficacia, l’utilizzo rout<strong>in</strong>ario <strong>del</strong>lasc<strong>in</strong>tigrafia miocardica nella diagnostica dei pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>in</strong> DE non èfacilmente praticabile.Da tutti questi dati emerge che non esiste un s<strong>in</strong>golo criterio che ci <strong>con</strong>senta ladimissione dei pazienti che si presentano <strong>in</strong> DE <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> ma sonofondamentali alcuni elementi• la valutazione <strong>in</strong>tegrata dei dati a disposizione e la decisione collegiale(medico <strong>del</strong> P.S. e cardiologo)• la <strong>con</strong>oscenza epidemiologica <strong>del</strong> proprio DE (per adattare le risorse)• l’utilizzo di protocolli operativi <strong>con</strong>divisi dai medici co<strong>in</strong>volti: <strong>in</strong>ternisti,cardiologi, laboratoristi ecc.• la valutazione di efficacia/efficienza <strong>del</strong> protocollo• l’implementazione e l’istituzionalizzazione <strong>del</strong> protocollo operativo• la verifica e l’adeguamento periodico, <strong>in</strong> relazione ai risultati e alle nuove<strong>con</strong>oscenzeNella realtà italiana, <strong>con</strong>trariamente a quello che è avvenuto negli USA nell’ultimodecennio, non sono state ancora prodotte l<strong>in</strong>ee guida nazionali sulla gestionegenerale dei pazienti che giungono <strong>in</strong> DE <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> da def<strong>in</strong>ire,mentre esistono da tempo l<strong>in</strong>ee-guida sul trattamento <strong>del</strong>le s<strong>in</strong>dromi coronaricheacute accertate.(11-14)Esistono dei protocolli operativi utilizzati da alcuni centri, ma mancano datirelativamente all’efficienza- efficacia degli stessi. Il panorama globale è che ancoraesista una notevole diversità di comportamento cl<strong>in</strong>ico tra i vari professionisti e lediverse realtà sanitarie e che vi sia una scarsa aderenza alle evidenze medicheacquisite .Inoltre vie è carenza di co<strong>in</strong>volgimento degli <strong>in</strong>fermieri professionali (vedi triage <strong>in</strong>pronto soccorso) e dei Medici di Medic<strong>in</strong>a Generale, che spesso per primi vengono23


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong><strong>in</strong>terpellati dal <strong>paziente</strong> s<strong>in</strong>tomatico per <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> e che comunquerivaluteranno il <strong>paziente</strong> dimesso dal <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>.E’ evidente <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la scarsa <strong>in</strong>formazione <strong>del</strong> problema a livello di popolazionegenerale. E’ esperienza comune che pazienti si present<strong>in</strong>o all’attenzione medicadopo molte ore o giornate dall’esordio <strong>del</strong>la s<strong>in</strong>tomatologia, rendendo poco efficaceil trattamento.Gli obiettiviL’obiettivo generale <strong>del</strong> progetto è “l’appropriatezza diagnostica <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>nella gestione dei pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> non traumatico la cui naturanon cardiogena non sia evidente, al f<strong>in</strong>e <strong>del</strong>la esclusione/<strong>con</strong>ferma <strong>del</strong>la S<strong>in</strong>dromeCoronaria Acuta (SCA)”.L’obiettivo primario di questo progetto è qu<strong>in</strong>di quello di razionalizzare i percorsidiagnostico – terapeutici dei pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> co<strong>in</strong>volgendo ancheil MMG, il personale <strong>del</strong>la Centrale Operativa 118, il personale <strong>in</strong>fermieristico emedico <strong>del</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong> e Cardiologia ed il personale tecnico e medico <strong>del</strong>lapatologia Cl<strong>in</strong>ica.Per il raggiungimento di questo obiettivo è necessario:• La <strong>con</strong>divisione <strong>del</strong>l’approccio diagnostico tra i diversi specialisti co<strong>in</strong>volti etra le diverse strutture mediante la ridef<strong>in</strong>izione dei protocolli attualmente<strong>in</strong> vigore e la def<strong>in</strong>izione di standard m<strong>in</strong>imi assistenziali su tutta laprov<strong>in</strong>cia• La formazione degli operatori, <strong>in</strong> particolare per il personale <strong>in</strong>fermieristicoaddetto al triage <strong>in</strong> DE ed alla centrale operativa 118• La <strong>con</strong>divisione generale dei criteri di dimissione e di ricovero• L’adeguata <strong>in</strong>formazione relativamente al s<strong>in</strong>tomo “<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>” aipazienti <strong>in</strong> prevenzione se<strong>con</strong>daria• L’adeguata <strong>in</strong>formazione e rassicurazione ai pazienti dimessi dal DE dopo ilperiodo di osservazioneLe raccomandazioni prodotte e adottate nell’ambito <strong>del</strong> progetto si propongonol’elaborazione di una strategia diagnostico-assistenziale applicabile al <strong>paziente</strong> cheriferisce <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> non traumatico compatibile <strong>con</strong> una possibile SCA. Ilpercorso si completa <strong>con</strong> la dimissione o il ricovero <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> nel reparto dicompetenza e qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> questo <strong>con</strong>testo non verranno affrontate le problematiche<strong>del</strong> trattamento terapeutico.In <strong>con</strong>siderazione <strong>del</strong>la variabilità <strong>del</strong>la s<strong>in</strong>tomatologia soggettiva e <strong>del</strong>la possibilitàdi quadri cl<strong>in</strong>ici atipici, queste raccomandazioni devono essere usate come tali, cioènella maggioranza dei casi, riservando a <strong>con</strong>dizioni <strong>in</strong>dividuali specifiche percorsidiversi da quelli proposti valutabili caso per caso. A questo riguardo è fondamentale24


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong><strong>con</strong>siderare che ogni strumento diagnostico qui suggerito ha una accuratezzapredittiva correlata alla probabilità di malattia <strong>del</strong> soggetto esam<strong>in</strong>ato. Viene qu<strong>in</strong>disuggerito di non avviare al percorso diagnostico tutti coloro che riferis<strong>con</strong>o un<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> ma solo i pazienti <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> non traumatico la cu<strong>in</strong>atura non cardiogena non sia evidente e nei quali risulti ragionevole escludere unaSCA.Le raccomandazioni sceltePopolazione target. Le raccomandazioni sono <strong>in</strong>dicate per i pazienti che accedono al <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> (PS) <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong>, <strong>in</strong>teso come <strong>dolore</strong> localizzato nella regionecompresa tra il naso e l’ombelico o <strong>con</strong> s<strong>in</strong>tomi “equivalenti”, <strong>in</strong>sorto nelle 24 ore precedentil’osservazioni <strong>in</strong> PS, regredito o <strong>in</strong> atto, non riferibile a trauma pregresso o ad altra causanon cardiovascolare immediatamente identificabile e potenzialmente se<strong>con</strong>dario a unapossibile SCA.Le raccomandazioni riguardano i seguenti punti:1. Triage <strong>in</strong>fermieristico2. Valutazione <strong>del</strong>la probabilità di SCA3. Esecuzione <strong>del</strong>l’elettrocardiogramma4. Osservazione breve <strong>con</strong> dosaggio dei marcatori cardiaci5. Esiti <strong>del</strong>l’osservazione breveI diversi punti sono dettagliati nelle tabelle allegate.I risultati attesi dall’implementazione <strong>del</strong>le raccomandazioniI risultati attesi e gli <strong>in</strong>dicatori possono essere così riassunti:• Riduzione dei ricoveri <strong>in</strong>appropriati (DRG 143)• Riduzione <strong>del</strong>le dimissioni <strong>in</strong>appropriate, valuate <strong>con</strong> l’<strong>in</strong>cidenza di eventi(morte e nuovo ricovero per SCA) a 30 giorni• Adesione alle raccomandazioni: appropriatezza <strong>del</strong>la stratificazione <strong>in</strong>iziale,tempo di esecuzione <strong>del</strong> primo ECG, numero di prelievi per i markers,appropriatezza <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>dicazione al test da sforzoMETODIIl piano di implementazione <strong>del</strong> TRIPSS si <strong>in</strong>serisce nel più vasto progetto di qualitàavviato nella nostra azienda che, per quanto riguarda gli aspetti <strong>con</strong>nessi allaproblematica “<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>- sospetta SCA”, ha preso <strong>in</strong> <strong>con</strong>siderazione varietappe, così riassunte:1. <strong>in</strong>troduzione <strong>del</strong> nuovo marcatore di danno miocardio (1999): Tropon<strong>in</strong>a I(metodo Bekman Acces <strong>in</strong>izialmente e qu<strong>in</strong>di Dade Behr<strong>in</strong>g) (15)25


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>2. def<strong>in</strong>izione <strong>del</strong> miglior livello decisionale <strong>del</strong>la Tropon<strong>in</strong>a I (metodo DadeBehr<strong>in</strong>g) nella nostra realtà ospedaliera (16)3. Valutazione <strong>del</strong>le <strong>con</strong>seguenze, nella nostra realtà, <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>troduzione <strong>del</strong>lanuova def<strong>in</strong>izione di <strong>in</strong>farto miocardio, se<strong>con</strong>do criteri <strong>del</strong>l’ European Societyof Cardiology e <strong>del</strong>l’American College of Cardiology. (17)4. Studio di fattibilità di un protocollo operativo per la gestione dei pazienti <strong>con</strong><strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>in</strong> dipartimento di emergenza. (18)5. Studio sull’utilità <strong>del</strong> test da sforzo <strong>in</strong> pazienti selezionati <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong><strong>in</strong> dipartimento di emergenza. (19)Per quanto riguarda il progetto TRIPSS –<strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> il piano di implementazionesi è svolto <strong>in</strong> due tappe.Inizialmente un gruppo multidiscipl<strong>in</strong>are ristretto di operatori (M. Cass<strong>in</strong>, P.Cappelletti, D. Rub<strong>in</strong>, A. Spicca) ha seguito un piano formativo generale presso ilCEVEAS di Modena (dettagliata nella descrizione <strong>del</strong>la parte parte generale), <strong>con</strong>l’elaborazione <strong>del</strong> progetto e <strong>del</strong>le raccomandazioni (dettagliate nella parteprecedente).La se<strong>con</strong>da parte prevedeva la messa <strong>in</strong> atto locale, da parte <strong>del</strong>l’A.O., <strong>del</strong> piano diimplementazione vero e proprio e degli <strong>in</strong>dicatori per la valutazione <strong>del</strong>la efficacia<strong>del</strong>le strategie di implementazione prescelte.In questo <strong>con</strong>testo è stato costituito un gruppo aziendale multidiscipl<strong>in</strong>are(Direzione Generale e Sanitaria, Medici e <strong>in</strong>fermieri <strong>del</strong>l’ UO di Cardiologia, UO diPatologia Cl<strong>in</strong>ica, UO di <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>) dedicato:Responsabile: N. Delli Quadri (Direzione Generale e Sanitaria)Coord<strong>in</strong>atore: M. Cass<strong>in</strong> (UO Cardiologia)Responsabili UO Cardiologia (G.L. Nicolosi), Patologia Cl<strong>in</strong>ica (P. Cappelletti), <strong>Pronto</strong><strong>Soccorso</strong> (L. Deganuto)Gruppo di lavoro: D. Rub<strong>in</strong>, F. Macor, F. Anton<strong>in</strong>i Canter<strong>in</strong>, D. Arcidia<strong>con</strong>o, P.L.Pup<strong>in</strong>, C. Stefanon, A. Spicca, S. Molmenti (UO di Cardiologia, Patologia Cl<strong>in</strong>ica,<strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>)Il gruppo di lavoro ha impostato il piano di implementazione se<strong>con</strong>do questemodalità successive:• <strong>con</strong>vegno dedicato aziendale (2001): parte cl<strong>in</strong>ica teorica riguardante laproblematica <strong>del</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> <strong>in</strong> PS, descrizione generale <strong>del</strong>progetto e <strong>del</strong>le raccomandazioni, discussione generale <strong>con</strong> analisi dei fattorifavorenti e di ostacolo• <strong>con</strong>vegno <strong>in</strong>teraziendale <strong>con</strong> la partecipazione dei Medici di Medic<strong>in</strong>aGenerale (2002) per il co<strong>in</strong>volgimento degli stessi, <strong>in</strong> particolare per unprogramma di formazione sul <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> a media e bassa probabilità.26


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>• Riunioni a piccoli gruppi <strong>con</strong>dotta dai componenti <strong>del</strong> gruppo di lavoro <strong>con</strong> ilmetodo <strong>del</strong>l’apprendimento attivo, <strong>con</strong> illustrazione dei punti salienti e <strong>del</strong>lecriticità, mediante utilizzo di casi cl<strong>in</strong>ici emblematici (carta e penna) ecostruzione di percorsi cl<strong>in</strong>ici <strong>con</strong>seguenti, <strong>in</strong> relazione alle raccomandazioni.Partecipanti: Medici di PS, cardiologi, di laboratorio, <strong>in</strong>fermieriprofessionali di PS e di UTIC• Esempio di riunione di apprendimento attivo:o presentazione di 3-4 casi cl<strong>in</strong>ici di <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> a vario grado diprobabilitào Discussione a piccoli gruppi (6-7 per gruppo) dei casi cl<strong>in</strong>ici <strong>con</strong>def<strong>in</strong>izione <strong>del</strong> percorso diagnostico e <strong>del</strong>la tempistica.o Presentazione degli elaborati dei gruppi e discussione <strong>con</strong> il gruppo“docente”o Presentazione, quasi <strong>con</strong>sequenziale, dei punti salienti <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>eaguida• Analisi dei dati relativi a due campioni <strong>con</strong>secutivi di pazienti (100 casi percampione) relativi al periodo pre-implementazione e post-implemetazione<strong>del</strong>le raccomandazioni.La valutazione <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la strategia di implementazione <strong>del</strong>leraccomandazioni veniva pianificata su tre elementi:• Di processo: percentuale di adozione nella pratica <strong>del</strong> comportamento cl<strong>in</strong>icoraccomandato dalle raccomandazioni• Di costo: <strong>in</strong>teso come valutazione sia <strong>del</strong>le risorse impiegate nellaimplementazione <strong>del</strong>le raccomandazioni sia <strong>del</strong>l’uso di tecnologie alternativea quelle raccomandate• Di esiti cl<strong>in</strong>ico: dei pazienti gestiti se<strong>con</strong>do le raccomandazioniRISULTATILa valutazione si riferisce a due gruppi campione di pazienti <strong>con</strong>secutivamentegiunti <strong>in</strong> PS <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> <strong>in</strong> un periodo pre- (2002) e post-(13/01/2003- 23/02/2003) implementazione <strong>del</strong>le raccomandazioni <strong>in</strong>serite nelprogetto a livello aziendale.Complessivamente sono stati valutati 96 pazienti nel gruppo 2002 e 98 pazienti nelgruppo 2003.Nella tabella I e nella Fig. 1 seguente è riportata la distribuzione <strong>del</strong> sesso nei duegruppi27


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>TABELLA IDistribuzione per sessoSesso 2002 2003Femm<strong>in</strong>e 35 42Maschi 55 54Miss<strong>in</strong>g 6 2Totale 96 98FIGURA 1D ist r ibuzion e per sesso605040302002200320100M iss<strong>in</strong> g Femm<strong>in</strong> e M aschiS essoNella Figura 2 viene riportata la distribuzione <strong>del</strong>le età dei due gruppi.Si rileva la maggior prevalenza di pazienti <strong>con</strong> età compesa tra 60 e 79 anni, <strong>in</strong>entrambi i gruppi studiatiFIGURA 2Distr ibuzione per classi di età353025201520022003105010-19 20-29 30-39 40-49 50-59 60-69 70-79 80-89 90-99Classi di etàNella Figura 3 e Tabella II viene riportata la stima <strong>del</strong>la probabilità di s<strong>in</strong>dromecoronaria acuta all’arrivo <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>in</strong> PS nei due gruppi di pazienti esam<strong>in</strong>ati.In entrambi i gruppi la distribuzione dei pazienti nei 4 livelli di probabilità è analoga28


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>FIGURA 3Distr ibuzi one per pr obabil ità di SCA403530252020022003151050Mi ssi ng Bassi ssi ma Bassa M edi a Al taP r obabi lità di SCATABELLA IIDistrib. Probabilità di SCASCA 2002 2003Miss<strong>in</strong>g 4 0Bassissima 11 12Bassa 31 36Media 32 29Alta 18 21Totale 96 98Nella Figura 4 e Tabella III vengono riportate le decisione prese, dopo la primavalutazione <strong>in</strong> PS, nei pazienti dei 2 gruppi esam<strong>in</strong>ati: dimissione immediata,ricovero immediato, osservazione breve <strong>in</strong> astanteria.Questi dati mostrano un differente comportamento nei due gruppi. Nel gruppo 200247 pazienti sono stati dimessi subito, 24 pazienti sono stati ricoverati e solo 22pazienti sono stati sottoposti all’osservazione breve <strong>in</strong> astanteria <strong>del</strong> PS. Al<strong>con</strong>trario nel gruppo 2003 la maggior parte dei pazienti, 74, è stata sottopostaall’osservazione breve, mentre 14 pazienti sono stati dimessi e solo 14 ricoveratidopo la valutazione <strong>in</strong>iziale.29


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>FIGURA 4Decisione pr onto soccor so8070605040200220033020100RICOVERO DIMISSIONE ASTANTERIA MISSINGTABELLA IIIDecisione su <strong>in</strong>vio dal <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Invio 2002 2003Ricovero 24 10Dimissione 47 14Astanteria 22 74Miss<strong>in</strong>g 3 0Totale 96 98Nella Figura 5 e Tabella IV vengono riportate le decisione prese, dopo la primavalutazione <strong>in</strong> PS, nei pazienti dei 2 gruppi esam<strong>in</strong>ati <strong>in</strong> relazione alla stima <strong>in</strong>izialedi probabilità di s<strong>in</strong>drome coronaria acuta: dimissione immediata, ricoveroimmediato, osservazione breve <strong>in</strong> astanteria.Anche <strong>in</strong> questo caso si evidenzia un comportamento differente nei 2 gruppi.Per quanto riguarda l’alta probabilità di SCA, nel gruppo 2002 tutti i 17 pazientisono stati immediatamente ricoverati, mentre nel gruppo 2003 10 pazienti sonostati immediatamente ricoverati, e 11 pazienti sono stati trattenuti <strong>in</strong> osservazione.Nei pazienti a probabilità media nel 2002, 19 pazienti sono stati messi <strong>in</strong>osservazione, 11 dimessi e 2 ricoverati, mentre nel 2003 tutti i pazienti sono statitrattenuti <strong>in</strong> osservazione. Per la popolazione a bassa probabilità nel gruppo 2002la gran parte dei pazienti veniva dimessa (26 pazienti), mentre nel gruppo 2003 lagran parte dei pazienti veniva trattenuta <strong>in</strong> osservazione. Inf<strong>in</strong>e per quantoriguarda la popolazione a bassissima probabilità <strong>in</strong> entrambi i gruppi la maggiorparte dei pazienti è stata immediatamente dimessa e solo una piccola percentuale èstata sottoposta ad osservazione <strong>in</strong> astanteria.30


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>FIGURA 5Decisione per probabilità di SCA000611Dimissione118Ast ant eriaRicovero1729269193010420220100Alt a02 Media02 Bassa02 Bassissima02TABELLA IVDecisione di <strong>in</strong>vio dal P. S. per probabilità di SCARicovero Astanteria Dimissione Miss<strong>in</strong>gSca 2002 2003 2002 2003 2002 2003 2002 2003Alta 17 10 0 11 0 0 1 0Media 2 0 19 29 11 0 0 0Bassa 2 0 2 30 26 6 1 0Bassissima 0 0 1 4 9 8 1 0Miss<strong>in</strong>g 3 0 0 0 1 0 0 0Tot 24 10 22 74 47 14 3 0Nella Tabella V vengono riportati i reparti di ricovero <strong>in</strong> relazione alla probabilità<strong>in</strong>iziale di SCA.Tutti i pazienti ad alta probabilità <strong>in</strong> entrambi i gruppi esam<strong>in</strong>ati,sono stati ricoverati <strong>in</strong> Cardiologia o UTIC, mentre quelli a probabilità media obassa prevalentemente <strong>in</strong> Medic<strong>in</strong>a.TABELLA VReparto di ricovero per probalità di SCA - 2002SCA Pazienti ricoverati RepartoMiss<strong>in</strong>g 1 MEDICINAMiss<strong>in</strong>g 2 UCICAlta 2 CARDIOLOGIAAlta 15 UCICMedia 1 CARDIOLOGIAMedia 1 MEDICINABassa 2 MEDICINATotale 24Reparto di ricovero per probalità di SCA - 2003SCA Pazienti ricoverati RepartoAlta 10 CARDIOLOGIATotale 1031


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Nella Figura 6 e Tabella VI vengono riportate le decisioni cl<strong>in</strong>iche dopo il periodo diosservazione <strong>in</strong> astanteria. In entrambi i gruppi la maggior parte dei pazientiosservati è stata dimessa (nel gruppo 2002 nel 95% e nel gruppo 2003 nell’82%dei pazienti).FIGURA 6Decisione t erm<strong>in</strong>e ast ant eria807060R<strong>in</strong>vio a domicilio5061N pazienti40Ricovero3020211013102002 2003TABELLA VIDecisione al term<strong>in</strong>e <strong>del</strong>l'AstanteriaInvio 2002 2003Ricovero 1 13Domicilio 21 61Totale 22 74Nella Figura 7 e Tabella VII vengono riportati i tempi <strong>del</strong>l’esecuzione <strong>del</strong> primoelettrocardiogramma dopo l’arrivo <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>in</strong> PS.In entrambi i gruppi l’ECG veniva eseguito <strong>in</strong> circa 1/3 dei pazienti entro 10’.Si rilevava <strong>in</strong>vece una differenza tra i due gruppi per quanto riguarda l’esecuzione<strong>del</strong>l’ECG nell’<strong>in</strong>tervallo di tempo tra 11’ e 30’ dall’arrivo <strong>in</strong> PS, <strong>con</strong> maggior numerodi pazienti nel gruppo 2003 rispetto al gruppo 2002.FIGURA 7Tempo trascorso tra arrivo <strong>in</strong> PS e esecuzione ECGNumero pazienti80706050403020100684232261483 10,00-0,10 0.11-0.30 > 0.31 (vuote)Intervalli temporali (ore)2002200332


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>TABELLA VIIIntervallo temporale tra arrivo <strong>in</strong> P.S eECGClassi (<strong>in</strong> ore) 2002 20030 - 0,10 32 260,11 - 0,30 42 68> 0,31 14 3Miss<strong>in</strong>g 8 1Totale 96 98Nella Figura 8 e Tabella VIII si evidenzia il numero di pazienti ai quali era statoeseguito Rx torace all’<strong>in</strong>gresso, nei due gruppi.Viene rilevata una riduzione <strong>del</strong> numero di esami eseguiti nel gruppo 2003 rispettoa quello 2002.FIGURA 8RX Torace80737057605039N pazienti4025200220033020100EseguitoNon eseguitoTABELLA VIIIEsecuzione RX toraceRX torace 2002 2003Eseguito 39 25Non eseguito 57 73Totale 96 98Nella Tabella IX vengono riportati gli esami eseguiti durante il periodo di osservazione <strong>in</strong>astanteria.Nella quasi totalità dei pazienti di entrambi i gruppi è stato eseguito almeno unse<strong>con</strong>do <strong>con</strong>trollo <strong>del</strong>la tropon<strong>in</strong>a (21/22 nel gruppo 2002 e 74/74 nel gruppo2003) e <strong>del</strong> CK-MB massa (18/22 nel gruppo 2002 e 72/74 nel gruppo 2003).33


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Nella gran parte dei pazienti <strong>del</strong> gruppo 2002 è stato eseguito almeno un se<strong>con</strong>doECG durante l’osservazione <strong>in</strong> astanteria (15/22 pazienti). Il dato è mancante, <strong>in</strong>quanto non disponibile, per quanto riguarda il gruppo 2003.In nessun caso, come da protocollo <strong>in</strong>terno, è stata dosata la mioglob<strong>in</strong>a.TABELLA IXEsami eseguiti durante osservazione <strong>in</strong> astanteria 2002No. pazienti ECG MIOGLOBINA TROPONINA CK_MB13 x x x2 x x5 x x1 x1Esami eseguiti durante osservazione <strong>in</strong> astanteria 2003No. pazienti ECG MIOGLOBINA TROPONINA CK_MB2 x x x70 - x x2 xPer quanto riguarda il follow-up a 30 giorni , disponibile solo per il gruppo 2003,tra i pazienti dimessi immediatamente o dopo l’osservazione breve <strong>in</strong> astanteria,questo non era disponibile <strong>in</strong> 15 pazienti. Dei restanti, valutati <strong>con</strong> visita di <strong>con</strong>trolloo <strong>con</strong> telefonata a domicilio, nessuno ha avuto eventi, quali nuovo ricoveroospedaliero o decesso.E’ stata fatta anche l’analisi <strong>del</strong> DRG 143 nella nostra AO nel 2002 e nel 2003.RepartoDRG 1432002 2003UO Cardiologia 77 87Altri reparti 41 48Totale 118 135DISCUSSIONEL’analisi dei dati dei 2 gruppi di pazienti studiati ha mostrato alcuni elementi di<strong>in</strong>teresse, che possono essere rapportati all’azione positiva <strong>del</strong> processo diimplementazione, che si è <strong>in</strong>serito nel progetto più vasto di qualità aziendale,<strong>in</strong>erente a vari aspetti <strong>del</strong>la sospetta s<strong>in</strong>drome coronaria acuta.Il primo dato di <strong>in</strong>teresse si riferisce all’età piuttosto avanzata di entrambi i gruppidi pazienti (Fig.2). Trattandosi di pazienti più anziani e probabilmente <strong>con</strong> piùcopatologie si capisce come spesso sia difficile la dimissione immediata <strong>con</strong> ricorso<strong>in</strong> un numero elevato di casi all’osservazione breve <strong>in</strong> astanteria.34


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>Il se<strong>con</strong>do dato è che, nonostante non vi sia una differenza sostanziale nelladistribuzione <strong>del</strong>la probabilità di s<strong>in</strong>drome coronaria acuta valutata all’esame cl<strong>in</strong>ico<strong>in</strong>iziale nei 2 gruppi (Fig. 3), vi sia stata una differenza notevole di strategia digestione seguente dei pazienti nei 2 gruppi (Fig. 4). C’è stata una netta riduzione<strong>del</strong>le dimissioni immediate a fronte di un notevole <strong>in</strong>cremento <strong>del</strong>le osservazionibrevi <strong>in</strong> astanteria. Sembra che il processo di implementazione <strong>del</strong>leraccomandazioni, abbia fatto maturare negli operatori medici una maggior fiducia equ<strong>in</strong>di un maggior ricorso alla modalità operativa <strong>del</strong>l’osservazione, attuatosoprattutto nei pazienti a probabilità media e bassa (Fig. 5).Il r<strong>in</strong>vio a domicilio comunque si è rilevato sicuro, dai dati di follow-up a 30 giornidisponibili per i pazienti <strong>del</strong> gruppo 2003.Il terzo punto importante si riferisce alla tempistica di esecuzione<strong>del</strong>l’elettrocardiogramma a 12 derivazioni dal momento <strong>del</strong>l’arrivo <strong>in</strong> PS. Le l<strong>in</strong>eeguidaraccomandano di eseguire l’ECG entro 10’ dall’arrivo. Nonostante questorisultato sia stato ottenuto <strong>in</strong> circa 1/3 dei casi di entrambi i gruppi, vi è stato undiscreto <strong>in</strong>cremento <strong>del</strong> numero di pazienti che eseguivano l’ECG entro 30’ nelgruppo 2003. Anche <strong>in</strong> questo caso sembra esserci stato un effetto positivo. Inquesto caso riferito al personale <strong>in</strong>fermieristico, che agisce <strong>in</strong> prima persona alivello <strong>del</strong> triage <strong>in</strong>iziale e qu<strong>in</strong>di nell’esecuzione <strong>del</strong>l’ECG.Anche la riduzione <strong>del</strong> numero di Rx torace nel gruppo 2003 rispetto al gruppo 2002sembra risentire <strong>del</strong>le raccomandazioni, che prevedevano il preferenziale utilizzo deimarkers e <strong>del</strong>l’ECG, mentre l’Rx torace, <strong>in</strong> passato più utilizzato nella diagnostica<strong>del</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong>, veniva raccomandato <strong>in</strong> casi selezionati.Il qu<strong>in</strong>to punto riguarda l’utilizzo dei marcatori di danno miocardico. Nel nostroospedale vengono utilizzati la tropon<strong>in</strong>a I e il CK-MB massa, che sono stati utilizzat<strong>in</strong>ella stragrande maggioranza dei pazienti studiati. Sembra essere stata seguita laraccomandazione di eseguire almeno un se<strong>con</strong>do dosaggio dei markers nei pazientisottoposti ad osservazione breve <strong>in</strong> PS.Inf<strong>in</strong>e, per quanto riguarda l’analisi <strong>del</strong>le SDO e qu<strong>in</strong>di <strong>del</strong> DRG 143, <strong>in</strong>dicatore diricovero non appropriato, la prevalenza rispetto al numero di ricoveri totali èpiuttosto bassa e stabile nel tempo.Complessivamente sembra esserci stato un trend verso una maggiore aderenza alleraccomandazioni. Questo può essere stato facilitato dal fatto che il progetto di35


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>implementazione <strong>del</strong>le raccomandazioni si è ben <strong>in</strong>serito nel progetto di qualità <strong>in</strong>atto da qualche anno nella nostra azienda ospedaliera.Devono <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e essere sottol<strong>in</strong>eati alcuni punti critici nella nostra specifica realtà, dipotenziale ostacolo all’implementazione <strong>del</strong>le raccomandazioni:• L’elevato turnover <strong>del</strong> personale <strong>in</strong>fermieristico e medico <strong>del</strong> PS• La scarsità dei posti letto per l’osservazione breve• La chiusura temporanea <strong>del</strong>la Medic<strong>in</strong>a d’Urgenza nel periodo di studio• La sempre maggior difficoltà a gestire nel breve periodo <strong>del</strong>la valutazione <strong>in</strong>PS pazienti sempre più complessi, per età e copatologie• Il mancato adeguamento di “mentalità” <strong>in</strong> alcuni operatori <strong>in</strong> relazioneall’EBM, <strong>con</strong> atteggiamento di “ostilità” verso le raccomandazioni, <strong>con</strong> duetendenze, la prima verso una maggior attitud<strong>in</strong>e alla dimissione e lase<strong>con</strong>da verso una maggior attitud<strong>in</strong>e al ricovero36


Dolore Toracico Acuto <strong>in</strong> <strong>Pronto</strong> <strong>Soccorso</strong>BIBLIOGRAFIA1. Graff LG et al. Impact on the care of the emergency department chest pa<strong>in</strong>patient from the chest pa<strong>in</strong> evaluation registry (CHEPER) study. Am J Cardiol1997; 80: 563-5682. Hamm CW et al. Emergency room triage of patients with acute chest pa<strong>in</strong> bymeans of rapid test<strong>in</strong>g for cardiac tropon<strong>in</strong> T or tropon<strong>in</strong> I. N Engl J Med1997; 337: 1648-533. Cass<strong>in</strong> M. et al. E’ realizzabile una strategia operativa più efficace per lagestione <strong>in</strong> urgenza <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> <strong>con</strong> <strong>dolore</strong> <strong>toracico</strong> <strong>acuto</strong> ? Ital Heart JSuppl 2000, 1 : 186-2014. Lee T. et al. Evaluation of the patient with acute chest pa<strong>in</strong>. N Engl J Med;342: 1187-11955. Pope JH et al. Missed diagnosis of acute cardiac ischemia <strong>in</strong> the emergencydepartment. N Engl J Med 2000; 342: 1163-11706. Goldman L et al. A computer protocol to predict myocardial <strong>in</strong>farction <strong>in</strong>emergency department patients with chest pa<strong>in</strong>. N Engl J Med 1988 ; 318 :797-8037. Goldman L et al. Prediction of the need for <strong>in</strong>tensive care <strong>in</strong> patients whocome to the emergency department with acute chest pa<strong>in</strong>. N Engl J Med1996; 1498-15048. Lewis WR, et al. Immediate exercise test<strong>in</strong>g of low-risk patients withcoronary disease present<strong>in</strong>g to the emergency department with chest pa<strong>in</strong>. JAm Coll Cardiol 1999; 33: 1843-79. Polanczyc CA, et al. Cl<strong>in</strong>ical correlates and prognostic significance of earlynegative exercise tolerance test <strong>in</strong> patients with acute chest pa<strong>in</strong> seen <strong>in</strong> thehospital emergency department. Am J Cardiol 1998; 81: 288-9210. Macor F. et al Usefulness of exercise test <strong>in</strong> selected patients com<strong>in</strong>g to theemergency department for acute chest pa<strong>in</strong>. Ital Heart J; 2003; 4: 92-9811. Cass<strong>in</strong> M. et al. Management of patients with low-risk chest pa<strong>in</strong> ofadmission : a prospective study on non-selected population from theEmergencgy Department. Ital Heart J 2002; 3: 399-40512. Erhardt L. et al. Task force on the management of chest pa<strong>in</strong>. Eur Heart J2002; 23: 1153-117613. Bertrand ME, et al. Management of acute coronary syndrome <strong>in</strong> patientspresent<strong>in</strong>g without persistent ST-segment elevation. Eur Heart J 2002; 23:1809-184014. ACC/AHA gui<strong>del</strong><strong>in</strong>e update for the management of patients with unstableang<strong>in</strong>a and NON-ST-segment elevation myocardial <strong>in</strong>farction. 2002(www.acc.org/www.americanheart.org)15. Protocollo di utilizzo dei markers di danno miocardio nella diagnostica <strong>del</strong>las<strong>in</strong>drome coronaria acuta. 2000, A.O. S. Maria degli Angeli16. M. Cass<strong>in</strong>, et al. Ital Heart J (suppl. 2) 200117. Macor, et al. Eur Heart J (suppl.) 200218. Macor F. et al, Ital Heart J; 2003; 4: 92-9819. Cass<strong>in</strong> M. et al., Ital Heart J 2002; 3: 399-40537

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