Infezioni ospedaliere: proposta per un progetto ... - CCM Network
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ed il 31% degli Ospedali con reparti chirurgici ha protocolli <strong>per</strong> la prevenzionedelle infezioni post-o<strong>per</strong>atorie” .INDICAZIONI NORMATIVE NAZIONALI principali• Circolari Ministeriali n. 52 (1985) e n. 8 (1988): ‘Lotta contro le <strong>Infezioni</strong>Ospedaliere’.• PSN 98-2000 – Obiettivo 2 ‘Contrastare le principali patologie’ - L’incidenza diinfezioni acquisite in Ospedale, che in Italia colpisce tra il 5% e il 10% di tutti ipazienti ricoverati, è <strong>un</strong> importante e sensibile indicatore della qualitàdell’assistenza prestata. Accanto ai tradizionali rischi legati ai problemi di igieneambientale, particolare rilevanza nella prevenzione delle <strong>Infezioni</strong> Ospedaliereassume infatti l’adozione di comportamenti e pratiche professionali e di assettiorganizzativi orientati a minimizzare il rischio di trasmissione dell’infezione […].L’incidenza delle <strong>Infezioni</strong> Ospedaliere dovrà ridursi di almeno il 25%, conparticolare riguardo a infezioni delle vie urinarie, infezioni della ferita chirurgica,polmoniti post-o<strong>per</strong>atorie o associate a ventilazione assistita e infezioni associate acateteri intravascolari […], l’attivazione di <strong>un</strong> programma <strong>per</strong> la sorveglianza, laprevenzione e il controllo delle infezioni in ogni Presidio Ospedaliero, orientatosia ai pazienti sia agli o<strong>per</strong>atori sanitari. Tale programma rappresenta <strong>un</strong> criterio diaccreditamento della Struttura e deve prevedere l’istituzione di <strong>un</strong> Comitato dicontrollo delle <strong>Infezioni</strong> Ospedaliere, l’assegnazione di specifiche responsabilitàgestionali a <strong>per</strong>sonale qualificato e la definizione di politiche di intervento e diprotocolli scritti.• PSN 2002–2004 – riprende l’obiettivo ‘sorvegliare le infezioni nosocomiali equelle a trasmissione iatrogena’.ESPERIENZE DI ALTRE REGIONILOMBARDIA: Nel 1987 è stata istituita <strong>un</strong>a Commissione Regionale <strong>per</strong> la Lottacontro le <strong>Infezioni</strong> Ospedaliere e da allora sono state effettuate ripetute indaginiregionali rivolte a censire le attività di sorveglianza e controllo messe in o<strong>per</strong>a nellesingole Aziende nonché le modalità di f<strong>un</strong>zionamento di alc<strong>un</strong>e attività essenziali,quali le centrali di sterilizzazione o la formazione specialistica del <strong>per</strong>sonale medicodelle Direzioni Sanitarie. Nel 2000 è stato effettuato <strong>un</strong>o studio regionale diprevalenza delle <strong>Infezioni</strong> Ospedaliere, preceduto da <strong>un</strong> corso di formazione <strong>per</strong> irilevatori che ha interessato tutti gli Ospedali pubblici e che ha rappresentato <strong>un</strong>ostimolo all’attivazione di procedure di sorveglianza standardizzate. Più recentementela Regione ha scelto di applicare <strong>un</strong> modello organizzativo mutuato dall’es<strong>per</strong>ienzafrancese dei C-CLIN, attraverso l’attivazione di corsi di formazione mirati el’istituzione con Decreto Regionale del Coordinamento Regionale dei Comitati diControllo delle <strong>Infezioni</strong> Ospedaliere.4