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report finale - CCM Network

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIMinistero della Salute<strong>CCM</strong> Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle MalattieProgetto: Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico:progetto sperimentale nazionale di sorveglianza e coordinamento/monitoraggiodegli interventiAccordo di collaborazione: 2007 Durata 18 mesiProgetto avviato maggio 2008 - Concluso novembre 2010Referente Piemonte: Dr Gaetano MannaCoordinatore Piemonte (ASL TO/3): Dr Paolo JarreReferente per il <strong>CCM</strong>: Dott. Pietro CanuzziFinanziamento: 200mila euroRegioni partecipanti: Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia–Romagna,Marche, Lazio, Campania, Puglia, SiciliaIntroduzioneDa alcuni anni, accanto allo scenariooramai “abituale” di uso problematico disostanze psicoattive legali ed illegali (droghe,alcol, tabacco), sempre più ampio earticolato, si va profilando con sempre maggiorenettezza l’emergere e la crescente diffusionedi una problematica diversa nellemanifestazioni cliniche, ma per molti aspetticorrelata, quella dei consumi psicoattiviproblematici “sine substantia”, in cui cioèquadri clinici assimilabili o equiparabili aquelli della classica tossico-dipendenza e/odei disturbi da abuso/dipendenza da alcol siriscontrano in persone che non hanno unastoria di consumi di oggetti concreti psicoattivi,ma bensì di comportamenti ripetuti,compulsivi e, in definitiva, problematici ofrancamente invalidanti.Si tratta, in particolare, di persone constoria di abitudine al gioco d’azzardo(“gambling”) nelle sue varie forme, da quelledei classici giochi da lotteria e delle tradizionaliscommesse sportive, a quelle piùrecentemente introdotte nel nostro Paese(lotterie a vincita immediata, sale bingo,gratta e vinci e così via) e a quelle che coinvolgono– come ulteriore fattore di rischio –l’elemento tecnologico (sia le tecnologie diintrattenimento come i video-giochi, chequelle di comunicazione come internet o itelefoni cellulari).Il gioco d’azzardo patologico (d’ora inpoi GAP) è stato riconosciuto ufficialmentecome disturbo psichiatrico a sé stantedall’American Psychiatric Association nel1980: nel 1994, il GAP è stato classificatonel DSM-IV (manuale diagnostico e statisticodei disturbi mentali) come “disturbo del controllodegli impulsi non classificati altrove”.Il DSM-IV ha definito il GAP come uncomportamento persistente, ricorrente emaladattivo di gioco che compromette leattività personali, familiari o lavorative;l'ICD-10 lo ha inserito tra i disturbi delleabitudini e degli impulsi. In ambito clinico èdimostrata in letteratura una forte associazionedi comorbidità con altri quadri diagnosticiquali depressione, ipomania,disturbo bipolare, impulsività, abuso disostanze (alcol, tabacco, sostanze psicoattiveillegali), disturbi di personalità (antisociale,narcisistico, borderline), deficit dell'at-Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale 7


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011tenzione con iperattività, disturbo da attacchidi panico con o senza agorafobia,disturbi fisici associati allo stress (ulcerapeptica, ipertensione arteriosa). La prevalenzatra la popolazione adulta del GAP secondoil DSM-IV è dell’1-3%, con maggiore prevalenzatra familiari e parenti di giocatori edin soggetti con un basso grado di istruzionerispetto alla popolazione generale; dal puntodi vista sociale, l'impatto del GAP ha ripercussionipersino più pesanti dell’uso problematicodi droghe (divenuto in larga misura“interclassista”), andando ad incidere prevalentementesu fasce sociali deboli sul pianoeconomico e socio-culturale.La Regione Piemonte, con la recenteapprovazione del Piano Socio Sanitario2007-2010, ha preso atto che “…negli annipiù recenti un sempre maggiore allarmesociale ha caratterizzato il tema delle dipendenzepatologiche da comportamenti; inprimo luogo, per impatto sociale, economicoe di salute, il gioco d’azzardo patologico(GAP)… I Servizi per la Patologia delledipendenze pubblici e privati, nell’ambitodelle rispettive competenze, erogherannodirettamente gli interventi sui fenomeni abassa prevalenza ed alta complessità(sostanze illegali, gioco d’azzardo, nuovicomportamenti di dipendenza)…”.A seguito del PSSR succitato è stato istituitoil Gruppo di Lavoro regionale sul GAP,composto in larga misura da operatori chegià da alcuni anni avevano costituito unCoordinamento regionale sulla materia.Quadro organizzativoLa configurazione attuale dell’erogazionedi attività di accoglimento e trattamento deisoggetti affetti da GAP è estremamente disomogeneae frammentaria, per lo più lasciataalla iniziativa di singoli Servizi/Dipartimenti,prevalentemente nell’area della “patologiadelle dipendenze”. Ciò rende impossibiledelineare attualmente, stante anche l’assenzadi informazioni strutturate, la situazioneorganizzativa.Per quanto riguarda la regione Piemonteoltre la metà delle “vecchie” ASL hannoattivato una qualche forma di assistenza aigiocatori patologici, il più delle volte senzaformalizzazione di Servizi veri e propri macon distacchi funzionali di alcune unità dipersonale.Problemi emergenti:- non vi sono dati istituzionali nazionalirispetto alla dimensione del fenomeno;- non esiste un riconoscimento formaledella condizione come “patologia” sia ai finidella erogazione di prestazioni socio-sanitarieda parte del SSN (si auspica che dovrebbedivenirlo nella attuale revisione dei Livelliessenziali di assistenza) sia per l’applicazionedelle misure alternative alla pena previstedal DPR 309/90 per tossicodipendenti edalcolisti:- praticamente del tutto assenti sono iprogrammi di prevenzione, siano essi di tipouniversale o selettivo.Soluzioni proposte:- sensibilizzare le istituzioni affinchémettano in campo idonee politiche rispettoal “gambling”;- favorire azioni di tipo normativo/amministrativoche, nella logica della difesa intersettorialedella salute pubblica, riconsiderinola attuale strategia di “vendita” del giocolegale;- sviluppare una progettualità nazionalecon l’obiettivo di una migliore definizione delquadro dei bisogni e dell’offerta di servizi;- supportare la attività istituzionale adaffrontare in modo razionale l’evolvere delfenomeno.FattibilitàIl Responsabile scientifico ha svolto nell’anno2006 il ruolo di referente scientificoper conto del Ministero della SolidarietàSociale presso il CNR per la redazione dellaRelazione annuale al Parlamento sullo stato8Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIdelle tossicodipendenze in Italia.È inoltre Direttore del Dipartimento“Patologia delle dipendenze” dell’ASL To3che ha attivato al proprio interno, unico inItalia, per la presa in carico delle personeaffette da GAP, 3 ambulatori territoriali, unpercorso residenziale breve, un modulo diComunità Terapeutica specifico per giocatori.Il Gruppo di Epidemiologia Clinicadell’Istituto di Fisiologia clinica del CNR diPisa, ha condotto, in convenzione con ilMinistero per la Solidarietà Sociale le principalisurvey nazionali sui consumi psicoattiviin Italia, IPSAD per la popolazione generaleed ESPAD per la popolazione scolastica dellescuole superiori.Criticità:In parte è possibile fare riferimento alparagrafo “problemi emergenti”; la principalecriticità è costituita dal fatto che la questionedelle dipendenze comportamentali edel GAP nello specifico è raffigurata dall’opinionepubblica e dai policy makers inmodo estremamente diverso da quella che èla realtà clinica che sta emergendo con sempremaggiore consapevolezza.SINTESI DEGLI STUDI SUL GIOCO D’AZ-ZARDO E SUL GIOCO D’AZZARDO PATO-LOGICO CONDOTTI A LIVELLO NAZIO-NALE, REGIONALE E LOCALEPARTE 1Studi di prevalenza1.1 Studi di prevalenza sulla popolazionegenerale1.2 Studi di prevalenza su gruppi specificidella popolazionePARTE 2Studi svolti su soggetti in trattamento pressole strutture per le dipendenzePARTE 3Dati emersi dal questionario predispostodall’OEDT di Lisbona sull’attivazione di progettidi prevenzione, somministrato agli ufficiregionali e delle province autonome dalcnr nell’anno 2007_________________PARTE 11.1 STUDI DI PREVALENZA SULLA POPOLA-ZIONE GENERALERapporto EURISPES 2007 “il gioco in Italia”– Sintesi per la stampaL’indagine condotta da Eurispes, rileva chetra la popolazione compresa nella fascia d’etàtra i 18 e gli 80 anni il 78% ha “puntato”almeno una volta nel corso dell’anno in unodei giochi autorizzati, inseguendo la fortunatra lotto, Superenalotto, scommesse e lotterie,mentre sono circa 30 milioni gli italiani che,quasi ogni giorno, rincorrono la sorte.Fonte: http://www.retecedro.it/Ricerca nazionale sulle abitudini di giocodegli italianiSi tratta di una ricerca condotta dalCoordinamento Nazionale Gruppi GiocatoriDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale9


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011d’Azzardo-CONAGGA, in collaborazionecon il Coordinamento Nazionale delleComunità di Accoglienza-CNCA. La ricercaè stata condotta da marzo a novembre 2008in 7 regioni italiane: Caserta, Cesena,Cremona, Messina, Modena, Napoli, Pistoia,Prato, Rimini, Reggio Emilia, Salerno, Trento,Varese, Verona e Vicenza.Metodologia e strumentiIn luoghi pubblici, quali strade, piazze,luoghi di ritrovo, stazioni, sono stati distribuitiquestionari auto somministrati e anonimi.I questionari restituiti sono stati 1.750, dicui validi 1.625 considerati validi.Risultati principali- L’82% della popolazione intervistatadichiara di aver fatto giochi in cui si spendonosoldi, in particolare di uomini (85,6%contro il 77,6% delle donne);- circa l’80% della popolazione di tuttele fasce d’età dichiara di giocare. Le quotemaggiori si collocano tra gli over 70 (91,4%)e tra i più giovani i 10-19 anni (85,8%);- il 54% dei giocatori d’azzardo ha conseguitola licenza superiore, il 21% la licenzamedia inferiore ed il 19% la laurea;- fra i giocatori, il gioco il più diffuso è ilGratta e Vinci (61%), seguito daSuperenalotto (50%) Lotto (41%); SlotMachine (16%), Carte (22%). Il 7,6% dellapopolazione ha giocato ai casinò, il 7,2% hascommesso, anche nelle Agenzie diScommesse, ed il 4,6% ha fatto giochi telefonici.Il gioco on line è stato segnalato dal12,5% dei giocatori;- un giocatore su cinque (il 21,2%) nonsi limita ad un solo gioco, ma ne fa almenotre, uno su dieci ne ha scelti da 4 (9,5%), edil 3,8 ogni settimana gioca ad almeno 5 giochidiversi;- tra i giochi preferiti, primeggia il grattae vinci (35,2%), seguito dal lotto (24,2%,) eSuperenalotto ( 21 %). Si tratta di giochi incui mancano le relazioni interpersonali.Frequenza e tempo di gioco- Tra i giocatori, il 60,2% gioca solo unavolta alla settimana, mentre un giocatore suquattro (27,9%) gioca fino a tre volte la settimana,e più di uno su dieci (11.9%) dichiaradi giocare più di 3 volte alla settimana;- 75,4% gioca meno di 1 ora la settimana,mentre il 13% fino a 3 ore la settimana el’11,6% dichiara di giocare più di tre ore lasettimana;- l’8,4% dei giocatori dichiara di giocarepiù di tre volte alla settimana e per più ditre ore, inoltre il 2,75% dei giocatoridichiara di abbinare alla frequentazione digiochi anche una somma settimanale superiorea 150 euro.I giocatori che molto probabilmente soffronodi un problema di dipendenza dagioco sono il 2,75% del totale, percentualeche, rapportata alla popolazione nazionale,rappresenta circa 1.353.000 persone, controi 700.000 generalmente ipotizzati in Italia.Soldi spesi- Il 66,3% ha speso meno di 10 euro lasettimana, il 14,9% da 10 a 29 euro la settimana,il 7,9% da 30 a 49 euro la settimana,il 6,5% da 50 a 149 euro la settimana ed il4,4% dichiara di spendere per il gioco oltre150 euro la settimana;- tra i giocatori che hanno dichiarato dispendere oltre 150 euro, il 69% gioca pervincere denaro, il 75% sono di generemaschile e il 29,6% ha dai 40 a 49 anni;- tra i giocatori che hanno indicato dispendere oltre 600 euro al mese, il 42% haalmeno la garanzia di avere un lavoro fisso, il23,7 % ha un lavoro saltuario o precario, il18,4% sono pensionati ed il 5,3 % casalinghe.Come si sentono: Vincenti o Perdenti?- Alla domanda volta a indagare se, allafine del gioco, sia più frequente ritrovarsivincitori o perdenti, per il 17,8% dei giocatoriè più frequente la vincita, per il restante82,2% è più frequente la perdita;10Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI- tra i giocatori che hanno dichiarato diavere soprattutto perso, il 5,7% riferisce diperdere oltre 215 euro al mese.Motivazioni di giocoPer il 48,1% dei giocatori la prima motivazionea giocare è “Vincere denaro”, per il22,2% (un giocatore su quattro) si tratta di“sfidare la sorte” (22,2%), per il 23,1% dipassare il tempo” e per il 6,6% per “misurarele proprie capacità”. Tra i giovanissimigiocatori di età 10-19 anni, il 56% riferiscedi giocare per “passare il tempo” ed il 53%per “Vincere denaro”.Alcune variabili socio-anagrafiche e giocod’azzardo- I giocatori di entrambi i generi ed inegual misura riferiscono di giocare per“Vincere denaro” (m=43%; f=44,5%), cosìcome per “passare il tempo” (m=24%;f=25%) e “sfidare la sorte” (m=21%; f=25%);- per gli uomini è più importante “misurarela propria capacità” di quanto non lo siaper le donne (m=11,6%; f=5%);- i pensionati giocano soprattutto al lottoed i giochi on line sono i giochi preferiti daigiovani, in quanto il 67% di chi pratica giochisu internet ha meno di 29 anni;- tra i giocatori che occupano più di treore alla settimana al gioco, giocando a più ditre giochi e spendendo oltre 600 euro almese, il 4,4% ha un’età compresa tra i 50 edi 59 anni ed il 4,3% tra i 40 a 49 anni;- tra i soggetti di 10-19 anni, il 77% giocasoprattutto al gratta e vinci ed il 33% giocad’azzardo on line. Tra i giocatori più giovani il10% gioca d’azzardo più di tre volte la settimanae per più di tre ore complessive.Fonte: http://www.gruppoabele.it/Il gioco d’azzardo patologico nella città diBolzanoSi tratta di un’indagine svolta nel corsodell’anno 2000 nel territorio del Comune diBolzano dalla Società Italiana d’Interventosulle Patologie Compulsive di Bolzano -S.I.I.Pa.C.ObiettiviFornire una stima della prevalenza di giocatorid’azzardo problematici e patologici nellapopolazione generale della città di Bolzano.Metodologia e strumenti di rilevazioneL’indagine è stata svolta somministrando,da parte di un intervistatore, un questionariopresso l’abitazione del soggetto selezionatoo mediante l’allestimento di un appositobanchetto in specifiche occasione di aggregazione.Lo strumento utilizzato è stato ilquestionario SOGS, composto di 20 domandeche tendono ad evidenziare i tipi di giochipraticati, le attitudini ed i comportamentidegli intervistati nei confronti del gioco ele modalità con cui coperti i debiti di gioco.In base al punteggio ottenuto è possibileclassificare gli intervistati in giocatori problematicoo patologico, eccessivi o sociali.Al questionario sono state affiancatedomande sulle caratteristiche socio-anagrafichedel rispondente (stato civile, professione,scolarità, ecc).Soggetti TargetLa ricerca ha coinvolto un campione di500 persone maggiorenni selezionate sullabase della distribuzione della popolazionebolzanina per classi di età, sesso ed etnia(75% delle interviste alla popolazione italiana,25% alla popolazione tedesca).Risultati principali- L'indagine ha evidenziato la presenzadi 19 giocatori problematici e 11 probabiligiocatori patologici, pari rispettivamente al3,8% e 2,2% del campione intervistato, confermandole prevalenze stimate dal DSM-IVsui giocatori d’azzardo patologici (dall’1 al3% della popolazione);- la distribuzione per sesso, età e professionelavorativa evidenzia che la patologiaDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale 11


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011colpisce prevalentemente il genere maschile(21 vs 9 donne) e si distribuisce equamentein tutte le categorie sociali;- tra i soggetti risultati positivi al SOGS, il6% è risultato appartenere ad etnia italianaed il 5,3 ad etnia tedesca;- il confronto tra le risposte fornite dallapopolazione generale ed i soggetti risultatipositivi al SOGS rileva tra questi ultimi unapercentuale superiore di soggetti che dichiaranodi giocare ai videopoker e di scommetteresu eventi sportivi. La vicinanza ai Casinòsvizzeri fornisce una percentuale molto altadi persone che vi si recano, che risulta significativamentepiù elevata nei giocatori problematicie patologici;- il 23,3% dei soggetti positivi al SOGSdichiara di avere/aver avuto il padre che“gioca/giocava troppo”, mentre per la parterestante nessuno dei due genitori gioca/giocavatroppo.Fonte: http://www.siipac.it/Indagine sui comportamenti di gioco d’azzardoin provincia di Pavia – Progetto “Ilgioco nel territorio” 1Si tratta di ricerca epidemiologica suicomportamenti d’azzardo e sul tasso di prevalenzadi gioco patologico nella popolazioneadulta della provincia di Pavia, condottadall’Associazione Itaca Onlus in collaborazionecon il Ser.T. di Pavia-ASL Pavia. Lo studiosulla popolazione si inserisce in unaricerca che si rivolge a 3 target distinti: lapopolazione adulta, gli utenti eroinomani intrattamento presso il SerT e gli operatori deiservizi per le dipendenze. La ricerca è statacondotta tra ottobre 2003 e febbraio 2004.Obiettivi:- fornire una stima della prevalenza di giocatorid’azzardo e di giocatori d’azzardo patologicinella popolazione adulta della provincia di Pavia;- rilevare le caratteristiche principali deigiocatori patologici ed eccessivi ed i fattoridi rischio associati.Metodologia e strumentiL’indagine è stata attraverso un’intervistatelefonica, durante la quale si procedeva allacompilazione del questionario SOGS e ad unascheda-soggetto, appositamente predispostaper la raccolta di informazioni socio-anagrafiche,le possibili familiarità, le sensazioni personalie la percezione del problema gioco d’azzardonell’ambito del territorio pavese. La ricercaaveva come riferimento temporale di indaginel’ultimo anno. I soggetti sono stati selezionatiin modo casuale per quote percentuali proporzionatealla popolazione generale residentein base a sesso, età e condizione professionale.Soggetti targetIl campione si compone di 1093 soggetti(raggiunti attraverso l’effettuazione di circa2.200 telefonate) di età compresa tra i 18 ed i74 anni (tasso di adesione è stato del 60,9%).Il campione è composto di soggetti per il59,6% di genere maschile; per il 50,6% occupati(49,4% non occupati, dei quali il 22% èrappresentato da pensionati ed il 12,8% dacasalinghe), il 33,8% ha conseguito un diplomadi scuola media inferiore ed il 32,3% di scuolasuperiore, il 62,1% è coniugato/a ed il 22,7%celibe/nubile, il 69,1% convive con famigliapropria (il 16,6% in famiglia di origine).Risultati principaliL’applicazione del questionario SOGS harilevato che il 98,8% del campione puòessere considerato “giocatore sociale”, lo0,7% un “eccessivo” e lo 0,4% “patologico”,in riferimento all’ultimo anno.In questa indagine, le categorie “giocatoreeccessivo” e “patologico” sono state raggruppatein una categoria definita “giocatori proble-1)A cura di Biganzoli A., Capelli M., Capitanucci D., Smaniotto R., Alippi M., Dream, 2004.Articolo pubblicato in Prospettive sociali e sanitarie, n.1/2005, 12-18, Pavia.12Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALImatici”, categoria che rappresenta l’1,1% dellapopolazione generale (circa 4.500 individui).Il profilo del giocatoreAbitudini di gioco- Il 23% degli intervistati ha affermato diaver giocato utilizzando soldi (circa 90.000persone), in particolare gli uomini (26,2%;f=20,7%), i soggetti più giovani di 18-39anni (18-29 anni=28,6%; 30-39anni=28,6%) ed i soggetti occupati (30,2%contro il 15,6% dei non occupati);- il 39% della popolazione generaleafferma di aver giocato almeno una volta allotto o superenalotto (non confermando la- i giochi a cui si dedica la popolazione sidedica maggiormente sono il lotto/superenalotto,il totocalcio (8,6%), il Bingo (5,6%),ecc.Le slot-machine ed i casinò sono state utilizzatidal 3,5% e dal 2,9% della popolazione.Cifra massima giocata in un giorno- Tra i soggetti che hanno dichiarato diaver fatto giochi utilizzando denaro, l’84% haspeso al massimo 20 euro, mentre l’8% hautilizzato oltre 100 euro/die e l’1% (circa 700persone) hanno puntato oltre 1000 euro.Che cosa viene ricercato nel gioco- Tra i soggetti che hanno dichiarato diaver fatto giochi utilizzando denaro, il 79%afferma di giocare per vincere,ed il 20,4%per divertimento/eccitazione. Il 5,5% sostienedi giocare per abitudine.Il profilo del giocatore patologicoConseguenze del gioco problematico- Il 50,3% dei giocatori problematicidichiara di non riuscire a smettere di giocare,il 58,3% tiene nascosto i segni del gioco(contro l’1,7% dei giocatori sociali) ed il66,7% ha giocato più di quanto si era prefissato(vs 4,6% dei giocatori sociali);- il 58,3% dei giocatori problematicitorna a giocare per recuperare le somme giocateed il 33,3% ha chiesto prestiti (vs rispettivamente6,6% e 0,4% dei giocatori sociali).- il 50% si è sentito sia criticato sia sisente in colpa per la sua condotta comportamentale(contro rispettivamente 1,7% e4,1% dei giocatori sociali);- i giocatori problematici consideranomeno il gioco come un problema presentenel territorio, in particolare gli uomini e inon occupati.Fonte: http://www.andinrete.it/1.1.1 Gioco d’azzardo: tra divertimento edipendenza. Un’indagine conoscitiva suicomportamenti di gioco tra i visitatori dellostand del Dipartimento delle DipendenzeAsl di Arezzo 2Si tratta di un’indagine conoscitiva svoltadurante le giornate della Salute, iniziativa promossadall’Azienda Usl 8 il 6 e 7 giugno 2008,tra i visitatori dello stand del Dipartimentodelle Dipendenze Asl di Arezzo.L’indagine riguarda sia il tipo di giocopraticato che la qualità del legame con ilgioco: più legato alla socializzazione e aldivertimento nel giocatore “sociale”, caratterizzatoda una perdita di controllo nel denaroe nel tempo speso nel gioco nel giocatore“problematico”.Obiettivi:- conoscere alcuni comportamenti digioco (tipo di gioco privilegiato, frequenzadelle attività di gioco e spesa media a giocata);- analizzare la prevalenza del gioco“sociale” e del gioco “problematico” all’internodi un campione casuale di visitatoripresentatosi allo stand espositivo.2)V. Cocci, C. Biagianti, D. Capacci, M.L. Cucinelli, A.M. Marioli, M.P. Severi, P.E. Dimauro, in Cisalpino, n.20, 2008.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale13


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIto) gioca più volte a settimana. La spesamedia a giocata dichiarata è di 56,7 Euro;- agli ippodromi si reca il 5% del sottocampione(n.3 soggetti) e tutti riferiscono digiocare meno di una volta a settimana conuna spesa media a giocata di 8 Euro.I giochi praticati dai giocatori problematiciIl 5% dei soggetti intervistati (n.5 soggetti)rientra nella categoria dei “giocatori problematici”.Di questi:- 2 soggetti dichiarano di aver già sentitol’impulso di giocare somme di denaro sempremaggiori (Lie/Bet test): un soggetto loriferisce al totocalcio, l’altro sia al gratta evinci che al computer;- 3 soggetti hanno risposto affermativamentead entrambe le domande del Lie/Bet,cioè dichiarano sia di aver già sentito l’impulsodi giocare somme di denaro sempre maggiorisia di essersi già sentiti in dovere dinascondere l’entità del loro giocare a chi staloro più vicino. Rispetto ai giochi praticati,uno dei tre soggetti riferisce una perdita dicontrollo rispetto alle slotmachine; un altrosoggetto dichiara di giocare raramente alotto/superenalotto, tris/totip, totocalcio,scommesse sportive e sui cavalli, ippodromi egratta e vinci mentre sembra riferire la perditadi controllo al gioco in borsa, rispetto a cuidichiara di aver già subito perdite elevate; ilterzo soggetto riferisce di giocare meno diuna volta a settimana al totocalcio, al bingo ealle carte a soldi e di giocare più volte a settimanaal lotto/superenalotto e al gratta e vinci.ConclusioniQuesta indagine conoscitiva, pur con i limitidati, tra gli altri, dall’esiguità del campione,permette di aprire alcuni spunti di riflessione:- l’alta percentuale di giocatori di gratta evinci (68,3% dei giocatori “sociali”) e la presenzadi questo gioco tra i giocatori “problematici”sembra confermare la correlazione tramaggior offerta di un certo tipo di giochi emaggior probabilità di intercettare fasceampie di popolazione. Aumentando le offertedi gioco, è prevedibile che aumentino i giocatorie, di conseguenza, i giocatori problematici.Inoltre, le lotterie istantanee, per le lorocaratteristiche legate alla “velocità”, “facilità”e “diffusione” nei contesti quotidiani (supermercati,bar, tabacchi, ecc.), fanno parte deicosiddetti “giochi hard”, cioè a più rischio dicreare un legame di dipendenza, e maggiormentecapaci di intercettare fasce di popolazionefinora più estranee al gioco d’azzardo(bambini, casalinghe, anziani, famiglie);- la percentuale di giocatori “problematici”individuata nel 5%, risulta leggermentesuperiore ai dati epidemiologici nazionali einternazionali che stimano che il gioco d’azzardopatologico interessi dall’1 al 3% diuna popolazione.Fonte: http://www.cedostar.it/1.1.2 Giocare e giocare troppo. Le dimensionidel fenomeno nella ValdinievoleSi tratta di una ricerca epidemiologicasulle abitudini di gioco della popolazioneadulta maggiorenne residente nellaValdinievole, promossa dal SerT della ZonaValdinievole-ASL di Pistoia, in collaborazionecon l’Osservatorio Epidemiologicodell’Agenzia Regionale di Sanità dellaRegione Toscana e con il Dipartimento diStatistica della Facoltà di Economiadell’Università di Firenze.Obiettivi:- definire dimensioni e tipologia dell’areadei giochi in cui generalmente siscommettono soldi;- quantificare e tipizzare i giocatori perfrequenza di giocate, giochi preferiti, quantitàdi denaro scommesso, stimando la frazionedei giocatori moderati e dei forti giocatori,ma escludendo la possibilità di stimare laquota di dipendenti da gioco;Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale15


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011- comprendere le eventuali analogie tragioco,giocatori ed altre situazioni che induconodipendenza (fumo, alcol, ecc).Metodologia e strumentiÈ stata condotta un’indagine telefonicanel periodo 5-15 giugno 2002. Le intervistetelefoniche sono state eseguite, da personaleaddestrato, secondo un protocollo standardizzato,che prevedeva la compilazione diun questionario elaborato dall’ARS in collaborazionecon gli operatori del SerT dellaValdinievole.Il questionario ha rilevato le seguentiinformazioni:- caratteristiche socio-anagrafiche;- frequenza di gioco nell’ultimo mese osettimana e quantità di denaro investita l’ultimavolta per 13 tipi di gioco (totocalcio,totip, superenalotto, lotto, ecc);- gioco problematico: conoscenza dipersone che hanno avuto gravi problemi conil gioco, critiche subite e senso di colpa peraver giocato troppo;- grado di accordo su 5 affermazionirelative ai possibili effetti dell’apertura di uncasinò nella zona di Montecatini;- consumo di bevande alcoliche,quantitàdi vino consumata e tabagismo.SoggettiIl campione, composto di 516 soggetti di18-65 anni, è stato stratificato per sesso e per3 classi di età (18-29; 30-49; 50-65 anni) edè stato estratto casualmente dalle liste degliiscritti agli elenchi telefonici dei comunidella Valdinievole.Il campione è composto da soggetti:- per il 53,9% di genere femminile;- per il 45,5% da soggetti di 30-39 annie per il 32,6% di 50-65 anni;- per il 68,2% da coniugati/conviventi;- il 35,5% ha conseguito la licenza mediainferiore ed il 35,7% quella superiore il 21,8%è in possesso della licenza elementare;- per il 62,4% occupati. Il 15,9% ed il9,9% è rispettivamente casalinga e pensionato;- il 29,5% dichiara di fumare ed il 21%di essere un ex-fumatore. I forti tabagisti (piùdi un pacchetto di sigarette/die) rappresentanoil 9,5% del campione generale;- il58% ha dichiarato di aver assuntobevande alcoliche nell’ultimo mese.Risultati principaliIl 43% del campione ha dichiarato diaver giocato almeno una volta nel corso dell’ultimomese ad almeno uno dei 13 giochielencati, di questi 201 soggetti (39% delcampione) hanno giocato puntando soldi(stimati circa 32.000 giocatori, di cui 29.000giocatori a soldi).- I soggetti giocatori, rispetto i non giocatori,sono più spesso maschi, d’età più giovane,per la maggior parte coniugati/conviventi,con minor grado di scolarizzazione. Sonopiù spesso fumatori e forti fumatori e, anchese con minor evidenza, bevitori di alcolici;- i giocatori assidui, coloro che giocanopiù di 10 volte al mese, costituisconol’11,8% del campione (m=13,9; f=10,1%),quelli meno assidui (da q a 3 volte) rappresentanoil 31,2% (m=34%; f=28,8%);- il 43% del campione ha dichiarato diaver giocato almeno una volta nel corso dell’ultimomese ad almeno uno dei 13 giochielencati, di questi 201 soggetti (39% delcampione) hanno giocato puntando soldi(stimati circa 32.000 giocatori, di cui 29.000giocatori a soldi);- lo 0,7% della popolazione adultagioca tutti i giorni ed il 7% per 4 o piùvolte/settimana;- i soggetti giocatori, rispetto i non giocatori,sono più spesso maschi, d’età piùgiovane, per la maggior parteconiugati/conviventi, con minor grado discolarizzazione. Sono più spesso fumatori eforti fumatori e, anche se con minor evidenza,bevitori di alcolici;- i giocatori più assidui (più di 10 volte al16Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALImese) non differiscono molto dai meno assidui,anche se più spesso sono maschi e fortifumatori;- il 13% della popolazione conoscequalcuno con problemi legati al gioco, e nel2,5% si tratta di parenti;- l’1,9% dei soggetti, nell’ultimo anno, èstato criticato per aver giocato troppo ed il2,5% si sentito incolpa per lo stesso motivo;- il gioco più frequentato è il superenalotto,provato da 1 adulto ogni 5, seguitodal gioco delle carte, dal Gratta e vinci edal Lotto;- rispetto la spesa, il Lotto è il gioco su cuisi investono significative somme di denaro;- i giocatori che frequentano casinò, lesale SNAI e l’ippodromo sono pochi, ma assiduie sono dei forti scommettitori., prevalentementemaschi, fumatori e meno giovani;- anche i giocatori di videopoker.Fonte: http://www.retecedro.it/1.1.3 Divertimento e dipendenza: ilrischio e l’azzardo. Indagine sui comportamentidi gioco ed esperienze cliniche dell'équipeG.A.P. 3La ricerca, che si inserisce in un progettopiù ampio finanziato con fondi della Legge45, è stata svolta in collaborazione con lasocietà di ricerche C.R.A., che si è occupatadi costruire il campione con criteri statistici,di effettuare le interviste telefoniche, dirispettare il codice deontologico delle indaginie le norme a tutela della privacy.Obiettivi:- rilevare i comportamenti di gioco d’azzardonegli ultimi 12 mesi della popolazione;- determinare la prevalenza/incidenzadei giocatori problematici/eccessivi;- definire il profilo e le caratteristiche deigiocatori.Metodologia e strumentiL’indagine è stata svolta conducendo intervistetelefoniche, effettuate dalle ore 18 alle 22.A tutti gli intervistati è stato somministratoun questionario composto di item ditipo anagrafico, sulla percezione del fenomenoe sui comportamenti personali digioco d’azzardo.A tutti o soggetti che hanno dichiarato digiocare più una volta al mese, si procedevaalla somministrazione del test SOGS.Soggetti targetÈ stato intervistato un campione di 1.520individui, rappresentativo della popolazioneresidente nell’area di pertinenza della ASL3di Monza di 18-74 anni.Risultati principaliIl 63,1% degli intervistati è risultato ungiocatore: di questi il 42,1% è un giocatoreoccasionale, il 19,2% rientra nella categoriadei giocatori “sociali”, lo 0,8% dei giocatori“eccessivi” e lo 0,5% “patologici”. Le ultimedue categorie di soggetti sono state raggruppatee definiti “giocatori problematici”.Fonte: http://www.aslmi3.it/1.1.4 Videopoker e Bingo: contributi diricerca sul territorio sicilianoLa Cattedra di Psicologia di Comunitàdell’Università degli Studi di Palermo havoluto promuovere due indagini empiricodescrittive,tese a fornire un contributoall’analisi e comprensione delle nuoveforme dell’azzardo e, in particolare, delgioco del videopoker e del Bingo.3)A cura di Conti S., Marzo R., Caruso A., Nettuno A., Merendi M., ed Franco Angeli, 2009.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale17


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Obiettivi:- indagare gli aspetti caratteristici delledue tipologie di gioco;- tracciare gli identikit del giocatore dibingo e di videopoker.Metodologia e strumentiLe indagini sono state realizzate nel territoriosiciliano, direttamente nei luoghi adibitialla scommessa: sale gioco, bar e salebingo. In questi locali pubblici, sono statiavvicinati numerosi giocatori d’azzardo e unbuon numero ha deciso di collaborare allaricerca, sospendendo per qualche minuto lapropria attività.Il protocollo di ricerca si compone deiseguenti strumenti:- la Scala di Controllo I-E di Rotter (nellaversione italiana elaborata da GiovannaNigro, 1983), finalizzata a misurare quanto ilsoggetto crede che gli eventi della sua vitasiano determinati da se stesso o, al contrariodal Caso e dalla fortuna;- la Poker-Machine Gambling Scale, perverificare il livello di problematicità delcomportamento di gioco;- un questionario costruito “ad hoc” pergli specifici ambiti di ricerca (videopoker ebingo). I questionari appositamente realizzati,hanno avuto lo scopo di evidenziare lemotivazioni e le credenze che spingono l’individuoal gioco del bingo o del videopokere di raccogliere informazioni circa il ruolosvolto dallo specifico gioco nella vita delloscommettitore intervistato, sia dal punto divista economico che da quello affettivo/relazionale;- una scheda anamnestica per la raccoltadi informazioni socio-anagrafiche, comesesso, età, luogo di residenza, stato civile eprofessione.Le aree indagate da tale strumento d’indagineriguardano:- le abitudini di gioco (in termini ditempo, di frequenza delle giocate, di denaroscommesso, di motivazione, ecc.);- le caratteristiche del gioco e l’atteggiamentodel giocatore nei confronti di queste;- la percezione e le credenze sul gioco;- le caratteristiche del giocatore.Risultati principaliIdentikit del videopokeristaÈ un uomo, ha un’età media di circa 28anni, è celibe, possiede un livello culturalemedio-basso, è operaio o disoccupato. Nellamaggior parte dei casi la madre è casalinga,mentre il padre svolge la professione di operaio.Dalle persone intervistate, il videopokerè considerato un amico, un passatempocui ricorrere soprattutto per fuggire dallanoia quotidiana e dall’insoddisfazione chene deriva, nonché fonte per sperare in unasorte economica migliore. Gli aspetti ludicostrutturaliche più piacciono di questo gioco,sono: la tecnica di gioco, la velocità dellepartite, i suoni; ciò che, invece, verrebbecambiato volentieri è la difficoltà delle partite,insieme alle caratteristiche del luogo incui si gioca (a volte percepiti come piccoli ebui). Il confronto tra giocatori occasionali egiocatori abituali (classificati in funzionedella frequenza di gioco), evidenzia: vergognae senso di colpa, tempo tolto allo studioe al lavoro, problemi economici e impulso agiocare, risultano più accentuati fra i giocatoriabituali che fra quelli occasionali. Ivideopokeristi che giocano occasionalmentehanno, in media, un locus of control interno,a differenza dei giocatori abituali che fannomaggiore affidamento alla Fortuna e al Caso.A proposito di “luoghi” in cui è possibilegiocare al videopoker, se i bar sono frequentatisoprattutto da uomini d’età presumibilmentecompresa tra i venti e quaranta anni,le sale gioco sono piene di adolescenti e lapresenza femminile non risulta irrilevante.Identikit del giocatore di BingoSi tratta di uomo di circa 37 anni, con unlivello d’istruzione medio-superiore, appar-18Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALItenente al ceto medio; svolge la professionedi impiegato, ha accanto a sé una compagnaanch’essa impiegata o casalinga, e non presentaparticolari problemi economici. È ungiocatore non problematico.Il bingo è un gioco che piace molto alledonne, riuscendo a catturare una fetta diindividui che non aveva mai giocato prima:si tratta soprattutto di donne, che risultanonon soltanto le più attratte dal nuovo gioco,ma anche tra le più assidue frequentatricidella sala. Le donne, inoltre, manifestano unmaggiore impulso a giocare e tendono maggiormentea rincorrere la perdita ritrovandosi,talora, a giocare più a lungo di quanto inizialmentestabilito e a provare un certosenso di colpa per il loro gioco eccessivo. Ilbingo è vissuto come un passatempo divertentee socializzante, un modo per evaderedalla routine quotidiana e passare un’ora incompagnia di amici e familiari, o soltantoper ritrovarsi circondati da un po’ di gente.Piace per la sua facilità e per le sue caratteristicheassimilabili alla tombola; mentrenon è gradita la velocità delle partite. Deisoggetti coinvolti, 1 su 3 è un giocatore abituale:frequenta la sala bingo almeno trevolte la settimana e dichiara di comprare unnumero di cartelle maggiore di quanto facciaun giocatore occasionale. Significativa èla differenza tra occasionali e abituali rispettoal tempo trascorso in sala: i primi vi restanoal massimo due ore; gli abituali, invece,sembrano trattenersi in sala generalmenteper più di tre ore. Un’altra differenza significativasi registra per i tempi minimi di gioco:esigua la percentuale degli abituali chegioca per meno di trenta minuti, mentre digran lunga più alta è la percentuale deisociali che preferisce giocare per così pocotempo. Sono principalmente le donne che siaffidano alla fortuna e sono anche quelle chepresentano un locus of control maggiormenteorientato verso l’esterno. Nonostante isoggetti intervistati rientrino mediamenteben al di sotto della soglia di problematicità,è presente una non trascurabile percentualedi giocatori che può essere considerata arischio. Tra questi, soprattutto, giocatori abitualiche preferiscono recarsi da soli in sala.Fonte:http://www.cedostar.it/1.2 STUDI DI PREVALENZA SU GRUPPI SPE-CIFICI DI SOGGETTIA) Studenti giovani1.2.1 Ricerca sul gioco d’azzardo nellapopolazione studentesca del Comune di RomaIndagine svolta, nel corso degli anni scolastici2002-2006, da S.I.I.Pa.C.-SocietàItaliana d’Intervento sulle PatologieCompulsive di Roma presso alcuni istitutiscolastici superiori presenti nel comune diRoma.Obiettivi:- fornire una stima della prevalenza digiocatori d’azzardo problematici e patologicitra gli studenti della città di Bolzano.Metodologia e strumenti di rilevazioneDurante gli interventi di prevenzione algioco d’azzardo patologico rivolti agli studentie svolti da Siipac, è stato sottoposto untest per valutare la dipendenza da gioco.Soggetti TargetLa ricerca ha coinvolto 2798 studenti dietà compresa tra i 13 ed i 21 anni, frequentantialcuni istituti scolastici superiori presentinel territorio.Risultati principali:- 84,9% dei soggetti testati è risultato un“giocatore sociale” - soggetto che NONmanifesta alcun problema di gioco;Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale19


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011- 9,7% è risultato un “giocatore problematico”- soggetto che manifesta alcune difficoltànel controllo degli impulsi;- 5,1% è un “giocatore patologico” (soggettoche manifesta una dipendenza da gioco);- l’azzardo attrae maggiormente il generemaschile: il 70% degli studenti giocatoripatologici è di sesso maschile;- i giochi d’azzardo preferiti sono laSnai, le carte ed il totocalcio;- circa il 60% dei ragazzi spende giornalmentealmeno 15 euro per finanziare lapropria attività ludica;- il 35,5% degli studenti che ha dichiaratodi avere un cattivo rapporto con i proprigenitori o di avere trascorso un’infanzia infelice(su un totale di 31 adolescenti, pariall’1,1% del totale degli studenti intervistati)è risultato un giocatore patologico. Il giocod’azzardo diventa per questi soggetti unmodo per evadere dai problemi familiari.Fonte: http://www.siipac.it/1.2.2 Indagine sul gioco d’azzardo tra igiovani veneziani 4Si tratta di una indagine, non rappresentativama significativa, condotta dal servizioInformaGioco dell’Az.ULSS 12 Veneziana,riguardo il rapporto che i giovani tra i 15 e i20 anni presenti sul territorio venezianohanno con il gioco d’azzardo.ObiettiviIndagare almeno quattro aspetti relativialla percezioni degli adolescenti riguardo ilgioco d’azzardo:1. la prevalenza del gioco tra gli adolescentied un eventuale rapporto problematico;2. le credenze e le opinioni degli adolescentiriguardo il gioco d’azzardo;3. la corretta informazione sul giocopatologico;4. la prevalenza del gioco in famiglia.Metodologia e strumentiLa ricerca è stata condotta tra gli studentidelle classi terze e quarte di due istituti superioridel territorio veneziano (1 Istituto tecnico ed1 Liceo Classico) nel mese di maggio 2006.Gli operatori dell’Informagioco hannopresentato nelle singole classi il servizio e loscopo della ricerca, distribuendo il questionarioin forma anonima da compilare almomento.Sono stati utilizzati due questionari relativial gioco d’azzardo:- il primo, elaborato ad hoc daInformaGioco e costituito da 16 item, consentedi ottenere un andamento statistico delrapporto esistente tra i giovani veneziani e ilgioco d’azzardo;- il secondo, costituito da 15 domanderelative a informazioni sul gioco d’azzardo,è stato realizzato partendo da un questionarioutilizzato ad un corso per Ispettori delCasinò di Venezia.Soggetti targetIl campione che ha preso parte alla ricercaè costituito da 400 studenti di due istitutisuperiori di Venezia, un Istituto Tecnico edun Liceo Classico. I questionari validi al finedella ricerca sono risultati 327, il 60% deiquali compilati da studenti di sesso maschile.l’età media del campione è di 17 anni.Risultati principali- Il 17% degli studenti gioca a carte o agiochi da tavolo a soldi, il 10% gioca al grattae vinci, il 9,8% a Lotto o Superenalotto,mentre il 38% del campione afferma di nongiocare affatto;4)G. Iraci Sareri, S. Scartabelli. In Linea d’incontro. Esperienze e contributi per una riflessione critica sui percorsidalla follia alla salute. Rivista semestrale dell’Associazione Genitori Comunità Incontro. Anno I, n.2 Dicembre 2005.20Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI- rispetto la frequenza con cui gli studentigiocano d’azzardo in un anno, si rileva cheil 10,4% gioca a carte più volte al mese, il32% poche volte all’anno, mentre il 56,3%ammette di non giocare mai a carte. Perquanto riguarda gli altri tipi di giochi d’azzardo,la maggior parte del campione affermadi non giocare mai;- la prevalenza del gioco d’azzardodichiarata tra i minorenni risulta del 59%, dicui 8% dichiara di praticare o di aver praticatogiochi espressamente vietati dalla leggeai minori e anche considerati dalla letteraturaad alta capacità di indurre addiction;- l’1,8% degli intervistati dichiara che lediscussioni per la gestione del denaro coigenitori riguardano il gioco.Fonte: http://www.provincia.venezia.it/1.2.3 Ricerca-intervento sul fenomenodelle new addiction in adolescenza 5L’Unità Operativa SempliceDipartimentale “Nuove Forme diDipendenza”, afferente al DipartimentoDipendenze dell’Azienda Sanitaria LocaleCaserta1, ha condotto un’indagine conoscitivapresso alcune Scuole Medie Superioripresenti nel territorio di competenza dellaASL. L’indagine sul gioco d’azzardo costituisceuna parte dell’indagine più ampia suquattro forme di dipendenza: Gambling,internet Addiction Disorder, dipendenza davideogiochi e da cellulare. La ricerca è statacondotta nell’anno scolastico 2005-2006.Obiettivi:- attuare un intervento di informazione esensibilizzazione rivolto agli studenti e agliinsegnanti, per stimolare la riflessione sullenuove forme dipendenza;- rilevare la prevalenza delle NewAddiction nel territorio campano.StrumentiPer la parte specifica sul gioco d’azzardo,è stato utilizzato un questionario che si rifàai nove criteri diagnostici del DSM IV, messia punto dall’American PsychologicalAssociation (APA).Soggetti targetLa ricerca ha coinvolto 1023 studenti didiversi istituti scolastici superiori presentinella Provincia di Caserta e ricadenti nel territoriodi competenza dell’ASL CE/2. rispettola parte sul gioco d’azzardo sono stati considerativalidi 1002 questionari. Il campione ècomposto per il 53% da femmine e 47%maschi. Di essi il 5% ha 15 anni, il 38% ha16 anni, il 43% 17 anni ed il 14% 18 anni.Risultati principaliIl 6% dei ragazzi ha riportato un comportamentodi gioco d’azzardo problematico.Fonte: http://www.federserd.it/1.2.4 Comportamenti a rischio e stili divita dei giovani toscani: i risultati delle indaginiEDIT – 2005-2008 6Si tratta dell’indagine condottadall’Agenzia Regionale di Sanità dellaToscana sui giovani che frequentano lescuole medie superiori dellaRegione,che tende ad analizzare numerosicomportamenti a rischio giovanili.Nella recente rilevazione del 2008,l’ARS ha introdotto una sezione specificasulla propensione al gioco d’azzardo.La rilevazione è stata svolta nel periodofebbraio-maggio 2008.5)Di Martino., Vitale M.G., Ferrara V., D’Amore. A., in Mission n.20/20069.6)Documenti ARS- Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, n.41, novembre 2008.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale21


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Obiettivi della sezione specificaRilevare la diffusione del gioco d’azzardo tragli studenti toscani e la loro propensione al GAP.Metodologia e strumentiAgli studenti è stato consegnato un questionario,da compilarsi con l’utilizzo delpalmare. Rispetto alla sezione riguardante ilgioco d’azzardo, ai ragazzi è stato chiesto senel corso della loro vita avevano mai giocatoo scommesso soldi, la tipologia dei giochio scommesse fatte; la frequenza di gioco nelmese ed il luogo.Ai ragazzi è stato somministrato ilLie/Bet, che permette l’individuazione deisoggetti a rischio.Soggetti coinvoltiLa selezione del campione è avvenutaconsiderando tutte le tipologie di istituti diistruzione secondaria. La ricerca ha coinvolto5.231 studenti toscani delle scuole mediesuperiori di 14-19 anni. Il 45,3% del campionerappresentato da maschi.Principali risultati- Il 50,8% degli studenti dichiara diavere giocato almeno una volta nella vita adun gioco d’azzardo, in particolare i maschi(67,2% contro il 37,1% delle femmine).- Nella distribuzione dell’età,si registranoi picchi più elevati a 16 e 18 anni, con unadifferenza di genere, nel primo caso a favoredei maschi e nel secondo delle femmine.- Tra i soggetti che hanno riferito di avergiocato d’azzardo almeno una volta nella vita,il gioco preferito è il Gratta e Vinci (87,3% deicasi), seguito da biliardo o altro gioco di abilità(55,7%) e dal superenalotto (44%).- I 3 giochi sono stati praticati almenouna volta al mese nel 56,6%, 53,9% e69,4% dei casi.- I giocatori frequenti (3-6 volte/settimana,tutti i giorni) sono risultati il 5,1% per ilgratta e Vinci, l’8,2% per il biliardo e l’1,8%per il superenalotto.- Tra gli studenti che hanno compilatoil test Lie/Bet, il 19% (m=25%; f=10,4%)ha risposto affermativamente ad una oentrambe le domande, rispecchiando laproblematicità di questo fenomeno. Taleprevalenza, rapportata al totale del campione,i soggetti che risultano avere unproblema con il gioco d’azzardo sono il9,7% (m=16,4%; f=4).- Rispetto quanto emerso sono stati identificati3 sottogruppi dal campione originaledi soggetti: giocatori problematici, non problematicie non giocatori (17,7%).- Determinate caratteristiche dei soggetti(tipo di istituto scolastico frequentato, rendimentoscolastico), alcuni stili di vita (bingedrinking, consumo di tabacco, rapporti sessualiin età precoce, bullismo, ecc.) e comportamentia rischio (fumare sigarette regolarmente,avere avuto incidenti stradali conconseguenze) risultano associate positivamentealla problematicità con il gioco d’azzardo.Nello specifico:- nei licei si registra una percentuale piùalta di non giocatori (32%), mentre negli istitutiprofessionali la percentuale dei giocatoriproblematici arriva al 40% circa;- riguardo l’andamento scolastico, passandodal giocatore problematico al nongiocatore, le percentuali di studenti chedichiarano livelli alti di rendimento mostranoun andamento crescente, trend che risultaribaltato nel caso di bassi livelli di rendimentoscolastico;- il comportamento da bullo risulta diffusonel41,3% dei Giocatori problematici, in1/5 di quelli sociali e 1/10 dei non giocatori;- avere avuto rapporti sessuali in età precoce(


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIking.queste percentuali diminuiscono sensibilmentese si considerano i giocatori socialied i non giocatori;- l’80% degli studenti che non ha maigiocato d’azzardo non ha avuto incidentistradali mentre guidava un mezzo, nel casodi giocatori non problematici tale percentualeraggiunge il 63,8% per poi arrivare ameno del 47% tra i giocatori problematici.Fonte: http://www.bollettinodipendenze.it/1.2.5 Indagine sul comportamento delgioco d’azzardo in Toscana: entità del fenomenonella popolazione e in gruppi speciali 7L’indagine, realizzata dall’AssociazioneGenitori Comunità Incontro di Pistoia, incollaborazione con la Facoltà di Psicologiadell’Università di Firenze, nel territorio diPistoia, Prato e Firenze, è stata condotta nelperiodo Giungo 2004-Aprile 2005.Obiettivi:- rilevare l’entità de fenomeno nelle suediverse articolazioni sociale, problematico epatologico nel territorio di Firenze-Prato-Pistoia al fine di programmare azioni appropriateai bisogni di natura assistenziale-terapeuticae di tipo sociale-preventivo.Metodologia e strumenti di rilevazioneAttraverso un’intervista telefonica, realizzatada personale opportunamente istruito, èstato somministrato il test T-GAP, appositamentecostruito e articolato in 3 parti:- parte socio-anagrafica;- test SOGS ;- parte <strong>finale</strong> utile alla rilevazione diatteggiamenti ed opinioni sul gioco, agliinteressi legati al gioco d’azzardo e alleemozioni ricercate nel gioco.Soggetti TargetLa ricerca ha coinvolto un campione rappresentativodi 2100 soggetti residenti nelcomprensorio metropolitano di Firenze-Prato-Pistoia, di questi, 1568 hanno partecipatoall’indagine, suddivisi in 6 gruppi:- popolazione generale;- soggetti alcoldipendenti in trattamento;- giocatori in trattamento;- soggetti con diagnosi psichiatrica;- soggetti in trattamento per dipendenze patologichepresso i sert e le comunità terapeutiche;- frequentatori di centri scommesse.Risultati principali- Il 2% della popolazione generale èrisultata un “giocatore patologico”, considerandotutto l’arco della vita come riferimentotemporale di indagine.- Nei gruppi di controllo, tendenzialmentela percentuale di giocatori patologici aumenta,indicando una maggiore presenza di comorbilitànei soggetti tossicodipendenti in trattamento,degli avventori di punti scommessa.- Rispetto alla popolazione generale, ilgiocatore d’azzardo patologico in trattamentonon presenta differenze significative perquanto riguarda l’età, lo stato civile, la presenzao meno di figli, mentre c’è una tendenzaad una scolarizzazione inferiore.- Il giocatore d’azzardo patologico fumain modo significativamente maggiore rispettoalla popolazione generale e anche rispetto ilgruppo degli avventori di punti scommesse.- Rispetto la presenza di almeno un genitorecon problematiche legate al gioco, si evidenziauna percentuale elevata ditale condizionesia nel gruppo dei giocatori in trattamento,sia tra gli avventori di punti scommesserispetto alla popolazione generale.- Rispetto la motivazione al gioco, nelgruppo dei giocatori patologici in trattamento,l’evitamento del dolore e la ricerca di7)G. Iraci Sareri, S. Scartabelli. In Linea d’incontro. Esperienze e contributi per una riflessione critica sui percorsi dallafollia alla salute. Rivista semestrale dell’Associazione Genitori Comunità Incontro. Anno I, n.2 Dicembre 2005.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale23


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011sensazioni forti, accanto al recupero deisoldi, risultano centrali, mentre nel gruppodegli avventori dei punti scommessa e dellapopolazione generale è il tempo libero lamotivazione prevalente.Fonte: http://www.altroazzardo.itB) Gestori e frequentatori di locali pubblicidi gioco1.2.6 Progetto IN.contro. Ricerca sulGioco d’azzardoLa ricerca, che si colloca nell’ambito delpiù ampio progetto di prevenzione “IN.contro”,finanziato dal Piano di Zona diCasalmaggiore (Cremona), è stata attivataper rilevare il grado diffusione del giocod'azzardo sul territorio casalasco, costituitodi 20 piccoli comuni. Titolare del progetto èl'Associazione di Volontariato “Il Gabbiano”di Casalmaggiore. La ricerca è stata condottada Settembre 2005 a Settembre 2006.Obiettivi:- valutare l'impatto e la portata del giocod'azzardo legalizzato nel territorio diCasalmaggiore;- valutare la percezione del fenomenoda parte di esercenti del gioco;- osservare direttamente le modalità digioco.Metodologia e strumentiLa ricerca si è sviluppata in 3 fasi:1. la mappatura degli esercizi pubblicipresenti sul territorio casalasco dove c’è lapossibilità di giochi al fine di valutare l’offertadi gioco;2. lo svolgimento di interviste strutturatecondotte presso gli esercenti dei locali, aiquali, rappresentando degli osservatori privilegiati,è stato chiesto di definire un profiloipotetico e le abitudini del giocatore-tipoche conoscono e di valutare se esiste un problemasociale legato a questa attività. I giocatoridi cui si è ottenuto il profilo sono prevalentementequelli del lotto e quelli deivideopoker – slot machines;3. in questa fase i ricercatori ed i volontaridell’Associazione si sono mescolati congli avventori dei locali con maggior affluenza,per osservare dal vivo l'afflusso di giocatorie la modalità di gioco.Soggetti targetIl campione degli esercenti intervistati èdi 53 persone (su un totale di 57, con unindice di adesione del 93%), per il 58,5%rappresentato da donne. L’età media delcampione è di 37 anni, con una discretaanzianità di servizio (solo l’11,7% degliesercenti intervistati lavora nell’esercizio daqualche mese) e che lavora almeno 10 ore algiorno presso il locale.Per la fase di osservazione, condotta per lamaggior parte della volte da una coppia diricercatrici, sono state impiegate 142 ore. Inuna prima parte sono state stimate le variabilisocio-demografiche guardando il giocatore(sesso ed età). Si è poi misurato il tempo didurata della giocata, come parametro di unpossibile legame problematico con il gioco.In seguito sono state osservate modalitàdi comportamento, alcune comuni tra Lottoe Videopoker, altre specifiche.Nella scelta delle manifestazioni daosservare le ricercatrici hanno fatto riferimentoai criteri del DSM IV, secondo cui ilGAP è un comportamento persistente ericorrente, il soggetto è completamenteassorto e non riesce a smettere di giocare,mostrando irritabilità, e, spesso, distorsionidel pensiero ( es. superstizione).RisultatiSulla base delle risposte fornite dagliesercenti e dell’osservazione condotta tra gliavventori dei locali di gioco, sono stati delineatii profili:24Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIgiocatore del Lotto:- il 47,6% ritiene trattarsi di una donna;per il 68,5% il giocatore medio è una personaadulta di 35-55 anni o più matura, fino ai70 anni (26,3%). Per il 60% degli intervistatiil giocatore è un soggetto sposato, occupato(33,3%) o casalinga (23%), di un livellosocio-culturale medio-basso;- per l’85% degli esercenti, il giocatoretipo si reca più volte la settimana (85%), probabilmentenei giorni antecedenti l'estrazione,e soprattutto durante le ore della mattina;giocatore di videopoker:- l’80% ritiene si tratti di un soggetto digenere maschile, di età compresa tra i 35 edi 55 anni (per il 60% degli esercenti), seguitida giovani di 18-35 anni;- per il 45,7 % degli intervistati il giocatoredi videopoker è un operaio, e per il 14,3 %.- Per il 44% degli esercenti il giocatoredi videopoker si reca al locale ogni giorno opiù volte la settimana e per il 26,5% trascorreoltre un’ora a giocare. Il momento preferenzialeè quello dell'aperitivo.Fonte: www.cedostar.it1.2.7 Silver shadow: la normalità deviante.Indagine su dipendenza da gioco, uso di stupefacentie abuso di alcol tra i frequentatoridei bar nei quartieri di Bologna 8Si tratta di una ricerca condotta nel 2005-2006 dall'Osservatorio EpidemiologicoMetropolitano Dipendenze Patologiche diBologna.Obiettivi:- stimare la prevalenza di comportamentia rischio relativamente all’uso di stupefacentie all’abuso di alcol, di problematichecollegate alla dipendenza da gioco, dei problemipsicologici, psichiatrici e socio sanitaritra i frequentatori dei bar nei quartieridella prima periferia della città di Bologna;- indagare la relazione tra dipendenza dagioco e presenza di slot machines nei locali.Metodologia e strumenti- Sono stati “mappati” i bar dei quartieridella città di Bologna “Navile” e “SanDonato”, verificando la presenza di macchinetteper gioco e di salette interne. I localisono stati classificati in base alla modalitàprevalente di utilizzo in “locali di ritrovo”,locali di “passaggio” e locali “per aperitivi”.- Sono state raccolte informazioni relativamenteal numero di “slot machines”presenti.- È stato costruito un questionario prendendoin considerazione 7 indicatori cuicorrispondono variabili predefinite a rispostechiuse: tipologia dei locali, caratteristichedei soggetti, abitudine al gioco nell’ultimoanno, uso stupefacenti, uso di alcol, comportamentipericolosi nell’ultimo anno, problemivari nell’ultimo anno.- Per definire le caratteristiche dei soggettisono stati considerate le variabili socioanagrafiche:sesso, età, luogo di abitazione,nazionalità, situazione abitativa, stato civile,titolo di studio, occupazione, reddito mediomensile.- L’abitudine al gioco è stata indagata utilizzandoalcuni items del test SOGS, chiedendoinformazioni su giochi e frequenzanel corso dell’ultimo anno, ed utilizzando icriteri diagnostici del DSM IV per il giocod’azzardo patologico (pensare al gioco frequentemente,bisogno di giocare somme didenaro crescenti, sforzi infruttuosi per smettere,sentirsi agitato quando si cerca di smettere,giocare per sfuggire alle difficoltà, giocareper rifarsi di perdite, mentire per dissimularele reali abitudini al gioco, commette-8)A cura di Pavarin R.M.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale25


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011re atti illeciti per procurarsi denaro per giocare,mettere in pericolo relazioni affettive acausa del gioco, contare su altri per otteneredenaro per il gioco).- I soggetti che hanno risposto positivamentea cinque o più items del DSM IV sonostati classificati come “giocatori patologici”(hanno sviluppato dipendenza dal gioco),per risposte positive da uno a quattro items èstata utilizzata la classificazione di “giocatorisociali” (soggetti ad alto rischio di diveniregiocatori patologici).Soggetti targetIn 26 bar sono stati intervistati 308 soggetti.Il campione è costituito per l’85% si trattavadi maschi, per l’11% di soggetti stranieri,per l’86% residenti a Bologna città:- l’età media del campione è 43.4 anni;- il 56% abita con la famiglia di origine,il 39% è coniugato, il 46% ha il diploma discuola media superiore, il 69% lavora, il18% è pensionato.Risultati principaliGiochi nel corso dell’ultimo anno- L’abitudine al “gioco” risulta molto diffusa:il 76% degli intervistati ha dichiarato diaver provato almeno uno dei giochi indagatinel corso dell’ultimo anno, il 33% almenodue, il 16% almeno quattro.- Tale abitudine risulta più frequente peri soggetti intervistati nei bar di passaggio, mala quota di soggetti con più di un gioco risultapiù elevata nei locali di ritrovo.- Nel corso dell’ultimo anno, il 60% hagiocato almeno una volta al Lotto, il 24% alTotocalcio/totogol, il 21% ha acquistatoalmeno un “gratta e vinci”, il 16% ha acquistatoalmeno un biglietto della lotteria, il14% ha giocato con le slot machines o acarte per soldi, l’8% ha giocato a Bingo o èstato al Casinò, il 7% ha scommesso allecorse, il 6% ha scommesso su altri sport, il4% ha giocato in Borsa, l’1% altri giochi diabilità e scommesse su internet.- Diagnosi gioco d’azzardo DSM IV –- Il 10% degli intervistati ha dichiarato di“pensare al gioco frequentemente”, il 7%“ha giocato per rifarsi”, il 5% “si è sentitoagitato/irritabile quando ha provato a ridurre/sospendere”o ha “mentito per dissimularesulle sue abitudini di gioco”, il 4% gioca“per sfuggire alle difficoltà” o “ha fatto sforziinfruttuosi per smettere” o “ha bisogno digiocare somme crescenti”, l’1% ha commesso“atti illeciti”o “ha messo in pericolo lerelazioni affettive”o “conta su altri per otteneredenaro”.- Il 15% ha risposto affermativamente adalmeno un item, l’11% ad almeno 4 items(gioco sociale), il 3.6% a più di quattro(gioco patologico). Le percentuali più elevatesi ritrovano tra gli intervistati nei locali diritrovo.Gioco sociale- Tra gli intervistati almeno il 15% haproblemi con il gioco d’azzardo e perl’11.4% si può utilizzare la definizione di“gioco sociale”.- La prevalenza risulta più elevata tra gliintervistati nei locali di ritrovo e nei localidove è presente almeno una slot machines.- La probabilità è più elevata tra i maschirispetto alle femmine, tra gli stranieri rispettoagli italiani, tra i residenti fuori provinciarispetto ai residenti in provincia e tra i soggettipiù giovani, in particolare tra chi hameno di 30 anni.- Per quanto riguarda la condizione professionale,si evidenziano i soggetti senzalavoro e, nello specifico delle categorie professionali,il rischio risulta più elevato per glioperai, per chi svolge lavori manuali e per isoggetti con reddito medio mensile inferiorea 1200 euro.- Per quanto riguarda la partecipazione agiochi vari nel corso dell’ultimo anno, si notacome il rischio aumenti col numero di giochi.- La probabilità è più elevata tra chi hagiocato con le slot machines, tra chi è anda-26Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIto al Casinò, tra chi gioca a carte per soldi,tra chi effettua scommesse alle corse e tra chigioca in borsa.- Per quanto riguarda l’uso di stupefacentila probabilità risulta più elevata per chi haprovato almeno una volta una qualsiasisostanza stupefacente, soprattutto relativamenteal consumo recente. Tra le singolesostanze si evidenzia l’uso di cannabinoidi ecocaina.- Per quanto riguarda l’alcol, in particolarerelativamente agli “stili del bere”, la prevalenzarisulta più elevata per chi ha rispostopositivamente ad almeno due items del testC.A.G.E.- Tra i soggetti con definizione di “giocosociale” non si evidenzia un rischio di comportamentipericolosi nell’ultimo anno piùelevato rispetto agli altri intervistati.- Relativamente ai problemi che gli intervistatihanno dichiarato di avere avuto nelcorso dell’ultimo anno, hanno una definizionedi giocatori sociali il 36% degli intervistaticon problemi con la giustizia, il 16% di quellicon problemi economici, il 16% di quellicon un qualsiasi problema di tipo psicologico,il 15% di chi ha effettuato trattamenti conpsicofarmaci, il 21% di chi ha dichiarato disoffrire di sentimenti di persecuzione, il 19%di chi ha avuto attacchi di panico, il 18% dichi ha sofferto di disturbi del sonno.Gioco patologico- La prevalenza di soggetti con diagnosiDSM IV di “gioco patologico” è del 3.6%.Risulta più elevata tra gli intervistati nei localidi ritrovo e la presenza/assenza di slotmachines è irrilevante. Infatti la probabilità ditrovare soggetti con questa diagnosi è la stessasia nei locali in cui erano presenti le “macchinette”,sia in quelli dove non ce n’erano.- Si tratta esclusivamente di maschi, laprobabilità è maggiore tra gli stranieri, tra iresidenti fuori provincia, tra chi vive “conaltri” e tra i soggetti con età compresa tra 30e 40 anni. Non si evidenziano differenzesignificative per quanto riguarda il livello discolarità.- Per quanto riguarda la condizione professionale,si evidenziano i soggetti senzalavoro e, nello specifico delle categorie professionali,il rischio risulta più elevato per glioperai, per gli artigiani e per i soggetti conreddito medio mensile inferiore a 600 euro.- Per quanto riguarda il numero di giochi,si nota che il gioco patologico riguardaesclusivamente chi ha dichiarato di aver partecipatoad almeno due tipi diversi di gioconel corso dell’ultimo anno. La probabilitàrisulta più elevata tra i soggetti che frequentanoi Casinò, giocano a carte per soldi e conle slot machines.- Relativamente ai comportamenti pericolosisi nota una maggiore probabilità (nonstatisticamente significativa) per chi hadichiarato di aver guidato dopo aver bevutoalcolici. La probabilità risulta più elevata trachi ha usato stupefacenti nella vita rispetto alconsumo recente.- Relativamente ai problemi che gli intervistatihanno dichiarato di avere avuto nelcorso dell’ultimo anno, la probabilità di diagnosidi gioco patologico risulta più elevataper gli intervistati con problemi psichiatrici,con trattamenti con psicofarmaci, con allucinazioni,per chi ha sofferto di paranoia e perchi ha avuto disintossicazioni da stupefacenti.Conclusioni- L’abitudine al gioco risulta molto elevatae riguarda oltre il 70% degli intervistati.- Si segnala un alto numero di soggettiche gioca a carte per soldi, utilizza abitualmentele slot machines, scommette, va alcasinò: il 10% pensa al gioco frequentemente,il 7% gioca per rifarsi dalle perdite subite.- Almeno il 15% degli intervistati è arischio di dipendenza da gioco:- tra i “giocatori sociali” (11%), si evidenzianogli stranieri, chi gioca a carte persoldi, chi gioca al lotto, chi va al casinò e chiacquista i “gratta e vinci”. Da rilevare cheDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale27


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011tale rischio risulta più elevato nei locali incui sono presenti le slot machines. Si rilevainoltre l’associazione con problemi di tipopsicologico.- Risultano maggiormente a rischio di“gioco patologico” (4%), i soggetti cioè per iquali è molto probabile una diagnosi didipendenza da gioco, i maschi, gli stranieried i positivi al test CAGE. Si evidenzia inoltrel’associazione con ansia, paranoia e trattamenticon psicofarmaci.- Per quanto riguarda la relazione tragioco problematico e uso di stupefacenti, darilevare che per la definizione di gioco socialela probabilità risulta più elevata per chi haprovato almeno una volta una sostanza stupefacente(cannabinoidi, cocaina), soprattuttorelativamente al consumo recente, mentre laprobabilità di diagnosi di gioco patologicorisulta più elevata tra chi ha usato stupefacentinella vita rispetto al consumo recente.Fonte: http://www.ossdipbo.org/1.2.8 Gioco d’azzardo lecito ad Arezzo:interviste agli esercenti di esercizi con slotmachinee lotto 9Si tratta di una ricerca-azione effettuatatra gli esercenti del Comune di Arezzo inpossesso di slot machine e gioco del lottonel proprio locale.La ricerca, promossa dal Gruppo di LavoroInteristituzionale G.A.N.D. in collaborazionecon il Cedostar (Centro Documentazione eRicerca del Ser.T. di Arezzo), ha preso inesame gli esercizi aretini nel periodo compresotra gennaio e maggio 2006.Obiettivi:- mappare la distribuzione dei locali digiochi leciti nel Comune di Arezzo;- raccogliere informazioni dagli esercentiper costruire un primo identikit del giocatoreabituale e del giocatore assiduo;- sensibilizzare verso il gioco d’azzardopatologico e portare a conoscenza degliesercenti di uno spazio di cura istituito dallaAsl 8 di Arezzo per affrontare il fenomeno.Metodologia e strumentiL’indagine è stata effettuata con gli esercentidel Comune di Arezzo che possiedonoapparecchi di intrattenimento e gioco dellotto nel proprio locale. Sono stati presi inesame gli esercizi aretini in possesso di slotmachine e gioco del lotto nel proprio localenel periodo compreso tra gennaio e maggio2006 e si è cercato di intervistare tutti gliesercenti. Per la totale realizzazione del progettodi ricerca epidemiologica è statoimpiegato circa un anno.La ricerca è stata svolta tramite un’intervistastrutturata somministrata face-to-face aigestori divisa in quattro sezioni:- caratteristiche del locale e sui suoi frequentatori;- caratteristiche dei giocatori che frequentanol’esercizio (slot machine e lotto);- opinioni degli esercenti rispetto i comportamentidi “giocatori assidui”;- conoscenza degli esercenti dei servizi Asl.Soggetti targetDei 107 esercenti contattati, 20 (pari al18,7%) hanno rifiutato l’intervista.I restanti 87 hanno costituito il campionea cui si riferiscono i dati di questa ricerca.Tra gli intervistati vi sono 76 proprietaridell’esercizio (87,4%) e 8 dipendenti (9,2%).Risultati principali emersi dall’intervistaProfilo del giocatore di slot-machinesecondo i gestori:- si tratta di un maschio, prevalentemen-9)Ranieri F., Bonicoli C., Cocci V., Frullano D., Mencaroni G., Sangalli M., Dimauro P.E., in Bollettino delledipendenze, n.3/2007.28Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIte adulto, aretino o comunque italiano;- gioca in un qualunque giorno della settimanae prevalentemente di pomeriggio;- per il 41,4% dei gestori la giocatamedia dura tra i 15 ed i 60 minuti e per il33,3% supera l’ora;- l’8% dei gestori ritiene che il giocatoredi slot-machine beve alcolici mentre gioca;- nessun esercente segnala soggettiminorenni che giocano.Profilo del giocatore di lotto secondo igestori:- per il 12,6% dei gestori si trattaIndifferentemente di un soggetto maschio ofemmina, mentre per il 12,6% è prevalentementefemmina. Nella maggioranza dei localiè di età adulta (31– 60 anni), aretino o italiano;- gioca durante l’intera settimana e comefascia oraria privilegia il pomeriggio;- per il15% degli esercenti, il numero digiocate per settimana è di una o due, mentreper il 19,5% si tratta di giocare più frequentemente;- in 25 locali su 35 (8%) il singolo frequentatoredell’esercizio settimanalmentegioca circa 50 euro. In 8 locali supera disolito questa cifra;- in 2 esercizi sono segnalati minorenniche giocano;- profilo del giocatore abituale ed assiduosecondo i gestori;- il giocatore “abituale di slot” risultaprevalentemente maschio, adulto o menospesso giovane e la durata della sua giocatanon supera i 15 minuti;- il giocatore “abituale di lotto” è prevalentementedonna, adulta o meno spessoanziana, gioca mediamente 3 o 4 volte a settimana;- il giocatore “assiduo” è maschio, adulto,aretino o comunque italiano e a causadel gioco ha sviluppato problemi familiari,relazionali ed economici tanto da ricevere ilconsiglio di limitare il gioco da parte dellostesso esercente a cui, peraltro, chiede prestitidi denaro per poter giocare.Fonte: http://www.cedostar.itPARTE 2STUDI SVOLTI SU SOGGETTI IN TRATTA-MENTO PRESSO LE STRUTTURE PER LEDIPENDENZE DI PREVALENZA - STUDI SUSOGGETTI IN TRATTAMENTO2.1 Tossicodipendenza e gioco d’azzardo 10La ricerca è stata condotta presso il SerTdi Gallarate (Va) dal Luglio 1999 al Gennaio2000, su pazienti tossicodipendenti da eroinache svolgevano un trattamento ambulatorialeo residenziale e che hanno accettato dipartecipare allo studio.Obiettivi:- fornire una stima della prevalenza disoggetti tossicodipendenti in carico al SerTdi Gallarate (Milano) che hanno giocatod’azzardo nell’arco della loro vita e a qualelivello di problematicità;- verificare l’esistenza di specifici giochid’azzardo "preferiti" dai giocatori patologici,eccessivi e sociali e la presenza di comportamentiproblematici relativi al gioco.L'ipotesi è stata quella di verificare se sipossa identificare una struttura di personalitàdipendente dove sostanze stupefacenti egioco d'azzardo ricoprono il ruolo di equivalentifunzionali e siano sintomi sostitutivil'uno dell'altro, ritenendo quindi possibileincludere il comportamento del gioco d'azzardoproblematico nella classe diagnosticadella dipendenza anche in mancanza di unagente esogeno esterno con effetti psicotropi.10)Capitanucci D, Biganzoli A, in Personalità/Dipendenze, n.8 anno 2000.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale29


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Metodologia e strumenti di rilevazioneAgli utenti tossicodipendenti da eroinache svolgevano un trattamento ambulatorialepresso il SerT di Gallarate e che avevanoespresso il proprio consenso a partecipareall’indagine, uno psicologo del Servizio hasomministrato il questionario SOGS raccogliendoanche i dati anamnestici essenziali ele informazioni inerenti l’uso di sostanze stupefacenti.Non sono stati inclusi nel presente studioi pazienti con diagnosi primaria di giocod’azzardo, né i pazienti con diagnosi primariadi alcolismo. Nessuna forma di pagamentoè stata corrisposta ai soggetti persostenere l'intervista.Soggetti TargetHanno accettato di collaborare 48 soggettisu 75; di questi 40 hanno effettivamenterisposto, mentre 8 sono risultati irreperibilial momento della convocazione al colloquio;i rimanenti 20 hanno rifiutato o nonhanno dato nessuna risposta alla lettera.Tutti i soggetti intervistati avevano assuntoeroina nel corso della loro vita; inoltrel’82,5% di loro aveva assunto anche cocaina,il 67,5% cannabis, il 55% metadone, il42,5% alcol ed il 22,5% altre sostanze illegaliquali anfetamine, LSD ed ecstasy.L’85% degli intervistati era di sessomaschile (34 soggetti). L’età era compresa trai 25 ed i 44 anni, con una media di 36 anni.Il 45% viveva nella famiglia di origine, il37,5% con il partner in nucleo autonomo, il15% da solo ed il 2,5% era in altre situazioniabitative.La scolarità media dei pazienti intervistatiera per il 62,5% la scuola dell’obbligo(licenza media inferiore); il 17,5% degliintervistati aveva frequentato le scuole superiori,il 15% aveva conseguito il diploma elementareed il 5% aveva frequentato corsiprofessionali.Il 67,5% degli intervistati aveva unaoccupazione stabile.Al momento della somministrazione delquestionario erano tutti in trattamento: il 50 %di loro con metadone a lungo termine, il27,5% era in Comunità Terapeutica residenziale,il 17,5% frequentava colloqui al Ser.T. ed il5% era in terapia con farmaci antagonisti.Principali Risultati- Sui 40 soggetti intervistati, il 32,5% (13soggetti), ha ottenuto punteggi tali da essereincluso nella fascia dei "giocatori problematici";il 5% (2 soggetti) ha evidenziato segnalidi difficoltà relative al gioco e pertanto èstato incluso nella categoria dei "giocatorieccessivi"; il rimanente 62,5% (25 soggetti),non ha evidenziato problemi relativi al giocod’azzardo, e pertanto è stato inserito nellaclasse dei "giocatori sociali".- I giocatori problematici si differenzianodai giocatori sociali ed eccessivi sia nelnumero e varietà di giochi in cui si coinvolgono,sia nella frequenza di gioco: in media,i giocatori problematici partecipano ad unmaggior numero di giochi (3,6) con una frequenzacontinuativa di più volte alla settimana,contro 2,5 giochi per gli eccessivi e1,2 giochi per i sociali che giocano solooccasionalmente.- Tra i "giocatori sociali", i soggetti cheavevano ottenuto un punteggio pari a zero (8utenti, corrispondenti al 20% dei soggettitossicodipendenti intervistati) avevano usatoin media tre sostanze stupefacenti; quelli cheavevano totalizzato un punteggio compresotra 1 e 4 (19 soggetti, pari al 47,5%) usato inmedia 3.84 sostanze ed i "giocatori patologici"(13 soggetti, pari al 32,5%), che avevanoavuto con punteggi uguali o maggiori di 5,avevano usato mediamente 3,92 sostanze.Ciò sembrerebbe indicare che usare molteplicisostanze stupefacenti potrebbe esserepositivamente correlato alla probabilità digiocare d’azzardo in modo problematico oeccessivo.- I principali risultati emersi riguardo igiocatori problematici (i 2 soggetti "giocatori30Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIeccessivi" sono stati inclusi tra i giocatori problematici)sul versante dei comportamentitipici espressi e dei giochi preferiti, sono:Partecipazione al gioco: comportamentiproblematici espressi:- i soggetti GAP, quando giocano perdonoil controllo sempre quasi sempre: giocanopiù del previsto nel 93% dei casi, inseguonole perdite, tornando a giocare con ilproposito di recuperare i soldi persi l'80%delle volte, desiderano smettere ma pensanodi non riuscirci nel 33% dei casi.- Il gioco incide nella loro sfera emotivae sull'immagine di se: il 47% dei soggetti lopercepisce come un problema ed il 60% sisente in colpa a causa del gioco.- Anche l'area familiare e sociale èpesantemente compromessa: le discussioniin famiglia a causa del gioco avvengono nel67% dei casi, il 73% degli intervistati dichiaradi essere stato oggetto di critiche altrui acausa del gioco, il 47% ha nascosto prove digioco ai suoi cari ed il 7% ha mentito in relazioneal gioco, incrinando quel rapporto difiducia reciproca che è alla base di un legamefamiliare intimo. Le specifiche difficoltàrelazionali correlate al gioco si aggiungonoa quelle relative all'assunzione di droga:infatti quasi tutti gli intervistati hanno rilevatola presenza di discussioni in famiglia sulloro modo di gestire il denaro in genere.Nell’indagine i soggetti specificavano chespesso le discussioni in famiglia erano inerentila droga ed il denaro chiesto o "malgestito" per procurarsela. Così l’80% dei giocatoripatologici, e addirittura il 95% deigiocatori non patologici, si è trovato coinvoltoin queste discussioni.- Nella sfera lavorativa, il 13% degli intervistatirisultati ricadere nella fascia dei giocatoripatologici dichiara di avere avuto problemifacendo assenze e ritardi a causa del gioco.- Nell'area legale ed in quella finanziarial'impatto del gioco d'azzardo è rilevante. Il27% degli intervistati ha dichiarato di nonavere restituito prestiti ricevuti ed una massicciapercentuale di questi soggetti ha commessoazioni illegali per ripianare debiticontratti a causa del gioco o garantirsi lapossibilità di continuare.- La somma il denaro speso nello stessogiorno è ingente, specie se consideriamo latipologia del campione che appartiene ad unceto sociale medio basso, con limitate risorsefinanziarie. Il 26% dei giocatori problematiciha dichiarato di avere speso nellostesso giorno una cifra compresa tra 10.000e 100.000 lire; il 46% tra 100.000 e 500.000lire; il 14% tra 500.000 e un milione. Inoltreil 7% più di 10 milioni.Partecipazione al gioco: adesione e coinvolgimentoal gioco- L’87% dei soggetti GAP ha giocato acarte a soldi, e ben il 60% con una frequenzadi più volte alla settimana. Anche l'adesionealle slot e poker machines è elevata: il66% dei giocatori patologici vi gioca, il 53%più volte alla settimana. Le scommesse allecorse dei cavalli sono fatte dal 40% dei soggettiproblematici, con il 20% che gioca piùvolte alla settimana. Altri giochi di abilità asoldi, specialmente il biliardo, sono statisvolti con frequenza plurisettimanale dal33% dei soggetti problematici. Le scommessesu altri sport (soprattutto il calcio) vengonofatte più volte alla settimana dal 27% deisoggetti; anche ai dadi il 20% gioca più voltealla settimana.- Il luogo per eccellenza del gioco d'azzardo,il Casinò, è frequentato dai giocatoriproblematici nel 46% dei casi, quasi semprein modo occasionale (33%).- Tra i giochi più "sociali" ed alla portatadi tutti, i giocatori problematici risutano assiduigiocatori anche in questa tipologia digiochi. L’80% gioca al totocalcio e totogol,l’86% al lotto e al superenalotto, l’80%acquista gratta e vinci, più volte alla settimananel 46% dei soggetti intervistati. Solo laLotteria è ritenuta poco attraente, tanto chesolo il 20% dei soggetti problematici ha rara-Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale31


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011mente acquistato un biglietto. Il gioco inborsa è del tutto sconosciuto ai soggettiintervistati ricaduti tra i giocatori patologici.I principali risultati emersi riguardo i giocatorisociali:- anche per questi soggetti la perdita dicontrollo è un fattore critico;- il denaro speso nello stesso giorno daigiocatori sociali, pur essendo inferiore aquello impegnato dai problematici, sfioracifre elevate (poco meno del 40% ha spesotra le 100.000 e le 500.000 Lire e ben il 10%ha superato le 500.000 pur rimanendo sottoil milione);- la frequenza di gioco pare essere unfattore discriminante tra le due categorie:essa è quasi sempre meno elevata nei giocatorisociali, fatto salvo nelle scommesse sullecorse dei cavalli dove invece è più elevata.Fonte: http://www.pshychiatryonline.it/2.2 La comorbilità con in gambling in soggettieroinomani. Risultati di una ricercamulticentrica 11Il gruppo regionale della Lombardia diricerca sul gioco d’azzardo (GAS), ha volutoevidenziare i legami esistenti tra l’assunzionedi sostanze ed il GAP.La ricerca è stata condotta dal presso 17SerT di 7 province lombarde di Bergamo,Brescia, Cremona, Lodi, Milano, Sondrio eVarese. Sono stati inseriti i pazienti ospitatiin 3 Comunità Terapeutiche presenti nei territoridei Dipartimenti delle Dipendenze diVarese e Lodi.Obiettivi:- valutare e verificare la presenza di critericomportamentali tipici del gambling,come indicato nel DSM (craving e perditadel controllo degli impulsi) in pazienticomorbili (tossicodipendenti gamblers);- individuare correlazioni tra i comportamentitipici dei giocatori patologici e la perditadi controllo.Metodologia e strumenti utilizzati- Attraverso la ricerca bibliografica internazionale,si è cercata l’esistenza di un’evidenzascientifica, che correli la perdita delcontrollo e meccanismi neurobiologici propri.- La popolazione di riferimento è stataidentificata nell’utenza in carico con diagnosidi dipendenza da eroina; in MMT da oltre3 mesi (MMT stabilizzato) o ospiti di struttureresidenziali (CT) in una settimana campione.Sono stati invece esclusi i pazienti condiagnosi primaria di GAP o alcoldipendenza.Sono stati quindi contattati 1780 utenti.- A questi utenti è stato somministrato ilSOGS – nella versione italiana curata daGuerreschi.- Sono state formulate alcune domandeper la raccolta delle informazioni socio-demografiche,sulle sostanze stupefacenti utilizzatenell’arco della vita in modo ritenuto significativo(non solo una volta), sulla co-presenza ditossicomania e gioco d’azzardo, sulla frequenzadel gioco negli ultimi periodi di tempo.Soggetti target:- Il campione rispondente risulta compostodi 998 soggetti (maschi 859 (86,1%),femmine 139 (13,9%); età media 33.8 anni- Il 9,4 % ha conseguito la licenza elementare,mentre la grande maggioranza haterminato gli studi con il diploma di scuolamedia inferiore (65%). Solo pochi hannoproseguito con corsi professionali (10,4%) oscuole superiori (13,2%). Quasi assenti sonoi soggetti laureati (0,8%).- L’occupazione largamente prevalente èquella di operaio (42,2%) ma molto rilevan-11)Capelli M., Capitanucci D., Prestipino A., Mangili R., Cheli F.. in Bollettino per le Farmacodipendenze e l’alcolismo,n.3-4/2004.32Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIte è anche la quota di disoccupati (29.2%).- La situazione abitativa/familiare, chevede la metà del campione vivere ancoracon la famiglia di origine nonostante l’etàmedia non più giovanissima, è probabilmenteun indice della mancanza di capacità/possibilitàdi autonomizzazione e di condurreun progetto di vita personale.- Oltre all’eroina, sostanza primaria diabuso nel 100% del campione in quantocondizione per essere intervistati, anchecocaina (87,3%) e cannabinoidi (77,3%)fanno registrare percentuali di soggettiassuntori assai elevate. Coloro che hannoutilizzato solo eroina o al massimo unaseconda sostanza nell’arco della loro vitasono una minoranza (n.197 pari al 19,7%). Èmolto più comune infatti il poliabuso (n.801,pari al 80,3%), anche se non è possibiledeterminare con i dati derivabili dal questionariose si tratta di assunzioni contemporaneeo viraggi di preferenze avvenute nelcorso del tempo; il numero medio di sostanzesperimentate dal campione è di 3,83(range 1-7 sostanze).- Al momento dell’intervista il trattamentopiù largamente seguito era quello metadonico(79,6%), seguito dagli interventi psicosocialicondotti da un gruppo non trascurabiledi soggetti (34,5%). Poco rappresentatiinvece altri trattamenti farmacologici sostitutivo/antagonisti,mentre psicofarmaci e sintomaticisi assestano al 14%.- Il 40,4% ed il 39,6% dei soggetti hadichiarato di aver giocato d’azzardo prima edurante il periodo di assunzione di eroina,mentre il 24,7%% riferisce di aver giocatodopo la dismissione dall’eroina.Principali risultati emersiPrevalenza totaleIl calcolo dei punteggi totali al SOGS hapermesso la suddivisione dei giocatori nelletre categorie individuate. Si è registrato unpunteggio medio di 2,33, con un range compresotra un minimo di 0, totalizzato da ben429 soggetti (che non significa tuttavia chequesti soggetti non abbiano mai giocatod’azzardo), e 17, totalizzato da un solo soggetto.I giocatori patologici risultano essereben il 20,2% (n=202) mentre la percentualedei giocatori eccessivi è pari al 12,3%(n=123). La somma dei giocatori patologicie degli eccessivi, definiti qui di seguito “problematici”,determina il fatto che nel nostrocampione circa un intervistato su tre(n=325, 32.5%) attua, o ha attuato, comportamentiche vanno al di là di ciò che èconsiderato una modalità di gioco non disadattiva,equilibrata e finalizzata al divertimento.Questo dato sottolinea, come atteso,il coinvolgimento assai maggiore di pazientitossicodipendenti in comportamenti di giocoproblematico rispetto alla popolazionegenerale ed è in linea con la letteratura cheha indicato dati oscillanti dal 10% al 33%.PoliaddictionI soggetti del campione definiti poliabusatori,cioè gli utenti che hanno dichiarato diavere utilizzato più di due sostanze nellaloro vita, risultano essere “giocatori problematici”in misura maggiore e statisticamentesignificativa (p


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011presenza percentuale di soggetti giocatori“problematici” maschi rispetto alle femmine(rispettivamente 35,6% e 13,7) (p


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIconiugato, il 33,4% è celibe, l’11,1% èseparato e un altro 11,1% è vedovo.- La richiesta di aiuto al Servizio è statafatta dai familiari per tutti e nove i soggetti:coniuge (33,3%), figli (33,3%), fratelli(22,3%), genitori (11,1%).- Riguardo al tipo di gioco prevalentementeusato, il 77,8% del campione giocaalle slot-machine, l’11,1% al lotto e l’11,1%alle carte. Il 66,7% del campione riferisce diavere debiti di gioco (Banche, Finanziarie,amici, conoscenti), il 22,2% non ne dichiarae per un soggetto (l’11,1% del campione) ildato non è stato rilevato.- Rispetto al trattamento farmacologicospecifico per la patologia compulsiva, il55,5% non ha in atto una terapia mentre ilrestante 44,4% è in trattamento.- Dal punteggio conseguito al test SOGS,il 44,4% del campione ha ottenuto una diagnosidi gioco d’azzardo patologico, il22,2% una diagnosi di gioco d’azzardo problematicoe per il restante 33,3% il dato nonè stato rilevato.Principali risultati emersiProfilo medio del campione di giocatori d’azzardoper le scale di base, di contenuto esupplementari dell’MMPI-2Il profilo medio del giocatore per le scalecliniche è spostato tutto verso l’alto ad eccezioneper le scale Hy (Isteria), Mf(Mascolinità/Femminilità) e Si (IntroversioneSociale). Si evidenziano elevazioni moderateper le scale D (Depressione) e Pa(Paranoia) ed elevazioni notevoli per le scaleHs (Ipocondria), Pd (DeviazionePsicopatica), Pt (Psicastenia), Sc(Schizofrenia), Ma (Ipomania). Dal profilodelle scale cliniche, sembra emergere per ilgiocatore “medio”, un quadro di personalitàdi tipo borderline (secondo il codice diWelsh) caratterizzato da rabbia e risentimento,episodi di acting-out alternati a posizionidi incertezza psicastenica rispetto alle decisioni,disturbi somatici vaghi e di natura ipocondriaca,tensione, ansia e fatica. A ciò siaggiungono alterazioni del tono dell’umore,scarsa empatia, tendenza a diffidare deglialtri e a colpevolizzarli dei propri fallimentievitando le relazioni sociali strette e unascarsa valutazione di sé per cui il giocatore“medio” sembra porsi nella condizione diessere rifiutato o di fallire. Interessante è ilprofilo medio del giocatore per le scale dicontenuto dove troviamo un’elevazionenotevole per le scale DEP (Depressione),HEA (Preoccupazioni per la salute) e TRT(Indicatori di difficoltà di trattamento).Questi dati sembrano confermare una somatizzazionedell’ansia nel versante ipocondriaco(HEA= 66), già sottolineata dall’elevazionedella scala clinica per l’ipocondria(Hs), a cui si aggiungono un’ideazioneorientata depressivamente (rimuginazione,sensazioni di impotenza e di vuoto e possibilipensieri suicidari) (DEP= 68), una visionedel sé come inadeguato e infelice (DEPpiù alta della D) e una scarsa fiducia in unpossibile trattamento psicologico con rigiditàrispetto alla prospettiva di cambiamento(TRT= 65)11. Il profilo medio delle scalesupplementari evidenzia un’elevazionemoderata delle scale MAC-R (ScalaMacAndrew di Alcolismo rivista) e AAS(Scala di Ammissione di Tossicodipendenza)e un’elevazione notevole per la scala PK(Disturbo Post-Traumatico da Stress).Quest’ultimo dato sembra rilevare la presenzadi sintomi quali sensazioni di intensostress emotivo, ansia e disturbi del sonno,sensi di colpa, depressione, pensieri intrusividisturbanti che sembrano rientrare in unquadro generale “traumatico”, di stressintrapsichico e interpersonale del giocatorequando giunge per la prima voltaall’Ambulatorio (ansia per la sensazione diaver perso il controllo sul gioco, scoperta deibuchi economici da parte della famiglia,pressione e rabbia dei familiari, minacce diseparazioni, denunce, ecc.).Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale35


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Il campione dei giocatori: incroci tra variabiliI punteggi T alle scale di base, di contenutoe supplementari degli MMPI-2 ed i punteggiottenuti al SOGS sono stati incrociati traloro evidenziando le seguenti relazioni significative:- tra la scala clinica Hs (Ipocondria) e lascala supplementare PK (Disturbo post-traumaticoda stress): le ansie e le tensioni chenascono da debiti, pressioni familiari, minaccedi separazioni del coniuge, ecc. trovanonel giocatore una via di scarica attraverso ilcorpo invece che venire mentalizzate;- tra la scala supplementare PK e la scaladi contenuto HEA (Preoccupazione per lasalute) che conferma la somatizzazione dell’ansia:tanto più il giocatore è stressato eansioso tanto più somatizza e si preoccupaper la propria salute anche in assenza di motivireali;- tra la scala clinica della deviazione psicopatica(Pd) e il punteggio ottenuto al SOGS.In altri termini, tanto più sono elevati i trattiantisociali tanto più grave pare la dipendenzada gioco e viceversa.- tra la gravità della scala clinica Pd e lapresenza di debiti di gioco. Tanto più sonoseveri i tratti antisociali tanto più sono presentidebiti di gioco nel soggetto e viceversa. Sipotrebbe ipotizzare che gli aspetti antisocialifacilitino nel giocatore il passaggio all’atto, ilricorso a prestiti tramite banche, finanziarie,conoscenti fino a scivolare in veri e propri attidi microcriminalità per finanziarsi il gioco.Confronto con campioni della popolazionenormale e di eroinomaniIl profilo medio nel campione di giocatorimaschi è stato confrontato con il profilomedio del campione normativo italianomaschile tracciato su norme USA e con il profilomedio di un campione di eroinomani perle scale di validità e cliniche dell’MMPI-2.Non sono emerse differenze significative dalpunto di vista statistico tra i tre campioni. Èstata sottolineata una certa somiglianza tra ilprofilo del campione di giocatori e quello delcampione degli eroinomani rispetto al profilodel campione normativo italiano che, a differenzadegli altri due profili, è tutto spostatoverso il basso. Il profilo medio del campionedi giocatori è tendenzialmente più estremoanche rispetto a quello degli eroinomani. Nelcampione di giocatori, sembrano aggiungersiuna componente ipocondriaca (elevazionenotevole Hs), tratti d’ansia con rimuginazione,insicurezza, mancanza di fiducia in séstesso e apprensione (elevazione notevole perla scala Pt), un aspetto ipomaniacale (elevazionenotevole Ma) e uno stile di vita isolatoed estraneo rispetto al contesto sociale, caratterizzatoda ansia generalizzata, ostilità,aggressività, risentimento e inaccessibilitàemotiva (elevazione notevole per la scala Sc.ConclusioniLe caratteristiche di personalità degliutenti giocatori possono essere sintetizzate:- tratti antisociali;- tratti borderline e presenza di un Io fragilea cui il gioco sembra fare da “stampella”per acquisire valore e potere così come lasostanza per il tossicodipendente;- alterazioni del tono dell’umore conoscillazioni tra l’eccitazione ipomaniacale ela tristezza depressiva;- componente d’ansia legata ad esperienzeemotivamente traumatiche;- tendenza alla somatizzazione dell’ansiaattraverso sintomi ipocondriaci.Fonte: www.cedostar.it2.4 Il Gioco d’azzardo nel territorio di Pavia 13La ricerca è stata condottadall’Associazione ITACA, in collaborazio-13)Biganzoli A, Capelli A,.Capitanucci D., Smaniotto R., Alippi M. in Prospettive sociali e sanitarie, 2005. - 1, pp.36Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIne con il SerT di Pavia, tra il 2003 ed il2004. Lo studio si inserisce in una ricercaquantitativa e qualitativa più ampia che haconsiderato, oltre all’utenza in trattamentopresso i SerT per altri tipi di dipendenza,anche la popolazione generale residentenella provincia di Pavia e gli operatoripubblici che lavorano nell’ambito delledipendenze.Obiettivi:1. Valutare e dimensionare la prevalenzadel gioco d’azzardo tra i pazienti eroinomaniin trattamento presso i Sert;2. indagare le caratteristiche dei giocatorieccessivo e patologici e altri fattori dirischio associati.Metodologia e strumentiLo strumento utilizzato è analogo a quelloutilizzato dal gruppo regionale GAS nellaricerca sulla comorbilità tra Gap ed eroinopatia.Si è trattato di somministrare il questionarioSOGS, al quale sono state aggiunte,in una scheda-soggetto, alcune domandevolte a raccogliere dati socio-anagrafici erelativi ad una possibile familiarità, le indicazionisulle sostanze stupefacenti utilizzatenella vita, sui trattamenti in atto almomento dell’intervista, sulla co-presenzadi tossicomania e gioco d’azzardo, sulla frequenzadi gioco negli ultimi periodi ditempo. Il questionario è stato somministrato,tra novembre 2003 e gennaio 2004, aipazienti afferenti ai 3 SerT del territoriodella provincia di Pavia da operatori eternial SerT e non facenti parte dell’equipecurante, previo consenso da parte delpaziente. Il protocollo ha previsto, cosìcome già effettuato dal gruppo Gas, dirichiedere la partecipazione a tutti i soggettiin trattamento per dipendenza da eroinacome sostanza primaria, in carico in ciascunodei 3 sert in uno specifico momento temporale.Sono stati esclusi i pazienti con diagnosiprimaria di GAP o alcoldipendenza.Soggetti targetAl momento della realizzazione dell’indagine,nei 3 sert pavesi risultavano in caricocirca 900 utenti, dei quali 643 rispondevanoai criteri di reclutamento. Il campioneche ha effettivamente aderito alla ricercarisulta composto d 386 soggetti, pari al 60%del totale dei soggetti reclutabili. L’82% delcampione è di sesso maschile; l’età media èdi 35 anni; l’11,4% ha conseguito la licenzaelementare, il 60% ha conseguito il diplomadi scuola media inferiore ed il 25,4% quellosuperiore. Il37,6% risulta avere un’occupazionecome operaio ed il 24,5% è disoccupato.La metà del campione vive con lafamiglia di origine. Rispetto le sostanze utilizzate,oltre all’eroina, l’83,9% dei soggettiintervistati ha utilizzato cocaina, il 79,6%cannabinoidi, il 26% metadone illegale, il30,3% alcol ed il 22,5% gli psicofarmaci.L’88,8% dei soggetti del campione è poliassuntore.Al momento dell’intervista il trattamentomaggiormente seguito è quello farmacologico(87,9%), in particolare metadone(71,9%) e buprenorfina (20,0%), mentre il9,2% segue un trattamento integrato ed il3,4% solo colloqui psicologici.Principali risultati emersiSul campione totale, il 10,4% è un “giocatorepatologico”, mentre il 10,1% è “giocatoreeccessivo” ed il 79,5% un “giocatoresociale”. In tale ricerca le categorie dei giocatoripatologici ed eccessivi sono stateaggregate in un unico gruppo definito “giocatoriproblematici”. In questo modo il20,5% del campione costituito da soggettieroinomani in trattamento adotta comportamentiproblematici nei confronti del giocod’azzardo.Tipologia giochi praticatiI giochi praticati con frequenza sporadicadai giocatori problematici sono quelli definitid’azzardo “hard” (carte, scommesse sucavali o altri sport, dadi, casinò), mentre iDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale37


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011giocatori sociali risultano praticare maggiormentequelli “soft” (totocalcio,lotto, lotterie,gratta e vinci). Quando la frequenza di giocodiventa assidua, allora i giocatori problematicipraticano in percentuale maggiore,rispetto i giocatori sociali, i giochi d’azzardosia hard sia soft.Comportamenti di gioco e conseguenzePer i soggetti tossicodipendenti giocatoriproblematici i comportamenti più frequentilegati al gioco eccessivo riguardano il tornarea giocare per recuperare i soldi persi(79,3% vs 9,7% dei sociali), giocare piùtempo del previsto e più di quantici si eraprefissati (80,8% vs 13,5% dei sociali), ricevendocritiche altrui (64,9% vs 4,4%) edeterminando sensi di colpa (55,8% vs2,7%).PoliaddictionTra i soggetti poliabusatori, utenti cioèche hanno dichiarato di aver utilizzato più diuna sostanza nella loro vita oltre all’eroina,risultano giocatori patologici più frequentementedei soggetti monoabusatori. Tra i tossicodipendentigiocatori problematici, il14,5% risulta monoabusatore e l’85,5% unpoliabusatore (contro rispettivamente il25,5% ed il 74,5% dei giocatori sociali);- i giocatori problematici abusano maggiormentedi alcol rispetto i giocatori sociali(46,1% vs 26,3%), così come di cocaina(94,7% vs 81,1%);- rispetto la collocazione temporale delcomportamento di gioco, quando il soggettoabusa di sostanze risulta più alta la probabilitàdi associare altri comportamenti diaddiction (gioco d’azzardo). Il 49,5% deigiocatori problematici ha giocato eccessivamentesimultaneamente all’uso di eroina (vsil 30,2% dei giocatori sociali);- i giocatori problematici hanno praticatoun numero superiore di giochi rispettoquanto dichiarato dai giocatori sociali (5,26vs 3,14).Prevalenza per genereEsiste una correlazione significativa traGap e genere maschile: tra i maschi, i giocatorisociali risultano il 77,3% (f=91,2%) equelli patologici il 22,7% (f=8,8%).Familiarità al gioco d’azzardoEsiste una relazione significativa tragiocatori problematici e avere/aver avutogenitori giocatori, in particolare la madre:l’11,7% dei padri ed il 5,2% delle madridi giocatori problematici sono giocatorid’azzardo (contro rispettivamente il 5%dei padri e lo 0,7% delle madri dei giocatorisociali).Consapevolezza relativamente ai problemidel gioco d’azzardo nel territorioIl 77,2% degli utenti rispondenti alla specificadomanda ritiene che nel territoriopavese il gioco d’azzardo eccessivo o patologicosia un fenomeno presente,in particolarei giocatori problematici (93,6% contro il72,9% dei sociali).Conoscenza di risorse di aiuto per il giocod’azzardoL’85,5% degli utenti dichiara di non saperedove una persona potrebbe rivolgersi incaso di problemi connessi al gioco d’azzardo.Fonte: www.andinrete.it2.5 Ricerca sulla comorbilità tra gamblinge dipendenze da sostanzeIn collaborazione con l’AgenziaRegionale di Sanità Toscana e su finanziamentodell’U.F. di Educazione alla Salutedella ASL di Arezzo, da luglio 2006 a luglio2007 è stato realizzato un progetto di ricercasulla comorbilità tra gambling ed altreforme di addiction tra gli utenti del Ser.T.Zona Aretina (tossicodipendenti, alcolisti,tabagisti, giocatori).38Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIObiettivi1. Costruire un questionario mirato allavalutazione ed al dimensionamento delfenomeno della dipendenza e/o polidipendenzalegata al gambling.2. Raccogliere informazioni socio-demografichealla scopo di tipizzare i soggettifacenti parte del campione.3. Realizzare analisi epidemiologiche deidati raccolti per valutare la prevalenza digamblers tra gli utenti dei servizi per le tossicodipendenze.Metodologia e strumentiLo strumento utilizzato per la rilevazioneconsiste in un questionario face to face somministratodirettamente operatori del Ser.Tprecedentemente istruiti.Il questionario utilizzato si articola indiverse sezioni ed è stato costruito sulla basedi una attenta valutazione dei diversi strumentiadottati a livello internazionale perindagini con finalità simili. In particolare learee indagate sono state:- la storia clinica del paziente (tipologiadi utente, data e modalità di accesso al servizio,tipo di sostanza d’abuso);- le caratteristiche socio-demografiche(sesso, età, nazionalità, comune di residenza,stato civile, condizione abitativa, titolo distudio, professione e condizione giuridica);- l'abitudine al gioco con il test SOGS euna tabella riepilogativa per valutare la frequenzadi gioco e la spesa media per tipologiadi gioco;- il consumo di tabacco ed il test diFagerstrÖm;- i consumi di bevande alcoliche e il testCage (Cut, Annoyed, Guilty, Eye-opener);- il consumo di sostanze stupefacenti(dal questionario ESPAD);- il consumo di farmaci;Gli items relativi alle prime due sezionisono stati somministrati a tutti i soggetti delcampione, mentre le rimanenti sezioni(tabacco, alcol e sostanze) sono state esclusein funzione della tipologia di utente, inmodo da rilevare eventuali polidipendenze.Soggetti TargetIl campione si compone di circa 600utenti afferenti al SerT di Arezzo. Dal luglio2006 fino al 30 giugno 2007 è stato effettuatol'arruolamento dei soggetti. In particolare:- gli utenti già in carico sono stati consideratiquelli presenti al partire dal 1 Luglio2006, e la fase dell'arruolamento è duratacirca sei mesi dall'inizio dello studio;- i nuovi utenti afferenti al Ser.T sonostati arruolati ed intervistati entro il primomese dopo la presa in carico e durante tuttoil periodo previsto dallo studio;- i soggetti “appoggiati”, ovvero gli utentiafferenti al servizio ma non considerati incarico presso lo stesso, non sono stati inclusinello studio.Risultati principaliIl 5,2% degli utenti afferenti al Serviziosono risultati essere giocatori problematici opatologici. Tra questi è stata riscontrata unaleggera prevalenza dell’utenza maschile (il5,4% tra i maschi ed il 4,7% tra le emmine).Anche in relazione alla tipologia di utenzasono state individuate alcune differenze: trai soggetti già in trattamento la proporzione digiocatori problematici e patologici è del5,8%, mentre tra i nuovi utenti è del 3,3%. Igiochi riscontrati più frequentemente traqueste persone sono stati il Lotto, ilSuperEnalotto, il Gratta e Vinci e le Slotmachine legali. Disaggregando per tipo disostanza primaria, la prevalenza più alta èstata rilevata tra i soggetti tossicodipendenticon il 7,1%, seguiti dagli alcolisti e dai tabagisti(rispettivamente il 4,7% e l’1,1%). Sonostati indagati anche i comportamenti d’abusotra gli utenti gambler (N=25). Tra questisoggetti l’84% dichiara di essere un fumatoreabituale e il 67% di questi risulta avereuna dipendenza di livello medio o alto.Inoltre solo un soggetto è risultato positivo alDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale39


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011test CAGE, tuttavia ben il 16% rientra nellacategoria dei bevitori a rischio (determinatautilizzando le raccomandazioni OMS). Ilconsumo di sostanze illegali nella vitariguarda il 40% di queste persone e per 3 diloro si tratta di poliuso (da 2 a 5 sostanze psicotropeillegali).ConclusioniQuesti risultati confermano (anche secon valori leggermente inferiori) quanto giàampiamente riportato in letteratura relativamentealla comorbilità tra il GAP ed il consumodi alcol o altre sostanze psicotrope edè ormai noto che i soggetti afferenti ai Ser.T.rappresentano una popolazione selezionatae maggiormente propensa a sviluppare piùdipendenze patologiche.Fonte: www.cedostar.it2.6 Un anno e mezzo di terapia di gruppocon Giocatori d’Azzardo Patologici presso ilCentro di Terapia di Campoformido (UD):risultati a 6, 12, 18 mesi di trattamento 14ObiettiviValutare le modificazioni psicopatologichenel corso del trattamento di gruppoavvenuto presso il Centro di Terapia diCampoformido (Ud) su di un campione diGiocatori d’Azzardo Patologici (GAP),secondo i criteri del DSM-IV (ManualeDiagnostico e Statistico dei DisturbiMentali).Soggetti, metodologia e strumentiIl campione sperimentale, costituito da 63Giocatori d’Azzardo Patologici, è stato postoa confronto con un gruppo di controllo (52soggetti), per valutare le modificazioni psicopatologichedi specifiche variabili di stato(auto-percezione della persona al momentodella compilazione del test) e di tratto (caratteristichestabili della personalità).I giocatori sono stati valutati prima e inseguito a 6, 12, 18 mesi di terapia.Le batterie di test utilizzate sono state leseguenti:- Brief Psychiatric Rating Scale di Overalle Gorham;- South Oaks Gambling Scale di Lesieure Blume;- Beck Depression Inventory di Beck;- State-Trait Anxiety Inventory 1 e StateTrait Anxiety Inventory 2 di Spilberger;- Barrat Inpulsiveness Scale 11 di Barratt;- Temperament Character Inventory diCloninger at al.RisultatiSono state osservate notevoli differenzetra il gruppo sperimentale GAP e gruppocontrollo:- i Giocatori d'Azzardo Patologici hannoottenuto punteggi significativamente piùelevati nella valutazioni delle variabili relativealla Depressione, all'Ansia di stato e ditratto, all'Impulsività e in quella dei trattispecifici di Ricerca di Novità (Estrema sensibilitàagli stimoli nuovi ed eccessivo coinvolgimento,in risposta agli stessi, in attivitàesplorative culminanti in genere con il raggiungimentodi decisioni avventate),Dipendenza dalla Ricompensa (Tendenzaalla produzione (o al mantenimento) dicomportamenti specifici in funzione disegnali di ricompensa o della cessazione distati di disagio) e Trascendenza (Tendenzaalla completa partecipazione in situazioni diestremo coinvolgimento, nel contesto direlazioni o di attività specifiche di cui il soggettoè protagonista; identificazione con lanatura/spiritualità) mentre nessuna differenzaè stata riscontrata nelle dimensioni diEvitamento del Danno (Tendenza alla cessa-14)De Luca R., Pitti P., in Rivista di Psichiatria, vol. 42, n.1, giugno 2007, pag 189-204.40Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIzione di un comportamento in risposta aduna punizione) e Persistenza(Intensificazione nel livello di produzione diun comportamento, anche in circostanzepercepite come frustranti e faticose, in previsionedi una ricompensa).- I Giocatori d'Azzardo Patologici inTrattamento (GAPT) non riportano episodidi gioco d'azzardo ed evidenziano punteggimaggiori nelle dimensioni Dipendenzadalla ricompensa, Ricompensa eCooperatività rispetto a coloro che hannoabbandonato la terapia.- Nel corso della psicoterapia di gruppoè stata altresì osservata una progressiva riduzionenei livelli di Depressione, Ansia distato e tratto ed impulsività, oltre ad unariduzione nei punteggi relativi ai trattiEvitamento del Danno, Dipendenza dallaRicompensa, Autodirettività e Cooperatività.- Dal confronto (dopo 18 mesi di terapia)tra Giocatori d’Azzardo Patologici inTrattamento ed il gruppo di controllo emergecome i giocatori risultano (a livelli nonpatologici) più depressi, ansiosi, impulsivi emanifestino valori più alti di Ricerca di novitàe Trascendenza, mentre ottengono punteggiinferiori nelle dimensioniAutodirettività e Cooperatività.ConclusioniIl presente studio ha reso possibile:- sottolineare le differenze psicopatologichefra giocatori e soggetti di controllo;- identificare le caratteristiche di stato edi tratto dei giocatori che interrompono eche proseguono il trattamento;- monitorare le modificazioni psicologichenel corso della terapia;- evidenziare l’efficacia della terapia digruppo a lungo termine nel trattamento del GAP.I Giocatori in Trattamento pur manifestandodelle differenze caratteriali e temperamentalirispetto ai soggetti di controllonon presentano episodi di gioco d’azzardo.L’elevata Ricerca di Novità eTrascendenza, nonché le basseAutodirettività e Cooperatività, esprimonole caratteristiche dei GAP e presumibilmenterappresentano i fattori di rischio perlo sviluppo di un gioco patologico.Fonte: www.sosazzardo.itPARTE 3DATI EMERSI DAL QUESTIONARIO PREDI-SPOSTO DALL’OEDT DI LISBONA SULL’ATTI-VAZIONE DI PROGETTI DI PREVENZIONE,SOMMINISTRATO AGLI UFFICI REGIONALIE DELLE PROVINCE AUTONOME DAL CNRNELL’ANNO 2007Nella maggior parte delle regioni italiane,sia nel Piano sociale integrato regionale2007-2010 sia nelle Linee di indirizzo sulletossicodipendenze 2006-2008, si riconoscecome prioritari, o risultano menzionati ufficialmente,interventi di prevenzione selettivae mirata rivolta a soggetti con problematichelegate al gioco d’azzardo (Figura 1.0).Figura 1.0 Progetti menzionati o riconosciuticome prioritari a livello regionale riguardantile problematiche legate al gioco d’azzardo.Progetti menzionati/riconosciuti prioritariProgetti non menzionati o riconosciutiElaborazione sui dati dell’indagine con questionariEMCDDA alle RegioniDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale41


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011L’ITALIA CHE GIOCA: uno studio su chi giocaper gioco e chi viene “giocato” dal giocoAutori del rapportoLuca BastianiOlivia CurzioMercedes GoriEmanuela ColasanteValeria SicilianoRosanna PaniniPaolo Jarre*Sabrina MolinaroIstituto di Fisiologia Clinica - CNR - Sezione diEpidemiologia e Ricerca sui Servizi Sanitari.*Dipartimento "Patologia delle dipendenze" ASL TO3 Regione Piemonte, Direzione scientifica del Progetto"Il gioco è una cosa seria".Capitolo 1L’ITALIA CHE GIOCAIl gioco d’azzardo 1 è un fenomeno inforte espansione. Negli ultimi anni questaattività ha coinvolto quote sempre più ampiedella popolazione, divenendo così di rilevanteimportanza economica e di notevoliproporzioni sociali. Nonostante le crescentidifficoltà economiche delle famiglie italianeci sono sempre più persone che amano giocared’azzardo. La passione per il gioco nonconosce crisi e i dati pubblicatidall’Amministrazione Autonoma deiMonopoli di Stato (AAMS), relativi al trend2003 2009, parlano chiaro.Dal 2003 in poi, il comparto del giocolegalizzato ha registrato raccolte di ammontaresempre maggiore. L’aumento del numero digiocatori è stato determinato da più fattoricome la continua differenziazione dei giochiesistenti, la diffusione capillare di luoghi dovegiocare (la trasformazione delle tabaccheriein veri e propri piccoli “casinò”, le slot machinenei bar, la crescita esponenziale delleforme di azzardo online) e una maggioreaccessibilità in termini di somme necessarieda impegnare per iniziare a giocare. Si èriscontrata dunque un’evoluzione nell’offertae nella pratica del gioco d’azzardo che hagenerato un aumento della quantità di denaroinvestito. Nella maggior parte dei casi il giocod'azzardo e le scommesse sportive rappresentanouna forma di divertimento praticataoccasionalmente, nel tempo libero. In alcunicasi però tale pratica può sfuggire al controllodel giocatore, diventando una forma di”addiction” (gioco d’azzardo patologico) nonsempre facile da definire in maniera esaustiva.Con l’obiettivo di comprendere meglio i comportamentilegati al gioco e le caratteristichedei giocatori e di coloro che sviluppano unadipendenza dal gioco, è stato realizzato unostudio a livello nazionale 2 .Sono 15 milioni gli Italiani che giocano: il38,3% della popolazione Il giocatore: uomotra i 25 e i 44 anni, istruito; single e con unabuona occupazioneLa ricerca è stata realizzata attraverso lacompilazione anonima di un questionarioricevuto per posta. Il campione di soggettiintervistati è stato scelto casualmente dalleliste anagrafiche dei comuni selezionati.Sono circa 15 milioni gli Italiani che riferisconodi aver giocato somme di denaro1)Per “gioco d'azzardo” ci si riferisce a qualsiasi gioco in denaro interamente fondato sull'alea, indipendentementedal fatto che si tratti di gioco lecito o meno.2)Lo studio IPSAD® 2007-2008 (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs), è un’indagine di prevalenzafinalizzata al monitoraggio di comportamenti di dipendenza/addiction nella popolazione generale, secondo gli standardmetodologici definiti dall’Osservatorio Europeo sulle droghe e Tossicodipendenze di Lisbona (EuropeanMonitoring Centre for Drugs and Drug Addiction - EMCDDA). Il questionario utilizzato raccoglie informazioni sull’abitudineal gioco in denaro, sull’intensità della propensione al gioco, sul gioco d’azzardo patologico, attraverso la scalaCanadian Problem Gambling Index Short Form..42Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIuna volta nel corso della vita (38,3% dellapopolazione 15 64 anni), questa stima èrelativa al 50% dei maschi e al 29% delledonne che hanno partecipato allo studio.L’identikit del giocatore “una tantum”descrive un uomo giovane, tra i 25 e i 44anni, con un livello di istruzione medio altoche vive da solo o con amici ed ha un lavoroaffermato, come l’imprenditore o il dirigente.Giocano meno le casalinghe e i pensionati,le persone con figli oppure i commercianti oi liberi professionisti. Si gioca di più nelleregioni del sud Italia, infatti dalle prevalenzeregionali, risulta più diffuso il gioco tra i residentidel Molise (57,5%), seguiti dalla popolazionecampana e da quella siciliana (rispettivamente51,5% e il 50,7%). I territori regionalicon percentuali più basse di giocatorisono invece la Valle D’Aosta e il Trentino AltoAdige con il 31,9%.Sono i giovani tra i 25 e i 34 anni a giocaremaggiormente Si gioca di più nelle regionidel Sud ItaliaNello studio si chiede alle personequanto disapprovino chi gioca e quantopensino che sia rischioso giocare, infatti,insieme alla approvazione/disapprovazionerispetto al gioco, uno dei principali processipsicologici che si manifesta nei giocatoririguarda l’atteggiamento verso il rischionelle pratiche di gioco. Il comportamentodi risk taking (assunzione di rischio) crescecon l’aumentare della familiarità degli individuicon il gioco che produce forte eccitazionesia per la suspance nell’attesa delrisultato, sia in seguito alla stimolazioneper l’eventuale vincita.Il 71% della popolazione italiana percepiscecome rischioso il gioco d’azzardo masolo il 60% disapprova i giochi in cui si vinconoo perdono soldi. Tra le donne tali percentualisi attestano rispettivamente intornoal 76% e 66%, mentre tra gli uomini intornoal 66% e 54% (percezione del rischio edisapprovazione).Circa il 10% degli intervistati tra i 15 ed i64 anni (oltre 3 milioni di persone), quindi,pur avendo la consapevolezza della pericolositàdel gioco per i rischi ad esso connessi,non esprime un giudizio negativo sul fattoche lo si pratichi.Analizzando gli stessi concetti separatamenteall’interno della categoria dei giocatorie di quella di coloro che non hannomai giocato, emerge che il 61% dei giocatoripercepisce il rischio rispetto alle pratichedi gioco ed il 42% lo disapprova; invecetra i “non giocatori” l’80% ritienerischioso tale comportamento e il 74% lodisapprova. Ciò significa che sia la percezioneche la connotazione negativa dell’aspetto“rischio” è nettamente inferiore trai giocatori; tra di essi oltre 1/3 (39%) nonpercepisce il gioco come rischioso (il doppiorispetto al 20% dei non giocatori) e tracoloro che invece il rischio lo rilevano circa1 su 3 non disapprova il comportamento(contro meno del 10% dei non giocatoriche definiscono rischioso il gioco).Chi gioca percepisce meno il rischio e lodisapprova menoConfrontando coloro che hanno dichiaratodi aver giocato d’azzardo almeno unavolta nella vita con quelli che non lo hannomai fatto è stato possibile identificare alcunevariabili di tipo socio demografico associateal gioco d’azzardo.Welte (2002) afferma che avere un livellosocio economico alto è maggiormente associatoal gioco d’azzardo. Sono però gli individuicon un basso livello economico adessere più frequentemente giocatori problematici.Sono state riscontrate inoltre correlazionipositive tra gioco d'azzardo e abuso dialcol e di sostanze illecite (Welte 2004).Oltre ad essere giovane e di sessomaschile, i fattori individuali correlati algioco sono il possesso di un diploma discuola media superiore o un livello di istruzionemaggiore e il vivere da solo.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale43


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Associazioni positive si sono riscontrateinoltre tra chi ha altri comportamenti arischio come l’uso di sostanze legali comel’alcol (binge drinking) o le sigarette (consumoquotidiano) e di sostanze illegali (usonegli ultimi dodici mesi). Il gioco è inoltreassociato a varie tipologie di comportamentiaggressivi.L’indicatore di confronto scelto è il rapportotra la probabilità di essere giocatorenei soggetti che presentano la caratteristicain esame e la probabilità di esserlo tra i soggettiche non presentano la caratteristica inesame (Odds-Ratio). Un OR>1 definiscecaratteristiche “positivamente” associate alprofilo di giocatore, viceversa un OR


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIper il terzo anno consecutivo fa registrare ilsegno meno, mentre dal 2003 al 2005 sisono registrate tendenze di incassi in aumentoInfine, per quanto concerne la spesamedia pro capite per il gioco e considerandosolo la popolazione Italiana maggiorenne,indipendentemente dal fatto che si sia giocatoo meno in denaro nella vita, nel 2009l’importo investito da ogni italiano ha superatoper la prima volta i 1.000 euro.Prendendo in esame la prima annualità incui la quota investita era pari a 326 euro, nel2006 questa è quasi raddoppiata ed è risultatapari a 956 euro nel 2008 .Oltre i 1.000 euro la spesa procapite nel2009Capitolo 2IL GIOCO TRA RAGAZZILa “febbre del gioco" non risparmia iragazzi. Poco più di un milione di studentiitaliani delle scuole superiori dice di avergiocato soldi almeno una volta nel corso del2009, e sono i maschi a giocare di più rispettoalle femmine.Nell’ultimo decennio si è assistito ad unincremento del numero di studenti coinvoltinel gioco d’azzardo e, sebbene in Italia siavietato ai minori di 18 anni, nel 2009 circa420.000 studenti e 250.000 studentesseminorenni hanno giocato d’azzardo.Tra i giochi preferiti dai giovani dientrambi i generi risulta in pole position ilGratta e vinci, seguito dalle ScommesseSportive e Lotto/Superenalotto.Tipicamente maschili sono invece lemacchine da gioco elettroniche. Tra gli studentigiocatori il 6% ha puntato, perdendo ovincendo, più di 50 euro nell’ultimo meseed lo 0,4% ha un profilo di rischio problematico.Anche in questo caso sono i ragazzia far rilevare i profili più gravi. Il fenomeno èlargamente diffuso nel Sud Italia. Nonostantesiano di più i maggiorenni a giocare, tra iminorenni il 55,5% degli studenti maschi e il34,6% delle studentesse riferisce di averfatto giochi in cui si vincono o perdono soldialmeno una volta nel corso dell’ultimo anno.In generale, in tutta Italia, il fenomeno interessacirca 450.000 studentesse e 720.000studenti, ovvero il 47,1% dei giovani dellescuole medie superiori.Più di un milione di studenti ha giocato consoldi nel 2009Per valutare la diffusione del gioco tra glistudenti è stato condotto uno studio esplorativoa livello nazionale secondo gli standardadottati dall’indagine europea ESPAD1. Lametodologia prevede la compilazione di unquestionario anonimo, autocompilato all’internodelle classi delle scuole selezionatecasualmente.Nel 2000, il 39% degli studenti italianiha riferito di fare giochi in cui si vincono operdono soldi con una frequenza riportatacompresa tra “poche volte l’anno” e “quasiogni giorno”. Questa percentuale aumentagradualmente nel corso degli anni, giungendonel 2009 intorno al 51,6%.Tra gli studenti il fenomeno è maggiormentediffuso nelle regioni del Sud Italia: laCampania in testa, seguita dalla Basilicata ela Puglia. Le aree in cui invece i giovani riferisconoin misura minore di giocare denarosi concentrano nel Nord Est: il Trentino AltoAdige, il Friuli Venezia Giulia ed il Veneto.Lo studio ESPAD (The European SchoolSurvey Project on Alcohol and other Drugs),è una indagine di prevalenza con l’obiettivodi monitorare i consumi di sostanze psicoattive(lecite ed illecite) e diversi comportamentia rischio nella popolazione italianascolarizzata, secondo gli standard metodologicicondivisi a livello Europeo (Hibell et al.2009) e definiti dall’Osservatorio Europeosulle droghe e Tossicodipendenze di Lisbona(European Monitoring Centre for Drugs andDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale45


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Drug Addiction - EMCDDA). Il questionarioutilizzato raccoglie inoltre varie informazionisull’abitudine al gioco in denaro, sull’intensitàdella propensione al gioco, sullesomme giocate, la tipologia, i luoghi predilettie sul gioco d’azzardo patologico, attraversola scala South Oaks Gambling ScreenRevised for Adolescents (SOGS-RA), strumentocostruito per la valutazione, negliadolescenti, del grado di problematicità connessoalla pratica del gioco d’azzardo.In 10 anni gli studenti giocatori sono aumentatidel 25% Il gioco è più diffuso al SudLa diffusione del gioco nella popolazionescolarizzata non sembra assumere quindidistribuzione differente a livello regionalerispetto a quanto osservato nella popolazionegenerale.Ad essere maggiormente attirati dalgioco sembrerebbero i maschi del SudItalia: circa due studenti su tre hanno riferitodi aver giocato negli ultimi dodici mesi.Il fenomeno, tuttavia, non risparmia le coetaneemeridionali, in particolare in Siciliadove le studentesse “giocatrici” sono quasiil doppio del Veneto.Al fine di capire meglio la natura del“legame” che gli studenti hanno col giocod’azzardo, si è indagata la tipologia e i postipiù frequentati per giocare tra tutti i “giocatori”.È noto che la partecipazione a più tipologiedi giochi è fortemente predittiva delgioco d’azzardo patologico. Giochi che fornisconoun feedback immediato rispetto alrisultato sono più coinvolgenti rispetto adaltre forme di gioco, quindi hanno una maggioreprobabilità di produrre dipendenza(Griffiths, 1995). In Italia, abbastanza diffusorisulta l’impiego di apparecchiature informaticheche implicano due fattori importanti:primo l’affrettata ripetitività del tentativo successivoche non consente la rielaborazionedel gioco precedentemente effettuato,secondo l’esiguità della singola giocata cheabbassa la soglia di percezione del dannoderivante da tale comportamento. L’aumentodella disponibilità di questi dispositivi comele macchine elettroniche da gioco è riconosciutocome un fattore associato all’aumentodel gioco d'azzardo problematico.La partecipazione a più tipologie di giochi èfortemente predittivo del gioco d’azzardopatologicoCirca i due terzi degli studenti ‘giocatori’in Italia ha preferito dilettarsi con il “Gratta evinci” e altre lotterie istantanee, nell’ultimoanno si è passati dal 59% (dato 2008) al63%. Pratica ampiamente diffusa, soprattuttotra gli studenti di genere maschile, è l’effettuarescommesse sportive. La terza tipologiadi gioco in ordine, che ha inoltre subitoun incremento nell’ultimo anno, è ilLotto/Superenalotto (dal 20% nel 2008 al26% nel 2009).Le preferenze per le tipologie di giocosono abbastanza diverse tra i generi; se imaschi preferiscono giochi che coinvolgonolo sport come le “Scommesse sportive” (vedicalcio, ippica, etc.) o gli “skill game” cheprevedono l’utilizzo di carte come il“Poker”, la maggior parte delle studentessepredilige giochi più ‘immediati’ come il“Gratta e vinci o Lotto istantaneo”. Nonsembrano esserci invece differenze di genereper quanto riguarda il“Lotto/Superenalotto” e gli “Altri giochi conle carte”.I giochi preferiti: Gratta e vinci e Lotterie istantaneeI ragazzi preferiscono gli Skill gameI giovani italiani prediligono situazioni digioco solitario: il gratta e vinci/lotto istantaneorisulta infatti il gioco in denaro preferitonell’intera penisola . Per tutta l’area del nordItalia segue, al secondo posto, il lotto/superenalottofatta unica eccezione per laLombardia e l’Emilia Romagna dove alsecondo posto troviamo le scommesse sportive.Nelle regioni del centro, sud ed isole alsecondo posto tra le preferenze dei giovani46Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIritroviamo le scommesse sportive fatta eccezioneper Umbria, Marche, Lazio e Abruzzoin cui risultano preferiti altri giochi con lecarte ed in Sardegna, lotto/superenalottocosì come nelle regioni del Nord.L’analisi dei contesti di gioco può essere unimportante indicatore per comprendere lemotivazioni che spingono i giovanissimi a trascorrereil tempo giocando soldi. I ragazzi preferisconoi locali pubblici non dedicati esclusivamenteal gioco (bar, tabaccherie, pub...), lecase private e le sale scommesse. Il gioco virtuale(internet, telefono cellulare) viene effettuatoin poco meno del 10% dei casi.I posti preferiti per giocare: bar tabaccherie, pubDi grande interesse anche lo studio delledifferenze di genere; mentre “bar, tabacchi epub” sono sia per i ragazzi che per le ragazzerisultano il contesto di gioco preferito cosìcome la “casa propria o di amici”; differenzesi osservano per quel che riguarda le “saledove si effettuano scommesse”, tali luoghisono al terzo posto nelle preferenze deimaschi. Al terzo posto per le “giocatrici”invece ci sono le “Sale giochi”, sebbenesiano frequentate il doppio dai coetanei.Non sembrano esserci differenze di genereinvece per ciò che riguarda le “Sale bingo”.I bar, tabacchi e pub appaiono come iluoghi preferiti dagli studenti di tutte leregioni d’Italia: fanno eccezione solo laPuglia e la Sicilia in cui tali luoghi risultanoi privilegiati al pari del gioco effettuatoa casa propria o di amici. Al terzo posto trai luoghi di gioco preferiti dagli studenti dietà compresa tra i 15 ed i 19 anni sono lesale scommesse. Eccezione a tale andamentogenerale sono la Campania eCalabria dove i valori percentuali chefanno riferimento a tali luoghi sono moltosimili a quelli rilevati per il gioco effettuatoa casa di amici. Differenze sostanziali siosservano nelle isole: mentre la Sicilia hauna distribuzione molto simile alle regionidel Sud Italia, la Sardegna sembra avvicinarsialle preferenze dell’Italia NordOccidentale. Il gioco virtuale (su internet)è maggiormente diffuso nel Meridione e inSicilia, mentre almeno un giocatore sudieci in Veneto è stato in un casinò.Particolarmente interessante risulta l’analisidella frequenza del gioco e l’entità dellesome giocate negli ultimi trenta giorni, caratteristichefortemente predittive del giocod’azzardo patologico.La frequenza di gioco negli ultimi dodicimesi è molto diversa tra i generi: se la metàdei maschi ha giocato dalle 3 alle 19 volte,la metà delle femmine ha solo “provato”giocando una o due volte. Un 15% deglistudenti giocatori invece ha giocato “20 opiù volte”, dato in aumento rispetto al 2008:nello scorso anno si attestava infatti intornoal 13%; incremento dovuto soprattutto adun maggior numero di “giocatori frequenti”tra i maschi.La maggior parte dei “giocatori”, haspeso nell’ultimo mese al massimo 10 euro,tuttavia esiste un 6% degli studenti “giocatori”che riferisce di aver speso cifre che vannooltre i 50 euro nell'ultimo mese; tali valoririmangono sostanzialmente stabili rispetto aquanto rilevato nel corso dell’anno 2008.Analisi della frequenza del gioco Il 6% deglistudenti ha speso più di 50€ nell’ultimo meseGli studenti coinvolti in vari comportamentia rischio come ad esempio l’uso ol’abuso di sostanze psicoattive legali ed illegali,l’essere coinvolti in rapporti sessualinon protetti, l’aver avuto guai con la poliziao l’aver speso più di 50 euro la settimanasenza il controllo dei genitori hanno unamaggiore probabilità di essere “giocatori”.Un’associazione positiva col gioco si rilevaanche per ciò che concerne attivitàsedentarie nel tempo libero, come giocarespesso col PC, navigare spesso in internet ostare davanti alla TV più di 4 ore al giorno.Leggere spesso libri per piacere ed averedegli hobby sono invece caratteristiche cheDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale47


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011non si associano all’aver giocato. Sono inoltreprotettive rispetto al comportamento instudio l’aver cura di oggetti, animali e persone,l’essere soddisfatto di sé e della propriasituazione finanziaria, nonché del propriorapporto con i genitori i quali esercitano uncerto controllo nei confronti del figlio.Il gioco è associato all’uso di sostanze psicoattive.Capitolo3IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICOIl gioco, che costituisce per molti un semplicestrumento di piacere legato ad alcunimomenti della vita, per altri può diventareuna malattia caratterizzata da dipendenza eda importanti problemi psicologici oltre cheda risvolti dannosi a livello economico, lavorativo,sociale, familiare, relazionale ecc.Perdere denaro al gioco può spesso innescareuna coazione al gioco, motivata dall’esigenzadi recuperare il denaro perso (lacosiddetta “rincorsa della perdita”); moltigiocatori problematici ritornano regolarmentea giocare per tentare di recuperare il denaroperso. Questa modalità può portare il giocatoread investire quantità di denaro sempremaggiori per rifarsi delle perdite subitecon il rischio di ritrovarsi a registrare perditedi denaro sempre maggiori.Nel 1980 il gioco d’azzardo patologico(GAP) è stato inserito, dall’APA (AmericanPsychiatric Association), nella terza versionedel Manuale Statistico e Diagnostico deiDisturbi Mentali (DSM III). Il GAP ha assuntocosì il valore di una vera e propria patologiapsichiatrica rimanendo classificato,all'interno dei disturbi del controllo degliimpulsi, anche nel DSM III R (1987), nelDSM IV (1994) e nel DSM IV TR (2001).L’APA ha stabilito che per diagnosticareuna sindrome da GAP devono essere soddisfattiun criterio di inclusione: “persistente ericorrente comportamento maladattivo legatoal gioco d’azzardo che compromette leattività personali, familiari e lavorative”; edun criterio di esclusione: “il comportamentodi gioco d’azzardo non è meglio attribuibilead un episodio maniacale”.Il sistema classificatorio DSM IV, invece,propone i seguenti criteri diagnostici e laseguente definizione."Il soggetto deve mostrare un persistente ericorrente comportamento di gioco d'azzardodisadattivo, in cui il bisogno di giocare èincontrollabile, e si deve riconoscere inalmeno 5 delle situazioni elencate di seguito:- è eccessivamente assorbito dal giocod’azzardo (per esempio, il soggetto è continuamenteintento a rivivere esperienze trascorsedi gioco, a valutare o pianificare laprossima impresa di gioco, a escogitare imodi per procurarsi denaro con cui giocare);- ha bisogno di giocare somme di denarosempre maggiori per raggiungere lo statodi eccitazione desiderato;ha ripetutamente tentato di ridurre, controllareo interrompere il gioco d’azzardo,ma senza successo;- è irrequieto o irritabile quando tenta diridurre o interrompere il gioco d’azzardo;- gioca d’azzardo per sfuggire problemio per alleviare un umore disforico (per esempio,sentimenti di impotenza, colpa, ansia,depressione);- dopo aver perso al gioco, spesso tornaun altro giorno per giocare ancora (rincorrendole proprie perdite);- mente ai membri della propria famiglia,al terapeuta, o ad altri per occultare l’entità delproprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo;- ha commesso azioni illegali come falsificazione,frode, furto o appropriazioneindebita per finanziare il gioco d’azzardo;- ha messo a repentaglio o perso unarelazione significativa, il lavoro, oppureopportunità scolastiche o di carriera per ilgioco d’azzardo;48Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI- fa affidamento sugli altri per reperire ildenaro per alleviare una situazione economicadisperata causata dal gioco (una “operazionedi salvataggio”).Il GAP è compreso nella categoria deiDisturbi del Controllo degli Impulsi nonaltrove classificati, insieme alla cleptomania,alla piromania, alla tricotillomania e aldisturbo esplosivo intermittente. Questepatologie presentano alcuni punti in comunecon il GAP, come:• l’incapacità di resistere agli impulsi, aidesideri o alla tentazione di compiere attinocivi per se stesso o per gli altri;• un senso crescente di tensione o eccitazioneaffettiva prima di compiere l’azione;• un senso di piacere, di gratificazione odi liberazione mentre si commette l’azione;• atti notevoli compiuti senza pensare ailoro effetti sulla vita.La sistemazione che il GAP ha trovato nelDSM è oggi molto criticata e il dibattito nellaletteratura scientifica è tuttora in corso. Negliultimi anni si è molto discusso se considerareil GAP come un disturbo del controllodegli impulsi oppure come una forma diaddiction. Alcune indagini attribuiscono unruolo fondamentale all’impulsività nel comportamentodi gioco, sottolineando correlazionitra il gioco d’azzardo e le disfunzioninel controllo degli impulsi. Altre ricercheidentificano il GAP come dipendenza, intesacome assoggettamento fisico dell’individuoda parte di una sostanza che agisce e modificail funzionamento chimico dell’organismo.Attualmente prevale quest'ultima posizionee la task force che sta preparando ilDSM V ha accettato la proposta di riclassificareil GAP insieme agli altri disturbi additivida sostanze psicoattive nella neoistituitacategoria “Addictions and related disorders”che sostituisce, proprio per includere il GAP,la precedente “Substance use disorders”.Diversi sono stati gli strumenti utilizzatiper la diagnosi del disturbo da GAP: quellipresi in prestito dalla clinica tradizionalecome il Minnesota Multiphasic PersonalityInventory (MMPI), o il 16 Personality Factors(16 PF) e quelli costruiti appositamentecome il South Oaks Gambling Screen(SOGS) e il Canadian Problem GamblingIndex (CPGI).Le cause dell’abitudine al gioco d’azzardosono molte e possono essere correlate adiversi fattori, come la storia personale delsoggetto, l’ambiente culturale in cui un individuovive, le esperienze di vita che hannocontribuito a definire gli aspetti di personalità,oppure all’influenza che il gioco ha avutonell’esistenza individuale o ancora a come ilsoggetto percepisce il gioco.Nella letteratura scientifica sono riferitealcune correlazioni ricorrenti con il giocod’azzardo problematico, ma nonostantetutto non è ancora stato possibile effettuareinferenze certe, riguardanti i reali motivi deldisordine comportamentale rispetto alle pratichedi gioco. La manifestazione di comportamentiproblematici nell'ambito del gioco,infatti, non può essere attribuita a singolecause, ma alla presenza di più fattori(Lavanco, Varveri, 2001).Come illustrato precedentemente, lo studiocondotto, ha rilevato una maggiore propensioneal gioco soprattutto nei giovanimaschi ed in particolare nelle regioni delSud Italia.Esso ha però inteso anche valutare, construmenti specifici, la presenza o meno diaspetti problematici rispetto al gioco. In primaistanza è stato somministrato lo strumento”Lie/BET questionnaire” 1 , test di screening uti-1)”Lie/BET questionnaire” di Johnson et al. (1998), strumento di screening veloce per il gioco d'azzardo problematico/patologico.Il test si compone di due domande: una riguarda l’impulso ad aumentare la quantità di denaro spesanel gioco e l’altra riguarda l’abitudine a tenere nascosta l’entità del gioco ai familiari. La risposta affermativa alle duedomande indica una relazione problematica con il gioco.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale49


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011lizzato in contesti non clinici che permette inmaniera semplice di discriminare tra gioco“sociale” e gioco “problematico”.Il 12% degli italiani che giocano denaroha riferito di aver percepito l’impulso a giocaresomme di denaro sempre più consistenti(Uomini 14%, Donne 10%), mentre i giocatoriche tengono nascosta l’entità del denarospeso sono il 6%; questo aspetto si rileva inmisura maggiore negli uomini (Uomini 8%;Donne 3%).L'insieme di due risposte affermative individuala possibile problematicità alle pratichedi gioco: sono il 3,3% i soggetti che rispondonoaffermativamente ad entrambe le domande(Uomini 4,6%, Donne 1,7% ), una percentualeequivalente a circa 500.000 persone.Mezzo milione di italiani afferma di mentiresull’entità di soldi spesi e di sentire l’impulsodi aumentare la posta in giocoL’impulso ad aumentare la quantità didenaro spesa nel gioco e l’abitudine a tenerenascosta l’entità del gioco ai familiari assumonoproporzioni differenti a seconda della areageografica di residenza. Gli italiani che tendonoin misura maggiore a giocare importisempre più elevati sono i residenti nel territoriodella Calabria, seguiti dai giocatori dellaBasilicata e quelli dell’Abruzzo, mentre sonoi marchigiani ad avere meno frequentementecomportamenti di questo genere.Le regioni dove viene maggiormente celatol’importo di denaro speso nel gioco sono laCalabria e la Basilicata, assieme alla Puglia edalla Valle d’Aosta.Il presente studio ha previsto inoltre la rilevazionedelle problematiche connesse algioco attraverso uno dei più conosciuti strumentidi screening per il gioco, il CanadianProblem Gambling Index (CPGI).Il Canadian Problem Gambling Index èun questionario strutturato che approfondiscetemi centrali per i giocatori, al fine didistinguere comportamenti di gioco socialee patologico; è di facile e rapida compilazionee può essere utilizzato sia per una valutazioneiniziale sia per confermare un’ipotesidiagnostica.È costituito da 9 item relativi agli stili comportamentaliinerenti il gioco d'azzardo negliultimi 12 mesi, quali: senso di colpa nel giocare,perdita di controllo del comportamento,il cercare di recuperare il denaro perso, glieffetti sulla salute ed i problemi finanziari. Lecategorie di risposta sono le stesse per ognunodei 9 item: "mai", "a volte", "spesso" e"quasi sempre ", rispettivamente con punteggio0, 1, 2 e 3.L’80% dei giocatori ha un profilo “non arischio”. Il 20% circa, pari a 3 milioni di persone,potrebbe invece essere a rischio, inmisura differente, per tale disturbo: il 14,4%rischio minimo, il 4,6% rischio moderato.Una quota pari allo 0,8% della popolazione(circa 120.000 persone) risulta invece appartenerepropriamente al profilo del giocatorepatologico.Il CPGI ha un range di punteggio compresotra 0 e 27 che descrive diversi livelli problematicidi gambling.Un punteggio di 0 indicache non esiste alcun problema, uno compresofra 1 e 2 indica una modalità di gioco d'azzardoa basso rischio, fra 3 e 7 a rischiomoderato, mentre un punteggio che si attestafra 8 e 27 indica una condizione problematica/patologicarispetto al gambling.3 milioni di Italiani sono a rischio di sviluppareuna dipendenza dal giocoIl ritratto del “gambler” (giocatore con profilidi rischio da moderato a grave) illustra unindividuo giovane, tra i 15 e i 24, che vive conla famiglia di origine o da solo con a caricoun figlio. È di sesso maschile con un livello diistruzione medio basso e spesso non ha unlavoro fisso oppure è occupato come operaioo artigiano. Analizzando la distribuzione geograficadei “gambler”, si può osservare che leregioni che hanno una quota maggiore di giocatoricon profilo di rischio moderato o gravesono la Puglia, la Calabria, la Campania,50Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIl’Abruzzo e il Veneto. La prevalenza in questeregioni si attesta infatti tra il 7,5% e il 9,2%,mentre risulta inferiore la quota di soggetticon potenziale rischio rispetto al gioco neiterritori della Sicilia, della Toscana, delPiemonte e del Friuli Venezia Giulia (5% -7,5%). Tra i giocatori residenti negli altri territoriregionali della penisola, la percentualedei soggetti con un profilo rischioso rispetto algioco risulta compresa tra il 2,3% e il 5% .Confrontando il dato relativo alla prevalenzadei giocatori problematici con quellodella prevalenza di soggetti giocatori complessivamenteintesi, si osserva che la Puglia,la Calabria e la Campania, oltre ad avere prevalenzeelevate di giocatori, sono anche leregioni con una maggiore percentuale di soggetticon un profilo di rischio moderato/grave.Gambler: uomo giovane, con livello di istruzionemediobasso, precarioLa Valle d’Aosta, oltre ad essere la regionein cui si gioca meno è anche quella in cui lapercentuale dei giocatori problematici risultameno elevata; il rapporto giocatore/gambler èdi 1 a 15, ovvero ogni 15 residenti che giocano1 ha un profilo di rischio moderato grave.In media questo rapporto, per l’intero territorionazionale, è di 1 a 8, ma si evidenzianosituazioni particolari. Da un lato esistonoregioni dove si gioca molto come ad esempioil Molise il 57% dei residenti afferma digiocare di tanto in tanto ma solo una minimaparte dei giocatori presenta un profilo dirischio per il GAP; in questa regione il rapportogambler/giocatori è di 1 ogni 10. Dall'altrovi sono regioni, come ad esempio il Venetodove a fronte di poco più di 1/3 di residentiche dichiara di avere giocato in denaro (il 34% dei residenti gioca occasionalmente), siosserva un rapporto molto più elevato tra fragambler e giocatori, 1 a 4; qui sembranoquindi esserci meno giocatori, ma essi sonocon probabilità nettamente più alta più gravi.Lo studio dei fattori associati ai profili digiocatore problematico rispetto a quelli digiocatore non problematico è molto utile acomprendere il fenomeno.Il gioco patologico è spesso associatoall’essere di genere maschile, giovane e conun basso livello economico, basso livello dieducazione scolastica ed alla disoccupazione.Inoltre, sembra essere influenzato da fattoriambientali come l’inserimento sociale eil background culturale, con differenze alivello regionale (Cunningham et al 2001;Petry et al 2005; Tavares 2010). I giocatorid'azzardo patologici hanno un rischio moltopiù elevato rispetto alla media di commetterereati e/o avere comportamenti aggressivi(Mishra 2010).La probabilità di avere un’attitudine problematicarispetto al gioco è tre volte maggiorenei maschi rispetto alle femmine.È inoltre è quattro volte più elevata in chiha avuto esperienze di risse o problemi legalirispetto a coloro che non ne hanno mai avute.Sono inoltre più a rischio coloro chehanno avuto comportamenti sessuali pericolosiper la salute, comportamenti aggressivi,oppure hanno avuto problemi conparenti/amici/colleghi.Tra le caratteristiche “negativamente”associate al profilo di “gambler” si evidenzianoil possedere un titolo di studio medio alto,ciò significa che chi ha un percorso di studiouniversitario ha meno probabilità (quasi lametà) di essere un giocatore problematicorispetto a chi non la possiede.Contrariamente a quanto rilevato nelconfronto tra coloro che hanno dichiarato diaver giocato d’azzardo almeno una voltanella vita e quelli che non lo hanno fatto,non si sono rilevate associazioni statisticamentesignificative tra l’uso di sostanze illegalie il gioco problematico.Quindi, se chi fa uso di sostanze illegali hapiù probabilità di giocare d’azzardo rispetto achi non ne fa uso, lo stesso non accade perquanto riguarda il gioco problematico.Come nella popolazione adulta anchequella giovanile si rivela molto sensibile alDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale51


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011fascino del gioco; senza dubbio invogliati daltartassamento mediatico sempre più studentisi lasciano fascinare dalle emozioni associateall’azzardo, e se in Italia gioca saltuariamenteil 47% degli studenti fra i 15 ed i 19 anni, unostudente ogni 4 presenta un profilo di rischiomoderato grave.La maggior parte degli studenti “giocatori“ (67,5%) ha tuttavia un profilo di gioco “nona rischio”; quasi il 22% presenta un profilo dirischio basso, mentre circa l'11% presenta unprofilo di rischio moderato grave. Il profilo digioco è stato stimato utilizzando il “SouthOaks Gambling Screen: Revised forAdolescents” (Wiebe J M et al, 2000).Fra gli studenti/giocatori 1 su 4 è a rischio disviluppare una dipendenza dal gioco.Anche fra gli studenti nel confronto fra ildato relativo alla prevalenza del gioco problematicoe quello della prevalenza deglistudenti giocatori in termini generali, si verificauna certa omogeneità di comportamentiin regioni come la Calabria e la Campania,dove si osservano alte prevalenze di giocoparallelamente ad alte prevalenze di studentigiocatori a rischio, circa 1 studente ogni 4studente “giocatore presenta un profilo dirischio moderato grave.La Valle d’Aosta, come per la popolazioneadulta, oltre ad essere la regione in cui sigioca meno è anche quella in cui la percentualedei giocatori problematici risulta menoelevata; il rapporto giocatore/gambler è di 1a 8. In media questo rapporto per l’intero territorionazionale è di 1 a 4. Esistono regionidove si gioca molto come ad esempio ilMolise (il 54% degli studenti afferma di giocaredi tanto in tanto) dove solo una partedei giocatori inferiore alla media nazionalepresenta un profilo di rischio per il GAP; inquesta regione il rapporto gambler – giocatoreè di 1 ogni 5.Mentre, come per la popolazione generale,in Veneto e in Trentino a fronte di un 36 %degli studenti che gioca occasionalmente siosserva un rapporto 1 a 3 fra gambler e giocatori;qui sembrano quindi esserci meno giocatorima più gravi in proporzione maggiore.Così come nella popolazione generale,sono i ragazzi ad avere profili di rischio piùgravi: all’interno del profilo di rischio riferibileal gioco patologico o gambling, il rapportotra le prevalenze maschili (0,6%) e quellefemminili (0,1%) è di una studentessa ogni 4studenti; tale proporzione diminuisce nelcaso del profilo di rischio moderato (1 ogni 3)e di quello di rischio minimo (1 ogni 2).L’assenza di rischio, tra coloro che giocano,riguarda invece il 58,5 dei maschi ed il 78,2%delle femmine. Il confronto con l’anno precedenteevidenzia che, nel 2009, gli studentiche presentano un profilo di rischio totalmenteassente sono in diminuzione ( 3,4% in unanno, dal 69,7 al 67,5%); tra i maschi aumentanocoloro che presentano un profilo dirischio minimo, rimane invariata la proporzionedi coloro che presentano un rischiomoderato mentre diminuisce leggermente laquota di studenti con rischio elevato (giocod'azzardo patologico/gambling); tra le ragazzeaumentano quelle con profili di rischiobasso e moderato mentre rimangono invariatele studentesse con rischio elevato.Sono i maschi ad avere profili di rischio piùgravi il rapporto è 1 a 4Gratta e vinci e lotto istantaneo sono i giochipreferiti anche dagli studenti che presentanoun profilo di rischio medio grave, alsecondo posto per diffusione le scommessesportive, guadagnano invece posizioni lemacchinette elettroniche (genericamente definitivideo poker) e il Poker texano.Tenendo sempre a mente che la legislazioneItaliana in teoria vieterebbe ai minorennidi avere accesso al gioco d’azzardo, econsiderando che l’11% dei minorenni “giocatori”presenta un profilo di rischio moderatograve, si è cercato di tracciare un ritrattodel minorenne giocatore problematico esi è visto che gioca mediamente a tre giochi,52Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI(contro i 2 dei coetanei non a rischio) se èmaschio ha 17 predilige le “ScommesseSportive” e preferisce posti come “Bar/tabacchi/pub”e “Sale Scommessa”. In media riferisconodi aver giocato a 3 giochi diversinegli ultimi dodici mesi.Differente il profilo invece tra lestudentesse: sono più giovani età compresatra i 15 ed i 16 anni giocano al “Gratta eVinci/Lotto Istantaneo” preferibilmente in“Bar/tabacchi/pub” e negli ultimi dodici mesiriferiscono in media di aver giocato a 2 differentigiochi, rispetto ad un solo gioco dellecoetanee non a rischio.Video poker e poker texano più diffusi fra chiha un profilo gamblerIn accordo con una recente review condottasul problema gambling tra gliadolescenti (Blinn Pike 2010) gli studenti chehanno avuto nel recente passato comportamentia rischio per la propria persona, comel’essere stati coinvolti in risse, l’avere avutoincidenti, l’aver avuto problemi legali, l’avereavuto esperienze sessuali a rischio risultanoavere una maggiore propensione a sviluppareuna dipendenza dal gioco.Di contro coloro che della propria personasi prendono cura partecipando spesso adattività sportive, leggendo libri per piacere,praticando hobby, prendendosi cura dellacasa e o di animali domestici evidenzianouna minor rischio di diventare giocatori problematici.Solitamente gli adolescenti con profiloproblematico hanno difficili rapporti familiarie poco interessamento da parte dei genitori,oltre ad una bassa autostima. Fondamentaliinfatti risultano gli aspetti relativi alla vitafamiliare, sia in termini di soddisfazione generaledel rapporto con i propri genitori sia delgrado di attenzione/controllo che questi esercitanosul ragazzo, sia della percezione dellacondizione economica. I ragazzi che hannoriferito di aver avuto gravi problemi nel rapportocoi genitori hanno una probabilità piùche doppia di diventare gambler, mentre fattoriprotettivi sarebbero il sentirsi accolto daigenitori, l’essere soddisfatti del rapporto coigenitori, il percepire attenzione da parte deglistessi. Sul versante del controllo e delle regolefamiliari fattori protettivi sono l'avere genitoriche sanno con chi si esce la sera mentre,l’aver speso più di 50 euro la settimana senzail controllo dei genitori risulta un fattore dirischio.Appartenere ad una famiglia “non tradizionale”espone al rischio del gioco in denarocon profilo di rischio moderato o grave duevolte di più che far parte di una famiglia tradizionale,mentre avere una condizione economicaalta ed essere soddisfatto della situazionefinanziaria della famiglia appaiono invecefattori protettivi. Coloro che riferiscono di averavuto gravi problemi nel rapporto con gliinsegnanti hanno una probabilità doppia disviluppare gioco problematico, mentre appareprotettivo l’avere un rendimento scolasticomedio alto. Sono associati al profilo di “gambler”i comportamenti direttamente o indirettamentelegati all’uso di sostanze psicoattive:avere fatto uso di tranquillanti o sedativi senzaprescrizione medica, avere amici o fratelli cheabusano di alcol o fanno uso di droghe, averfatto uso di cannabis, cocaina, eroina, allucinogeni,stimolanti.Gli studenti gambler hanno problemi a scuolae rapporti difficili con i genitoriPer individuare le particolarità dei giovanigiocatori con profilo moderato o grave digioco d’azzardo è stato implementato unmodello di regressione logistica che stima lemisure di rischio (Odds Ratio o “Rapporto traOdds”) associate alle variabili raccolte nelquestionario utilizzato nello studio e che indicaquanto ogni variabile sia associata al comportamentoin studio.Laddove l’odds ratio assume un valoresuperiore ad 1 è possibile affermare che lavariabile in esame risulta associata in manierapositiva col comportamento in studio ed èDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale53


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011quindi assimilabile ad un fattore di rischio. Seinvece l’Odds Ratio risulta negativo la variabilein esame è associata negativamente al fenomenoin studio, in questo caso al profilomoderato o grave di giocatore d’azzardopatologico.È necessario sottolineare che attraversoquesto metodo non è possibile andare adindagare se un fattore sia legato all’altro in terminidi relazione causa-effetto. Gli aspettiindagati risultano tra loro semplicementeassociati e l’interpretazione dei dati è da considerarsiuna questione molto delicata e versola quale orientare ulteriori approfondimentiche tengano conto anche delle istanze culturalie di sviluppo delle persone intervistate.Bibliografia1) Afifi T O, Cox B J, Martens P J, Sareen J, EnnsM W (2010) Demographic and social variablesassociated with problem gamblingamong men and women in Canada.Psychiatry Res. 178(2):395 400.2) AAMS Amministrazione Autonoma deiMonopoli di Stato http://www.aams.gov.it/3) Barnes G M, Welte J W, Hoffman J H, &Dintcheff B A (1999) Gambling and alcoholuse among youth: Influences of demographic,socialization, and individual factors.Addictive Behaviors 24(6): 749–767.4) Beutel M E, Brähler E, Glaesmer H, Kuss D J,Wölfling K, Müller K W (2010) Regular andProblematic Leisure Time Internet Use in theCommunity: Results from a GermanPopulation Based Survey. CyberpsycholBehav Soc Netw Nov 10.5) Blinn Pike L, Worthy S L, Jonkman J N (2010)Adolescent gambling: a review of an emergingfield of research. J AdolescHealth.47(3):223 36.6) Boudreau B, Poulin C (2006) The South OaksGambling Screen revised Adolescent(SOGS RA) Revisited: A Cut point Analysis. JGambl Stud. Dec 19.7) Cunningham Williams RM, Cottler LB (2001)The epidemiology of pathological gambling.Seminars Clinical Neuropsychiatry6:155–166.8) Del Colle E, Bagnara S, Antolini F, Castrucci Re Barrile E (2006) Comunicazione e diffusionedei dati ed aspetti distorsivi. Rapporto diIndagine 06.04, Settembre 2006, Presidenzadel Consiglio.9) De Leeuw E D (1990) Data Quality in Mail,Telephon,and Face to Face Surveys: A quantitativeReview,Technical Report No 1°,Response Effects in Surveys, Vrije Universiteit,Amsterdam.10) De Winter M, Cohen P e Langemijer M.Methodological study to compare the effect ofdifferent methods of data collection on theprevalente of self <strong>report</strong>ed drug use inGeneral Population Surveys. EMCDDAScientific Report, Project CT.97.EP.02.11) Di Fiandra T e Mariani F (1984) Sistema diMonitoraggio dell’Abuso di Droghe. ProgettoFinalizzato Tossicodipendenze. ConsiglioNazionale delle Ricerche.12) EMCDDA (2010) Drug use in the generalp o p u l a t i o nhttp://stats06.emcdda.europa.eu/en/page008en.html - Emond M S, Marmurek H H (2010)Gambling related cognitions mediate theassociation between thinking style and problemgambling severity. J Gambl Stud.26(2):257 67.13) Frank M L (1992) Correlation between substanceabuse and compulsive gamblingamong adolescents and young adult populations.Epidemiologic trends in drug abuse.Washington, DC: U.S. Department of Healthand Human Services.14) Götestam K G, Johansson A, Wenzel H G,Simonsen I E. (2004) Validation of the lie/betscreen for pathological gambling on two normalpopulation data sets. Psychol Rep. 95(3 Pt1):1009 1013.15) Griffiths M (1995) Adolescent gambling. NewYork: Routledge. Hansen M, Rossow I (2007)Adolescent gambling and problem gambling:does the total consumption model apply? JGambl Stud. 24(2):135 149.16) Hopley A A, Nicki R M (2010) Predictive factorsof excessive online poker playing.Cyberpsychol Behav Soc Netw.13(4):379 385.17) Johnson E E, Hamer R M, Nora R M (1998)The Lie/Bet Questionnaire for screeningpathological gamblers: a follow up study.Psychol Rep. 83(3 Pt 2):1219 1224.54Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


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BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011LA RETE DEI SERVIZI PUBBLICI E PRIVATICHE SI OCCUPANO DI GIOCOD’AZZARDO PATOLOGICO (GAP)La rilevazione è stata eseguita con unaggiornamento di quella condotta dalGruppo Abele di Torino in collaborazionecon ALEA (Associazione per lo studio delgioco d’azzardo e dei comportamenti arischio) “Il gioco d'azzardo in Italia – I datie la ricerca” Supplemento al nr. 8 - 9/2009 diAnimazione Sociale.Alla rilevazione condotta dal GruppoAbele, in collaborazione con ALEA(Associazione per lo studio del gioco d’azzardoe dei comportamenti a rischio) avevanoaderito 410 strutture, 379 erano Servizipubblici delle Az. ASL territoriali, rappresentatiin modo pressoché esclusivo dai Serviziper le Tossicodipendenze (SerT), e 31 eranostrutture del privato-sociale.1. I servizi pubblici che si occupano di GAPSu 556 SerT presenti sul territorio nazionale(Ministero della Salute, 2005), 379hanno aderito all’indagine, rappresentandoil 68,2% dei servizi. Il 40% dei servizirispondenti si trova nelle regioni del NordItalia, il 20,8% al Centro, il 26,7% al Sud edil restante 12,7% nelle Isole (Figura 1.1).Oltre il 60% dei SerT presenti in ciascunaRegione ha aderito all’indagine, fattaeccezione per i servizi della Regione Liguria,dove solo il 19% ha partecipato all’indagineconoscitiva (Figura 1.2).Tra i SerT rispondenti, il 68% risulta organizzatoper accogliere le domande di trattamentodei soggetti affetti da problematicheconnesse al GAP, il 31,7% non offre alcunservizio e per lo 0,3% tale servizio risulta infase di strutturazione ( (Figura 1.3).Dalla distribuzione territoriale si evidenziache nella maggior parte delle Regioni italianecirca il 50% dei SerT rispondenti haattivato un servizio di accoglienza di soggetticon problematiche GAP, fatta eccezioneper le Regioni e Marche dove tale servizio èofferto rispettivamente dal 17% e dal 33%circa delle strutture rispondenti.Nelle regioni del Nord Italia circa il 70%dei SerT rispondenti ha attivato un servizioper il trattamento di problematiche connesseal GAP, nella regione Sardegna oltre l’80% enelle regioni del Centro e del Sud mediamenteil 60% (Figura 1.4).L’analisi dei dati relativi all’anno di iniziodelle attività di accoglienza e cura delle problematicheconnesse al GAP, rileva che leregioni Lazio, Veneto, Puglia e Sardegnarisultano le “pioniere”, in quanto già tra il1990 e hanno impostato le prime azioniriguardanti il fenomeno. L’anno successivosono state avviate offerte di servizi ed attivitàin Piemonte, Lombardia ed EmiliaRomagna, mentre a partire dall’anno 2000fino ad oggi, si registra un incremento su tuttii territori regionali con strutture per l’accoglienzaspecifica di soggetti con problematicheGAP.Ad oggi, circa il 60% dei servizi presentisul territorio nazionale dichiara di avere,all’interno della struttura e/o facente parte diuna equipe di lavoro, un referente per ilGAP. All’interno dei servizi che offronotrattamento ed assistenza ai soggetti con problematicheconnesse al GAP, gli psicologirisultano la figura professionale che maggiormentesi occupa dell’accoglienza e deltrattamento (71,4%), seguono gli assistentisociali e i medici (66%), mentre con percentualitra il 30 e il 40% si attestano le figureprofessionali degli psicoterapeuti, educatorie psichiatri (Figura 1.5).L’utenza con problematiche GAP trattatanei SerT aderenti all’indagine, nell’anno2007, risulta composta di 1259 soggetti, il46% dei quali (n=577) risulta in trattamentocon una diagnosi principale connessa alGAP, mentre per il 54% (n=682) si tratta diuna poli-dipendenza con uso di sostanze o56Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIda alcool. Il grafico successivo evidenzia chemediamente il 50% dei soggetti in carico aiservizi per problematiche GAP risulta inviatodai familiari, mentre sono il 38% i soggettiche effettuato spontaneamente una richiestadi trattamento. Nella categoria “altro”,sono state incluse modalità di invio quali ilmedico curante, i servizi di salute mentale, ildatore di lavoro, internet ecc. (Figura 1.6).Analizzando il dato a livello regionale, sievidenza una tendenza analoga: sebbeneuna buona percentuale di soggetti si presentispontaneamente ai servizi per richiedereun trattamento per problematiche legate alGAP, risultano principalmente i familiari afare una richiesta di aiuto (Tabella 1.1).Esaminando nel dettaglio le tipologie ditrattamento, si osserva che la maggior partedei trattamenti riguardano l’ascolto, il counsellinge la psicoterapia individuale. Segue,con percentuali intorno al 60%, il trattamentofarmacologico, mentre risultano pocosuperiori al 50% quelli riferiti al counsellingtelefonico, alla psicoterapia di coppia e agliinterventi psico educativi (Figura 1.7).2. La rete dei Servizi PrivatiL’offerta di servizi ed attività riguardanti iltrattamento delle problematiche connesse alGAP da parte di Associazioni, Cooperative eComunità private, è stata analizzata attraversola partecipazione all’indagine di 50 strutturedistribuite sul territorio Nazionale.Sul totale delle strutture private rispondenti,il 45,2% si colloca nelle regioni del NordItalia, il 32,3% del Centro, il 19,4% del Suded il restante 3,2% nelle Isole (Figura 1.8).La quasi totalità delle strutture privateintervistate, a parte alcune presenti nelleregioni Lazio e Toscana, offrono servizi e trattamentispecifici per soggetti con problematichelegate al GAP. Il 93,5% delle associazioni,cooperative e comunità aderenti all’indagineha dichiarato di accogliere domande ditrattamento riguardanti i soggetti con problematicherelative al gioco d’azzardo patologico,mentre sono il 6,5% le strutture che nonoffrono tale servizio (Figura 1.9).Come per i SerT, anche le strutture privateiniziano le attività di accoglienza e cura delGAP negli anni 1999-2000, in particolare lestrutture presenti nelle regioni Toscana, FriuliVenezia Giulia, Veneto e Trentino Alto Adige.Tra il 2000 e il 2004 vengono attivati servizidi accoglienza nelle strutture private presentiin Lazio, Campania e Lombardia. L’anno successivosono state avviati servizi ed attivitàanche in Piemonte, ed Emilia Romagna, mentredal 2005 ad oggi si registra l’attivazione diservizi di accoglienza specifica di soggetticon problematiche GAP anche nelle regioniMarche, Liguria, Puglia e Calabria. Piùdell’80% delle strutture private partecipantiall’indagine dichiara l’esistenza, di un referenteper il Gioco d’Azzardo Patologico. Talefigura è presente o all’interno del servizio ofacente parte di una equipe di lavoro. i referentisono per la maggior parte rappresentantida psicologi e psicoterapeuti, rispettivamenteil 52% e il 47,5%,, seguiti da Psichiatri(35%), Medici, Educatori ed Assistenti Sociali(20%) (Figura 1.10).Presso le strutture private aderenti all’indagine,nell’anno 2007, sono stati trattati1133 soggetti con problematiche relative algioco d’azzardo patologico. L’80,8% di questi(n.915) risulta in trattamento per diagnosiprincipale GAP, mentre il 19,2% (n.218) presentaanche una situazione di dipendenza odi abuso da sostanze o da alcool. Come fattoregistrare per i servizi delle tossicodipendenze,anche nelle strutture private, il canale diinvio più rappresentativo è quello del nucleofamiliare del soggetto con problematicheGAP. Il 30% dei soggetti effettua spontaneamenteuna domanda di trattamento, mentreil 21% è stato inviato alle strutture dalMedico curante, dai servizi di salute mentaleo dal datore di lavoro (Figura 1.11).La medesima distribuzione si evidenziaDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale57


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011anche a livello regionale: nonostante la maggiorparte dei soggetti si presenti volontariamenteai servizi per effettuare una richiestadi trattamento per problematiche legate alGAP, sono soprattutto i familiari a fare unarichiesta di aiuto (Tabella 1.2).Per quanto riguarda le tipologie dei trattamentierogati dalle strutture private a soggetticon problematiche legate al GAP,l’ascolto risulta il trattamento più erogato,seguito da interventi di counselling effettuatiall’interno della struttura e telefonici, rispettivamenteil 61% e il 50%. Si attestano intornoal 40% i trattamenti di psicoterapia digruppo e gli interventi psico educativi, mentrerisultano intorno al 30% gli interventi psicoterapiciindividuali e di coppia, il trattamentofarmacologico, quello familiare equelli eseguiti nei gruppi di auto mutuoaiuto (Figura 1.12).Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.1Ripartizione deiservizi per le tossicodipendenzerispondenti, perarea geografica.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.2Ripartizione deiservizi per le tossicodipendenzerispondenti all’indaginerispetto aquelli esistenti perRegione.58Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIElaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.3Distribuzione percentualedei serviziche si occupanodelle problematicherelative alGAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.4Ripartizione deiservizi per le tossicodipendenzerispondenti all’indagineche accolgonodomanda ditrattamento perproblematicheGAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.5Distribuzione percentualedellefigure professionaliche si occupanodelle problematicherelative alGAP.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale59


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.6Distribuzione percentualedellemodalità di invioper le problematicherelative alGAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.7Distribuzione percentualedelle prestazionierogate aisoggetti con problematicherelativeal GAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.8Ripartizione dellestrutture privaterispondenti, perarea geografica.60Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIElaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.9Distribuzione percentualedellestrutture privateche si occupanodelle problematicherelative alGAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.10Distribuzione percentualedellefigure professionaliche si occupanodelle problematicherelative alGAP.Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.11Distribuzione percentualedellemodalità di invioper le problematicherelative alGAP.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale61


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo AbeleFigura 1.12Distribuzione percentualedelle prestazionierogate aisoggetti con problematicherelativeal GAP.Tabella 1.1 Distribuzione percentuale perRegione, delle modalità di invio per le problematicherelative al GAP.soggetto conproblematicafamiliari altroValle D’Aosta 33.3 33.3 33.3Piemonte 40.7 48.1 11.1Lombardia 40.7 44.4 14.8Veneto 41.9 51.6 6.5Friuli 42.9 42.9 14.3Trentino 40.0 40.0 20.0Liguria 44.4 33.3 22.2EmiliaRomagna36.4 48.5 15.2Toscana 30.6 52.8 16.7Marche 33.3 66.7 0.0Umbria 33.3 33.3 33.3Lazio 37.0 48.1 14.8Abruzzo 50.0 50.0 0.0Molise 50.0 50.0 0.0Basilicata 25.0 50.0 25.0Puglia 39.2 51.0 9.8Campania 33.3 57.1 9.5Calabria 42.9 57.1 0.0Sicilia 35.3 55.9 8.8Sardegna 50.0 50.0 0.0Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele.Tabella 1.2 Distribuzione percentuale perRegione, delle modalità di invio per le problematicherelative al GAP.soggetto confamiliari altroproblematicaPiemonte 33.3 33.3 33.3Lombardia 38.5 46.2 15.4Veneto 33.3 33.3 33.3Friuli 0.0 100.0 0.0Trentino 20.0 60.0 20.0Liguria 0.0 100.0 0.0EmiliaRomagna50.0 0.0 50.0Toscana 22.2 44.4 33.3Marche 50.0 50.0 0.0Lazio 40.0 60.0 0.0Basilicata 0.0 100.0 0.0Puglia 50.0 50.0 0.0Campania 25.0 50.0 25.0Calabria 0.0 0.0 100.0Sicilia 0.0 100.0 0.0Elaborazione su dati Centro Studi, Gruppo Abele.62Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIMOMENTI DI CONFRONTO CON LEORGANIZZAZIONI E ISTITUZIONIIMPRENDITORIALI DEL MONDO DELGIOCOAttivazione in 8 Città delle regioni coinvolte(Torino, Bari, Taranto, Bologna,Genova, Perugia, Terni e Bolzano) dimomenti di confronto con le organizzazionie istituzioni imprenditoriali del mondodel gioco, rispetto a due obiettivi possibili…a) l’individuazione delle persone maggiormenteproblematiche…b) lo studio e lariflessione comune sulle caratteristiche delgioco patologico (in termini di tipologie digiochi/pattern di gioco maggiormente dannosi,di “setting” a maggiore rischio dicreare dipendenze, più “additivi” ecc.)...Risultato atteso 1:Attivazione di “tavoli di discussione” alivello locale con le realtà imprenditorialidel settore.OBIETTIVO SPECIFICO 2:Collaborazione con organizzazioni e istituzioniimprenditoriali del settore per messaa punto di azioni di identificazione dei giocatoripatologici ed invio ai servizi specifici;messa a punto di modelli possibili per laprevenzione e la riduzione dell’impattoadditivo sui singoli giocatori delle differentitipologie di gioco, nel quadro della corniceteorica del cosiddetto “gioco responsabile”.Risultato atteso 2:Aumento del numero assoluto e dellaproporzione di utenti afferenti ai servizispecialistici con queste patologie specificheinviati direttamente o indirettamentedagli esercenti.Per la declinazione concreta degliObiettivi Generali 3 e 4 si è scelto di delegareil lavoro di organizzazione locale (reclutamentodei destinatari della formazione,organizzazione della logistica dei discenti edei docenti, gestione delle sedi, manutenzionedelle reti locali attivate) a referenti locali.Ciò dietro la corresponsione di un contributoche variava a seconda del livello di coinvolgimentoda un minimo di 3.000 euro perla sola organizzazione locale delle iniziativedi formazione degli esercenti ad un massimodi 15.000 euro laddove venivano organizzateanche le attività di formazione per gliamministratori locali, operatori sociali esanitari, operatori dei media e dove eranoorganizzati gli interventi di peer education in2 Istituti scolastici secondari superiori.Le organizzazioni locali cui si è fatto riferimentoin origine sono le seguenti:Piemonte:- ASL 1 Torino Dipartimenti “Patologiadelle dipendenze” EST dott.ssa PaolaBurroni.- OVEST dott. Antonino Matarozzo.- ASL 2 Torino Dipartimenti “Patologiadelle dipendenze” Corso Vercelli dott.Augusto Consoli.- Corso Lombardia dott. EmanueleBignamini.- ASL 3 Collegno Dipartimento“Patologia delle dipendenze” StrutturaComplessa “Dora Riparia”, dott. PaoloJarre.Lombardia:- ASL Milano 3 Monza Dipartimentoper le dipendenze dott. Maurizio Resentini.- ASL Varese Dipartimento Tecnico funzionaleper le dipendenze dott. VincenzoMarino.Veneto:- Azienda ULSS 12 VenezianaDipartimento Funzionale delle Dipendenzee SerD Venezia Terraferma, dott. Pier Guido.- Nardi Azienda ULSS 16 PadovaDipartimento Tossicodipendenze dott.Andrea Vendramin.- Azienda ULSS 10 Veneto OrientaleDipartimento per le Dipendenze dott.Davide Banon.- Azienda ULSS 14 Chioggia Ser.T. dott.Ermanno Margutti.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale63


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Friuli - Venezia Giulia:- Azienda per i Servizi sanitari n.° 2Isontina Gorizia Dipartimento per ledipendenze.Emilia – Romagna:- AUSL Rimini U.O. DipendenzePatologiche SerT dott.ssa DanielaCasalboni.Marche:- ASUR Zona Regione Marche – ZonaTerritoriale 2 Urbino Dipartimento sovrazonaleintegrato per le DipendenzePatologiche Zone territoriali 2 e 3 dott.Roberto Reale.Lazio:- ASL Roma C Dipartimento per ledipendenze patologiche dott. ClaudioLeonardi; si è avvalso della collaborazionedella Cooperativa Sociale “ObiettivoUomo”.Campania:- Associazione Gruppo Logos onlusCooperativa Sociale Labos Team Salernodott.sse Gabriella Cavaliere e StefaniaPirazzo.Puglia:- Cooperativa ed Associazione Oasi 2Trani dott. Felice Di Lernia.Sicilia:- Azienda Sanitaria Provinciale PalermoDipartimento per le dipendenze patologichedott. Giuseppe Sciacca; si è avvalsodella Cooperativa Sociale “L'elefante bianco”dott.ssa Veronica Riccobene.- Con l'ASL Isontina di Gorizia non èstata resa possibile la declinazione concretadell'intervento; le AASSLL di Varese*,Palermo* e Roma C hanno effettuato inparte in autonomia gli interventi previsti (laformazione degli esercenti nei primi 2 casi ela conclusione della formazione degliamministratori a Roma).La scelta dei territori si è avvalsa delleconoscenze disponibili circa la presenza diServizi attivi nel fronteggiamento sul pianosociale e sanitario del fenomeno, al fine dievitare di stimolare una domanda di interventoladdove non vi fosse, neppure inembrione, la possibilità di una rispostalocale. Nell'ambito dei territori individuatisi è articolata poi l'offerta formativa ai principalicentri della Provincia individuata intermini di popolazione, tenendo però contoanche della disponibilità della amministrazionimunicipali locali alla collaborazione,secondo quanto valutato dai referenti locali.L'obiettivo Generale 3 si è concretizzatoprincipalmente nel reclutamento a livellolocale di commercianti di settore, sia laddovela vendita dei prodotti di gioco legalefosse il core business dell'attività commerciale(Sale Bingo, sale scommesse, sale giochi)sia dove tale attività fosse una, seppurlucrosa, attività collaterale rispetto ad altraattività storicamente consolidata (tabaccai,bar, autogrill...). I soggetti reclutatisono stati sottoposti ad un percorso di formazionesuddiviso in 2 mezze giornate;una prima mezza giornata, condotta da clinicispecializzati nel trattamento del giocod'azzardo patologico, finalizzata all'approfondimentodi aspetti epidemiologici, diconoscenza del fenomeno negli aspettisociali e sanitari e all'identificazione deisoggetti maggiormente vulnerabili ed allostudio di strategie comunicative volte alladissuasione dal comportamento compulsivoed all'invio ai servizi specialistici. Laseconda mezza giornata è stata organizzatain sessione congiunta con la mezza giornataconclusiva del percorso formativo rivoltoagli amministratori degli Enti locali, aglioperatori dei servizi sociali e sanitari edagli operatori dei media locali al fine dimettere concretamente in atto i “tavoli didiscussione” previsti dal progetto. Ai partecipantiall'intero Corso è stata rilasciata unacertificazione “di qualità” attestante la formazionesvolta e sono state consegnate lebrochure e le vetrofanie “Prudenti nelgioco” (cfr. allegato 5) per la clientela afferenteai giochi in denaro. I “tavoli di discus-64Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIsione” previsti dall'Obiettivo specifico 1sono stati attivati, in misura variabile nelledimensioni e nella numerosità dei soggetticoinvolti, in tutte le realtà interessate edhanno portato alla discussione partecipatadei provvedimenti locali di regolamentazionedel gioco pubblico in denaro. Inalcune realtà la discussione ha coinvoltoanche i rappresentanti regionali dell'AAMS(Palermo e Torino); in altre rappresentantidelle Forze dell'Ordine (la Questura semprea Palermo e Torino; la Guardia diFinanza a Taranto; i Carabinieri a Salerno);in altre ancora rappresentanti del volontariatolocale. Non è stato possibile ad oggi,a causa della mancanza di dati basali edella complessità metodologica a frontedelle risorse assegnate, verificare l'attesodell'obiettivo specifico 2.Formazione Esercenti e gestoriCaratteristiche organizzative10 percorsi formativi paralleli ed organizzatia polo.Ciascun percorso ha previsto: 1/2 giornataesclusivamente rivolta agli esercenti edorganizzata capillarmente su 11 sedi; mezzagiornata rivolta congiuntamente ad esercentied amministratori locali concentrata nei 5poli della formazione degli amministratorilocali. Le sedi dei corsi sono state dappertuttopubbliche (ASL/SerT). Le sedi dei percorsiformativi per i commercianti sono state (traparentesi i Comuni coinvolti come Enti localie come territori di insediamento degli esercizicommerciali interessati):(1) Torino.(2) Grugliasco (Rivoli, Collegno, Venariae Grugliasco).(3) Monza (Monza, Seregno, Lissone,Busto Arsizio, Gallarate, Samarate, Varese).(4) Mestre (Venezia, Padova,Casalserugo, Battaglia Terme, Chioggia,Sant'Angelo Piove di Sacco, San Donà diPiave).(5) Rimini (Rimini, Bellaria - IgeaMarina, Urbino, Riccione).(6) Roma XI Municipio.(7) Palermo (Palermo, Bagheria,Monreale, Carini, Termini Imerese).(8) Trani (Andria, Barletta, Trani,Bisceglie, Corato).(9) Salerno (Salerno, Agropoli, Eboli,Cava dei Tirreni, Torchiara, Mercato SanSeverino).(10) Taranto (Taranto, Martina Franca,Manduria).In corsivo le Amministrazioni che hannoadottato provvedimenti di contenimento delgioco lecito in denaro al 8.04.2011 . Laprima tranche è stata organizzata capillarmentesulle 10 sedi la seconda mezza giornataè stata concentrata nei 7 poli della formazionedegli amministratori locali. Ilnumero dei destinatari della formazione nonè stato proporzionale alla dimensione dellepopolazioni residenti in quanto si è tentatodi scegliere in loco tipologie di esercenti differenti,con la collaborazione dei principaliconcessionari nazionali. Il progetto prevedevail coinvolgimento di circa 300 esercizicommerciali su tutto il territorio nazionale; aconsuntivo i commercianti che hanno partecipatoalla formazione sono stati circa 120.Sintesi dei contenuti formativiDi seguito si fornisce uno schema/tipo dipercorso formativo per i gestori: si tratta diuno schema che è stato personalizzato nellesingole realtà.Prima mezza giornataLa formazione degli esercenti nella primamezza giornata è stata condotta dallaAssociazione Nuove Dipendenze (AND,dott.ssa Daniela Capitanucci ed il suo staff)nelle sedi di Torino, Grugliasco, Monza,Rimini, Mestre, Salerno, Taranto e Trani.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale65


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Prima mezza giornataPrima sessioneSeconda sessionePresentazione del progettoInquadramento generale del fenomeno Giocod’AzzardoDiffusione (dati epidemiologici, giro d’affari,ecc.)Funzioni sociali del gioco“Carriera” del giocatore patologicoDiagnosi di Gioco d’Azzardo PatologicoMeccanismi neurobiologici e psicologici sottostanti(esercitazioni sul pensiero erroneo)Categorie a rischioConseguenze a livello individuale e socialePericolosità dei diversi tipi di giocoLa terapiaIl lavoro dei Dipartimenti delle Dipendenze:dalla prevenzione alla curaIl modello del gioco responsabileLa legalizzazioneIl panorama internazionaleL’influenza del contesto sulle condotte di gioco:fattori di rischio e fattori di protezioneStrumenti per riconoscere il giocatore problematicoMisure di protezione (attivazione della rete,autoesclusione, amministrazione di sostegno, ecc.)Tecniche di comunicazione e di invio: esercizipraticiConclusioniSeconda mezza giornataSessione pomeridiana: confronto con gliAmministratori locali: gli interventi realizzabili,uno schema tipo condiviso diRegolamento eticamente orientato per unacollettività consapevole.SPERIMENTAZIONE DI STRATEGIE LOCALISperimentazione di strategie locali -Accanto al lavoro con gli esercenti dovrannoessere attivati interventi per lo studio el’implementazione di modelli di regolamenticomunali sul gioco, che tengano contodella recente evoluzione del fenomeno eche si pongano come elemento di una strategiacomplessiva di contrasto alla derivapatologica del gioco legale.Risultato atteso 1:Approvazione di protocolli di intesa conalcuni Enti locali; approvazione di nuoviregolamenti comunali del gioco; avvio di unmonitoraggio dell’andamento del fenomenoin queste realtà locali a confronto con realtà“di controllo”.Contrariamente a quanto pensano i più,l'Ente locale non ha pochi poteri nel contrastodel fenomeno; la stessa Direttiva dellaComunità europea 123/2006 sulla liberalizzazionedel commercio, recepita conDecreto L.vo n.59 26.03.2010, recita all'articolo12 che “nei casi in cui sussistano moti-66Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIvi imperativi di interesse generale (definitialla lettera h) dell'art.8 come: ragioni di pubblicointeresse tra le quali...l'incolumità pubblica,la sanità pubblica...la tutela dei consumatori...)l'accesso e l'esercizio di un'attività...possono...esseresubordinati al rispettodi...requisiti quali: restrizioni quantitative oterritoriali…in funzione della popolazione odi una distanza geografica minima tra...l'obbligoper il prestatore di fornire...altri servizispecifici.”Alcuni Comuni già negli scorsi anni avevanocominciato ad organizzarsi; storicamentei primi 2 cui si faceva riferimentosono quelli di Pioltello (Mi) e Verbania; inparticolare quest'ultimo emanava nel 2005un Regolamento, tutt'ora in vigore in quantoconfermato dall'attuale amministrazione didiverso colore politico, passato al vaglio di 3ricorsi al TAR vinti, con cui venivano stabilite3 cose molto semplici:- una limitazione degli orari di funzionamentodelle slot machine (spente negli oraridi più facile accesso di pensionati e studenti);- una distanza minima da luoghi sensibiliquali scuole, centri di aggregazione diragazzi ed anziani e così via;- l'obbligo di apporre sui giochi e neilocali avvertenze per i clienti sulla pericolositàdel gioco.Ovviamente l'intento della regolamentazionelocale non era quello di vietare ilgioco che ha una componente non problematicae/o patologica ma sociale nettamenteprevalente, né ci si illudeva di poter dissuadereun giocatore incallito dal fare qualchecentinaio di metri in più per praticare ilgioco per il quale avesse sviluppato unadipendenza.L'intento era ed è prevalentemente culturaleed educativo; cominciare a seminare qualcheelemento di controcultura, verso un nuovopatto sociale i cui riferimenti valoriali nonsiano più costituiti dall'arricchirsi, dall'apparire,dalla sopraffazione del più furbo, dall'individualismoe dallo spregio per la fatica.La scelta dei Comuni con i quali instaurarela collaborazione si è basata inizialmente,a tavolino, sui seguenti criteri:- I capoluoghi di provincia dei territoridei SerT/ Dipartimenti disponibili +- 4 Comuni > 35.000 abitanti nel territoriodell’ASL To3 Piemonte (quale sede delCoordinamento centrale e dellaResponsabilità scientifica del Progetto).- 3 Comuni ciascuno (i maggiori,comunque con popolazione superiore a20.000 abitanti, con le riserve da sceglierein graduatoria di popolazione residente) perle province di BAT, Padova e Palermo.- 2 Comuni ciascuno (i maggiori,comunque con popolazione superiore a20.000 abitanti, con le riserve da sceglierein graduatoria di popolazione residente) perle province di Venezia/Mestre, Monza eSalerno.- 1 Comune ciascuno (i maggiori,comunque con popolazione superiore a20.000 abitanti, con le riserve da sceglierein graduatoria di popolazione residente) perle province di Varese, Rimini e Taranto.- Urbino come singolo Comune (nel suoterritorio non ci sono altri comuni > 20.000abitanti).- A Roma il lavoro è circoscritto all’area dicompetenza di un singolo Ser.T. nel Comune,corrispondente all' XI Municipalità.L'attività, come nel caso degli esercenti,ha preso avvio dall'effettuazione di specificipercorsi formativi che per facilitare lacostruzione di reti locali si è scelto sin dall'iniziodi destinare congiuntamente adamministratori locali, operatori socio sanitaridi settore e operatori dei media locali (cfr.Rassegna stampa allegata). Quest'ultimascelta poggiava sull'esigenza di dar vita adun primo embrione di “controcultura”rispetto alla preponderante rappresentazionemediatica del gioco in denaro comeoccasione di arricchimento e di miglioramentodelle condizioni di vita.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale67


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Sono stati organizzati 7 percorsi formativiorganizzati “a polo”, con 2 giornate, 1 inizialedi formazione di base + 1 giornata successiva,la prima metà per l'identificazionedi elementi per la costruzione di regolamenticomunali e la seconda metà in plenariacon i gestori:(1) Torino (Torino, Rivoli, Collegno,Venaria e Grugliasco, Monza, Seregno,Lissone, Busto Arsizio, Gallarate, Samarate,Varese).(2) Mestre (Venezia, Padova,Casalserugo, Battaglia Terme, Chioggia,Sant'Angelo Piove di Sacco, San Donà diPiave, Rimini, Bellaria - Igea Marina,Urbino, Riccione).(3) Roma (Roma XI Municipio).(4) Palermo (Palermo, Bagheria,Monreale, Carini, Termini Imerese.(5) Trani (Andria, Barletta, Trani,Bisceglie, Corato.(6) Salerno (Salerno, Agropoli, Torchiara,Cava dei Tirreni, Mercato San Severino,Eboli.(7) Taranto (Taranto, Martina Franca,Manduria.Sintesi dei contenuti formativiDi seguito si fornisce uno schema/tipodel percorso formativo per gli amministratoried operatori: si tratta di uno schema che èstato personalizzato nelle singole realtà.Prima giornataPrima giornataSessione mattutinaSessione pomeridianaPresentazione del progetto“Il gioco è una cosa seria”Il gioco responsabileObiettivo: descrizione degli strumenti terapeutici,della distribuzione dei servizi pubblici in ItaliaQuando il gioco diventa patologicoObiettivo: descrivere il GAP dal punto di vistaclinico; i rischi di “additività” dei giochi, lapressione di marketing dei produttori/fornitoridei giochiEpidemiologia del fenomenoobiettivo: descrizione del fenomeno mondo /Europa / Italia attraverso la presentazione datiprevalenza / diffusione del fenomenoLe esperienze dei Comuni che hanno giàadottato un Regolamento orientato al giocoresponsabile (Verbania, Empoli)Obiettivo: condivisione dei percorsi che hannoportato le amministrazioni comunali allarevisione del regolamento, delle difficoltàintercorse, dei modelli di valutazione, ecc...Agire attraverso i Regolamenti comunaliobiettivo: ipotesi di strategie per limitare ladiffusione delle occasioni di gioco68Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIGioco d'azzardo patologico e nuove povertàConclusioniobiettivo: i costi sociali e sanitari del giocod'azzardo, l'impatto sulle fasce più deboliGioco d'azzardo e criminalità: cosa succedenelle nostre cittàobiettivo: la micro-criminalità legata al GAP, ildegrado sociale nelle zone ad alta densità diluoghi destinati al gioco, il fenomeno dell'usuraSeconda giornataSessione mattutinaSessione pomeridiana:in plenaria congiunta con icommercianti del gioco legale(esercenti / gestori / operatori)Lavori guidati in piccoli gruppi per l'individuazionedi elementi e criteri per la redazione dibozze di Regolamento comunaleConfronto con gli Esercenti: gli interventirealizzabili, uno schema tipo condiviso diRegolamento eticamente orientato per unacollettività consapevoleI contenuti formativi sono comunquestati declinati a livello locale attraverso lacollaborazione dei Dipartimenti per leDipendenze i cui operatori hanno rivestito ilruolo di monitori.I formatori sono stati:Prima giornata:- Paolo Jarre: presentazione Progetto,epidemiologia, il modello del gioco responsabile(cfr. presentazioni Power Point allegatein formato solo elettronico).- Maurizio Fiasco (tranne la sede diPalermo): l'impatto sociale del gioco d'azzardo.- Federica Devietti Goggia (Salerno,Palermo, Roma e Mestre) / EleonoraPellegrini (Torino, Trani e Taranto) Gli interventitrattamentali nel gioco d'azzardo patologico.- Il Direttore del Dipartimento / Serviziointeressato.- Un operatore del Servizio locale per lamappa dell'offerta trattamentale locale.- Un operatore delle Forze dell'Ordine.- Un rappresentante AAMS (a Palermo eTorino).Seconda giornata:- Paolo Jarre: ripresa dei temi su il GiocoResponsabile e conduzione lavori di identificazionedegli elementi per la redazione deiRegolamenti comunali.- Filippo Torrigiani (Assessore alla Cittàsicura Comune di Empoli; Taranto, Trani eMestre): il Regolamento della Città di Empoli.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale69


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011- Marino Barassi (già Assessore ai ServiziSociali Comune di Verbania; Palermo,Torino, Salerno): il Regolamento della Cittàdi Verbania.- Francesco Salvi (Palermo, Mestre, Trani)/Silvia Monge (Torino, Salerno): la prevenzioneprimaria, la limitazione dei rischi e lapeer education nel campo del gioco problematico/patologico.I principali elementi individuati e discussiin ambito di regolamentazione del giocoin denaro nelle realtà locali sono stati:- la riduzione degli orari di accesso aigiochi (attraverso la riduzione dei tempi diaccensione delle slot machine nell'ambitodella singola giornata o attraverso lo spezzettamentodell'orario con l'introduzione difasce orarie, intervento volto a scoraggiare lacontinuità del gioco..);- strategie di confinamento geografico(distanza da luoghi sensibili);- obbligo di messa a disposizione diavvertenze per i clienti sulla pericolosità deiprodotti;- inasprimento dei percorsi sanzionatoriper i trasgressori (se viene sequestrata unaslot irregolare il danno è minimo e non haalcun effetto disincentivante, se si revoca lalicenza per un congruo periodo di tempo edin caso di recidiva definitivamente le cosevanno diversamente);- l'obbligo sistematico di verifica dellamaggiore età degli acquirenti di qualsiasiprodotto di gioco in denaro con sanzioniper il venditore, sino alla denuncia penale eper chi esercita la patria potestà;- divieto di installazione di dispositiviautomatici (tipo i distributori automatici di'gratta e vinci') che vendano prodotti digioco senza possibilità di verifica della maggioreetà degli acquirenti;- politiche di fiscalità locale che incentivinoi commercianti che rinuncino allavendita di prodotti di gioco e viceversaaccrescano la pressione su chi proseguenell'attività;- politiche di disciplina locale del commercioche favoriscano (per esempio negliorari, nell'accessibilità, l'impianto dei dehor..) i commercianti che rinuncino alla venditadi prodotti di gioco e viceversa limitino ladiscrezionalità organizzativa di chi proseguenell'attività;- redazione di norme igienico-ediliziespecifiche volte alla preservazione dellaconsapevolezza del tempo trascorso (illuminazione,disponibilità di orologi murariecc.);- limitazione dei tempi di stazionamentodegli autoveicoli nei pressi dei locali delgioco e/o dell'accessibilità veicolare:- introduzione nel percorso di rilasciodelle licenze di elementi qualitativi chevalorizzino la rinuncia ad impianto di dispositividi gioco (ad esempio il Comune diRoma ha emanato nel marzo 2010 un nuovoRegolamento per Bar e Ristoranti nel qualeaccanto ai requisiti strutturali vengono introdotti'criteri di qualità' per i quali è richiestoil raggiungimento di un punteggio minimo;tra i 200 punti 10 sono dati dalla “assenza divideogiochi o apparecchi automatici”);- obbligo per chi richieda una licenzaper un esercizio nel quale si può praticaregioco in denaro di partecipare a specificipercorsi di formazione per conseguire unasorta di patentino comunale;- promozione delle strategie di autoesclusione.I possibili passaggi operativi, successivamentealla discussione ed alla concertazionecon tutti gli stakeholders, individuati sonostati:- Presentazione proposta (iniziativapopolare, iniziativa consigliare, provvedimentoassessorile o di Giunta).- Discussione in Commissione consigliare.- Approvazione della Deliberazione inConsiglio Comunale, possibilmente in sedutaaperta alla cittadinanza.- Emanazione della/e Ordinanza/eattuative (orari).70Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI- Comunicazione di adozione del provvedimentoalla Prefettura, Polizia di Stato(nucleo speciale di Polizia dei Giochi),AAMS, Carabinieri e Guardia di Finanza.- Pubblicizzazione alla Cittadinanza edagli altri Comuni della Provincia.Degli attesi previsti (…approvazione diprotocolli di intesa con alcuni Enti locali;approvazione di nuovi regolamenti comunalidel gioco; avvio di un monitoraggio dell’andamentodel fenomeno in queste realtàlocali a confronto con realtà “di controllo”)è stato possibile valutare l’implementazionedei nuovi Regolamenti comunali del gioco(cfr. Elenco Comuni allegato), mentre non siha notizia circa l'approvazione di protocollidi intesa specifici (pur a fronte dell'implementazionedi “tavoli” di concertazione ecollaborazione tra operatori, amministratori erappresentanti di categoria in diverse realtà)ed il monitoraggio dell'andamento del fenomenoin queste realtà “regolamentate” è prematuroe sarà possibile negli anni a venire.Più in generale è possibile affermare cheall'inizio dell'implementazione del progetto(primavera 2008) si aveva notizia in tuttaItalia di pochissime realtà dove era stata tentata(e non sempre riuscita) una attività normativalocale del gioco in denaro. A partiredall'autunno 2009 (la nostra attività formativanei confronti degli amministratori hapreso avvio a Mestre nel mese di novembre2009) diverse altre Amministrazioni comunali,in parte come esito del nostro lavoro,hanno approvato nuovi Regolamenti comunali;attualmente si può operare una stima dioltre 100 amministrazioni comunali italianeimpegnate con provvedimenti di diversacogenza nel fronteggiamento della diffusionesenza limiti del gioco in denaro.Gli Enti Locali che hanno disciplinato (oprovato a farlo) le sale giochi e gli apparecchidi intrattenimento e svago effettivamentecensite dal 2004 ad oggi sono 70:- 48 Comuni hanno emesso Regolamenti(quello della Provincia di Bolzano è statoapprovato dalla Commissione consiliare madeve ancora essere approvato in Consiglio).- 21 Sindaci hanno emanato Ordinanzespecifiche.- In alcuni Comuni sono state presentateMozioni sia di maggioranza che di minoranza(Rivoli, Beinasco, Rivoli Torinese).- in 1 caso (Abbiategrasso) è stata presentauna Mozione per applicare le regoledi apertura dei call center alle sale gioco,ma è stata respinta dal Consiglio comunale.- 1 Comune (Cologno Monzese) - hasospeso l'apertura e l'esercizio di sale giochisul territorio comunale, fino all'approvazionedel nuovo regolamento di polizia urbana(giugno 2010).- Il Comune di 1 Genova ha stabilito ildivieto di installare new slot nei circoli diGenova ai quali il Comune abbia assegnatolocali con affitti agevolati (gennaio 2010).Rispetto all'andamento nel corso deltempo dell'approvazione di regolamenti eordinanze il riscontro è il seguente:Prime lettere ai Sindaci proposta partecipazioneInizio formazione al progetto 09/2009.Amministratori comunali e prime comunicazionimediatiche11/2009 (Figura 1.13)(Figura 1.14).I Comuni dei territori su cui è insistito ilProgetto hanno approvato regolamenti e/oemanato Ordinanze in 12 casi su 43 (28%)dei casi; alcuni di essi sono ancora in procintodi farlo; a livello nazionale la mediadei Comuni che hanno adottato provvedimentianaloghi è di 70/8094, meno di1/1000.Le 4 Regioni con la maggior prevalenzadi provvedimenti adottati sono, nell'ordineLombardia, Toscana, Piemonte e Veneto; aparte la Toscana dove vi è stata un'importanteazione promozionale da parte degliamministratori del Comune di Empoli, lealtre 3 Regioni sono quelle presso il quale èstato declinato il nostro progetto alla finedel 2009; probabilmente per percepire unDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale71


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011effetto nelle altre Regioni interessate dalprogetto bisognerà ancora attendere almeno1 anno.Altri provvedimenti:ProvinceLa Provincia di Bolzano ha approvato anovembre 2010 il Disegno di Legge provinciale68/10 "Disposizioni in materia di giocolecito", novembre 2010 che contempla:- strategie di distanziamento geografico;- rispetto normativa divieto di utilizzo aiminori;- divieto pubblicità sale da gioco entro300 mt. dal locale;Comuni che hanno emesso Ordinanze o approvato Regolamenti sul gioco in denaro.Figura 1.13Andamento provvedimenticomunali(Regolamentie Ordinanze) dicontenimentogioco lecito indenaro.* Oltre al provvedimentodi Genova.** Oltre al provvedimentorespinto ad Abbiategrasso.*** Oltre al provvedimentodella Provincia di Bolzano(cfr. dopo).Figura 1.14Distribuzione deiprovvedimenti perRegioni.72Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI- applicazione a sale giochi ed esercizicommerciali con giochi autorizzati, nuovi ogià esistenti;Il Governo nazionale ha impugnato lalegge provinciale a gennaio 2011 e laProvincia di Bolzano è intervenuta in giudizioverso il ricorso a febbraio 2011.Il Consigliere della Provincia regionale diTrento Roberto Bombarda (gruppo Verdi eDemocratici Trentino) ha presentato unamozione “Per un Trentino libero da slotmachinee da macchinette mangia soldi” asettembre 2010:- promozione campagna straordinaria diinformazione per dissuadere i cittadini dalgioco;- previsione norme restrittive per installazionedelle macchinette e divieto utilizzoai minori di 18 anni;- collaborazione con forze ordine perevitare furti.RegioniIn Basilicata è stata approvata la Propostadi legge "Norme per la prevenzione ed iltrattamento del GAP", nel novembre 2010;essa prevede:- diagnosi precoce;- campagne informative sulla dipendenzada gioco rivolte ai medici di base e allapopolazione generale;- coinvolgimento delle organizzazionino profit e associazioni di auto mutuo aiutoper prevenire o ridurre il problema;- potenziamento centri esistenti, concostituzione equipe di lavoro adeguate pressoi Ser.T.;- costituzione di un fondo di solidarietàper sostenere pazienti e famiglie in difficoltàeconomica.In Piemonte il Consiglio regionale aapprovato il 2 dicembre 2010 la Proposta dilegge al Parlamento n.76, ottobre 2010"Illiceità dell'installazione e dell'utilizzo deisistemi di gioco d'azzardo elettronico neilocali pubblici. Modifica all'articolo 110 r.d.(T.U.L.P.S.)": - " …l'installazione e l'uso diapparecchi e congegni automatici, semiautomaticied elettronici da gioco d'azzardosono vietati nei luoghi pubblici e aperti alpubblico e nei circoli ed associazioni diqualunque specie".In Sardegna il consigliere dell’Udc-FliMatteo Sanna ha presentato una proposta diLegge regionale (marzo 2011) per l’attribuzioneai Comuni della competenza di localizzaregli apparecchi da “intrattenimento” sulterritorio attraverso una specifica pianificazione,il rispetto delle distanze fra i locali incui sono installati e strutture “sensibili” (ospedali,chiese etc.), la proporzione fra superficidi vendita e numero di apparecchi, gli orari incui è consentito o vietato il loro utilizzo.Hanno lavorato al Progetto:Gruppo di coordinamento centraleFederica Devietti Goggia°, GaetanoManna*, Paolo Jarre°, Silvia Monge°,Eleonora Pellegrini°, Francesco Salvi°.Monitorizza, governa e decide in meritoall’andamento generale dei progetti*Regione Piemonte, Ufficio Patologiadelle dipendenze e AIDS, Settore AssistenzaSanitaria Territoriale, Assessorato alla Tuteladella salute e Sanità.°ASL To3 Piemonte Dipartimento“Patologia delle dipendenze”.Filoni di intervento e responsabili centraliCoordinamento, raccordo, monitoraggio,formazione (per i filoni per i quali èprevista), controllo e verifica interventonelle realtà locali.*Epidemiologia e monitoraggio(Obiettivo generale 1 e 2 progetto piemontese);Paolo Jarre con la collaborazione IFCCNR Sabrina Molinaro.Media ed opinione pubblicaLavoro di sensibilizzazione e formazioneesercenti (Obiettivo generale 3 progetto pie-Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale73


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011montese) Daniela Capitanucci e Silvia Monge.Lavoro con le amministrazioni locali perla predisposizione dei regolamenti comunali(Obiettivo generale 4 progetto piemontese)Federica Devietti Goggia e EleonoraPellegrini.Peer education e promozione salute giovanileFrancesco Salvi.Comitato ScientificoOrganismo collegiale nel quale venganodiscussi gli aspetti tecnico-scientifici dell’interventole modalità di comunicazione conl’opinione pubblica, i contenuti degli interventidi formazione, le strategie di coinvolgimentodegli esercenti e degli amministratori,il confronto con gli le altre esperienze diapplicazione del modello del “gioco responsabile”in altri paesi.Composizione:Giancarlo Ardissone (Ser.T. Imperia);Graziano Bellio (Ser.T. Castelfranco Veneto);Daniela Capitanucci (AND);Mauro Croce (ALEA);Maurizio Fiasco (ConsulenteCoordinamento Nazionale AntiUsura);Gioacchino Lavanco (Università Palermo);Fabio Mariani (IFC CNR Pisa);Antonino Matarozzo (Ser.T. Torino);Sabrina Molinaro (IFC CNR Pisa);PierGuido Nardi (Ser.T. Mestre);Bernardo Spazzapan (Gorizia - Nova Gorica).ALLEGATO ComuniElenco dei Comuni italiani che alla datadel 08.04.2011 hanno approvatoRegolamenti e/o emanato Ordinanze per ilcontenimento del gioco pubblico in denaro(in corsivo gli Enti Locali che hanno partecipatoal Progetto “Dipendenze comportamentali/ Gioco d'azzardo patologico: progetto sperimentalenazionale di sorveglianza e coordinamento/monitoraggiodegli interventi”, ridenominato“Il gioco è una cosa seria”).ABRUZZOComune di CORROPOLI 3.700 abitanti.Amministratore di riferimento: SindacoUmberto D'Annuntiis (Lista Civica).sindaco@comunecorropoli.itPiazza Piè di Corte, 5 – 64013 Corropoli(Teramo).Tel. 0861.806520, fax 0861.810024www.comune.corropoli.te.itRegolamento comunale sale giochi, aprile2010:- limitazione numero apparecchi;- confinamento geografico;- facoltà del sindaco di intervenire tramiteordinanza per disciplinare orari apertura echiusura.R SgRicorsi in corso NOCAMPANIAComune di CAVA DE TIRRENI 53.000abitanti.Amministratore di riferimento: SindacoMarco Galdi (Centro destra) e-mail form sul sito.Piazza Roma 84013 Cava dei Tirreni(Salerno).Tel. 089.682111 Fax 089.344810www.cava-de-tirreni.sa.it amministrazione@pec.comune.cavadetirreni.sa.itProposta regolamento sale giochi, luglio2010:- confinamento geografico;- rispetto normativa nazionale sul divietodi giochi in denaro ai minori;- facoltà del sindaco di regolamentarel'orario di apertura.R SgRicorsi in corso NOComune di FORIO D'ISCHIA 15.000abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoFranco Regine (Lista Civica).sindaco@comune.forio.na.it74Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALISegreteria del Sindaco Tel. 0813332931Fax 081998018.P.za Municipio n°1 80075 Forio (Napoli).www.comune.forio.na.itOrdinanza sindacale disciplina sale giochi,gennaio 2010:- limitazione numero apparecchi;- confinamento geografico;- divieto pubblicizzazione attivitàall'esterno e installazione consentita esclusivamenteall’interno dell’esercizio di salegioco evitando occupazioni esterne;- divieto utilizzo termine “casinò”;- rispetto normativa nazionale divieto minori.O SgRicorso contro accoltoIl sindaco nell’introdurre una disciplinadel gioco lecito che si sovrappone deltutto, innovandola, a quella dettata dallanormativa statale, non indica alcunasituazione di grave pericolo potenziale oreale che minaccia la sicurezza pubblicané giustifica in altro modo la necessità diricorrere ai poteri. L’intervento si configurapiuttosto come un provvedimentogenerale di regolazione di un settore commerciale.Comune di SALERNO 139.700 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoSalerno De Luca.sindaco@comune.salerno.itPalazzo di Città, Via Roma, 84121 Salerno.http://www.comune.salerno.itOrdinanza sindacale, annunciata marzo2011, successivamente ritirata:- esteso a sale scommesse e bingo;- limitazione orario apertura (13-22);- scommesse-bingo.O SgComune di SANT’AGNELLO 8.000 abitanti.Amministratore di riferimento: SindacoIng. GianMichele Orlando (Lista civica)form per mail sul sito.Piazza Matteotti 24, 80065 Sant'Agnello(Napoli).www.comune.sant-agnello.na.it/Ordinanza sindacale, aprile 2011:- limitazione orari di apertura;- strategie di distanziamento geografico;- divieto somministrazione bevandealcoliche;- esposizione materiale informativo supericolosità giochi;- rispetto normativa nazionale divietominori;- divieto pubblicità con termine casinò.O SgRicorsi in corso NOComune di SORRENTO 17.000 abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreRosario Fiorentino prosegue l'attività l'assessorealle attività produttive AntoninoTerminiello (Lista civica Sorrento Domani-Centrodestra) c/o 1° Dipartimento/Uscierato.dirigenteaffgencontabilita@comune.sorrento.na.itSindaco dott. G. Cuomo segreteriasindaco@comune.sorrento.na.itPiazza S. Antonino 1, 80067 Sorrento(Napoli).Tel. 081.533 51 11 - Fax 081.877 19 80.www.comune.sorrento.na.itRegolamento disciplina sale giochi, aprile2009:- confinamento geografico in caso di rilascionuove concessioni o trasferimento sede;- nr. giochi proporzionato a superficie;- giochi sistemati in aree apposite;- rispetto normativa nazionale che vietagioco a minorenni;- orari apertura locali con slot stabiliticon ordinanza sindacale.R Sg+PERicorsi in corso NODipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale75


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011EMILIA ROMAGNAComune di BOLOGNA 380.900 abitanti.Commissario straordinario Anna MariaCancellieri.Piazza Maggiore 6, 40124.Regolamento di Polizia Urbana, febbraio2011:- sale giochi vietandole nelle vicinanzedi scuole, sedi di associazioni, altre sale giochi,abitazioni o loro pertinenze.Comune di FIDENZA 25.7000 abitantiSindaco: Mario Cantini (centrodestra listeciviche) sindaco@comune.fidenza.pr.itPiazza Giuseppe Garibaldi 1, 43036Fidenza (Parma).Tel. 0524517111 Fax 0524527239.www.comune.fidenza.pr.itRegolamento per le sale da biliardo, salegiochi e per installazione di apparecchi dagioco, agosto 2010:- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero massimo apparecchiin sale giochi ed esercizi pubblici.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di FIORENZUOLA D'ARDA13.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoGiovanni Compiani (Lista Civica Centro sinistra)sindaco@comune.fiorenzuola.pc.itP. le San Giovanni, 2 - 29017 -Fiorenzuola d'Arda (Piacenza).Tel. 0523.9891 Fax 0523.982680www.comune.fiorenzuola.pc.itOrdinanza sindacale n.235 luglio 2010:- limitazione accesso alle sale giochi daparte dei minori di anni 18;- obbligo esposizione in sale giochie pubblici esercizi ove siano collocatigiochi leciti d’azzardo, locandine,manifesti, o cartelli che indichino lapericolosità dell’assuefazione e abusoe numeri di pubblica utilità relativialla problematica del gioco d’azzardopatologico;- rispetto normativa divieto minori.O Sg+PEComune di SANTARCANGELO diROMAGNA 21.100 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoMaur Morri (Centro Sinistra).P.zza Ganganelli 1 47822.Regolamento Comunale Sale giochi,maggio 2007:- sale giochi non devono avere l’ingressoricadente nella fascia di 300 mt. parallelaal perimetro di edifici adibiti a asili,scuole di ogni ordine e grado, luoghidestinati al culto, ospedali, case di cura,case di riposo, residenze assistite e similari,cimiteri;- sale giochi non possono essere ubicateall’interno del Centro Storico;- l’esercente è tenuto ad impedire l’accessoed il gioco fino alle ore 14,00 duranteil periodo di apertura delle scuole, aiminori degli anni diciotto quando nonsiano accompagnati da parente o affinemaggiorenne.FRIULI VENEZIA GIULIAAZZANO DECIMO 15.400 abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreMassimo Piccini, attività commercialie produttive agricoltura, sportelloper imprese e turismo, vigilanza consiglierecomunale Roberto Innocente(Azzano Sì) (sindaco Vittorino Bettoli,facente funzioni.sindaco@comune.azzanodecimo.pn.itcommercio@comune.azzanodecimo.pn.itPiazza Libertà, 1 -33082- AzzanoDecimo (Pordenone).Tel. 0434.636711 Fax 0434.640182.www.comune.azzanodecimo.pn.it76Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIRegolamento per la gestione delle salegiochi, giugno 2010:- strategie confinamento geografico;- limitazione orario apertura;- rispetto normativa nazionale divietominori.R SgRicorsi in corso NOComune di PORCIA 15.330 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoStefano Turchet (Lega Nord) tel.04394596912.Via de' Pellegrini 3, 33080 Porcia (PN).Tel. 0434596911.Fax. 0434921610.www.comune.porcia.pn.itRegolamento per l'apertura di sale giochie l'installazione di apparecchi e congegniautomatici, semiautomatici ed elettronicida trattenimento e gioco, marzo 2011:- strategie di distanziamento geografico;- rispetto normativa divieto ai minori- divieto utilizzo termine casinò;- esposizione materiale promozionalesul gioco responsabile;- esposizione materiale informativo suasssociazioni.R Sg+ PERicorsi in corso NOLOMBARDIAComune di ABBIATEGRASSO 31.600abitanti.Amministratore di riferimento: consigliereMarco Tagliabue (gruppo misto) sindacoRoberto Albetti (liste civiche centro-destra).sindaco@comune.abbiategrasso.mi.itPiazza Marconi 1 20081 Abbiategrasso(Milano).www.comune.abbiategrasso.mi.it/Mozione al Consiglio comunale, novembre2010:- applicazione delle regole per l'aperturadei call center alle sale gioco.Mozione RESPINTAR SgComune di ARCISATE (VA) 9.900 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoAngelo Pierobon (PdL-Lega).comarcis@iol.itVia Roma 2, 21051 Arcisate (VA)Tel. 0332-470124 Fax 0332-474396www.comunearcisate.va.itRegolamento comunale per la disciplinadelle sale giochi e degli apparecchi da trattenimentoe svago, ottobre 2010:- non potranno essere ubicati in edifici dicivile abitazione né con esse confinanti;- stretegie di confinamento geografico.Si disciplinano anche sale scommesse ealtri punti vendita aventi come attività principalela commercializzazione di giochipubblici.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di CALOLZIOCORTE 14.000abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreal commercio Luca Caremi (Lega Nord).caremi.luca@comune.calolziocorte.lc.itSindaco ing. P. Arrigoni.sindaco@comune.calolziocorte.lc.itP.zza Vittorio Veneto, 13, 23801Calolziocorte (Lecco).Tel. 0341-639.111.www.comune.caloloziocorte.lc.itRegolamento comunale per l'apertura ela gestione di sale giochi ,gennaio 2010:- limitazione orari apertura per sale giochiadiacenti civili abitazioni;- strategie di confinamento geografico;- nr. sale giochi: 1/10.000 residenti;- reperimento numero minimo parcheggi.R SgRicorsi in corso NODipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale77


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Comune di CHIARI 18.600 abitanti.Sindaco: avv. Sandro Mazzatorta (Lega Nord).segreteriadelsindaco@comune.chiari.brescia.itPiazza Martiri della Libertà 26 25032Chiari (Brescia).Tel.03070081-Fax 030712011.www.comune.chiari.brescia.it/Regolamento comunale sugli apparecchidi trattenimento e svago e sulle sale giochi,marzo 2009:- divieto utilizzo ai minori di anni 14 e aimaggiori di 16 e minori di 18 se non accompagnatida famigliare maggiorenne;- strategie di confinamento geografico.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di COLOGNO MONZESE47.500 abitanti.Sindaco: Mario Soldano (Centrosinistra).sindaco@comune.colognomonzese.mi.itVilla Casati, Via Mazzini 9 20093Cologno Monzese (Milano).Tel. 02 253 081 - n. verde 800 073504 -fax 02 253 08 294.www.comune.colognomonzese.mi.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspxDeliberazione il rilascio delle Licenze exart. 86/1° comma T.U.L.P.S. giugno 2010:- l’apertura e l’esercizio di “Sale Giochi”sul territorio Comunale è temporaneamentesospeso sino all’approvazione del nuovoRegolamento di Polizia Urbana, ove è previstala regolamentazione di tali insediamenti;- mandato all’Assessore competente permateria di avviare l’iter procedurale per l’approvazionedel nuovo Regolamento diPolizia Urbana.Ricorsi in corso NOComune di GALLARATE 51.700 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoPaolo Caravati (AN).Via Verdi 2, 21013.Regolamento Comunale per le Sale giochi,marzo 2009:- limitazione numero massimo apparecchi;- limitazione orari apertura sale giochi;- strategie di distanziamento geografico(200 mt.) da luoghi sensibili;- orari disciplinati con Ordinanza;- rispetto normativa nazionale divietogiochi in denaro ai minori.Comune di GAVIRATE 9.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoFelice Paronelli (PdL-Lega).sindaco@comune.gavirate.va.itTel. 0332.748.221 Fax 0332/748.294.P.zza Matteotti, 8 21026 Gavirate(Varese).Tel.: 0332.748222 Fax: 0332.748292.www.gavirate.va.itOrdinanza sindacale, agosto 2010:- limitazione numero massimo apparecchi;- limitazione orari apertura sale giochi;- obbligo per gli esercenti di esporre inmodo visibile sugli apparecchi informazionisulla pericolosità del gioco e numeri di pubblicautilità sul gioco;- divieto di pubblicità dell'attività tramiteinsegne o cartelli che richiamino i giochid'azzardo;- rispetto normativa nazionale divietogiochi in denaro ai minori;- strategie di distanziamento geografico;- divieto occupazione suolo pubblicoper sale gioco;O Sg+PERicorsi in corso NOComune di ISPRA 5.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoPaolo Gozzi (Lista civica).segreteria@comune.ispra.va.itP.za Milite Ignoto 1 21027 Ispra (Varese).Tel.: 0332.1793100 Fax 0332.781213.www.comune.ispra.va.it78Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIOrdinanza sindacale per la disciplinadelle sale giochi (n.5 del 3.2.2010); e rettificaord. N. 13 del 4.3.2010:- limitazioni orario (11-23);- stretegie confinamento geografico;- divieto di pubblicità dell'attività tramiteinsegne o cartelli che richiamino i giochid'azzardo;- rispetto normativa nazionale divietogiochi in denaro ai minori;- divieto occupazione suolo pubblico;- obbligo per gli esercenti di esporre inmodo visibile sugli apparecchi informazionisulla pericolosità del gioco e numeri di pubblicautilità sul gioco.Si disciplinano anche sale scommesse ealtri punti vendita aventi come attività principalela commercializzazione di giochipubblici.O Sg+PERicorsi in corso NOComune di LAVENA PONTE TRESA5.600 abitanti.sindaco Pietro Vittorio Roncoroni (ListaCivica).sindaco@comune.lavenapontetresa.va.itVia Libertà 28 21037 Lavena Ponte Stresa(Varese).Tel. 0332524111 Fax 0332551754.www.comune.lavenapontetresa.va.itOrdinanza sindacale per la disciplinadelle sale giochi e uso di giochi marzo 2010:- strategie di confinamento geografico;- divieto occupazione suolo pubblico;- divieto di pubblicità dell'attività tramiteinsegne o cartelli che richiamino i giochid'azzardo o che usino la parola casinò o slotmachine;- limitazione orari apertura.O Sg+PERicorsi in corso NOComune di LECCO 47.800 abitanti.Sindaco: Virginio Brivio(Liste civiche centro-sinistra)e-mail con form sul sito.Piazza Diaz 1, 23900 Lecco.Tel. 0341481111 Fax 0341368154.www.comune.lecco.itRegolamento comunale per la disciplinadelle sale giochi, marzo 2011:- strategie di confinamento geografico;- limitazione autorizzazione aperturaogni 10.000 abitanti;- divieto di collocazione in edifici residenziali;- divieto utilizzo termine casinò.R SgRicorsi in corso NOComune di MORTARA abitanti 15.600.Sindaco Roberto Robecchi (Lega Nord).Piazza Martiri della Libertà 21 - 27036.Regolamento Sale Giochi:- divieto sale gioco in centro. Il regolamentocomunale appare particolarmenterestrittivo, visto che difficilmente èindividuabile, una zona «interessante»dal punto di vista commerciale che sialontana 500 metri da scuole e chiese: lasuperficie cittadina non è poi così estesa,quindi, se il regolamento resterà ancorain vigore, in città potranno arrivare soloattività autorizzate con concessionigovernative.Ricorsi in corso NOComune di OGGIONO 8.800 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoRoberto Ferrari (Lega Nord).sindaco@comune.oggiono.lc.itPiazza Garibaldi 14, 23848 Oggiono (LC).Tel. 0341266411 Fax 034157925.www.comune.oggiono.lc.it/Regolamento comunale, marzo 2011:- strategie di distanziamento geografico.R SgRicorsi in corso NODipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale79


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Comune di OLGIATE OLONA 12.000abitanti.Amministratore di riferimento:sindaco Giorgio Volpi (PdL) info@comuneolgiateolona.itVia Luigia Greppi 4 21057 Olgiate Olona(Varese).www.comuneolgiateolona.itOrdinanza settembre 2010:- strategie di confinamento geografico;- le sale da gioco inoltre non devonoessere inserite in un contesto residenziale;- regolamentazione superficie area diparcheggio;- limitazione orari di apertura;- studio su incentivi per chi disattiva ivideogiochi.Proposta di concertare con gli altriComuni limitrofi, grandi e piccoli, compresoBusto, un regolamento analogo a quelloolgiatese, e di dare contributi una tantum achi disattiva/non attiva videogiochi, attestati/riconoscimentisociali agli esercenti senzavideogiochi, e di attivare una politica conl'ASL per gestire il problema di dipendenza.O Sg+PERicorsi in corso NOComune di PIOLTELLO 35.500 abitanti.Sindaco Antonio Concas (centrosinistra)A.Concas@comune.pioltello.mi.itVia Carlo Cattaneo 1 - 20096, Pioltello(Milano).www.comune.pioltello.mi.it/PortaleNet/portale/CadmoDriver_s_51Direttive regolamentari delle attività divideogioco negli esercizi pubblici, approvatocon delibera consiglio comunaleluglio 2004:- affissione vetrofanie, autoadesivi, ecartelli che indichino la pericolosità diassuefazione e abuso e numeri di pubblicautilità relativi alla problematica del giocopatologico;- strategie di contenimento della concentrazionedi videogiochi nelle diversezone della città;- attività di prevenzione (contributi unatantum a chi non attiva/disattiva videogiochi,attestati/riconoscimenti di “qualità sociale” aoperatori senza videogiochi, interventi diriduzione dei costi sociali del gioco d'azzardopatologico, collaborazione con l'ASL);- rispetto normativa nazionale divietominori anni 18.TAR contro (novembre 2005): sancisce lariserva esclusiva dello Stato nella regolamentazionee nel contingentamento della apparecchiatureda divertimento – trattenimento.R Sg+PEComune di SAMARATE 15.000 abitanti.Amministratore di riferimento:Consigliere comunale Paolo Bossi (Lista civica)fino a aprile 2010; dopo aprile 2010:Assessore Montani Albino (Servizi Sociali).Sindaco Leonardo Tarantino (PdL Lega)leonardo.tarantino@samarate.netVia Vittorio Veneto 40, 21017 Samarate(Varese).Telefono: 0331/221411 - Fax:0331/224240.www.samarate.va.itOrdinanza sindacale per la disciplinadelle sale giochi febbraio 2010:- limitazione numero massimo apparecchi;- obbligo di esporre informazioni sugliapparecchi sulla pericolosità del gioco enumeri utili;- rispetto normativa nazionale che vieta igiochi in denaro ai minori;- limitazione orari apertura;- limitazione orari utilizzo slot;- utilizzo denaro sanzioni per attività delcomune di sensibilizzazione e prevenzionesul tema;- divieto rilascio di autorizzazioni perl'occupazione del suolo pubblico;- divieto di pubblicizzare l'attività tra-80Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALImite insegne o cartelli che richiamino i giochid'azzardo.O SgRicorsi in corso NOComune di SAN GIULIANO MILANESE31.000 abitanti.Sindaco: Luigia Greco (liste civiche centro-sinistra)luigia.greco@sangiulianonline.itAmministratore di riferimento: SergioMorelli ex assessore al commercio (Lista civica).Via De Nicola 2 - 20098 San GiulianoMilanese (Milano) tel. 02 982071 - fax 0298241110.www.sangiulianonline.it(Mozione concernente il divieto di venditadei "Gratta & Vinci" ai minorenni" marzo2007).Regolamento comunale per sale giochi esale scommesse marzo 2009:- strategie di confinamento geografico;- rispetto normativa divieto ai minori.R SgRicorsi in corso NOComune di SEDRIANO 11.100 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoAlfredo Celeste (Pdl).sindaco@comune.sedriano.mi.itVia Fagnani 35 20018 Sedriano (Milano).Tel. 02903981 Fax 029011099.www.comune.sedriano.mi.it/index.aspRegolamento comunale luglio 2010:- limitazione numero sale giochi in funzioneabitanti (1 ogni 10.000);- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero massimo di apparecchiinstallabili nei pubblici esercizi.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di STRADELLA 11.600 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoprof. Pietro Angelo Lombardi (Lista civica).info@comune.stradella.pv.itVia Marconi 35, 27049 Stradella (Pavia).www.comune.stradella.pv.it/Regolamento comunale per l'autorizzazionedel funzionamento di sale pubblicheda gioco e l'installazione di apparecchi econgegno automatici, semiautomatici edelettronici di intrattenimento e svago,dicembre 2010:- divieto termine “casinò” o altre definizioniche richiamino il gioco d'azzardo;- strategie di confinamento geografico;- limitazione all'insediamento in edificiresidenziali;- restrizione orari di apertura;- rispetto normativa divieto ai minori.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di TRADATE 16.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindaco StefanoCandiani (Lega-Liste civiche centro-destra) .segreteria@comunetradate.itTel 0331.82.68.64.Piazza Mazzini, 6 21049 Tradate (Varese).www.comune.tradate.va.itOrdinanza sindacale dicembre 2009:- limitazione numero massimo diapprecchi;- strategie distanziamento geografico;- obbligo di esporre informazioni sugliapparecchi sulla pericolosità del gioco enumeri utili;- rispetto normativa nazionale che vieta igiochi in denaro ai minori;- divieto rilascio di autorizzazioni perl'occupazione del suolo pubblico;- limitazione orari apertura.O SgRicorsi in corso NOComune di VARESE 82.000 abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale81


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011al commercio Salvatore Giordano (PDL) salvatore.giordano@comune.varese.itTel. 0332/255.524 - 0332/255.527 -0332/255.500.Sindaco: avv. Attilio Fontana (Lega Nord).sindaco@comune.varese.itVia Sacco, 5 21100 Varese.Tel 0332255111 Fax 0332255357.www.comune.varese.itRegolamento comunale sale giochi luglio2010:- limitazione orari d'apertura;- strategie di confinamento geografico.R SgRicorsi in corso NOMARCHEComune di PESARO 95.000 abitanti.Sindaco Luca Ceriscioli (PD)sindaco@comune.pesaro.ps.itPiazza del Popolo 1 Pesaro (Pesaro-Urbino).Tel. 07213871 Fax 0721387207.www.comune.pesaro.pu.itRegolamento sale giochi, detenzionevideogiochi e giochi leciti, approvato condelibera consiglio comunale, giugno 2010:- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero apparecchi negliesercizi pubblici.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di SAN BENEDETTO DELTRONTO 45.000 abitanti.sindaco Giovanni Gaspari (Liste CivicheCentro sinistra)sindaco@comunesbt.itTel 0735.794321 - 401 - 413 Fax0735.86515.viale Alcide De Gasperi n. 124 63074San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) Tel.0735/7941.www.comunesbt.it/Engine/RAServePG.phpRegolamento comunale per le sale giochie l'installazione di apparecchi da trattenimento,luglio 2010, senza ordinanza:- strategie di distanziamento geografico;- obbligo di esporre informazioni sugliapparecchi sulla pericolosità del gioco enumeri utili;- rispetto normativa nazionale che vieta igiochi in denaro ai minori;- divieto utilizzo termine casinò;- giochi collocati in area separata a edelimitata.R Sg+PERicorsi in corso NOLIGURIAComune di IMPERIA 42.300 abitanti.Amministratore di riferimento: GiorgioMontanari consigliere di minoranza (PD).montanari@comune.imperia.itSindaco dott. Paolo Strescino (Liste civichecentro-destra).strescino@comune.imperia.itViale Matteotti 157 18100 Imperia.Tel. 0183 7011 - Fax 0183 290691.www.comune.imperia.itRegolamento per sale giochi e per l'installazionedi apparecchi e congegni per ilgioco lecito, marzo 2010:- strategie di confinamento geografico;- divieto pubblicizzazione somministrazionealimenti;- obbligo previsione parcheggi.R SgRicorsi in corso NOComune di GENOVA 609.750 abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreal Patrimono Bruno Pastorino.asssaperi@comune.genova.itSindaco dott. Marta Vincenzi (Liste civichecentro sinistra).gabsindaco@comune.genova.itPalazzo Tursi Via Garibaldi 9, 16124Genova.82Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALITel. 010557111.www.comune.genova.itDivieto di installare new slot nei circolidi Genova ai quali il Comune assegna localicon affitti agevolati, gennaio 2010.Ricorsi in corso NOComune di SANREMO 56.900 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoMaurizio Zoccarato (centro destra-liste civiche).Via Cavallotti 59 18038 Sanremo(Imperia).Tel. 01845801 Fax 0184575030.www.comunedisanremo.itRegolamento comunale ottobre 2010:- limitazione orario apertura delle salecon slot machine e videolotterie;- facoltà di ridurre l'apertura in caso dirumori molesti, episodi di disturbo all'ordinepubblico e viabilità;- indicazioni sulla superficie minima emassima;- indicazioni sulla superficie minima diparcheggio.R SgRicorsi in corso NOComune di VENTIMIGLIA 25.700 abitantiSindaco: Gaetano Scullino (Centro destraliste civiche).sindaco@comune.ventimiglia.itPiazza della Libertà 3 18039 Ventimiglia(Imperia);Tel. 01842801 Fax 0184352581.www.comune.ventimiglia.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspxRegolamento per il rilascio delle autorizzazioniper sala giochi maggio 2010:- strategie di confinamento geografico.R SgRicorsi in corso NOVENETOComune di ARCUGNANO 7.900 abitanti.Amministratore di riferimento: turismo eattività commerciali Antonia Menon (Listeciviche centro-destra).Sindaco Paolo Gozzi (Liste civiche centro-destra)Tel. 0444.530622.Piazza Mariano Rumor 15 36057Arcugnano (Vicenza).Tel 0444.530622 Fax 0444.240450.www.comune.arcugnano.vi.itRegolamento comunale sale giochi,novembre 2010:- strategie di distanziamento geografico(in particolare da luoghi frequentati daminori).R SgRicorsi in corso NOComune di BATTAGLIA TERME 4.100abitanti.Amministratore di riferimento: assessore alleattività produttive Alfredo Bedin (Lista Civica).bedin.assessore@comune.battagliaterme.pd.itSindaco Daniele Donà.sindaco@comune.battaglia-terme.pd.itvia A. Volta, 4 - 35041 - Battaglia Terme(Padova).Tel. 049 525162 - Fax. 049 9100347.www.comune.enego.vi.itOrdinanza sindacale giugno 2010:- limitazione orari utilizzo slot in alcunefasce orari e in alcuni giorni;Il TAR del Veneto in data 30.07.2010 hasospeso l'efficacia dell'ordinanza sindacalesuccitata, con ordinanza n. 557: rispetto aigiochi leciti gestiti da AAMS non sono configurabilipericoli sanitari o di ordine pubblico.O SGComune di SAN STINO DI LIVENZA12.000 abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreal commercio e attività produttive PatrizioCrosariol (Lista civica).Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale83


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011crosariol@sanstino.itSindaco Luigino Moro (Lista civica).sindaco@sanstino.itPiazza Aldo Moro, 1 - 30029 - SantoStino di Livenza - Venezia.Tel. 0421.473911 - Fax. 0421.473954.www.sanstino.itRegolamento comunale per l'installazionedi apparecchi da gioco maggio 2010:- strategie confinamento geografico;- limitazione numero massimo di apparecchi.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di SANT'ANGELO di Piove diSacco 7.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoRomano Boischio (Lista civica).rboischio@santangelopiove.netPiazza IV Novembre 33 35020Sant'Angelo di Piove di Sacco Padova.tel. 049.9793911 fax 049.9793999.www.santangelopiove.netRegolamento per le sale gioco e l'installazionedi apparecchi da intrattenimentomaggio 2010:- strategie di confinamento geografico;- slot machine ammesse solo in bar,ristoranti e trattorie;- divieto collocazione all'esterno dellocale;- divieto utilizzo dicitura «casinò» oparole che richiamino il gioco d'azzardonelle insegne;- rispetto normativa nazionale divieto minori.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di ENEGO 2.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoIgor Rodeghiero (Centro) form on line.Piazza San Marco, 1 - 36052 Enego(Vicenza)Tel. 0424 490131 - Fax 0424 490517.www.comune.enego.vi.itOrdinanza sindacale maggio 2010:- divieto utilizzo slot in alcune fasce orariee alcuni giorni, in tutti i locali.O Sg+PERicorsi in corso NOComune di PADOVA 205.000 abitanti.Amministratore di riferimento: Assessoreal commercio Marta Dalla Vecchia (Listacivica centro sinistra).dallavecchiam@comune.padova.itSindaco Flavio Zanonato.sindaco@comune.padova.itpalazzo Moroni, via del Municipio, 1 -35122 Padova.Tel. 0498205111 Fax 0498205789.www.padovanet.itRegolamento comunale marzo 2010:- strategie di confinamento geografico;- divieto utilizzo dicitura «casinò» nelleinsegne o nei messaggi pubblicitari;- rispetto normativa divieto di utilizzo aiminori;- obbligo per gli esercenti di esporremateriale promozionale sul gioco responsabilee numeri pubblici di associazioni chediano assistenza.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di PESCHIERA DEL GARDA9.850 abitanti.Sindaco Umberto Chincarini (ListaCivica).Piazzale Betteloni, 37019 Peschiera delGarda (VR).Tel. 0456400600 Fax 0457552901.http://www.comune.peschieradelgarda.vr.itOrdinanza, settembre 2010:- cessazione funzionamento apparecchialle ore 20;84Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI- numero massimo di 2 apparecchi perlocale.O SGRicorsi in corso NOComune di SANTA MARIA DI SALA17.200 abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreal commercio Angelo Pegoraro (centrodestra).Sindaco Paolo Bertoldo (Lista civica).info@comune-santamariadisala.itPiazza XXV Aprile 1, 30036 Santa Mariadi Sala (Venezia).Tel. 041.486788 Fax 041.484379www.comune-santamariadisala.itRegolamento per le sale giochi e per l'installazionedi apparecchi da trattenimento,settembre 2010:- previsione superficie minima per aperturasala giochi;- strategie di distanziamento geografico;- divieto utilizzo dicitura «casinò» o terminiche richiamino il gioco d'azzardo nelleinsegne o nei messaggi pubblicitari.R Sg+PERicorsi in corso NOPIEMONTEComune di BRA 28.800 abitanti.Amministratore di riferimento: SindacoBruna Sibille(Centro Sinistra).Piazza Caduti della Libertà 14. 12042Bra (Cn).Regolamento comunale sulla disciplinadelle sale giochi, marzo 2011:- distanze minime da luoghi ritenuti sensibilidall'amministrazione comunale;- sostenibilità della loro presenza nellezone a maggior densità abitativa.Comune di COLLEGNO 50.200 abitanti.Amministratore di riferimento: SindacoSilvana Accossato (Liste civiche centro sinistra).carla.giacone@comune.collegno.to.itPiazza Del Municipio 1 10093 Collegno(Torino).Regolamento per la detenzione e il funzionamentodi apparecchi da gioco o daintrattenimento presso i pubblici esercizi eper la disciplina di sale giochi, dicembre2010:- rispetto normativa nazionale divieto aiminori;- affissione vetrofanie su pericolosità giocoed esposizione numeri di pubblica utilità;- uso apparecchi consentito dalle 14 alle 22;- strategie di distanziamento geograficoper sale giochi nuove o da trasferire;- divieto insediamento in edifici residenziali;- divieto per sale giochi di occupazionedel suolo pubblico;- divieto di installazione in locali di proprietàcomunale.R Sg+PERicorso al TAR Lottomatica: respinta lasospensivaComune di GRUGLIASCO 37.600 abitantiAmministratore di riferimento: assessoreal commercio Anna Maria Cuntrò (centrosinistra)acuntro@comune.grugliasco.to.it;promotore consigliere comunale PierpaoloSoncin.Piazza Matteotti 50 10095 Grugliasco(Torino).Tel. 01140131 Fax 0117805027.www.comune.grugliasco.to.itRegolamento comunale sugli apparecchidi trattenimento e svago e sulle sale giochi,settembre 2010:- strategie di confinamento geografico;- vietata l'installazione di apparecchiall'esterno;- limitazione orari di apertura;- divieto installazione distributori automaticidi gratta e vinci;Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale85


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011- previsione disponibilità parcheggio.R SgRicorsi in corso NOComune di SAN BENIGNO C.SE 5.600abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoMauro Geminiani (Liste civiche).sindaco@comunesanbenigno.itPiazza Vittorio Emanuele II 9, 10080 SanBenigno C.se (TO).Tel. 011.9880100 Fax 011.9887799.www.comunesanbenigno.itRegolamento comunale per aperturasale giochi, ottobre 2010:- strategie di distanziamento geografico.R SgRicorsi in corso NOComune di SETTIMO T.SE abitanti47.700.Amministratore di riferimento: sindacoAldo Corgiat Loia.Piazza Libertà 4, 10036 Settimo T.se.Ordinanza Sindaco, febbraio 2011:- gli apparecchi da gioco installati inesercizi pubblici, sale gioco e punti scommesse,siano utilizzabili esclusivamentedalle ore 14,00 alle 22,00.Ricorso al TAR pendente contro l'ordinanza.Ordinanza ritirataComune di STRESA abitanti 5.200.Amministratore di riferimento: sindacoCanio Di Milia (Lista Civica).Ordinanza Sindaco, febbraio 2011.Regolamento giochi, marzo 2011:- gli apparecchi da gioco installati inesercizi pubblici, sale gioco e punti scommesse,siano utilizzabili esclusivamentedalle ore 15,00 alle 22,00 (bar e ristoranti)ed alla 1.00 (sale giochi);- no sale giochi nelle Isole;- metratura minima sale giochi.Ricorso al TAR pendente contro l'ordinanza.Ordinanza ritirata, Regolamento in vigore.Comune di VENARIA REALE 34.800 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoAntonio Catania (Liste civiche centro sinistra).segreteriasindaco@comune.venariareale.to.itPiazza Martiri della Libertà 1, 10078Venaria Reale (TO).Regolamento , marzo 2011:- divieto ingresso ai minori di anni 18;- divieto apertura sale giochi nel centrostorico;- strategie di distanziamento geografico;- limitazione orario d'accesso (14-02).RRicorsi in corso NOComune di VERBANIA 31.000 abitanti.Amministratore di riferimento: ex assessoreMarino Barassi (Centro destra) Sindacoattuale Marco Facchesesindaco@comune.verbania.it Tel. 0323 542220Palazzo Civico - Piazza Garibaldi, 15 -28922 Verbania (Verbano-Cusio-Ossola).Tel. 0323.5421 - Fax 0323.557197.www.comune.verbania.itDelibera di modifica regolamento per ladetenzione e il funzionamento di apparecchida gioco o da intrattenimento presso ipubblici esercizi, per la disciplina di salegiochi e trattenimenti musicali presso pubbliciesercizi, aprile 2009 (maggio 2005):- limitazione numero apparecchi in funzionesuperficie locali;- limitazione orari di apertura;- strategie di confinamento geografico;- divieto occupazione suolo pubblico.R Sg+PERicorso al TAR ed al Consiglio di Stato;respinti nel merito.86Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIRegione PIEMONTEAmministratore di riferimento: consigliereRoberto Placido (PD).roberto.placido@consiglioregionale.piemonte.itConsiglio regionale del Piemonte,Palazzo Lascaris Via Alfieri 15, 10121 Torino,Tel. 0115757111.Proposta di legge al parlamento n.76,ottobre 2010 "Illiceità dell'installazione edell'utilizzo dei sistemi di gioco d'azzardoelettronico nei locali pubblici. Modificaall'articolo 110 r.d. (T.U.L.P.S.)":- "l'installazione e l'uso di apparecchi econgegni automatici, semiautomatici edelettronici da gioco d'azzardo sono vietatinei luoghi pubblici e aperti al pubblico e neicircoli ed associazioni di qualunque specie".Approvata il 02 dicembre 2010 dalConsiglio regionale del Piemonte.LAZIOComune di Riano 6.000 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoNicola Regano (Lista Civica).sindaco@comune.riano.rm.itPiazza Piombino 4 00060 Riano (Roma)Tel. 06.9013731 Fax 06.9031500.www.comune.riano.rm.itOrdinanza sindacale novembre 2008sulla disciplina degli “orari di esercizio delleattività di vendita al dettaglio, artigianali,somministrazione di alimenti e bevande e diintrattenimento”:- limitazione orari apertura “sale giochi”.Sentenza TAR del Lazio del 02/04/2010n. 5619 a favore del provvedimento: nonaccoglie il ricorso di Future Games s.r.l.Riconoscendo la competenza sindacale adisciplinare “gli orari degli esercizi commerciali,dei pubblici esercizi e dei servizipubblici”.O Sg+PEComune di LEONESSA 2.700 abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoavv. Paolo Trancassini (Lista civica)comunedileonessa@comunedileonessa.ittel. 0746.922496.Piazza 7 aprile 28 – 02016 Leonessa(Rieti).Tel. 0746.923212 Fax 0746.923219.www.leonessa.orgOrdinanza sindacale novembre 2009:- divieto agli esercizi pubblici del territoriocomunale di installare newslot erevoca delle autorizzazioni precedentementeemesse;Ricorso della società concessionaria BPlus Gioco Legale al TAR del Lazio edella società “Mongalli di F. Conti e C.Fornari & C.”: ricorsi accolti in data09/12/2009.Ordinanza gennaio 2010:- obbligo di apporre sugli apparecchi ladicitura “questo gioco dà dipendenza e puònuocere gravemente alla tua salute edall'economia tua e della tua famiglia”.O Sg+PETOSCANAComune di BORGO A MOZZANO 7.400abitantiSindaco: Francesco Poggi (Liste civichecentro-sinistra).posta@comune.borgoamozzano.lucca.itPalazzo Comunale, via Umberto I, 155023 Borgo a Mozzano (Lucca).Tel. 058382041 Fax 0583820459.www.comune.borgoamozzano.lucca.itRegolamento comunale per l'apertura ela gestione di sale giochi, giugno 2007:- strategie di confinamento geografico;- regolamentazione e riduzione orari diapertura.R SgRicorsi in corso NODipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale87


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Comune di COLLESALVETTI 16.750 abitanti.Amministratore di riferimento: assessoreBenedetto Tuci (centro sinistra).b.tuci@comune.collesalvetti.li.itSindaco Lorenzo Bacci (Liste civiche centrosinistra).sindaco@comune.collesalvetti.li.itVia Umberto I 1 57014 Collesalvetti(Livorno).Tel. 0586982011 Fax 0586962151.www.comune.collesalvetti.li.it/online/Home.htmlRegolamento comunale per l'apertura ela gestione delle sale giochi e per l'installazionedegli apparecchi da gioco, aprile2010:- limitazione orari di apertura;- limitazione numero sale giochi;- limitazione numero apparecchi.R SgRicorsi in corso NOComune di EMPOLI 44.000 abitanti.Amministratore di riferimento: assessorePolizia Municipale, Città sicura, Verde pubblico,Manutenzioni, Consorzi idraulici estradali Filippo Torrigiani, (Liste civiche centrosinistra).ass.torrigiani@comune.empoli.fi.itwww.filippotorrigiani.itVia G. del Papa 41, 50053 Empoli(Firenze).Tel. 05717571 Fax 0571757910.Sindaco: Luciana Cappelli (Liste civichecentrosinistra).segr.sindaco@comune.empoli.fi.itwww.comune.empoli.fi.itRegolamento + ordinanza luglio 2010:- limitazione orari apertura sale giochi;- strategie di confinamento geografico;- rispetto normativa nazionale sul divietodi giochi in denaro ai minori;- divieto nella pubblicizzazione dellaparola casinò o altri temini che richiamino ilgioco d'azzardo;- obbligo esposizione di materiale sulgioco responsabile e numeri di associazioniche possano fornire assistenza nel settoredelle dipendenze.R SgRicorsi in corso NOComune di FIRENZE 368.000 abitanti.Sindaco: Matteo Renzi (Centro sinistra).sindaco@comune.fi.itPalazzo Vecchio, Piazza della Signoria50122 Firenze.www.comune.fi.it/opencms/opencms/index.htmlRegolamento, gennaio 2011:- strategie di distanziamento geografico;- rispetto normativa nazionale divietominorenni;- esposizione materiale promozionalegioco responsabile.R Sg+PERicorsi in corso NOComune di GAVORRANO 9.000 abitanti.Sindaco: Massimo Borghi (Liste civichecentro sinistra).info@comune.gavorrano.gr.itPiazza Bruno Buozzi 16 58023Gavorrano (Grosseto).www.comune.gavorrano.gr.itOrdinanza comunale, agosto 2010:- divieto rilascio concessioni o autorizzazionidi suolo pubblico a esercizi cheinstallano videopoker o similari e obbligo dirimozione apparecchi per chi già occupa ilsuolo pubblico;- limitazione orari di apertura;- divieto di attività di intrattenimentofinalizzate ad attirare maggior afflusso di cittadini.Ricorso al TAR vinto dal BarBoccondivino. Il TAR non considera un'emer-88Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIgenza il fatto che alcuni cittadini fossero indifficoltà economiche per l'uso dei giochi. Ilsindaco avrebbe dichiarato di aver usato diproposito il termine improprio “videopoker”per attirare l'attenzione sul fenomeno.O Sg+PEComune di LIVORNO 160.750 abitanti.Sindaco: Alessandro Cosimi (Liste civichecentrosinistra).acosimi@comune.livorno.itPiazza del Municipio 1, 57123 Livorno.Tel. 0586820111 Fax 0586820444.www.comune.livorno.it/_livo/Disciplina per l'apertura e l'eserciziodelle sale giochi, agosto 2010:- strategie di confinamento geografico;- limitazione numero massimo sale giochi.R SgRicorsi in corso NOComune di LUCCA 84.640 abitanti.Sindaco Mauro Favilla.sindaco@comune.lucca.itVia Santa Giustina 6, 55100 Lucca.Tel. 05834422 Fax 0583442505.www.comune.lucca.itRegolamento comunale per l’eserciziodelle sale gioco e per le strutture con giochi,maggio 2010:- divieto sale giochi nel centro storico.R SGRicorsi in corso NOComune di MONTECATINI TERME21.300 abitanti.Amministratore di riferimento: assessorealle attività produttive Fabio Tosi (PD)fabio.tosi@comune.montecatiniterme.pt.itSindaco dott. Giuseppe Bellandi (listacivica centro sinistra).sindaco@comune.montecatiniterme.pt.itViale Verdi 461, 51016 MontecatiniTerme (Pistoia).www.comune.montecatini-terme.pt.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspxModifica al Regolamento comunale dellesale giochi, novembre 2010:- slot machine non possono superare il3% della superficie complessiva delle attivitàin cui sono presenti.R SgRicorsi in corso NOComune di POGGIBONSI 29.500 abitanti.Sindaco: Lucia Coccheri (Liste civichecentrosinistra).sindaco@comune.poggibonsi.si.itPiazza Cavour 2 53036 Poggibonsi(Siena).Tel. 05779861 Fax 0577986229.www.comune.poggibonsi.si.itRegolamento comunale delle sale giochi,luglio 2006:- strategie di distanziamento geografico;- divieto di collocazione in edifici destinatia civile abitazione;- dotazione di 1 mq di parcheggio ogni 5apparecchi di intrattenimento.R SgRicorsi in corso NOComune di PRATO 186.800 abitanti.Sindaco: Roberto Cenni (Liste civichecentro destra).gabinetto.sindaco@comune.prato.itPiazza del Comune 2 59100 Prato.Tel. 057418361 Fax 05741836245.www.comune.prato.itRegolamento comunale sugli apparecchitrattenimento e svago sulle sale giochi, aprile2004:- rispetto normativa nazionale sul divietoai minori;- strategie di confinamento geografico;Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale89


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011- solo somministrazione di alimenti e bevandeanalcoliche attraverso distributori automatici.R SgRicorsi in corso NOUMBRIAComune di BASTIA UMBRA (PG) 18.000abitanti.Amministratore di riferimento: sindacoStefano Ansideri (PdL).sindaco@comune.bastia.pg.itPiazza Cavour 19 - 06083 Bastia Umbra(PG).Tel. 075 80181 - Fax 075 8018206.info@comune.bastia.pg.itwww.comune.bastia.pg.itOrdinanza sindacale che regolamenta gliorari di apertura di sale giochi e giochi leciti,novembre 2010:- limitazione orari di apertura sale giochi,con ulteriori restrizioni per "new slot";Lettera a comuni limitrofi per invitare i sindacia sostenere l'iniziativa per evitare il "turismoda gioco".Accolto il ricorso al TAR della società concessionariadi rete B Plus con richiesta disospensione dell'applicazione dell'ordinanza il12 gennaio 2011, fissando al 21 dicembre prossimol'udienza pubblica.O SgSARDEGNAComune di MORES 2.000 abitanti.Sindaco: Pasquino Porcu (Lista civica) tel.0797079012.Piazza Padre Paolo Serra, 1 - 07013 Mores(Sassari).Tel. 079-7079000 Fax 079-7079045.www.comune.mores.ss.it/Ordinanza sindacale, agosto 2010:- limitazione orari accensione apparecchiature.Documento ottobre del Prefetto di Sassari: invitail sindaco di Mores ad adottare provvedimenticonformi alle disposizioni normative in materia,ritenendo l'ordinanza sindacale invasiva dellacompetenza statale su ordine e pubblica sicurezza.O Sg+PERicorsi in corso NOComune di TELTI 2.200 abitanti.Sindaco: Matteo Sanna (Lista civica).matteosanna@comune.telti.ot.itVia Kennedy 2, 07020 Telti (Olbia-TempioPausania).Tel. 078943098 Fax 078943580.www.comune.telti.ot.it/Ordinanza sindacale, agosto 2010:- limitazione orario di accesso;- incentivi per chi non installa apparecchida gioco.O Sg+PERicorsi in corso NORegione SardegnaProposta di legge presentata dal consiglieredell’Udc-Fli Matteo Sanna: l’attribuzione aiComuni della competenza di localizzare gliapparecchi da “intrattenimento” sul territorioattraverso una specifica pianificazione, il rispettodelle distanze fra i locali in cui sono installatie strutture “sensibili” (ospedali, chiese etc.), laproporzione fra superfici di vendita e numero diapparecchi, gli orari in cui è consentito o vietatoil loro utilizzo.BASILICATARegione BASILICATAAmministratore di riferimento: consiglieriMaurizio Pittella (PD) maurizio.pittella@regione.basilicata.it,Nicola Pagliuca (PdL)nicola.pagliuca@regione.basilicata.it, AlfonsoNavazio (Ial) aenavazio@regionebasilicata.itVia Vincenzo Verrastro 6, 85100 Potenza.Tel. 800292020.www.basilicatanet.itProposta di legge "Norme per la prevenzioneed il trattamento del GAP", novembre 2010:- diagnosi precoce;90Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALI- campagne informative sulla dipendenzada gioco rivolte ai medici di base e alla popolazionegenerale;- coinvolgimento delle organizzazioni nonprofit e associazioni di auto mutuo aiuto per prevenireo ridurre il problema;- potenziamento centri esistenti, con costituzioneequipe di lavoro adeguate presso i Ser.T.;- costituzione di un fondo di solidarietà persostenere pazienti e famiglie in difficoltà economica.TRENTINO ALTO ADIGEComune di Bolzano 103.100 abitanti.Amministratore di riferimento: consigliereGuido Margheri (SEL); assessore alle politichesociali Mauro Randi.mauro.randi@comune.bolzano.itVicolo Gumer 7, 39100 Bolzano.Regolamento,approvato dalla commissioneconsiliare, gennaio 2011:- strategie di confinamento geografico,anche distanza minima tra sale giochi;- corsi di formazione ai gestori;- collocazione macchinette in areeseparate;- divieto utilizzo termine casinò;- rispetto normativa nazionale divietominori, uso tessera riconoscimento;- esposizione materiale su gioco responsabilee i recapiti di associazioni;- orario apertura diverso da orario scolastico.R – Sg+ PERicorso al TAR noProvincia Regionale di BOLZANOAmministratore di riferimento: Dieter Steger,consigliere Provincia Autonomo.Consiglio della Provincia autonoma di BolzanoVia Crispi 6, 39100 Bolzano.www.consiglio-bz.org/itDisegno di Legge provinciale 68/10"Disposizioni in materia di gioco lecito", novembre2010: strategie di distanziamento geografico:- rispetto normativa divieto di utilizzo aiminori;- divieto pubblicità sale da gioco entro300 mt. dal locale;- applicazione a sale giochi ed esercizicommerciali con giochi autorizzati, nuovi ogià esistenti;Il governo impugna la legge provinciale-24 gennaio 2011.La Provincia di Bolzano interviene in giudizioverso il ricorso – 17 febbraio.Provincia Regionale TRENTOAmministratore di riferimento:Consigliere regionale Roberto Bombarda(gruppo Verdi e Democratici Trentino).Piazza Dante 16, 38122 Trento.Tel. 0461.201111.Proposta di mozione “Per un Trentinolibero da slot-machine e da macchinettemangia soldi”:- promozione campagna straordinaria diinformazione per dissuadere i cittadini dalgioco;- previsione norme restrittive per installazionedelle macchinette e divieto utilizzo aiminori di 18 anni;- collaborazione con forze ordine perevitare furti.PUGLIAComune di BISCEGLIE abitanti 54.100.Sindaco: Francesco Carlo Spina (ListeCiviche).Via Trento 8 70052.Ordinanza sindacale, gennaio 2011:- limitazione orario di accesso sale giochi10.00 – 23.00 con obbligo di 1 giorno diriposo settimanale.Ricorsi in corso NOL'attuale situazione dei provvedimentisopraelencati è condizionata,come sopra elencato, da alcuni ricorsialla giustizia amministrativa.Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale91


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011EntedeliberanteRicorrente Oggetto TAR Esito attualeConsigliodi StatoDocumento integraledisponibile /NotePIOLTELLOB & D sncAttivazione2 slot machineLombardiaAccolto nel merito9.11.05dopo sospensiva26.07.05nosiVERBANIA Gestore locale Orari LombardiaRespinto nel merito2006 “limitazionid'orario nonpaiono estraneealle competenzedell'Ente Locale”Quinta SezioneconfermaSentenza TARsiTRADATECentroCommercialedella FornaceLimite n° e orariLombardiaRitirato 3.04.10Il Comune accettadi prolungareorario 1 giornoBATTAGLIATERMEBplus GiocoLegale LdtOrari e giornisettimanaliVeneziaAccoltasospensiva30.07.10“Provvedimentonon reca l'indicazionedi elementiqualificabili comemotivi sanitari ogravi pericoli...”PROVINCIABolzanoAperturaSala giochiBressanoneBolzanoAccolto 4.10.10“...libertà d'impresa...”Difetto di motivazioni:solo sull'esistenzadi altresaleVARESEAperturaSala giochiLombardiaAccoltasospensivaLUCCAAnnunciato25.11.09Sala giocoin centro storicoGAVORRANOBarBoccondivinoToscanaAccoltasospensiva29.10.10Difetto di motivazioni:ilComune non hapotere di ordinanzasulla materiaUdienza dimerito3.11.11Condannatospese legali 1500€Da definire dopopronunciamentodi merito dannieconomici delBarLEONESSABplusGiocolegale LdtDivieto assolutoall'uso slot erevoca di tutte leautorizzazioniLazioAccoltasospensiva11.11.0992Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIFORIO d'ISCHIAContingentamentomacchine/ distanze/orariTitolare Bar eDivieto di installazionein localiimpresa gestionediversi da salegiocoAccolto16.02.11“Carenza diistruttoria e difettodi motivazione”CondannatoComune a speselegaliRIANO Sala giochi OrariLazioSezione SecondaTer(Sovraordinatoaltri TAR)Respinto2.04.09“le sale giochisono pubbliciesercizi, l'orariolo fissa ilSindaco”siBASTIA UMBRABplusGiocolegale LdtOrariPerugiaAccoltasospensiva12.01.11Udienza dimerito21.12.11SANREMOSanremoGames srlOrari solo salegiochi e non altrilocaliComune costituitoin giudizioSTRESAAs.TroOrari giochiDistanzeRitirataOrdinanzaApprovatoregolamentoTREVISOPar TreAnnunciatomarzo 2011Apertura SalaVLTVari ComuniProvincia TorinoSAPARAnnunciatofebbraio 2011COLLEGNO Lottomatica Orari PiemonteRespintasospensivaper la “finalità ditutelare le fascedeboli dellapopolazione”SETTIMO T.SE As.Tro Ordinanza OrariRitirata7.04.11Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale93


BOLLETTINO SULLE DIPENDENZE XXXIV - N. 1/2011Allegato Conferenza <strong>finale</strong>.Seminario conclusivo“Dipendenze comportamentali: progettosperimentale nazionale di sorveglianza e coordinamento/ monitoraggio degli interventi”.IL GIOCO È UNA COSA SERIA!Con il contributo di AAMS per la formazionedegli esercenti.Venerdì 3 dicembre 2010, 9.00 – 17.30Centro Congressi, Via Dora Riparia 2,Rivoli (To).8.30 – 9.00 Raduno dei partecipanti9.00 Saluto delle autoritàMichele SUPPA, Assessore ai Servizisociali e partecipazione della Città di Rivoli.Nino BOETI, Consigliere Consiglio RegionePiemonte, già Sindaco della Città di Rivoli.Umberto D'OTTAVIO, Assessoreall'Istruzione Provincia di Torino, giàSindaco della Città di Collegno.Paolo MONFERINO, Direttore regionaleAssessorato alla Tutela della Salute e Sanità.Paolo MARFORIO, Direttore SanitarioASL TO3.Sezione Epidemiologia – Istituto diFisiologia Clinica Settore AssistenzaSanitaria Territoriale – UfficioTossicodipendenze e AIDS.LE INIZIATIVE ISTITUZIONALIModeratore Gaetano MANNA.9.35 Eleonora ARTESIO, Il Piano SocioSanitario Regionale piemontese “Il giocod'azzardo come problema di salute”.9.50 Luigi BOBBA, Il Disegno di Legge“Disposizioni per la cura e la prevenzionedelle dipendenze comportamentali e delgioco d’azzardo patologico”.10.05 Roberto PLACIDO, La proposta diLegge al parlamento del Consiglio regionalepiemontese “Illiceità dell'installazione edell'utilizzo dei sistemi di gioco d'azzardoelettronico nei locali pubblici”.10.20 Umberto D'OTTAVIO, Il progettodella Provincia di Torino “Fate il nostrogioco: conferenza interattiva sulla matematicadel gioco d'azzardo”.Sessione tecnica mattutina: moderatoreRemo ANGELINO.IL PROGETTO10.35 Paolo JARRE, “La sperimentazionedi modelli di gioco responsabile: le principalirisultanze del progetto”.11.00 Coffee break.11.20 Sabrina MOLINARO, “La diffusionedel gioco in denaro nella popolazioneadolescente scolarizzata in Italia”.GLI INTERVENTI DEGLI ENTI LOCALI11.45 Filippo TORRIGIANI, “Empoli: dalRegolamento alla Città educativa”.12.05 Marta DALLA VECCHIA, “Padova:consenso e resistenze nella regolamentazionedel gioco in denaro”.LA REGOLAMENTAZIONE DEL GIOCOPUBBLICO IN ITALIA12.25 Antonio TAGLIAFERRI, “Il ruolo diAAMS nel gioco responsabile”.12.45 Paolo CANOVA, Diego RIZZUTO,Piccolo esercizio matematico: “Ti piace perderefacile?”.13.15 Pranzo.Sessione tecnica pomeridiana: moderatoreSilvia MONGE.14.15 – 15.00 Francesco SALVI, a curadi, Sessione Video “Il gioco non sempre si faduro...”.La peer education: i lavori dei ragazzi94Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale


RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALIdelle scuole di Torino, Venezia, Roma,Palermo, Trani e Salerno.15.00 Luca BASTIANI, “Le caratteristichedella diffusione del gioco d'azzardonella popolazione adulta italiana”.GLI INTERVENTI CON I COMMER-CIANTI DEL GIOCO IN DENARO15.20 Daniela CAPITANUCCI, “Il ruolodei commercianti del gioco in denaro nellaimitazione dei rischi dell'azzardo; missionepossibile? Cosa è emerso dal progetto?”.Per un coordinamento stabile tra gli Entilocali che hanno attivato iniziative di regolamentazioneprotettiva nei confronti delgioco in denaro.I MATERIALI15.45 Federica DEVIETTI GOGGIA,Eleonora PELLEGRINI, “La mappa aggiornatadegli interventi regolatori delle Città italiane”.LA PROPOSTA16.00 Paolo JARRE e gli Amministratoridelle Città attive, “Le Città italiane per ilgioco responsabile”.17.00 ChiusuraBibliografia1) Abait PE, Folino JO. [Characteristics ofpathological gamblers in Argentina].Vertex.2007 Sep-Oct;18(75):325-34.2) Abait PE, Folino JO. [Gamblers seeking forhelp]. Vertex. 2008 Nov-Dec;19(82):325-33.3) Adlaf EM, Ialomiteanu A. Prevalence of problemgambling in adolescents: findings fromthe 1999 Ontario Student Drug Use Survey.Can J Psychiatry. 2000 Oct;45(8):752-5.Review.4) Alessi SM, Petry NM. Pathological gamblingseverity is associated with impulsivity in adelay discounting procedure. BehavProcesses. 2003 Oct 31;64(3):345-354.5) Baldo V, Cristofoletti M, Majori S, Cibin M,Peron C, Dal Zotto A, Zampieri N, Saia M,Trivello R. Relationship between pathologicalgambling, alcoholism and drug addiction.Ann Ig. 2006 Mar-Apr;18(2):147-53.6) Battersby MW, Thomas LJ, Tolchard B,Esterman A. The South Oaks GamblingScreen: a review with reference to Australianuse. J Gambl Stud. 2002 Fall;18(3):257-71.Review.7) Berrada S, Rachidi L, El Gnaoui S, Agoub M,Moussaoui D, Battas O. [Frequency and riskfactors for pathological gambling in a sampleof gamblers in Casablanca, Morocco].Encephale. 2009 Dec;35(6):554-9.8) Biddle D, Hawthorne G, Forbes D, ComanG. Problem gambling in Australian PTSD treatment-seekingveterans. J Trauma Stress.2005 Dec;18(6):759-67.9) Bondolfi G, Jermann F, Ferrero F, Zullino D,Osiek C. Prevalence of pathological gamblingin Switzerland after the opening ofcasinos and the introduction of new preventivelegislation. Acta Psychiatr Scand. 2008Mar;117(3):236-9. Epub 2008 Jan 30.10) Bonnaire C, Varescon I, Bungener C.[Sensation seeking in a French population ofhorse betting gamblers: comparison betweenpathological and regular]. Encephale.2007 Oct;33(5):798-804.11) Boudreau B, Poulin C. The South OaksGambling Screen-revised Adolescent(SOGS-RA) Revisited: A Cut-point Analysis. JGambl Stud. 2006 Dec 19.12) Brunelle C, Assaad JM, Pihl RO, TremblayRE, Vitaro F. Exaggerated ethanol-inducedDipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale95


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