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report finale - CCM Network

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RICERCHE E PROGETTI MINISTERIALI E REGIONALItenente al ceto medio; svolge la professionedi impiegato, ha accanto a sé una compagnaanch’essa impiegata o casalinga, e non presentaparticolari problemi economici. È ungiocatore non problematico.Il bingo è un gioco che piace molto alledonne, riuscendo a catturare una fetta diindividui che non aveva mai giocato prima:si tratta soprattutto di donne, che risultanonon soltanto le più attratte dal nuovo gioco,ma anche tra le più assidue frequentatricidella sala. Le donne, inoltre, manifestano unmaggiore impulso a giocare e tendono maggiormentea rincorrere la perdita ritrovandosi,talora, a giocare più a lungo di quanto inizialmentestabilito e a provare un certosenso di colpa per il loro gioco eccessivo. Ilbingo è vissuto come un passatempo divertentee socializzante, un modo per evaderedalla routine quotidiana e passare un’ora incompagnia di amici e familiari, o soltantoper ritrovarsi circondati da un po’ di gente.Piace per la sua facilità e per le sue caratteristicheassimilabili alla tombola; mentrenon è gradita la velocità delle partite. Deisoggetti coinvolti, 1 su 3 è un giocatore abituale:frequenta la sala bingo almeno trevolte la settimana e dichiara di comprare unnumero di cartelle maggiore di quanto facciaun giocatore occasionale. Significativa èla differenza tra occasionali e abituali rispettoal tempo trascorso in sala: i primi vi restanoal massimo due ore; gli abituali, invece,sembrano trattenersi in sala generalmenteper più di tre ore. Un’altra differenza significativasi registra per i tempi minimi di gioco:esigua la percentuale degli abituali chegioca per meno di trenta minuti, mentre digran lunga più alta è la percentuale deisociali che preferisce giocare per così pocotempo. Sono principalmente le donne che siaffidano alla fortuna e sono anche quelle chepresentano un locus of control maggiormenteorientato verso l’esterno. Nonostante isoggetti intervistati rientrino mediamenteben al di sotto della soglia di problematicità,è presente una non trascurabile percentualedi giocatori che può essere considerata arischio. Tra questi, soprattutto, giocatori abitualiche preferiscono recarsi da soli in sala.Fonte:http://www.cedostar.it/1.2 STUDI DI PREVALENZA SU GRUPPI SPE-CIFICI DI SOGGETTIA) Studenti giovani1.2.1 Ricerca sul gioco d’azzardo nellapopolazione studentesca del Comune di RomaIndagine svolta, nel corso degli anni scolastici2002-2006, da S.I.I.Pa.C.-SocietàItaliana d’Intervento sulle PatologieCompulsive di Roma presso alcuni istitutiscolastici superiori presenti nel comune diRoma.Obiettivi:- fornire una stima della prevalenza digiocatori d’azzardo problematici e patologicitra gli studenti della città di Bolzano.Metodologia e strumenti di rilevazioneDurante gli interventi di prevenzione algioco d’azzardo patologico rivolti agli studentie svolti da Siipac, è stato sottoposto untest per valutare la dipendenza da gioco.Soggetti TargetLa ricerca ha coinvolto 2798 studenti dietà compresa tra i 13 ed i 21 anni, frequentantialcuni istituti scolastici superiori presentinel territorio.Risultati principali:- 84,9% dei soggetti testati è risultato un“giocatore sociale” - soggetto che NONmanifesta alcun problema di gioco;Dipendenze Comportamentali/Gioco d’azzardo patologico: progetto nazionale sperimentale19

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