12.07.2015 Views

Biolghini Davide (a cura di), Comunità in rete e Net ... - Univirtual.eu

Biolghini Davide (a cura di), Comunità in rete e Net ... - Univirtual.eu

Biolghini Davide (a cura di), Comunità in rete e Net ... - Univirtual.eu

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

mite le relazioni on l<strong>in</strong>e, passa anche a relazioni "vis a vis", per cercare <strong>di</strong> limitare ilcarattere "carsico" dell'identità e della partecipazione dei propri componenti.Manca e Sarti, analizzando le posizioni <strong>di</strong> Etienne Wenger, uno dei primi teorici dellecomunità virtuali come ambienti particolarmente favorevoli ai processi <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento cercano <strong>di</strong> entrare nel merito delle misure che possono essereadottate per garantire le valenze formative <strong>di</strong> tali comunità.Per De Pietro, la ricerca <strong>di</strong> una cont<strong>in</strong>ua legittimazione all'<strong>in</strong>terno della propriacomunità <strong>di</strong> riferimento sp<strong>in</strong>ge i partecipanti a con<strong>di</strong>videre, anche <strong>in</strong> <strong>rete</strong>, i saperigenerai: nel proprio vissuto quoti<strong>di</strong>ano.Blecic e Cecch<strong>in</strong>i, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, propongono le comunità lu<strong>di</strong>che on l<strong>in</strong>e come riferimentopei promuovere attività <strong>di</strong>dattiche e <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse comune, basate su"partecipazione, gratuità piacere".Una riflessione esplicita è comune a tutti gli <strong>in</strong>terventi: la cosa più importante cheper ora si può affermare è che l'appren<strong>di</strong>mento collaborativo attraverso la <strong>rete</strong>,<strong>in</strong>tegrato con i processi educativi e formativi "tra<strong>di</strong>zionali", permette <strong>di</strong> entrare concretamentesul terreno della formazione permanente <strong>in</strong>terattiva e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> deiprocessi cont<strong>in</strong>ui <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento collaborativo. Il concetto <strong>di</strong> lifelong leam<strong>in</strong>g, cuioggi viene aggiunto quello <strong>di</strong> e-learn<strong>in</strong>g, è <strong>di</strong>ventato <strong>in</strong> questi anni una delle parolechiave più ricorrenti: esso viene proposto da tempo dall'Unione Europea come l<strong>in</strong>ea<strong>di</strong> sviluppo dei sistemi educativi e formativi, senza che tale <strong>in</strong><strong>di</strong>cazione abbia ancoratrovato applicazioni ed esperienze significative <strong>di</strong> riferimento.Questa considerazione ne richiama alcune altre non parimenti elaborate: l'esistenzao la costituzione <strong>di</strong> comunità <strong>di</strong> pratica, nel senso ampio <strong>di</strong> gruppi che adottanopratiche collaborative nella soluzione dei problemi, non è determ<strong>in</strong>ataautomaticamente da ambiti comuni <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> tipo professionale, associativoo <strong>di</strong> <strong>in</strong>teresse "locale"; questo vale sia per i gruppi co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> processi <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento "formale", sia per ogni altro <strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> persone che svolge attività<strong>di</strong> gruppo per gli scopi più <strong>di</strong>versi, <strong>in</strong> "presenza" o tramite Internet. Non bastalavorare assieme per essere e apprendere <strong>in</strong>sieme.Per <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare, rendere attive o consolidare comunità <strong>di</strong> pratica, reali o virtuali,come motore dell'<strong>in</strong>novazione del sistema <strong>in</strong> cui sono <strong>in</strong>serite, è necessarioanalizzarne e rendere esplicite le modalità <strong>di</strong> confronto, <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione degliobiettivi, <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> un l<strong>in</strong>guaggio comune. Ciò richiede <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> esperti e<strong>di</strong> figure <strong>di</strong> supporto, con la funzione <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>are e <strong>di</strong> favorire il processo <strong>di</strong>collaborazione, cioè il modo <strong>in</strong> cui si articola l'<strong>in</strong>sieme delle attività che generanoconoscenze e risultati con<strong>di</strong>visi.In questo modo, come suggerisce Simone, si può affrontare anche la <strong>di</strong>mensionedella "gestione della conoscenza... con lo scopo <strong>di</strong> identificare strumenti... chesappiano aumentare l'efficacia <strong>di</strong> pratiche osservate empiricamente nellacollaborazione, senza <strong>di</strong>struggerne i meccanismi".In sostanza si tratta <strong>di</strong> verificare come, attraverso opportuni sistemi <strong>di</strong> "gestionedelle conoscenze" che <strong>in</strong>tegrano le attività non strutturate delle comunità <strong>di</strong> praticae ne co<strong>di</strong>ficano i risultati, sia possibile collegare le fasi <strong>di</strong> formazione e istruzione"formali" con i processi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento <strong>in</strong>formale e tacito: quei processi cioè,che, seppure <strong>in</strong> forme <strong>di</strong>verse, caratterizzano il contesto (organizzativo, storico,sociale) <strong>in</strong> cui gli utenti sono <strong>in</strong>seriti, con<strong>di</strong>videndo <strong>in</strong>formazioni e conoscenze,problemi e ricerca <strong>di</strong> soluzioni, realizzazione <strong>di</strong> obiettivi.Tutto ciò richiede un <strong>in</strong>treccio articolato <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> supporto, sia reali, condottecioè <strong>in</strong> presenza e all'<strong>in</strong>terno della comunità <strong>di</strong> pratica, sia virtuali, gestite cioètramite un <strong>in</strong>sieme <strong>in</strong>tegrato <strong>di</strong> spazi <strong>di</strong> <strong>in</strong>/formazione, comunicazione epartecipazione on l<strong>in</strong>e; la progettazione <strong>di</strong> tale <strong>in</strong>treccio costituisce il valoreaggiunto proposto da chi si occupa dei "sistemi che apprendono", <strong>in</strong> <strong>rete</strong> e tramitela <strong>rete</strong>, come fattore strategico <strong>di</strong> <strong>in</strong>novazione e cambiamento delle organizzazioni edelle società.3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!