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12 13regioneregioneZambetti: “Un patto per la casa che diarisposte innovative al bisogno di abitazione”Domenico ZambettiAssessore regionalealla CasaL’Assessoreregionale allaCasa in visita a<strong>Lecco</strong> incontraALER, istituzionie operatoriprivati perfare il puntosui progettidi RegioneLombardiain tema dipoliticheabitative.regioneIn provincia di <strong>Lecco</strong> si contano 2.800 alloggidi edilizia residenziale pubblica, il 65 per centodei quali è di proprietà dell’ALER e il restante35 per cento dei Comuni. La quasi totalità èaffittata a canone sociale e complessivamentevi abitano 6.000 inquilini. Questa la fotografiadel patrimonio immobiliare pubblico, scattataa <strong>Lecco</strong>, il 14 aprile scorso, dall’Assessorealla Casa della Regione Lombardia DomenicoZambetti, durante la quarta tappa del giro chelo ha visto recarsi nelle province lombarde.L’incontro è stata l’occasione non solo perfare il punto sui programmi e le iniziative diRegione Lombardia sul tema della casa, maanche per un confronto con i rappresentantidi ALER, dei costruttori, delle organizzazionisindacali, delle cooperative edilizie e deivertici della Camera di commercio. “RegioneLombardia - ha affermato nell’occasioneZambetti - è convinta che occorre avviareun dialogo che possa ispirare le direttricioperative della futura politica per l’abitare.L’attenzione e l’ascolto sono e sarannole parole chiave dell’impegno di RegioneLombardia per rispondere ai nuovi fabbisogniabitativi”.Intercettare i nuovi bisogni“Parlare di housing sociale - ha sostenutol’Assessore Zambetti - vuol dire approfondireil concetto di edilizia popolare, perché solocosì è possibile rispondere sia ai bisogni dellepersone, sia a quella necessità di progressivomutamento e rinnovamento delle nostre città.Sono queste le ragioni che spingono RegioneLombardia ad occuparsi di housing sociale. Einnovazione è la parola chiave che conduce lanostra azione di governo”.Da recenti indagini emerge infatti che il costodell’abitare attualmente assorbe, in media,quasi un terzo dei redditi familiari. E tale datoè aumentato nel tempo, specie se rapportatoalla capacità reddituale delle famiglie. Diconseguenza, diventa necessario riformulare gliinterventi, partendo dalle nuove caratteristicheche descrivono l’attuale disagio abitativo. “Lastabilità familiare, abitativa ed economica- ha continuato Zambetti - ha lasciato ilposto alla mobilità territoriale e lavorativa.Assistiamo al passaggio da una richiestaabitativa definitiva ad una temporanea. Non èche manchino le case, ma manca un certo tipodi casa, l’offerta non trova corrispondenzacon le caratteristiche della domanda. Occorrequindi chiedersi non quante case servano, maquali e per chi”.La società, infatti, è in continua evoluzioneed è necessario saper intercettare semprenuovi bisogni: “La nostra Giunta pone lafamiglia al centro, e una famiglia senza casanon può dirsi tale”, ha affermato l’Assessoreregionale. “Guardare al problema casa dellefamiglie significa occuparsi sia di quelle chevivono in situazione di disagio economico,ma anche di quelle che, pur non essendodisagiate, non riescono ad accedere al liberomercato per permettersi un alloggio in affittoo in acquisto. - ha continuato - E, ancora,significa riuscire a dare risposte alle nuovefrange di povertà economica e sociale, tra lequali emergono le famiglie mono-parentale,costituite da un solo componente con figlia carico. Infine, non dobbiamo dimenticarele famiglie composte da una sola persona:spesso si tratta di separati o divorziati, inparticolare uomini, che, dovendo contribuireal mantenimento della propria famiglia, nonriescono a permettersi affitti di mercato, nétanto meno una casa di proprietà”.Un patto per la casaPurtroppo occorre misurarsi con unacrescente scarsità di risorse che la pubblicaamministrazione può mettere in campo rispettoal passato: “Il tema delle risorse - ha dettoancora Zambetti - impone scelte innovative eun pizzico di fantasia. Dobbiamo ripensare ilnostro ruolo rispetto alle nuove politiche daattuare e ai nuovi servizi da erogare”.Il punto di partenza è il lavoro che si staportando avanti per rinnovare il quadrolegislativo nell’ambito del testo unicosull’edilizia residenziale pubblica, introducendonuove proposte di aggiornamento dellalegislazione di settore e nuove regole perla partecipazione dei privati nell’ambitodell’housing sociale.In questa direzione Regione Lombardia staoperando per la definizione di un ‘Pattoregionale per la Casa’, uno strumentostrategico che vuole essere anche leva perresponsabilizzare i soggetti istituzionali,economici e sociali della nostra Regioneattraverso il coinvolgimento di tutti glioperatori del settore abitativo e del sistemaeconomico-finanziario nell’attuazione di nuovepolitiche residenziali. “Regione Lombardia- ha proseguito Zambetti - ha programmatointerventi di riqualificazione che incidonosu un patrimonio complessivo di ediliziaresidenziale pubblica di circa 170 mila alloggie consentono un miglioramento complessivodei quartieri dal punto di vista qualitativo(efficienza energetica, contesto ambientale,sicurezza), fornendo, nello stesso tempo,una grande opportunità per il mercato deglioperatori, in una fase congiunturale ancoradifficoltosa”.L’individuazione di nuove aree, l’innalzamentodel livello qualitativo degli alloggi popolari,la costituzione e lo sviluppo di strumentifinanziari quali i Fondi immobiliari sonosolo alcune delle linee di azione che RegioneLombardia sta sviluppando in modo sinergicoe che andranno a costituire gli assi del nuovo‘Patto per la Casa’ in Lombardia. “Stiamolavorando - ha spiegato Zambetti - per farpartire, nel prossimo mese di settembre, unfondo immobiliare che coinvolga la Cassadepositi e prestiti, gli istituti di creditoma anche i privati. Il nostro obiettivo èraggiungere i 400 milioni di euro. Un altroaiuto per i cittadini lombardi”.L’intervento in ProvinciaProprio in tema di “Piano Casa”, due sono gliinterventi previsti in ambito provinciale lecchese:quello promosso dal Comune di Malgrate (4appartamenti) e quello promosso dall’ALERdi <strong>Lecco</strong> (a <strong>Lecco</strong>, 14 nuovi appartamenti invia Monte Sabotino), con un finanziamentocomplessivo di 2,2 milioni di euro. L’Assessoreregionale ha anche ricordato l’importantecontributo offerto da Regione Lombardia perla realizzazione di nuovi alloggi, spazi per ladidattica, la ricerca e lo studio: per la sede delPolitecnico di <strong>Lecco</strong> è previsto a riguardo un cofinanziamentodi circa 1,7 milioni di euro per di200 posti letto.Accanto alle politiche di incremento delpatrimonio immobiliareper le fasce deboli,Regione Lombardia ha indirizzato le proprieenergie a favore delle famiglie con particolarisituazioni di disagio anche economico.”Inparticolare - ha precisato Zambetti - nel2010, con il Fondo sostegno affitti, inprovincia di <strong>Lecco</strong> sono state finanziate,con la partecipazione delle amministrazionicomunali, circa 1.950 domande percomplessivi 1,7 milioni di euro. Il contributodi 2.000 euro erogato una tantum per icittadini sottoposti a sfratto e quello di 1.500euro per i licenziati, è stato assegnato, dal2009 ad oggi, a 166 cittadini”.Per quanto riguarda il contributo per l’acquistodella prima casa, rivolto principalmente allefamiglie di nuova formazione, in provincia di<strong>Lecco</strong> sono stati concessi 802.000 euro.“Non è chemanchino le case,ma manca uncerto tipo di casa,l’offerta non trovacorrispondenzacon lecaratteristichedella domanda.Occorre quindichiedersi nonquante caseservano, ma qualie per chi”.

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