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File allegato: Abitaler_0711.pdf - Aler Lecco

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18 regioneprovincia19Stefano Galli,Consigliere regionaleVicepresidente dellaCommissione Sanità“Il Piano SocioSanitarioRegionalemira a unariorganizzazioneall’insegnadell’efficienza edell’eccellenzadel sistemadella sanità inLombardia”.regioneLa sanità lombarda punta sulleeccellenze. A cominciare da <strong>Lecco</strong>S“Sotto il profilo sanitario, la Lombardiasi presenta come un’eccellenza di assolutolivello. Lo dicono i dati, a cominciare dallacostante crescita delle prestazioni per pazientiche provengono da altre regioni. Questo è unfatto che, se da un lato ci riempie d’orgoglio,dall’altro ci preoccupa, in quanto significache il resto d’Italia non viaggia ai nostri stessiritmi”.Così il lecchese Stefano Galli, capogruppodella Lega Nord in Consiglio regionale eVicepresidente della Commissione Sanità, siesprime su un tema su cui ha maturato oltrevent’anni di esperienza a livello lombardo.A preoccuparlo sono soprattutto i tagli che,nonostante un bilancio virtuoso in materia,rischiano di penalizzare l’impegno della nostraRegione: “I tagli imposti da Tremonti sonodettati dall’esigenza di guidare l’economiadel nostro Paese verso un obiettivo positivo.Tuttavia noi auspicheremmo interventi piùmirati: Regione Lombardia ha dimostratodi saper chiudere i propri conti in pareggio,mentre la maggior parte delle altre regioni nonè stata in grado di farlo. Così, oltre a vedercii fondi ridotti, siamo costretti a partecipareper il 54 per cento al Fondo di solidarietàinterregionale”.Come dire, oltre il danno la beffa. Ma qual’èla ricetta che in questi anni ha consentitoa Regione Lombardia di crescere in qualitàe prestazioni sotto l’aspetto sanitario?“Sicuramente in primo luogo una gestionecollegiale e condivisa tra i diversi Assessorati.Inoltre Regione Lombardia, diversamente daaltre regioni, sa utilizzare al meglio i FondiEuropei. Infine vi è il rapporto pubblico/privato: un rapporto all’insegna dellacompetizione reciproca, che ha permesso atutto il sistema di migliorare”.Specchio di questo processo è il Piano SocioSanitario Regionale approvato lo scorso annoed in vigore fino al 2014. “Questo Piano miraa una riorganizzazione del sistema regionaleall’insegna dell’efficienza e dell’eccellenza.Emblematica è l’introduzione in esso dellasperimentazione relativa agli ospedali dibassa complessità, destinati a pazienti nonpiù acuti, che assicurano al paziente lagiusta attenzione, riducendo tuttavia i costi digestione”.Parlando di eccellenze nella sanità, non si puònon parlare di <strong>Lecco</strong>: “Sono stato tra gli arteficidell’istituzione della cardiochirurgia a <strong>Lecco</strong>,oggi diretta dal prof. Gamba. In pochissimotempo ha scalato i gradini dell’eccellenza alivello regionale, per posizionarsi al quintoposto in assoluto. Fondamentale, in talsenso, è stata anche la decisione di trasferirea <strong>Lecco</strong>, a fianco della cardiochirurgia, lariabilitazione cardologica, la terapia intensivae la cardiologia: il malato viene preso in caricoin tutto il suo percorso ospedaliero”.Altra eccellenza è Bellano: “Insieme al nuovodirettore generale dell’Ospedale di <strong>Lecco</strong>,Mauro Lovisari, stiamo lavorando perchéBellano possa diventare un polo di riferimentonazionale per la riabilitazione dei grandiinfortunati. A testimonianza che, in provincia,non vogliamo chiudere alcun presidio”.Il Terzo Settore in provincia di <strong>Lecco</strong>:una realtà viva, che va sostenutaM“Manifesta è una vetrina unica nel suogenere, che colpisce per la sua vitalità erispecchia la ricchezza di una realtà, quelladel volontariato e del Terzo Settore, che moltici invidiano”.Il successo di “Manifesta”, l’evento di Osnagodedicato alla valorizzazione del Terzo Settoregiunta alla sua quindicesima edizione, èancora fresco. Nonostante la crisi economica,sembra che il volontariato in provincia di<strong>Lecco</strong> continui a rappresentare una importanterealtà. Ma Antonio Conrater, Assessore aiServizi alla Persona della Provincia di <strong>Lecco</strong>,non nasconde la sua preoccupazione: “Nonmancano segnali negativi sulla tenuta diquesto tessuto in un momento in cui la crisieconomica non si è ancora arrestata. Inquesti anni sono venute meno le risorse perproseguire in alcuni progetti. Tuttavia, inoccasione di questa manifestazione, abbiamovoluto lanciare un messaggio: l’invito ad unareazione positiva, perché la molla di volerfare qualcosa di buono per gli altri possarinascere”.Del resto la stessa analisi della societàlecchese fa emergere questa situazionedi difficoltà: “Nel primo rapporto sullaprovertà in provincia di Leco, recentementepresentato, si evidenzia una crescita, siapure non allarmante, della povertà nelnostro territorio. Adesserne interessate sonomolte persone che, finoa ieri, non si trovavanoin situazioni difficili, masulle quali la crisi hainciso inesorabilmente. Èun campanello d’allarmea cui, come Provincia,prestiamo particolareattenzione”.Ma cosa fa nel concretola Provincia di <strong>Lecco</strong> difronte a questa situazione? “La Provincia nonha funzioni operative ma di coordinamento.In tal senso abbiamo realizzato alcuneiniziative, primo tra tutti l’Accordo diProgramma provinciale, un tavolo aperto atutte le istituzioni e ai portatori di interesse,con l’obiettivo di porre le basi di unwelfare realmente distribuito, che coinvolgamaggiormente le famiglie. La famiglia èinfatti il perno di un nuovo sistema socialeche si rende urgente creare”.Eppure la crisi rischia di ricadere propriosulle spalle delle famiglie: “Dobbiamo fare inmodo che la società civile e lo stesso mondoeconomico si rendano conto della necessità disostenere le famiglie. Tanto più, per esempio,un anziano o un malato è aiutato a restarenella propria dimora, tanto meglio può esserecurato e tanto meno incide sul costo dellasocietà”.È con questo spirito, per altro, che laProvincia si è attivata per favorire la diffusionedella nuova figura degli “amministratori disostegno”: “Si tratta di veri e propri tutoriper persone particolarmente fragili, nominatidall’autorità giudiziaria, che forniscono unappoggio in alcuni momenti critici”.Altro tema al centro dell’azione politica dellaProvincia è quello dei minori: “Anche inquesto caso, come per gli amministratori disostegno, è necessario chele istituzioni coinvolte sicoordinino e uniscano leproprie risorse. Solo inquesto modo è possibilefavorire la diffusionedella pratica dell’affido,che permette ad ungiovane di risolvere ipropri problemi,senza dover ricorrerenecessariamente allecomunità di recupero”.Antonio Conrater,Assessore Servizialla Persona dellaProvincia di <strong>Lecco</strong>“Non mancanosegnali negativisulla tenuta diquesto tessuto,nella attualesituazione dicrisi. Tuttavia,crediamo nellapossibilità diuna reazionepositiva”.provincia

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