12.07.2015 Views

Quadro Propositivo con valenza Strategica - Provincia Regionale di ...

Quadro Propositivo con valenza Strategica - Provincia Regionale di ...

Quadro Propositivo con valenza Strategica - Provincia Regionale di ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

pagina 2 Introduzione


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ctpt p.ct<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> CataniaAssessorato alle Politiche del Territorio3° Servizio del III Dipartimento – Pianificazione del Territoriopiano territoriale provincialequadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicaPresidenteGiuseppe CastiglioneAssessore alle Politiche del TerritorioGiovanni BullaDirettore GeneraleCarmen MadoniaA cura del 3° Servizio del III Dipartimento - Pianificazione del TerritorioResponsabile del Proce<strong>di</strong>mento: Vanni CalìElaborazione e GIS: Grazia AdorniAssistenza: Giuseppe Grasso, Donatella Di Marco, Miriam ChiarenzaGruppo <strong>di</strong> ricerca ed approfon<strong>di</strong>mentoCoor<strong>di</strong>natore: Alessandro Di GrazianoEnti Locali: Clau<strong>di</strong>o NibaliTrasporti: Salvatore CaprìEnti Territoriali: Sonia GrassoAltri Enti: Sergio GiambertoneSupervisione pianologico-territoriale: Maurizio Erbicella


pagina 4 Introduzione


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ctINDICE1. INTRODUZIONE ........................................................................... 92. RAPPORTO CRONOLOGICO ..................................................... 113. INQUADRAMENTO NORMATIVO ............................................. 134. DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA PIANIFICAZIONE ............ 195. METODOLOGIA ......................................................................... 216. QUADRO PROPOSITIVO CON VALENZA STRATEGICA ........... 256.1 PREMESSA ..................................................................................................... 256.2 QUADRO ATTUALE E TENDENZIALE .............................................................. 266.3 ANALISI SWOT (CRITICITÀ E OPPORTUNITÀ) ................................................ 276.4 LINEE DI COERENZA E STRATEGIE DEL PIANO ............................................ 306.5 VALUTAZIONE DELLE PRIORITÀ .................................................................... 316.5.1 Strumento <strong>di</strong> supporto alle decisioni ........................................................ 316.6 PIANO DELLA MOBILITÀ ................................................................................ 346.6.1 Inquadramento della rete infrastrutturale ............................................... 356.6.2 Analisi delle criticità ................................................................................... 376.6.3 Linee strategiche ....................................................................................... 396.6.4 Viabilità provinciale e infrastrutture <strong>di</strong> competenza ................................ 396.6.5 Azioni <strong>di</strong> Ruolo e Governance ................................................................... 426.6.6 In<strong>di</strong>rizzi progettuali .................................................................................... 476.7 PIANO DEI SERVIZI TERRITORIALI ................................................................ 496.7.1 Dalla Multidentità attraverso la Coesione verso la competitività ........... 496.7.2 Ricognizione delle azioni sul territorio ...................................................... 496.7.3 Settore Ambiente ....................................................................................... 576.7.4 Settore socio-culturale............................................................................... 596.7.5 Settore socio-e<strong>con</strong>omico ........................................................................... 647. CONCLUSIONI .......................................................................... 65


pagina 6 Introduzione


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ctTAVOLETavola 1 Carta dei VincoliTavola 1.1 Carta dei Vincoli (Area Metropolitana)Tavola 1.2 Carta dei Vincoli (Area Pedemontana)Tavola 1.3 Carta dei Vincoli (Area Calatino)Tavola 2 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Rete <strong>di</strong> Infrastrutture dei trasportiTavola 2.1 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Rete <strong>di</strong> Infrastrutture dei trasporti (A. Metropolitana)Tavola 2.2 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Rete <strong>di</strong> Infrastrutture dei trasporti (A. Pedemontana)Tavola 2.3 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Rete <strong>di</strong> Infrastrutture dei trasporti (A. Calatino)Tavola 3 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Settori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omicoTavola 3.1 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Settori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omico(Area Metropolitana)Tavola 3.2 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Settori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omico(Area Pedemontana)Tavola 3.3 Carta <strong>di</strong> sintesi strutturale - Settori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omico(Area Calatino)Tavola 4 Carta delle identità territorialiTavola 5 Sistemi strategici territorialiTavola 6 Piano della mobilitàTavola 7 Piano dei servizi territorialiTABELLE DATITabella dati 1: Sintesi strutturale del <strong>Quadro</strong> Conoscitivo


pagina 8 Introduzione


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ct1. INTRODUZIONELa redazione del Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le (P.T.P.) è previstadall’art. 12 della legge regionale 9/86, istitutiva, in Sicilia, della <strong>Provincia</strong><strong>Regionale</strong>. Tale pianificazione territoriale <strong>di</strong> area vasta è relativa a: la rete delle principali vie <strong>di</strong> comunicazione stradali e ferroviarie; la localizzazione delle opere ed impianti <strong>di</strong> interesse sovracomunale.Il <strong>con</strong>testo in cui tale norma regionale fu promulgata, alla metà deglianni ’80, era <strong>di</strong> regressione della cultura urbanistica e delle politiche delterritorio; ciò comportò una certa <strong>di</strong>sattenzione per i problemi dellapianificazione <strong>di</strong> livello interme<strong>di</strong>o.Successivamente, si avviò una stagione <strong>di</strong> nuovi programmi <strong>di</strong> politicae<strong>con</strong>omica, caratterizzati da una forte <strong>valenza</strong> territoriale ed ideati nel<strong>con</strong>testo comunitario europeo (<strong>di</strong>stante dalle realtà meri<strong>di</strong>onali), <strong>con</strong>trad<strong>di</strong>stintida un’azione iperpragmatica dei problemi dello sviluppo territoriale,attraverso progetti e programmi speciali, non costituenti strumentifinalizzati all’attuazione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>segno unitario, i quali non sempreerano caratterizzati da <strong>con</strong>tenuti coerenti <strong>con</strong> un or<strong>di</strong>nato assettod’area vasta, se non ad<strong>di</strong>rittura avulsi da un quadro unitario <strong>di</strong> riferimentoper lo sviluppo e la tutela dell’ambiente.In tale ottica la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> venne chiamata a svolgere il ruolo<strong>di</strong> “Ente interme<strong>di</strong>o” - organismo sovracomunale - costituente “unitàgestionale <strong>di</strong> riferimento”. In Sicilia, alla <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> venne assegnatoil compito della razionalizzazione amministrativa, col fine <strong>di</strong>rime<strong>di</strong>are tanto alle resistenti forme <strong>di</strong> centralismo superiore statale eregionale, quanto alla gestione polverizzata dei servizi - spesso irrazionale,<strong>di</strong>spersiva e costosa - del livello territoriale inferiore. Essa è chiamataa svolgere, soprattutto me<strong>di</strong>ante l’attività pianologica del P.T.P.,una “azione integrata e coor<strong>di</strong>nata” al fine <strong>di</strong> incentivare e governare losviluppo, unitamente agli altri soggetti portatori <strong>di</strong> legittimi interessi,pubblici e privati (stakeholder), in un rapporto collaborativo aperto.Ne <strong>con</strong>segue un’azione pianologica <strong>di</strong> <strong>con</strong>certazione e <strong>di</strong> <strong>con</strong>centrazione,finalizzata a fornire una valida griglia <strong>di</strong> riferimento alla programmazionee<strong>con</strong>omica ed all’organizzazione territoriale. L’esigenzadell’azione pianificatoria risulta esasperata nell’area metropolitana catanesecaratterizzata da fenomeni <strong>di</strong> accelerata antropizzazione (a voltespontanea, non sempre legittima o legale). Il Piano Territoriale della<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania rappresenta, pertanto, lo strumento - strategico edoperativo - che può guidare la trasformazione <strong>di</strong> un’area ad elevato potenziale,ma ancora <strong>con</strong>trassegnata da criticità che ne hanno impe<strong>di</strong>toun equilibrato sviluppo territoriale. Attraverso il Piano la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>si propone il raggiungimento <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> obiettivi fra i qualiemergono chiaramente, per le loro ricadute strategiche: l’identificazione <strong>di</strong> una <strong>di</strong>rezione unificatrice che possa <strong>con</strong>ferirecoerenza ed unicità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo alle azioni ed alle decisionidell’Ente <strong>Provincia</strong>, in presenza <strong>di</strong> fattori multidentitari; la progettazione <strong>di</strong> una visione <strong>con</strong><strong>di</strong>visa per la provincia del“prossimo futuro” che esalti gli elementi della coesione sociale; l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> quei fattori <strong>di</strong> specificità locale che possanorappresentare la base per lo sviluppo dei vantaggi competitivi <strong>di</strong>un territorio; la definizione <strong>di</strong> tempi e priorità <strong>di</strong> azione al fine <strong>di</strong> organizzarei processi <strong>di</strong> implementazione delle linee strategiche.Lo scopo ultimo non è, dunque, quello <strong>di</strong> definire un “programma dettagliato”<strong>di</strong> istruzioni sulle attività da svolgere, quanto piuttosto una“<strong>di</strong>rezione” - coor<strong>di</strong>nata e <strong>con</strong><strong>di</strong>visa - che <strong>con</strong>senta <strong>di</strong> armonizzarel’insieme degli interventi in un quadro programmatico in linea <strong>con</strong> leistanze provenienti dalla realtà locale.L’efficacia del piano risiede nella capacità <strong>di</strong> interpretare correttamente ivalori culturali, e<strong>con</strong>omici e sociali propri del territorio provinciale, valorizzandoliquali vantaggi competitivi specifici. Il piano deve essere,quin<strong>di</strong>, utilizzato quale strumento capace <strong>di</strong> produrre processi innovatividel territorio, attraverso la valutazione sia delle risorse attualmente a<strong>di</strong>sposizione sia <strong>di</strong> quelle potenzialmente <strong>di</strong>sponibili ma non ancora utilizzate,esaltando la coesione <strong>di</strong> un territorio multidentitario a fini competitivi.


pagina 10 IntroduzioneE’ importante, pertanto, che le risorse vengano canalizzate verso un“progetto” che abbia una sua “coerenza strategica”. Esso, pertanto,non può essere una generica sommatoria <strong>di</strong> azioni da svolgere, quanto,piuttosto, un sistema <strong>con</strong>certato e unitario capace <strong>di</strong> provocare effettisinergici <strong>di</strong> sviluppo del territorio nel suo complesso.Il processo strategico <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> un territorio non può realizzarsi,infatti, attraverso interventi parziali <strong>di</strong> sostegno alla crescita e<strong>con</strong>omica,o spora<strong>di</strong>ci incentivi alla localizzazione <strong>di</strong> nuove attività; esso deve necessariamenteattivare processi <strong>di</strong> auto-organizzazione tra i soggetti e leorganizzazioni che compongono il tessuto territoriale, al fine <strong>di</strong> valorizzarele risorse e le competenze dell’area.Il territorio della provincia va, dunque, trattato quale “soggetto strategicocomplesso” in grado <strong>di</strong> promuovere una politica <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> a-dottare gli strumenti necessari per il raggiungimento degli obiettivi chevengono predefiniti.Per quanto riguarda l’assetto territoriale più generale <strong>di</strong> relazione, lapresente fase elaborativa del PTP.ct, fa riferimento (oltre ai settori specifici<strong>di</strong> competenza, ovvero, la rete delle principali vie <strong>di</strong> comunicazionestradali e ferroviarie e la localizzazione delle opere ed impianti <strong>di</strong> interessesovracomunale), ai fini della definizione <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> riferimentocomplessivo <strong>di</strong> assetto funzionale ed ambientale del territorioprovinciale: alla <strong>di</strong>fesa del suolo, alla tutela e valorizzazionedell’ambiente, alla tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche,alla valorizzazione dei beni culturali, ai parchi e riserve naturali.Ciò al fine <strong>di</strong> favorire il riequilibrio fra le varie parti del territorio, comprenderearee <strong>di</strong>somogenee suscettibili <strong>di</strong> sviluppo integrato, <strong>con</strong>sentireun’organica programmazione e<strong>con</strong>omico-territoriale.E’ emersa, quin<strong>di</strong>, la necessità <strong>di</strong> assumere il PTP quale quadro strategico<strong>di</strong> riferimento per la politica territoriale della <strong>Provincia</strong> nonché deiComuni, pur senza <strong>con</strong><strong>di</strong>zionare l’esercizio delle funzioni <strong>di</strong> pianificazioneche l'or<strong>di</strong>namento attuale riserva ai Comuni, per giungere, attraversoun <strong>Quadro</strong> Conoscitivo Strutturale (QCS), alla definizione <strong>di</strong> un<strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> Strutturale (QPS) ed, in ultimo, un PianoOperativo.Alla luce delle <strong>con</strong>siderazioni anzi rassegnate, pertanto, <strong>con</strong> riferimentoalle vigenti <strong>di</strong>sposizioni normative regionali e ai più recenti approfon<strong>di</strong>menti<strong>di</strong>sciplinari, e nella <strong>con</strong>siderazione dell'importanza oggi attribuitaallo strumento della <strong>con</strong>certazione ed al principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà, oltreche dei nuovi processi in corso, tendenti alla costruzione <strong>di</strong> un modello<strong>di</strong> co-pianificazione partecipativo e <strong>di</strong>alogico tra i <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong>governo del territorio, nel corretto presupposto che anche per sceltesettoriali non è possibile prescindere da un inquadramento strutturaledel territorio e da strategie <strong>di</strong> area vasta, si è redatto il presente aggiornamentoPTP.ct che si pone quali obiettivi la costruzione <strong>di</strong> un quadro<strong>con</strong>oscitivo unitario aggiornato del territorio <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strutturale,attraverso l’in<strong>di</strong>viduazione delle componenti (risorse, valori e vincoli),dell'articolazione, della gerarchia, delle relazioni e delle linee evolutivedei sistemi territoriali (urbani, rurali e montani) nonché dei programmi<strong>di</strong> settore, costituente base informativa computerizzata del nodo provincialenel sistema territoriale regionale, coerente alle “Direttive generali”approvate dal Consiglio <strong>Provincia</strong>le <strong>con</strong> atto deliberativo n.45 del28 maggio 1999 ed evolutivo rispetto alle precedenti stesure delloschema <strong>di</strong> massima.Consegue, altresì, un quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica, qualesintesi <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, <strong>di</strong> razionalizzazione e <strong>di</strong> verifica <strong>di</strong> coerenzadelle azioni <strong>di</strong> piano e <strong>di</strong> programma presenti nel territorio provinciale,ovvero la definizione <strong>di</strong> un’ipotesi <strong>di</strong> assetto funzionale e territoriale <strong>di</strong>area vasta, coor<strong>di</strong>nata e partecipata delle scelte locali e delle strategie regionali.Risulta, infatti, evidente che <strong>con</strong> tale azione amministrativa la<strong>Provincia</strong> è chiamata ad esercitare la funzione <strong>di</strong> <strong>con</strong>corso alle scelte regionali<strong>di</strong> pianificazione (urbanistico territoriale, paesistico ambientale),<strong>di</strong> programmazione socio e<strong>con</strong>omica e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento delle sceltecomunali. Inoltre, i molteplici programmi e piani strategici attivati nelterritorio richiedono strumenti <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> raccordo che, perevidenti limiti strutturali, non possono essere assicurati dai soli piani regolatorigenerali dei comuni interessati.Il PTP.ct si <strong>con</strong>figura, quin<strong>di</strong>, come un piano d’area vasta, <strong>di</strong> livello interme<strong>di</strong>o- non invasivo delle competenze dei livelli comunali - aventela funzione <strong>di</strong>:risolvere i problemi <strong>di</strong> localizzazione delle attrezzature <strong>di</strong> rilevanzasovracomunale;in<strong>di</strong>viduare gli in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> assetto del territorio attraversole principali vie <strong>di</strong> comunicazione, da perseguire me<strong>di</strong>anteuna flessibile politica territoriale della <strong>Provincia</strong> e dei Comuni;recepire le <strong>di</strong>rettive o le prescrizioni dei piani settoriali regionali;coor<strong>di</strong>nare le azioni prefigurate dai nuovi programmi <strong>di</strong> politicae<strong>con</strong>omica, dai piani settoriali provinciali e dai piani urbanistici<strong>di</strong> livello inferiore, attraverso un’adeguata e rigorosa interrelazionetrasversale, quest’ultima correlata <strong>con</strong> il Piano <strong>di</strong> sviluppoe<strong>con</strong>omico-sociale della <strong>Provincia</strong> ed il Programma <strong>Provincia</strong>ledelle Opere Pubbliche;in<strong>di</strong>care i sistemi dei servizi, le infrastrutture, i parchi, le riservenaturali e le altre opere pubbliche sovracomunali; determinare le prescrizioni e i vincoli prevalenti nei <strong>con</strong>frontidegli altri piani del territorio provinciale (o sub-provinciale) edei piani <strong>di</strong> livello inferiore.Il PTP.ct è, inoltre, coerente e complementare alle scelte operate dalla<strong>Provincia</strong> regionale <strong>con</strong> il "Piano provinciale <strong>di</strong> sviluppo e<strong>con</strong>omicosociale"previsto dall'art. 9 della medesima legge n. 9/86.Recita, infatti, la circolare n.2/93 D.R.U. A.R.T.A. Gr. XXII prot.3909del 20.01.93. - (Piano <strong>Provincia</strong>le ex art. 12, comma 1° l.r. 6/3/86 n° 9ed ex art.5, l.r. 11/12/91 n.48.): “Le stesse analisi e gli stu<strong>di</strong> che stannoalla base del piano <strong>di</strong> sviluppo socio-e<strong>con</strong>omico, e gli ulteriori approfon<strong>di</strong>mentieventualmente necessari per alcuni settori (quali ad esempiola <strong>con</strong>oscenza degli strumenti urbanistici comunali e degli altri strumenti<strong>di</strong> pianificazione e dei progetti <strong>di</strong> opere pubbliche che ricadono neirispettivi territori provinciali), sono utili e necessari elementi <strong>di</strong> valutazioneper la scelta dei settori <strong>di</strong> intervento, la definizione dei fabbisognie le rispettive localizzazioni delle opere ed impianti.”In definitiva, il quadro <strong>di</strong> riferimento normativo aggiornato dalla RegioneSiciliana prevede un doppio flusso <strong>di</strong> caduta <strong>di</strong> attività programmatoriadalla Regione (il quadro generale) sino ai Comuni (in<strong>di</strong>rizzi edobiettivi) ed un se<strong>con</strong>do <strong>di</strong> ricaduta verso la Regione (proposte locali),filtrato quest'ultimo, ma anche arricchito, attraverso il passaggiodall'Ente <strong>Provincia</strong>. Un meccanismo che per poter pienamente svilupparele proprie potenzialità abbisogna da una parte <strong>di</strong> un coerente eplausibile quadro programmatorio regionale e, dall'altra, <strong>di</strong> un efficienteapparato <strong>di</strong> sostegno programmatico presso l'Ente interme<strong>di</strong>o.Le nuove meto<strong>di</strong>che si pongono alcuni obiettivi fondamentali: pienaoperatività dei programmi, attuazione della <strong>con</strong>certazione e della <strong>con</strong>correnzialità,per premiare la qualità del programma.Il tavolo <strong>di</strong> <strong>con</strong>certazione tra gli attori locali dello sviluppo deve <strong>di</strong>venireil luogo <strong>di</strong> sintesi programmatoria <strong>di</strong> un territorio provinciale già peraltrosud<strong>di</strong>viso per vocazioni e potenzialità.I Comuni, luogo d’elaborazione e proposizione dei bisogni microterritoriali,devono da un lato rivitalizzare il ruolo dei <strong>con</strong>sorzi per ambitisia territoriali sia vocazionali e dall'altro lato trovare, in sede <strong>di</strong> <strong>con</strong>ferenzaprovinciale, coor<strong>di</strong>namento e sintesi programmatoria.Tali rinnovate esigenze sembrano sod<strong>di</strong>sfatte da un rinnovato impegnosul terreno programmatorio della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania, che siè offerta come interlocutrice decisiva ed in<strong>di</strong>spensabile per una politica<strong>di</strong> sviluppo <strong>con</strong><strong>di</strong>visa da tutte le aree territoriali, attraverso l’attivitàpropedeutica alla stesura dell’attuale QCS (<strong>Quadro</strong> Conoscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong>Strutturale).Per la <strong>Provincia</strong> catanese, data la sua storia e<strong>con</strong>omica, esistono emergenzegenerali <strong>con</strong>nesse ai bassi livelli occupazionali, aggravati dalle crisiche attanagliano il settore degli interventi infrastrutturali e della <strong>di</strong>fficile<strong>con</strong>tingenza <strong>di</strong> alcuni settori tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> quest’area geografica. Intale <strong>con</strong>testo la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> svolge il ruolo <strong>di</strong> Ente interme<strong>di</strong>o<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento sovracomunale nell’ambito delle competenze attribuitele.In particolare, la strategia del Piano, partendo dal ri<strong>con</strong>oscimento dellemultidentità inse<strong>di</strong>ate nel territorio provinciale, nonché dalle significativecaratterizzazioni ambientali costituite dalla centrale presenza del vulcano,dal rapporto col mare Jonio che si declina in una molteplicità <strong>di</strong>modalità nello svolgersi del sistema costiero <strong>con</strong>finante ad oriente, e daidue sistemi fluviali dell’Alcantara a nord e del Simeto a sud-est mira adesaltare la competitività dell’intero territorio provinciale costituendo ununicum strategico coeso.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ct2. RAPPORTO CRONOLOGICOSi riporta <strong>di</strong> seguito una descrizione schematica delle azioni fin qui attivateper la definizione del Piano Territoriale della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania:DataAzione1996 Istituito Ufficio del Piano1996-1997 Interviste; In<strong>con</strong>tri; Sensibilizzazione; Conferenze,Concertazione22/10/1998 La Giunta <strong>Provincia</strong>le delibera la proposta <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettiveper il Consiglio28/05/1999 Il Consiglio <strong>Provincia</strong>le delibera (delibera n. 45) le Direttiveper la redazione del PTP20/08/2001 La Giunta <strong>Provincia</strong>le approva lo Schema <strong>di</strong> Massimae lo trasmette al Consiglio (delibera n. 620)22/02/2002 La 4a Commissione Consiliare approva lo Schema <strong>di</strong>Massima11/04/2002 L’ARTA pubblica la Circolare 1/02 (<strong>Provincia</strong> regionale,quale “ente interme<strong>di</strong>o che partecipa ai programmi ed agli in<strong>di</strong>rizziregionali <strong>di</strong> governo del territorio e li traduce alla scala comunale,coor<strong>di</strong>nando il livello comunale, vagliando ed organizzandole istanze che provengono da quest’ultimo.”)29/12/2004 La G.P. approva la “Sintesi aggiornata al 2004 delloschema <strong>di</strong> massima” (delibera n.181)01/03/2005 Invio copie dello schema in aggiornamento ai componentidel Consiglio rovinciale2006-2007 Discussione in Consiglio <strong>Provincia</strong>le14/12/2007 L’ARTA pubblica la Circolare 1/07(Accellerazione delle procedure <strong>di</strong> approvazione del Piano TerritorialePovinciale)28/01/2008 In<strong>con</strong>tro al Dipartimento Urbanistica Regione Siciliasulle <strong>di</strong>rettive impartite dalla sopraccitata circolare06/10/2008 L’ARTA pubblica la Circolare 1/08(Raccordo tra la pianificazione urbanistica comunale e la pianificazioneprovinciale)07/11/2008 In<strong>con</strong>tro al Dipartimento Urbanistica Regione Siciliasulle <strong>di</strong>rettive impartite dalla sopraccitata circolareAprile 2009 Comunicazioni del Presidente n° 16273 del20/04/2009 e n° 16578 del 22/04/2009 <strong>di</strong> riavvio dellaprocedura


pagina 12 rapporto cronologico


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ct3. INQUADRAMENTO NORMATIVOSegue un elenco della normativa <strong>di</strong> riferimento del presente piano: L.R. 9/86, titolo III, ed in special modo l’art.12, istitutivo delPiano <strong>di</strong> che trattasi e titolo IV, per le funzioni ed i settori <strong>di</strong>competenza della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> e dell’Area Metropolitana; L.R. 48/91, art.5, per i <strong>con</strong>tenuti, le in<strong>di</strong>cazioni procedurali delPiano; L.R 71/78, per l’iter <strong>di</strong> adozione, pubblicazione ed approvazionedel P.T.P.; L.R. 38/73, per il regime vincolistico preor<strong>di</strong>natoall’espropriazione degli strumenti urbanistici nel territorio dellaRegione Siciliana; L.N. 1902/52, per il regime <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a; L.R. 21/85, per il programma pluriennale <strong>di</strong> attuazione definentel’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità delle opere ed infrastrutture previste; Circolare A.R.T.A. 2/93, per i <strong>con</strong>tenuti e l’iter <strong>di</strong> formazionedel P.T.P.; Nota A.R.T.A. gr.XXIV prot. 49011/93, a chiarimento dellaCircolare A.R.T.A. 2/93; Circolare A.R.T.A. n.1 del 11 aprile 2002, n. 1, “Processi <strong>di</strong> copianificazionenel quadro della formazione del piano urbanisticoregionale”; Circolare n.1 /DRU prot. 91407 del 14.12.07, “Accelerazionedelle procedure <strong>di</strong> approvazione del Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>leex art. 12 L.R. n. 9/86”; Circolare n. 1 /DRU prot. n.75362 del 06/10/08, “Raccordotra la pianificazione urbanistica comunale e la pianificazioneprovinciale (art. 12, comma 3, della L.R. n. 9 del 6 marzo 1986).Per maggior intelligibilità, si riportano <strong>di</strong> seguito le più significative dellenorme anzi citate.L.R. 9/86[Omissis]articolo 4 - Natura e compiti delle Province RegionaliLe Province Regionali, costituite dalla aggregazione dei comuni sicilianiin liberi <strong>con</strong>sorzi, sono dotate della più ampia autonomia amministrativae finanziaria. Esse sono espressioni delle comunità operanti in territori<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni sovraccomunali, storicamente integrate o suscettibili<strong>di</strong> integrazioni intorno ad un unico polo <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione, che <strong>con</strong>sentanol’organizzazione delle strutture e dei servizi <strong>con</strong>nessi allo sviluppo dellerelative aree, nonché l’elaborazione e l’attuazione <strong>di</strong> una comune programmazionee<strong>con</strong>omica e sociale.La <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>, ente pubblico territoriale, realizza l'autogovernodella comunità <strong>con</strong>sortile e sovrintende, nel quadro della programmazioneregionale, all’or<strong>di</strong>nato sviluppo e<strong>con</strong>omico e sociale della comunitàmedesima. Essa è titolare <strong>di</strong> funzioni proprie ed esercita lefunzioni delegate dallo Stato o dalla Regione.Per le funzioni statali o regionali ad essa non delegate, la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>svolge compiti <strong>di</strong> proposta.Il territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> può costituire circoscrizione <strong>di</strong>decentramento statale.[Omissis]articolo 8 - Caratteristiche dell’attività della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>Le Province Regionali operano, <strong>di</strong> norma, sulla base <strong>di</strong> programmi,me<strong>di</strong>ante i quali sono in<strong>di</strong>viduati gli obiettivi, i tempi e le modalità deipropri interventi.Le Province Regionali <strong>con</strong>corrono, altresì , nei mo<strong>di</strong> stabiliti dalla legge,alla determinazione degli obiettivi e delle scelte dei piani e dei programmisocio – e<strong>con</strong>omici generali e settoriali della Regione ed allaformazione del piano urbanistico regionale, coor<strong>di</strong>nando, a tal fine, leesigenze e le proposte dei comuni


pagina 14 inquadramento normativoarticolo 9 - Programmazione e<strong>con</strong>omico - socialeIn <strong>con</strong>formità agli in<strong>di</strong>rizzi ed agli atti della programmazione regionale<strong>di</strong> sviluppo e<strong>con</strong>omico – sociale ed in armonia <strong>con</strong> i relativi obiettivi epriorità , la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>, in relazione alle complessive esigenze<strong>di</strong> sviluppo della comunità provinciale, adotta un proprio programmapoliennale articolato in piani o progetti settoriali e territoriali, <strong>con</strong>tenentegli obiettivi da perseguire, le priorità da osservare, gli interventi e leopere da realizzare, in rapporto alle risorse finanziarie comunque <strong>di</strong>sponibili.Il piano provinciale <strong>di</strong> sviluppo e<strong>con</strong>omico – sociale tiene <strong>con</strong>to dellerisultanze dell’assemblea generale dei sindaci dei comuni della <strong>Provincia</strong><strong>Regionale</strong>, da tenersi annualmente su <strong>con</strong>vocazione del presidente dellaprovincia.Nella stessa sede il presidente della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> riferisce sullostato <strong>di</strong> attuazione della programmazione provinciale.articolo 10 - Procedure della programmazioneIl progetto del programma <strong>di</strong> sviluppo e<strong>con</strong>omico sociale è pre<strong>di</strong>spostodalla giunta, <strong>con</strong>testualmente alla presentazione del bilancio <strong>di</strong> previsione,tenendo <strong>con</strong>to delle proposte avanzate dai comuni, dalle organizzazionisindacali ed impren<strong>di</strong>toriali, dalle formazioni sociali e daglialtri soggetti pubblici o privati operanti nel territorio della <strong>Provincia</strong><strong>Regionale</strong>, ed è inviato ai comuni della <strong>Provincia</strong> i quali, entro 30 giornidalla ricezione, possono formulare, <strong>con</strong> delibera <strong>con</strong>siliare, osservazionie proposte.Decorsi i termini <strong>di</strong> cui al comma precedente, il presidente della <strong>Provincia</strong><strong>Regionale</strong> trasmette il progetto <strong>di</strong> programma, corredato delleproposte ed osservazioni dei comuni e delle eventuali <strong>con</strong>seguenti determinazionidella giunta, alla Presidenza della Regione per l'esame daparte degli organi preposti alla programmazione regionale, nel corso delquale sono sentiti i rappresentanti della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>.[Omissis]articolo 11 - Verifica sull’attuazione del programma e<strong>con</strong>omico-socialeLa giunta presenta annualmente al <strong>con</strong>siglio, in allegato al bilancio <strong>di</strong>previsione, una relazione sullo stato <strong>di</strong> attuazione del programma <strong>Provincia</strong>le<strong>di</strong> sviluppo e<strong>con</strong>omico - sociale e dei progetti in cui esso si articola.Copia della relazione è trasmessa ai comuni che possono presentareproprie osservazioni e proposte.articolo 12 - Pianificazione territorialeLa <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>, ferme restando le competenze dei comuni, a-dotta un piano relativo alla:1) rete delle principali vie <strong>di</strong> comunicazione stradali e ferroviarie;2) localizzazione delle opere ed impianti <strong>di</strong> interesse sovracomunale.Qualora i comuni interessati non provvedano ad adeguare i loro strumentiurbanistici alle previsioni <strong>di</strong> detto piano, le deliberazioni delleProvince Regionali relativamente alle suddette materie costituis<strong>con</strong>o variantirispetto agli strumenti urbanistici comunali.Ai fini della formulazione del piano territoriale regionale, la <strong>Provincia</strong>formula proposte relative alle vocazioni prevalenti del suo territorio,specie per quanto riguarda lo sviluppo delle attività produttive.In relazione al perseguimento delle proprie finalità ed attribuzioni la<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> presenta osservazioni agli strumenti urbanistici generaliadottati dai comuni ed in corso <strong>di</strong> approvazione.articolo 13 - Funzioni amministrativeNell’ambito delle funzioni <strong>di</strong> programmazione, <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentospettanti alla Regione, la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> provvede sulleseguenti materie:1) servizi sociali e culturali:1.a) realizzazione <strong>di</strong> strutture e servizi assistenziali <strong>di</strong> interesse sovracomunale,anche me<strong>di</strong>ante la riutilizzazione delle istituzioni socio- scolastiche permanenti, in atto gestite ai sensi dell’art. 2 dellalegge regionale 5 agosto 1982, n. 93; restano ferme le competenzecomunali in materia;1.b) <strong>di</strong>stribuzione territoriale, costruzione, manutenzione, arredamento,dotazione <strong>di</strong> attrezzature, funzionamento e provvista delpersonale degli istituti <strong>di</strong> istruzione me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> se<strong>con</strong>do grado; promozione,negli ambiti <strong>di</strong> competenza, del <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o. Lesuddette funzioni sono esercitate in collaborazione <strong>con</strong> gli organicollegiali della scuola;1.c) promozione ed attuazione, nell'ambito provinciale, <strong>di</strong> iniziativeed attività <strong>di</strong> formazione professionale, in <strong>con</strong>formità della legislazioneregionale vigente in materia, nonché realizzazione <strong>di</strong> infrastruttureper la formazione professionale;1.d) iniziative e proposte agli organi competenti in or<strong>di</strong>neall’in<strong>di</strong>viduazione ed al censimento dei beni culturali ed ambientaliricadenti nel territorio provinciale, nonché alla tutela, valorizzazionee fruizione sociale degli stessi beni, anche <strong>con</strong> la collaborazionedegli enti e delle istituzioni scolastiche e culturali. Acquisto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> beni culturali, <strong>con</strong> le modalità <strong>di</strong> cui all’art. 21, se<strong>con</strong>do eterzo comma, della legge regionale 1 agosto 1977, n. 80. Perl’esercizio delle funzioni suddette, la provincia si avvale degli organiperiferici dell’Amministrazione regionale dei beni culturali ed ambientali;1.e) promozione e sostegno <strong>di</strong> manifestazioni e <strong>di</strong> iniziative artistiche,culturali, sportive e <strong>di</strong> spettacolo, <strong>di</strong> interesse sovracomunale;2) sviluppo e<strong>con</strong>omico:2.a) promozione dello sviluppo turistico e delle strutture ricettive,ivi compresa la <strong>con</strong>cessione <strong>di</strong> incentivi e <strong>con</strong>tributi; realizzazione<strong>di</strong> opere, impianti e servizi complementari alle attività turistiche, <strong>di</strong>interesse sovracomunale;2.b) interventi <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong> sostegno delle attività artigiane,ivi compresa la <strong>con</strong>cessione <strong>di</strong> incentivi e <strong>con</strong>tributi, salve le competenzedei comuni;2.c) vigilanza sulla caccia e la pesca nelle acque interne;2.d) autorizzazione all’apertura degli esercizi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta al dettaglio<strong>di</strong> cui all’art. 9 della legge regionale 22 luglio 1972, n. 43;3) organizzazione del territorio e tutela dell’ambiente:3.a) costruzione e manutenzione della rete stradale regionale, infraregionale,provinciale, intercomunale, rurale e <strong>di</strong> bonifica e delle extrazzere, rimanendo assorbita ogni competenza <strong>di</strong> altri enti sullesuin<strong>di</strong>cate opere, fatto salvo quanto previsto al penultimo alineadell’art. 16 della legge regionale 2 gennaio 1979, n. 1;3.b) costruzione <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> interesse sovra comunale eprovinciale;3.c) organizzazione dei servizi <strong>di</strong> trasporto locale interurbano;3.d) protezione del patrimonio naturale, gestione <strong>di</strong> riserve naturali,anche me<strong>di</strong>ante intese e <strong>con</strong>sorzi <strong>con</strong> i comuni interessati;3.e) tutela dell'ambiente ed attività <strong>di</strong> prevenzione e <strong>con</strong>trollodell’inquinamento, anche me<strong>di</strong>ante vigilanza su attività industriali;3.f) organizzazione e gestione dei servizi, nonché localizzazione erealizzazione degli impianti <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti e <strong>di</strong> depurazionedelle acque, quando i comuni singoli o associati non possonoprovvedervi.La <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> svolge, altresì, le attribuzioni delle soppresseamministrazioni provinciali, esplica ogni altra attività <strong>di</strong> interesse provinciale,in <strong>con</strong>formità delle <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge, può essere organo <strong>di</strong>decentramento regionale e realizzare interventi per la <strong>di</strong>fesa del suolo eper la tutela idrogeologica.articolo 19 - Caratteri delle aree metropolitanePossono essere <strong>di</strong>chiarate aree metropolitane le zone del territorio regionaleche presentino le seguenti caratteristiche:a) siano ricomprese nell'ambito dello stesso territorio provinciale;b) abbiano, in base ai dati ISTAT relativi al 31 <strong>di</strong>cembre dell'anno precedentela <strong>di</strong>chiarazione, una popolazione residente non inferiore a250 mila abitanti;c) siano caratterizzate dall'aggregazione, intorno ad un comune <strong>di</strong> almeno200 mila abitanti, <strong>di</strong> più centri urbani aventi fra loro una sostanziale<strong>con</strong>tinuità <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti;d) presentino un elevato grado <strong>di</strong> integrazione in or<strong>di</strong>ne ai servizi essenziali,al sistema dei trasporti e allo sviluppo e<strong>con</strong>omico e sociale.art. 20 - In<strong>di</strong>viduazione e delimitazione dell’area metropolitanaL'in<strong>di</strong>viduazione dell'area metropolitana e la relativa delimitazione è effettuata,anche su richiesta degli enti locali interessati, <strong>con</strong> decreto delPresidente della Regione, previa delibera della Giunta regionale, adottatasu proposta dell'Assessore regionale per gli enti locali.A tal fine la relativa iniziativa è preventivamente sottoposta - a curadell'Assessore regionale per gli enti locali - all'esame degli enti locali in-


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ctteressati che non abbiano promosso la richiesta <strong>di</strong> cui al comma precedente,i quali possono esprimere il proprio parere entro il termine <strong>di</strong>sessanta giorni dal ricevimento. Decorso infruttuosamente tale termine,si prescinde dal parere.articolo 21 - Funzioni dell’area metropolitanaLe province regionali comprendenti aree metropolitane, oltre alle funzioniin<strong>di</strong>cate negli articoli precedenti, svolgono, nell'ambito delle predettearee, le funzioni spettanti ai comuni in materia <strong>di</strong>:1) <strong>di</strong>sciplina del territorio, me<strong>di</strong>ante la formazione <strong>di</strong> un piano intercomunale,relativo:a) alla rete delle principali vie <strong>di</strong> comunicazione stradali e ferroviariee dei relativi impianti;b) alle aree da destinare ad e<strong>di</strong>lizia pubblica residenziale, <strong>con</strong>venzionataed agevolata;c) alla localizzazione delle opere ed impianti <strong>di</strong> interesse sovracomunale.Le previsioni del suddetto piano intercomunale costituis<strong>con</strong>o varianteagli strumenti urbanistici comunali;2) formazione del piano intercomunale della rete commerciale;3) <strong>di</strong>stribuzione dell'acqua potabile e del gas;4) trasporti pubblici;5) raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.Per l'esercizio delle funzioni <strong>di</strong> cui ai punti 3, 4 e 5 la provincia regionalepuò avvalersi delle aziende municipalizzate esistenti, ovvero promuoverela costituzione <strong>di</strong> gestioni comuni ai sensi dell'art. 15 o la stipula<strong>di</strong> <strong>con</strong>venzioni ai sensi dell'art. 17, se<strong>con</strong>do comma.L.R. n. 48/91“Provve<strong>di</strong>menti in tema <strong>di</strong> autonomie locali”[Omissis]Articolo 5Il piano <strong>di</strong> cui all'articolo 12, comma 1, della legge regionale 6 marzo1986,n.9, è adottato dalla provincia regionale entro un anno dall'entratain vigore della presente legge.Al piano è allegato un programma pluriennale <strong>di</strong> attuazione, nel quale èin<strong>di</strong>cato l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità delle opere da realizzare. Tale or<strong>di</strong>ne è vincolanteanche ai sensi dell'articolo 1 della legge regionale 29 aprile 1985,n. 21.Durante la formazione del piano devono essere sentiti gli enti locali e leamministrazioni pubbliche interessati.Il piano è approvato dall'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente,sentito il Consiglio regionale dell'urbanistica. Il piano è sottoposto arevisione dopo cinque anni. Varianti al piano sono ammesse <strong>con</strong> lostesso proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui ai commi precedenti.[Omissis]D.Lgs 267/2000CAPO II - <strong>Provincia</strong>articolo 19 - Funzioni1 Spettano alla provincia le funzioni amministrative <strong>di</strong> interesseprovinciale che riguar<strong>di</strong>no vaste zone intercomunali o l'intero territorioprovinciale nei seguenti settori:1.a) <strong>di</strong>fesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzionedelle calamità;1.b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche;1.c) valorizzazione dei beni culturali;1.d) viabilità e trasporti;1.e) protezione della flora e della fauna parchi e riserve naturali;1.f) caccia e pesca nelle acque interne;1.g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale,rilevamento, <strong>di</strong>sciplina e <strong>con</strong>trollo degli scarichidelle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore;1.h) servizi sanitari, <strong>di</strong> igiene e profilassi pubblica, attribuiti dallalegislazione statale e regionale;1.i) compiti <strong>con</strong>nessi alla istruzione se<strong>con</strong>daria <strong>di</strong> se<strong>con</strong>do gradoed artistica ed alla formazione professionale, compresal'e<strong>di</strong>lizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale;1.j) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnicoamministrativaagli enti locali.2 La provincia, in collaborazione <strong>con</strong> i comuni e sulla base <strong>di</strong> programmida essa proposti promuove e coor<strong>di</strong>na attività, nonchérealizza opere <strong>di</strong> rilevante interesse provinciale sia nel settore e-<strong>con</strong>omico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale,culturale e sportivo.3 La gestione <strong>di</strong> tali attività ed opere avviene attraverso le formepreviste dal presente testo unico per la gestione dei servizi pubblicilocali.Articolo 20 - Compiti <strong>di</strong> programmazione1. La provincia:1.a) raccoglie e coor<strong>di</strong>na le proposte avanzate dai comuni, ai finidella programmazione e<strong>con</strong>omica, territoriale ed ambientaledella regione;1.b) <strong>con</strong>corre alla determinazione del programma regionale <strong>di</strong>sviluppo e degli altri programmi e piani regionali se<strong>con</strong>donorme dettate dalla legge regionale;1.c) formula e adotta <strong>con</strong> riferimento alle previsioni e agli obiettividel programma regionale <strong>di</strong> sviluppo propri programmipluriennali sia <strong>di</strong> carattere generale che settoriale e promuoveil coor<strong>di</strong>namento dell'attività programmatoria deicomuni.2. La provincia, inoltre, ferme restando le competenze dei comunied in attuazione della legislazione e dei programmi regionali, pre<strong>di</strong>sponeed adotta il piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento che determinagli in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>di</strong> assetto del territorio e, in particolare,in<strong>di</strong>ca:2.a) le <strong>di</strong>verse destinazioni del territorio in relazione alla prevalentevocazione delle sue parti;2.b) la localizzazione <strong>di</strong> massima delle maggiori infrastrutture edelle principali linee <strong>di</strong> comunicazione;2.c) le linee <strong>di</strong> intervento per la sistemazione idrica, idrogeologicaed idraulico-forestale ed in genere per il <strong>con</strong>solidamentodel suolo e la regimazione delle acque;2.d) le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riservenaturali.3. I programmi pluriennali e il piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentosono trasmessi alla regione ai fini <strong>di</strong> accertarne la <strong>con</strong>formità agliin<strong>di</strong>rizzi regionali della programmazione socio-e<strong>con</strong>omica e territoriale.4. La legge regionale detta le procedure <strong>di</strong> approvazione, nonchénorme che assicurino il <strong>con</strong>corso dei comuni alla formazione deiprogrammi pluriennali e dei piani territoriali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento.5. Ai fini del coor<strong>di</strong>namento e dell'approvazione degli strumenti <strong>di</strong>pianificazione territoriale pre<strong>di</strong>sposti dai comuni, la provincia e-sercita le funzioni ad essa attribuite dalla regione ed ha, in ognicaso, il compito <strong>di</strong> accertare la compatibilità <strong>di</strong> detti strumenti<strong>con</strong> le previsioni del piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento.6. Gli enti e le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettivecompetenze, si <strong>con</strong>formano ai piani territoriali <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentodelle province e tengono <strong>con</strong>to dei loro programmi pluriennali.Circolare 1/2002“Processi <strong>di</strong> co-pianificazione nel quadro della formazione del pianourbanistico regionale”[Omissis]Si in<strong>di</strong>cano i <strong>con</strong>tenuti minimi che ciascun piano provinciale deve <strong>con</strong>tenere:A) <strong>Quadro</strong> <strong>con</strong>oscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strutturale1) delle componenti (risorse, valori e vincoli) <strong>di</strong> interesse naturalistico eculturale quale approfon<strong>di</strong>mento e verifica a scala locale delle linee guidadel PTPR;2) delle strutture produttive artigianali, industriali, commerciali e turistiche;


pagina 16 inquadramento normativo3) della rete dei trasporti, delle infrastrutture tecnologiche e delle comunicazioni(compresa la rete delle comunicazioni <strong>di</strong>gitali come nuovainfrastruttura strategica dello sviluppo);4) dei servizi ed attrezzature sociali, culturali, sanita rie e della protezionecivile <strong>di</strong> interesse sovracomunale;5) dei programmi complessi <strong>di</strong> livello intercomunale (L.E.A.D.E.R.,patti territoriali, P.R.U.S.S.T., accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma, P.I.T.);6) dell'articolazione, della gerarchia, delle relazioni e delle linee <strong>di</strong> evoluzionedei sistemi territoriali urbani, rurali e montani;7) delle <strong>di</strong>scariche <strong>di</strong> rifiuti soli<strong>di</strong> urbani e speciali, delle cave e miniere,dei corpi idrici e delle emissioni in atmosfera; rischi e vulnerabilità;8) dei programmi <strong>di</strong> settore, della progettualità locale <strong>di</strong> livello intercomunalee della progettazione comunitaria (interreg, urban, recite, etc.);9) degli strumenti urbanistici comunali (mosaico dei P.R.G.);10) delle proprietà pubbliche e demaniali.Il quadro <strong>con</strong>oscitivo a <strong>valenza</strong> strutturale costituirà parte essenzialedella base informativa georeferenziata del nodo provinciale nel sistemainformativo territoriale regionale previsto nella Misura 5.0.5 del P.O.R.B) <strong>Quadro</strong> propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica:sintesi del coor<strong>di</strong>namento, della razionalizzazione e della verifica <strong>di</strong> coerenzadei piani e programmi comunali e dei programmi provinciali; ilquadro strategico dovrà essere prodotto nell'ottica <strong>di</strong> un'analisi dei punti<strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza delle risorse provinciali così come interpretabilidal <strong>Quadro</strong> <strong>con</strong>oscitivo strutturale, a cui dovrà essere correlataun'analisi delle opportunità e dei rischi così come interpretabili dalla interazionedelle risorse endogene <strong>con</strong> fattori esogeni e <strong>con</strong> il complessosistema delle decisioni politiche locali e sovralocali, della programmazionesocioe<strong>con</strong>omica, della pianificazione territoriale in atto.C) Piano operativo:delle opere, servizi ed infrastrutture <strong>di</strong> peculiare competenza del pianoprovinciale ai sensi dell'art 12 della legge regionale n. 9/86. In <strong>con</strong>siderazionedella relativa <strong>con</strong>testualità dei due processi (regionale e provinciale),la formazione del <strong>Quadro</strong> <strong>con</strong>oscitivo e del <strong>Quadro</strong> propositivoavrà un carattere processuale necessario ad interagire ed interfacciarsi<strong>con</strong> il processo <strong>di</strong> formazione del piano urbanistico regionale in unoscenario <strong>di</strong> co-pianificazione.La <strong>con</strong><strong>di</strong>zione perché la co-pianificazione sia una efficace devoluzione<strong>di</strong> competenze è che si identifichino, in modo <strong>con</strong><strong>di</strong>viso, gli obiettivi e<strong>di</strong> poteri dei piani ai <strong>di</strong>versi livelli, le opportune autonomie ma anche lenecessarie interazioni e complementarietà.Si tratta <strong>di</strong> sud<strong>di</strong>videre in maniera non astratta poteri e competenze traRegione e Province, e <strong>di</strong> costruire insieme efficaci poteri <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzodelle trasformazioni del territorio, agendo ciascuno al proprio livello <strong>di</strong>responsabilità politica ed amministrativa.Pertanto:1) la <strong>con</strong>ferenza tra gli uffici tecnici provinciali e i servizi 1 (pianificazioneterritoriale) e 2 (SIT e cartografia), avviata <strong>con</strong> provve<strong>di</strong>mento<strong>di</strong>rigenziale n. 41 del 20 febbraio 2002 ed iniziata il giorno 6 marzo2002, costituisce sede tecnica <strong>di</strong> <strong>con</strong>fronto permanente, come peraltro<strong>con</strong>cordato nella prima seduta.2) il <strong>con</strong>fronto avverrà sui due processi paralleli <strong>di</strong> costruzione del nuovosistema della pianificazione territoriale nella Regione:A) inquadramento strutturale e <strong>Quadro</strong> strategico alla scala regionale.Le nuove regole;B) ipotesi <strong>di</strong> assetto funzionale e territoriale <strong>di</strong> area vasta come sintesicoor<strong>di</strong>nata delle scelte locali e delle strategie regionali. La <strong>con</strong>ferenzaavrà quin<strong>di</strong> lo scopo <strong>di</strong> costruire le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni tecniche necessarie per ilquadro della <strong>con</strong>certazione istituzionale e politico-sociale;3) la <strong>con</strong>ferenza dovrà <strong>con</strong>cludere i lavori entro il termine <strong>di</strong> mesi sei,eventualmente prorogabili, per motivate ragioni, entro e non oltre unanno dalla pubblicazione della presente circolare. In caso d'inerzia o acclaratanon partecipazione al processo, l'Assessorato regionale del territorioe dell'ambiente provvederà in via sostitutiva, nei <strong>con</strong>fronti dellaprovincia inadempiente, a mezzo <strong>di</strong> commissario ad acta;4) per quanto riguarda gli aspetti operativi del piano della provincia <strong>di</strong>Ragusa, già adottato dal <strong>con</strong>siglio provinciale e trasmesso a questo Assessorato,si provvederà all'esame ed al relativo provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> competenza,<strong>con</strong>siderando invece tutte le altre opzioni <strong>di</strong> area vasta, qualeipotesi e proposta <strong>di</strong> cui alle precedenti <strong>con</strong>siderazioni;5) le rimanenti province regionali dovranno procedere alla formazionedei rispettivi piani operativi delle infrastrutture e dei servizi intercomunali,entro novanta giorni dalla pre<strong>di</strong>sposizione del quadro propositivostrategico;6) al fine <strong>di</strong> supportare gli uffici <strong>di</strong> piano nella formazione della base informativanecessaria alla redazione del piano provinciale e alla implementazionedel SITR, le province che non hanno ancora provvedutodovranno istituire gli uffici <strong>di</strong> statistica a norma <strong>di</strong> legge, <strong>con</strong>correndo<strong>con</strong> ciò, tra l'altro, all'attuazione <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>rizzo comunitario recepitonel piano <strong>di</strong> sviluppo del Mezzogiorno, in or<strong>di</strong>ne alla necessità <strong>di</strong> potenziamentodella rete statistica degli enti locali meri<strong>di</strong>onali per l'integrazione<strong>con</strong> quella comunitaria.Circolare 1/2007Accelerazione delle procedure <strong>di</strong> approvazione del Piano Territoriale<strong>Provincia</strong>le ex art. 12 L.R. n. 9/86.[Omissis]Si <strong>di</strong>spone che:1. in attesa dell’adozione del Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le o <strong>di</strong> documentointerme<strong>di</strong>o da parte del Consiglio <strong>Provincia</strong>le, il <strong>Quadro</strong> Conoscitivo<strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strutturale <strong>di</strong> cui al punto A) della circolaren.1/2002, in quanto strumento <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenza e inquadramento <strong>di</strong> areavasta, non <strong>con</strong>tenente scelte progettuali che impegnano la componentepolitica della provincia, è approvato in linea tecnica dal Responsabiledel Settore Pianificazione, della <strong>Provincia</strong> e trasmesso in formato <strong>di</strong>gitalee/o cartaceo ai Comuni ricadenti nel territorio <strong>di</strong> pertinenza eall’Assessorato <strong>Regionale</strong> Territorio e Ambiente Dipartimento Urbanisticaper costituire strumento tecnico <strong>di</strong> riferimento per la pianificazioneterritoriale, urbanistica e ambientale <strong>di</strong> rispettiva competenza.Circolare 1/2008Raccordo tra la pianificazione urbanistica comunale e la pianificazioneprovinciale (art. 12, comma 3, della L.R. n. 9 del 6 marzo 1986).[Omissis]Si <strong>di</strong>spone che:1. I Comuni provvedano all’invio in formato <strong>di</strong>gitale o in alternativacartaceo, degli strumenti urbanistici generali adottati e delle loro variantialla <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> territorialmente competente, tale adempimentoha per i Comuni carattere <strong>di</strong> obbligatorietà perché <strong>con</strong>sente <strong>di</strong>rendere coerente la pianificazione provinciale alle previsioni comunali(e viceversa) e costituisce elemento imprescin<strong>di</strong>bile per l’esame istruttorioda parte dello scrivente Assessorato degli antidetti atti <strong>di</strong> pianificazione.2. I Comuni trasmettano copia dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> approvazione deglistrumenti urbanistici o relative varianti <strong>di</strong> cui al punto 1 (<strong>di</strong>venuti esecutivi)alla <strong>Provincia</strong> territorialmente competente, affinchè questa possaapportare le mo<strong>di</strong>fiche del succitato geodatabase .3. I Comuni sono tenuti alla trasmissione del vigente strumento urbanisticogenerale e delle relative varianti alla <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> territorialmentecompetente ai fini dell’implementazione del medesimo geodatabase.4. Le Province sono tenute a implementare, gestire e aggiornare il geodatabasedella pianificazione comunale relativo ai Comuni il cui territorioricade all’interno dei propri limiti amministrativi.Note sul Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>leIn fase <strong>di</strong> redazione della presente versione del PTP, si sono ulteriormenterafforzate alcune <strong>con</strong>vinzioni già espresse da questa <strong>Provincia</strong> inmerito alla necessità che la revisione della Legge Urbanistica <strong>Regionale</strong>faccia chiarezza in merito ad alcune <strong>di</strong>vergenze interpretative sullecompetenze comunali, provinciali e regionali in materia <strong>di</strong> pianificazioneurbanistica e territoriale alle <strong>di</strong>verse scale operative e quin<strong>di</strong>, i redattori<strong>di</strong> questo elaborato ritengono che questa sia la sede opportuna persegnalare alcuni spunti <strong>di</strong> riflessione riguardanti la pianificazionedell’area vasta:


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ct Le osservazioni della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> ai PRG dei comunifacenti parte del proprio territorio devono essere rese obbligatorie,inelu<strong>di</strong>bili e comunque preventive rispetto all’eventuale(in quanto potrebbe essere delegata alle Province) approvazioneda parte dell’A.R.T.A.; Il processo <strong>di</strong> formazione del PTP, assimilato al PRG nella CircolareA.R.T.A. 20/01/93 n° 2/93 e ri<strong>con</strong>dotto essenzialmentea processo <strong>di</strong> co-pianificazione dalla Circolare A.R.T.A.11/04/2002 n° 1/02, deve essere esattamente definito nei <strong>con</strong>tenuti,nelle competenze, nelle procedure, nelle scale e nei tempi; Se il PTP deve prevedere il piano d’attuazione pluriennale(comma 2 art 5 LR 48/91), sarà necessario che le sue previsionisiano “funzionali alla programmazione della spesa pubblica(Circolare A.R.T.A. 20/01/93 n° 2/93)” e quin<strong>di</strong> supportate dastime dei costi e da verifica delle fonti <strong>di</strong> finanziamento; Deve essere chiarito se la pianificazione territoriale provincialedebba limitarsi al livello strategico oppure se il Piano operativocui fa riferimento il punto C della Circolare A.R.T.A.11/04/2002 n° 1/02 debba dettagliarsi fino a <strong>di</strong>venire “variantirispetto agli strumenti urbanistici comunali”; Dovrà chiarirsi il <strong>con</strong>flitto <strong>di</strong> competenza fra la pianificazionedella <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> e quella degli Enti Parco, definendoche l’aspetto della tutela e della salvaguar<strong>di</strong>a ambientale e paesaggisticaè riservato agli enti parco, mentre quello dello svilupposocio e<strong>con</strong>omico e culturale viene esclusivamente riservatoalle Province ed ai Comuni. Dovranno essere definiti i mo<strong>di</strong> e<strong>di</strong> criteri in base ai quali, per aree ben in<strong>di</strong>viduate, l’una competenzaprevalga sull’altra, escludendo e chiarendo le possibile<strong>con</strong>flittualità; Deve essere fatto obbligo agli enti gestori delle reti <strong>di</strong> trasportoe <strong>di</strong> viabilità (ANAS, Autostrade, Trenitalia, RFI, Circumetnea,etc.) <strong>di</strong> sottoporre alla preventiva autorizzazione delle Province(e non solo dei comuni interessati) i progetti <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong>nuove infrastrutture od anche <strong>di</strong> miglioramento o adeguamento<strong>di</strong> quelle esistenti; Per quanto attiene alla pianificazione degli istituti superiori, sarànecessario definire il rapporto <strong>di</strong> competenze e <strong>di</strong> responsabilità<strong>con</strong> i Provve<strong>di</strong>torati agli Stu<strong>di</strong> in merito alla pianificazione dei“Contenitori dell’offerta formativa”; La pianificazione dei poli attrattori (ospedali, università, centri<strong>di</strong>rezionali, etc.) dovrà essere sottoposta alla preventiva autorizzazioneed approvazione da parte delle Province competentiper territorio anche perché possa esserne garantita l’accessibilitàin provenienza dall’area vasta; Dovrà essere chiarito se la competenza della redazione dei pianiintercomunali <strong>di</strong> cui all’art. 21 della L.R. 9/86 debba essere(prima <strong>di</strong> tutto mantenuta in rapporto alla <strong>di</strong>sputa fra città edarea metropolitana) inglobata nelle competenze del PTP;In definitiva dovrà chiarirsi e sancirsi il ruolo, la competenza e l’autoritàdelle Province nel processo <strong>di</strong> pianificazione nell’area vasta, in rapportoai livelli comunali (sottostanti) e regionali (sovrastanti).


pagina 18 inquadramento normativo


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ct4. DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA PIANIFICAZIONEIl fenomeno della globalizzazione attualmente in atto, l’accresciuto timore<strong>di</strong> instabilità finanziaria internazionale in rapporto alla crisi energeticaed all’aumento del costo delle materie prime, la <strong>con</strong>tinua evoluzionedegli scenari <strong>di</strong> riferimento nel <strong>con</strong>testo europeo, nazionale e regionale,indu<strong>con</strong>o profonde trasformazioni negli Enti Pubblici, a <strong>di</strong>versotitolo responsabili delle <strong>di</strong>verse componenti dello sviluppo socio e-<strong>con</strong>omico, imponendo innovative formule manageriali che non possonoin alcun modo prescindere dal ra<strong>di</strong>camento e dal rafforzamento dellacultura della programmazione quale unico processo logico capace <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduare e definire obiettivi perseguibili in rapporto ai bisogni dasod<strong>di</strong>sfare ed alle risorse <strong>di</strong>sponibili in una nuova ed innovativa visione<strong>di</strong> e<strong>con</strong>omia del territorio.A questo mutamento non possono sottrarsi le Province cui, a <strong>di</strong>spettodelle attuali argomentazioni che ne vorrebbero lo scioglimento,l’organizzazione dello Stato affida il ruolo <strong>di</strong> Ente interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentoe la responsabilità della programmazione e<strong>con</strong>omica, sociale,territoriale, culturale ed ambientale. In Sicilia <strong>con</strong> maggiore forza edeterminazione a causa della necessità <strong>di</strong> riequilibrio, nei <strong>con</strong>fronti dellanazione e del resto d’Europa, delle occasioni <strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong> sviluppoalla ricerca <strong>di</strong> più accettabili <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita per i suoi citta<strong>di</strong>ni.In questa ottica l’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> Catania, si prefiggel’obiettivo <strong>di</strong> riportare in primo piano la funzione della programmazionee della <strong>con</strong>sequenziale pianificazione territoriale, non rinunciandoalle pregresse esperienze ma integrandole ed aggiornandole in una nuovavisione che pone al centro del suo prossimo operare la <strong>con</strong>oscenza,la <strong>con</strong><strong>di</strong>visione, la coesione, il rigore, la responsabilità e la qualità.In una visione fortemente innovativa che vuole riaffermare la giusta gerarchiafra le <strong>di</strong>fferenti fasi della governance attribuendo al “Programma<strong>di</strong> Sviluppo Socio E<strong>con</strong>omico” (PSSE) il ruolo preminente sulle altrefasi della pianificazione e della programmazione a cominciare dal“Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le” (PTP) (cfr. Figura 1).Figura 1: Fasi <strong>di</strong> attuazione delle programmazione e pianificazione provincialeL’analisi del <strong>con</strong>testo <strong>con</strong>sente <strong>di</strong> rilevare le criticità e le opportunità del sistemae induce alla in<strong>di</strong>viduazione delle migliori strategie per il raggiungimentodegli obiettivi che, profittando delle opportunità possono mitigareo annullare le criticità, svolgendo azioni complesse cui si riferis<strong>con</strong>oi singoli interventi.Il PTP acquisisce dal PSSE le strategie e le azioni perché gli interventiipotizzati in ogni fase siano la logica ed armoniosa <strong>con</strong>seguenza <strong>di</strong> ununico processo <strong>di</strong> virtuosa programmazione che porta alla formulazione<strong>di</strong> Piani Triennali delle Opere Pubbliche collegati a Bilanci nei qualile, ormai esigue, risorse finanziarie sono ottimizzate anche in virtù <strong>di</strong> unlungo e positivo sforzo <strong>di</strong> <strong>con</strong><strong>di</strong>visione.


pagina 20 Dalla Programmazione alla Pianificazione


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ct5. METODOLOGIAL’approccio metodologico <strong>di</strong> una pianificazione <strong>di</strong> area vasta deve ri<strong>con</strong>dursialla necessità <strong>di</strong> affrontare in modo non episo<strong>di</strong>co il complessodelle questioni che <strong>con</strong>cretamente e quoti<strong>di</strong>anamente si pongononella gestione del territorio. Il raggiungimento <strong>di</strong> tale obiettivo é perseguibileattraverso la esplicita definizione <strong>di</strong> priorità ed orientamenti da<strong>con</strong>cordare ai vari livelli istituzionali privilegiando una logica non sovraor<strong>di</strong>natama <strong>di</strong> co-pianificazione partecipativa.Del resto, soltanto l’utilizzo <strong>di</strong> strumenti <strong>con</strong>certativi può fornire al PianoTerritoriale <strong>Provincia</strong>le (PTP) quel ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento delledomande <strong>di</strong> sviluppo locale e <strong>di</strong> trasformazione urbanistica dei comunie degli enti presenti nel territorio che la legge LR 9/86 assegna esplicitamentealle province ma non trasferisce ai piani che le stesse re<strong>di</strong>gono,limitandoli a piani <strong>di</strong> localizzazione dei servizi <strong>di</strong> esclusiva competenzaprovinciale e <strong>di</strong> azioni per la tutela fisica dell’ambiente.In tal senso la citata circolare regionale relativa ai “processi <strong>di</strong> copianificazionenel quadro della formazione del Piano Urbanistico <strong>Regionale</strong>”,ribadendo i <strong>con</strong>tenuti operativi del PTP, ha in<strong>di</strong>viduato 3 fasipianificatorie <strong>con</strong> <strong>di</strong>verso valore e cogenza ed attuabili <strong>con</strong> procedure<strong>di</strong>fferenti in funzione del ruolo ad esse ri<strong>con</strong>osciuto, così <strong>di</strong>stinte: <strong>Quadro</strong> Conoscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strutturale (QCS) come parteessenziale della base informativa georeferenziata delle realtà territoriali. <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica (QPS) come sintesidel coor<strong>di</strong>namento, della razionalizzazione e della verifica <strong>di</strong>coerenza dei piani e programmi comunali. Piano Operativo delle opere, servizi ed infrastrutture <strong>di</strong> peculiarecompetenza del piano provinciale ai sensi della L.R. 9/86.Un’altra circolare regionale relativa al “raccordo tra la pianificazioneurbanistica comunale e la pianificazione provinciale” ha evidenziatocome il Ptp possa esplicitare il proprio carattere prescrittivo nei <strong>con</strong>frontidella pianificazione comunale in stretto coor<strong>di</strong>namento <strong>con</strong> lepianificazioni dei Comuni all’interno <strong>di</strong> un rapporto <strong>di</strong> collaborazioneistituzionale, richiedendo la costruzione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> copianificazionepartecipativo tra i <strong>di</strong>versi livelli <strong>di</strong> governo del territorioper la definizione delle strategie <strong>di</strong> sviluppo e l’attuazione delle azioni <strong>di</strong>piano.Tali <strong>con</strong>siderazioni costituis<strong>con</strong>o un passaggio fondamentale per la definizionedell’approccio metodologico sotteso alla redazione <strong>di</strong> un documentoche fosse altresì coerente <strong>con</strong> le “<strong>di</strong>rettive generali” approvatedal <strong>con</strong>siglio provinciale già nel 1999, determinando un aggiornamentodella prima stesura dello schema <strong>di</strong> massima del Ptp redatta nel 2001 edaggiornata nel 2004.I compiti <strong>di</strong> governo su cui il Ptp in<strong>di</strong>vidua, costruisce e promuove lestrategie territoriali ed in<strong>di</strong>vidua le azioni operative e gli attori della trasformazionedegli usi del suolo e <strong>di</strong> localizzazione delle attrezzature edei servizi, riguardano:1) lo sviluppo socio-e<strong>con</strong>omico,2) l’organizzazione del territorio e la tutela dell'ambiente.3) i servizi sociali e culturali,4) le reti delle infrastrutture <strong>di</strong> trasporto.Il risultato del lavoro non è un Piano definito in ogni sua parte, e cometale da approvare o rigettare, ma un Piano Processo, attuato anche attraversol’ausilio dei sistemi informatici, che si articolerà in fasi successive<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento ovvero: la verifica delle situazioni in atto ed in evoluzione all’interno delterritorio provinciale me<strong>di</strong>ante la definizione del quadro <strong>con</strong>oscitivo<strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strutturale; la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> sviluppo nel quadro propositivo<strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica che <strong>di</strong>venga supporto per la pianificazionepartecipata.Il <strong>Quadro</strong> Conoscitivo è stato inteso come la costruzione <strong>di</strong> un catalogodelle informazioni associate alle competenze provinciali, organizzatoe sistematizzato al fine <strong>di</strong> documentare il complesso delle <strong>con</strong>oscenzeterritoriali <strong>di</strong>sponibili ai <strong>di</strong>versi livelli.


pagina 22 metodologiaLa pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tale base dati è necessaria e propedeutica non soloalla implementazione del PTP, ma anche alla costruzione <strong>di</strong> una basecomune <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenze da <strong>con</strong><strong>di</strong>videre <strong>con</strong> gli altri Enti preposti al governodel territorio e <strong>con</strong> il pubblico attraverso processi <strong>di</strong> <strong>con</strong>certazionetra<strong>di</strong>zionali e utilizzando tecnologie web gis <strong>di</strong> <strong>con</strong><strong>di</strong>visione delle informazioni.A tal proposito è utile specificare che il Sistema Informativo Territoriale(SIT) della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania è nodo provinciale del sistemaregionale (SITR), avendo potuto, fra l’altro, <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un appositofinanziamento regionale per la costituzione fisica del nodo (logisticaed hardware) e per l’avvio delle piattaforme operative (ESRI, Autodeske Geome<strong>di</strong>a). Volontà <strong>con</strong>fermata della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong>Catania è ormai quella <strong>di</strong> svincolare il SIT dall’ambito della sola pianificazioneterritoriale ponendolo al centro del sistema <strong>di</strong> supporto alle decisionidell’intero Ente potendo correlare, in un’unica banca dati territoriale,tutti gli elementi costitutivi del territorio provinciale per ognunodei settori <strong>di</strong> competenza dell’Ente.Al fine <strong>di</strong> costruire una banca dati <strong>con</strong> informazioni affidabili e certificate,la <strong>con</strong>sultazione degli Enti Locali e delle organizzazioni e delle categoriesocio-e<strong>con</strong>omiche rappresentative del territorio ha accompagnatoil processo <strong>di</strong> formazione del QCS sin dalle fasi preliminari <strong>di</strong> analisi,me<strong>di</strong>ante in<strong>con</strong>tri verbalizzati e supportati da schede <strong>di</strong> rilievo.Nel quadro degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> co-pianificazione <strong>con</strong> carattere strategicosopra esposti, è stata inoltre attuata una preventiva integrazione logica,funzionale e operativa del SIT della <strong>Provincia</strong> nei <strong>con</strong>frontidell’elaborazione del PTP come strumento <strong>di</strong> sviluppo territoriale chedeve validare le proprie strategie all’interno <strong>di</strong> un quadro <strong>di</strong> sostenibilitàe<strong>con</strong>omica e sociale e del PSSE come strumento <strong>di</strong> sviluppo socioe<strong>con</strong>omicoche deve verificare le coerenze territoriali degli obiettivi <strong>di</strong>sviluppo.Il risultato <strong>di</strong> tale processo è una banca dati geo-referenziata in cui sonoriportate le esigenze, le idee, gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità, le progettazioni presentisul territorio.Il <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica muove da tale banca dati<strong>con</strong> l’obiettivo <strong>di</strong> declinare e progettare un territorio sostenibile capace<strong>di</strong> adeguarsi alle trasformazioni <strong>di</strong> varia origine e natura, a partire dauna <strong>con</strong><strong>di</strong>visione dei valori primari del territorio, in<strong>di</strong>viduati come invarianti.Nella formazione del QPS si è scelto <strong>di</strong> organizzare le informazioni<strong>con</strong>tenute nel QCS all’interno <strong>di</strong> un processo iterativo <strong>di</strong> valutazione egoverno delle politiche del piano nella prospettiva dello sviluppo sostenibilee nella <strong>con</strong>vinzione <strong>di</strong> privilegiare innanzitutto gli elementi qualitativiri<strong>con</strong>osciuti sul territorio. La <strong>con</strong>cretezza <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>nnanzi ad unsistema <strong>di</strong> sviluppo basato su risorse e<strong>con</strong>omiche non illimitate non<strong>con</strong>sente <strong>di</strong> <strong>con</strong>cepire impatti prodotti da logiche dei “gran<strong>di</strong> numeri”,ma in<strong>di</strong>rizza inevitabilmente a <strong>di</strong>scriminare tra le <strong>di</strong>verse opportunità.Ciò riguarda principalmente questioni quali le caratteristiche <strong>di</strong> nuoveinfrastrutture, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> nuove aree <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento delle attivitàe<strong>con</strong>omiche, l’estensione lineare e/o capillare <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti, la realizzazione<strong>di</strong> strutture e attrezzature per il tempo libero, lo sfruttamento<strong>di</strong> risorse naturali.L'au<strong>di</strong>t del territorio rappresenta la trasposizione, nel governo dello sviluppolocale, delle metodologie tipiche della analisi swot, <strong>con</strong>sentendo<strong>di</strong> mettere a <strong>con</strong>fronto i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del sistema territoriale,<strong>con</strong> le minacce e le opportunità del <strong>con</strong>testo globale. Attraversotale metodologia, è possibile costruire una visione del sistema locale edefinire obiettivi e traguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> sviluppo <strong>con</strong>cretamente perseguibili. Infatti,la definizione del punto <strong>di</strong> partenza deve essere propedeutica all'in<strong>di</strong>viduazione dell'ideale punto <strong>di</strong> arrivo.Il punto <strong>di</strong> partenza è la multidentità dell'area, definita dall'unione deisuoi caratteri e delle sue specificità, quali le caratteristiche morfologiche,climatiche, paesaggistiche, storico-monumentali, e<strong>con</strong>omico-produttiveed infrastrutturali, e <strong>di</strong>pende dal <strong>con</strong>testo in cui è inserito il territorio,rappresentato dal quadro geografico, sociale ed istituzionale, all'internodel quale è calato il territorio stesso.Il punto <strong>di</strong> arrivo costituisce il <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> Stategica,in sintesi la rappresentazione dell’ambizione territoriale <strong>di</strong> un’areanel futuro prossimo, nel nostro caso il progetto <strong>di</strong> coesione multidentitariadel territorio provinciale catanese per la competitività dell’area. Inaltre parole, il punto <strong>di</strong> arrivo servirà per tracciare la rotta, parametrorispetto al quale bisognerà valutare l'appropriatezza (coerenza) delle decisioniche via via si presenteranno.Il QPS si declina in due macro-settori del processo <strong>di</strong> pianificazione traloro imprescin<strong>di</strong>bilmente <strong>con</strong>nessi quali il sistema dei trasporti ed il territorio“aperto” allo sviluppo socio-e<strong>con</strong>omico e socio-culturale, suiquali è stata attivata l’azione pianologica appena introdotta.Tali analisi hanno, quin<strong>di</strong>, permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le azioni <strong>di</strong> pianoarmonizzate all’art. 12 della LR 9/86 <strong>con</strong> specifico riferimento alla definizionedelle principali infrastrutture <strong>di</strong> comunicazione ed alla localizzazionedelle opere ed impianti <strong>di</strong> interesse sovracomunale.Alla luce <strong>di</strong> un orientamento volto a privilegiare la qualità, come valoresu cui articolare anche le politiche <strong>di</strong> marketing territoriale, è stato necessariocompiere innanzitutto una valutazione dei progetti <strong>di</strong> interventoe dei programmi incidenti sulla trasformazione del territorio. Con loscopo <strong>di</strong> rendere quanto più possibile oggettivo tale approccio <strong>di</strong> valutazioneè stata formulata una procedura <strong>di</strong> definizione <strong>di</strong> specifici in<strong>di</strong>catoriche <strong>con</strong>corrono, opportunamente pesati, alla formulazione delgiu<strong>di</strong>zio sui singoli interventi progettuali. Si è così implementato unostrumento <strong>di</strong> supporto alle decisioni per la definizione <strong>di</strong> una graduatoria<strong>di</strong> priorità degli interventi proposti. Risulta, comunque, evidente chetutti gli interventi riportati nel QPS devono essere intesi come esemplificazionidelle azioni cui afferis<strong>con</strong>o, rimandando al Piano operativodelle opere le scelte definitive.Si <strong>con</strong>fida sul fatto che tale impostazione metodologica <strong>di</strong> collaborazione“aperta” possa rendere agevole l’approvazione del Piano Territoriale<strong>Provincia</strong>le, atteso strumento <strong>di</strong> pianificazione provinciale. A talfine oltre alla citata fase <strong>di</strong> pre-verifica effettuata per la stesura del QCSsi prevedono, a valle del QPS, le seguenti attività:· una fase <strong>di</strong> <strong>con</strong>certazione delle scelte <strong>con</strong> gli attori del territorio (amministrazioniregionali, statali, enti,…) e <strong>con</strong> i Comuni ricadentinell’ambito territoriale della <strong>Provincia</strong>, nel corso della quale si ammetterannoanche apporti, nel rispetto dei tempi e delle competenze specifiche,<strong>di</strong> associazioni ed enti, che potrebbero essere utili ai fini dell'elaborazionedel progetto <strong>di</strong> piano territoriale;· una fase <strong>di</strong> partecipazione tra<strong>di</strong>zionale, quella delle “osservazioni” sulprogetto stesso, che verrà attivata anche <strong>con</strong> processi <strong>di</strong> <strong>con</strong><strong>di</strong>visioneweb gis e che si <strong>con</strong>cluderà <strong>con</strong> le <strong>con</strong>trodeduzioni della <strong>Provincia</strong> e ladefinizione del piano da inoltrare alla Regione per l’approvazione finale.Le rappresentazioni, le analisi e gli approfon<strong>di</strong>menti al fine del raggiungimentodegli obiettivi propri <strong>di</strong> questo strumento <strong>di</strong> pianificazioned’area vasta, nonché degli obiettivi <strong>di</strong> cui alle “Direttive” approvate dalConsiglio <strong>Provincia</strong>le, pur tenendo comunque in <strong>con</strong>siderazione la caratterizzazionedel territorio riferita ai <strong>di</strong>fferenti strumenti <strong>di</strong> programmazionecomplessa, si sono <strong>con</strong>cretate in tre sub-aree provinciali <strong>di</strong> riferimentocome <strong>di</strong> seguito riportato (Figura 2): Area Metropolitana (Catania, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, AciCatena, Acireale, Aci S.Antonio, Belpasso, Camporotondo Etneo,Gravina <strong>di</strong> Catania, Mascalucia, Misterbianco, MottaS.Anastasia, Nicolosi, Paternò, Pedara, Ragalna, San GiovanniLa Punta, San Gregorio, San Pietro Clarenza, S.Agata Li Battiati,S.Maria <strong>di</strong> Lico<strong>di</strong>a, Santa Venerina, Trecastagni, TremestieriEtneo, Valverde, Viagrande, Zafferana Etnea). L’estensione <strong>di</strong>tale porzione dell’area metropolitana catanese è pari a 771,230kmq, presenta una densità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 750 abitanti per kmq,comprendendo la città capoluogo (Catania ha una superficiecomunale <strong>di</strong> 180,880 kmq e una densità <strong>di</strong> oltre 1800 abitantiper kmq). Area Pedemontana – Jonica (Adrano, Biancavilla, Bronte, Calatabiano,Castiglione <strong>di</strong> Sicilia, Fiumefreddo <strong>di</strong> Sicilia, Giarre,Linguaglossa, Maletto, Maniace, Mascali, Milo, Pie<strong>di</strong>monte Etneo,Randazzo, Riposto, Sant’Alfio). L’estensione <strong>di</strong> tale porzione<strong>di</strong> territorio provinciale è pari a 1.048,27 kmq e presentauna densità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> popolazione pari a circa 200 abitanti perkmq. Area Calatina (Caltagirone, Castel <strong>di</strong> Ju<strong>di</strong>ca, Grammichele, Lico<strong>di</strong>aEubea, Mazzarrone, Militello Val <strong>di</strong> Catania, Mineo, MirabellaImbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, SanMichele <strong>di</strong> Ganzaria, Scor<strong>di</strong>a, Vizzini). Il territorio del calatinocopre per estensione circa la metà della superficie provinciale(1.551,820 kmq) <strong>con</strong> una densità me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa 100 abitanti perkmq.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale premessa all’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massimapt p.ctFigura 2: Aree <strong>di</strong> aggregazione territorialeLa presente <strong>di</strong>samina è stata compiuta non solo <strong>con</strong> l’obiettivo <strong>di</strong> tenere<strong>con</strong>to delle vocazioni complessive del territorio, della sua posizione<strong>di</strong> riferimento geografico, rispetto al rimanente territorio regionale siciliano,al resto d’Italia ed al Me<strong>di</strong>terraneo, all’Europa, in relazione al ruoloche tale posizione deve assegnare alla <strong>Provincia</strong> in termini <strong>di</strong> infrastrutture,<strong>di</strong> sviluppo e<strong>con</strong>omico e socio-culturale, ma anche al fine <strong>di</strong>esaltare le specificità locali, su ambiti del territorio catanese che presentasserodei caratteri uniformi dal punto <strong>di</strong> vista sociale, culturale, e<strong>con</strong>omicooltre che geografico. In tal modo, è stato possibile fornire degliin<strong>di</strong>catori più analitici in grado <strong>di</strong> mostrare meglio, oltre alle linee comunigià evidenziate, elementi che <strong>di</strong> volta in volta risultino tipici,quando non esclusivi, delle aree <strong>con</strong>siderate.


pagina 24 metodologia


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ct6. QUADRO PROPOSITIVO CON VALENZA STRATEGICA6.1 PremessaIl <strong>Quadro</strong> propositivo muove dal para<strong>di</strong>gma generale dello sviluppo sostenibilealla declinazione e progettazione <strong>di</strong> un territorio sostenibile:ambiente <strong>di</strong>venta fine e mezzo del processo <strong>di</strong> formazione del Piano.Il fenomeno della globalizzazione attualmente in atto, l’accresciuto timore<strong>di</strong> instabilità finanziaria internazionale in rapporto alla crisi energeticaed all’aumento del costo delle materie prime, la <strong>con</strong>tinua evoluzionedegli scenari <strong>di</strong> riferimento nel <strong>con</strong>testo europeo, nazionale e regionale,indu<strong>con</strong>o profonde trasformazioni negli Enti Pubblici, a <strong>di</strong>versotitolo responsabili delle <strong>di</strong>verse componenti dello sviluppo socio e-<strong>con</strong>omico, imponendo innovative formule manageriali che non possonoin alcun modo prescindere dal ra<strong>di</strong>camento e dal rafforzamento dellacultura della programmazione quale unico processo logico capace <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduare e definire obiettivi perseguibili in rapporto ai bisogni dasod<strong>di</strong>sfare ed alle risorse <strong>di</strong>sponibili in una nuova ed innovativa visione<strong>di</strong> e<strong>con</strong>omia del territorio.A questo mutamento non possono sottrarsi le Province cui, a <strong>di</strong>spettodelle attuali argomentazioni che ne vorrebbero lo scioglimento,l’organizzazione dello Stato affida il ruolo <strong>di</strong> Ente interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentoe la responsabilità della programmazione e<strong>con</strong>omica, sociale,territoriale, culturale ed ambientale. In Sicilia tutto ciò deve essereevidenziato <strong>con</strong> maggiore forza e determinazione a causa della necessità<strong>di</strong> riequilibrio, nei <strong>con</strong>fronti della nazione e del resto d’Europa, delleoccasioni <strong>di</strong> crescita e <strong>di</strong> sviluppo, alla ricerca <strong>di</strong> più accettabili <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> vita per i suoi citta<strong>di</strong>ni.In questa ottica l’Amministrazione <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> Catania, si prefiggel’obiettivo <strong>di</strong> riportare in primo piano la funzione della programmazionee della <strong>con</strong>sequenziale pianificazione territoriale, non rinunciandoalle pregresse esperienze ma integrandole ed aggiornandole in una nuovavisione che pone al centro del suo prossimo operare la <strong>con</strong>oscenza,la <strong>con</strong><strong>di</strong>visione, la coesione, il rigore, la responsabilità e la qualità.Sostenibilità ed equità non rappresentano un parametro <strong>di</strong> verifica delPiano già strutturato, bensì una costante dello stesso fin dalla letturaanalitica del territorio e dalla definizione <strong>di</strong> obiettivi, <strong>di</strong>venendone requisitipregiu<strong>di</strong>ziali.L’orizzonte teorico-<strong>di</strong>sciplinare è quello <strong>di</strong> un piano-processo, ossia <strong>di</strong>un piano capace <strong>di</strong> adeguarsi alle trasformazioni <strong>di</strong> varia origine e natura,a partire da una <strong>con</strong><strong>di</strong>visione dei valori primari del territorio, in<strong>di</strong>viduaticome invarianti.Nella formazione del piano, il modello europeo detto DPSIR (Determinati,Pressione, Stato, Impatto e Risposta) è assunto come schema<strong>con</strong>cettuale atto a organizzare le informazioni rispetto allo statodell’ambiente, e collocare le medesime entro un processo iterativo <strong>di</strong>valutazione e governo delle politiche del piano nella prospettiva dellosviluppo sostenibile.In tal senso, attraverso la componente normativa il Piano definisce icriteri se<strong>con</strong>do cui la pianificazione locale dovrà determinare limiti e<strong>di</strong>n<strong>di</strong>rizzi alla attuazione degli interventi, in chiave <strong>di</strong> <strong>con</strong>servazione <strong>di</strong>componenti territoriali <strong>di</strong> valore qualitativo e <strong>di</strong> guida dei processi <strong>di</strong>trasformazione <strong>di</strong> elementi territoriali da riqualificare. La scelta <strong>di</strong> privilegiaregli elementi qualitativi ri<strong>con</strong>osciuti sul territorio e <strong>di</strong> proporreopportunità inse<strong>di</strong>ative fondate sulla qualità deve produrre meto<strong>di</strong>, criterie parametri <strong>di</strong> valutazione <strong>con</strong><strong>di</strong>visi ed estesi a tutti i livelli <strong>di</strong> pianificazioneed a tutti i livelli decisionali.La <strong>con</strong>cretezza <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>nnanzi ad un sistema <strong>di</strong> sviluppo basato surisorse e<strong>con</strong>omiche non illimitate non <strong>con</strong>sente <strong>di</strong> <strong>con</strong>cepire impattiprodotti da logiche dei “gran<strong>di</strong> numeri”, ma in<strong>di</strong>rizza inevitabilmente a<strong>di</strong>scriminare tra le <strong>di</strong>verse opportunità. Ciò riguarda principalmentequestioni quali le caratteristiche <strong>di</strong> nuove infrastrutture, la <strong>di</strong>sponibilità<strong>di</strong> nuove aree <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento delle attività e<strong>con</strong>omiche, l’estensionelineare e/o capillare <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti, la realizzazione <strong>di</strong> strutture e attrezzatureper il tempo libero, lo sfruttamento <strong>di</strong> risorse naturali.Alla luce <strong>di</strong> un orientamento volto a privilegiare la qualità, come valoresu cui articolare anche le politiche <strong>di</strong> marketing territoriale, è stato necessariocompiere imme<strong>di</strong>atamente una ricognizione e valutazione suprevisioni e progetti <strong>di</strong> intervento e programmi incidenti sulla trasformazionedel territorio, attualmente allo stato <strong>di</strong> definizione dei progetti.


pagina 26 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica <strong>Quadro</strong> attuale e tendenzialeDalla ricognizione e valutazione potranno emergere opportunità e/onecessità <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare o adeguare le scelte. I principi ispiratori da cui ilQPS prende spunto e <strong>con</strong>seguenza sono riportati in Tabella 1.Tabella 1: Principi ispiratoriPrincipi ispiratoriAspirazioneAmbizioneMulti-identitàUso del suoloInnovazioneCompetitivitàRisparmio energeticoRispettoRiequilibrioAggregazioni territorialiAccessibilitàMobilitàPiattaforma logisticaGovernanceAttrattivitàSicurezzaBellezzaOrgoglioSperanzaLa <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania......punta al sistema <strong>di</strong> qualità....può mirare a <strong>di</strong>venire la cerniera funzionale dello sviluppo delTerritorio snodo della intera Sicilia sud-orientale e rappresentarepunto <strong>di</strong> riferimento inelu<strong>di</strong>bile nello scenario del Corridoio Me<strong>di</strong>terraneo....non può rinunciare ad alcuna delle sue vocazioni ma deve privilegiarei settori della cultura, del paesaggio, del turismo, dell'artigianato,dei prodotti tipici, della logistica e dell'alta specializzazione....deve mirare al <strong>con</strong>tenimento ed all'ottimizzazione dell'uso delsuolo riproponendo formule <strong>di</strong> rivitalizzazione del comparto agricolo....favorisce l'adozione <strong>di</strong> misure fortemente innovative nei settori<strong>di</strong> massimo interesse, promuovendo la formazione d'eccellenza....vuole annullare le <strong>con</strong>flittualità interne, favorire la coesione territorialee raggiungere la massima competitività nazionale ed internazionale<strong>con</strong> particolare riguardo allo scenario Me<strong>di</strong>terraneo....deve offrirsi alla sperimentazione ed all'attuazione delle più innovativeformule <strong>di</strong> risparmio energetico puntando <strong>con</strong> forza sulleapplicazioni <strong>di</strong> energie alternative....aderisce pienamente al protocollo <strong>di</strong> Kyoto, alla visione <strong>di</strong> Lipsiae si impegna a sostenerne i principi e gli obiettivi per quanto <strong>di</strong>sua stretta competenza ed anche svolgendo azione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentoterritoriale....intende operare il riequilibrio delle occasioni <strong>di</strong> sviluppo su tuttoil suo territorio favorendo azioni <strong>di</strong> decentramento e <strong>di</strong> potenziamentodelle aree interne e pedemontane....favorisce la formazione <strong>di</strong> aggregazioni <strong>di</strong> Comuni, anche <strong>di</strong>fferenziandoleper obiettivi prefigurati, al fine <strong>di</strong> assicurare potenzaed efficacia propositiva, promuovendo la costituzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretti....intende operare a garanzia della massima accessibilità dei polimaggiormente attrattivi in ogni settore <strong>di</strong> sviluppo, a cominciaredal capoluogo che dovrà favorire le relazioni lungo le <strong>di</strong>rettrici apiù alta frequentazione, privilegiando e proteggendo l'ingresso deivettori del Trasporto Pubblico Locale....intende privilegiare e proteggere il trasporto pubblico locale anchepenalizzando quello privato fino a ridurre entro i valori delleme<strong>di</strong>e europee i coefficienti <strong>di</strong> proprietà pro-capite <strong>di</strong> automobili....aspira a <strong>di</strong>venire capitale della logistica integrata nel Me<strong>di</strong>terraneonella piattaforma tirreno-jonica attivando procedure utiliall'ottimizzazione dell'uso delle autostrade del mare....tende a proporre l'Agenzia quale luogo deputato alla <strong>con</strong>oscenzaed alla decisione <strong>con</strong><strong>di</strong>visa e genitore vocato al <strong>con</strong>trollo <strong>di</strong> societàoperative <strong>di</strong> gestione partecipate da Enti ed Associazioni privatee pubbliche, comunque interessati....si mette in mostra per essere <strong>con</strong>osciuta in tutti i suoi aspetticaratteristici <strong>con</strong> la segreta ambizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>venire fortemente attrattivanei <strong>con</strong>fronti del sistema nazionale ed internazionale siaper gli investimenti che anche e solo per puro turismo....si è attrezzata (e sta <strong>con</strong>tinuando a farlo) per non correre alcunrischio né <strong>di</strong> legalità né <strong>di</strong> resistenza agli eventi calamitosi cui purtroppoè spesso soggetta....sa <strong>di</strong> essere bella e piena <strong>di</strong> fascino e vuole <strong>con</strong>tinuare ad esserloe perciò intende curarsi, tutelarsi e preservarsi per <strong>con</strong>tinuare adessere ambita e ricercata....ha tante storie da rac<strong>con</strong>tare e vuole farlo per essere amata edapprezzata per la sua storia, le sue tra<strong>di</strong>zioni, la sua cultura e le suetestimonianze....è <strong>con</strong>vinta <strong>di</strong> riuscire a non deludere le attese dei suoi figli accogliendonealtri onesti, saggi e volenterosi.territorio “aperto” allo sviluppo socio-e<strong>con</strong>omico e socio-culturale (Pianodei Servizi Territoriali).6.2 <strong>Quadro</strong> attuale e tendenzialeIl territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania, caratterizzato dall’imponentepresenza dell’Etna, il vulcano attivo più alto del <strong>con</strong>tinente europeo, èprospiciente il mare Ionio, tra le foci del Simeto e dell’Alcantara.La <strong>con</strong>temporanea presenza <strong>di</strong> tali emergenze ambientali: il vulcano,l’articolato sistema costiero ed i due sistemi fluviali che dal Mongibelloraggiungono la costa perimetrando, da nord e da sud, il sistema etneo,costituisce un “unicum” <strong>di</strong> assoluto valore ambientale.Il fronte costiero, a sud sabbioso, a nord prominente ed articolato, caratterizzatoprevalentemente da scaglioni lavici, è in posizione quasisimmetrica rispetto ai punti estremi del lato orientale della Sicilia ed accoglie,nel tratto centrale, la città-capoluogo, se<strong>con</strong>da città dell’isola euna delle maggiori <strong>di</strong> tutto il mondo insulare me<strong>di</strong>terraneo.La posizione della città capoluogo, in un’area fertilissima e adatta, per lebuone <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni climatiche, alla valorizzazione <strong>di</strong> molteplici settori <strong>di</strong>sviluppo, ha favorito la sua espansione e <strong>di</strong>fferenziazione funzionale,caratterizzandola quale nodo attrattore <strong>di</strong> svariate attività ed intermodalità.Nella formazione del Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le, al fine del raggiungimentodegli obiettivi propri <strong>di</strong> questo strumento <strong>di</strong> pianificazioned’area vasta, nonché degli obiettivi <strong>di</strong> cui alle “Direttive” approvate dalConsiglio <strong>Provincia</strong>le, attraverso principi e orientamenti - <strong>di</strong> merito e <strong>di</strong>metodo – atti a trasmettere alle future generazioni un patrimonio ambientale,storico, culturale, <strong>di</strong> sviluppo del territorio nel quale ci si possari<strong>con</strong>oscere ed identificare, si è provveduto alla verifica dello attualestato <strong>di</strong> fatto evolutivo dell’intero territorio provinciale, <strong>con</strong> la redazionedel QCS (<strong>Quadro</strong> Conoscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> Strutturale).Uno dei risultati più rilevanti del processo <strong>di</strong> aggiornamento delle informazionilegate all’area provinciale, effettuato nell’ambito del QCS,può essere ri<strong>con</strong>dotto alla banca dati geo-referenziata (Tabella dati 1:)in cui sono riportate le esigenze, le idee, gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fattibilità, la programmazionee la progettualità presenti sul territorio.Il <strong>Quadro</strong> Conoscitivo è stato inteso, infatti, come la costruzione <strong>di</strong> uncatalogo delle informazioni associate alle competenze provinciali, organizzatoe sistematizzato al fine <strong>di</strong> documentare il complesso delle <strong>con</strong>oscenzeterritoriali attraverso analisi orientate in tre settori quali la matricegeo-ambientale e le invarianti strutturali, il territorio “aperto” allosviluppo socio-e<strong>con</strong>omico e socio-culturale ed il sistema della mobilità,il tutto nelle tre sub-aree provinciali <strong>di</strong> riferimento precedentemente introdotte(metropolitana, calatina e pedemontana).La banca dati è stata organizzata <strong>con</strong> riferimento ai seguenti quattrosettori e relative componenti:E<strong>con</strong>omiaMobilitàCulturaAmbienteNella formazione del QPS si è scelto <strong>di</strong> organizzare le informazioni<strong>con</strong>tenute nel QCS all’interno <strong>di</strong> un processo iterativo <strong>di</strong> valutazione egoverno delle politiche del piano.L'au<strong>di</strong>t del territorio effettuato nell’ambito del QCS rappresenta la trasposizione,nel governo dello sviluppo locale, delle metodologie tipichedella analisi SWOT, che ha permesso nell’ambito del QPS <strong>di</strong> mettere a<strong>con</strong>fronto i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del sistema territoriale, <strong>con</strong> leminacce e le opportunità del <strong>con</strong>testo globale. Attraverso tale metodologiasi è analizzato il punto <strong>di</strong> partenza (quadro attuale e tendenziale) propedeuticoall' in<strong>di</strong>viduazione dell'ideale punto <strong>di</strong> arrivo, che costituisceil <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> <strong>Strategica</strong>.Le Linee strategiche si fondano sul progetto <strong>di</strong> coesione multidentitaria delterritorio provinciale catanese per la competitività dell’area che ha costituitoil parametro rispetto al quale effettuare la valutazione <strong>di</strong> coerenza delleattuali pianificazioni/programmazioni e la proposizione <strong>di</strong> nuove decisioni.Tale azione pianologica è stata attivata per la definizione dei due macro-settoridel processo <strong>di</strong> pianificazione del QPS, tra loro imprescin<strong>di</strong>bilmente<strong>con</strong>nessi, quali il sistema dei trasporti (Piano della Mobilità) ed ilS is temaTerritorialeSocialeViabilitàBeniCulturaliC onnettivitàLavoroLogisticaP atrimonioTrasportoScuolaepubblicoFormazioneF erroviaTurismoMareSportAgricolturaAriaFigura 3: Composizione della banca datiEcologiaBenipaesaggisticienaturaliEnergiaProtezioneCivile


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctIl <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica muove da tale banca dati,<strong>con</strong> l’obiettivo <strong>di</strong> declinare e progettare un territorio sostenibile capace<strong>di</strong> adeguarsi alle trasformazioni <strong>di</strong> varia origine e natura, a partire dauna <strong>con</strong><strong>di</strong>visione dei valori primari del territorio, in<strong>di</strong>viduati come invarianti.Ciò per tenere <strong>con</strong>to delle vocazioni complessive del territorio,della sua posizione <strong>di</strong> riferimento geografico, rispetto al rimanente territorioregionale siciliano, al resto d’Italia ed al Me<strong>di</strong>terraneo, all’Europa,in relazione al ruolo che tale posizione deve assegnare alla <strong>Provincia</strong> intermini <strong>di</strong> infrastrutture, <strong>di</strong> sviluppo e<strong>con</strong>omico e socio-culturale.La definizione della matrice ambientale e naturalistica, oltre che le invariantiin<strong>di</strong>viduate, <strong>con</strong>correranno alla determinazione dei livelli <strong>di</strong> coerenzadelle politiche e programmi <strong>di</strong> settore relazionandosi <strong>con</strong>l’insieme del territorio. Nella Tavola 1 si riportano i vincoli presenti sulterritorio così come aggiornati dal QCS.Le armature che su tali invarianti ai <strong>di</strong>versi livelli costituis<strong>con</strong>o il quadroattuale e quello tendenziale sono state documentate all’interno del QCSe sintetizzate nella carta relativa al sistema infrastrutturale (Tavola 2) enella carta relativa al territorio “aperto” allo sviluppo socio-e<strong>con</strong>omicoe socio-culturale (Tavola 3).Al fine <strong>di</strong> esaltare le specificità locali, si è deciso <strong>di</strong> focalizzare l’analisisu singole sub-aree del territorio catanese che presentassero, pur nel rispettodelle relative peculiarità, dei caratteri uniformanti dal punto <strong>di</strong>vista sociale, e<strong>con</strong>omico oltre che geografico. In questo modo, si è ritenutopossibile fornire degli in<strong>di</strong>catori analitici in grado <strong>di</strong> mostrare meglio,oltre alle linee comuni già evidenziate, elementi che <strong>di</strong> volta in voltarisultino tipici quando non esclusivi delle aree <strong>con</strong>siderate.La ripartizione proposta, nel prendere atto delle molteplici specificità/identitàpresenti nel territorio provinciale, partiziona lo stesso, a finimeramente operativi, in aree relativamente omogenee, al fine <strong>di</strong> esaltarela coesione territoriale per perseguire obiettivi <strong>di</strong> competitività del sistemaprovinciale catanese.Le sub-aree in questione, pertanto, sono riassumibili nella tripartizione: Area Metropolitana, Area Pedemontana – Jonica, Area del Calatino Sud-Simeto.Le carte dei vincoli (Tavola 1.1, Tavola 1.2, Tavola 1.3), del sistema dellereti <strong>di</strong> trasporto (Tavola 2.1, Tavola 2.2, Tavola 2.3) e del territorio“aperto” allo sviluppo socio-e<strong>con</strong>omico e socio-culturale (Tavola 3.1,Tavola 3.2, Tavola 3.3) sono state, pertanto, riprodotte anche in relazionea tali raggruppamenti.La delimitazione in<strong>di</strong>viduata costituisce un sistema dove l’integrazionedegli scambi quoti<strong>di</strong>ani raggiunge i livelli interni superiori a quelli che lostesso sistema possiede <strong>con</strong> l’esterno. Essa permette <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare nelterritorio provinciale tre gran<strong>di</strong> ambiti dalla forte identità per caratterispecifici ed opportunità legate all’inse<strong>di</strong>amento umano.Oltre al territorio dell’area metropolitana, è possibile in<strong>di</strong>viduare, infatti,il territorio dei comuni del versante nord dell’Etna ed il territorio delcalatino, dove Caltagirone può definire una tra<strong>di</strong>zione della cultura dellearee più interne. La stessa definizione dell’area metropolitana può, pertanto,determinare, nel sistema della provincia <strong>di</strong> Catania, un principiod’integrazione e valorizzare <strong>di</strong> questi altri due gran<strong>di</strong> ambiti che la compongono.6.3 Analisi SWOT (criticità e opportunità)Per uno sviluppo coerente dell’azione strategica del piano in generale e,nello specifico, per la stesura del <strong>Quadro</strong> Conoscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong>Strutturale <strong>di</strong> cui sopra, si è attivato un sistema <strong>di</strong> au<strong>di</strong>ting, che ha <strong>con</strong>sentito<strong>di</strong> elaborare una <strong>di</strong>agnosi accurata della situazione attuale dell'areaprovinciale e <strong>di</strong> analizzare i principali trend <strong>di</strong> sviluppo ipotizzabili.L'elaborazione <strong>di</strong> un <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> <strong>Strategica</strong>, che siain grado <strong>di</strong> attivare processi <strong>di</strong> crescita sostenibile e <strong>di</strong> valorizzare lespecificità delle risorse locali in scenari competitivi globali, richiede infattiuna valutazione complessiva del sistema locale ed un <strong>con</strong>tinuomonitoraggio delle sue opportunità <strong>di</strong> sviluppo.Più precisamente, l’au<strong>di</strong>t del territorio, che ha occupato la prima fase <strong>di</strong>attività, si è basato sulla valutazione globale e sistemica delle capacitàoperative dell'area e delle sue caratteristiche generali in termini <strong>di</strong> risorseambientali, storico-culturali, e<strong>con</strong>omiche, informative e <strong>con</strong>oscitive,nonché sull'analisi dell'ambiente esterno e delle principali tendenze evolutive.La metodologia utilizzata nella prima fase ha permesso sial’acquisizione <strong>di</strong>retta dei dati provenienti da analisi, stu<strong>di</strong>, piani e progetti<strong>di</strong> settore, sia un ris<strong>con</strong>tro <strong>di</strong>retto coi <strong>di</strong>versi soggetti istituzionalicoinvolti.In altri termini, si è delineato un quadro generale delle caratteristicheistituzionali, e<strong>con</strong>omiche, socioculturali e demografiche dell'area <strong>con</strong>sideratae, in particolare, si è sviluppata un'analisi realistica e completa deiservizi, delle attività produttive, delle specializzazioni settoriali, dellastruttura del mercato del lavoro, del capitale sociale umano e del livello<strong>di</strong> potenzialità dell' area.Si sono identificate le opportunità e le minacce derivanti dal sistema socioe<strong>con</strong>omicoche, a vari livelli, incorpora l'area, e si sono valutati glieffetti che le principali tendenze demografiche, e<strong>con</strong>omiche, infrastrutturali,socioculturali e politico istituzionali, potrebbero produrre in futurosull'area stessa.L'obiettivo è quello <strong>di</strong> cogliere le opportunità <strong>di</strong> crescita ed i modelli dautilizzare, ma anche <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> anticipare situazioni che potrebberodeterminare il declino dell'area o portare ad una riduzione della sua capacitàattrattiva, al fine <strong>di</strong> evitarle o <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduarne possibili azioni correttive.L'au<strong>di</strong>t del territorio rappresenta la trasposizione, nel governo dello sviluppolocale, delle metodologie tipiche dell’analisi SWOT, <strong>con</strong>sentendo<strong>di</strong> mettere a <strong>con</strong>fronto i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del sistema territoriale,<strong>con</strong> le minacce e le opportunità del <strong>con</strong>testo globale. Attraversotale metodologia, è possibile costruire una visione del sistema locale edefinire obiettivi e traguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> sviluppo <strong>con</strong>cretamente perseguibili. Infatti,la definizione del punto <strong>di</strong> partenza deve essere propedeutica allain<strong>di</strong>viduazione dell'ideale punto <strong>di</strong> arrivo.Il punto <strong>di</strong> partenza è la multidentità dell'area, definita dall'unione deisuoi caratteri e delle sue specificità, quali le caratteristiche morfologiche,climatiche, paesaggistiche, storico-monumentali, e<strong>con</strong>omico-produttiveed infrastrutturali, e <strong>di</strong>pende dal <strong>con</strong>testo in cui è inserito il territorio,rappresentato dal quadro geografico, sociale ed istituzionale, all'internodel quale è calato il territorio stesso.Il punto <strong>di</strong> arrivo costituisce il <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> <strong>Strategica</strong>,in sintesi la rappresentazione dell’ambizione territoriale <strong>di</strong> un’areanel futuro prossimo, nel nostro caso il progetto <strong>di</strong> coesione multidentitariadel territorio provinciale catanese per la competitività dell’area. Inaltre parole, il punto <strong>di</strong> arrivo servirà per tracciare la rotta, parametrorispetto al quale bisognerà valutare l'appropriatezza delle decisioni chevia via si presenteranno.Il <strong>Quadro</strong> <strong>Propositivo</strong> <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> <strong>Strategica</strong> (QPS) rappresenta la sintesidel coor<strong>di</strong>namento, della razionalizzazione e della verifica <strong>di</strong> coerenzadei piani e programmi comunali e dei programmi provinciali,prodotto nell'ottica <strong>di</strong> un'analisi dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza dellerisorse provinciali così come interpretabili dal sovracitato <strong>Quadro</strong> Conoscitivo<strong>con</strong> <strong>valenza</strong> Strutturale (QCS), a cui dovrà essere correlataun'analisi delle opportunità e dei rischi così come interpretabili dalla interazionedelle risorse endogene <strong>con</strong> fattori esogeni e <strong>con</strong> il complessosistema delle decisioni politiche locali e sovralocali, della programmazionesocioe<strong>con</strong>omica, della pianificazione territoriale in atto (Figura 4).Un'attenta valutazione della situazione <strong>di</strong> partenza, <strong>di</strong> quelli che sono iprincipali punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza, nonché le principali opportunitàe minacce, è stata necessaria al fine <strong>di</strong> evitare che l'ideale punto <strong>di</strong> arrivonon resti altro che un'ambizione.La visione stabilisce un punto <strong>di</strong> riferimento futuro che deve essere realisticamenteraggiungibile date le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni attuali del territorio e le esistentiopportunità <strong>di</strong> sviluppo.Assunte tali <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni, la visione deriva dall'orientamento generale chesi sceglie relativamente ad alcune questioni prioritarie, quali: la struttura e la composizione del tessuto produttivo locale (settorida favorire, ruolo e peso dei servizi, presenza <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>gruppi o orientamento alle piccole e me<strong>di</strong>e imprese); il modello dì utilizzazione del territorio (struttura urbanistica,criteri <strong>di</strong> localizzazione delle aree produttive e <strong>di</strong>rezionali);


pagina 28 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Analisi SWOT (criticità e opportunità) le aree <strong>di</strong> crescita, <strong>di</strong> stabilizzazione o <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>mensionamento relativamentealle <strong>di</strong>verse componenti tangibili e intangibili delterritorio (popolazione, dotazione infrastrutturale, tessuto impren<strong>di</strong>toriale); la posizione nello scenario istituzionale, culturale ed e<strong>con</strong>omico,(nazionale e internazionale e l'identità percepita all'interno eall'esterno del territorio). nella corretta interpretazione del ruolo degli stakeholder territoriali,che devono essere in grado <strong>di</strong> trasformare le risorse incompetenze; nell’in<strong>di</strong>viduazione delle carenze <strong>di</strong> risorse che devono esserecolmate e, dunque, nell’attivazione <strong>di</strong> investimenti finalizzatiall’integrazione delle risorse <strong>di</strong> base.L'analisi dello scenario <strong>di</strong> <strong>con</strong>testo della provincia <strong>di</strong> Catania ha <strong>con</strong>sentito<strong>di</strong> mettere in evidenza una serie <strong>di</strong> aspetti che possono rappresentarele principali aree <strong>di</strong> “criticità” su cui gli interventi del piano tenderannoa focalizzarsi.Gli aspetti <strong>di</strong> vulnerabilità emersi dall’indagine possono enuclearsi neiseguenti fattori:Insufficiente capacità <strong>di</strong> utilizzo e valorizzazione del capitale naturale eculturaleIl territorio presenta un elevato patrimonio <strong>di</strong> risorse paesaggistiche,culturali, nonché una serie <strong>di</strong> “produzioni specifiche” che non risultanoessere ancora adeguatamente valorizzate. L’offerta turistica siciliana ècaratterizzata da una forte carenza <strong>di</strong> servizi legati alla fruizione dellerisorse culturali e ambientali. In particolare, sono limitati e, in certi casi,del tutto assenti i servizi relativi all’informazione, all’accoglienza, al trasporto,alla visita guidata; mancano anche i servizi legati alla comunicazioneturistica dei beni che spesso non sono <strong>con</strong>osciuti dagli stessi residenti.In questo <strong>con</strong>testo, solo una piccola percentuale del patrimonio culturalee ambientale dell’Isola può definirsi attrattivo, mentre per il resto sideve ancora parlare <strong>di</strong> risorse e non <strong>di</strong> attrazioni.Figura 4: Schema della matrice SWOTLa “vision” <strong>di</strong> scenario costituisce, quin<strong>di</strong>, il riferimento <strong>di</strong> fondo pertutta l'azione <strong>di</strong> promozione e competitività territoriale, dalla scelta deisegmenti <strong>di</strong> domanda verso cui orientare l'offerta in modo prioritarioalle decisioni <strong>di</strong> posizionamento, dall' elaborazione degli interventi operativialla realizzazione <strong>di</strong> progetti specifici.La costruzione delle valutazioni (analisi SWOT) e delle <strong>con</strong>seguentiscelte (strategie e modelli) è avvenuta incrociando dati <strong>di</strong> 4 macroareeprogettuali:1. Dati geografici;2. Istanze del territorio e politiche d’intervento;3. Strumenti <strong>di</strong> valutazione e pianificazione socio-e<strong>con</strong>omica/territoriale;4. Tecniche <strong>di</strong> aiuto alla formazione delle decisioni.La maturazione delle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong>agnostiche ha permessol’elaborazione <strong>di</strong> scenari evolutivi e l’identificazione delle linee strategiche(assi ed obiettivi).Adottare un approccio “strategico” per la pianificazione del territoriosignifica, in particolare, identificare, nel patrimonio <strong>di</strong> “risorse” e“competenze” che un’area possiede, la fonte del suo vantaggio competitivoe, allo stesso tempo, indagare sulle “aree critiche” o fonti <strong>di</strong> debolezzadella stessa area, ovvero gli ambiti <strong>di</strong> azione su cui intervenire.Alla base dell’attività <strong>di</strong> proposizione strategica deve, infatti, risiedereuna critica ed obiettiva <strong>con</strong>oscenza delle risorse a propria <strong>di</strong>sposizione,che rappresentano aree <strong>di</strong> opportunità, ma anche e soprattutto unacomprensione delle barriere e degli ostacoli allo sviluppo attuale o potenziale,alla luce delle capacità e delle prospettive che altre aree territoriali,<strong>di</strong>verse da quella sotto analisi, sono in grado <strong>di</strong> presentare.In particolare, i punti centrali che l’azione pianologica deve prendere in<strong>con</strong>siderazione possono identificarsi: nella identificazione del patrimonio <strong>di</strong> risorse e competenze territoriali; nello sviluppo delle interrelazioni tra le risorse in grado <strong>di</strong> assicurarela genesi o il potenziamento <strong>di</strong> vantaggi competitivi delterritorio;Inadeguatezza <strong>di</strong> regimentazione e sfruttamento delle risorse idricheanche a fini produttivi ed agricoliUno dei presupposti fondamentali, per il potenziamento delle attivitàagricole, è quello delle sistemazioni idraulico-forestali dei bacini montanie <strong>di</strong> valle, per permettere un regolare deflusso delle acque <strong>di</strong> infiltrazionee <strong>di</strong> quelle superficiali. Piuttosto che inopportune cementificazionidelle sponde dei fiumi e dei torrenti che ne stravolgono il decorsonaturale, bisognerebbe operare favorendo i rimboschimenti e la creazione<strong>di</strong> adeguate pendenze, ricorrendo all’imbrigliamento delle acqueladdove previsto per il loro programmato sfruttamento.In gran parte della provincia <strong>di</strong> Catania, si pone il problema della carenza<strong>di</strong> risorse idriche, perché queste non sono correttamente regimentatee sfruttate. Inoltre, non sono da sottovalutare gli sprechi <strong>con</strong>nessi aduna elevatissima <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> acqua, causata dalla vetustà della tubature<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione.Carenza <strong>di</strong> reti infrastrutturaliLa carenza e lo scarso sviluppo delle reti infrastrutturali rappresentauno dei no<strong>di</strong> più critici su cui intervenire attraverso un adeguato pianostrategico. Occorre favorire e qualificare l’interscambio <strong>di</strong> merci e lamobilità delle persone, attraverso la realizzazione e/o il miglioramentodella <strong>con</strong>nessione tra reti locali e reti globali e l’innalzamento dei livelli<strong>di</strong> accessibilità, degli standard <strong>di</strong> sicurezza e della logistica.Occorre superare la visione tra<strong>di</strong>zionale del termine ”infrastrutture” edestenderlo, oltre che alle infrastrutture materiali, anche alle reti <strong>di</strong> comunicazionee alle risorse <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenza, alle istituzioni formative e aicentri <strong>di</strong> ricerca scientifica e tecnologica, ai servizi informativi specializzati,ai sistemi <strong>di</strong> logistica e servizi qualificati.Scarso livello <strong>di</strong> sicurezza e legalitàMolti interventi recenti sul versante della sicurezza e legalità hanno evidenziatosod<strong>di</strong>sfacenti risultati. Tuttavia, il territorio provinciale è ancora<strong>con</strong>trassegnato da elevati tassi <strong>di</strong> criminalità.Limitatezza <strong>di</strong> aree <strong>di</strong>stretto <strong>con</strong> produzioni specialisticheNel <strong>Quadro</strong> Conoscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> Strutturale sono state in<strong>di</strong>viduatemacro-aree <strong>di</strong> analisi che, nel prendere atto delle molteplici specificità/identitàpresenti nel territorio provinciali, partizionano l’ambito provincialein aggregazioni relativamente omogenee, al fine <strong>di</strong> esaltare lacoesione territoriale per perseguire obiettivi <strong>di</strong> competitività del sistemacatanese. Si tratta non<strong>di</strong>meno <strong>di</strong> una aggregazione che non si identifica<strong>con</strong> la definizione <strong>di</strong> “sistemi locali <strong>di</strong> produzione specialistica”, o aree<strong>di</strong>stretto.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctNel territorio della provincia, infatti, è possibile rintracciare proto<strong>di</strong>stretti,o processi aggregativi attorno a produzioni tipiche del territorioo per le quali l’area ha sviluppato un sapere specifico. Tali agglomeratiproduttivi non rappresentano sempre aree <strong>di</strong>strettuali; infatti, sonoassenti le forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione del lavoro tipiche delle aree <strong>di</strong>strettuali e lee<strong>con</strong>omie “esterne” o marshalliane che accompagnano le strategie <strong>di</strong>crescita delle aggregazioni territoriali <strong>di</strong> imprese. Tra le aree a <strong>con</strong>centrazionespecialistica si possono ricordare quelle riferibili alla filiera microelettronicae alla meccanica nell’area industriale <strong>di</strong> Catania, quelle tipichedella produzione della ceramica nel calatino e della lavorazionedel pistacchio e della produzione tessile nel brontese.Insufficienza <strong>di</strong> servizi specialistici e <strong>di</strong> aree industriali strutturate ed integrateIl territorio della provincia risente dell’assenza <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> servizispecialistici e <strong>di</strong> sostegno alle attività impren<strong>di</strong>toriali. Il potenziamento<strong>di</strong> attività <strong>di</strong> tipo culturale, organizzativo e finanziario facilitano iprocessi <strong>di</strong> genesi e <strong>di</strong> sviluppo delle iniziative e<strong>con</strong>omiche e hanno unrilevante effetto in termini <strong>di</strong> promozione locale. Il mancato sviluppodelle ASI della provincia incide pesantemente sulle prospettive <strong>di</strong> crescitadel territorio.Inadeguatezza della struttura impren<strong>di</strong>torialeSi fa riferimento soprattutto all’assenza <strong>di</strong> “capacità impren<strong>di</strong>toriali”,ovvero a quel mix <strong>di</strong> competenze <strong>di</strong> tipo “cognitivo”, “organizzativo”,<strong>di</strong> “visione” e <strong>di</strong> “implementazione”, <strong>con</strong> cui scientificamente si identificail sapere impren<strong>di</strong>toriale. Sebbene si sia <strong>di</strong>ffusa, soprattutto negliultimi anni e grazie anche ad interventi degli attori del <strong>con</strong>testo, tra iquali in particolare la <strong>Provincia</strong>, una elevata “desiderabilità dell’eventoimpren<strong>di</strong>toriale” in particolar modo nelle fasce giovanili, rimane ancoracarente la percezione <strong>di</strong> “fattibilità” dei processi <strong>di</strong> genesi delle nuoveiniziative.Frammentarietà della <strong>di</strong>mensione me<strong>di</strong>a delle attività produttiveTale dato implica una elevata debolezza della struttura impren<strong>di</strong>toriale,che è incapace, a causa delle ridotte <strong>di</strong>mensioni, <strong>di</strong> affrontare processi<strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> crescita negli ambienti competitivi molto <strong>di</strong>namici perla propria inadeguatezza finanziaria, manageriale, organizzativa e produttiva.Visione competitiva limitativamente localeL’ambito competitivo del sistema impren<strong>di</strong>toriale della provincia, checomunque rappresenta uno dei territori più vivaci dell’isola, è ancoraprevalentemente locale. Ad eccezione <strong>di</strong> alcuni settori, che per la naturadel business sono necessariamente obbligati a <strong>con</strong>frontarsi <strong>con</strong> mercatie sistemi <strong>di</strong> offerta internazionali, il sistema in generale appare essere<strong>con</strong>trad<strong>di</strong>stinto da una significativa <strong>con</strong>flittualità interna e dalla mancanza<strong>di</strong> una visione competitiva <strong>di</strong> ampio respiro.Tipologia <strong>con</strong>duttiva delle unità produttive a carattere familiareLa <strong>con</strong>duzione familiare delle attività rappresenta un punto <strong>di</strong> forza soprattuttoper la produzione artigianale. Sapere tra<strong>di</strong>zionale e aggregazionefamiliare costituis<strong>con</strong>o un binomio in grado <strong>di</strong> valorizzare il <strong>con</strong>testoe le attività tipiche dell’area; tuttavia, questo carattere <strong>di</strong> <strong>con</strong>duzionese non organizzato in modo manageriale, rischia <strong>di</strong> indebolirefortemente le attività e<strong>con</strong>omiche del territorio.Attività produttive incentrate su beni e servizi a basso valore aggiunto e<strong>di</strong> prima trasformazioneLe attività primarie e se<strong>con</strong>darie si posizionano su fasi <strong>di</strong> trasformazionea basso valore aggiunto. All’interno delle filiere agro-alimentari, manifatturieree <strong>di</strong> servizio, le attività del <strong>con</strong>testo produttivo sono focalizzatein processi <strong>di</strong> prima trasformazione, caratterizzati da uno scarsoaccumulo <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenza e know-how specialistico.Persistenza <strong>di</strong> saggi <strong>di</strong> red<strong>di</strong>tività, produttività e competitività inferioriai valori nazionali.I dati sulla red<strong>di</strong>tività, produttività e ricchezza del territorio evidenziano<strong>con</strong><strong>di</strong>zioni generali che, se rapportate alle altre province italiane, mostranoancora una volta una situazione <strong>di</strong> particolare debolezzadell’e<strong>con</strong>omia isolana.A fronte delle predette analisi <strong>di</strong>rette a ricostruire alcune delle criticitàsu cui intervenire nell’area del territorio della provincia <strong>di</strong> Catania, la <strong>di</strong>saminaha <strong>con</strong>sentito <strong>di</strong> evidenziare, altresì, risorse e capacità del territorio,ovvero opportunità <strong>di</strong> sviluppo su cui puntare attraverso la definizionedelle linee strategiche del Piano. L’obiettivo è dunque valorizzareil patrimonio <strong>di</strong> risorse e competenze, costituendo da un sistemamultidentitario un sistema coeso e competitivo. Si includono tra queste:risorse naturali, infrastrutture fisiche, sociali ed e<strong>con</strong>omiche, manodoperae risorse <strong>di</strong> capitale umano, investimenti nella struttura produttiva,coesione sociale, sistemi produttivi, qualità della vita, etc.Tuttavia, prospettarsi un’ottica strategica <strong>di</strong> sviluppo significa, non tanto<strong>con</strong>siderare le “risorse” del territorio in quanto tali, bensì nella lorocapacità <strong>di</strong> trasformarsi in “competenze” attraverso gli interventi e lelogiche degli attori promotori dello sviluppo. La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una datarisorsa non rappresenta <strong>di</strong> per sè un fattore competitivo del territorio;una testimonianza <strong>di</strong> ciò è la scarsa attrattività esercitata da talunerisorse pur se presenti in quantità elevata – si pensi, ad esempio,all’abbondanza <strong>di</strong> mano d’opera non qualificata, ad aeroporti senza collegamenti<strong>di</strong> linee utili ad operatori ed ai citta<strong>di</strong>ni, a patrimoni ambientalinon dotati <strong>di</strong> servizi ricettivi e turistici, etc.; è la capacità <strong>di</strong> impiegaretali risorse, combinandole tra loro e integrandole <strong>con</strong> risorse e competenzeanche acquisite all’esterno, attraverso forme <strong>di</strong> interscambio<strong>con</strong> altre aree-sistema territoriali, utilizzando una capacità organizzativadel territorio.Tra le risorse, che se opportunamente utilizzate attraverso un piano <strong>di</strong>in<strong>di</strong>rizzo strategico, potrebbero trasformarsi in “competenze” e, quin<strong>di</strong>,in capacità <strong>di</strong>stintiva del territorio, si ricordano:Centralità me<strong>di</strong>terraneaCatania e la sua <strong>Provincia</strong> sono al centro <strong>di</strong> sistemi territoriali progressivamenteestesi dal livello sub regionale fino a quello transfrontalierosullo scenario me<strong>di</strong>terraneo ed in ognuno <strong>di</strong> questi svolge azione <strong>di</strong>cerniera funzionale <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione fra i sistemi produttivi e quelli <strong>di</strong>stributivi<strong>con</strong>fermando il ruolo che la storia le ha, da sempre, ri<strong>con</strong>osciuto<strong>di</strong> forte polo attrattore e generatore <strong>di</strong> flussi fortemente <strong>di</strong>namicisia sotto il profilo squisitamente trasportistico che sotto quello socioe<strong>con</strong>omico.Questa centralità insulare e me<strong>di</strong>terranea deve essere colta comeun’opportunità irrinunciabile nel processo <strong>di</strong> ri<strong>con</strong>figurazione strategicadel territorio che assume la funzione <strong>di</strong> infrastruttura <strong>di</strong> <strong>con</strong>testo nonpiù “ricettacolo passivo dei movimenti <strong>di</strong> localizzazione o <strong>di</strong> delocalizzazionedelle imprese, ma il risultato <strong>di</strong> una coevoluzione complessa, <strong>di</strong>una <strong>di</strong>alettica nella quale le strategie delle imprese e le <strong>di</strong>namiche territorialisi costruis<strong>con</strong>o in forma <strong>con</strong>giunta”. [arch. Gaetano Fontana –introduzione al volume Contributi alla programmazione 2007-2013]La <strong>con</strong>sapevolezza <strong>di</strong> tale ruolo in tale centralità me<strong>di</strong>terranea può <strong>con</strong>tribuirefortemente all’evoluzione della pianificazione territoriale versosistemi <strong>di</strong> relazione che, basati su criteri <strong>di</strong> logistica avanzata e fortementeinnovativa, possano realizzare le pre<strong>con</strong><strong>di</strong>zioni perche Catania<strong>di</strong>venire fulcro dello sviluppo della piattaforma territoriale tirrenojonicaposta al crocevia fra il corridoio 1 (Berlino-Palermo) ed il corridoioMeri<strong>di</strong>ano (Suez-Gibilterra), <strong>con</strong>fermando la sua naturale vocazionea <strong>di</strong>venire la piazza degli scambi più attrattiva nel sistema dellaglobalizzazione.Giacimenti culturali e naturalisticiOltre ad un <strong>con</strong>siderevole patrimonio in beni culturali, la provinciapossiede alcune risorse naturalistiche che, se adeguatamente valorizzate,possono costituire un’ulteriore importante attrattiva per l’area. Alla presenza<strong>di</strong> una montagna <strong>di</strong> origine vulcanica, <strong>con</strong> peculiarità <strong>di</strong> granderilievo, a coste sabbiose e rocciose (in gran parte <strong>di</strong> origine lavica), tra lerisorse naturali (parchi e riserve) del territorio provinciale, come detto,sono significativi i sistemi fluviali del Simeto e dell’Alcantara.Produzioni tipiche e “saperi locali”In quando a produzioni tipiche, oltre che nel settore alimentare,l’ambito provinciale vanta importanti tra<strong>di</strong>zioni anche nel campodell’artigianato, anche artistico.


pagina 30 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Linee <strong>di</strong> coerenza e strategie del pianoTurismoDal settore turistico emergono importanti opportunità da sfruttare peril territorio provinciale che, grazie anche alla particolare posizione strategica– al centro della Sicilia Orientale - si può <strong>con</strong>siderare come unadelle aree della regione a maggiore potenzialità <strong>di</strong> sviluppo e, semprepiù, la “porta <strong>di</strong> accesso” per il turismo isolano (accesso per via marittima,per via stradale, autostradale, per via ferroviaria e soprattutto pervia aerea). I dati <strong>con</strong>sistenti sul flusso della domanda, i processi <strong>di</strong> crescitadei “segmenti” turistici offerti dall’area (turismo culturale, naturalistico,<strong>con</strong>gressuale, balneare, etc.), la possibilità <strong>di</strong> potenziare l’offertadelle strutture <strong>di</strong> accoglienza e <strong>di</strong> utilizzare il patrimonio <strong>di</strong> se<strong>con</strong>de casequale ampliamento della ricettività turistica, costituis<strong>con</strong>o indubbiamenteuno degli assi portanti <strong>di</strong> sviluppo dell’area.Polo universitario catanese e sviluppo della filiera microelettronicaLa presenza <strong>di</strong> un affermato e prestigioso polo universitario rappresentaun motore <strong>di</strong> sviluppo per l’intero territorio della provincia. La produzione<strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenza nelle attività legate alla filiera agro-alimentare,allo sviluppo del sapere naturalistico, architettonico ed urbanistico, allacostruzione <strong>di</strong> competenze manageriali ed impren<strong>di</strong>toriali, costituisceun fattore <strong>di</strong> attrattività ed un volano <strong>di</strong> crescita attraverso cui valorizzarele “specificità” competitive territoriali. La circolazione delle informazionie la <strong>con</strong><strong>di</strong>visione e la mobilità del personale tecnico-scientificohanno creato le basi per la costituzione <strong>di</strong> un bacino <strong>di</strong> attività ad elevataintensità tecnologica su cui costruire modelli <strong>di</strong> sviluppo territorialedella area provinciale catanese.Sistema IonioSistema AlcantaraSistema EtnaSistema SimetoSistema AciSistema Catania e Area MetropolitanaSistema Calatino NordSistema Calatino SudSistema infrastrutturale <strong>di</strong>namicoMalgrado i notevoli limiti che l’attuale sistema delle infrastrutture fisichedel territorio della provincia evidenzia, alcune delle strutture hannoregistrato, soprattutto negli ultimi anni un tasso <strong>di</strong> crescita notevolissimo.Catania si colloca da anni ai primi posti per traffico passeggeri insiemea Napoli, Torino e Venezia. Oltre all’aerostazione attuale ed alporto, che rappresenta una struttura coinvolta in un processo <strong>di</strong> crescitaassai intenso, sia per quanto riguarda il traffico merci sia per il numero<strong>di</strong> passeggeri, le prime tratte della Metropolitana, in evoluzione dellostorico servizio effettuato dalla Circumetnea, nel territorio catanese e iprogetti <strong>di</strong> sviluppo ad essa legati, la definizione della strutturadell’interporto, l’evoluzione della rete ferroviaria e l’ottimizzazione <strong>di</strong>quella viaria, costituis<strong>con</strong>o i necessari corollari affinché tutto il “sistema”delle infrastrutture possa operare in modo sinergico e da supportoalle aree ed ai servizi ad esso collegati.6.4 Linee <strong>di</strong> coerenza e strategie del pianoIl progetto <strong>di</strong> coesione multidentitaria del territorio provinciale cataneseper la competitività dell’area ha costituito il parametro rispetto al qualevalutare la coerenza delle attuali pianificazioni/programmazioni e laproposizione <strong>di</strong> nuove decisioni.Di recente la strategia dell’Assessorato al Territorio è stata quella <strong>di</strong> assicurareal PTP una <strong>valenza</strong> essenzialmente strategica e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento,rimandando ai <strong>di</strong>fferenti piani esecutivi la definizione degli interventiche meglio possono declinare le strategie <strong>di</strong> sviluppo fissate apartire dai Piani <strong>di</strong> Sviluppo Socio E<strong>con</strong>omico.Nel PTP viene dato grande risalto alla funzione <strong>di</strong> “Coesione Territoriale”favorendo la creazione <strong>di</strong> sottoinsiemi attorno ad elementi caratterizzantied unificanti.A prescindere dalla sud<strong>di</strong>visione, ormai storica, del territorio provincialenelle tre aree (Calatino, Area Metropolitana, Pedemontana Jonica)che <strong>di</strong>ventano 4 attribuendo a Catania il ruolo trainante e polarizzanteche in effetti detiene, si è cercato <strong>di</strong> favorire le aggregazioni spontaneefra territori <strong>con</strong>tigui e non più e non solo sulla opportunità offerta daormai desueti piani o patti (Patti territoriali, PRUSST, PIST, PISU, Pianistrategici, etc. etc.) ma sulla scorta <strong>di</strong> reali tensioni e risorse aggregantiche generino “<strong>di</strong>stretti territoriali omogenei” che possano annullare le<strong>con</strong>flittualità interne per favorire la massima coesione necessaria per assicurarela più efficace competitività verso l’esterno.Con tale presupposto, partendo dalle identità territoriali, evidenziatedurante l’au<strong>di</strong>t che ha caratterizzato il QCS (Tavola 4), sono stati identificatii seguenti “sistemi”, rappresentati nella Tavola 5, per ognuno deiquali si riporta una schematica rappresentazione delle ipotizzate strategie<strong>di</strong> intervento:* Esempi spontaneamente generati già in fase <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione del PTP sono quelli raggruppatinel progetto “mare” nel quale i comuni della costiera jonica da Calatabiano aFiumefreddo, per Mascali, fino a Riposto hanno saputo formulare ipotesi comuni efra <strong>di</strong> loro integrate per uno sviluppo armonioso della costa jonica. In quest’ottica laRegia Trazzera che dal Porto <strong>di</strong> Riposto giunge fino ai <strong>con</strong>fini taorminesi, <strong>di</strong>venta ladorsale dello sviluppo <strong>di</strong> un unico progetto nel quale porti turistici, poli ad alta ricettività,la Riserva <strong>di</strong> Fiumefreddo, la ex Siace, la Gurna, il litorale <strong>di</strong>ventano un sistema<strong>di</strong> offerta unica sotto il profilo naturalistico, turistico, culturale da servire <strong>con</strong> infrastruttureintelligenti ed innovative che, perso il carattere campanilistico, <strong>di</strong>ventano utilied efficaci ad un <strong>di</strong>segno unico e <strong>con</strong><strong>di</strong>viso.Dalla costa poi si <strong>di</strong>parte la tensione espressa da questi comuni rivieraschi verso learee montane così generando un doppio sistema <strong>di</strong> cui il primo, partendo da Mascali eRiposto, attraverso Giarre e Santa Venerina si collega al polo Est del Vulcano attraversoSant’Alfio, Milo e Zafferana <strong>con</strong> capitale il Rifugio Citelli, mentre dall’altra icomuni <strong>di</strong> Fiumefreddo e Calatabiano guardano a Pie<strong>di</strong>monte, Linguaglossa e Castiglioneper collegarsi, sfiorando l’Alcantara fino al polo Nord dell’Etna.È un sistema che, salvaguardando la specificità <strong>di</strong> ognuno, riesce a rappresentarsi comesistema forte ed unitario, facilmente ri<strong>con</strong>oscibile perché fortemente attrattivo nei<strong>con</strong>fronti <strong>di</strong> un’utenza nazionale ed internazionale sempre più esigente.** La “vision” vuole Randazzo capitale dei parchi siciliani (<strong>con</strong> la sola esclusione delleMadonie) e cerniera funzionale e strategica <strong>di</strong> uno sviluppo nuovo e fortemente competitivoperché basato su eccezionali risorse naturalistiche e centrale rispetto ai duebacini turistici, tra i più importanti <strong>di</strong> tutta la Sicilia, come l’Etna e Taormina.Questo presupposto rende assolutamente in<strong>di</strong>spensabile rivitalizzare il collegamentoferroviario Letojanni-Giar<strong>di</strong>ni-Randazzo (ormai “ramo secco” delle RFI) attribuendoloin uso alla Circumetnea che, nella sua evoluzione verso un servizio anche turistico,potrà assicurare una <strong>con</strong>nessione fortemente attrattiva fra i due bacini, esaltando lepeculiarità naturalistiche della valle dell’alcantara.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctIl segno della sostenibilità <strong>di</strong> questa azione è già <strong>con</strong>tenuto nel PRG <strong>di</strong> Randazzo, ovesi prevede l’unificazione delle due stazioni, quella della Circum e quella <strong>di</strong> RFI, comesegno <strong>di</strong> un futuro inelu<strong>di</strong>bile e già iniziato.È un tentativo che, se approfon<strong>di</strong>to e pianificato, potrebbe portare, per successivesperimentazioni e verifiche, alla rivitalizzazione del comparto agricolo ed anche al riequilibriourbanistico <strong>di</strong> alcuni dei comuni della <strong>Provincia</strong> che, nel recente passato, sonostati oggetto <strong>di</strong> un eccessivo carico antropico.*** Nei <strong>con</strong>fronti dell’agricoltura la <strong>Provincia</strong> svolge un ruolo trasversale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentoe <strong>di</strong> sostegno alle produzioni locali.Queste <strong>con</strong>siderazioni, emerse sia in fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione generale all’interno dei GALdel Calatino che durante le au<strong>di</strong>zioni per la nuova fase del PTP, hanno <strong>con</strong>tribuito adaffermare la voglia della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania <strong>di</strong> intervenire promuovendo alcune strategie<strong>di</strong> rivitalizzazione del comparto agricolo.L’idea è quella <strong>di</strong> localizzare presso i <strong>di</strong>stretti <strong>di</strong> produzioni tipiche (arance, limoni,grano, pistacchio, uva, fragole, fichi<strong>di</strong>n<strong>di</strong>a, etc.) centri per la ricerca avanzata presi<strong>di</strong>atida luminari dei <strong>di</strong>fferenti settori che, ricercando soluzioni possibili ed innovative sullascorta <strong>di</strong> sperimentazioni <strong>di</strong> biochimica avanzata purché compatibile, siano capaci <strong>di</strong>riattrarre alla campagna.Occorre che attorno a questi centri <strong>di</strong> ricerca si sviluppino forme aggregative e partecipativeche realizzino i centri <strong>di</strong> lavorazione e trattamento dei prodotti post raccoltafino alla loro commercializzazione, attraverso sistemi <strong>di</strong> logistica integrata fra produzionee <strong>di</strong>stribuzione, riservando ai proprietari dei fon<strong>di</strong> ed agli operatori quelle quoted’e<strong>con</strong>omia che oggi sono <strong>di</strong> esclusiva competenza degli interme<strong>di</strong>atori <strong>con</strong> le tantovituperate <strong>con</strong>seguenze <strong>di</strong> proliferazione dei prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta sui mercati.Si tratta <strong>di</strong> progettare micro strutture urbane ed urbanizzate, attorno alle cellule dellaricerca ed ai centri delle produzioni, strutturate ed attrezzate in maniera adeguata.6.5 Valutazione delle prioritàNella formazione del QPS si è scelto <strong>di</strong> organizzare le informazioni<strong>con</strong>tenute nel QCS all’interno <strong>di</strong> un processo iterativo <strong>di</strong> valutazione egoverno delle politiche del piano nella prospettiva dello sviluppo sostenibilee nella <strong>con</strong>vinzione <strong>di</strong> privilegiare innanzitutto gli elementi qualitativiri<strong>con</strong>osciuti sul territorio. La <strong>con</strong>cretezza <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>nnanzi ad unsistema <strong>di</strong> sviluppo basato su risorse e<strong>con</strong>omiche non illimitate non<strong>con</strong>sente <strong>di</strong> <strong>con</strong>cepire impatti prodotti da logiche dei “gran<strong>di</strong> numeri”,ma in<strong>di</strong>rizza inevitabilmente a <strong>di</strong>scriminare tra le <strong>di</strong>verse opportunità.Ciò riguarda principalmente questioni quali le caratteristiche <strong>di</strong> nuoveinfrastrutture, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> nuove aree <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento delle attivitàe<strong>con</strong>omiche, l’estensione lineare e/o capillare <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti, la realizzazione<strong>di</strong> strutture e attrezzature per il tempo libero, lo sfruttamento<strong>di</strong> risorse naturali.La complessità del sistema degli interventi presenti sul territorio ha indottoad adottare uno strumento <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> tipo multicriteriale,basato sull’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> obiettivi e criteri organizzatigerarchicamente e <strong>di</strong> relative <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> priorità.6.5.1 Strumento <strong>di</strong> supporto alle decisioniNella scelta della metodologia per la verifica delle priorità <strong>di</strong> azione si ècercata una procedura che garantisse i seguenti principi: valutare in maniera quanto più possibile oggettiva gli in<strong>di</strong>catoriche <strong>con</strong>corrono, opportunamente pesati, alla formulazione delgiu<strong>di</strong>zio sul singolo intervento progettuale; in<strong>di</strong>viduare i pesi, reciproci ed assoluti, dei criteri <strong>di</strong> valutazioneproposti attraverso un proce<strong>di</strong>mento che, pur restando apertoad una calibrazione più specificatamente politica, garantisse inogni caso la coerenza complessiva del giu<strong>di</strong>zio espresso.In pratica si è ritenuto opportuno esprimersi <strong>di</strong>rettamente sulla quantificazione<strong>di</strong> opportuni in<strong>di</strong>catori, significativi per la valutazione dei variaspetti <strong>con</strong>nessi alla valutazione tecnica <strong>di</strong> un intervento, lasciando in-


pagina 32 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Valutazione delle prioritàvece al decisore politico la “pesatura” <strong>di</strong> questi aspetti che insieme <strong>con</strong>corronoalla formulazione del giu<strong>di</strong>zio complessivo.Dunque, più che <strong>con</strong>frontare tra loro <strong>di</strong>versi scenari d’intervento alternativial fine <strong>di</strong> effettuare una scelta tra essi, la metodologia ricercatarappresenta uno strumento <strong>di</strong> supporto alle decisioni per la definizione <strong>di</strong> unagraduatoria <strong>di</strong> priorità degli interventi proposti nell’unico scenario <strong>di</strong>progetto.È evidente come i risultati <strong>di</strong> questa prima applicazione della metodologiasiano fortemente <strong>con</strong><strong>di</strong>zionati dal peso arbitrariamente attribuitoai singoli criteri <strong>di</strong> valutazione e che dunque vadano interpretati comeesempio necessario all’Amministrazione per esprimersi sulla <strong>con</strong><strong>di</strong>visionedelle procedure proposte.6.5.1.1.1 Metodologia <strong>di</strong> analisi AHPL’analisi multicriteriale (AMC) fornisce un approccio sistematico perscomporre un problema complesso in parti elementari al fine <strong>di</strong> comprenderloed arrivare alla decisione. Un’AMC cerca <strong>di</strong> analizzare un determinatonumero <strong>di</strong> scelte, o alternative, alla luce del <strong>con</strong>flitto <strong>di</strong> prioritàche nasce a causa delle risorse limitate e che rende necessaria la ricerca<strong>di</strong> compromessi in funzione dell’importanza assegnata ad ogniobiettivo. Strutturando un problema <strong>con</strong> l’approccio multicriteriale, lealternative possono essere “classificate” in funzione <strong>di</strong> preferenze stabilitea priori, o a posteriori al fine <strong>di</strong> raggiungere i prestabiliti obiettivi. Alcuore dell’analisi vi è una matrice a due, o più <strong>di</strong>mensioni, dove una<strong>di</strong>mensione esprime le varie alternative e l’altra <strong>di</strong>mensione i criteri per iquali le alternative possono essere valutate.In presenza <strong>di</strong> budget limitati o <strong>di</strong>stribuiti temporalmente, la lista dellealternative permette <strong>di</strong> comprendere le priorità <strong>di</strong> investimento nella realizzazionedelle opere (nel caso in esame ogni opera rappresentaun’alternativa). L’applicazione <strong>di</strong> un successivo processo <strong>di</strong> ottimizzazionepotrebbe mo<strong>di</strong>ficare tale lista così da massimizzare il rapportobeneficio/costo associato ad ogni alternativa.Le varie metodologie <strong>di</strong> analisi multicriteriale presenti in letteratura, <strong>di</strong>fferis<strong>con</strong>onel modo in cui le preferenze per i vari criteri sono specificatee nel modo in cui le alternative vengono classificate. Inoltre, <strong>di</strong>fferentimetodologie presentano i loro risultati in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti, per esempiocome lista or<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> alternative, come lista or<strong>di</strong>nata <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong>alternative, o semplicemente come opzione <strong>di</strong> preferenza.In <strong>con</strong>siderazione delle caratteristiche del problema, la scelta della metodologiapiù opportuna per il supporto alle decisioni sulla fattibilitàtecnica delle opere previste dallo stu<strong>di</strong>o è stata in<strong>di</strong>rizzata sui meto<strong>di</strong>che presentano una articolazione a priori delle preferenze e che utilizzanovariabili <strong>di</strong>screte <strong>di</strong> decisione, il più <strong>di</strong>ffuso dei quali può ritenersil’Analytical Hierarchy Process (AHP).L’Analytic Hierarchy Process (AHP) è stato proposto e sviluppato daThomas Lorie Saaty negli anni ‘70. I principi fondamentali intorno aiquali ruota l’AHP sono essenzialmente tre:1. l’articolazione gerarchica degli elementi in gioco nel problemadecisionale;2. l’identificazione delle priorità;3. la verifica della coerenza logica delle priorità.Il proce<strong>di</strong>mento si articola in più fasi. La prima <strong>con</strong>siste nel definire ilproblema, collocarlo in un <strong>con</strong>testo e <strong>con</strong>siderarne gli attori ed i loroobiettivi. Una volta identificati i criteri che influenzano il problema,questo viene articolato se<strong>con</strong>do una struttura gerarchica a più livelli: 1° livello: obiettivo generale della sostenibilità; 2° livello: criteri (specificano i <strong>con</strong>tenuti e significati della sostenibilità); 3° livello: sottocriteri; 4° livello: alternative.Oltre all’obiettivo principale, ai criteri, sottocriteri ed alternative, a volte,è importante <strong>con</strong>siderare all’interno <strong>di</strong> una gerarchia altri elementidel processo decisionale. Questo metodo <strong>con</strong>sente infatti <strong>di</strong> relazionarei livelli all’ambiente, agli attori, agli obiettivi degli attori, alle loro politichee risultati, e <strong>di</strong> rendere esplicite le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> valutazione in funzionedei <strong>di</strong>fferenti sistemi <strong>di</strong> valori. Perciò è in<strong>di</strong>spensabile che nellascelta del numero dei livelli e del numero <strong>di</strong> elementi si tenga <strong>con</strong>to siadelle caratteristiche del <strong>con</strong>testo fisico e decisionale, che della naturadelle questioni oggetto <strong>di</strong> valutazione.Attraverso la costruzione <strong>di</strong> gerarchie la mente umana non fa altro cheri<strong>con</strong>oscere oggetti o <strong>con</strong>cetti ed identificare le relazioni esistenti tra <strong>di</strong>essi. In tale ottica è possibile pensare <strong>di</strong> strutturare ogni problema decisionalesotto forma gerarchica. Una gerarchia è un particolare tipo <strong>di</strong>sistema, fondato sul principio che gli elementi, che sono stati identificati,possono essere raggruppati in insiemi <strong>di</strong>sgiunti, <strong>con</strong> gli elementi <strong>di</strong>un gruppo che influenzano gli elementi <strong>di</strong> un solo gruppo, e che sonoinfluenzati dagli elementi <strong>di</strong> un altro gruppo solitario.Qualunque sia il numero dei livelli e degli elementi <strong>di</strong> una gerarchia ifattori riguardanti la decisione si organizzano se<strong>con</strong>do passaggi graduali,che vanno dal generale (i livelli più alti della gerarchia) al particolare (ilivelli più bassi). Lo scopo della costruzione <strong>di</strong> una struttura gerarchicaè quello <strong>di</strong> fare il possibile per giu<strong>di</strong>care l’importanza degli elementi <strong>di</strong>un dato livello rispetto ad alcuni o a tutti gli elementi del livello superiore.Una volta strutturata la gerarchia si effettuano i <strong>con</strong>trolli a coppie tra glielementi (i criteri rispetto al loro impatto sull’obiettivo principale, i sottocriteririspetto al criterio sovraor<strong>di</strong>nato e le alternative rispetto ai sottocriteri)e si attiva il processo per al stima dei pesi relativi <strong>di</strong> ciascuncriterio attraverso il metodo dell’autovalore. Quin<strong>di</strong> si procede alla verificadella coerenza delle valutazioni ad ogni livello.In particolare per poter giu<strong>di</strong>care dell’importanza degli elementi <strong>di</strong> undato livello della gerarchia rispetto ad un elemento del livello superioreviene utilizzato il <strong>con</strong>fronto a coppie per mezzo della scala fondamentale,costituita da giu<strong>di</strong>zi verbali che vanno da “uguale” ad “estremo”.Più precisamente si hanno i seguenti giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> <strong>con</strong>fronto: importanza uguale; importanza moderata; importanza forte; importanza molto forte; importanza estrema.In corrispondenza <strong>di</strong> essi possono in<strong>di</strong>viduarsi dei giu<strong>di</strong>zi se<strong>con</strong>do lascala (1, 3, 5, 7, 9) e valori interme<strong>di</strong> tra questi giu<strong>di</strong>zi (2, 4, 6, 8). È anchepossibile pensare <strong>di</strong> introdurre numeri razionali, compresinell’intervalli (1, 9), se è necessario, in se<strong>con</strong>da battuta, migliorare la coerenzadei risultati.Allo scopo <strong>di</strong> effettuare un paragone tra una coppia <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> unostesso livello gerarchico è dunque necessario chiedersi quale dei duepossiede maggiori proprietà, cioè sod<strong>di</strong>sfa meglio i criteri del livello superiore.Più precisamente siano C 1 , C2,… C n , gli elementi <strong>di</strong> un dato livello dellagerarchia i cui rispettivi pesi o intensità siano rispettivamente w 1 , w 2 ,...w n . Nell’effettuare i <strong>con</strong>fronti a coppie tra gli elementi C i si costruisce lamatrice quadrata A i cui elementi sono dati da:wiaijwjche esprimono la dominanza dell’elemento i rispetto all’elemento j, e-spressi nella scala fondamentale proposta da Saaty.La matrice A dei <strong>con</strong>fronti a coppie assume la forma: aa11aA .21.n1aaa1222..n2...........aaa1n2n..nnla quale, in virtù del modo <strong>con</strong> cui viene costruita, gode della proprietà<strong>di</strong> essere simmetrica e reciproca, ovvero:a ij 1 , aji 1/ a ,ija ij 0È possibile allora operare solo su metà matrice.Per in<strong>di</strong>viduare l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità tra gli elementi <strong>di</strong> ciascuna matricesi determina l’autovettore principale della matrice e lo si rapportoall’unità, ottenendo il vettore delle priorità, ovvero il vettore che esprimeper righe le priorità tra gli elementi oggetto dei <strong>con</strong>fronti a coppie;


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctsuccessivamente si calcola il corrispondente autovalore principale perverificare la coerenza della matrice, ovvero la sua atten<strong>di</strong>bilità.Il terzo principio su cui si fonda il metodo dell’AHP è quello della coerenzalogica. Essa mette a fuoco due aspetti. Il primo è che <strong>con</strong>cetti edoggetti simili sono raggruppabili in accordo alla loro omogeneità e relazioni.Il se<strong>con</strong>do aspetto della coerenza, mette in evidenza che le intensitàdelle relazioni tra <strong>con</strong>cetti ed oggetti sono basati su un particolarecriterio che giustappone gli uni agli altri in maniera logica. In riferimentoa quest’ultimo aspetto si può affermare che la mente umana possiedela capacità <strong>di</strong> stabilire relazioni tra oggetti o <strong>con</strong>cetti in maniera tale cheesse siano coerenti (coerenza logica).Quando si esprimono giu<strong>di</strong>zi su <strong>con</strong>fronti a coppie è inevitabile che siformino giu<strong>di</strong>zi incoerenti, in quanto la mente umana non ha la capacità<strong>di</strong> tener <strong>con</strong>to simultaneamente <strong>di</strong> tutte le relazioni che intercorronotra i termini del <strong>con</strong>fronto. Si tratta <strong>di</strong> identificare qual è il grado <strong>di</strong> incoerenzache è possibile ritenere tollerabile.In termini matematici la verifica <strong>di</strong> coerenza viene espressa attraverso ilcalcolo dell’autovalore principale max, che vale proprio n se la matrice(<strong>di</strong> rango n) è coerente.Allo scopo <strong>di</strong> ricavare l’autovalore principale max si moltiplica il vettoredelle priorità x per la matrice dei <strong>con</strong>fronti A, ottenendo un nuovo vettorey <strong>di</strong> componenti yi:A x yovveroaaa1121..n1dove:yaaa1222..n2...........aaa1n2n1 a11x1 a12x2 ... a1nxny2 a21x1 a22x2 ... a2nxn……………………………y a x a x ... a xnn1 1..nnn2 2.xxx..12nnn nyyy..12nDividendo le componenti del vettore y per le omologhe del vettore x siottengono le componenti zi <strong>di</strong> un nuove vettore z:y1 z1x1y2 z2x2………yn znxnla cui somma <strong>di</strong>visa per il rango n della matrice A fornisce, <strong>con</strong> buonaapprossimazione, l’autovalore principalemax:( z1 z2 ... zn) / n maxQuanto più il valore max si avvicina al numero n tanto più coerente è ilrisultato. Difatti si più <strong>di</strong>mostrare che quando una matrice <strong>di</strong> rango n ècoerente il suo autovalore principale vale n, mentre se la matrice presentaun certo grado <strong>di</strong> incoerenza il suo autovalore principale è maggiore<strong>di</strong> n e la sua <strong>di</strong>vergenza da n serve come misura dell’incoerenza.La deviazione della coerenza viene in<strong>di</strong>cata dall’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> coerenza I.C.:I.C. ( max n) /(n 1)Per una matrice random in una scala da 1 a 9 è stato calcolato sperimentalmenteil cosiddetto in<strong>di</strong>ce random I.R. <strong>di</strong> cui si riportano in Tabella2 i valori riferiti a matrici <strong>di</strong> rango da 1 a 9.Tabella 2<strong>di</strong>mensione matrice 1 2 3 4 5 6 7 8 9In<strong>di</strong>ce Random 0 0 0,58 0,90 1,12 1,24 1,32 1,41 1,45Il rapporto tra l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> coerenza I.C. e l’in<strong>di</strong>ce random I.R. riferitoall’or<strong>di</strong>ne della matrice in esame fornisce il rapporto <strong>di</strong> coerenzaR.C.della matrice. Per essere accettabile questo valore non deve superareil 10%:R.C. I.C./I.R. 0.10In caso <strong>con</strong>trario è opportuno riformulare i <strong>con</strong>fronti a coppie rielaborandouna nuova matrice.6.5.1.1.2 Implementazione del modello a più criteriLe fasi seguite per l’applicazione del modello sopra descritto possonoschematizzarsi nei punti seguenti:1. definizione dei criteri2. in<strong>di</strong>viduazione delle preferenze3. definizione degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> misura4. calcolo del giu<strong>di</strong>zio complessivo dell’operaIl primo passo è stato la definizione dei criteri rappresentativi da impiegareper effettuare l’analisi. Nello specifico sono stati in<strong>di</strong>viduati i seguentistrumenti <strong>di</strong> valutazione della fattibilità tecnica <strong>di</strong> un’opera:1. Coerenza <strong>con</strong> la programmazione/pianificazione: al fine <strong>di</strong>valutare la corrispondenza dell’intervento <strong>con</strong> quanto previstoin termini <strong>di</strong> pianificazione territoriale e/o riportato nei <strong>di</strong>fferentiaccor<strong>di</strong> quadro presenti sul territorio.2. Fattibilità tecnica: al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la cre<strong>di</strong>bilità nella definizionedell’intervento proposto in relazione alla documentazionetecnica ad esso <strong>con</strong>nessa.3. Compatibilità vincolistica: elemento in<strong>di</strong>spensabile per evitareil <strong>con</strong>flitto <strong>di</strong> sussistenza tra l’opera proposta ed i vincoli caratterizzantil’area su cui la stessa insisterà. Si fa riferimento ailivelli 1 e 2, assumendo che l’eventuale presenza <strong>di</strong> vincoli sovra-or<strong>di</strong>nati(livello 3) escluda già <strong>di</strong> per sé la possibilità <strong>di</strong> realizzarel’intervento a prescindere dalla valutazione complessivadello stesso.4. Copertura finanziaria: caratterizzante il criterio e<strong>con</strong>omicodella prefattibilità al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare la presenza a bilancio <strong>di</strong>fon<strong>di</strong> per la realizzazione dell’opera, valutando positivamente lasua capacità <strong>di</strong> attrazione <strong>di</strong> capitale privato.5. Prestazioni: così da includere nella prefattibilità il valore aggiuntoche la realizzazione dell’opera apporterà al sistema e<strong>con</strong>omico-sociale-infrastrutturalein cui dovrà essere realizzata.La definizione delle preferenze tra i criteri caratterizza il passo decisionalepiù importante nella valutazione del giu<strong>di</strong>zio complessivo <strong>di</strong> fattibilità<strong>di</strong> un’opera, poiché incide sull’importanza relativa <strong>di</strong> ogni criterio,a prescindere dall’in<strong>di</strong>cazione tecnica associata ad ogni progettazione.In tal senso la definizione delle preferenze non può essere astratta dallavalutazione politica associata ad ogni processo decisionale.Sistema <strong>di</strong> supporto all’in<strong>di</strong>viduazione delle preferenze è il metodoAHP precedentemente illustrato che aiuta a definire la relativa importanza<strong>di</strong> ogni criterio.In questo <strong>con</strong>testo, l’applicazione è stata effettuata definendoun’opportuna matrice delle gerarchie delle preferenze, sufficientemente<strong>con</strong>sistente, che dovrà sicuramente essere verificata in un momentosuccessivo <strong>di</strong> attuazione politica del modello proposto. In Tabella 3 siriporta la matrice delle gerarchie <strong>di</strong> preferenze utilizzata.Tale matrice, calcolabile come me<strong>di</strong>a delle matrici definite da <strong>di</strong>versitecnici <strong>con</strong> specializzazione nell’ambito ambientale, della pianificazioneterritoriale e della pianficazione dei trasporti, rappresenta una possibilesoluzione alla definizione delle preferenze tra i criteri, che come già accennatopotrebbe anche essere mo<strong>di</strong>ficata in termini <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazionedelle scelte da parte del sistema decisionale politico, amministrativo ede<strong>con</strong>omico.Come precedentemente evidenziato, la definizione degli in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong>misura, nonché dei valori da attribuire ad essi, deve rimanere un passaggiosquisitamente tecnico, così da garantire l’oggettività del giu<strong>di</strong>zio,rafforzando le scelte decisionali effettuate per la definizione delle preferenzetra i criteri.


pagina 34 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano della mobilitàTabella 3: Matrice delle gerarchieCoerenza <strong>con</strong> la programmazione/pianificazioneCoerenza <strong>con</strong> laprogrammazione/pianificazioneFattibilità tecnicaCompatibilità <strong>con</strong> ivincoli:Copertura finanziariaPrestazioni1,00 0,20 3,00 0,33 0,20Fattibilità tecnica 5,00 1,00 5,00 3,00 1,00Compatibilità <strong>con</strong> i vincoli: 0,33 0,20 1,00 0,20 0,33Copertura finanziaria 3,00 0,33 5,00 1,00 0,33Prestazioni 5,00 1,00 3,00 3,00 1,00Ad ogni criterio sono stati, quin<strong>di</strong>, associati alcuni in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> misurache si è ritenuto fondamentali per la valutazione <strong>di</strong> ogni opera.La coerenza <strong>con</strong> la programmazione/pianificazione è stata stimata in funzionedella corrispondenza delle scelte proposte <strong>con</strong> quanto riportato nellepianificazioni territoriali nelle <strong>di</strong>verse scale <strong>di</strong> attuazione: nazionale, regionale,provinciale e comunale, nonché in relazione ad eventuali accor<strong>di</strong>quadro presenti sul territorio;La fattibilità tecnica <strong>di</strong> un intervento è stata in tale <strong>con</strong>testo valutata infunzione del suo livello <strong>di</strong> definizione progettuale (esigenza/idea, stu<strong>di</strong>o<strong>di</strong> fattibilità, progetto preliminare, progetto esecutivo), dello stato <strong>di</strong>avanzamento dell’iter amministrativo (presenza <strong>di</strong> pareri, in gara, finanziamentorichiesto) nonché sul suo livello <strong>di</strong> autosufficienza rispetto alresto dello scenario (per tenere <strong>con</strong>to <strong>di</strong> interventi le prestazioni deiquali siano <strong>di</strong>pendenti o meno dalla realizzazione <strong>di</strong> altri interventi).La compatibilità vincolistica <strong>di</strong> ogni intervento è stata definita, valutando illivello <strong>di</strong> compatibilità ad eventuali vincoli archeologici, idrogeologici,paesaggistici/naturalistici.2345co<strong>di</strong>ces ettore<strong>di</strong>az ioneclasseentetitoloIn<strong>di</strong>catori1CRITERIO<strong>Provincia</strong><strong>Regionale</strong><strong>di</strong>CataniaPIANOTERRITORIALEPROVINCIALES CHEDAVALUTAZIONEINDIC AT OR Evalore%valutazioneOttimoBuonoS uffic ienteScarsoIns uffic ientNullovaloreNazionale(PON,PGTL,ecc.) 5 31,3% 0,25C oerenza<strong>con</strong>laR egionale(P OR ,P ianoP asistico,P R T ,ecc 5 31,3% 0,00programmazione/0,40L ocale(P attiterritoriali,P R G ,P UM,ecc.) 3 18,8% 0,15pianificazioneAPQ 3 18,8% 0,00Livello<strong>di</strong>definizione 5 41,7% 0,42F attibilitàtecnica L ivello<strong>di</strong>autos ufficienza 3 25,0% 0,25 0,80S tato<strong>di</strong>avanzamentoiteramministrativo 4 33,3% 0,13C ompatibilità<strong>con</strong> Archeologico 1 33,3% 0,00ivincoli(L IV1e Idrogeologico 1 33,3% 0,00 0,002)P aes aggis tico/Naturalis tico 1 33,3% 0,00E ntità 5 38,5% 0,00CoperturaC ons is tenza/affidabilità 5 38,5% 0,00 0,00finanziariaA ttrattivitàperilca pita lepriva to 3 23,1% 0,00Appartenenzaadunarete/integrazione 3 12,0% 0,00Impattos umobilità/acces s ibilità 4 16,0% 0,00Beneficisociali 5 20,0% 0,00Prestazioni 0,13Valenzaterritoriale/B acino<strong>di</strong>utenza 4 16,0% 0,10C ontributoallosviluppoe<strong>con</strong>omico 4 16,0% 0,03L ivello<strong>di</strong>s os tenibilitàambientale 5 20,0% 0,00Figura 5: Esempio <strong>di</strong> scheda <strong>di</strong> valutazionepesoGIUDIZIOG IUDIZ IOCOMPLESSIVO0,26La copertura finanziaria che caratterizza ogni intervento è stata valutata intermini dei finanziamenti già ottenuti per la sua realizzazione (esistenzae <strong>con</strong>sistenza) ed in funzione della sua capacità <strong>di</strong> attrazione del capitaleprivato.La prestazione <strong>di</strong> un intervento è stata valutata in termini <strong>di</strong> livello <strong>di</strong> integrazione<strong>con</strong> il sistema territoriale <strong>di</strong> progetto, in termini <strong>di</strong> miglioramentodell’efficienza del sistema dei trasporti e/o <strong>di</strong> ottimizzazione deicollegamenti <strong>con</strong> i centri urbani e i no<strong>di</strong> infrastrutturali (impatto sullamobilità e/o sull’accessibilità), in termini <strong>di</strong> verifica dei benefici socialiattesi, in termini <strong>di</strong> copertura territoriale e demografica (<strong>valenza</strong> territorialee bacino <strong>di</strong> utenza), in termini <strong>di</strong> <strong>con</strong>tributo allo sviluppo e<strong>con</strong>omicodel territorio, in termini <strong>di</strong> livello <strong>di</strong> sostenibilità ambientale.Gli in<strong>di</strong>catori che definis<strong>con</strong>o lo strumento <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> ogni criteriosono stati, dapprima, tra loro pesati così da determinare l’incidenzapercentuale che ognuno <strong>di</strong> essi esercita per il dato criterio. Nello specifico,per ogni criterio, è stato attribuito ad ogni in<strong>di</strong>catore un peso me<strong>di</strong>antel’assegnazione <strong>di</strong> un valore assoluto. Si è, quin<strong>di</strong>, proceduto aduna normalizzazione rispetto alla somma dei valori <strong>di</strong> tutti gli in<strong>di</strong>catoricomponenti il criterio. I pesi sono stati, quin<strong>di</strong>, riportati in percentuale.A questo punto per ogni intervento viene effettuata una valutazionetecnica <strong>di</strong> tutti gli in<strong>di</strong>catori. La valutazione viene espressa me<strong>di</strong>antegiu<strong>di</strong>zi qualitativi, cui corrispondono valori quantitativi (ottimo=1;buono=0,8; sufficiente=0,6; scarso=0,4 insufficiente=0,2, nullo=0).Moltiplicando il peso dell’in<strong>di</strong>catore per la sua valutazione quantitativasi ottiene il suo valore “pesato”. Per ogni intervento è così possibilecalcolare il giu<strong>di</strong>zio attribuito ad ogni criterio.Moltiplicando il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> ogni criterio per il peso assegnato ad ognicriterio all’interno della matrice delle gerarchie <strong>di</strong> preferenze (precedentementedefinita) e sommando i risultati ottenuti per tutti i criteri, si ottieneil giu<strong>di</strong>zio complessivo <strong>di</strong> priorità nella proposta dell’intervento.In Figura 5 si riporta lo schema tipo <strong>di</strong> una scheda <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong>priorità nella proposizione.6.5.1.1.3 Applicazione della metodologia all’ambito territoriale <strong>di</strong> riferimentoLa metodologia <strong>di</strong> valutazione illustrata è stata applicata, a puro titoloesemplificativo, su tutti gli interventi progettuali previsti all’internodell’ambito territoriale <strong>di</strong> riferimento e <strong>con</strong>nessi al sistema della mobilità,in modo da fornire un supporto analitico alla definizione del quadropropositivo. Lo scopo è quello <strong>di</strong> fornire uno strumento <strong>di</strong> supportoalla <strong>con</strong>certazione che sul QPS deve essere <strong>con</strong>dotta per arrivare ad unpiano delle azioni <strong>con</strong><strong>di</strong>viso e tecnicamente sostenibile.6.6 Piano della mobilitàL’art. 12 della legge regionale 9/86 assegna al P.T.P. la pianificazione<strong>di</strong> area vasta relativa alla rete delle principali vie <strong>di</strong> comunicazione stradalie ferroviarie e la localizzazione delle opere ed impianti <strong>di</strong> interessesovracomunale.Mentre la L.R. 9/86 è stata pe<strong>di</strong>ssequamente rispettata per le competenzein tema <strong>di</strong> viabilità, è stata invece fortemente <strong>di</strong>sattesa per quelleriguardanti i trasporti. La Regione Sicilia non ha ancora recepito il Decretolegislativo 19 novembre 1997 n° 422: “Conferimento alle Regionied agli enti locali <strong>di</strong> funzioni e compiti in materia <strong>di</strong> trasporto pubblicolocale” che delinea un nuovo assetto del trasporto pubblico locale, definendoun ra<strong>di</strong>cale processo <strong>di</strong> riforma, in attuazione anche delle normativecomunitarie, prevedendo una nuova fase <strong>di</strong> delega <strong>di</strong> funzioniper tutto il comparto, compresi i servizi <strong>di</strong> TPL ferroviario.In particolare le Province dovranno esercitare le funzioni <strong>di</strong> programmazioneed amministrazione dei servizi <strong>di</strong> trasporto pubblico locale <strong>di</strong>loro interesse, in base a quanto definito dal Piano <strong>Provincia</strong>le <strong>di</strong> Bacino(PPB) appositamente pre<strong>di</strong>sposto.La delega <strong>con</strong>ferita, o ancora da <strong>con</strong>ferire, alle Province in materia <strong>di</strong>pianificazione e monitoraggio del servizio <strong>di</strong> TPL, rende quin<strong>di</strong> necessariala pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> appositi strumenti programmatori e gestionaliche <strong>con</strong>sentano analisi e verifiche in tempi compatibili <strong>con</strong> la complessaevoluzione delle problematiche <strong>con</strong>nesse al sistema del trasporto.Si tratta quin<strong>di</strong> in effetti <strong>di</strong> transitare dal semplice <strong>con</strong>cetto <strong>di</strong> viabilitàa quello <strong>di</strong> mobilità provando a definire quello <strong>di</strong> rete sulla quale sisvolgono relazioni fra uomini e cose.Non è detto e forse non è vero che le nostre strade siano insufficienti.Quasi sicuramente è vero che non sono quelle che dovrebbero esseresotto il profilo del livello <strong>di</strong> servizio. Ma è quasi certamente vero che ilpiù delle volte le utilizziamo in maniera assolutamente impropria.La ormai cronica mancanza <strong>di</strong> una efficace offerta <strong>di</strong> trasporto pubblicocollettivo ci ha, erroneamente, indotto a credere che avremmo dovutosostenere la proprietà dell’auto (che a Catania raggiunge il primatonazionale) come se fosse un bene da proteggere piuttosto che un nemicoda s<strong>con</strong>figgere per rientrare nelle me<strong>di</strong>e europee laddove ci si muovesempre <strong>con</strong> il mezzo più adatto allo spostamento.Le stesse <strong>con</strong>trad<strong>di</strong>zioni riguardano la logistica delle merci che subiscele <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni infrastrutturali del territorio trasformando questa man-


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctcanza <strong>di</strong> una visione complessiva del progetto <strong>di</strong> mobilità <strong>di</strong> cose e personein per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> efficienza, aggravio <strong>di</strong> costi, minore appetibilità degliinvestimenti.In coerenza <strong>con</strong> i principi ispiratori dell’intero PTP, nelle more delcompletamento dell’auspicato iter legislativo, la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong>Catania ha posto in essere una complessa ed articolata serie <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> pianificazione allo scopo <strong>di</strong> acquisire e sistematizzare gli e-lementi necessari a sostenere adeguatamente una efficace politica dellamobilità in un territorio che, incar<strong>di</strong>nato su poli fortemente attrattivi equin<strong>di</strong> generatori <strong>di</strong> intensi spostamenti sistematici, avverte fortementel’esigenza della creazione <strong>di</strong> un “sistema” che, basato sui più avanzaticriteri <strong>di</strong> intermodalità e capace <strong>di</strong> spostare una forte componente deltrasporto privato su reti e vettori pubblici, riesca ad assicurare competitivitàin ambito regionale, nazionale, europeo e me<strong>di</strong>terraneo ad un’areaad alto potenziale e<strong>con</strong>omico e socio-culturale e che, da sempre, persette province su nove, svolge la funzione <strong>di</strong> cerniera strategica nel sistemacomplessivo della mobilità siciliana.Il Piano analizza il <strong>con</strong>testo della infrastrutturazioni, anche orientando eprefigurando la pianificazione urbanistica locale comunale e sovracomunale.Non si tratta <strong>di</strong> un atteggiamento <strong>di</strong>rigistico del PTP, madell’esercizio <strong>di</strong> un ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e in<strong>di</strong>rizzo esercitato dalla<strong>Provincia</strong> <strong>con</strong> la necessaria e fondamentale <strong>con</strong><strong>di</strong>visione dei Comuni.Il Piano della mobilità vuole rappresentare il luogo dove le scelte relativealle infrastrutture e alla modalità <strong>di</strong> trasporto e mobilità siano verificateper la coerenza <strong>con</strong> le politiche territoriali e gli scenari <strong>di</strong> sviluppoe <strong>di</strong> tutela dell’ambiente e del paesaggio (a cominciare <strong>con</strong> la realizzazionedei nuovi collegamenti stradali).In particolare, <strong>con</strong> riferimento alla logistica delle merci, sono da definirele prospettive della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania come fulcro <strong>di</strong> una piattaformaterritoriale della Sicilia Orientale (province <strong>di</strong> Catania, Caltanissetta,Enna, Messina, Siracusa, Ragusa che sia snodo intercettante da unlato il corridoio transeuropeo 1 (Berlino-Palermo) <strong>con</strong> il suo potenzialeprolungamento al territorio africano, dall’altro i flussi che si spostanonell’area me<strong>di</strong>terranea in <strong>di</strong>rezione est-ovest e che spingono le politiche<strong>di</strong> <strong>con</strong>nettività dell’Unione Europea alla attivazione sempre più pressante<strong>di</strong> un corridoio meri<strong>di</strong>ano (Suez- Gibilterra).Con riferimento alla mobilità delle persone, l’opera meritoria alla qualeil Piano spera <strong>di</strong> poter <strong>con</strong>tribuire è quella <strong>di</strong> un riequilibrio modale nellescelte effettuate dai catanesi per i loro trasferimenti a fronte <strong>di</strong> un riequilibriodell’offerta <strong>di</strong> servizi ed infrastrutture offerte dal territorio.Tale azione, in ambito metropolitano per esempio, sarebbe una piccolarivoluzione in grado <strong>di</strong> portare il “metropolitano” catanese a possederemeno auto perché potrà <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un’alternativa valida scegliendol’autobus o la “monorotaia” perché saranno più attrattivi, più veloci,più e<strong>con</strong>omici, più puntuali, più como<strong>di</strong>, più … rispetto alla sua “macchina”.Rivoluzione alla quale però nessuno potrà sottrarsi a cominciaredai PRG dei comuni interessati, primo tra tutti quello del Comune <strong>di</strong>Catania, che dovranno prima scoprire i veri <strong>con</strong>fini della città per poicomprenderne le relazioni che vi si svolgono, piegando la pianificazioneterritoriale ad una nuova visione <strong>di</strong> città dove ZTL e pedonalizzazioniscoraggeranno l’uso del mezzo privato incentivando l’uso <strong>di</strong> quellopubblico, dove la sosta costerà moltissimo in centro e nulla (o quasinulla) ai parcheggi scambiatori che saranno finalmente posti laddoveeffettivamente servono.In tal senso, <strong>di</strong>viene fondamentale l’in<strong>di</strong>viduazione sistematica delle a-zioni materiali e immateriali che devono essere messe in atto per costituireuna rete infrastrutturale capace <strong>di</strong> “cucire” il territorio. Si tratta <strong>di</strong>situazioni particolarmente significative, anche per il loro “peso”, nel<strong>con</strong>testo del territorio, la cui gestione può offrire importanti opportunitàe, rispettivamente, la cui mancata gestione può farle smarrire.In questa visione il Piano si è proposto <strong>di</strong> esplorare tutte le opzionipossibili per la riqualificazione e messa a sistema delle infrastrutture perla mobilità presenti nel territorio della provincia catanese, verificando lerelazioni ed i ruoli nell’ambito dei sistemi territoriali <strong>di</strong> cui l’area fa partealle <strong>di</strong>verse scale.Riqualificare deve avere un senso anche all’interno delle procedure interneall’Ente sia nell’arte del progettare (esaltando le elevatissime professionalitàpresenti nei settori dell’ingegneria e della geologia applicata)che in quella dell’eseguire (ponendo in essere nuovi, innovativi ed efficacisistemi <strong>di</strong> <strong>con</strong>trollo <strong>di</strong> qualità delle opere, a qualunque titolo, realizzatedall’Ente, al fine <strong>di</strong> assicurare il massimo ren<strong>di</strong>mento nel tempodelle risorse impiegate mirando ad una sempre maggiore sicurezza).L’in<strong>di</strong>rizzo è analogo a quanto già messo in evidenza dall’Ente nellaformulazione del Piano <strong>di</strong> Sviluppo Socio E<strong>con</strong>omico (PSSE), laddovesi impegna a svolgere azioni forti ed efficaci nell’ambito delle problematichesottese dal rischio idrogeologico cui anche questa <strong>Provincia</strong> è pericolosamenteesposta.6.6.1 Inquadramento della rete infrastrutturaleIl ruolo nodale svolto dalla provincia etnea nel sistema dei trasporti èfacilmente evidenziabile allorché si analizza la <strong>di</strong>retta <strong>con</strong>nessione tra ilterritorio e la <strong>di</strong>stribuzione spaziale degli spostamenti dall’interno <strong>di</strong> esso.In particolare, l’assetto infrastrutturale <strong>di</strong> gran parte della Sicilia O-rientale si sviluppa in maniera ra<strong>di</strong>ale rispetto al territorio etneo se<strong>con</strong>doalcune specifiche <strong>di</strong>rettrici principali <strong>di</strong> mobilità terrestre, che garantis<strong>con</strong>ol’interazione <strong>con</strong> le altre province siciliane, nonché il collegamentotra i tre <strong>di</strong>fferenti comparti territoriali in cui viene tra<strong>di</strong>zionalmenteripartito l’intero territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania(area metropolitana <strong>di</strong> Catania, area pedemontana – ionica, area del calatino).Nello specifico, si in<strong>di</strong>viduano le seguenti <strong>di</strong>rettrici principali <strong>di</strong> mobilitàterrestre, per ognuna delle quali si è analizzato il sistema viario caratterizzantel’ambito sovra-provinciale e quello <strong>di</strong> interesse per la mobilitàall’interno della provincia etnea: <strong>di</strong>rettrice ionica: si sviluppa soprattutto lungo il litorale ionico ed èdelimitata a nord e a sud, rispettivamente, dai territori provinciali<strong>di</strong> Messina e Siracusa. Interagisce <strong>con</strong> essa, trasversalmente,la mobilità pendolare dell’area metropolitana catanese (da e perla zona Etna-sud) e quella perietnea, attorno al vulcano Etna, daCatania a Riposto per Misterbianco, Paternò, Adrano, Bronte,Randazzo, Linguaglossa; oltre alla mobilità verso il capoluogoetneo è rilevante quella <strong>di</strong> collegamento col messinese e col siracusano; <strong>di</strong>rettrice est-ovest: garantisce il collegamento <strong>con</strong> il centro e la parteoccidentale dell’isola, caratterizzata dalla forte attrazione e-sercitata da Catania e da Palermo; <strong>di</strong>rettrice nord-est/sud-ovest: garantisce il collegamento tra il capoluogoe l’area del calatino, che va dal mar Jonio alle province <strong>di</strong>Ragusa e Caltanissetta.Le principali infrastrutture stradali sono <strong>di</strong>sposte lungo le <strong>di</strong>rettrici <strong>di</strong>cui sopra. In particolare, relativamente alla <strong>di</strong>rettrice ionica si in<strong>di</strong>viduanoessenzialmente i seguenti assi: l’autostrada A18 è l’itinerario costiero da Messina a Catania,prosegue sulla Tangenziale <strong>di</strong> Catania nonché, ra<strong>di</strong>almente, sulviale Me<strong>di</strong>terraneo <strong>con</strong>sentendo la penetrazione in città. La suaprosecuzione è rappresentata, lungo ed oltre la tangenziale,dall’autostrada Catania – Siracusa – Gela, in atto in esercizio finoa Rosolini. Il ruolo <strong>di</strong> questa infrastruttura è quello <strong>di</strong> <strong>con</strong>sentirespostamenti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a-lunga percorrenza lungo la fasciaionica garantendo un rapido collegamento tra i centri localizzatilungo la costa e il gateway <strong>di</strong> uscita/entrata rappresentato dalloStretto <strong>di</strong> Messina; la Tangenziale aggira Catania lungo un arco a nord e ovest collegandol’autostrada A18 proveniente da Messina all’autostradaA19 <strong>di</strong>rezione Palermo, nonché all’autostrada Catania - Siracusa.Si tratta <strong>di</strong> un asse <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione per destinazioni interneed esterne al perimetro del capoluogo etneo, <strong>con</strong>sentendo lapenetrazione verso il centro <strong>di</strong> Catania, il raggiungimento deipaesi etnei, <strong>di</strong> Misterbianco e della SS 121 per Paternò, della SS417 per Caltagirone e Gela, e della zona industriale. Consenteanche <strong>di</strong> proseguire sull’asse dei servizi verso i quartieri sudovest,l’aeroporto, la Plaia ed il porto; la SS 114 costeggia integralmente le città costiere, collegandoMessina a Siracusa. A seguito dell’apertura della autostrada Catania-Siracusa,<strong>di</strong> fatto, ne viene utilizzata praticamente solo laporzione a nord <strong>di</strong> Catania, che si <strong>con</strong>figura come un asse ad altotraffico, <strong>con</strong> una corsia a sezione variabile per senso <strong>di</strong> marcia.È utilizzata per spostamenti <strong>di</strong> breve-me<strong>di</strong>a percorrenza inquanto attraversa (o è a<strong>di</strong>acente a) molti centri abitati. I flussiraggiungono picchi anche <strong>con</strong>siderevoli (circa 40.000 veicoli


pagina 36 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano della mobilitàequivalenti/giorno) nel tratto Acireale-Catania, segno della rilevantepolarizzazione del capoluogo; la SS 121 collega Catania a Misterbianco e Paternò, e risulta essereaccessibile dalla cir<strong>con</strong>vallazione o dalla tangenziale. È caratterizzatada elevati volumi <strong>di</strong> traffico provenienti sia dai comuniche si trovano nelle vicinanze del percorso sia da parte <strong>di</strong>quelli presenti sul versante occidentale del vulcano Etna; la SS 284 collega <strong>di</strong>rettamente Paternò ad Adrano ed ha una rilevantefunzione <strong>di</strong> penetrazione verso i comuni limitrofi; la SS 120 collega Randazzo al mare <strong>di</strong> Fiumefreddo <strong>di</strong> Siciliapassando per Linguaglossa e Pie<strong>di</strong>monte Etneo.Le principali infrastrutture stradali <strong>di</strong>sposte lungo la <strong>di</strong>rettrice est-ovesthanno una prevalente funzione <strong>di</strong> collegamento tra le aree esterne e laprovincia etnea. In tal senso, è fondamentale il ruolo dell’AutostradaA19 Catania – Palermo, caratterizzata da un andamento ra<strong>di</strong>ale rispettoal capoluogo etneo. Invece, risulta essere <strong>di</strong> gran lunga minore la mobilitàlungo la SS 288 che collega comuni del catanese quali Castel <strong>di</strong> Ju<strong>di</strong>cae Raddusa e l’area ennese <strong>di</strong> Piazza Armerina.Per quanto riguarda la <strong>di</strong>rettrice nord-est / sud-ovest le infrastruttureprinci-pali sono: la SS 417 che collega, in <strong>di</strong>rezione sudovest, l’area metropolitana<strong>di</strong> Catania <strong>con</strong> il bacino provinciale del Calatino, facente capoal comune <strong>di</strong> Caltagirone, e, verso la provincia nissena, <strong>con</strong>il territorio <strong>di</strong> Gela; le SS 194 e 514 che costituis<strong>con</strong>o l’unico collegamento <strong>di</strong>rettotra i capoluoghi <strong>di</strong> Catania e Ragusa; la SS 385 e soprattutto la SS 194 sono a servizio degli altri comuni(Vizzini, Lico<strong>di</strong>a, Scor<strong>di</strong>a) dell’area. È utile registrare lapresenza <strong>di</strong> vari tronchi stradali statali che collegano detti comunie la SS 514 (Ragusa – Catania) a Caltagirone (SS 124; SS683) e la prosecuzione delle SS 194 e 124 in <strong>di</strong>rezione Ragusa,Mo<strong>di</strong>ca, Noto. la SS 192 rappresenta il collegamento Enna-Catania ma, sviluppandosiquasi parallelamente all’autostrada A19, è caratterizzatada bassi volumi <strong>di</strong> traffico. Tale asse svolge soprattutto unafunzione <strong>di</strong> tipo locale <strong>con</strong>sentendo l’accesso alle aree a<strong>di</strong>acentiin cui si svolgono in pre<strong>valenza</strong> attività <strong>di</strong> tipo agricolo.Nell’ambito del territorio catanese, oltre a quanto già esposto in riferimentoalle <strong>di</strong>rettrici principali <strong>di</strong> mobilità, si evidenzia il ruolo <strong>di</strong> alcuniassi viari <strong>di</strong> accesso all’area urbana: L’A18 <strong>di</strong>r (ex viale Me<strong>di</strong>terraneo) rappresenta un asse <strong>di</strong> penetrazioneurbana a due corsie per senso <strong>di</strong> marcia che <strong>con</strong>senteinoltre la <strong>con</strong>nessione del centro urbano <strong>con</strong> i paesi etnei; la cir<strong>con</strong>vallazione della città <strong>di</strong> Catania è un’arteria urbana adoppia carreggiata <strong>con</strong> la funzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione nonché <strong>di</strong>scavalcamento settentrionale della città. Collega il lungomare eSS 114 alla SS 121 ed alla tangenziale; il Lungomare della città <strong>di</strong> Catania è un’arteria litoranea urbanache riceve il traffico veicolare proveniente dalla SS114 sia in <strong>di</strong>rezioneMessina che Siracusa. Risulta essere tuttora in itinere laparziale mo<strong>di</strong>fica del tracciato; l’Asse attrezzato è finalmente in fase <strong>di</strong> completamento così dapoter assumente una funzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione urbana a ponente<strong>di</strong> Catania in relazione alla A19 e alla A18; l’Asse dei servizi è un elemento ra<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> penetrazione che siestende dalla Tangenziale ovest al Faro Biscari e, infine, all’areaportuale. Tale infrastruttura risulta utile per il raggiungimentodell’aeroporto ed è previsto che serva tramite opportuni raccor<strong>di</strong>sia l’interporto che il Centro agroalimentare; alcune strade provinciali, che <strong>con</strong> <strong>di</strong>mensione trasversale e tortuositàmolto <strong>di</strong>fferenti tra loro, formano sul territorio un reticoloutile sia per il collegamento <strong>con</strong> i centri più gran<strong>di</strong> sia perimmettersi nelle <strong>di</strong>rettrici principali <strong>di</strong> mobilità.Importante <strong>con</strong>tributo all’armatura infrastrutturale dell’area in analisidovrebbe essere attribuito alla rete ferroviaria, che tuttavia nel territoriosiciliano presenta attualmente notevoli carenze nell’offerta del servizio.In particolare, le tratte ferroviarie siciliane incluse nella rete SNIT attualesono le seguenti: Messina-Catania-Siracusa; Messina-Palermo; Siracusa-Ragusa-Gela.Per le prime due tratte il PGTL ha previsto appositiinterventi, che riguardano esclusivamente opere già avviate, sulla relazioneNapoli-Battipaglia-Reggio Calabria-Messina-Palermo in prosecuzionedella dorsale Torino-Milano-Roma-Napoli e sulla <strong>di</strong>ramazioneMessina-Catania-Siracusa, associando ad essi un elevato livello <strong>di</strong> priorità,in quanto, se<strong>con</strong>do tale analisi, “in loro assenza il sistema <strong>di</strong> trasportoferroviario non sarebbe in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare al 2010 gli incrementi<strong>di</strong> traffico tendenziale <strong>con</strong>ducendo, per carenza <strong>di</strong> capacità, ad un ulterioresquilibrio della ripartizione modale a favore della strada”.Fanno parte della rete ferroviaria transeuropea TEN i collegamentiMessina-Palermo-Trapani e Messina-Catania-Siracusa-Agrigento; latratta Messina-Palermo è pianificata come linea ad alta velocità (<strong>di</strong>rettiva96/48 EU). La Sicilia è esclusa dalla «Rete ferroviaria transeuropeaper il trasporto <strong>di</strong> merci» (TERFN) la cui costituzione è prevista dalla<strong>di</strong>rettiva comunitaria 2001/12/CE; fa invece parte del progetto Trans-European Railway (TER) dell’UNECE (United Nations E<strong>con</strong>omicCommission for Europe) che coinvolge 16 paesi dell’Europa centrale,orientale e sud-orientale (tra cui in UE Austria, Grecia e Italia), finalizzatoallo sviluppo <strong>di</strong> una coerente infrastruttura <strong>di</strong> trasporto ferroviarioe combinato. (Non è invece coinvolta dal progetto parallelo TEM, reteautostradale).In tale <strong>con</strong>testo è sempre più evidente la necessità, avvertita e compresaanche dalla pianificazione <strong>di</strong> RFI, <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare l’asse terminale del corridoioBerlino-Palermo (la tratta Messina-Palermo) utilizzando <strong>con</strong>priorità le risorse <strong>di</strong>sponibili per il collegamento qualificato della trattaMessina-Catania-Palermo così da poter avvicinare l’asse <strong>di</strong> svilupporappresentato dal corridoio a gran parte dei poli attrattori/generatoridell’isola.Le carenze della rete infrastrutturale ferroviaria si rilevano sia lungo ledue dorsali tirrenica e ionica sia nelle linee <strong>di</strong> interesse regionale (ad e-sempio soltanto poco più 50% della rete siciliana è elettrificata, <strong>con</strong>troil 63% circa del dato nazionale). In particolare, le maggiori criticitàdell’offerta attuale sono rappresentate dalla saturazione sulla <strong>di</strong>rettriceEst siciliana nel tronco Catania-Messina e dalla saturazione sulla <strong>di</strong>rettriceEst-Ovest nel tronco Cefalù-Fiumetorto.In un <strong>con</strong>fronto <strong>con</strong> la dotazione infrastrutturale nazionale è necessario<strong>di</strong>stinguere tra rete a doppio ed a singolo binario per poter cogliere apieno il ritardo infrastrutturale siciliano. Infatti, <strong>con</strong>frontando i dati relativiall’estensione delle rete complessiva su superficie e su popolazione,Sicilia e Italia centro-settentrionale presentano valori simili; <strong>con</strong>frontandoperò i soli dati relativi al doppio binario i valori <strong>di</strong>vergonosensibilmente.Le potenzialità della rete ferroviaria, in termini <strong>di</strong> estensione, vengonovanificate dalle inefficienze funzionali dell’infrastruttura, tra cui emergeparticolarmente grave il problema della limitazione in altezza delle sagome,che incide pesantemente sulle possibilità del trasporto combinato.strada-ferrovia ed in generale sullo sviluppo della domanda merci.La rete SNIT italiana è complessivamente caratterizzata da sagomeammissibili che <strong>con</strong>sentono il trasporto <strong>di</strong> <strong>con</strong>tainer e casse mobili tra<strong>di</strong>zionali.Le principali <strong>di</strong>rettrici europee sono attrezzate <strong>con</strong> sagome <strong>di</strong>classi ancora maggiori e la tendenza del mercato intermodale ferroviamareè quella <strong>di</strong> utilizzare <strong>con</strong>tainer high cube. In Sicilia, le tratte SNITMessina Palermo e Messina Catania Siracusa ammettono il traffico tra<strong>di</strong>zionale,ma esistono parti <strong>di</strong> rete ancora non classificate (Siracusa-Ragusa-Gela) e quin<strong>di</strong> non percorribili in termini <strong>di</strong> sagoma merci.Come nel caso dei principali assi stradali, anche in ambito ferroviario lepiù rilevanti infrastrutture sono <strong>di</strong>sposte lungo le <strong>di</strong>rettrici sopra specificate.In particolare, in corrispondenza della <strong>di</strong>rettrice ionica, è presentela ferrovia Messina-Siracusa. Tale infrastruttura è interamente elettrificatapresentando lunghi tratti a doppio binario, ad eccezione dei segmentiGiampilieri-Fiumefreddo, Catania Ognina-Catania C.le (questo incorso <strong>di</strong> costruzione), Catania Zurria–Catania Acquicella, Catania Bicocca-Targia (quasi l’intero collegamento <strong>con</strong> Siracusa). La tratta ferroviariain questione fa parte delle linee “commerciali” <strong>di</strong> <strong>valenza</strong> nazionaledella RFI ed è utilizzata sia per il trasporto <strong>di</strong> merci (lo scalo <strong>di</strong>Bicocca è tra i più importanti per i trasferimenti “a treno completo”),che per il trasporto passeggeri <strong>di</strong> lunga percorrenza (per il resto d’Italia)e, in minima parte, per collegamenti in ambito locale-regionale. Tale lineaprosegue da Siracusa fino a Gela, presentando caratteristiche (linea


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctnon elettrificata ed a singolo binario) poco associabili ad un servizioferroviario efficiente.A <strong>con</strong>ferma <strong>di</strong> un ruolo del trasporto su ferro se<strong>con</strong>dario rispetto aquello su gomma, la frequentazione giornaliera me<strong>di</strong>a (passeggeri salitie <strong>di</strong>scesi) della stazione <strong>di</strong> Catania centrale è pari a circa solo 4.000 unità;i treni instradati giornalmente nella tratta Catania-Messina sono circa20 <strong>di</strong> lunga percorrenza, 30 regionali-locali, 30 merci ben al <strong>di</strong> sotto dellepotenzialità della tratta; gli spostamenti per motivi <strong>di</strong> lavoro verso ilcapoluogo e <strong>con</strong> origine all’esterno dell’area comunale <strong>di</strong> Catania avvengononell’86% dei casi <strong>con</strong> auto privata e solo nel 2% dei casi coltreno (Rif.: Schema <strong>di</strong> massima del Piano territoriale provinciale dellaprov. <strong>di</strong> Catania).Per quanto riguarda la <strong>di</strong>rettrice est-ovest, <strong>con</strong> riferimento alle infrastruttureferroviarie, si evidenzia la presenza <strong>di</strong> un semplice binario elettrificatoche da Catania – Bicocca si <strong>di</strong>rige verso Caltanissetta Xirbi, sulquale si muovono sia treni locali che treni <strong>di</strong> collegamento nazionale.Ad oggi l’importanza <strong>di</strong> tale linea ferroviaria in termini <strong>di</strong> passeggeritrasportati è minimale, infatti il numero totale dei passeggeri (saliti e <strong>di</strong>scesi)alla stazione <strong>di</strong> Catania Centrale è pari a circa 260 unità al giornosu <strong>con</strong>vogli provenienti da Palermo e pari ad altrettanto su <strong>con</strong>vogliprovenienti da Agrigento.Infine, <strong>con</strong> riferimento alla <strong>di</strong>rettrice nord-est / sud-ovest si sviluppa latratta ferroviaria Catania – Gela. Più in dettaglio: provenendo da Catania,superato il bivio della stazione <strong>di</strong> Lentini - <strong>di</strong>ramazione si procedeinoltrandosi nel territorio dell’area del calatino <strong>con</strong> un percorso assaitortuoso, <strong>con</strong> stazioni quasi sempre ben lontane dai centri abitati, sino agiungere a Caltagirone ed infine Gela. L’intera tratta ferroviaria non èelettrificata e, inoltre, l’utenza risulta essere abbastanza limitata (arrivanoa Catania Centrale, dopo aver percorso segmenti <strong>di</strong> questa linea, circa450 passeggeri/giorno) e <strong>di</strong>stribuita non uniformemente: maggiore,per il traffico <strong>di</strong> studenti e pendolari, tra Scor<strong>di</strong>a e Catania e tra Caltagironeed il nisseno (a causa della presenza del polo <strong>di</strong> attrazione dellazona industriale <strong>di</strong> Gela), minore lungo il tratto interme<strong>di</strong>o per <strong>di</strong>versimotivi: il basso livello <strong>di</strong> prestazione della linea in questione; la prossimità<strong>con</strong> le SS 385 e 194; l’ubicazione delle stazioni, quasi tutte lontanedai centri abitati (allocate, all’inizio del ‘900, in modo tale da essere <strong>di</strong>supporto alla attività agricola).In corrispondenza della <strong>di</strong>rettrice perietnea è <strong>di</strong>sposta la ferrovia Circumetnea.In origine, si trattava <strong>di</strong> una linea ferroviaria ad anello aperto(a scartamento ridotto) che da Catania “girando attorno” all’Etna arrivavasino al mare <strong>di</strong> Riposto. Ad oggi è stata effettuata la trasformazionein linea metropolitana da Catania–Stazione C.le/Porto a Catania–Borgo ed è in corso <strong>di</strong> realizzazione la tratta da Catania–Stazione C.le aCatania–Piazza Stesicoro nonché la tratta da Catania–Borgo a Catania–Nesima; si sta inoltre provvedendo ad allungare il tracciato metropolitanoda Catania–Nesima fino a Catania–Misterbianco ed ad ammodernarela tratta fino a Paternò <strong>con</strong> la realizzazione del doppio binario,nonché la successiva tratta Paternò – Biancavilla – Adrano.Si prevede, infine, <strong>di</strong> potenziare la parte restante del tracciato sino a Riposto.Attualmente, si registra nella tratta urbana <strong>di</strong> Catania, quasi deltutto a doppio binario, elettrificata e a scartamento or<strong>di</strong>nario, un esercizio<strong>con</strong> una frequenza nel passaggio dei <strong>con</strong>vogli pari a 15 minuti e, nelresto del tracciato, dove attualmente vi è un binario unico a scartamentoridotto e non elettrificato, un esercizio caratterizzato da una frequenzame<strong>di</strong>a <strong>di</strong> un <strong>con</strong>voglio ogni ora circa. L’attuale numero <strong>di</strong> utenti èmaggiore lungo la tratta in ambito metropolitano anche se, tuttavia, risultaessere piuttosto basso a causa del mancato inserimento della stessain una rete integrata <strong>di</strong> trasporto pubblico.Il quadro infrastrutturale è stato completato in fase <strong>di</strong> definizione del<strong>Quadro</strong> Conoscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> Strutturale (QCS) da quanto emersoin termine <strong>di</strong> progettazione, programmazione e pianificazione dall’au<strong>di</strong>tche ha interessato la maggior parte degli enti attori della mobilità delterritorio, così come riportato nella carta <strong>di</strong> sintesi delle infrastrutturedei trasporti per l’intera provincia (Tavola 2) e per i tre raggruppamenti<strong>di</strong> riferimento (Tavola 2.1, Tavola 2.2, Tavola 2.3).6.6.2 Analisi delle criticitàLa <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania lungo il percorso d’avvicinamento alpresente quadro propositivo ha redatto numerosi stu<strong>di</strong>, piani e progettiin ognuno dei quali sono <strong>con</strong>tenute ed esplicitate approfon<strong>di</strong>te analisidelle criticità relative ad ognuna delle aree d’intervento ed a questi elaborati,già introdotti nell’ambito del quadro <strong>con</strong>oscitivo, si rimanda, perun maggiore approfon<strong>di</strong>mento degli aspetti tecnico scientifici, il lettoreinteressato, segnalando in particolare quelli che maggiormente hannocaratterizzato ed informato questo Piano: Analisi dei flussi veicolari; Piano dei parcheggi scambiatori privato/pubblico e pubblico/pubblico; Piano <strong>di</strong> Bacino del Trasporto Pubblico Locale; Stu<strong>di</strong>o per un Sistema <strong>di</strong> Trasporto Pubblico Metropolitano Catanese; Analisi dei collegamenti area metropolitana Catanese – Calatino; Sistema della viabilità ad ovest <strong>di</strong> Catania; Piano dell’Intermodalità; Piano della Mobilità esteso alla piattaforma multimodale dellaSicilia Sud-Orientale; Progetto Territorio.In quest’ultimo, soprattutto, <strong>con</strong>fermando l’ampiezza dell’area trasportisticasottesa da Catania, si è affrontato in maniera esaustiva e scientificamenterigorosa il complesso delle criticità emerse dall’analisi del <strong>con</strong>testoriguardante tutta la piattaforma Tirreno-Jonica nella quale Cataniaassicura la centralità funzionale per ognuno dei mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> trasporto dallagomma al ferro, dal cielo al mare, operando la simulazionedell’interazione domanda/offerta me<strong>di</strong>ante il calcolo dei flussi <strong>di</strong> trafficosulle <strong>di</strong>verse componenti del sistema pervenendo al calcolo delleprestazioni e degli impatti del sistema <strong>di</strong> trasporto.In tale fase sono state dapprima analizzate le criticità <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione deipoli attrattori/generatori territoriali e logistici, nonché delle porte <strong>di</strong> ingresso/uscitadella piattaforma tirrenico-jonica me<strong>di</strong>ante una misuratemporale della facilità <strong>con</strong> cui un determinato nodo della rete è raggiungibileo della facilità <strong>con</strong> cui da detto nodo si raggiungono tutti glialtri no<strong>di</strong> della rete stessa. La Figura 6 evidenzia le potenzialità <strong>di</strong> taletipo <strong>di</strong> analisi, in riferimento ad esempio all’accessibilità al polo <strong>di</strong> Catania.Il colore degli assi del grafo <strong>di</strong> rete fornisce un riferimento suitempi <strong>di</strong> accessibilità al polo <strong>di</strong> riferimento: quanto più è scuro, tantomaggiore è il tempo per raggiungere lo specifico attrattore.Figura 6: Mappa dell’accessibilità alla città <strong>di</strong> CataniaTale tipo <strong>di</strong> analisi è stata affiancata dalla valutazione dei livelli <strong>di</strong> saturazioneche caratterizzano gli assi stradali (cfr. Figura 7).


pagina 38 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano della mobilitàQueste criticità sono state raggruppate per componente nella seguentetabella riassuntiva, nella quale sono in campo bianco quelle <strong>di</strong>rettamenteriguardanti Catania e la sua <strong>Provincia</strong>.Tabella 4: Criticità del sistema dei trasportiFigura 7: Livelli <strong>di</strong> criticità sulla rete stradaleLe informazioni fornite dall’elaborazione del modello <strong>di</strong> rete hannopermesso <strong>di</strong> evidenziare criticità evidenti del sistema infrastrutturaledella territorio. A tali evidenze sono state poi affiancate criticità “nonfacilmente calcolabili”. Ad esempio è importante evidenziare come lacriticità <strong>di</strong> un asse in termini <strong>di</strong> livello <strong>di</strong> servizio non può essere associataunicamente all’entità dei flussi che in esso circolano, essendo principalmentelegata anche alla percentuale <strong>di</strong> veicoli commerciali che caratterizzanotali flussi, alle caratteristiche plano-altimetriche dell’asse, alnumero <strong>di</strong> intersezioni ed accessi. Allo stesso modo risulta <strong>di</strong>fficile coglieresolo <strong>con</strong> il modello l’insufficienza funzionale <strong>di</strong> uno svincolo o <strong>di</strong>una tratta ferroviaria.ComponenteAriaConnettivitàFerroviaLogisticaMareTPLViabilitàCriticitàContinuità nel sod<strong>di</strong>sfacimento dell'incremento della domanda <strong>di</strong> trasportoaereo dell'Aeroporto <strong>di</strong> CataniaMancata attuazione <strong>di</strong> interventi infrastrutturali a completamento delle operegià eseguite presso l'Aeroporto <strong>di</strong> ComisoMancanza <strong>di</strong> una Integrazione funzionale e infrastrutturale Comiso - FontanarossaMancanza <strong>di</strong> integrazione funzionale tra il Porto <strong>di</strong> Catania ed il Porto <strong>di</strong> Augustaper la gestione del traffico commercialeScarsa accessibilità alla città <strong>di</strong> CataniaAccessibilità non sufficiente alla fascia pedemontana nord ovest <strong>di</strong> CataniaInsufficienza funzionale delle tratte ferroviarie <strong>di</strong> lunga percorrenzaMancanza <strong>di</strong> una Integrazione funzionale e infrastrutturale Comiso - FontanarossaCarenza <strong>di</strong> infrastrutture per la mobilità turistica nell'area <strong>di</strong> CataniaScarsa integrazione infrastrutturale dell'aeroporto <strong>di</strong> ComisoAccessibilità non sufficiente alla fascia pedemontana ovest <strong>di</strong> CataniaAssenza <strong>di</strong> un collegamento <strong>di</strong>retto fra il Porto <strong>di</strong> Pozzallo e l'aeroporto <strong>di</strong>ComisoAssenza <strong>di</strong> una bretella <strong>di</strong> raccordo ferroviario <strong>con</strong> le aree portuali <strong>di</strong> PozzalloAssenza <strong>di</strong> un collegamento ferroviario <strong>di</strong>retto fra gli aeroporti <strong>di</strong> Comiso eFontanarossaProblemi <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione dell'Interporto <strong>di</strong> Catania <strong>con</strong> il sistema <strong>di</strong> infrastrutturenel territorioNecessità <strong>di</strong> aree delocalizzate per la logistica a scala regionaleAssenza <strong>di</strong> scali merci nell'area tra Ragusa e PozzalloAssenza <strong>di</strong> una struttura logistica <strong>con</strong>nessa alla linea ferroviaria, lungo l'assejonico-tirrenico, ed all'aeroporto dello Stretto.Mancanza <strong>di</strong> integrazione funzionale tra il Porto <strong>di</strong> Catania ed il Porto <strong>di</strong> Augustaper la gestione del traffico commercialeCarenza <strong>di</strong> infrastrutture per la mobilità turistica nell'area <strong>di</strong> CataniaNecessità <strong>di</strong> completamento delle opere portuali già eseguite nell'area <strong>di</strong> PozzalloScarsa accessibilità alla città <strong>di</strong> CataniaMancanza <strong>di</strong> collegamento efficiente dell'Aeroporto <strong>di</strong> Fontanarossa <strong>con</strong> ilsistema del trasporto pubblico localeSistema <strong>di</strong> TPL urbano nella città <strong>di</strong> Catania poco competitivoInsufficienza funzionale delle tratte ferroviarie <strong>di</strong> lunga percorrenzaScarsa <strong>con</strong>nettività tra Enna Bassa ed Enna AltaScarsa accessibilità alla città <strong>di</strong> CataniaAccessibilità non sufficiente alla fascia pedemontana nord ovest <strong>di</strong> CataniaIndeguatezza del collegamento dell'area del Calatino <strong>con</strong> le principali infrastruttureLivelli <strong>di</strong> servizio non adeguati del collegamento stradale Catania - RagusaMancanza <strong>di</strong> una Integrazione funzionale e infrastrutturale Comiso - FontanarossaLivelli <strong>di</strong> servizio non adeguati della Tangenziale <strong>di</strong> CataniaCollegamento non adeguato tra la Tangenziale <strong>di</strong> Catania e l'Asse dei serviziScarsa integrazione infrastrutturale dell'aeroporto <strong>di</strong> ComisoScarsa integrazione infrastrutturale tra i porti <strong>di</strong> Catania ed Augusta e carenzadella retroportualità territorialeCarenza in alcuni collegamenti sovraprovincialiScarsa accessibilità dell'area Etna sud alla città <strong>di</strong> CataniaCarenza nei collegamenti tangenziali alla città <strong>di</strong> CataniaAccessibilità non sufficiente alle aree della logisticaInsufficienza funzionale dei collegamenti tra la rete primaria e quella principale/se<strong>con</strong>dariaScarsa accessibilità alla costa jonica nel tratto Riposto-CalatabianoCarenza del collegamento longitu<strong>di</strong>nale tra la costa meri<strong>di</strong>onale e quella tirrenicasettentrionale della SiciliaCarenza nei collegamenti tangenziali alla città <strong>di</strong> EnnaScarsa accessibilità alla città <strong>di</strong> EnnaInsufficienza dei collegamenti stradali <strong>con</strong> l'aeroporto <strong>di</strong> ComisoFigura 8: Rappresentazione grafica delle criticitàCon tale presupposto si è proceduto ad in<strong>di</strong>viduare, così come rappresentatonella Figura 8 le criticità che caratterizzano lo scenario dello stato<strong>di</strong> fatto del sistema infrastrutturale della Sicilia Orientale nei due sistemi(stradale e ferroviario) che caratterizzano l’armatura <strong>di</strong> collegamentotra i poli attrattori/generatori del territorio e tra questi e i gateway<strong>di</strong> inter<strong>con</strong>nessione <strong>con</strong> i corridoi della mobilità nazionale ed internazionale.Appare evidente come la chiave <strong>di</strong> volta del sistema delle criticità sial’accessibilità (ve<strong>di</strong> Piano Urbano della Mobilità esteso alla piattaformamultimodale della Sicilia sud-orientale - Prof. Ing. M. Ignaccolo) nonpiù intesa come “semplice misura spazio – temporale della facilità <strong>con</strong>cui un determinato nodo <strong>di</strong> una rete è raggiungibile o della facilità <strong>con</strong>cui da detto nodo si raggiungono tutti gli altri no<strong>di</strong> della rete stessa” macome elemento inelu<strong>di</strong>bile che “influenza le decisioni localizzative <strong>di</strong>residenti e attività sul territorio e, <strong>di</strong> <strong>con</strong>seguenza, induce cambiamentinell’uso del territorio”.Le analisi fin qui <strong>con</strong>dotte in merito all’accessibilità complessiva dellaprovincia <strong>di</strong> Catania, rendono evidente come: “Le decisioni sull’uso del territorio vengono prese, i progettiapprovati e applicati senza alcuna <strong>con</strong>siderazione verso il tra-


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctsporto pubblico, come se l’automobile fosse l’unico modo <strong>di</strong>trasporto possibile” (Beimborn et al., 1991) avendo quin<strong>di</strong> scarsa<strong>con</strong>siderazione delle modalità <strong>di</strong> trasporto alternative all’auto; “architetti ed urbanisti che raramente pensano al trasporto pubblico”ed “ingegneri che raramente pensano allo sviluppo delterritorio” (Beimborn et al., 1991) e ciò si traduce nell’assenza<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento tra le politiche dei trasporti e <strong>di</strong> land-use.Nonostante l’evidente interrelazione tra il sistema <strong>di</strong> trasporto el’evoluzione del sistema urbano, nella pratica, la pianificazione dei trasportie la pianificazione urbanistica seguono due strade <strong>di</strong>stinte: per la pianificazione dei trasporti, l’assetto del territorio esistentee futuro rappresenta un input per la programmazionedell’offerta <strong>di</strong> trasporto (si esamina l’influenza del sistema attivitàsulla generazione della domanda); la pianificazione urbanistica spesso accetta passivamente il progettodel sistema <strong>di</strong> trasporto come vincolo esterno dal piano enon come elemento fondante da coor<strong>di</strong>nare <strong>con</strong> la <strong>di</strong>stribuzionefutura dell’uso del suolo.È evidente quin<strong>di</strong> la necessità <strong>di</strong> definire approcci e meto<strong>di</strong> rivolti aduna forma più collaborativa e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione tra le strategie urbanistichee quelle trasportistiche. Si parla infatti <strong>di</strong> pianificazione integrataTrasporti-Territorio, che operi per “obiettivi” e non per “aree <strong>di</strong> competenza”.Le strategie e le azioni integrate per raggiungere scenari “desiderati”devono scaturire da un’attenta valutazione dei processi <strong>di</strong> mutamentodel sistema trasporti-territorio. A tal fine, è necessario prevedere gli impatti<strong>di</strong> politiche, strategie ed interventi e <strong>con</strong>frontare le eventuali opzioniprima <strong>di</strong> scegliere l’alternativa migliore.Se<strong>con</strong>do le comuni definizioni, per mobilità si intende la possibilità <strong>di</strong>spostarsi o <strong>di</strong> essere spostato, mentre l’accessibilità in<strong>di</strong>ca l’essere raggiungibile.Non sempre le politiche volte all’aumento della mobilità indu<strong>con</strong>ol’aumento dell’accessibilità.Questo tema va assumendo sempre più rilievo nell’ambito dei processi<strong>di</strong> pianificazione territoriale, dato il suo stretto legame <strong>con</strong> lo svilupposocio-e<strong>con</strong>omico <strong>di</strong> una regione, in quanto è necessario stu<strong>di</strong>arel’impatto che nuove infrastrutture <strong>di</strong> trasporto possono avere sul territorioe sulle reti e<strong>con</strong>omico-spaziali.L’accessibilità è un in<strong>di</strong>catore fondamentale in quanto rappresenta unamisura della facilità o potenzialità <strong>di</strong> fruizione <strong>di</strong> un dato bene o servizioseparato spazialmente. Accessibilità può e deve <strong>di</strong>venire efficace intermodalitàladdove fino ad oggi molte infrastrutture e molti servizivengono ideati in maniera autonoma e spesso avulsa da un unico progettoche li ricomprenda in una visione unica <strong>di</strong> sistema.6.6.3 Linee strategicheLa <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania, in forte <strong>con</strong>tinuità <strong>con</strong> quanto sinora sviluppato,intende assumere un ruolo centrale <strong>di</strong> <strong>valenza</strong> sovra-territoriale, nellescelte relative all’integrazione delle politiche infrastrutturali, <strong>con</strong> particolareriferimento alle reti <strong>di</strong> mobilità e trasporti, <strong>con</strong> le politiche <strong>di</strong>sviluppo.Tali reti, che integrano elementi materiali, come tronchi stradali, lineeferroviarie e poli aeroportuali, ad altri immateriali, costituiti da servizi <strong>di</strong>trasporto, aspetti organizzativi e gestionali e sistemi tecnologici, costituis<strong>con</strong>ol’armatura infrastrutturale del territorio provinciale e sovraprovinciale.Le strategie <strong>di</strong> intervento in<strong>di</strong>viduate nel presente piano sono state definitea partire da una visione d’insieme, da cui sono emerse potenzialitàe criticità del sistema dei trasporti del territorio. Sempre in un’ottica <strong>di</strong>costante sviluppo dell’integrazione multimodale, le strategie in<strong>di</strong>viduaterispondono al principio della ricucitura dell’area attraverso un sistemainfrastrutturale in grado <strong>di</strong> <strong>con</strong>nettersi ai poli attrattori e generatori territorialie logistici.L’approccio fondante degli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> intervento proposti, rifacendosia quanto ipotizzato nel Piano <strong>Regionale</strong> Siciliano dei Trasporti e dellaMobilità, è quello della creazione <strong>di</strong> sistemi integrati sotto il profiloamministrativo, logistico e funzionale tra i poli d’eccellenza della retedei trasporti che costituisce il territorio in analisi.In tale <strong>con</strong>testo, prima <strong>di</strong> elencare le strategie specifiche è importanterichiamare gli obiettivi che il Piano Direttore in<strong>di</strong>ca per perseguire ilsuperamento delle criticità che penalizzano il sistema trasportistico inSicilia:Tabella 5: In<strong>di</strong>rizzi del Piano Direttore dei Trasporti della Regione Sicilia.in<strong>di</strong>rizzo strada ferrovia mare ariaFavorire il collegamento veloce EST-OVEST <strong>di</strong>passeggeri e merci sia su ferro che su gomma;X XFavorire un sistema <strong>di</strong> inter<strong>con</strong>nessione NORD-SUDX XFavorire nelle aree metropolitane la realizzazione<strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> trasporto leggero su ferro, ra<strong>di</strong>almente,dalla periferia verso il centro e servire learee urbane <strong>con</strong> reti <strong>di</strong> bus non impattanti a livelloTPL Xambientale, sviluppando altresì la mobilità ci-clistica me<strong>di</strong>ante sistemi combinati (treno+bici,bus+bici, metro+bici, ecc);Favorire nei centri urbani il riequilibrio del trasportopubblico su gomma <strong>con</strong> quello privato, TPLriqualificando le risorse finanziarie;Favorire il <strong>con</strong>cetto <strong>di</strong> polarità del sistema aeroportuale,sviluppando l’idea <strong>di</strong> baricentro <strong>di</strong> retiaeroportuali sviluppate se<strong>con</strong>do le <strong>di</strong>verse vocazioniXlocali;Favorire la costituzione <strong>di</strong> basi logistiche dei portiper l’interscambio mare-mare per aumentare laXcompetitività nel Me<strong>di</strong>terraneo;Favorire la realizzazione <strong>di</strong> appro<strong>di</strong> crocieristicinei porti realizzando collegamenti <strong>con</strong> gli aeroportie strutture logistiche integrate <strong>con</strong> il territorioX Xterminale;Favorire una progettualità preparatoria alla realizzazionedel collegamento stabile dello stretto <strong>di</strong>Messina.X XIl piano, tenuto <strong>con</strong>to della struttura territoriale, dell’assetto infrastrutturalee funzionale ha in<strong>di</strong>viduato le seguenti strategie che ricomprendono,classificandole, le azioni ritenute più adatte a raggiungere quegliobiettivi che, in maniera omogenea, tendono ad annullare o a mitigarele criticità precedentemente introdotte: Razionalizzare e riqualificare le infrastrutture viarie Migliorare le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accessibilità del territorio Rendere <strong>con</strong>correnziale il mezzo pubblico per gli spostamentisistematici (riassetto del TPL) in ambito metropolitano Potenziare ed integrare il sistema ferroviario in ambito provinciale/sovraprovinciale Potenziamento e messa a sistema del trasporto via mare Potenziamento e messa a sistema del trasporto aereo Creazione della Piattaforma Logistica Catanese proiettata alme<strong>di</strong>terraneo6.6.4 Viabilità provinciale e infrastrutture <strong>di</strong> competenzaLa programmazione infrastrutturale della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania in taleambito è principalmente da imputare alla migliore organizzazione dellagestione del patrimonio delle strade provinciali. L’azione più efficace siritiene possa essere quella <strong>di</strong> definire una modalità sistematica <strong>di</strong> interventoe <strong>di</strong> riqualificazione sulle stesse che parta dalla determinazione <strong>di</strong>una classificazione fun-zionale della rete me<strong>di</strong>ante la quale in<strong>di</strong>viduareun or<strong>di</strong>namento delle strade basato sia sulla funzione ad esse associatanel territorio sia sulla funzione da esse assolta all’interno della rete stradale<strong>di</strong> appartenenza per arrivare poi alla più complessa definizione <strong>di</strong>un Road Management System (RMS).In tale <strong>di</strong>rezione l’Ente si è già mosso in occasione della partecipazioneal bando regionale relativo alla “Realizzazione degli interventi previstidal programma annuale <strong>di</strong> attuazione 2002 del Piano Nazionale dellaSicurezza Stradale PNSS” ed al bando della Comunità Europea <strong>con</strong> unaproposta <strong>di</strong> intervento denominata “Identificazione dei tronchi pericolosiper l’adeguamento in sicurezza della viabilità se<strong>con</strong>daria e locale(I.A.S.P.)”. Le attività finalizzate alla partecipazione a tali ban<strong>di</strong> sonostate svolte <strong>con</strong> la collaborazione scientifica dell’Università <strong>di</strong> Catania,Dipartimento Ingegneria Civile Ambientale (D.I.C.A.) e hanno <strong>con</strong>sentito<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una procedura per identificare i tratti pericolosi <strong>di</strong> uncampione <strong>di</strong> strade <strong>di</strong> circa 100 Km <strong>di</strong>stribuito sull’intero territorioprovinciale. La metodologia messa a punto ha permesso <strong>di</strong> identificare i


pagina 40 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano della mobilitàvari problemi; <strong>di</strong> rappresentare i dati su cartografia, tramite G.I.S.; <strong>di</strong>classificare le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio e la tipologia degli interventi <strong>di</strong> manutenzionenecessari, per poi procedere ad un successivo monitoraggioper verificare la bontà degli interventi progettati e realizzati.L’attività è stata ulteriormente sviluppata nel corso del 2007 e del 2008al fine <strong>di</strong> pervenire alla redazione del “Piano <strong>di</strong> riqualifica funzionaledella viabilità esistente”, redatto ai fini dell’accesso alle risorse stanziatedallo Stato <strong>con</strong> la legge finanziaria 2007 (comma 1152 dell’art. 1) e dallaRegione siciliana <strong>con</strong> il PO FESR 2007/2013. In coerenza <strong>con</strong> le lineeguida Linee guida pre<strong>di</strong>sposte dal Dipartimento LL.PP. Servizio Infrastruttureviarie e Trasporti, in collaborazione <strong>con</strong> Nucleo <strong>di</strong> Valutazionee Verifica degli investimenti pubblici della Regione Siciliana, approvate<strong>con</strong> Delibera Giunta <strong>di</strong> Governo <strong>Regionale</strong> n° 174 del 22-23/07/2008, si è provveduto alla ricognizione dello stato funzionale estrutturale della viabilità se<strong>con</strong>daria attraverso gli in<strong>di</strong>catori forniti <strong>di</strong>tipo strutturale e funzionale; alla in<strong>di</strong>viduazione dei tratti stradali e necessità<strong>di</strong> riqualificazione funzionale se<strong>con</strong>do le definizioni in<strong>di</strong>cate; alladefinizione delle priorità <strong>di</strong> intervento e stima dei costi per ciascuno <strong>di</strong>essi.Il Piano pre<strong>di</strong>sposto è composto da 100 opere per oltre 200 milioni <strong>di</strong>euro; gli interventi programmati riguardano, per lo più, progettazionirelative a: Ripristino dei soli<strong>di</strong> stradali in frana attraverso <strong>con</strong>solidamenti<strong>con</strong> paratie ed opere <strong>di</strong> sostegno su pali <strong>di</strong> fondazione, o col sistemadelle terre rinforzate; Rifacimento <strong>di</strong> ponticelli ed opere d’arte pericolanti ed in precariostato <strong>di</strong> staticità; Rifacimento e/o ripristino <strong>di</strong> sistemi idraulici <strong>di</strong> smaltimentoacque e <strong>di</strong>fesa dei soli<strong>di</strong> stradali; Rifacimento dei piani viabili <strong>di</strong>ssestati, anche attraverso il metododel riciclaggio a freddo e/o <strong>con</strong>solidamento dei rilevati; Rifacimento e potenziamento della segnaletica orizzontale everticale <strong>con</strong> particolare attenzione alle opere <strong>di</strong> protezione deinastri stradali (guard-rail); Varianti ai tracciati ed ammodernamenti per migliorare gli standardprestazionali ed adeguare le sagome ai flussi <strong>di</strong> traffico ris<strong>con</strong>trati.Il piano in questione è già stato approvato dai competenti organi dellaRegione e del Ministero ed è stata assegnata la prima tranche <strong>di</strong> finanziamento;la notevolissima riduzione dei finanziamenti già previsti dallafinanziaria 2007, riduce sensibilmente la <strong>di</strong>sponibilità finanziaria; è inten<strong>di</strong>mentodell’Amministrazione porre in essere tutte le azioni politichenecessarie per il reintegro delle risorse necessarie al completamentodell’originario programma.Sempre nel <strong>con</strong>testo <strong>di</strong> una gestione sistematizzata della propria reteviaria, me<strong>di</strong>ante la partecipazione al Bando della regione Sicilia per larealizzazione degli interventi previsti dal 2° Programma Annuale <strong>di</strong> Attuazionedel P.N.S.S., la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania e la <strong>Provincia</strong><strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Siracusa hanno, inoltre, ottenuto un cofinanziamento perla costituzione del Centro Interprovinciale per la Sicurezza Stradale(CISS), in partenariato <strong>con</strong> il Dipartimento <strong>di</strong> Ingegneria Civile e Ambientale(Università <strong>di</strong> Catania) e <strong>con</strong> la Polizia Stradale.Il CISS sarà dotato <strong>di</strong> un Sistema ad alto ren<strong>di</strong>mento per il rilievo deidati necessari per la formazione del Catasto delle strade in accordo <strong>con</strong>le specifiche dettate dal D.M. 01/06/2001, così da poter fornire unostrumento utile per la <strong>con</strong>oscenza delle reti infrastrutturali degli enti chelo costituis<strong>con</strong>o ed avere una banca dati in<strong>di</strong>spensabile per la definizionedelle priorità e modalità degli interventi da realizzare sulle infrastruttureviarie. Il progetto cofinanziato prevede, altresì, <strong>di</strong> dotare il CISSanche <strong>di</strong> un simulatore <strong>di</strong> guida per lo stu<strong>di</strong>o degli aspetti rilevanti sulcomportamento dei <strong>con</strong>ducenti così come indotto dalle caratteristichedella strada in modo da effettuare un’analisi della sicurezza delle infrastruttureesistenti e <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> adeguamento e/o nuova realizzazione.Definizione della classificazione funzionale, realizzazione del catastodelle strade ed implementazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> gestione delle strade(RMS) rappresentano le tre azioni che la <strong>Provincia</strong> intende intraprendereper ottimizzare la gestione del proprio patrimonio stradale, così dapoter <strong>di</strong>sporre degli strumenti necessari per una programmazione efficaceed efficiente delle risorse <strong>di</strong>sponibili.Gli interventi, che in tale ambito vengono proposti si riferis<strong>con</strong>o allaformulazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, già riportatoper quanto <strong>di</strong> interesse per il sistema delle infrastrutture <strong>di</strong> trasportoall’interno del QCS, redatto sulla base dei bisogni insod<strong>di</strong>sfatti espressidal territorio e possono essere ri<strong>con</strong>dotti ai seguenti obiettivi: razionalizzare ed adeguare la rete <strong>di</strong> strade provinciali (ammodernamentoe messa in sicurezza delle strade provinciali); migliorare la <strong>con</strong>nettività della rete stradale (realizzazioni <strong>di</strong> varianti,completamento <strong>di</strong> strade esistenti, riqualificazione delleintersezioni); adeguare la rete stradale alle esigenze <strong>di</strong> mobilità (realizzazione<strong>di</strong> nuovi collegamenti).Per quanto riguarda le azioni <strong>di</strong> potenziamento della viabilità se<strong>con</strong>dariapiù importante, la programmazione dell’Ente è focalizzata sulla realizzazioneladdove necessario <strong>di</strong> nuovi itinerari <strong>di</strong> collegamento e penetrazioneovvero alla riqualificazione <strong>di</strong> assi stradali esistenti. In tal senso siritiene importante la esplicitazione <strong>di</strong> azioni tese al riequilibrio della coesioneterritoriale come può essere sia la definizione <strong>di</strong> un itinerario <strong>di</strong>collegamento fra l’autostrada Catania-Siracusa, l’autostrada Catania-Palermoe la strada statale Catania-Paternò anche attraversol’opportuna riqualificazione alla tipologia C del D.M. 5/11/2001 <strong>di</strong> alcunestrade provinciali (SP 69II, SP74II, SP15, SP24) sia la realizzazione<strong>di</strong> una strada <strong>di</strong> collegamento Etna Sud-Tangenziale, ovveroazioni tese ad un incremento <strong>di</strong> efficienza delle <strong>con</strong>nessioni esistentiquali l’adeguamento del collegamento tra asse dei servizi (SP70I) etangenziale <strong>di</strong> Catania, ovvero azioni in<strong>di</strong>rizzate alla migliore fruizioneterritoriale, anche e soprattutto per una crescita socio-e<strong>con</strong>omicadelle aree interessate, quali ad esempio l’adeguamento ed il potenziamentodella viabilità <strong>di</strong> collegamento tra lo svincolo autostradale ela prevista zona ricettiva <strong>di</strong> Fiumefreddo, nonché l’adeguamentodella viabilità <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione <strong>di</strong> tale area <strong>con</strong> il comprensorio <strong>di</strong>Taormina e quello etneo.È altresì importante sottolineare che nel patrimonio <strong>di</strong> infrastrutturestradali della <strong>Provincia</strong> ci sono parecchie strade interessate da flussi <strong>di</strong>traffico <strong>di</strong> entità più che modesta per le quali è, invece, necessario ipotizzareinterventi co-finanziati dalle “eventuali” realtà <strong>di</strong>rettamente interessatea tali infrastrutture, effettuando il percorso inverso a quello cheha caratterizzato le trasformazioni delle strade <strong>con</strong>sortili o delle trazzereregionali in “strade provinciali” (razionalizzazione del patrimonio <strong>di</strong>infrastrutture stradali). In tal senso è utile pensare ad uno sviluppodelle stesse coor<strong>di</strong>nato e co-finanziato dall’ente provinciale soltanto<strong>di</strong>nnanzi ad operazioni specifiche <strong>di</strong> pianificazione territoriale ancheutilizzando i criteri e le linee previste nel Piano <strong>di</strong> Sviluppo Rurale (siprenda ad esempio la realizzazione delle cosiddette “strade del vino” inToscana che me<strong>di</strong>ante il partenariato tra privati e pubblico ha permessola riqualificazione <strong>di</strong> alcuni percorsi all’interno <strong>di</strong> alcune aree agricolenell’ambito <strong>di</strong> un più ampio progetto <strong>di</strong> sviluppo turisticocommerciale).La caratterizzazione degli “itinerari” come progetto strategicodell’ente vuole ulteriormente <strong>con</strong>fermare tale esigenza/opportunità.Nell’ambito delle azioni che <strong>di</strong>rettamente l’ente provinciale vuole attivareper lo sviluppo del territorio, rientra inoltre la realizzazione <strong>di</strong> unSistema <strong>di</strong> Trasporto Pubblico Metropolitano nell’area nord <strong>di</strong> Catania,così come <strong>di</strong> seguito più dettagliatamente descritto.Il Sistema <strong>di</strong> Trasporto Pubblico Metropolitano nell’area nord <strong>di</strong> CataniaLa problematica <strong>con</strong>nessa alla realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> trasportopubblico nell’ambito territoriale corrispondente all’area metropolitananord <strong>di</strong> Catania quale generatrice delle maggiori componenti <strong>di</strong> trafficoveicolare privato in avvicinamento al comune capoluogo è esempio e-clatante della mancanza <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> cui soffre il sistema dellamobilità del territorio. Si ritiene che la realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>trasporto funzionale debba governare le linee <strong>di</strong> interventodell’Amministrazione provinciale, per la quale <strong>di</strong>viene strategico proporsicome ente coor<strong>di</strong>natore delle azioni da mettere in atto per la realizzazione<strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> sviluppo del sistema della mobilità catanesefondamentale per cominciare a pensare <strong>di</strong> risolvere efficacemente iproblemi <strong>con</strong>nessi al traffico veicolare. In effetti il fenomeno migratorio,registrato a partire dagli anni ’60, da Catania verso i comuni pedemontania nord è stato molto <strong>con</strong>sistente dal punto <strong>di</strong> vista demograficoma non pianificato e non supportato da un altrettanto <strong>con</strong>sistentedecentramento della funzione lavoro-stu<strong>di</strong>o, tanto che Catania svolge il


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctruolo <strong>di</strong> fortissimo polo attrattore verso quella parte <strong>di</strong> catanesi chel’hanno abbandonata per andare a dormire altrove (sono circa 200.000abitanti metropolitani). Tutto questo in uno scenario infrastrutturalmentedebole dove la quasi assoluta mancanza <strong>di</strong> competenza urbanisticaanche in rapporto al bisogno <strong>di</strong> servizi e sottoservizi, ha reso l’areaquasi del tutto invivibile.Fra i tanti, il deficit del sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico è quello che più <strong>di</strong>tutti ha influenzato il negativo sviluppo della migrazione demograficatanto che le strade d’accesso a Catania sono quasi del tutto e quasisempre <strong>con</strong>gestionate ancor più in quanto i catanesi sono fra i maggioripossessori <strong>di</strong> auto pro-capite anche se fra i più in<strong>di</strong>sciplinati e privi <strong>di</strong>coscienza civica. Una delle soluzioni possibili alle problematiche insortea causa <strong>di</strong> un eccesso <strong>di</strong> capoluogo-centrismo ha riguardato la realizzazione<strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico collettivo che, fortementecompetitivo nei <strong>con</strong>fronti <strong>di</strong> quello veicolare privato, potesse indurreuna <strong>di</strong>versione modale pari almeno al 20-25%.La “Pedemontana”In tal senso la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania, nell’anno 2001, in collaborazione<strong>con</strong> la Circumetnea, redasse il progetto definitivo per la realizzazionedella Linea della metropolitana denominata “Pedemontana”quale collegamento in sotterraneo fra la stazione <strong>di</strong> San Gregorio <strong>di</strong> Cataniain corrispondenza dello svincolo autostradale ed il centro della città<strong>di</strong> Catania, in corrispondenza <strong>di</strong> Piazza Giovanni Verga, attraversandoi territori dei comuni <strong>di</strong> San Gregorio, San Giovanni La Punta,Sant’Agata Li Battiati, Gravina <strong>di</strong> Catania, Misterbianco, TremestieriEtneo e Catania.Tale progetto, inserito nelle previsioni <strong>di</strong> Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>leed in quelle <strong>di</strong> Piano Triennale delle Opere Pubbliche per un importo<strong>di</strong> circa € 800.000.000,00, nel quadro delle intese istituzionali all’uopointervenute <strong>con</strong> la Regione siciliana, <strong>con</strong> il Comune <strong>di</strong> Catania, dei Comuniinteressati dall’infrastruttura e <strong>con</strong> la Gestione Governativa dellaFerrovia Circumetnea, fu trasmesso al Ministero dei Trasporti per esserfinanziato a valere sul Decreto 16 giugno 2000 che rifinanziava la Leggen° 211/92 per la “realizzazione <strong>di</strong> interventi nel settore dei trasporti rapi<strong>di</strong><strong>di</strong> massa al fine <strong>di</strong> migliorare la mobilità e le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni nei centriurbani”. Purtroppo tale istanza <strong>di</strong> finanziamento non ebbe mai alcunseguito.La “Metroleggera”Successivamente, a partire dal 2002, il Commissario Delegatoall’emergenza del traffico, il Sindaco <strong>di</strong> Catania, gettò le basi per un “pianodella mobilità” che in ambito metropolitano prevedeval’aggiornamento del progetto della “Pedemontana” rivisitando la soluzionetecnologica, possibilmente riportandolo in superficie, riducendonei costi <strong>di</strong> costruzione ritenuti estremamente elevati, ipotizzandotempi <strong>di</strong> costruzione compatibili <strong>con</strong> le urgenze espresse dal territorio,mirando a tempi <strong>di</strong> percorrenza e livelli <strong>di</strong> <strong>con</strong>fort meglio compatibili<strong>con</strong> le attese dell’utenza e reimpostando i no<strong>di</strong> dell’intermodalità esaltandola funzione dei parcheggi scambiatori e delle nuove reti urbane.Sulla base <strong>di</strong> tali motivazioni la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania avviò unnuovo iter tecnico ed amministrativo tendente a realizzare, partendo daun adeguato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità, un nuovo sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico<strong>con</strong> caratteristiche <strong>di</strong> “metropolitana leggera” ad alta frequenza ed elevatafrequentazione, quale collegamento fra il comune capoluogo ed ilcomprensorio territoriale dell’area metropolitana catanese a maggioredensità demografica e maggiore domanda <strong>di</strong> trasporto, che rispondesseinoltre ai seguenti requisiti: massima funzionalità, efficacia e efficienza;integrazione <strong>con</strong> il sistema urbano ed extra urbano; sostenibilità ambientaleed ecologica; tempi <strong>di</strong> percorrenza, frequenze, puntualità,<strong>con</strong>fort, sicurezza e tariffe compatibili <strong>con</strong> la domanda; sistema competitivonei <strong>con</strong>fronti del trasporto privato e fortemente attrattivo nei<strong>con</strong>fronti dell’utenza; red<strong>di</strong>tività finanziaria commisurata alla soglia dellamassima attrazione sul capitale privato nel senso delle previsioni <strong>di</strong>Legge in merito al “project financing”.Tale stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità ha ipotizzato la realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>trasporto pubblico in ambito metropolitano perfettamente integrato<strong>con</strong> quello ricordato denominato delle “tre linee tramviarie”, <strong>con</strong>cepitodalla struttura tecnica del Commissario all’Emergenza Traffico del Comune<strong>di</strong> Catania, esaltando la funzione intermodale <strong>di</strong> alcuni parcheggiscambiatori previsti in ambito urbano e prevedendone altri in testata elungo i percorsi metropolitani.L’insieme dei progetti pre<strong>di</strong>sposti, dalla <strong>Provincia</strong> in ambito metropolitanoe dal Comune in ambito urbano, costituiva un vero e proprio sistema<strong>di</strong> trasporto pubblico metropolitano perfettamente integrato, se<strong>con</strong>doi più innovativi criteri <strong>di</strong> interscambio modale, agli ambiti territorialidei comuni che, nell’ambito territoriale denominato “Area MetropolitanaNord”, generano i maggiori flussi veicolari in <strong>di</strong>rezione del capoluogoe più specificatamente: Gravina <strong>di</strong> Catania; Mascalcia; TremestieriEtneo; Sant’Agata Li Battiati; San Giovanni La Punta; San Gregorio<strong>di</strong> CataniaLa <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania ed il Comune <strong>di</strong> Catania, <strong>con</strong>venneroquin<strong>di</strong> sulla opportunità <strong>di</strong> unificare i progetti e gli stu<strong>di</strong> rispettivamenteredatti al fine <strong>di</strong> realizzare un unico sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico integrato,<strong>con</strong> caratteristiche <strong>di</strong> “metropolitana leggera” ad alta frequenzaed elevata frequentazione, quale collegamento fra il comune capoluogoed il comprensorio territoriale dell’area metropolitana catanese a maggioredensità demografica e maggiore domanda <strong>di</strong> trasporto.In tal senso, il 13 gennaio 2007, alla presenza del Governo <strong>Regionale</strong>,fu firmato dalla <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania, dal Comune <strong>di</strong> Cataniae dai Comuni Metropolitani <strong>di</strong> Gravina <strong>di</strong> Catania, Mascalucia, TremestieriEtneo, Sant’Agata Li Battiati, San Giovanni La Punta e San Gregorio<strong>di</strong> Catania, <strong>con</strong> la partecipazione dell’AMT quale supporto tecnicoaltamente specializzato nel settore del TPL, il protocollo d’intesa perla realizzazione <strong>con</strong>giunta del “Sistema <strong>di</strong> Trasporto Pubblico MetropolitanoCatanese” STPMC.In virtù <strong>di</strong> tale accordo i responsabili tecnici in<strong>di</strong>viduati da Comune e<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania, provvidero a realizzare un unico progetto preliminareche, prevedendo un costo complessivo pari a circa € 400 M€, perle opere, per gli impianti e per la fornitura del materiale rotabile, permise<strong>di</strong> avviare il proce<strong>di</strong>mento per l’esecuzione in project financing.Per la realizzazione del STPMC non è stato previsto alcun finanziamento<strong>con</strong> fon<strong>di</strong> propri della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania anche sel’eventuale promotore avrebbe potuto ricorrere, sotto la sua responsabilità,a finanziamenti pubblici dalla stesso in<strong>di</strong>viduati e, a titolo <strong>di</strong> parzialecorrispettivo, avrebbe anche potuto richiedere la <strong>con</strong>cessione <strong>di</strong>un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> utilizzo e <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento delle e sulle aree che i Comunicoinvolti avevano, in linea <strong>di</strong> massima, in<strong>di</strong>viduato.La nuova “pedemontana”E … mentre si cerca <strong>di</strong> trovare la soluzione ottimale, si legge sui quoti<strong>di</strong>aniche la Circumetnea, <strong>con</strong> gli stesi comuni che avevano già sottoscrittoaltri due protocolli d’intesa, facendosi forte della sua, ormai nota,capacità <strong>di</strong> sfornare progetti esecutivi in tempi brevi ha rispolverato ilprogetto della “Pedemontana” senza neanche <strong>di</strong>scuterne preventivamente<strong>con</strong> questa <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania che aveva redatto quelprogetto nel (neanche tanto lontano) 2001 e <strong>di</strong>menticando che per metterein esercizio la modesta tratta Borgo-Piazza Galatea sono occorsipiù <strong>di</strong> 25 anni e che realizzare la “Pedemontana” significa impegnarequasi 1 miliardo <strong>di</strong> Euro.La MonorotaiaProprio alcune problematiche insorte nella definizione dell’iter tecnicoed amministrativo da avviare per l’acquisizione delle “aree risorsa”, hasospeso in qualche maniera il proce<strong>di</strong>mento avviato, offrendol’opportunità <strong>di</strong> ripensare ad una nuova soluzione tecnica e tecnologicaalla ricerca: della totale sede propria; <strong>di</strong> minori costi d’investimento; <strong>di</strong>maggiore innovazione; <strong>di</strong> maggiori velocità commerciali;<strong>di</strong> maggiore sicurezza;<strong>di</strong> minori tempi d’esecuzione e d’avvio dell’esercizio.A seguito <strong>di</strong> un’attenta fase <strong>di</strong> ricerca a livello nazionale ed internazionale,cogliendo l’occasione <strong>di</strong> un proficuo <strong>con</strong>fronto tecnico e tecnologico<strong>con</strong> affermati gruppi <strong>di</strong> progettisti che hanno avviato un positivo<strong>di</strong>alogo <strong>con</strong> il competente Servizio Trasporti <strong>di</strong> questa <strong>Provincia</strong>, la soluzionepotrebbe essere rappresentata dalla tecnologia della “Monorotaia”che, ormai <strong>di</strong>ffusa ed in fase <strong>di</strong> larga <strong>di</strong>ffusione su tutto il pianeta,sembra rispondere pienamente e positivamente a tutti i quesiti posti.


pagina 42 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano della mobilitàIn questo senso la <strong>Provincia</strong> è interlocutore ed au<strong>di</strong>tore privilegiato deicomuni, delle organizzazioni sindacali ed impren<strong>di</strong>toriali, delle formazionisociali e degli altri soggetti pubblici o privati operanti nel territoriodella <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> e che <strong>con</strong>tribuis<strong>con</strong>o al suo sviluppo.Figura 9: la “Monorotaia”L’ipotesi fin qui allo stu<strong>di</strong>o è <strong>di</strong> due linee ed una bretella <strong>di</strong> cui: La prima <strong>con</strong> partenza da Mascalucia (C.da del Cafolo) si svolgeattraverso Gravina, sfiorando l’ipermercato Katané, fino al parcheggio<strong>di</strong> S.Sofia per poi scavalcare la Cir<strong>con</strong>vallazione in fregioalla Cittadella Universitaria e giungere poi fino al viale M.Rapisar<strong>di</strong>, in prossimità <strong>di</strong> via dello Sta<strong>di</strong>o, dove, <strong>con</strong> un opportunocappio, si riavvolge su se stessa rifacendo lo stesso percorsoall’in<strong>con</strong>trario; La se<strong>con</strong>da <strong>con</strong> stazione <strong>di</strong> partenza a San Giovanni La Puntain prossimità dei centri commerciali Le Zagare e I Portali, potràacquisire l’utenza proveniente da Viagrande, Aci Bonaccorsi,etc. per poi proseguire verso i caselli dell’autostrada a San Gregoriodove potrà “caricare” i passeggeri in provenienza dalla <strong>di</strong>rettriceMessina oltre a quelli provenienti da Valverde e <strong>di</strong>ntorni.Successivamente si svolgerà in fregio all’autostrada fino aSant’Agata Li Battiati da dove, passando lungo la via Leucatia,giungerà e scavalcherà la Cir<strong>con</strong>vallazione in corrispondenzadella Via Caronda, per poi proseguire, attraverso la via V. Giuffrida,fino a Piazza Abramo Lincoln dove, scambiandosi <strong>con</strong> laCircumetnea, ritorna in<strong>di</strong>etro su se stessa. La Bretella (o Terza linea che <strong>di</strong>r si voglia) ha il suo punto <strong>di</strong>partenza e <strong>di</strong> carico a Tremestieri nella nuova zona <strong>di</strong> espansioneprossima al centro storico e facilmente raggiungibile dalleprovenienze <strong>di</strong> Piano e Pedara oltre cha da Mascalucia, Nicolosie <strong>di</strong>ntorni, prosegue poi verso sud in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Sant’Agata LiBattiati dove sarà realizzata una fermata-scambio in corrispondenzadelle aree, già destinate urbanisticamente a tale scopo, eretrostanti il municipio; da lì proseguirà in fregio alla nuova via<strong>di</strong> fuga in fase <strong>di</strong> realizzazione, fino a via Balatelle – Madonna<strong>di</strong> Fatima, dove si interscambia in quota ed in coincidenza, <strong>con</strong>la se<strong>con</strong>da linea in provenienza da San Giovanni la Punta.Le prime verifiche sono estremamente positive e parrebbe chel’efficienza complessiva del sistema potrebbe essere molto alta ed a costiestremamente <strong>con</strong>tenuti rispetto alle altre soluzioni fin qui stu<strong>di</strong>ate.Le maggiori <strong>di</strong>fficoltà sembrano risiedere nelle autorizzazioni che dovrebberoessere rilasciate dai Comuni e dalla Soprintendenza per questioni<strong>con</strong>nesse alla tutela del paesaggio e delle aree sottoposte a tutela.Sono in corso opportuni stu<strong>di</strong> ed analisi che dovranno portare a brevea poter presentare l’idea progetto al fine <strong>di</strong> iniziare la delicata fase dellaraccolta delle <strong>con</strong><strong>di</strong>visioni.6.6.5 Azioni <strong>di</strong> Ruolo e GovernanceTali azioni sono, invece, quelle che attengono essenzialmente alla sferapolitica e che affidano alle Province, nell’area vasta, il ruolo <strong>di</strong> organointerme<strong>di</strong>o tra i Comuni e la Regione, coinvolgendo qualunque altroEnte o Organismo che, per le sue peculiarità, può influenzare o favorireun equilibrato sviluppo e<strong>con</strong>omico su tutto il territorio provinciale, così<strong>con</strong>sentendo “l’organizzazione delle strutture e dei servizi <strong>con</strong>nessi allo sviluppo”.In tale ottica la <strong>Provincia</strong> intende svolgere il proprio ruolo guardandoin alto verso la Regione, in basso verso i Comuni e <strong>di</strong> fianco ad ogni altrarealtà tecnica sociale ed e<strong>con</strong>omica, non <strong>di</strong>menticando che “per lefunzioni statali o regionali ad essa non delegate, la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> svolge compiti<strong>di</strong> proposta”.Figura 10: Ipotesi <strong>di</strong> sviluppo del STPMCE gli effetti <strong>di</strong> tali competenze, spesso <strong>di</strong>strattamente <strong>di</strong>sattese, si tradu<strong>con</strong>oanche in forte prassi amministrativa che avvalora e rafforza il ruolodelle Province quando la L.R. 9/86 afferma che: “Qualora i comuni interessatinon provvedano ad adeguare i loro strumenti urbanistici alle previsioni <strong>di</strong>detto piano, le deliberazioni delle Province Regionali relativamente alle suddette materiecostituis<strong>con</strong>o varianti rispetto agli strumenti urbanistici comunali”.In questo senso la <strong>Provincia</strong> non può e non deve in alcun modo escludersiod essere esclusa da strategie ed accor<strong>di</strong> che sottendono, ad e-sempio, azioni sostanziali sulla infrastrutturazione del territorio che siriverberano sull’intera area vasta <strong>di</strong> sua competenza. Non può pensarsiche l’accordo <strong>di</strong> programma stipulato per la realizzazione del Nodo Cataniafra Comune Capoluogo e Ferrovie dello Stato (RFI) non veda frai firmatari la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania anche solo per gli effetti che tale accordopotrà indurre sul sistema dei trasporti lungo la <strong>di</strong>rettrice JonicaFiumefreddo-Catania-Lentini (leggasi: “rete delle principali vie <strong>di</strong> comunicazionestradali e ferroviarie” [art. 12 L.R.9/86]).La <strong>Provincia</strong> non può costruire una ferrovia ma può <strong>con</strong>tribuire a fissarei criteri per cui quella ferrovia risponda meglio alle esigenze del territorio,inquadrando il processo <strong>di</strong> sviluppo infrastrutturale all’internodelle sue strategie fissate nel PSSE e trasposte nel PTP.Certamente i trasporti sono un caso emblematico del <strong>con</strong>flitto <strong>di</strong> competenzepresunte o pretese da parte delle Province anche a causa <strong>di</strong> uneccessivo protrarsi del recepimento regionale delle norme nazionali cheattribuis<strong>con</strong>o sempre maggiori competenze all’organo interme<strong>di</strong>o che<strong>di</strong>venta financo ente gestore <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> trasporto.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctLa <strong>Provincia</strong> intende esercitare il proprio ruolo <strong>con</strong>tribuendo innanzituttoalla definizione <strong>di</strong> una metodologia basata sulla <strong>con</strong>oscenza strutturaledell’esistente e sulla <strong>con</strong>certazione supportata da strumenti <strong>di</strong>supporto alle decisioni.In tal senso, la ricognizione svolta per la stesura del QCS presso lamaggior parte degli enti che, a qualunque titolo, interagis<strong>con</strong>o <strong>con</strong> il sistemadella mobilità, pur non dovendo <strong>con</strong>siderarsi esaustiva bensì in<strong>con</strong>tinuo aggiornamento, ha portato alla elaborazione <strong>di</strong> una banca datigeoreferenziata (Tabella dati 1:) che è stata articolata su campi incrociatiri<strong>con</strong>ducibili alle seguenti informazioni: componente (Connettività, Logistica, Viabilità, Trasporto Pubblico,Ferrovia, Aria, Mare); criticità strategie azioni interventi ente <strong>di</strong> riferimento importo programmazione (non programmato, programmato, finanziamentorichiesto, parzialmente finanziato, totalmente finanziato); Livello <strong>di</strong> progetto (idea <strong>di</strong> piano, esigenza, idea progettuale,stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità, progetto preliminare, definitivo, esecutivo/cantierabile); Stato <strong>di</strong> avanzamento (non ancora iniziato, gara in corso, incorso <strong>di</strong> realizzazione, ultimato, in esercizio); Valutazione Multicriteriale (giu<strong>di</strong>zi sulla coerenza <strong>con</strong> la programmazione/pianificazione,sulla fattibilità tecnica, sulla compatibilità<strong>con</strong> i vincoli <strong>di</strong> 2° livello, sulla copertura finanziaria,sulle prestazioni).La pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tale base dati è necessaria e propedeutica non soloalla formazione, implementazione e valutazione del Piano della Mobilitào del più ampio PTP, ma anche alla costruzione <strong>di</strong> una base comune<strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenze da rendere <strong>di</strong>sponibile e da <strong>con</strong><strong>di</strong>videre <strong>con</strong> gli altriEnti preposti al governo del territorio e <strong>con</strong> il pubblico. Il processo<strong>di</strong> <strong>con</strong>figurazione <strong>di</strong> una base <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenza comune è inoltre in<strong>di</strong>spensabileall’attivazione dei processi <strong>di</strong> partecipazione del pubblico e deisoggetti interessati, <strong>con</strong>siderato in<strong>di</strong>spensabile all’innesco <strong>di</strong> un processovirtuoso <strong>di</strong> relazione e reciproca fiducia non solo sotto il profilo informativo,ma anche <strong>di</strong> <strong>con</strong>sapevolezza delle modalità <strong>di</strong> sviluppo.L’obiettivo generale dell’attività valutativa è, invece, quello <strong>di</strong> costruireun sistema <strong>di</strong> supporto alla decisione capace <strong>di</strong> fornire a tutti gli attoridel territorio una rappresentazione semplificata e ragionata delle azionied interventi sulla mobilità in una visione <strong>di</strong> sistema.Duplici gli obiettivi prefissati dal processo valutativo: per un verso chenella necessaria modellizzazione non si perdesse l’articolazione dellacomplessità, per l’altro che si potesse, anche ex post, rivedere, misurare,calibrare scelte <strong>di</strong>fferenti, nuove opzioni, implementando così, nel tempo,i risultati della valutazione, quale vero e proprio strumento <strong>di</strong> pianificazionedel processo <strong>di</strong> sviluppo.In Figura 11 si riporta, a titolo esemplificativo, una rappresentazionedel processo <strong>di</strong> valutazione, che in<strong>di</strong>vidua me<strong>di</strong>ante l’in<strong>di</strong>ce globaleAHP le priorità <strong>di</strong> attivazione dei principali interventi.Un risultato della valutazione è certamente insito nella sua capacità <strong>di</strong>“or<strong>di</strong>nare la <strong>con</strong>oscenza”. Il modello adottato ha <strong>con</strong>sentito infatti <strong>di</strong>ri<strong>con</strong>durre gli interventi a categorie omogenee <strong>con</strong>nesse <strong>con</strong> i criteri <strong>di</strong>valutazione utilizzati, semplificandone la loro comprensione. Ma unse<strong>con</strong>do obiettivo valutativo, <strong>di</strong> assoluta importanza, nell’attualemomento <strong>di</strong> riavvio e rafforzamento della azione <strong>con</strong>certativa <strong>di</strong> cui sivuole fare soggetto promotore la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania,coincide <strong>con</strong> la possibilità <strong>di</strong> fornire supporti <strong>con</strong>creti al processodecisionale.È opportuno sottolineare come gli esiti sopra descritti siano il frutto <strong>di</strong>un processo valutativo che, pur metodologicamente rigoroso, haprevisto la formulazione <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zi prestazionali <strong>con</strong>notati, in misura<strong>di</strong>versa, da una componente qualitativa e, dunque, necessariamente nonoggettiva. Anche l’attribuzione dei pesi utilizzati per la costruzione degliscenari decisionali ha costituito un’operazione in parte arbitraria e che<strong>di</strong>scende da un particolare punto <strong>di</strong> vista, quello del valutatore, sullarilevanza dei <strong>di</strong>versi criteri assunti nel modello. In questo senso irisultati ottenuti possono essere oggetto <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> revisione,accogliendo osservazioni da parte dei principali stakeholder in meritoalla formulazione dei giu<strong>di</strong>zi ed all’attribuzione delle priorità.Figura 11: Rappresentazione grafica dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> prioritàSi evidenzia, ove necessario, che la fase <strong>con</strong>certativa dovrà e potràcostruire le sinergie attuative tra i <strong>di</strong>versi attori del territorio, ossiariallineare le priorità in<strong>di</strong>viduate nel presente piano della mobilità perarrivare ad pacchetto <strong>di</strong> interventi <strong>con</strong><strong>di</strong>viso.In tale fasi si vuole, altresì, evidenziare che la maggior parte degliinterventi, necessari per il territorio e <strong>con</strong> un alto giu<strong>di</strong>zio sullaprestazione che essi potrebbero indurre sulla mobilità, “soffrono” <strong>di</strong> ungap <strong>di</strong> fattibilità tecnica, legata spesso a mancanza <strong>di</strong> progettualità, e <strong>di</strong>una carente copertura finanziaria che determinano una involuzionenegativa che determina l’immobilità.In taluni casi, inoltre, pesa la componente legata alla potenzialità risolutivadelle criticità delle reti trasportistiche e, dunque, è necessario segnalare<strong>con</strong> ulteriore forza la necessità <strong>di</strong> un intervento (è il caso del complessoNodo RFI <strong>di</strong> Catania, del prolungamento della pistadell’aeroporto, della specializzazione del porto <strong>di</strong> Catania, etc.) risolutivoche, pur complesso, possa (debba) trovare fattibilità in orizzontitemporali più limitati.In tale <strong>con</strong>testo <strong>di</strong> <strong>con</strong>certazione e proposizione, <strong>di</strong> seguito si riportano,a puro titolo esemplificativo, le principali azioni che dovrebbero essereattuate per la crescita del nostro territorio, credendo che la fattibilitàdelle stesse da parte degli enti <strong>di</strong> riferimento possa essere ben supportatadalle competenze <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento ed in<strong>di</strong>rizzo della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania.Continuità dell’offerta <strong>di</strong> trasporto aereoOrmai da alcuni decenni Catania <strong>di</strong>batte sulla capacità dell’AeroportoFontanarossa <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare <strong>con</strong> <strong>con</strong>tinuità l’incessante incremento delladomanda <strong>di</strong> trasporto aereo, e quin<strong>di</strong> si riflette sul corretto <strong>di</strong>mensionamento<strong>di</strong> aerostazione ed air side (l’insieme <strong>di</strong> piste, bretelle, raccor<strong>di</strong>,piazzali, torre <strong>di</strong> <strong>con</strong>trollo, impianti, etc.) così da sod<strong>di</strong>sfare la domanda<strong>di</strong> trasporto aereo all’orizzonte degli anni 2040.Con riferimento all’airside dell’attuale aeroporto le problematiche <strong>con</strong>nesseal prolungamento dell’attuale pista ed alla realizzazione <strong>di</strong> una se<strong>con</strong>dapista utilizzando l’attuale come pista <strong>di</strong> rullaggio, sono da riferirsial <strong>con</strong>finamento del se<strong>di</strong>me aeroportuale attualmente <strong>di</strong>sponibile ad est


pagina 44 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano della mobilitàdal mare e ad ovest dai binari ferroviari che proprio in testa alla pistaraggiungono lo scalo <strong>di</strong> bicocca.Tanto che, in attesa dei necessari approfon<strong>di</strong>menti, si è parlato anchedella costruzione <strong>di</strong> un nuovo aeroporto in area “Piana <strong>di</strong> Catania”proprio per esser certi oggi che lo sviluppo <strong>di</strong> domani non venga compromessodalla mancanza <strong>di</strong> infrastrutture nel settore del trasporto aereo.Giusta presunzione in <strong>con</strong>siderazione dei tempi necessari per <strong>con</strong><strong>di</strong>viderel’idea <strong>di</strong> un nuovo aeroporto e <strong>di</strong> quelli poi necessari per autorizzarlo,progettarlo e costruirlo.La <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania non vuole (né potrebbe) costruire il nuovo aeroportoné ampliare quello esistente, ma può a pieno titolo pretendereche tutti gli attori <strong>di</strong> questa forte componente dello sviluppo decidanosubito il da farsi: potenziamo la capacità della pista verso il mare? verso ovest, passando sopra la ferrovia? verso ovest, facendo passare la ferrovia sotto la pista? costruiamo un nuovo aeroporto?Il ruolo della <strong>Provincia</strong> è proprio quello <strong>di</strong> provocare la risposta migliorechiedendo che tutti gli attori (Ministero, ENAC, ENAV, Regione,SAC, Comune, etc.) si seggano attorno ad un tavolo e si alzino soloquando avranno delineato il percorso migliore da scegliere in tempoutile per evitare <strong>di</strong>s<strong>con</strong>tinuità allo sviluppo.Accessibilità all’aeroporto FontanarossaSe e quando verrà fornita la risposta migliore alle superiori domande, sipotrà poi meglio e <strong>con</strong> maggiore serenità affrontare il problemadell’accessibilità all’aeroporto sia potenziando o creando opportuni sistemi<strong>di</strong> trasporto collettivo sia potenziando il sistema della viabilità <strong>di</strong>accesso e della sosta (attraverso un più idoneo collegamento <strong>con</strong> l’assedei servizi e la realizzazione del parcheggio in prossimità della stazione).È ormai sensazione <strong>di</strong>ffusa che per recarsi all’aeroporto sia utile e <strong>con</strong>venienteadoperare il sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico collettivo, possibilmentesu binari, come d’altronde in tutte le gran<strong>di</strong> città (Roma, Londra,Parigi, Palermo, etc.) <strong>con</strong> le quali, a giusto titolo, Catania intende misurarsi.Questa necessità, fra l’altro, risulta compiutamente formulata nel protocollod’intesa sottoscritto fra le Province, le Associazioni degli Industrialie le Camere <strong>di</strong> Commercio della Sicilia Sud-Orientale dove si parlaesplicitamente della necessità <strong>di</strong> costruire la Stazione <strong>di</strong> Fontanarossasui binari <strong>di</strong> RFI affinché l’aeroporto Vincenzo Bellini risulti meglio accessibilein treno dalle altre Province <strong>di</strong> Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta,Agrigento e Messina che costituis<strong>con</strong>o una gran partedell’utenza aerea che gravita su tale aeroporto. Tutt’al più che i binari <strong>di</strong>RFI passano a pochi metri dalla recinzione dell’aeroporto e la realizzazione<strong>di</strong> una stazione nei pressi del parcheggio scambiatore del Comune<strong>di</strong> Catania sarebbe realizzabile <strong>con</strong> un costo <strong>di</strong> circa 20 M€.È evidente che tale soluzione non è, <strong>di</strong> per sé, in competizione <strong>con</strong> ilsistema <strong>di</strong> accessibilità all’aerostazione me<strong>di</strong>ante la metropolitana FCE,poiché il bacino <strong>di</strong> utenza è <strong>di</strong>fferente.Tuttavia, qualora si riuscisse a risolvere, anche a stralci, il cosiddettonodo Catania realizzando il raddoppio ferroviario RFI (tratto Zurria-Acquicella) si avrebbe una imme<strong>di</strong>ata accessibilità <strong>di</strong> tipo metropolitanoall’aeroporto anche dalla città <strong>di</strong> Catania, sull’asse Acireale-Bicocca, <strong>con</strong>un costo previsto <strong>di</strong> circa 80 M€. Naturalmente tale servizio andrebbesviluppato e gestito <strong>di</strong> <strong>con</strong>certo <strong>con</strong> gli altri enti gestori della mobilitàcatanese e senza dubbio <strong>con</strong> il servizio metropolitano FCE <strong>con</strong> il qualepotrebbe agevolmente scambiare in corrispondenza della stazione CentraleFS, catturando l’utenza proveniente dalla <strong>di</strong>rettrice Paternò-Misterbianco-Catania. Si prefigurerebbe così un nodo <strong>di</strong> scambio fondamentaleper la città in cui <strong>con</strong>fluirebbe non solo la linea ferroviariaRFI metropolitana ma anche le linee ferroviarie provenienti da Siracusa,Augusta, Enna, Palermo delle quali <strong>con</strong> forza da tempo chie<strong>di</strong>amo lariqualificazione. Ma in questo nodo <strong>con</strong>fluirebbero anche i veicoli privatie i mezzi <strong>di</strong> linea pubblica extraurbana ed urbana creando la veraporta <strong>di</strong> accesso da sud alla città e soprattutto fornendo finalmente untassello importante al sistema <strong>di</strong> sviluppo integrato della mobilità.Questa soluzione deve fare riflettere non tanto sull’opportunità (tuttivogliamo che all’aeroporto arrivino quanti più mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> trasporto) masui tempi <strong>di</strong> realizzazione degli interventi.In tal senso si è certi che non debba essere permesso che venga perdutoil grande patrimonio <strong>di</strong> professionalità e progettualità che da sempreFCE mette in campo, ma si ritiene che i 400 M€ previsti per raggiungerel’aeroporto possano esser meglio razionalizzati per la definizione <strong>di</strong>un percorso integrato che interessi il centro urbano (da Librino fino alBorgo passando dai Benedettini e lungo l’asse dei viali da Piazza Europaall’ospedale Garibal<strong>di</strong> per esempio) non precludendo, comunque,che in futuro i binari metropolitani FCE raggiungano l’aerostazione <strong>di</strong>Fontanarossa.Si tratta <strong>di</strong> ottimizzare la spesa, <strong>di</strong> non cadere nell’eterno inganno deltutto è possibile, <strong>di</strong> credere veramente in una soluzione integrata alproblema della mobilità catanese pur <strong>con</strong> fon<strong>di</strong> non illimitati. Di seguitosi riporta la rappresentazione schematica del sistema <strong>di</strong> infrastruttureche deve caratterizzare l’accesso sud della Catania <strong>di</strong> domani, <strong>con</strong> la<strong>con</strong>vinzione che si debbano imme<strong>di</strong>atamente attivare tutte le azioni chepossano in brevissimo tempo in<strong>di</strong>rizzarci verso tale visione.In virtù <strong>di</strong> tali <strong>con</strong>siderazioni, anche questa volta, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Cataniasi propone quale elemento <strong>di</strong> raccordo fra la domanda e l’offerta <strong>di</strong>trasporto sia in ambito urbano che metropolitano che nell’area vastadella Sicilia sud-orientale, al fine <strong>di</strong> ottimizzare l’uso delle risorse ottenendoil migliore ren<strong>di</strong>mento sia del sistema aeroportuale <strong>di</strong> Cataniache <strong>di</strong> quello del TPL nell’area Metropolitana catanese.LibrinoCTAssedeiS erviziDirezioneautos tradeME PAS R R GAssedeiS erviziC ircumetneaCTPARGSRInterportoC ircumetneaRFIRFICTMEZ.I.ParcheggioScambiatoreBUSextraurbaniBUS urbaniPortoPeopleMouver2daPistaPistaAerostazioneVincenzoB elliniParcheggioCopertoNodos is temic ointermodalePortaS ud<strong>di</strong>C ataniaFigura 12: Rappresentazione schematica del nodo intermodale nei pressi dell’aeroporto Vincenzo Bellini


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctSpecializzazione del Porto <strong>di</strong> CataniaIl Porto <strong>di</strong> Catania, per com’è ben noto ai più, a <strong>di</strong>spetto della de<strong>di</strong>zionee delle elevate competenze espresse dai suoi addetti in ogni suo settore,soffre <strong>di</strong> limiti fisici alla sua crescita sia per la limitata estensionedei suoi piazzali e delle sue banchine, sia per la limitata profon<strong>di</strong>tà deisuoi fondali ed anche perché non possiede alcun retroterra portualedove svolgere le funzioni che non può svolgere sui piazzali.Già l’alta capacità <strong>di</strong>mostrata dai tecnici e dagli amministratoridell’Autorità Portuale nella rivisitazione del Piano Regolatore del Porto(PRP) ha <strong>con</strong>sentito <strong>di</strong> ipotizzare importanti ampliamenti che renderannoancor più efficaci le strategie in alcuni settori quale quello dei Ro-Ro, della croceristica e della nautica da <strong>di</strong>porto, anche se vengono <strong>con</strong>servatealcune specializzazioni che verranno gioco forza penalizzatenella crescita dalla mancanza <strong>di</strong> spazi (<strong>con</strong>tainer, industriale, chimico,sciolto, etc.).Nello scenario della globalizzazione lungo il corridoio meri<strong>di</strong>ano daSuez a Gibilterra non si può rischiare <strong>di</strong> perdere competitività per lapresunzione <strong>di</strong> voler fare un po’ <strong>di</strong> tutto in maniera sufficiente, mentresarebbe forse più opportuno specializzarsi in pochi settori dov’è possibileraggiungere l’eccellenza.Ci si riferisce essenzialmente all’opportunità offerta dalla vicinanza <strong>di</strong>Augusta che, <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> adeguati fondali e sufficienti spazi <strong>di</strong> retroterra,potrebbe offrire al sistema portuale Catania-Augusta l’occasioneper una reciproca specializzazione che aiuti a superare le attuali <strong>con</strong>flittualità,favorendo la coesione in<strong>di</strong>spensabile per una maggiore competitività.A questo sistema che potrebbe rappresentare la porta est verso il corridoioMeri<strong>di</strong>ano, guardano <strong>con</strong> simpatia ed attesa i Porti <strong>di</strong> Pozzallo e <strong>di</strong>Gela per la costituzione <strong>di</strong> un unico sistema della portualità nella Siciliasud-orientale.Naturalmente delocalizzare la funzione <strong>con</strong>tainer ad Augusta, come giàdai tempi <strong>di</strong> Agenda 2000 si va vociferando, significherebbe per Cataniaesaltare la funzione Ro-Ro e crocieristica potendo finalmente aspirare a<strong>di</strong>venire porto <strong>di</strong> partenza e <strong>di</strong> arrivo e quin<strong>di</strong> sviluppare tutte le funzioniimpren<strong>di</strong>toriali <strong>con</strong>nesse (catering, lavanderie, approvvigionamenti,servizi a terra, ospitalità, servizi, trasporti, etc.).A supporto <strong>di</strong> tale ipotesi la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania non potrà sottrarsi aldovere <strong>di</strong> sostenere la creazione <strong>di</strong> siffatto sistema portuale anche se sidovessero prevedere <strong>di</strong>versi assetti tecnici ed amministrativi, pretendendoche, finalmente, si realizzi il grande progetto della Stazione Marittima.Potenziamento e messa a sistema dell’interportoRealizzare il sistema portuale della Sicilia orientale oppure quello ancorapiù efficace della Sicilia sud-orientale, significa anche sancire il principiodell’integrazione modale a supporto <strong>di</strong> una logistica efficace e red<strong>di</strong>tiziae quin<strong>di</strong> affermare l’in<strong>di</strong>spensabilità <strong>di</strong> un interporto centrale rispetto atutti i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> trasporto e sede dell’intelligenza del sistema cui affidarela regia delle operazioni.Logica <strong>con</strong>seguenza <strong>di</strong> queste scelta appare inelu<strong>di</strong>bile assicurareall’interporto <strong>di</strong> Catania il massimo dell’accessibilità da e per ogni altropolo della logistica e della produzione e quin<strong>di</strong>, fra l’altro: ampliamento dell’area intermodale; collegamento funzionale e strutturale <strong>con</strong> il porto <strong>di</strong> Catania; collegamento funzionale e strutturale <strong>con</strong> Porto <strong>di</strong> Augusta; collegamento funzionale e strutturale <strong>con</strong> l’ASI <strong>di</strong> Catania; collegamento ferroviario <strong>con</strong> centro agroalimentare e centrocommerciale all’ingrosso; <strong>con</strong>nessione <strong>con</strong> l’area industriale <strong>di</strong> Ragusa sulla <strong>di</strong>rettrice Comiso-Vittoria; interazione <strong>con</strong> gli autoporti <strong>di</strong> Melilli e <strong>di</strong> Vittoria; integrazione funzionale <strong>con</strong> l’area logistica del Dittaino (EN). collegamento strutturale <strong>con</strong> la rete Circumetnea.L’Interporto centro intelligente ed efficace della logistica integrata nelMe<strong>di</strong>terraneo è uno degli obiettivi forti della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania.Potenziamento della linea ferroviaria CircumetneaLa Circumetnea, ormai da più <strong>di</strong> un secolo (la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania nefu socio fondatore) è una risorsa potenzialmente straor<strong>di</strong>naria per tuttoil territorio sotteso dal vulcano per la capacità <strong>di</strong> svolgere funzione <strong>di</strong>cucitura dei territori pedemontani potendo <strong>con</strong>durli fino a mare da unaparte e nel cuore del Capoluogo dall’altra.A metà degli anni ’80 i vertici tecnici ed amministrativi della Circumetneaavviarono il progetto <strong>di</strong> “interramento della linea” in ambito urbanoa cominciare dalla stazione Borgo verso Corso Italia dapprima everso piazza Galatea ed il porto successivamente.La Circumetnea è un chiaro esempio <strong>di</strong> ente gestore dei trasporti cheopera interamente all’interno della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania, avvalorandoquin<strong>di</strong> l’ipotesi, da sempre auspicata ma mai attuata, del suo passaggioagli enti locali a sostegno delle politiche trasportistiche sia in ambitourbano che extra urbano.Del resto le ipotesi <strong>di</strong> potenziare il percorso urbano della metropolitanaFCE (da Librino fino al Borgo passando dai Benedettini e lungo l’assedei viali da Piazza Europa all’ospedale Garibal<strong>di</strong> per esempio), già accennatein occasione delle problematiche d’accessibilità all’aeroporto,possono rafforzare la suggestione che la Circumetnea, trasferita agliEnti Locali e non più ministeriale, si trasformi finalmente, almeno inambito urbano, da ferrovia in ente gestore <strong>di</strong> trasporto pubblico su ferroper evitare <strong>di</strong> dover <strong>con</strong>tinuare a svolgere servizio lineare e quin<strong>di</strong> adover progettare il proprio lungo serpentone sotterraneo per andare araccogliere l’utenza nel bacino urbano <strong>con</strong> enorme <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> risorsefinanziarie, ma potendo invece realizzare reti costituite da tratte che,come in tutte le metropolitane del mondo, rappresentino gli assi portantidello sviluppo del sistema del trasporto pubblico locale catanese.Di seguito si riporta una ipotesi <strong>di</strong> rete metropolitana possibile in virtù<strong>di</strong> tali ragionamenti.Figura 13: Ipotesi <strong>di</strong> rete metropolitanaPer quanto riguarda le ipotesi <strong>di</strong> potenziamento del servizio in ambitoextraurbano emergono i seguenti in<strong>di</strong>rizzi: attivazione <strong>di</strong> un servizio esclusivamente de<strong>di</strong>cato alla componenteturistica; acquisire da RFI la tratta <strong>di</strong>smessa Letojanni-Giar<strong>di</strong>ni-Randazzo; unificare le stazioni FCE ed RFI <strong>di</strong> Randazzo al fine <strong>di</strong> un efficacepotenziamento del raccordo fra il <strong>di</strong>stretto turisticodell’Etna e quello <strong>di</strong> Taormina avviare il servizio merci lungo tutto il suo percorso, creando icollegamenti <strong>con</strong> le aree industriali <strong>di</strong> Piano Tavola e <strong>di</strong> Paternòe realizzando la <strong>con</strong>nessione <strong>con</strong> l’interporto; sfruttare la presenza dei suoi binari alle porte d’ingresso al Portoanche per acquisire la potenziale utenza dei passeggeri delle navida crociera;


pagina 46 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano della mobilità provvedere alla manutenzione e ristrutturazione delle stazionidestinandone parti importanti ed oggi inutilizzate all’accoglienzaturistica quali cerniere fra la dorsale <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione ferroviariaed i percorsi (naturalistici, scientifici, ambientali, culturali, enogastronomici,sportivi, etc.) che da queste si <strong>di</strong>partono (ve<strong>di</strong>progetto “circumnavigando l’Etna” alla sezione de<strong>di</strong>cata al turismo.Anche in questo caso così come per i precedenti la <strong>Provincia</strong> può metterein campo la sua più forte determinazione volta a fare della Circumetneauno strumento efficace ad assicurare gran parte delle soluzioninecessarie alle problematiche che affliggono il sistema dei trasporti.Potenziamento della linea ferroviaria RFISi è già fatto riferimento alla necessità che RFI abbia un <strong>di</strong>alogo piùserrato <strong>con</strong> la <strong>Provincia</strong> nella programmazione degli interventi e degliesercizi che riguardano lo sviluppo del suo territorio.In particolare la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania ritiene che RFI debba: completare il nodo <strong>di</strong> Catania risolvendo la problematica delraddoppio della tratta Catania-Acquicella; accelerare il processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>smissione delle aree limitrofe e prospicientila Stazione Centrale al fine <strong>di</strong> <strong>con</strong>sentire l’avvio del cosìdetto ”Water Front” catanese; sostenere ed incentivare la formazione del sistema ferroviarioad alta frequenza ed elevata frequentazione lungo la <strong>di</strong>rettricejonica che va da Calatabiano attraverso Catania fino a Lentini; sostenere e partecipare alla realizzazione del nodo intermodale<strong>di</strong> Acireale pensato e voluto dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania e cheprevede la realizzazione <strong>di</strong> una nuova stazione in corrispondenza<strong>di</strong> Piazza Cappuccini dove dovrebbe sorgere un imponentecomplesso <strong>di</strong> parcheggi e strutture commerciali, <strong>di</strong>rettive e ricettivee la riattivazione <strong>di</strong> quella attualmente <strong>di</strong>smessa antistanteil Palazzo Pennisi. riattivare le stazioni <strong>di</strong> Ognina e <strong>di</strong> Bicocca a servizio delle politiche<strong>di</strong> mobility management attivate dalla <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Cataniain favore dei pendolari che raggiungono Catania dalle provenienzesud e nord; provvedere alla velocizzazione delle tratte Catania-Enna-Caltanissetta-Palermo e Catania-Siracusa; provvedere, d’intesa <strong>con</strong> la <strong>Provincia</strong>, la SAC ed il Comune <strong>di</strong>Catania, alla progettazione e realizzazione della stazione <strong>di</strong> Fontanarossa; <strong>con</strong>sentire l’ampliamento dell’area intermodale dell’Interportocatanese; cedere alla Circumetnea la tratta <strong>di</strong>smessa Letojanni-Giar<strong>di</strong>ni-Randazzo; verificare l’opportunità <strong>di</strong> realizzare la tratta Comiso-Vizzini asostegno dell’integrazione fra l’aeroporto <strong>di</strong> Comiso e quello <strong>di</strong>Catania; verificare le possibilità <strong>di</strong> riutilizzo della tratta Catania-Schettinoa supporto dell’area industriale <strong>di</strong> Paternò ed a sostegno dellarivitalizzazione del comparto agrumicolo da essa sotteso.Potenziamento ed adeguamento della viabilità primaria e principaleLa realizzazione della nuova autostrada Catania-Siracusa e della prossimaCatania-Ragusa impone che la Tangenziale, nel tratto dai caselli <strong>di</strong>San Gregorio fino allo svincolo <strong>di</strong> Passo Martino, sia <strong>di</strong> caratteristichetali da sostenere efficacemente l’incremento <strong>di</strong> domanda <strong>di</strong> trasportoveicolare privato e commerciale. Si ritiene inoltre, in<strong>di</strong>spensabile per ilterritorio, che l’Ente Nazionale delle Strade: assicuri il pronto ammodernamento dei tratti delle SS284 edSS120 per assicurare la migliore accessibilità della zona Pedemontananell’arco sotteso fra Adrano e Fiumefreddo. provveda a mettere in sicurezza la SS 417 Caltagirone-Cataniaed a completare la SS 683 Lico<strong>di</strong>a Eubea-Libertinia; provveda al potenziamento della tangenziale <strong>di</strong> Catania; valuti la possibilità <strong>di</strong> includere il tratto terminale della A18, e-liminando il casello <strong>di</strong> Acireale, all’interno del sistema della tangenziale<strong>di</strong> Catania così da rafforzare il <strong>con</strong>testo metropolitanodell’area; sostenga e partecipi all’ammodernamento della S.P. 41 Catania-Acireale per <strong>con</strong>sentire che le funzioni <strong>di</strong> attraversamento cheoggi penalizzano lo sviluppo <strong>di</strong> Acicastello si svolgano a montedell’attuale collegamento, su quella che dovrebbe <strong>di</strong>venire la via<strong>di</strong> fuga capace <strong>di</strong> collegare i due ospedali <strong>di</strong> Cannizzaro e <strong>di</strong> A-cireale ai fini della Protezione CivileAgenzia Metropolitana dei TrasportiTutti i punti fin qui trattati nel settore dei trasporti ed afferenti allecompetenze <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento attribuite alle ProvinceRegionali Siciliane, pongono in risalto l’esigenza <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> unluogo deputato alla <strong>di</strong>ffusione della <strong>con</strong>oscenza quale requisito in<strong>di</strong>spensabileper una pacata <strong>di</strong>scussione che preceda la scelta migliore.Tale luogo è, ad avviso della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania, l’AgenziaMetropolitana dei Trasporti alla quale sono chiamati a partecipare tutti iresponsabili politici, tecnici ed amministrativi che, a qualunque titolo,sono coinvolti nel sistema della mobilità catanese.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ct6.6.6 In<strong>di</strong>rizzi progettualiEsercitare il ruolo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento affidato alle Province, dopo averesvolto il censimento dei bisogni e delle possibili soluzioni, significa anche<strong>di</strong>ffondere la <strong>con</strong>oscenza perché possa essere utilizzata ad un tavoloal quale seggano tutti i soggetti capaci <strong>di</strong> <strong>con</strong>tribuire a in<strong>di</strong>viduare interventiche, risolvendo le <strong>con</strong>flittualità emergenti ed ottimizzando lerisorse <strong>di</strong>sponibili, possano <strong>con</strong>sentire il raggiungimento <strong>di</strong> obiettivi<strong>con</strong><strong>di</strong>visi sull’area vasta provinciale ed oltre in ambito sub regionale.Si tratta <strong>di</strong> costruire una matrice dove per ogni componente e per ogniazione vengano in<strong>di</strong>viduati i campi delle alternative e quelli degli interventiperché alla fine del proce<strong>di</strong>mento, <strong>con</strong> l’ausilio del sopraintrodottosistema <strong>di</strong> supporto alle decisioni, si saranno svuotati i primiper definire nei se<strong>con</strong><strong>di</strong> programmi certi <strong>di</strong> interventi complementari ecoor<strong>di</strong>nati.A semplice titolo esemplificativo, si rappresenta in Figura 14 una ipotesi<strong>di</strong> griglia nella quale, in campo verde sono rappresentate le alternativeed in campo giallo gli interventi.Il completamento della fase <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> programmazione daparte <strong>di</strong> questa <strong>Provincia</strong> regionale <strong>di</strong> Catania, attraverso la <strong>con</strong>certazione<strong>con</strong> tutti quanti gli altri soggetti che, a qualunque titolo, interagis<strong>con</strong>o<strong>con</strong> il sistema della mobilità catanese, mira ad una scelta oculatadelle alternative esistenti, così da arrivare alla redazione definitiva delpiano della mobilità, in atto rappresentato in Tavola 6 in virtù <strong>di</strong> quantoriportato in Tabella 6.Figura 14: Esempio <strong>di</strong> matrice degli interventi


pagina 48 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicaTabella 6: Alternative e proposte <strong>di</strong> interventoazionialternative/interventi esemplificativiSe<strong>con</strong>da pista <strong>con</strong> prolungamento a Est verso il mare (Adeguamento aeroporto Catania - Alt.1)Se<strong>con</strong>da pista <strong>con</strong> prolungamento a Ovest <strong>con</strong> interramento Linea RFI (Adeguamento aeroporto Catania - Alt.2)Potenziamento airside aeroportualeSe<strong>con</strong>da pista <strong>con</strong> prolungamento a Ovest <strong>con</strong> scavalcamento Linea RFI (Adeguamento aeroporto Catania - Alt.3)Realizzazione nuovo aeroporto (Adeguamento aeroporto Catania - Alt.4)Integrazione gestionale Aeroporti <strong>di</strong> Comisoe FontanarossaSocietà <strong>di</strong> gestione unicaIntegrazione funzionale Porti <strong>di</strong> Catania eIntegrazione e specializzazione Porti <strong>di</strong> Augusta e CataniaAugustaAdeguare collegamenti ferroviari lungo la Potenziamento ferrovia Adrano-Randazzo-Riposto<strong>di</strong>rettrice perietneaPotenziamento ferrovia Paternò - Adranovelocizzazione della tratta ferroviaria Catania-SiracusaRiqualificare la rete ferroviaria <strong>di</strong> interesseRiqualificazione ferrovia Catania - Enna - PalermoregionaleRaddoppio ferroviario Fiumefreddo - GiampilieriRifunzionalizzazione ferrovia Alcantara -RandazzoAttivazione <strong>di</strong> un servizio ferroviario adesercizio metropolitano sulla linea costieraMessa a sistema della Piattaforma Logistica<strong>di</strong> CataniaSistema <strong>di</strong> trasporto ad esercizio metropolitanoSistema <strong>di</strong> accesso a FontanarossaPotenziamento del sistema metropolitanoferroviario FCERifunzionalizzazione ferrovia Alcantara - RandazzoRaddoppio ferroviario Zurria - AcquicellaNodo <strong>di</strong> AcirealeInterramento Stazione Catania c.leEsercizio ferroviario a carattere metropolitano Taormina - LentiniCollegamento ferroviario dell'InterportoCollegamento dell'Interporto <strong>con</strong> TangenzialeCollegamento dell'Interporto <strong>con</strong> Asse dei ServiziCollegamento Interporto-Porto in sottopasso al Faro BiscariRealizzazione del Polo Intermodale dell'InterportoPotenziamento dello scalo <strong>di</strong> BicoccaPedemontana (TPL metropolitano Alt. 1)Metroleggera (TPL metropolitano Alt. 2)Monorotaia (TPL metropolitano Alt. 3)Metropolitana <strong>con</strong> stazione sotto land side (accesso all'aeroporto <strong>di</strong> Catania alt. 1)Linea RFI <strong>con</strong> fermata al parcheggio + people mover (accesso all'aeroporto <strong>di</strong> Catania alt. 2)Linea RFI <strong>con</strong> stazione sotto land side (accesso all'aeroporto <strong>di</strong> Catania alt. 3)Riqualificazione e potenziamento della viabilità <strong>di</strong> accesso all'aeroporto <strong>di</strong> Catania FontanarossaTratta metropolitana Stesicoro - Vittorio EmanueleTratta metropolitana Misterbianco - NesimaTratta metropolitana Vittorio Emanuele - VerrazzanoTratta metropolitana Verrazzano – Aeroporto (accesso all'aeroporto <strong>di</strong> Catania alt. 1)Tratte metropolitane urbane (asse dei viali, etc.)Tratta ferroviaria Paternò - MisterbiancoCoor<strong>di</strong>namento della mobilità metropolitanaAgenzia Metropolitana dei TrasportiAdeguare collegamenti stradali lungo la <strong>di</strong>rettriceperietneaRiqualificazione SS120Riqualificazione SS284Riqualificazione funzionale a tipo B della SS417 (collegamento tipo autostradale area Calatino <strong>con</strong> Catania alt. 1)Adeguamento della <strong>con</strong>nessione stradale tra Completamento della SS683 Lico<strong>di</strong>a Eubea - Libertinia (alt.2)Caltagirone e CataniaRiqualificazione autostradale Catania - Ragusa (alt.2)Messa in sicurezza SS417 (alt.2)Potenziamento Tangenziale <strong>di</strong> Catania (alt.1)Potenziare il sistema stradale <strong>di</strong> attraversamentoe <strong>di</strong>stribuzione intorno alla città <strong>di</strong> Trasformazione a quadrifoglio dello svincolo Asse dei ServiziNuovo collegamento viario a monte della Tangenziale <strong>di</strong> Catania (alt. 2)CataniaAsse attrezzatoSpostamento del casello <strong>di</strong> S. Gregorio sulla A18 fino ad AcirealeStrada Nord-SudCollegamento Svincolo <strong>di</strong> Giarre - Porto <strong>di</strong> RipostoCollegamento svincolo <strong>di</strong> Fiumefreddo area ricreativaCollegamenti provinciali a <strong>valenza</strong> strategicaRiqualificazione SP per il collegamento SS417 - A19 - SS121 (collegamento area calatino Alt. 1)Prolungamento Asse dei serviziCompletamento Svincolo Paesi EtneiRealizzazione <strong>di</strong> varianti, completamentostrade esistenti e riqualificazione delle intersezioni(ve<strong>di</strong> Piano Triennale OO.PP.)Ammodernamento e messa in sicurezzadelle Strade <strong>Provincia</strong>li( ve<strong>di</strong> Piano Triennale OO.PP.)


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ct6.7 Piano dei Servizi Territoriali6.7.1 Dalla Multidentità attraverso la Coesione verso la competitivitàIl processo <strong>di</strong> pianificazione nell’area vasta provinciale prende spuntodalla delicata fase <strong>di</strong> ricognizione necessaria per censire e catalogare siale caratteristiche morfologiche e strutturali che <strong>di</strong>stinguono porzioniomogenee del territorio, sia il patrimonio naturalistico e culturale chene misura ricchezza e povertà, rapportandoli alla capacità <strong>di</strong> promuovereazioni <strong>di</strong> riequilibrio dei più incisivi in<strong>di</strong>catori dello sviluppo socioe<strong>con</strong>omico.Fin dall’avvio delle attività <strong>di</strong> formazione del Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le,nell’ormai lontano 1996, apparve evidente la <strong>di</strong>versificazione delterritorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania per zone che, per <strong>di</strong>versi fattori <strong>di</strong>scriminantinell’analisi dei <strong>con</strong>testi fisici, ambientali e socio-e<strong>con</strong>omici,vennero aggregate esaltando più il principio della <strong>di</strong>fferenza versol’esterno piuttosto che quello della assonanza interna.Di qui vennero le tre aree: Calatino, Metropolitana e Pedemontana-Jonica che, per <strong>di</strong>verse caratterizzazioni e specializzazioni territoriali, sifronteggiavano, perché <strong>di</strong>verse, cercando mo<strong>di</strong> e soluzioni perl’integrazione ed il riequilibrio.Oggi, anche alla luce <strong>di</strong> una forte volontà <strong>di</strong> aggregazione territorialeespressa dall’Unione Europea come principio ispiratore della compattezzatransnazionale, la rivisitazione del territorio per la formulazione <strong>di</strong>un nuovo documento <strong>di</strong> pianificazione territoriale, sulla spinta <strong>di</strong> unavisione regionale più strategica che interventistica, è stata effettuata e-saltando più i motivi dello stare insieme che non le ragioni della <strong>di</strong>visione.La rilettura delle risorse territoriali, alla luce <strong>di</strong> questi nuovi principi, hacomunque <strong>con</strong>fermato, su tutto il territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong>Catania, l’esistenza e la tendenza alla multi-identità materiale ed immaterialeche ci caratterizza ed al <strong>con</strong>tempo ci <strong>di</strong>stingue.Il mare, la montagna e la pianura non sono, da noi, solo elementi fisiciche <strong>di</strong>stinguono zone ed attività, ma possono <strong>di</strong>venire, se integrate eparimenti accessibili, risorse <strong>di</strong>sponibili ad un unico modello <strong>di</strong> sviluppobasato sulla coesione.La Spiaggia silicea in corrispondenza della foce del Simeto, la scoglierabasaltica ai pie<strong>di</strong> del vulcano e la costa <strong>di</strong> “cuti lisci” verso nord sonomari <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> un unico progetto <strong>di</strong> promozione turistica.L’uva, il grano, i fichi d’in<strong>di</strong>a, le arance, i limoni, i pistacchi, le fragoleed i derivati (i succhi, il vino, i dolci, le <strong>con</strong>serve) sono elementi ugualmenteforti <strong>di</strong> un unico sistema agricolo che non è forte come dovrebbee come potrebbe, forse anche perché non è sostenuto da un’unicapolitica <strong>di</strong> marketing sui mercati internazionali dove potremmo affermarela qualità piuttosto che l’e<strong>con</strong>omia.Una multi identità che si riflette anche sui sistemi della produzione edella macroe<strong>con</strong>omia: turismo, cultura, Hi-Tech, agricoltura, industria,logistica, agroalimentare, artigianato; la nostra e<strong>con</strong>omia ed il nostromodello <strong>di</strong> sviluppo non possono in alcun modo rinunciare ad alcunadelle componenti che, in qualche modo, possono <strong>con</strong>tribuire a riequilibrareuno svantaggio ormai antico.Ed allora si afferma il <strong>con</strong>cetto della “Coesione” quale elemento checrei i presupposti per realizzare sistemi che, nei <strong>di</strong>fferenti scenari, possano<strong>con</strong>tribuire a risolvere le <strong>con</strong>flittualità interne mirando ad offrire ainostri territori, opportunamente aggregati, maggiore e più efficace“Competitività” negli scenari regionali, nazionali, me<strong>di</strong>terranei ed europei.Di qui nasce la strategia della coesione territoriale che, nel censimentodell’esistente, ha guidato il gruppo <strong>di</strong> pianificazione alla ricerca dei motivie delle risorse aggreganti, come se, all’interno od anche trasversalmentealle tre aree tra<strong>di</strong>zionali, si potessero creare <strong>di</strong>stretti territorialiomogenei che avessero qualche motivo in più per stare insieme.Così si può giungere ad una rappresentazione del territorio provincialeche sulle tre aree <strong>di</strong> riferimento incar<strong>di</strong>na altri nuovi <strong>di</strong>stretti coesi attornoa elementi e progetti qualificanti, denominati progetti “magnete”.La definizione del piano dei servizi territoriali corre parallela alla pianificazionedella mobilità creando una visione complementare degli a-spetti <strong>di</strong> processo e sviluppo del territorio catanese.Così come già introdotto, il quadro <strong>con</strong>oscitivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strutturale(QCS) costituisce il punto <strong>di</strong> partenza dell’analisi me<strong>di</strong>ante la ricercadella multidentità dell'area, definita dall'unione dei suoi caratteri e dellesue specificità, quali le caratteristiche morfologiche, climatiche, paesaggistiche,storico-monumentali, e<strong>con</strong>omico-produttive ed infrastrutturali(Tavola 4). Il Piano dei servizi territoriali rappresenta il punto <strong>di</strong> arrivodel sistema territoriale catanese (Tavola 5) specificando l’ambizione <strong>di</strong>un’area <strong>di</strong> definire nel futuro prossimo un progetto <strong>di</strong> coesione multidentitariaper incrementare la competitività.Con l’obiettivo <strong>di</strong> sintetizzare tale processo <strong>di</strong> seguito si riporta una sintesischematica delle azioni riferibili al territorio rilevate in fase <strong>di</strong> au<strong>di</strong>te una descrizione degli interventi esemplificativi che costituis<strong>con</strong>o lestrategie <strong>di</strong> sviluppo nel settore ambientale, socio-culturale e socioe<strong>con</strong>omico,così come rappresentati nella Tavola 7.6.7.2 Ricognizione delle azioni sul territorioCoerentemente <strong>con</strong> i criteri esposti nel capitolo 4 “dalla programmazionealla pianificazione”, avviate le attività <strong>di</strong> aggiornamento del PianoTerritoriale <strong>Provincia</strong>le, fin dall’au<strong>di</strong>t, si è proceduto alla ricognizionedell’esistente, del programmato e delle idee <strong>di</strong> piano, operando per iquattro settori in cui è stato sud<strong>di</strong>viso il campo delle attività provinciali,ovvero: Ambiente, Cultura, E<strong>con</strong>omia e Mobilità.Qui <strong>di</strong> seguito, <strong>con</strong> riferimento al territorio “aperto” allo sviluppo ambientale(Tabella 7), socio-culturale (Tabella 8), socio-e<strong>con</strong>omico(Tabella 9) ed alla mobilità (Tabella 10) vengono riassunti i prospettiriepilogativi <strong>di</strong> queste ricognizioni, perché segnano la base <strong>di</strong> partenzadelle elaborazioni successivamente svolte e che hanno <strong>con</strong>dotto allaformulazione del presente piano dei servizi territoriali, alla ricerca dellestrategie e delle azioni unificanti e più efficaci per il superamento dellecriticità emerse in fase <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong> <strong>con</strong>testo.Tabella 7: Settore AmbienteComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseBeni naturali Modesta attenzione Minima red<strong>di</strong>tivitàRidotta <strong>con</strong>oscenza Scarsa attrattivitàDiffusioneMigliorare laConoscenza scienza e<strong>con</strong>oscenzacoscienzaScarsa attenzione Elevato degrado Recupero ambientale SicurezzaTutelaDiffondere lacultura dellaprevenzioneDiffondere lacultura dellaprevenzioneAggiornamento <strong>con</strong>tinuo dell'evoluzionedel sistema naturalisticoDefinire ruolo, tutela e gestionedelle emergenze naturalisticheIncentivare la formazione professionale<strong>di</strong> operatori del settorePromuovere accor<strong>di</strong> <strong>con</strong> gli operatoridel paesaggioSistematizzare le risorse naturalistichenel SIT provincialeSostenere <strong>con</strong>venzioni <strong>con</strong> istituti<strong>di</strong> ricerca e operatori privatiPromuovere la sicurezza fisica edambientaleCompletare il piano <strong>di</strong> formazionee <strong>di</strong> gestione delle aree protette.


pagina 50 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi TerritorialiComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseConservazione dei "paesaggi naturali"ed "agrari" storiciFormare profili professionali persostenere la salvaguar<strong>di</strong>a ambientaleRestauro e riabilitazione degliecosistemi degradatiVerificare la sostenibilità ambientaledelle iniziative da intraprendereBeniPaesaggisticiScarsa presenza suimercatiBeni isolatiOfferta poveraOfferta deboleMigliorare l'attrattivitàPotenziamentodell'offertaEcologia Minima prevenzione Degrado Recupero ambientale TutelaEnergiaModesta culturaambientalistaScarsa organizzazionePeggioramento dell'habitatDifficoltà <strong>di</strong>smaltimentoRecupero culturalee civicoOttimizzare la gestioneCoesione Itinerari Al galoppo per la <strong>Provincia</strong>ConoscenzaInnovazioneSorveglianza inefficace Disor<strong>di</strong>ne Ripristinare la legalità ControlloInefficace raccolta delleinformazioniDifficoltà degli interventi asostegnoCentralizzare leinformazioniCoesioneConoscenzaRisorse a rischio Sistema debole Risparmio energetico TutelaDiffondere lacultura dellaprevenzioneDiffusionescienza eCoscienzaMinore produzione,miglioreraccoltaOttimizzare ilmonitoraggioOttimizzare ilsistemaOttimizzare ilsistemaElevare la cultura<strong>di</strong> uso e<strong>con</strong>servazioneCircumnavigando l'EtnaItinerario delle aree protetteConsumo <strong>di</strong> suolo in rapporto aiparametri <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>aDifferenziazione, Riduzione, riuso,riciclaggio dei rifiutiDiffondere le buone pratichesperimentate a livello europeo.Diffondere il bollettino dello stato<strong>di</strong> salute del nostro territorioRe<strong>di</strong>gere ed attuare il piano provinciale<strong>di</strong> gestione dei rifiutiVerificare la sostenibilità ecologicadelle iniziative (VAS)Attenzionare l'inquinamento e-lettromagneticoControllo del territorio <strong>con</strong> sistemi<strong>di</strong> rilevamento innovativiControllo produzioni e recapitiMonitorare capacità <strong>di</strong> smaltimentoper tipo e caratteristicaRilevamento emissioni inquinantidovuti ai flussi veicolari.Sostenere la formazione deimanager ecologici.Applicare il principio della certezzadella pena per i trasgressori.Applicazione ticket d'ingressoalle aree protetteGestire una politica integrata deirifiutiImpianti <strong>di</strong> smaltimento specializzati(copertoni, ingombranti, )Incentivare la cultura e l'uso dellaraccolta <strong>di</strong>fferenziataOperare per ridurre le emissioniinquinantiRealizzazione <strong>di</strong> termovalorizzatori<strong>di</strong> ultima generazioneStazioni <strong>di</strong> trasferenza, utilizzandoil vettore ferroviario.Diffondere il <strong>con</strong>cetto dellapremialità per le buone praticheIncrementare le attività <strong>di</strong> <strong>con</strong>trolloe vigilanzaInstaurare e <strong>di</strong>ffondere il principiodella Customer SatisfactionOperare ed intensificare i <strong>con</strong>trolliin <strong>di</strong>scarica.Sostenere la costituzione dell'Agenziadell'Energia.Censire domanda ed offerta <strong>di</strong>energiaCensire i bisogni insod<strong>di</strong>sfatti inmerito ad acqua, gas ed energiaelettrica.Creare <strong>con</strong> master post laureaEnergy Manager provincialiRe<strong>di</strong>gere il piano provincialedell'energia.Assicurare risanamento delle acquee salvaguar<strong>di</strong>a delle falde.Criterio della Customer Satisfactionper riequilibrio fornitureProtocolli d'intesa per la sicurezza,la qualità e la <strong>con</strong>tinuità delleforniture


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseProtezioneCivileQualità dellavitaSistema energeticosottovalutatoTanta curiosità, poca<strong>con</strong>oscenzaAlti livelli <strong>di</strong> rischioSistema complessoSistema in <strong>con</strong>tinuaevoluzioneSistema in equilibrioprecarioLivelli attuali moltobassiRischio crisi <strong>di</strong>approvvigionamentiDisorientamentoPossibili <strong>di</strong>sastriPossibilità <strong>di</strong> errori o<strong>di</strong>menticanzeRischio <strong>di</strong> trascurare fattoriimportantiDisattenzioni pericoloseAssuefazione e<strong>di</strong>nsod<strong>di</strong>sfazionePotenziamento delsistemaDiffusione culturaenergeticaGarantire livelli <strong>di</strong>sicurezza ottimaliCompletezza <strong>di</strong> informazionie <strong>di</strong> analisiMantenere costantel'attenzionePrevenire è meglio checurarePiù ampia sod<strong>di</strong>sfazioneRisparmioValorizzazioneInnovazionePromozioneSicurezzaConoscenzaControlloTutelaInnovazioneMiglioramentodell'efficaciaMiglioramentodell'efficaciaFavorirescenari positiviFavorirescenari positiviImparare a<strong>di</strong>ntervenireRafforzare ilsistemaRafforzare ilsistema <strong>di</strong>previsioneSostegno alsistemapreventivoMigliorare laqualità dellavitaSostenere e promuovere l'utilizzodell'illuminazione a LEDSostenere la sperimentazionedell'illuminazione pubblica autoalimentataUtilizzo <strong>di</strong> energie alternative peril patrimonio immobiliare provincialeAssicurare livelli <strong>di</strong> tariffazionesostenibili e compatibili <strong>con</strong> servizierogati.Promuovere la creazione <strong>di</strong> <strong>con</strong>sorzi<strong>di</strong> gestione intercomunaliSostenere integrazione, completamentoe riqualificazione retiSostenere il riuso delle energieprodotte dallo smaltimento rifiutiSostenere produzione <strong>di</strong> fotovoltaico<strong>con</strong> molecole derivate daaranceCoeffic. occupazione suolo perenergie eoliche e fotovoltaicheDiffondere ed incentivare il ricorsoalle energie alternativePromuovere nelle aree protettesistemi alternativi e meno impattantiRealizzare un link per la <strong>con</strong>oscenzae la <strong>di</strong>ffusione delle energiealternativeProgrammi <strong>di</strong> pronto intervento<strong>con</strong> procedura <strong>di</strong> reperibilitàRiattivare, d'intesa <strong>con</strong> gli altriEnti preposti, la sala operativaprovincialeUtilizzo del SIT per informazioniutili in fase <strong>di</strong> emergenzaAggiornamento formazione addettiprovinciali.Diffondere l'uso del Web GisImplementare il SIT provincialedei dati aggiornati sui rischiMantenere aggiornato il piano <strong>di</strong>previsione e prevenzione rischi.Potenziare la politica <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesadel suolo e <strong>di</strong> <strong>con</strong>trollo dei rischiAggiornare le mappe del rischioper ogni tipologiaMonitorare gli aspetti <strong>di</strong> rischioidrogeologicoMonitorare la funzionalità delsistema delle Life LinesPotenziare previsione e gestioneemergenze <strong>con</strong> nuove tecnologieImporre la mitigazione del rischioanche <strong>con</strong> interventi urbanistici,Re<strong>di</strong>gere i piani delle aree <strong>di</strong>ammassamento <strong>di</strong> competenzaprovincialeSegnalare opportunamente learee a rischio idrogeologicoSostenere campagne <strong>di</strong> informazionee <strong>di</strong> formazioneSostenere e svolgere la promozionedella cultura del rischioMonitorare costantemente lo stato<strong>di</strong> vivibilità delle cittàPreparare alle nuove <strong>di</strong>scipline iresponsabili pianificatori.Progettare l'adattamento dellecittà ai cambiamenti climaticiPromuovere la mobilità leggera ele scienze ambientaliSostenere e promuovere le buonepratiche <strong>di</strong> nuova urbanistica


pagina 52 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi TerritorialiTabella 8: Settore socio-culturaleComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseBeni culturali Beni isolati Offerta debolePotenziamentodell'offertaCoesione Itinerari Itinerario archeologicoItinerario dei CastelliE<strong>di</strong>liziaScolasticaFormazioneDifficoltosa <strong>con</strong>servazioneModesta <strong>di</strong>ffusioneOfferta deboleScarsa <strong>con</strong>oscenzaDomanda <strong>di</strong> formazionevariabileOfferta <strong>con</strong>centrataPoca <strong>di</strong>ffusione dell'altaformazioneScarsa offerta <strong>di</strong> E<strong>di</strong>liziascolasticaOfferta non attrattivaScarso interesseScarsa attrattivitàOfferta ModestaSovraffollamento e/oSpopolamentoEccesso <strong>di</strong> spostamentiScarsa attrattivitàMinima sod<strong>di</strong>sfazionedell'utenzaMigliorare<strong>con</strong>servazione e restauroRivalutazione dei beniculturaliMigliorare la Red<strong>di</strong>tivitàdel sistemaIn<strong>di</strong>viduazione delpatrimonioOfferta in<strong>di</strong>pendentedalla domandaRiduzione momenti <strong>di</strong>trasportoSostenere la<strong>di</strong>versificazionePieno gra<strong>di</strong>mentoTutelaSostenere la culturadella tutelaAccessibilitàEsaltare il patrimonioculturaleValorizzazioneEsaltare il patrimonioculturalePromozioneConoscenzaInnovazioneRiequilibrioInnovazioneRiequilibrioAccessibilitàCoesioneConoscenzaInnovazioneOperare in favoredella fruibilità deibeniImplementazionedella <strong>con</strong>oscenzaNon più Istitutima ContenitoriDecentramentoEquilibrare domandaed offertaEquilibrarae domandaed offertaOttimizzarel'offertaOttimizzarel'offertaOttimizzarel'offertaOttimizzarel'offertaItinerario dei prodotti tipiciItinerario del BaroccoStrade del VinoDefinire <strong>con</strong> SovrintendenzaCo<strong>di</strong>ce della ConservazioneIncentivare privati alla <strong>con</strong>servazioneed al restauroPromozione interventi <strong>di</strong> <strong>con</strong>servazionee <strong>di</strong> restauroPromuovere adozione opered'arte anche da studentiMigliorare l'accessibilità e la ricettivitàdei poli culturaliDiffusione su reti telematiche,video, cd in più lingueOrganizzazione <strong>di</strong> itinerari culturaliper potenziare l'offertaOrganizzazione <strong>di</strong> mostre e <strong>con</strong>vegninel mondoAmplificare la presenza nelleB.I.T.Creare nuovi parchi archeologicie potenziare quelli esistentiFavorire e sostenere la fruizionedei beni culturaliFavorire la <strong>di</strong>ffusione della culturadella cultura presso i giovaniFavorire la realizzazione <strong>di</strong> unmuseo archeologicoRealizzazione acquario ed annessomuseo del mareReplicare il Museo Vulcanologicosui tre poli del vulcanoRivitalizzazione delle Ciminiere:maggiore <strong>di</strong>namicitàSostenere attività <strong>di</strong> cooperativeoperanti nel settore culturaleAccor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma p<strong>con</strong> laSovrintendenzaCensire beni e servizi culturali,per omogeneità <strong>di</strong> settoreRaccolta dati e verifica presso laSovrintendenzaRicerca beni <strong>di</strong> produzione localema custo<strong>di</strong>ti altrove.Sistematizzazione dati culturali inarchivi <strong>di</strong>gitaliConcertazionePiano dell'e<strong>di</strong>lizia scolasticaProgetto tipoAnalisi degli spostamenti casastu<strong>di</strong>oConcertazionePiano dell'e<strong>di</strong>lizia scolasticaCampus universitari per i "fuorisede"Promuovere Master <strong>di</strong> specializzazioneRealizzazione <strong>di</strong> centri permanentidella formazioneSostenere l'ipotesi del PolitecnicoMe<strong>di</strong>terraneoFavorire il decentramento deipoli universitariRealizzazione <strong>di</strong> nuovo polo u-niversitario metropolitanoRiduzione del momento <strong>di</strong> trasportodegli studententiGarantire la piena accessibilità ai<strong>di</strong>sabilianagrafe scolastica per monitoraredomanda ed offerta"Contenitori per la formazione"e non istituti specializzatiConiugare le politiche della scuolae del Mobility management


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctSportInefficace offerta <strong>di</strong>e<strong>di</strong>lizia sportivaRisultati pocoincoraggiantiPromuovere sportminoriRiequilibrioRisparmioSicurezzaCoesioneInnovazionePromozioneRiequilibrioRisparmioTutelaValorizzazioneOttimizzarel'offertaOttimizzarel'offertaOttimizzarel'offertaOttimizzarel'offerta per<strong>di</strong>sciplineOttimizzarel'offerta per<strong>di</strong>sciplineOttimizzarel'offerta per<strong>di</strong>ciplineOttimizzarel'offerta per<strong>di</strong>ciplineOttimizzarel'offerta per<strong>di</strong>ciplineOttimizzarel'offerta per<strong>di</strong>ciplineOttimizzarel'offerta per<strong>di</strong>ciplineProgressiva riduzione delle succursaliPiena utilizzazione delle aule esistentiRiduzione se non eliminazionedei fitti passiviAssicurare il rispetto delle normevigenti in materiaIncentivare la partecipazionesportiva dei <strong>di</strong>versamente abili.Contenitori multieventi persport, <strong>con</strong>certi, manifestazioni,…Sostenere la formazione <strong>di</strong> animatoried operatori sportivi.Sostenere sport nautici e camporegate per il canottaggio.Promuovere il pieno utilizzo dellestrutture sportive scolastiche.Sostenere l'assioma "Sport: Maestro<strong>di</strong> vita"Realizzare il piano dei bisogniinsod<strong>di</strong>sfattiEvitare sprechi ed opere irrazionaliRealizzare solo quanto sia effettivamentegestibileSostenere gli eventi sportivi tra<strong>di</strong>zionaliRivitalizzare il centro polisportivo<strong>di</strong> Camporotondo.Tabella 9: Settore socio-e<strong>con</strong>omicoComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseAgricoltura Crisi ImpoverimentoRivitalizzazione delsettoreAccessibilitàCoesioneCompetitivitàSostenere le filiereagroalimentariSostenere le filiereagroalimentariSostenere le filiereagroalimentariOttimizzare collegamenti, logisticaed infrastruttureFavorire l'integrazione nelle filiereagroalimentariPotenziare le politiche <strong>di</strong> sostegnoall'innovazioneSupportare la promozione <strong>di</strong>prodotti tipici localiGovernance Conflittualità Caos Armonia Coesione Agenzia Agenzia del TerritorioAgenzia della logisticaAgenzia della MobilitàAgenzia dell'EnergiaAgenzia delo sviluppoLavoro Crisi Modesta competenza Qualificare l'offerta InnovazioneScarse opportunità Marginalità fasce deboli Integrazione CoesionePatrimonio Scarsa attenzione DeprezzamentoValorizzazione efruizioneRisparmioDiversificarel'offertaSostenerela domandaOttimizzareren<strong>di</strong>mentoimmobiliareAccor<strong>di</strong> <strong>con</strong> Università e Centri<strong>di</strong> ricercaAccor<strong>di</strong> <strong>con</strong> Università ed Enti<strong>di</strong> riferimentoCentri permanenti della formazioneFormazione e politiche attive dellavoroRicerca della massima sicurezzaRivitalizzazione agricolturaCantieri <strong>di</strong> lavoroProgetto <strong>di</strong>versabiliProgetto immigrati (CLAIM)Sportelli <strong>di</strong> supporto all'impresaAttualizzare la valorizzazione delPatrimonioCensire, Catalogare, Catastare eSistematizzareDismettere il patrimonio immobiliaresottoutilizzato.Interventi <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>nariaOpere impiantistiche per il risparmioenergeticoRidefinire le destinazioni d'uso


pagina 54 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi TerritorialiComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseSistemaTerritorialeSocialeSviluppoDispersione Scarsa incisività Massa critica Coesione Distretti 3° PoloRidurre i fitti passiviDel CalatinoDella LavaNeo-AgricoloProgetto MareQuota MilleMigrazione demografica Capoluogocentrismo De<strong>con</strong>gestione Riequilibrio Decentramento Adeguamento ServiziStrutture periferiche ecasualiInefficaceinfrastrutturazioneMercati limitatiModesto rilievo internazionaleScarsa efficacia e minimaattrattivitàScarsa efficaciaScambi modestiTurismo Offerta debole Scarsa attrattivitàSod<strong>di</strong>sfazionedell'utenzaRilancio del sistemaproduttivoAllargamento deimercatiRiequilibrioAccessibilitàInnovazioneCompetitivitàMarginalità Internazionalizzazione AccessibilitàTrasformare vocazionein impresaInnovazioneAccessibilitàCoesioneInnovazioneRiequilibrioPolarità <strong>con</strong>centrate Ridotta attrattività Sistema <strong>di</strong>ffuso RiequilibrioRi<strong>di</strong>stribuzioneterritorialeMiglioramentoinfrastrutturePromozioneimpren<strong>di</strong>torialitàFavorire attivitàespositiveSostenerel'integrazioneSostenerel'integrazionePotenziarel'offertaPotenziarel'offertaPotenziarel'offertaPotenziarel'offertaCreazione nuovipoliCoor<strong>di</strong>namento PRGPiani IntercomunaliCensire, Catalogare e Sistematizzarel'esistenteOsservatorio della FamigliaPiano Triennale delle infrastrutturesocialiRidurre il momento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>trasportoSistema <strong>di</strong> supporto alle decisioniInter<strong>con</strong>nessione sistemi <strong>di</strong> trasportoMigliorare servizi interni nellearee attrezzatePotenziare i servizi <strong>di</strong> supportoPotenziare infrastrutture urbanee metropolitaneAlta specializzazione nella newe<strong>con</strong>omyAttivare il Marketing TerritorialeDifferenziazione per compartoterritorialePotenziare servizi per la collettivitàPromuovere Servizi avanzati allosviluppoCamera <strong>di</strong> Commercio Me<strong>di</strong>terraneaCreazione <strong>di</strong> un centro fieristico"pesante"Potenziamento delle CiminierePrepararsi al Libero scambioMigliorare i sistemi <strong>di</strong> mobilità,reti locali e globaliPotenziare le infrastrutture tecnologiche(ITC)Sviluppare le reti <strong>di</strong> cooperazioneinternazionaleMigliorare l'accessibilità dei sitituristiciCoor<strong>di</strong>nare la promozione delturismoAmplificare presenza nelle B.I.T.internazionaliAnimazione territoriale e serviziextra alberghieriFavorire i processi <strong>di</strong> destagionalizzazioneFavorire i processi <strong>di</strong> integrazionenel turismoFavorire l'incremento dei pernottamentiInternazionalizzazione dell'EtnaRicettività pedemontana a quota1.000Creazione 3° Polo <strong>di</strong> nord-ovestsul vulcano EtnaEquilibrare tipologie <strong>di</strong> offerteturisticheFavorire l'agriturismo nelle areeinternePotenziare il settore del Calatino3° PoloAree archeologicheProgetto Mare


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctTabella 10: Settore mobilitàComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseConnettività Dis<strong>con</strong>tinuità Isolamento Integrazione Coesione Corridoi Della LogisticaDella MobilitàInter<strong>di</strong>strettualiRa<strong>di</strong>aliLogisticaCreazione dellaInsufficienteOfferta Modesta Integrazione modale Innovazione PiattaformaintermodalitàlogisticaSistema dellamobilitàTPLTrasportoaereoTrasportomarittimoTrasporto suferro (Circum)Sistema pressochéinesistenteMancanza <strong>di</strong> sistemaInsufficiente <strong>con</strong>nettività Creazione del sistema AccessibilitàEccesso <strong>di</strong> trasportoprivatoPrevalentemente Urbano Offerta deboleTrasporto PubblicoLocale deboleScarsa accessibilitàall'eroportoScarso se<strong>di</strong>meaeroportualeSistema aeroportuale increscitaSistema in crescitaDomanda insod<strong>di</strong>sfattaIncentivazione trasportopubblicoUnità <strong>di</strong> rete metropolitanaDiversione da Privato apubblicoCoesioneInnovazioneAccessibilitàRiequilibrioAccessibilitàInnovazioneParcheggi inefficienti Parcheggi adeguati AccessibilitàIncertezza sullo sviluppo Garanzia <strong>di</strong> <strong>con</strong>tinuità CompetitivitàRidotti collegamentiinternazionaliIncertezza dei ruoliInternazionalizzazioneSistema armonicoCatania-ComisoSistema debole Poco <strong>con</strong>correnziale Migliorare l'attrattivitàTrasporto via maredeboleCircumetnea offertadebolePoco <strong>con</strong>correnzialeMigliorare l'attrattivitàCompetitivitàCoesioneModesta red<strong>di</strong>tività Integrazione AccessibilitàCoesioneMitigarela <strong>con</strong>gestioneMitigarela <strong>con</strong>gestioneMitigarela <strong>con</strong>gestionePenalizzare trasportoPrivatoRiassetto delTPLSistema <strong>di</strong> TPLd'area vastaRiassetto delTPLAssicuraresistemi <strong>di</strong> sostaadeguatiInterlocuzione<strong>con</strong> ENAC e SACPromuovereaccor<strong>di</strong> strategiciStipula accor<strong>di</strong>strategiciPotenziamentoCircumetneaPotenziamentoCircumetneaFavorire i rapporti sui corridoitirrenico ed adriaticoIintegrazione fra poli della logisticae della produzionePromuovere il sistema territorialesicilia del sud-estPromuovere l'utilizzo <strong>di</strong> sistemiITSSostenere la centralità dell'InterportocataneseGarantire <strong>con</strong>nettività fra i polimaggiormente attrattiviIntervenire sulle politiche dellascuolaSostenere le politiche del decentramentoGarantire la compatibilità fradomanda ed offertaMonitoraggio flussi veicolari edemissioni inquinantiPromuovere attuazione <strong>di</strong> sistemi<strong>di</strong> "mobilità leggera"Promuovere le politiche del MobilityManagementCosto della sosta <strong>di</strong>fferenziatora<strong>di</strong>almenteIstituzione zone a Traffico LimitatoLotta alla sosta selvaggiaTariffazione UnicaTutela delle corsie preferenzialiAgenzia della MobilitàIntegrazione ModaleSistema <strong>di</strong> Trasporto PubblicoMetropolitanoSistema <strong>di</strong> Trasporto PubblicoMetropolitano CataneseVelocizzare collegamento Caltagirone-CataniaAttuare il Piano <strong>di</strong> Bacino delTPL provincialeDisincentivare e penalizzare trasportoveicolare privato.Favorire il TPL in avvicinamentoa CataniaIncentivare e proteggere il trasportopubblicoTrasformare il sistema da monomodalea pluri-modaleRealizzazione parcheggiAnalisi dell'evoluzione della domanda<strong>di</strong> trasporto aereoSostenere l'opportunità <strong>di</strong> rotteafricane.Infrastrutturazione collegamentiComiso-FontanarossaPuntare sul trasporto Cargo d'intesa<strong>con</strong> ComisoSostegno al sistema aeroportuale<strong>di</strong> sud-estChiusura dell'anello urbano e Assedei VialiEvitare duplicazioni <strong>con</strong> sistemaRFI


pagina 56 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi TerritorialiComponente Causa Effetto Obiettivo Strategia Azione FaseTrasporto suferro (RFI)Trasporto sugommaRFI poco efficaceSistema non integratoScarsa attrattivitàScarsa efficacia e minimae<strong>con</strong>omiaViabilità Sistema obsoleto Ridotta efficienzaRivalutare trasporto surotaiaCreazione <strong>di</strong> un sistemaIntermodaleMiglioramento deicollegamentiCompetitivitàInnovazioneCoesioneInnovazioneCoesioneInnovazioneSicurezzaAccessibilitàCoesioneInnovazioneSicurezzaPotenziamentoCircumetneaPotenziamentoCircumetneaPotenziarel'offerta su ferroPotenziarel'offerta su ferroPotenziamentodella logisticaPotenziamentodella logisticaPotenziamentodella logisticaRiqualificare reteInfrastrutturaleRiqualificare reteinfrastrutturaleRiqualificare reteinfrastrutturaleRiqualificare reteinfrastrutturaleDismettere esercizio su gommaRiqualificazione stazioni ai finituristiciRiqualificazione vagoni a fini turisticiVerificare opportunità trasportorifiuti da trasferenze.Chiusura anello extraurbano subinari RFI (Riposto-CT)Creare attività commerciale e turisticaDa Ferrovia (lineare) in EnteGestore TPL (anche reti)Favorire acquisizione tratta RFIGiar<strong>di</strong>ni-RandazzoInter<strong>con</strong>nessione <strong>con</strong> ASI PianoTavola e Interporto<strong>Provincia</strong>lizzazioneCollegamento Interporto-AugustaCollegamento Interporto-centroagroalimentareComiso-Vizzini e sistema Comiso-FontanarossaIntegrazione RFI-InterportoVerificare opportunità riattivazioneCatania-SchettinoFavorire il sistema RFI Giarre-Catania-LentiniNodo Catania - Raddoppio AcquicellaRifunzionalizzazione binari inambito portualeSostenere la velocizzazione delservizio Catania-PalermoStazione all'aeroporto <strong>di</strong> FontanarossaFavorire accor<strong>di</strong> <strong>con</strong> Associazionidei trasportatoriIntegrazione modale e centralitàdell'Interporto.Adozione sistemi ITS e progettiregionali e nazionaliCentri <strong>di</strong> Logistica <strong>di</strong>ffusa a serviziodell'agricoltura.Decentramento servizi riparazionee manutenzione.Favorire l'utilizzo delle autostradedel mare.Semplificazione procedure etransazioni <strong>di</strong> viaggioSistemi innovativi <strong>di</strong>stribuzionemerci in ambito urbanoSostenere la realizzazione dell'autoportoControlli e video sorveglianzanelle aree <strong>di</strong> sosta.Tracciabilità merci pericolose<strong>con</strong> sistemi ITSCollegamento mare-montiOttimizzare inter<strong>con</strong>nessioni frai poli della produzioneSvincolare il Calatino dalla tangenzialecataneseCompletamento assi programmatiFavorire la <strong>di</strong>ffusione delle pisteciclabiliMigliorare le infrastrutture viarie.Razionalizzare e semplificare leinfrastrutture viarieAssicurare la massima sicurezzaGarantire funzionalità alle LifeLines


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ct6.7.3 Settore AmbienteIl territorio della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania risulta essere un sistema caratterizzatoe delimitato, in maniera totalmente <strong>con</strong>notante, da quattro sottosistemi<strong>di</strong> natura ambientale e <strong>di</strong> preminente pregio paesisti<strong>con</strong>aturalequali l’Etna, il vulcano attivo più alto del <strong>con</strong>tinente europeo, ilmare Ionio, il bacino del Simeto e la foce dell’Alcantara.A fronte <strong>di</strong> questa pregevole naturale ”infrastrutturazione ambientale”,nel corso degli ultimi anni, tuttavia, si è progressivamente accentuatal’esigenza <strong>di</strong> porre un freno al rapido e <strong>con</strong>tinuo deteriorarsidell’ambiente e al verificarsi <strong>di</strong> calamità naturali che incidono pesantementesull’e<strong>con</strong>omia <strong>di</strong> vaste zone del territorio, aggravando le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio delle popolazioni.E’ indubbio che l’area provinciale catanese presenta un significativo stato<strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto idrogeologico e numerosi e <strong>di</strong>fferenziati aspetti <strong>di</strong> criticitàambientale, legati al <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne urbanistico e alla presenza <strong>di</strong> attività classificatead alto rischio e tali da pregiu<strong>di</strong>care l’uso del territorio stesso inrelazione all’e<strong>con</strong>omia locale.Le attività <strong>di</strong> natura antropica (inse<strong>di</strong>amenti civili, industriali, agricoltura,etc.) devono, pertanto, trovare forme <strong>di</strong> equilibrio sia <strong>con</strong> la <strong>di</strong>sponibilitàdelle risorse sia <strong>con</strong> le domande <strong>di</strong> fruibilità del bene ambientale-naturalistico,<strong>di</strong> sicurezza del territorio e <strong>di</strong> servizi ad alto valore.Per la natura dei fenomeni che si rende necessario governare, l’assettoidrogeologico ed ambientale del territorio è ormai <strong>con</strong>siderato comeun’infrastruttura complessa <strong>con</strong> esigenze proprie <strong>di</strong> sviluppo, <strong>di</strong> <strong>con</strong>servazionee manutenzione, <strong>di</strong> regole e limiti d’uso; in tale ottica,l’analisi delle problematiche e criticità del territorio <strong>con</strong>corre a definiretanto gli elementi naturali che limitano le possibili utilizzazioni del territorioquanto i fattori artificiali <strong>di</strong> degrado ambientale e le <strong>di</strong>sfunzioniinsite nelle modalità <strong>di</strong> utilizzo delle risorse stesse.Nell’attuale fase del processo formativo del Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le,l’aspetto della tutela ambientale si <strong>con</strong>figura quale elemento determinante,in un processo <strong>di</strong> pianificazione attiva, nella misura in cuiesso risulta supportato da adeguati strumenti <strong>di</strong> programmazione per latutela del territorio, la gestione e fruizione degli ambienti naturali e deineoecosistemi, nonché da un <strong>con</strong>fronto <strong>con</strong> la società, <strong>con</strong> i comuni,col mondo dell'e<strong>con</strong>omia e <strong>con</strong> quello della cultura.In tale prospettiva, non è irrilevante la circostanza per cui il territoriodella <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania risulta essere un’area <strong>di</strong> grande importanzastrategica per quanto <strong>con</strong>cerne le aree naturalistiche in quantointeressato da ben tre dei quattro Parchi Regionali presenti in Sicilia oltrea comprendere, al suo interno, numerose riserve naturali ed un cospicuonumero <strong>di</strong> aree SIC e Zps della Rete Natura 2000. I Parchi Regionalinella provincia <strong>di</strong> Catania:1) Parco dell’Etna: istituito nel 1987, è interamente compreso nel territoriodella provincia <strong>di</strong> Catania, ha un’estensione <strong>di</strong> circa 59.000 ettaried interessa i territori <strong>di</strong> 20 comuni della provincia;2) Parco dei Nebro<strong>di</strong>: istituito nel 1993, <strong>con</strong> i suoi circa 86.000 ettari, èla più grande area naturale protetta della Sicilia e interessa, in provincia<strong>di</strong> Catania, i territori dei comuni <strong>di</strong> Bronte, Maniace e Randazzo;3) Parco fluviale dell’Alcantara: istituito nel 2001 attorno al bacino delfiume da cui prende il nome, si estende per circa 2.000 ettari e interessa,nel territorio della provincia <strong>di</strong> Catania, i comuni <strong>di</strong> Calatabiano, Castiglione<strong>di</strong> Sicilia e Randazzo.Le Riserve naturali presenti nella provincia <strong>di</strong> Catania sono sette e precisamente: R.N.I. Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi; R.N.I. Complesso Immacolatelle e Micio Conti; R.N.M. Isole Ciclopi; R.N.O. Fiume Fiumefreddo; R.N.O. Oasi del Simeto; R.N.O. Bosco <strong>di</strong> Santo Pietro; R.N.O. La Timpa.I Siti <strong>di</strong> Interesse Comunitario (SIC) e le Zone a protezione Speciale(ZpS) sono delle aree <strong>di</strong> interesse naturalistico costituenti la Rete Natura2000, un sistema coor<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> livello europeo istituito appositamenteper la <strong>con</strong>servazione della <strong>di</strong>versità biologica ed in particolare per latutela <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> habitat e specie animali e vegetali, in<strong>di</strong>viduate e regolamentatedall’Unione Europea tramite le Direttive 92/43/CEE e79/409/CEE, comunemente note come Direttiva “Habitat” e Direttiva“Uccelli”. A livello nazionale, l’in<strong>di</strong>viduazione della rete Natura 2000 èstata realizzata dalle singole Regioni, anche tramite l’ausilio delle Provinceregionali, nell’ambito <strong>di</strong> un processo coor<strong>di</strong>nato dal livello centrale.I siti della Rete Natura 2000, oltre ad in<strong>di</strong>viduare varie zone <strong>di</strong> interessee <strong>di</strong> protezione ambientale, ricomprendono, nella quasi totalità ed allargandonespesso i <strong>con</strong>fini, le aree già sottoposte a riserva. Nella provincia<strong>di</strong> Catania sono stati istituiti venticinque SIC, <strong>di</strong> cui cinque ancheZpS, ricadenti interamente nel territorio provinciale, nove SIC e unaZpS ricadenti parzialmente nel territorio provinciale, per un totale <strong>di</strong>trentacinque aree (SIC e ZpS).I parchi e le riserve naturali, compresa la loro istituzione, sono regolatiprincipalmente dalla L.R. 6 maggio 1981 n. 98, mo<strong>di</strong>ficata e integratadalla L.R. 9 agosto 1988 n. 14, nonchè dal Testo coor<strong>di</strong>nato del 12 ottobre1996 che comprende, oltre alle succitate leggi, anche la Legge71/95, la Legge 16/96 e la Legge 34/96.Sulla base <strong>di</strong> tale patrimonio ambientale provinciale è possibile attivaresignificative interazioni tra funzioni ecologiche (<strong>con</strong>servazione natura,miglioramento climatico, barriera antirumore, ecc.) e funzioni sociali(piste ciclabili, aree gioco e svago, percorsi pedonali, paesaggio, ecc.),inserendosi in un più generale processo <strong>di</strong> messa a punto <strong>di</strong> strumentiper uno sviluppo sostenibile. Quest’ultimo si <strong>con</strong>nota anche per la necessità<strong>di</strong> un nuovo modello <strong>di</strong> crescita che si fon<strong>di</strong> su una coesistenzafe<strong>con</strong>da tra aspetti e<strong>con</strong>omici, territoriali, ecosistemici: un moderno sistema,collaterale a quello <strong>di</strong> aree protette in atto nel territorio per lasalvaguar<strong>di</strong>a ambientale, che preveda due reti tra loro sinergiche, la reteterritoriale (inse<strong>di</strong>amenti ed infrastrutture) e una rete degli elementi naturali,una rete cioè, <strong>di</strong> “infrastrutture ecologiche”.A supporto <strong>di</strong> tali obiettivi ambientali ed al fine <strong>di</strong> produrre, nel <strong>con</strong>tempo,effetti <strong>di</strong> interesse e<strong>con</strong>omico per la collettività si rendono necessarie,in una prospettiva d’area vasta, una serie <strong>di</strong> azioni ecosistemicheche sinteticamente possono così enuclearsi. Consolidamento <strong>di</strong> versante <strong>con</strong> tecniche <strong>di</strong> ingegneria naturalistica. Interventi spondali <strong>di</strong> ingegneria naturalistica nei corsi d’acqua. Riqualificazione <strong>di</strong> aree naturali esistenti. Recuperi <strong>di</strong> cave. Rinaturazione in aree intercluse e degradate. Rinaturazione polivalente in fasce <strong>di</strong> pertinenza fluviale. Attraversamento <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> significato naturalistico. Nuovi nuclei boscati extraurbani. Barriere antirumore a <strong>valenza</strong> multipla. Siepi e filari arborei-arbustivi in aree agricole. Fasce tampone tra aree a <strong>di</strong>fferente uso del suolo. Fasce arboree stradali e ferroviarie. Ecosistemi filtro palustri.Collateralmente, l’ente <strong>Provincia</strong> promuove, incentiva, coor<strong>di</strong>na e verificala giusta applicazione delle procedure, tecnico - amministrative finalizzateal <strong>con</strong>seguimento dei parametri <strong>di</strong> eco-sostenibilità e biocompatibilitàdelle infrastrutture territoriali insistenti sul territorio, ancheintervenendo a supporto dei Comuni durante la fase <strong>di</strong> redazionedegli strumenti <strong>di</strong> governo del territorio locale.Altresì definisce co<strong>di</strong>ci tecnici e linee guida se<strong>con</strong>do le <strong>di</strong>scipline progettualidella bioarchitettura e dell'ingegneria naturalistica per la determinazionedegli in<strong>di</strong>catori minimi <strong>di</strong> efficienza energetico - ambientaleattraverso la standar<strong>di</strong>zzazione <strong>di</strong> Regolamenti Tipo (comunali, territoriali,provinciali) e “Linee guida per la promozione dell’e<strong>di</strong>lizia sostenibilenei Regolamenti E<strong>di</strong>lizi e negli strumenti <strong>di</strong> governo del territorio”


pagina 58 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi Territorialicome previsto dalla Carta <strong>di</strong> Aalborg e dalla Carta <strong>di</strong> Lipsia sulle CittàEuropee Sostenibili.L’intento è quello <strong>di</strong> informare le Amministrazioni comunali, i tecnici, iprogettisti e le imprese su azioni e programmi in materia <strong>di</strong> ecosostenibilitàche comprendano l’uso <strong>di</strong> materiali e tecnologie biocompatibili<strong>con</strong> la salute dell’utente, l’uso <strong>di</strong> fonti rinnovabili e che riducanoi <strong>con</strong>sumi <strong>di</strong> energia, acqua e la produzione dei rifiuti; ciò <strong>con</strong>l’obiettivo <strong>di</strong> riportare l’uomo e l’ambiente al centro del processo progettualee produttivo anche attraverso esperienze <strong>di</strong> progettazione partecipata,<strong>con</strong>vinti che il <strong>con</strong>frontarsi <strong>con</strong> il <strong>con</strong>testo sociale, culturale edambientale , il <strong>con</strong>frontarsi <strong>con</strong> l’ambiente su cui si interviene e <strong>con</strong> isuoi abitanti , il creare situazioni in cui i fruitori possano ri<strong>con</strong>oscersi ed“emozionarsi“, è forse il momento più alto ed eticamente valido <strong>di</strong> ogniprocesso progettuale.In relazione alle significative potenzialità <strong>di</strong> matrice ambientale espressedalla provincia <strong>di</strong> Catania si sono in<strong>di</strong>viduati, infine, coerentementeall’au<strong>di</strong>t territoriale (analisi Swot), alcuni progetti “magnete” (intesi comerappresentativi dell’asse strategico cui afferis<strong>con</strong>o) per lo sviluppodell’area che possono identificarsi come progetti catalizzatori per laqualificazione del sistema territoriale ambientale e socio-e<strong>con</strong>omico.Parco fluviale del SimetoIl progetto prevede l'istituzione <strong>di</strong> un parco (regionale o provinciale)comprendente l'intero bacino del fiume Simeto e le aree <strong>di</strong> interesseambientale (SIC - ZpS - IBA) ad esso strettamente collegate, <strong>con</strong> l'obiettivo<strong>di</strong> creare un’area protetta omogenea che possa permettere: laprotezione, la <strong>con</strong>servazione e la salvaguar<strong>di</strong>a dell'ecosistema fluviale,dell'ambiente naturale e del paesaggio; la sinergia e l'ottimizzazione delleazioni e delle politiche <strong>di</strong> protezione ambientale; la ridefinizione dei<strong>con</strong>fini delle aree protette già esistenti integrate nell'istituendo parco alfine <strong>di</strong> superare le criticità derivanti dall'eccessiva antropizzazione <strong>di</strong>parte <strong>di</strong> queste aree; la gestione integrata <strong>di</strong> tutte le aree <strong>di</strong> interesseambientale che verrebbero ricomprese nel parco; il miglioramentocomplessivo del livello <strong>di</strong> fruizione delle aree interessate anche attraversolo sviluppo dell'attività turistica e <strong>di</strong> tutte quelle attività e<strong>con</strong>omichestrettamente collegate al turismo ed alla fruizione delle risorse ambientali;lo sviluppo della ricerca scientifica e la <strong>di</strong>ffusione dell'educazioneambientale; il recupero dei valori naturali e agricoli e storico-culturalidei territori compresi nell'area del parco.Randazzo capitale dei parchiLa “vision” vuole Randazzo capitale dei parchi siciliani (<strong>con</strong> la sola e-sclusione delle Madonie) e cerniera funzionale e strategica <strong>di</strong> uno svilupponuovo e fortemente competitivo perché basato su eccezionali risorsenaturalistiche e centrale rispetto ai due bacini turistici, tra i piùimportanti <strong>di</strong> tutta la Sicilia, come l’Etna e Taormina.Questo presupposto rende assolutamente in<strong>di</strong>spensabile rivitalizzare ilcollegamento ferroviario Letojanni-Giar<strong>di</strong>ni-Randazzo attribuendolo inuso alla Circumetnea che, nella sua evoluzione verso un servizio ancheturistico, potrà assicurare una <strong>con</strong>nessione fortemente attrattiva fra idue bacini, esaltando le peculiarità naturalistiche della valledell’Alcantara.Il segno della sostenibilità <strong>di</strong> questa azione è già <strong>con</strong>tenuto nel PRG <strong>di</strong>Randazzo, ove si prevede l’unificazione delle due stazioni, quella dellaCircum e quella <strong>di</strong> RFI, come segno <strong>di</strong> un futuro inelu<strong>di</strong>bile e già iniziato.Catasto torrentiL’attività antropica ha implicato un impatto negativo (specialmente sottoil profilo idrogeologico e paesaggistico) <strong>di</strong> duplice <strong>valenza</strong>: uso improprioe abbandono degli alvei torrentizi che, manomessi o trascurati,hanno determinato problemi <strong>di</strong> alterazione fisico-ambientale, idrogeologicae urbanistica.Infatti, sovente i torrenti abusati o trascurati <strong>di</strong>vengono anche siti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica“libera” <strong>con</strong> notevoli rischi <strong>di</strong> degrado ambientale-sanitario, chesi possono ripercuotere su ampie porzioni <strong>di</strong> territorio circostante anche<strong>con</strong> inquinamento delle falde e trasmissione <strong>di</strong> patogeni da parte <strong>di</strong>animali selvatici, e rischi <strong>di</strong> pericolo pubblico per alluvionamento e incen<strong>di</strong>odelle aree limitrofe. Per <strong>con</strong>tro, il sistema idrografico spesso costituisceuna formidabile rete naturale <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione non soltanto traaree ad alto valore naturalistico (il ricco insieme delle aree protette), maanche fra centri storici e beni culturali isolati.Per questo motivo è auspicabile il mantenimento e la valorizzazione <strong>di</strong>tali elementi territoriali <strong>di</strong> pregio come veri e propri percorsi a <strong>valenza</strong>ambientale e turistico-culturale.Da ciò la necessità <strong>di</strong> un loro recupero sia in termini paesaggistici, naturalisticie ambientali, sia morfologici ed idrogeologici, anche attraversola realizzazione <strong>di</strong> un Catasto dei Torrenti quale strumento in<strong>di</strong>spensabile<strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenza, propedeutico a qualsiasi azione <strong>di</strong> tutela e gestione.Tutto ciò anche attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> moderne tecniche <strong>di</strong> telerilevamentoe <strong>di</strong> sistemi WebGis.L’attività <strong>con</strong>sentirà la raccolta, l’organizzazione e l’aggiornamento <strong>di</strong>tutte le informazioni necessarie per pre<strong>di</strong>sporre piani e modalità, ancheparziali o puntuali, <strong>di</strong> intervento volte ad una riqualificazione territorialedelle aree in<strong>di</strong>viduate e fornirà elementi specifici per la definizione <strong>di</strong>specifiche metodologie <strong>di</strong> Valutazione Ambientale (V.I.A., V.A.S., Valutazione<strong>di</strong> Incidenza, etc).Gli obiettivi principali che il progetto intende perseguire possono essereriassunti nella definizione <strong>di</strong> metodologie e tecniche <strong>di</strong> rilevamentoper il <strong>con</strong>trollo e l’aggiornamento della base dei dati a basso costo e nellarealizzazione <strong>di</strong> un Catasto “permanente” dei torrenti informatizzatoattraverso piattaforma GIS <strong>con</strong> relativo Database territoriale de<strong>di</strong>cato,al fine <strong>di</strong> definire e valutare interventi prospettabili ai fini del recuperoambientale e/o funzionale e alla valorizzazione dei torrenti o tratti <strong>di</strong>essi.Diverse sono le ricadute che l’attività sarà in grado <strong>di</strong> determinare, tracui le principali: il recupero paesaggistico, ecologico, sanitario e funzionale <strong>di</strong> a-ree a forte degrado e propensione al <strong>di</strong>ssesto, a volte pericolose,del tutto trascurate e inutilizzate; la realizzazione e la messa in opera, presso l’Amministrazione<strong>Provincia</strong>le, <strong>di</strong> un Sistema Informativo de<strong>di</strong>cato, in grado <strong>di</strong> integrarsi<strong>con</strong> le altre tematiche <strong>di</strong> carattere urbanistico, industriale,al fine <strong>di</strong> fornire utile in<strong>di</strong>cazioni per una più “razionale” edequilibrata gestione del territorio; l’avvio <strong>di</strong> processi <strong>di</strong> <strong>con</strong>trollo e gestione <strong>di</strong> tutta la progettazioneterritoriale inerente l’utilizzo delle risorse turistico ambientali,a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti i Comuni interessati; la creazione <strong>di</strong> nuove occasioni occupazionali, nonché la promozionee la qualificazione <strong>di</strong> risorse tecnico-professionali eimpren<strong>di</strong>toriali locali, nell’ambito del restauro e della ricomposizioneambientale; la creazione <strong>di</strong> percorsi ecologici (blue ways) che, tra l’altro,possano <strong>con</strong>durre uno stu<strong>di</strong>oso o un semplice visitatore dal marefino alle alte quote dell’Etna, attraversando <strong>con</strong>testi naturali eculturali anche molto <strong>di</strong>versi.Terzo Polo Etna nord ovestIl progetto mira alla creazione <strong>di</strong> un terzo polo, gravitante attorno aicomuni <strong>di</strong> Maletto, Bronte e Maniace, necessario a fare stare in pie<strong>di</strong> ilsistema Etna sostenendo e promuovendo azioni che favoriscano il riequilibriodelle occasioni <strong>di</strong> sviluppo sotto il profilo turistico, naturalisticoe produttivo.Sistema dell’EtnaIl <strong>di</strong>alogo <strong>con</strong>tinuo e costruttivo incessantemente svolto <strong>con</strong> le comunitàpedemontane, a 360° lungo le pen<strong>di</strong>ci del vulcano, ha posto in evidenzale <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> sviluppare strategie <strong>di</strong> sviluppo turistico, non potendosi<strong>con</strong>tare su sistemi ricettivi tali da trasformare il turismo “povero”del “mor<strong>di</strong> e fuggi giornaliero” in turismo stanziale che si misuri<strong>con</strong> le settimane o <strong>con</strong> i weekend lunghi.In effetti amministratori ed impren<strong>di</strong>tori operanti nel settore turisticolamentano la mancanza <strong>di</strong> una pianificazione “possibile” del territoriopensata perché il sistema del “fare” possa <strong>con</strong>vivere <strong>con</strong> quello del“non fare”, in rapporto alle azioni <strong>di</strong> tutela e <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a delle emer-


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctgenze naturalistiche correttamente svolte dal competente Ente Parcodell’Etna.Si tratterebbe <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare delle fasce <strong>di</strong> possibili urbanizzazioni che, aquote accessibili e compatibili, possano essere se<strong>di</strong> <strong>di</strong> strutture ricettive,<strong>di</strong> svago e <strong>di</strong> cultura, capaci <strong>di</strong> avvicinare l’utente del vulcano senza invaderloe senza molestarlo.In effetti gli inse<strong>di</strong>amenti più produttivi (sulle Alpi ad esempio) non sonoposti a 2.000 ÷ 2.500 m ma si trovano quasi tutti felicemente adagiatie facilmente accessibili su quote intorno ai 1.000 m da cui poi si prolungano<strong>con</strong> opportuni sistemi fino alle vette.In effetti, in occasione dei tavoli tecnici ed amministrativi che si costituironoper la ricostruzione <strong>di</strong> Piano Provenzana (Linguaglossa) a seguitodell’eruzione e del terremoto dell’autunno del 2002, si ipotizzò(<strong>con</strong> il favore dei rappresentanti dell’Ente Parco e degli amministratoridegli Enti Locali) <strong>di</strong> realizzare una fascia <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti possibili intornoalla strada <strong>di</strong> quota 1.000 da cui poi si sarebbero sviluppati sistemi <strong>di</strong>raccordo <strong>con</strong> le aree sommitali.Quella che fu una semplice ipotesi, dovrebbe poter tornare d’attualitàper sviluppare, lungo tutto l’arco pedemontano dell’Etna, se<strong>con</strong>do criteri<strong>di</strong> compatibilità e <strong>di</strong> accettabilità <strong>di</strong>sposti dall’Ente Parco dell’Etna,gli archi <strong>di</strong> quota 1.000 dove realizzare alberghi, villaggi turistici, campeggi,centri visita, centri documentali, centri <strong>di</strong> attività sportive e ricreative,stazioni <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> escursioni e <strong>di</strong> percorsi, ovvero tutto quelloche potrebbe rendere maggiormente fruibile e turisticamente attrattivoil sistema Etna pur nel rispetto <strong>di</strong> equilibrate norme <strong>di</strong> tutela.La definizione <strong>di</strong> “archi” ri<strong>con</strong>duce ad elementi geometrici facilmenteattribuibili a sistemi territoriali aggregati e sinergici, attorno a <strong>con</strong><strong>di</strong>viseipotesi <strong>di</strong> sviluppo, quali: Adrano, Bronte, Maniace e Maletto; Randazzo; Castiglione, Linguaglossa, Pie<strong>di</strong>monte; Trecastagni, Pedara, Viagrande; Zafferana, Milo, Sant’Alfio; Belpasso, RagalnaProgetto mareA prescindere dalla sud<strong>di</strong>visione, ormai storica, del territorio provincialenelle tre aree (Calatino, Area Metropolitana, Pedemontana Jonica),nella redazione del presente QPS si è cercato <strong>di</strong> favorire le aggregazionispontanee fra territori <strong>con</strong>tigui e non più e non solo sulla opportunitàofferta da ormai desueti piani o patti (Patti territoriali, PRUSST, PIST,PISU, Piani strategici), ma sulla scorta <strong>di</strong> reali tensioni e risorse aggregantiche generino “<strong>di</strong>stretti territoriali omogenei” capaci <strong>di</strong> annullare le<strong>con</strong>flittualità interne per favorire la massima coesione necessaria per assicurarela più efficace competitività verso l’esterno.Esempi spontaneamente generati già in fase <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione del PTP.ctsono quelli raggruppati nel “progetto mare” nel quale i comuni dellacostiera jonica da Calatabiano a Fiumefreddo, per Mascali, fino a Ripostohanno saputo formulare ipotesi complementari e fra <strong>di</strong> loro integrateper uno sviluppo armonioso della costa jonica.In quest’ottica, la Regia Trazzera che dal Porto <strong>di</strong> Riposto giunge finoai <strong>con</strong>fini taorminesi <strong>di</strong>venta la dorsale dello sviluppo <strong>di</strong> un unico progettonel quale porti turistici, poli ad alta ricettività, la Riserva <strong>di</strong> Fiumefreddo,la ex Siace, la Gurna, il litorale <strong>di</strong>ventano un sistema <strong>di</strong> offertaunica sotto il profilo naturalistico, turistico, culturale da servire <strong>con</strong> infrastruttureintelligenti ed innovative che, perso il carattere campanilistico,<strong>di</strong>ventano utili ed efficaci ad un <strong>di</strong>segno unico e <strong>con</strong><strong>di</strong>viso.Un sistema costiero che va servito da opportuni collegamenti <strong>con</strong> l’asseautostradale sia potenziando e migliorando gli attuali svincoli <strong>di</strong> Fiumefreddoe <strong>di</strong> Giarre, ma anche eventualmente creandone <strong>di</strong> nuovi (a Mascali)che <strong>con</strong>sentano un accesso a pettine fino ai parcheggi <strong>di</strong> scambio,a monte del litorale, da dove potranno <strong>di</strong>partirsi sistemi <strong>di</strong> trasportopubblico a ridosso della spiaggia che, ormai priva <strong>di</strong> traffico automobilistico,viene restituita alla piena fruizione dei pedoni.Dalla costa si innescherebbe la rivitalizzazione delle aree montane cosìgenerandosi un doppio sistema <strong>di</strong> cui il primo, partendo da Mascali eRiposto, attraverso Giarre e Santa Venerina, si collega al polo Est delVulcano attraverso Sant’Alfio, Milo e Zafferana verso il Rifugio Citelli,mentre dall’altra i comuni <strong>di</strong> Fiumefreddo e Calatabiano guardano aPie<strong>di</strong>monte, Linguaglossa e Castiglione per collegarsi, sfiorandol’Alcantara, fino al polo Nord dell’Etna e poi fino a Randazzo.È un sistema che, rinforzato dal circuito dei campi da golf e nuovi portituristici in prossimità del <strong>di</strong>stretto Taorminese, salvaguardando la specificità<strong>di</strong> ognuno, riesce a rappresentarsi <strong>di</strong> forte <strong>valenza</strong> attrattiva e facilmenteri<strong>con</strong>oscibile da un’ampia utenza nazionale ed internazionale.6.7.4 Settore socio-culturaleL’au<strong>di</strong>t ed i successivi approfon<strong>di</strong>menti ai fini della definizione <strong>di</strong> unquadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strutturale in relazione al settore socioculturale,coerentemente <strong>con</strong> le strategie rassegnate, evidenziano la significativaimportanza che l’armatura culturale del territorio ha avutonegli acca<strong>di</strong>menti che hanno interessato l’Isola, e la <strong>Provincia</strong> in particolare,per il suo duplice valore <strong>di</strong> matrice formativa dell’identità deiluoghi e delle comunità e <strong>di</strong> strumento per la costruzione <strong>di</strong> uno sviluppoche sia locale nelle risorse, globale nelle relazioni ed autosostenibilenelle modalità.L’importanza <strong>di</strong> un recupero del patrimonio culturale attraverso unasua rifunzionalizzazione che mantenga ed incrementi una linea <strong>di</strong> <strong>con</strong>tinuità<strong>con</strong> il passato, la presenza <strong>di</strong> una in<strong>di</strong>scussa ricchezza culturaledel territorio, ed in particolare quella delle zone rurali che non hannosubito fenomeni <strong>di</strong> trasformazione dell’identità, costituis<strong>con</strong>oun’opportunità sulla quale può essere fondata un’attività turistica che<strong>di</strong>venterà il completamento delle attività produttive. Nel progetto magnetedefinito “SPITI - Sistema <strong>Provincia</strong>le degli Itinerari Turistici Integrati”vengono segnalati, pertanto, interventi mirati alla realizzazioneo completamento <strong>di</strong> sette percorsi omogenei in grado <strong>di</strong> produrre itinerarituristici <strong>di</strong> altissimo livello qualitativo dove la memoria storica si rivelaattraverso i singoli monumenti inseriti in un <strong>con</strong>testo paesaggistico<strong>di</strong> immutato e antico fascino.L’obiettivo è quello <strong>di</strong> creare un’offerta turistica complessiva, attraversola messa in rete delle risorse (naturali, culturali, storico, artistiche, ambientali,ecc…) componenti rilevanti del “patrimonio” provinciale. Ilprocesso che dovrà portare alla costruzione degli itinerari non si presentacome la mera in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> luoghi <strong>di</strong> partenza, <strong>di</strong> arrivo e <strong>di</strong>transito. L’itinerario è piuttosto uno strumento per perseguire un <strong>di</strong>segnopiù ampio, è l’occasione per strutturare un traffico turistico chenon sia solo <strong>di</strong> passaggio, ma si <strong>con</strong>soli<strong>di</strong> come flusso turistico <strong>con</strong>sistente,tenendo altresì <strong>con</strong>to <strong>di</strong> ri<strong>con</strong>oscimenti ottenuti nel territorio<strong>con</strong> la <strong>di</strong>chiarazione intervenuta, per parti <strong>di</strong> esso, <strong>di</strong> Patrimonio Mon<strong>di</strong>aledell’Umanità da parte dell’UNESCO.Anche la presenza nel territorio provinciale <strong>di</strong> importanti scrittori ed ilruolo svolto dai loro “se<strong>di</strong>menti letterari” <strong>di</strong>ventano una preziosa risorsaper l’organizzazione dei luoghi ed un mezzo <strong>di</strong> territorializzazionedel patrimonio culturale. Da qui l’idea, in verità nata dall’originalità <strong>di</strong>Stanislao Nievo, <strong>di</strong> “parchi letterari” intesi come tutela letteraria <strong>di</strong> luoghiresi immortali da versi e descrizioni celebri che rischiano <strong>di</strong> esserecancellati e che si tradu<strong>con</strong>o nella scelta <strong>di</strong> itinerari,tracciati attraversoterritori segnati dalla presenza fisica o interpretativa <strong>di</strong> scrittori, che offronoai visitatori l’opportunità <strong>di</strong> osservare il paesaggio <strong>con</strong> occhi <strong>di</strong>versi.Collateralmente necessita che la variegata offerta museale provincialepossa <strong>di</strong>ventare “sistema” competitivo potenziando l’attrattività complessiva.Si tratta <strong>di</strong> creare un sistema <strong>di</strong> offerta culturale estremamenteflessibile che, vincendo la staticità del classico museo, generi costantemente,tutto l’anno, potenti flussi turistici che potranno abbinare gli itinerarinaturalistici a quelli culturali sapendo <strong>di</strong> poter <strong>con</strong>tare su elementi“magnete” estremamente efficaci se supportati da opportune azioni<strong>di</strong> marketing territoriale.Si segnalano, inoltre, gli articolati riferimenti ai Beni museali, <strong>con</strong> unpreciso e definito prospetto <strong>di</strong> nuove istituzioni museali tra le qualispiccano, come fondamentali, il Museo archeologico, il Museo vulcanologicoo Museo dell’Etna, e, come innovativi, il Museo del mare e ilMuseo del Me<strong>di</strong>terraneo (quest’ultimo <strong>di</strong> particolare prestigio in terminid’importanza strutturale e <strong>di</strong> ricaduta <strong>di</strong> servizi culturali nell’intero meri<strong>di</strong>oned’Italia e nell’ampio bacino me<strong>di</strong>terraneo). Di particolare sugge-


pagina 60 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi Territorialistione appare la proposta <strong>di</strong> un “Museo virtuale”, dove ogni operad’arte possa essere goduta attraverso una sua immagine virtuale proposta,attraverso multiproiezioni o <strong>con</strong> riproduzioni ad alta tecnologia delleopere d’arte, nelle identiche <strong>di</strong>mensioni degli originali.L’area della Sicilia centro-orientale delimitata dal sistema <strong>di</strong> colline e <strong>di</strong>valli fluviali scavate dai fiumi Gornalunga a nord, Pietrarossa-Margherito e Caltagirone o fiume dei Margi ad ovest e sud-ovest, costituisce,inoltre, <strong>con</strong> gli inse<strong>di</strong>amenti umani che vi si stabilirono in anticouna realtà territoriale e culturale molto omogenea.Si <strong>con</strong>figura, quin<strong>di</strong>, un intervento <strong>di</strong> sistema, <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione e creazione<strong>di</strong> rete (del circuito archeologico, dell’offerta museale e più in generaledell’offerta turistica locale) che <strong>con</strong>senta <strong>di</strong> realizzare quelle azioni<strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong> comunicazione, <strong>di</strong> gestione innovativa e in formaunitaria <strong>di</strong> beni, luoghi e servizi, così importanti per “fare massa critica”e costruire un prodotto turistico appetibile, strutturato e commercializzabilesui mercati interni ed esteri.Con l’istituzione del Parco Archeologico del Calatino Nord ci si propone<strong>di</strong> aumentare la fruibilità e l’accessibilità <strong>di</strong> quest’ampio territorio,poiché è finalizzato a <strong>con</strong>servare e valorizzare le caratteristiche naturali,ambientali, paesaggistiche e storiche dell’area, a tutelare le specie faunistichee floristiche presenti sul territorio, promuovere, valorizzare e incentivarele attività agro-silvo-colturali, promuovere, organizzare e sostenereattività <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ricerca, <strong>di</strong>dattica, scientifiche, ricreative e turistiche,sostenere e promuovere la fruizione turistico-ricreativa del territorioanche attraverso lo sviluppo dell’agriturismo, dell’agricoltura biologica,dei servizi e delle attività ricreative, nonché la valorizzazione dellerisorse umane attraverso misure integrate che sviluppino la <strong>valenza</strong>e<strong>con</strong>omica ed educativa delle aree protette; alla creazione <strong>di</strong> spazi museali,<strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> attività culturali, potendo altresì essere utilizzata dallapopolazione scolastica come vera e propria aula all’aperto, ciò senzainterferire negativamente, ma anzi integrandosi, <strong>con</strong> le normali attivitàagricole che hanno, nel tempo, <strong>di</strong>segnato un paesaggio agrario essostesso meritevole <strong>di</strong> valorizzazione.La <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania, nell’ambito delle proprie competenzein materia <strong>di</strong> pianificazione territoriale e mobilità, ha eseguito alcunistu<strong>di</strong> anche sulla valorizzazione turistica e sull’accessibilità al sistematuristico dell’Etna. Tali stu<strong>di</strong> hanno in<strong>di</strong>viduato, tra l’altro, le principalilinee <strong>di</strong> azione da sviluppare in<strong>di</strong>viduando nella ferrovia Circumetnea ilsistema <strong>di</strong>stributore ed intercettore delle più importanti “linee <strong>di</strong> desiderio”per il sod<strong>di</strong>sfacimento del bisogno “turistico” possibile alle faldedel vulcano.Nell’ottica <strong>di</strong> una maggiore integrazione fra i settori strategicid’intervento (valorizzazione del territorio, dei beni culturali ed ambientali,promozione integrata del turismo e della mobilità), si colloca, quin<strong>di</strong>,il progetto denominato “Circumnavigando l’Etna”.In linea <strong>con</strong> tale assunto, nell’ambito delle competenze delle Province,assumono particolare rilevanza anche le attività <strong>con</strong>nesse alla realizzazioneed alla <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> campi da Golf se<strong>con</strong>do il criterio ormai <strong>con</strong>solidatodei circuiti golfistici quali supporto particolarmente innovativoallo sviluppo socio-e<strong>con</strong>omico e turistico <strong>di</strong> aree <strong>di</strong> particolare pregio.Sempre nel settore sportivo, il <strong>con</strong>testo provinciale appare del resto caratterizzatoda strutture inadeguate per stato d’uso, tipologia e <strong>di</strong>stribuzione,in quanto costruiti senza tenere <strong>con</strong>to delle necessità collegatealla loro raggiungibilità,ai necessari costi <strong>di</strong> manutenzione, alla popolazionesportiva <strong>di</strong> riferimento, alla possibilità <strong>di</strong> realizzarvi attività <strong>di</strong>verse.A ciò si aggiunga l’assenza <strong>di</strong> programmazione <strong>di</strong> “eventi” <strong>di</strong> rilievotali da generare ricadute e<strong>con</strong>omiche-sociali per il territorio e la mancanza<strong>di</strong> un “adeguato” <strong>con</strong>tenitore” in termini <strong>di</strong> capienza, servizi e localizzazione.Si rende necessario, pertanto, realizzare un progetto integrato <strong>di</strong> assettoe gestione delle strutture sportive esistenti avviando un processo <strong>di</strong> riqualificazionefunzionale e <strong>di</strong> riequilibrio territoriale (domanda/offerta),nonché <strong>di</strong> potenziamento degli impianti sportivi provinciali, <strong>con</strong>un’attenzione <strong>di</strong> riguardo verso i cosiddetti sport minori (il baseball, adesempio).Stante il fiorire <strong>di</strong> una impiantistica sportiva privata, la ri<strong>con</strong>versione <strong>di</strong>molte strutture ai fini della red<strong>di</strong>tività, ed infine la decisione <strong>di</strong> abbandono<strong>di</strong> alcune per impossibilità finanziaria, la <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania presentauna situazione delle strutture sportive abbastanza articolata, chenecessita quanto prima <strong>di</strong> scelte mirate e funzionali a garantire la messaa punto <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> fruizione degli impianti (in termini <strong>di</strong> numero,tipologie, <strong>di</strong>stribuzione territoriale) efficace ed efficiente ed in linea <strong>con</strong>le effettive “esigenze” del territorio <strong>di</strong> riferimento.Sul versante dell’area delle Aci, da Acireale guardando l'Etna, al fine <strong>di</strong>valorizzare e riqualificare l’intero litorale acese caratterizzato da specifichebellezze naturali ed ambientali nonché creare nuove infrastruttureturistico-ricettive <strong>con</strong> i relativi servizi per la fruizione del mare, si <strong>con</strong>figura<strong>di</strong> strategica urgenza la realizzazione <strong>di</strong> una produttiva integrazionefra attività urbana, portuale, turistica e terziaria <strong>con</strong> l’impegno <strong>di</strong> integrarele marinerie e il sistema ambientale della Timpa <strong>con</strong> la città attraversoazioni <strong>di</strong> riqualificazione urbana e ambientale, creazione <strong>di</strong> accessial mare me<strong>di</strong>ante percorsi pedonali ripercorrenti i vecchi tracciatistorici <strong>con</strong>solidati, e la ricomprensione nel waterfront urbano.Infine, in or<strong>di</strong>ne alla situazione attuale nell’ambito dell’e<strong>di</strong>lizia scolastica<strong>di</strong> competenza provinciale, analisi specifiche relative al settore scolasticodella provincia catanese hanno evidenziato una <strong>con</strong>centrazione <strong>di</strong>circa il 40% degli studenti sul Comune <strong>di</strong> Catania, a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sponibilità<strong>di</strong> strutture scolastiche <strong>di</strong> proprietà provinciale che arriva intornoal 25%, il <strong>con</strong>seguente ricorso all’utilizzo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici comunali, attraversoapposite <strong>con</strong>venzioni, o a fitti passivi per sopperire alla carenza<strong>di</strong> aule nel catanese, il mancato adeguamento delle strutture scolastiche<strong>di</strong> competenza alla rapida evoluzione del quadro normativo sotto ilprofilo della sicurezza (statica, impiantistica, agibilità delle strutture,ecc.) e della funzionalità (riforma scolastica, offerta formativa, ecc.).Si rende, pertanto, necessario nel breve termine riproporre una adeguataprogrammazione <strong>di</strong> interventi sulle strutture scolastiche che tenga<strong>con</strong>to non solo dell’evoluzione normativa in materia <strong>di</strong> sicurezza, maanche: della riqualificazione dei “<strong>con</strong>tenitori e<strong>di</strong>lizi” esistenti in mododa garantire e migliorare le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fruibilità da parte dell’utenzainteressata, <strong>con</strong>ferendo allo stesso tempo una flessibilità degli spazi chefavorisca il mantenimento e l’elevata qualità dell’offerta formativa; dellariqualificazione socio-culturale <strong>di</strong> aree depresse ad elevata <strong>con</strong>centrazionedemografica <strong>con</strong> l’introduzione e lo svolgimento <strong>di</strong> attività scolastiche<strong>di</strong> istruzione superiore; della realizzazione <strong>di</strong> una sede idonea agliIstituti sprovvisti; del de<strong>con</strong>gestionamento del centro citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Catania;della necessità <strong>di</strong> interventi volti alla attuazione <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> risparmioenergetico e <strong>di</strong> utilizzo <strong>di</strong> fonti energetiche alternative o rinnovabili.Il prossimo futuro degli organismi scolastici dovrà essere impostato,pertanto, verso un’estrema flessibilità ed una <strong>con</strong>tinua riproposizione eriqualificazione in funzione <strong>di</strong> esigenze sociali in <strong>con</strong>tinua evoluzione.Si tratta, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> potenziare e coor<strong>di</strong>nare, in area intercomunale, unarete <strong>di</strong>ffusa e mirata <strong>di</strong> unità <strong>di</strong> servizi polifunzionali interscolastici accessibilia studenti <strong>di</strong> più scuole e, nelle ore in cui non sono impegnati,anche da parte della popolazione residente. Tutto questo assicurerebbeun impiego qualificato e proficuo del tempo libero, sottraendo cospicueforze giovanili alla <strong>di</strong>spersione ambientale.Nel relativo progetto “magnete”, si ritrovano i comuni ove sono statiprogrammati e<strong>di</strong>fici scolastici se<strong>con</strong>dari <strong>di</strong> nuova previsione, sulla basedelle valutazioni <strong>con</strong>nesse alla popolazione scolastica se<strong>con</strong>daria ed alpatrimonio e<strong>di</strong>lizio scolastico proprio esistente dell’ente.Anche in or<strong>di</strong>ne al patrimonio socio-culturale anzi descritto e alle fasi<strong>di</strong> au<strong>di</strong>t territoriale si sono definiti i seguenti progetti “magnete” per lavalorizzazione del relativo <strong>con</strong>testo territoriale.SPITI - Sistema <strong>Provincia</strong>le degli Itinerari Turistici IntegratiL’obiettivo generale del progetto mira a creare un’offerta <strong>di</strong> itinerari turistici,trai quali si darà la priorità a quelli che permettano <strong>di</strong> valorizzarepercorsi, territori, tipologie turistiche che abbiano soprattutto una <strong>con</strong>notazioneextra-estiva, permettendo una effettiva destagionalizzazionedei flussi turistici, oltre che una valorizzazione <strong>di</strong> siti non ancora investitida turismo <strong>di</strong> massa. Tra questi itinerari, anche in riferimento aquanto riportato nell’aggiornamento dello schema <strong>di</strong> massima, si citano:1- Itinerario Catania Area 1 (Città capoluogo) Teatro antico - odèon - terme della Rotonda Terme Achilleane, terme dell’In<strong>di</strong>rizzo, foro romano Cortili e sotterranei del monastero dei Benedettini Case romane in via dei Crociferi Anfiteatro romano in piazza Stesicoro


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ct Antichi sepolcri isolati ed altre grotte-sepolcro;2 – Itinerario degli Iblei - Area 3 (Calatino) Località preistorica <strong>di</strong> Perriere Sottano Coste <strong>di</strong> Santa Febronia (Palagonia) Area <strong>di</strong> <strong>con</strong>trada Santa Barbara (Militello Val <strong>di</strong> Catania). Mineo, tomba <strong>di</strong> Caratabia, monte Catalfaro Grammichele, parco arch. <strong>di</strong> Terravecchia (Occhiolà, Eketla) Parco archeologico <strong>di</strong> Palikè.3 – Itinerario della Valle dei Margi - Area3 (Calatino) Monte San Mauro presso Caltagirone –parco archeologico- Contrada “Montagna” presso Caltagirone –parco archeologico- Castello <strong>di</strong> Mongialino/Monfal<strong>con</strong>e (Mineo) Parco archeologico <strong>di</strong> Palikè Monte Balchino/Altobrando Area 2 - Sepolcreto in <strong>con</strong>trada Pepe (pietra “pirciata”) pressoS.M. <strong>di</strong> Lico<strong>di</strong>a Area 4 - Area <strong>di</strong> <strong>con</strong>trada Imbischi/Santa Anastasia (Randazzo) Area 2 - Area <strong>di</strong> <strong>con</strong>trada Poira-Pietralunga-San Marco- (Paternò)6 – Itinerario Riviera dei limoni - Area 2 (Metropolitana) Terme <strong>di</strong> Santa Venera al Pozzo (Aci Catena) –parco archeolo-gico-7 – Itinerario etneo – Area 1(Città capoluogo) e 2 (Metropolitana) Sito sul monte San Paolillo (Canalicchio) Grotta Leucatia Emergenze lungo l’itinerario che porta al Cratere centrale.4 – Itinerario degli Erei – Area 3 (Calatino) Phrourion greco sul Monte Turcisi – parco archeologico Villa romana in <strong>con</strong>trada “Castellito” – parco archeologico Inse<strong>di</strong>amento greco-siculo sul Monte Ju<strong>di</strong>ca –parco archeologico Inse<strong>di</strong>amento greco-siculo in <strong>con</strong>trada “Montagna” presso Ramacca–parco archeologico5 – Itinerario dei Castelli – Area 4 (Pedemontana-ionica) e 2 (Metropolitana) Area 4 - Inse<strong>di</strong>amento siculo in <strong>con</strong>trada Mendolito (Adrano) -parco archeologico- Area 4 - Inse<strong>di</strong>amento greco presso Adrano, cinta muraria <strong>con</strong>torri –parco archeologico- Area 2 - Inse<strong>di</strong>amento greco-siculo in <strong>con</strong>trada “Civita” pressoSanta Maria <strong>di</strong> Lico<strong>di</strong>a –parco archeologico- Area 2 - Acquedotto romano attraversante vari comuni (S.M. <strong>di</strong>Lico<strong>di</strong>a-Paternò-Belpasso-Misterbianco) –parco archeologico- Area 2 - Terme romane <strong>di</strong> Misterbianco. Area 2 -Salinelle <strong>di</strong> San Francesco presso Paternò – parco ar-cheologico-naturalistico- Area 4 - Ponte dei Saraceni presso Adrano Area 4 - Chiesa <strong>di</strong> Santa Domenica, sulle balze a sinistra delfiume Simeto (Adrano). Area 4 - Tombe a camera presso Rocca Calanna (Maletto)Parco letterario Verga-Capuana intorno alla Cunziria <strong>di</strong> VizziniLuigi Capuana a Mineo e Giovanni Verga a Vizzini sono in<strong>di</strong>scutibilmentepatrimonio culturale irrinunciabile della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania.Entrambi veristi e veri “villani” (come amavano definirsi) del Calatino,oggi possono costituire le “ancore” <strong>di</strong> un sistema territoriale che si riscopreculla letteraria fra le più significative della nazione e che decide<strong>di</strong> rifondare su <strong>di</strong> essi un “parco letterario” quale ulteriore incentivo adun marketing territoriale che vorrebbe ri<strong>con</strong>quistare mercati lontani e-vocando antiche atmosfere da far rivivere nello scenario incantato dellaCunziria <strong>di</strong> Vizzini (capitale del Parco) offerta al popolo dell’arte e dellacultura quale splen<strong>di</strong>do esempio <strong>di</strong> archeologia rurale, a partire dallaquale possono incentivarsi nuovi sistemi <strong>di</strong> innovativa ed efficace attrattivitàturistica.Museo dei museiCatania non ha (almeno fino ad oggi) un museo <strong>di</strong> livello tale da generareflussi <strong>di</strong> turismo altamente qualificato e costante nel tempo a talpunto da poter sostenere azioni territoriali ed urbanistiche correlate alsuo sostegno.Alcuni tentativi, sparsi sul territorio provinciale, hanno fatto comprenderecome questo settore potrebbe <strong>di</strong>ventare trainante alla sola <strong>con</strong><strong>di</strong>zioneche l’offerta museale possa <strong>di</strong>ventare “sistema” competitivo efortemente attrattore nello scenario del mercato del turismo culturalenazionale ed internazionale, come invece, da soli e non in rete, non sonoriuscite lodevoli iniziative, quali (solo per citarne alcune): Museo Civico del Castello Ursino a Catania Museo Civico Belliniano a Catania Museo del Cinema a Catania Museo storico dello Sbarco in Sicilia- 1943 a Catania


pagina 62 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi Territoriali Teatro museo Opera dei Pupi "Turi Grasso" ad Acireale Museo <strong>Regionale</strong> della Ceramica a Caltagirone Antiquarium <strong>di</strong> Palikè a Mineo Museo Vulcanologico Etneo a NicolosiIl progetto <strong>di</strong> un “museo dei musei” è pertanto rivolto al duplice intento<strong>di</strong>:1. raggruppare, per quanto possibile, in un’unica sede quante più possibiliemergenze culturali già esistenti ed operative al fine <strong>di</strong> potenziarnel’attrattività complessiva e quin<strong>di</strong> poter operare azioni <strong>di</strong> forte e <strong>con</strong>vincentemarketing territoriale;2. realizzare il Museo dei Musei quale struttura che possa vivere, piùvolte l’anno, ospitando collezioni <strong>di</strong> Musei lontani ma fortemente desideratida tutto quel popolo siciliano, meri<strong>di</strong>onale e me<strong>di</strong>terraneo che, acosto <strong>di</strong> enormi sacrifici finanziari, si sposta in giro per il mondo pervedere quel quadro, quella statua quel reperto, ecc.Museo vulcanologicoIl progetto <strong>di</strong> un museo vulcanologico,che abbia la sua idonea sede nelcomune <strong>di</strong> Nicolosi, quale “porta dell’Etna”, si <strong>con</strong>nota per la sua <strong>valenza</strong>culturale, a fronte della ricchezza <strong>di</strong> dati ed informazioni che potràfornire a chi si accinge a visitare il vulcano, <strong>con</strong>iugata alla possibilità<strong>di</strong> interagire <strong>con</strong> apparecchiature <strong>di</strong> <strong>con</strong>trollo dello stato vulcanico ed agodere delle caratteristiche intrinseche dello stesso ambiente vulcanico.Parco Archeologico Calatino NordPer la sua posizione, questo territorio, nel passato <strong>con</strong>siderato marginale,rappresenta una cerniera naturale tra le Province <strong>di</strong> Catania ed Enna,le cui <strong>con</strong>nessioni non sono soltanto geografiche, ma anche <strong>di</strong> naturaarcheologica, specie in relazione alle più note aree <strong>di</strong> Aidone (Morgantina)e <strong>di</strong> Piazza Armerina (Villa del Casale).L’area è fortemente caratterizzata da emergenze storico-archeologichesignificative, ma anche da aspetti attrattivi legati a particolari presenzeflorofaunistiche e geomorfologiche.L’ambito proposto per il Parco archeologico, naturalistico (ambientale epaesaggistico) si sviluppa nell’estremo lembo orientale dei Monti Erei almargine della piana <strong>di</strong> Catania.Questi i centri coinvolti nell’iniziativa: Caltagirone, Castel <strong>di</strong> Iu<strong>di</strong>ca,Grammichele, Lico<strong>di</strong>a Eubea, Palagonia, Ramacca.Il territorio del Parco è da sud<strong>di</strong>videre, inoltre, in tre zone assoggettatea prescrizioni <strong>di</strong>fferenziate e si articola in:a) ambiti archeologici (zona A), costituiti dall'area su cui insistono beni appartenential patrimonio archeologico, destinati alla tutela dei beni medesimi,nonché dell'ambiente naturale nel suo insieme. Il patrimonioarcheologico è costituito dai monumenti, dalle emergenze d'interessearcheologico e dai siti archeologici.b) ambiti ambientali e paesaggistici (zona B); essi sono finalizzati a garantirel'inserimento appropriato nell'ambiente le emergenze archeologichemantenendo i valori paesaggistici che le caratterizzano, nonché a garantirele finalità del Parco.c) ambiti naturali attrezzati (zona C); essi comprendono tutte le aree residuedel Parco e, a salvaguar<strong>di</strong>a dei valori paesaggistici, sono pre<strong>di</strong>spostiper un opportuno raccordo tra il Parco e le zone circostanti.Il Parco ha oggi la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>venire lo strumento <strong>di</strong> promozione,coor<strong>di</strong>namento e d’integrazione <strong>di</strong> progetti, iniziative e attività che, attraversola valorizzazione dell’identità culturale, storica, territoriale, ambientale,paesaggistica del territorio, può, se <strong>con</strong><strong>di</strong>viso e ri<strong>con</strong>osciuto,innescare un processo <strong>di</strong> reale sviluppo per le comunità locali.Con la realizzazione, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> un sistema informativo dei parchi archeologicie della rete museale, si punta a favorire, stimolare e incoraggiarequelle trasformazioni strutturali dell'area in grado <strong>di</strong> rimuovere lestrozzature presenti nei fattori che compongono il sistema: lo stato della dotazione attuale dei beni culturali, archeologici,ambientali ed e<strong>con</strong>omici – le risorse il posizionamento dell’area rispetto al turismo culturale – la<strong>con</strong>notazione lo stato, le prospettive e le caratteristiche dell’offerta turisticoterritoriale “allargata” – il prodotto la promozione delle peculiarità, specificità e potenzialitàdell’area – il rafforzamento dell’immagine e favorire così lo sviluppoequo e duraturo del territorio.Date queste linee strategiche <strong>di</strong> carattere generale, l’obiettivo globale delprogetto, che trova le sue fondamenta nelle vocazioni, le potenzialità epeculiarità del territorio, punta alla creazione <strong>di</strong> un sistema territorialeospitale <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> turismo rurale e culturale, attraverso la qualificazionee la valorizzazione integrata delle risorse ambientali, umane e sociali,del patrimonio archeologico, architettonico e storico-culturale,<strong>con</strong>iugate <strong>con</strong> la qualificazione ed il rafforzamento competitivo dellee<strong>con</strong>omie tra<strong>di</strong>zionali dell’artigianato e dell’agro alimentare.Il sistema informativo dei parchi archeologici e della rete museale costituiscequin<strong>di</strong> un elemento strategico che <strong>con</strong>sentirà <strong>di</strong> legare tutti i singoliinterventi attribuendo alla loro somma quel valore aggiunto necessarioad implementare il processo <strong>di</strong> sviluppo locale che attualmente interessatutto il territorio <strong>di</strong> riferimento.Circumnavigando l’EtnaAl termine <strong>di</strong> un’accurata analisi dell’esistente, avendo in<strong>di</strong>viduato attraversoun’opportuna analisi SWOT i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza delsistema turistico etneo, il progetto “magnete” si propone <strong>di</strong> sviluppareiniziative atte a garantire la <strong>di</strong>ffusione delle opportunità <strong>di</strong> sviluppo turisticointegrato.La <strong>Provincia</strong>, a partire dalle risultanze <strong>di</strong> tale stu<strong>di</strong>o, ribadendo la lineastrategica inserita nel Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le - 2004, intende sostenerela trasformazione del turismo da vocazione in impresa, favorendoi processi <strong>di</strong> destagionalizzazione, coor<strong>di</strong>nando la promozionedel turismo svolta a <strong>di</strong>fferenti livelli da <strong>di</strong>versi soggetti e sviluppandopolitiche <strong>di</strong> animazione territoriali.Tale progetto, non vuole limitarsi a sommare i desideri e le aspettativedei soggetti in<strong>di</strong>viduati, ma vuole rielaborarle coinvolgendo tutti gli attoridello sviluppo in una idea collettiva <strong>di</strong> sistema che crei sinergie eaumenti la propria competitività, il suo potenziale <strong>di</strong> crescita e la suaproduttività e serva a rafforzare la coesione sociale identificandosi nellasua territorialità.In tal senso, acclarate le potenzialità <strong>di</strong> sviluppo turistico dell’Etna, basateessenzialmente sulle risorse ambientali, paesaggistiche, naturalistiche,culturali e socioe<strong>con</strong>omiche, purché nel rispetto delle azioni <strong>di</strong> tutelae salvaguar<strong>di</strong>a delle aree protette in un’ottica <strong>di</strong> sviluppo sostenibile,l’idea portante è quella <strong>di</strong> attribuire alla Circumetnea il ruolo <strong>di</strong> “<strong>di</strong>stributore”dell’accessibilità alle emergenze che, nei vari settori, vengonointer<strong>con</strong>nesse da opportuni percorsi ed itinerari. Tutto ciò a partiredalle sue stazioni che, opportunamente ristrutturate (ottimizzando lesuperfici ed i volumi oggi <strong>di</strong>smessi) ed efficacemente rivalutate nel <strong>con</strong>testourbanistico dei comuni perietnei attraversati, possano <strong>di</strong>venire occasione<strong>di</strong> riqualificazione urbana e no<strong>di</strong> dello sviluppo turistico ai qualivenga inter<strong>con</strong>nessa la rete degli itinerari al fine <strong>di</strong> costituire un’offertaunica da proporre sul mercato internazionale degli operatori turistici.Si tratta <strong>di</strong> dare unitarietà <strong>di</strong> rappresentazione e <strong>di</strong> collegamento a tanteemergenze che, da sole, non ries<strong>con</strong>o ad attrarre i flussi turistici ma che,in una visione <strong>di</strong> sistema, possono costituire un’offerta estremamenteattrattiva e fortemente red<strong>di</strong>tizia.L’ambito <strong>di</strong> intervento in prima analisi può prevedere <strong>di</strong> interessare i<strong>di</strong>ciassette Comuni attraversati dalla F.C.E. a cui possono essere aggiuntigli altri <strong>di</strong>eci che si sviluppano lungo l’asse ionico, da Riposto aCatania, e che costituis<strong>con</strong>o un’area cuscinetto tra i poli turistici <strong>di</strong> Taorminae Acireale-Catania, coinvolgendo una popolazione residente <strong>di</strong>circa 320 mila abitanti.Sulla tale base sarà possibile in<strong>di</strong>viduare delle linee <strong>di</strong> intervento <strong>con</strong><strong>di</strong>visee <strong>con</strong>certate che possono svolgere un ruolo <strong>di</strong> rilancio complessivoe <strong>di</strong>versificato dell’offerta turistica etnea.Il potenziamento della F.C.E. vuole essere l’occasione per un rilancioturistico della zona, attraverso la realizzazione <strong>di</strong> idee nuove che forniscanopacchetti turistici <strong>di</strong>versificati, che intercettino vari tipi <strong>di</strong> fare turismo.L’uso <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> proprietà della ferrovia stessa potrebbero<strong>di</strong>ventare se<strong>di</strong> permanenti per strutture <strong>di</strong> accoglienza ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>prodotti, ospitalità, centri <strong>di</strong> documentazione.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctLa realizzazione del progetto in questione potrebbe <strong>con</strong>tribuire in manierasostanziale al riequilibrio delle occasioni <strong>di</strong> sviluppo socio e<strong>con</strong>omichelungo le pen<strong>di</strong>ci del vulcano che, basate sull’incremento della offertaturistica, hanno fino ad oggi visto estremamente penalizzato il polo<strong>di</strong> nord-ovest.La valorizzazione in chiave turistica del territorio e una <strong>di</strong>versificazionedel prodotto turismo, rappresentano aspetti fondamentali per i citta<strong>di</strong>niche potranno trarre vantaggi e<strong>con</strong>omici dalla collocazione del propriocomune all’interno <strong>di</strong> un circuito turistico <strong>di</strong> ampio raggio.Circuito Campi da GolfLa strategia dei circuiti dei campi da Golf è ormai recepita e <strong>di</strong>ffusaampiamente a livello regionale per come testimoniato dalle già avvenuterealizzazioni sulle Madonie ed a Sciacca e da quelle in corso <strong>di</strong> realizzazionea Taormina e a Carlentini che faranno sistema <strong>con</strong> quelli esistenti,come Castiglione <strong>di</strong> Sicilia, e programmati in <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania.Il progetto, prevede la realizzazione <strong>di</strong> tre campi da golf a Bronte-Maletto, Randazzo e Riposto e rientra a pieno titolo fra gli interventi daprevedersi nella pianificazione territoriale dell’Ente a sostegno dello svilupposocio e<strong>con</strong>omico, attraverso formule innovative <strong>di</strong> turismo sportivo,dell’area Pedemontana nell’arco da est per il nord fino ad ovest, inmaniera tale da favorire la realizzazione <strong>di</strong> un circuito “capace <strong>di</strong> attrarreuna sempre maggiore quota <strong>di</strong> appassionati <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>sciplina sportivache, appartenendo all’élite internazionale, possano rafforzare e <strong>con</strong>solidarel’incremento turistico e ricettivo alle pen<strong>di</strong>ci del nostro vulcano equin<strong>di</strong> su tutto il territorio provincia e della Sicilia orientale”.L’intervento presenta tutte le caratteristiche necessarie (attrattività deiluoghi <strong>di</strong> riferimento, qualità delle superfici da utilizzare, presenza <strong>di</strong>fattori costituenti e strutturali, capacità <strong>di</strong> innestare sull’offerta golfisticainiziative turistiche <strong>di</strong> completamento). Tale iniziativa, pertanto, rappresentasicuramente la “location” ideale per l’organizzazione <strong>di</strong> tornei <strong>di</strong>livello internazionale <strong>con</strong> le ulteriori ricadute sullo sviluppo locale sopradescritte e si inserisce a pieno titolo nel Sistema <strong>Provincia</strong>le Integratodegli Itinerari Turistici.Istituti polivalentiCapitolo d’importanza strategica è quello degli e<strong>di</strong>fici per l’istruzionesuperiore, per certi aspetti ancora in fase <strong>di</strong> ulteriore implementazioneperché l’intero comparto scolastico in Italia è in fibrillazione per la <strong>con</strong>comitanzadella programmata riforma dei cicli e della riforma gestionale-amministrativaimperniata sull’autonomia e sulla riorganizzazionedella strutture burocratiche <strong>di</strong> settore. Anche qui, tuttavia, spazio precisosi dà alla previsione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici scolastici già programmati (<strong>con</strong> ripartizioneanalitica per le singole aree <strong>di</strong> riferimento sub-provinciali) e soprattuttoalla istituzione <strong>di</strong> scuole e insiemi <strong>di</strong> scuole come centri culturalipolivalenti, anche nella prospettiva <strong>di</strong> una sempre più forte e integrataprogrammazione europea che già oggi vede centri scolastici ingrado <strong>di</strong> gestire scambi culturali <strong>di</strong> alto livello. Si apre un campo <strong>di</strong>grande interesse nel quale la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> dovrà essere protagonistaincentivante, <strong>con</strong> la creazione <strong>di</strong> luoghi aggreganti, <strong>di</strong>stribuiti nelterritorio, <strong>di</strong> ricezione-fruizione-<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> cultura, tempo libero,spazi autogestiti, educazione <strong>di</strong> giovani e adulti la cui fruizione, principalmentedestinata alle scuole, si propone quale struttura a servizio dellacollettività nelle ore e nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> inattività scolastica.Il progetto strategico relativo all’e<strong>di</strong>lizia scolastica prevede la realizzazione<strong>di</strong> n.3 nuovi e<strong>di</strong>fici scolastici situati nei comuni <strong>di</strong> Acireale, Mascaluciae Bronte. Considerato che la situazione attuale vede un’elevatapercentuale <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici realizzata prima della <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> zona sismica<strong>con</strong> quello che ciò comporta ed in assenza (totale) <strong>di</strong> certificazioneenergetica e <strong>con</strong>siderando il peso dei fitti passivi,i fattori su cui si è puntatal’attenzione sono due: a) riduzione dei fitti passivi, b) efficentamentodei <strong>con</strong>tenitori e<strong>di</strong>li (autoproduzione <strong>di</strong> energia da fonti alternative,bioarchitettura,etc….).Valorizzazione storico-ambientale AciLa questione principale è quella <strong>di</strong> realizzare una effettiva <strong>con</strong>tinuità trala Città ed il sistema costiero, <strong>con</strong> riferimento ad una vasta gamma <strong>di</strong>attività: la fruibilità turistica, l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> servizi vari (culturali, ricreativi,<strong>di</strong>rezionali, sanitari, <strong>di</strong> esercizio delle reti, ecc.), il <strong>di</strong>segno architettonicodelle infrastrutture e dei <strong>con</strong>tenitori, la rimozione <strong>di</strong> tutti gliostacoli e gli sbarramenti interposti tra la città ed il mare (viabilità tangenziale,ferroviaria, ecc.), verde inteso come la migliore forma cromaticae naturale per raccordare terra e mare.Evidentemente l’insieme degli elementi sommariamente in<strong>di</strong>cati devecostituire un quadro organico che faccia da ponte fra le tra<strong>di</strong>zioni localie le strutture esistenti da un lato e le prospettive innovatrici e <strong>di</strong> crescitadall’altro. Inoltre tale quadro progettuale complessivo non può riguardaresoltanto tratti <strong>con</strong>tenuti <strong>di</strong> costa o spora<strong>di</strong>che polarità, da altri separatie/o <strong>di</strong>fferenziati, bensì l’intera estensione della costa ionica su cuisi affaccia la città e l’imme<strong>di</strong>ato comprensorio.Si ritiene che il recupero <strong>di</strong> qualificate preesistenze debba combinarsi<strong>con</strong> una visione moderna degli inse<strong>di</strong>amenti costieri comprendenti manufattiche rechino il segno <strong>di</strong> una nuova architettura e che siano coerenti<strong>con</strong> la qualità metropolitana del <strong>con</strong>testo.L’estrema <strong>di</strong>somogeneità del tessuto urbano, sociale ed e<strong>con</strong>omico interessato,le notevoli <strong>di</strong>fferenze del mercato immobiliare, le azioni urbanistichegià intraprese e quelle tuttora ‘sospese’, le preesistenze storicheed ambientali e quant’altro sommariamente in<strong>di</strong>cato sottolineano,<strong>con</strong> evidenza, che il tema del waterfront, del rapporto tra città e marenon può essere risolto attraverso la banale in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> ambiti e/o destinazionifunzionali, ma necessita la ‘<strong>con</strong>oscenza’ della Città - <strong>di</strong> ciòche la rende <strong>di</strong>fferente dalle altre città <strong>di</strong> mare - per non proporre soluzioni<strong>di</strong> Piano astrattamente valide.Una programmata infrastrutturazione logistica <strong>con</strong>sentirà <strong>di</strong> definire<strong>con</strong>cretamente per la città un significativo affaccio a mare, un waterfronturbano, che: restituisca al centro urbano un nuovo spazio aperto e <strong>con</strong>temporaneamenteuna nuova potenzialità <strong>di</strong> riqualificazionedell’asse viario (SS. 114) e soprattutto dei tessuti che oggi vi siaffacciano, <strong>con</strong>ferisca alla Timpa, <strong>con</strong> il suo verde e i suoi limoneti, un ruoloattivo nella definizione dell’immagine della città e nuove occasioni<strong>di</strong> riqualificazione e <strong>di</strong> rilancio prolungando attraversoessa la passeggiata a mare, <strong>con</strong>segni alla costa una preziosa occasione <strong>di</strong> valorizzazione sottoil profilo dell’evoluzione urbana e dell’offerta funzionale ancheattraverso la creazione <strong>di</strong> un qualificato inse<strong>di</strong>amento turisticoche ruoti attorno ai porticcioli turistici <strong>di</strong> Pozzillo, SantaTecla, Santa Maria La Scala, Stazzo, potenziali base dei <strong>di</strong>vingper le escursioni subacquee. Si stanno, infatti, definendo locali eparticolari situazioni <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> aree a mare in zone e borghicollocati lungo la costa che rispondono in parte alle antiche a-spirazioni delle popolazioni <strong>di</strong> questi luoghi <strong>di</strong> recuperare unrapporto <strong>di</strong>retto <strong>con</strong> il mare, alla domanda <strong>di</strong> nautica sociale eall’obiettivo complessivo <strong>di</strong> un progressivo riavvicinamento almare e <strong>di</strong> una sua riappropriazione in usi tesi al miglioramentodell’ambiente e della qualità della vita nel suo complesso.L’apertura fisica della città verso l’acqua dovrà avvenire attraverso unprocesso <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong> definizione progettuale pragmatico eflessibile, in grado <strong>di</strong> definire nel dettaglio le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni qualitative chene supportano la ricucitura <strong>con</strong> la città, ma anche, <strong>con</strong>temporaneamente,<strong>di</strong> incoraggiare il capitale privato; in grado, infine, <strong>di</strong> <strong>con</strong>iugare le i-stanze <strong>di</strong> accessibilità pubblica e visiva, lo sviluppo <strong>di</strong> attività culturali ecollettive agli obiettivi della sostenibilità impren<strong>di</strong>toriale e ambientaledella proposta.Campo da baseball (Adrano)Lo sport e le altre manifestazioni aggregative necessitano <strong>di</strong> ragionamenticirca: i luoghi ( gli impianti sportivi) ove si svolge l’aggregazione; i soggetti che portano i giovani a ricercare le loro potenzialità (leassociazioni sportive); la necessità <strong>di</strong> avvicinare i giovani alle <strong>di</strong>scipline tramite la ricerca<strong>di</strong> emulazione in un grande personaggio sportivo ( i c.d.Gran<strong>di</strong> Eventi).


pagina 64 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi TerritorialiIn quest’ottica, assume particolare rilievo la scelta <strong>di</strong> investire su “campi”minori, dando il giusto risalto e spazio, fisico oltre che me<strong>di</strong>atico, aquegli sport, come il baseball, ove la <strong>Provincia</strong> può vantare orgoglio locale(i Warriors Catania Paternò). Per <strong>con</strong>sentire a questo vanto dellosport catanese <strong>di</strong> poter tornare a giocare in “patria”, si è avanzatal’ipotesi progettuale <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un nuovo impianto, da localizzarein territorio <strong>di</strong> Adrano, tale da rappresentare per il baseball italianoadeguata sede <strong>di</strong> attività e affiancarsi a quello <strong>di</strong> Palermo, il quale, dopoi recenti lavori <strong>di</strong> ammodernamento, ha ottenuto il parere favorevoledella Commissione Impianti ed ospiterà le gare interne della Italian BaseballLeague 2010.6.7.5 Settore socio-e<strong>con</strong>omicoNei <strong>con</strong>fronti dell’agricoltura la <strong>Provincia</strong> svolge un ruolo trasversale <strong>di</strong>coor<strong>di</strong>namento e <strong>di</strong> sostegno alle produzioni locali anche sel’agricoltura ha da sempre rappresentato uno dei car<strong>di</strong>ni inelu<strong>di</strong>bili nellastruttura socio-e<strong>con</strong>omica del territorio. Ancor più da quando la sua involuzioneed il successivo impoverimento dei mercati hanno generatofenomeni <strong>di</strong> migrazione demografica estremamente importanti proprioquando il settore (fra gli anno 1960 e 1990) perdeva circa il 62% deisuoi addetti.Queste <strong>con</strong>siderazioni, emerse sia in fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione generaleall’interno dei GAL del Calatino che durante le au<strong>di</strong>zioni per la nuovafase del PTP, hanno <strong>con</strong>tribuito ad affermare l’esigenza <strong>di</strong> intervenirepromuovendo alcune strategie <strong>di</strong> rivitalizzazione del comparto agricolo,per perseguire la qualità agroalimentare e la tracciabilità <strong>di</strong> filiera, oggiche la chimera dell’industria pesante o chimica è fortunatamente scomparsae che si è <strong>con</strong>solidata la <strong>con</strong>sapevolezza che i nuovi <strong>di</strong>soccupatinon possono essere tutti ri<strong>con</strong>vertiti nel turismo o nel terziario.Già in sede <strong>di</strong> QCS è risultata chiara, inoltre, l’esigenza <strong>di</strong> attività intrapreseda questa <strong>Provincia</strong> per affermare, nel quadro <strong>di</strong> specifiche azionipromosse dal Governo Italiano, il suo ruolo <strong>di</strong> prestigio nella«…creazione <strong>di</strong> un sistema integrato nel Me<strong>di</strong>terraneo capace <strong>di</strong> risultarefortemente attrattivo nei <strong>con</strong>fronti <strong>di</strong> paesi oggi emergenti (a cominciaredalla potente Cina) che potrebbero trovare sulle sponde del me<strong>di</strong>terraneocentrale una “cerniera delle produzioni e dei commerci” cuiaffidare <strong>con</strong> maggiore <strong>con</strong>venienza i loro prodotti semilavorati perché,una volta “finiti”, possano ricevere le tanto sospirate certificazioni <strong>di</strong>qualità necessarie a penetrare i mercati occidentali, potendo al <strong>con</strong>tempoanche avere l’opportunità <strong>di</strong> <strong>con</strong>oscere ed acquisire prodotti (daimateriali per l’e<strong>di</strong>lizia, all’Hi-Tech, al Made in Italy, all’agroalimentare,etc.) in<strong>di</strong>spensabili alla loro crescita. Si tratta in effetti <strong>di</strong> gettare le fondamenta<strong>di</strong> una enorme “Piazza degli scambi” che abbia nella Sicilia enella Piattaforma Tirreno-Jonica da questa sottesa, il suo cuore pulsante,così come la storia ci rac<strong>con</strong>ta essere già avvenuto negli ultimi millenni.»Nel campo propriamente detto dell’Innovazione, si profila, tra le iniziative“tecnologiche” della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania, anche lo sviluppo <strong>di</strong> pratiche<strong>di</strong> telelavoro a partire dalla P.A. , dai servizi socio-sanitari e dallaformazione, mettendo in valore le esperienze già attivate, nonché lacreazione della rete Wireless a larga banda, potendosi <strong>con</strong>tare su alcunino<strong>di</strong> da utilizzare per la <strong>con</strong>nessione. Su tale rete si potranno incar<strong>di</strong>narele tecnologie per la sicurezza del territorio (telesorveglianza, sensoriper il <strong>con</strong>trollo del traffico e delle emissioni, etc.) e la possibilità <strong>di</strong> fruire,attraverso applicazioni hi tech <strong>di</strong> ultima generazione, del <strong>con</strong>ceptterritoriale che integra mare, porto, città e territori rurali.Alle linee strategiche così in<strong>di</strong>viduate si accompagnano i relativi “Progettimagnete”, <strong>di</strong> seguito elencati, da sviluppare <strong>con</strong> gli stakeholdercoinvolti, se<strong>con</strong>do il relativo comparto sociale ed e<strong>con</strong>omico, coerentemente<strong>con</strong> quanto emerso dalla <strong>con</strong>certazione ed in equilibrio <strong>con</strong> lamission futura della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania.Piattaforma Logistica Agroalimentare CaltagironeL’idea è quella <strong>di</strong> localizzare presso i <strong>di</strong>stretti <strong>di</strong> produzioni tipiche centriper la ricerca avanzata presi<strong>di</strong>ati da luminari dei <strong>di</strong>fferenti settori che,ricercando soluzioni possibili ed innovative sulla scorta <strong>di</strong> sperimentazioni<strong>di</strong> biochimica avanzata purché compatibile, siano capaci <strong>di</strong> riattrarrealla campagna.Occorre che attorno a questi centri <strong>di</strong> ricerca si sviluppino forme aggregativee partecipative che realizzino i centri <strong>di</strong> lavorazione e trattamentodei prodotti post raccolta fino alla loro commercializzazione, attraversosistemi <strong>di</strong> logistica integrata fra produzione e <strong>di</strong>stribuzione, riservandoai proprietari dei fon<strong>di</strong> ed agli operatori quelle quoted’e<strong>con</strong>omia che oggi sono <strong>di</strong> esclusiva competenza degli interme<strong>di</strong>atori<strong>con</strong> le tanto vituperate <strong>con</strong>seguenze <strong>di</strong> proliferazione dei prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>tasui mercati.Nuovo sistema fieristico “La Piazza degli Scambi”L’iniziativa può essere traguardata come completamento dell’offerta e-spositiva catanese che oggi può <strong>con</strong>tare solo su “fiere leggere” (Hi-Tech, artigianato, moda, prodotti tipici, etc.) che, alle Ciminiere, possonosvilupparsi anche in altezza, ma non <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> aree e strutture ovesia possibile organizzare “fiere pesanti” (auto, macchine operatrici, e<strong>di</strong>lizia,etc.) da svilupparsi in larghezza.Si tratta <strong>di</strong> sostenere la realizzazione <strong>di</strong> un’area fieristica <strong>di</strong> livello internazionaledove le superfici ed i volumi possano, fra l’altro, essere organizzateper i gran<strong>di</strong> eventi (<strong>con</strong>certi, trial, circhi, <strong>con</strong>vegni, <strong>con</strong>gressi,comizi, etc.) per capacità superiori a quelle offerte alle Ciminiere. Pensare<strong>di</strong> realizzare quest’area fieristica in zona “Playa” (come già previstod’altronde nel PUA della Porta Sud <strong>di</strong> Catania) significherebbe, inoltre,sostenere la destagionalizzazione dell’area Sud <strong>di</strong> Catania e porre le basiper quella Piazza degli Scambi che porrebbe Catania e la sua <strong>Provincia</strong>al centro del sistema della globalizzazione nel Me<strong>di</strong>terraneo.Rete wireless Area MetropolitanaL’area catanese si can<strong>di</strong>da a sviluppare la tecnologia wireless ed a realizzarela copertura più ampia. Le rivoluzioni tecnologiche velocizzano lastoria. E nella grande rete del nostro quoti<strong>di</strong>ano il nuovo motore <strong>di</strong>scoperta è il wi-fi.La tecnologia wireless è veloce, e<strong>con</strong>omica e non ha bisogno <strong>di</strong> molteinfrastrutture è, infatti, possibile coprire vasti territori <strong>con</strong> modesti investimenti.Inoltre, il campo <strong>di</strong> applicazione è enorme e grazie allagrande velocità offre prestazioni elevate. E' una tecnologia giovane, pulitae veloce. E’ un’iniziativa strategica capace <strong>di</strong> creare network virtuosiper i citta<strong>di</strong>ni collegando in rete ospedali, università, musei, enti istituzionali,fabbriche, tribunali, aziende. In un paio <strong>di</strong> anni ci sarà l'abbandonopressoché totale dei desktop a favore dei netbook. E' la vera mobilità,la possibilità <strong>di</strong> collegarsi alla rete ovunque ci si trovi. Senza fili.Wi-fi vuol <strong>di</strong>re Wireless Fidelity, cioè <strong>con</strong>nessione alla rete senza fili. Cisi può collegare a Internet dal computer portatile o da un palmare senzabisogno <strong>di</strong> cavi telefonici grazie a una piccola antenna che sfrutta ondera<strong>di</strong>o. Un hot spot è un luogo da cui si può accedere a un servizio wi-fi.Direttrice mobilità dolceTra le iniziative promosse da questa <strong>Provincia</strong>, assume significativo rilievola riqualificazione della cosiddetta mobilità non motorizzata (odolce), che mira al recupero <strong>di</strong> tratti ferroviari <strong>di</strong>smessi o comunquecollegamenti in <strong>di</strong>suso che permettano l’utilizzo <strong>di</strong> cicli e montain bike,anche al fine <strong>di</strong> valorizzare aree interne che presentano significativi a-spetti naturalistici, paesaggistici e culturali. L’immagine a seguire rappresentagraficamente tale piano della mobilità non motorizzata da porrein essere.


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctProgetto Porto-Città-EntroterraSi tratta <strong>di</strong> un’iniziativa che mira alla creazione <strong>di</strong> nuovi itinerari che<strong>con</strong>nettano i porti turistici all’entroterra, in modo da far beneficiare ancheil territorio rurale del turismo da <strong>di</strong>porto. Il <strong>con</strong>cept territoriale integramare, porto, città e territori rurali, da fruire attraverso applicazionihi tech <strong>di</strong> ultima generazione che - in un'ottica <strong>di</strong> etica ambientale <strong>di</strong> offertee servizi - promuove quattro gran<strong>di</strong> tematiche: nautica, natura, e-nogastronomia e cultura.Il progetto metterà insieme tutti gli attori pubblici e privati del bacino,per uno sviluppo armonioso del territorio grazie alle politiche <strong>di</strong> sviluppourbano sostenibili e d’integrazione “Porto-Città-Entroterra”.Il tutto attraverso la creazione <strong>di</strong> un patrimonio <strong>di</strong>gitale, che <strong>con</strong>nette letra<strong>di</strong>zioni della nostra terraUn innovativo sistema d’informazione geografica, inoltre, permetterà <strong>di</strong>sviluppare applicazioni interattive nel web <strong>con</strong> immagini, cartine animatee foto satellitari <strong>di</strong> tutto il territorio del progetto: strumenti sviluppatie <strong>con</strong>figurati nei database multime<strong>di</strong>ali, permetteranno <strong>di</strong> trasferire inrete le informazioni au<strong>di</strong>o-video e multime<strong>di</strong>ali sui centri turistici, i luoghi<strong>di</strong> lettura del paesaggio, le segnalazioni marittime e fluviali, gli ormeggi,i luoghi d’ immersione, i monumenti, i territori vinicoli, i musei ei gli itinerari culturali, per permettere agli utenti <strong>di</strong> accedere alle informazionie <strong>di</strong> familiarizzare <strong>con</strong> queste nuove applicazioni interattive.7. CONCLUSIONIL’adozione del Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le è indubbiamente un elementoqualificante e gratificante per un’Amministrazione che, comequesta, pone al centro della propria azione la capacità <strong>di</strong> programmare epianificare perché ogni progetto sia parte <strong>di</strong> un ben più grande progetto<strong>di</strong> sviluppo socio-e<strong>con</strong>omico in una visione coraggiosa ed innovativa <strong>di</strong>un territorio che, superate le sue ancestrali <strong>con</strong>flittualità, decide <strong>di</strong> ottimizzarele sue eccezionali multidentità pervenendo alla coesione qualestrumento irrinunciabile per una più efficace competitività nello scenariodella globalizzazione che ci deve trovare preparati al centro del Me<strong>di</strong>terraneonella rinnovata sfida del terzo millennio.In questo senso abbiamo voluto identificare questa fase del Piano <strong>con</strong> iltitolo:“dalla Multidentità alla coesione per la competitività”<strong>con</strong>vinti come siamo che questo possa essere un percorso praticabileper raggiungere, in tempi compatibili, obiettivi effettivamente perseguibilied utili al necessario riequilibrio socio-e<strong>con</strong>omico del nostro territorio.Il principio è quello <strong>di</strong> non rinunciare a nulla, non sottovalutando alcunché,in una visione armonica dei processi produttivi che, attraversoun efficace coor<strong>di</strong>namento delle strategie e delle occasioni, possa <strong>con</strong>durread interventi capaci <strong>di</strong> assicurare la massima red<strong>di</strong>tività purchénell’assoluto rispetto dei principi <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> correttezza amministrativa.Pilotati da questa ispirazione, che speriamo <strong>con</strong><strong>di</strong>visa da tanti, abbiamoinnescato tutti i proce<strong>di</strong>menti utili alla <strong>con</strong>oscenza, provando a parlare<strong>con</strong> molti, anche se non tutti, per ricevere e raccogliere dati, progetti,certezze e speranze da sistematizzare in un capiente ed innovativostrumento nel quale operare valutazioni obiettive e scelte <strong>di</strong> coerenzaper giungere alla formulazione <strong>di</strong> questo documento che offriamo al<strong>con</strong>tributo ed alla critica costruttiva <strong>di</strong> tutti coloro i quali, innamoraticome noi <strong>di</strong> questa <strong>Provincia</strong>, vogliano e sappiano <strong>con</strong>tribuire al suosviluppo.


pagina 66 Piano dei Servizi TerritorialiTAVOLE


nBeni isolatiRete ferroviaria FCERete ferroviaria RFIStrade <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinaAutostradeStataliAltre provincialiAltre stradeVincolo della costa - 300mMANIACERANDAZZOLaghiFiumi art. 142 - 150m<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> PalermoVincolo Paesaggistico Lett.AVincolo BoschivoSIC e ZPSParchi e RiserveAree <strong>di</strong> interesse archeologico (L. Galasso)BRONTEMALETTOCASTIGLIONE DI SICILIALINGUAGLOSSASANT'ALFIOCALATABIANOPIEDIMONTE ETNEOFIUMEFREDDO DI SICILIAMASCALIVincolo IdrogeologicoCentri urbaniMILORaggruppamenti PTPRANDAZZOADRANOZAFFERANA ETNEAGIARRERIPOSTOSANTA VENERINA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Ennannnn n nPATERNO'n n nnnnn n nCASTEL DI IUDICA n nRADDUSAn n nnnn n n nnnn nnnnnnnnnn nnnn<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> nn nnCatanian nnnnnnnnnnn n nnnnnRAMACCAnn n nnnnnnnnnn nnnn nnn nnnnnn nn nn nnnnnnn nn n n n nnn n nn nn nn n nnnnn n nnnn n nnn n nnnnnn nPALAGONIA nn n nn nn n nMIRABELLA n IMBACCARI n nn nn nnn nn nnnnnn nnnnnn nnn n n nnn n nnn n nnnn nnnn n n nnnn nn nnnnSCORDIAn nMINEOSAN MICHELE DI GANZARIAnnn n n nn n nnnnn n n n n nnn nnnn n nn n n nnMILITELLO IN VAL DI CATANIAn n nnn nnnnnnn n nnnnn nGRAMMICHELEnnn nnn nnnnnnn nnnnnCALTAGIRONEnnnn n nn n nn nnn n nnn nnnn n nn nVIZZINInn nn n nnnn n n nnnnn nnLICODIA EUBEAnn n n nn nnnnnn n nnnnnnn nnMAZZARRONE nn nn nnnnSAN CONO<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CaltanissettaBIANCAVILLASANTA MARIA DI LICODIABELPASSORAGALNAMOTTA SANT'ANASTASIANICOLOSIMISTERBIANCOCATANIA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaTRECASTAGNIPEDARAACIREALEVIAGRANDEACI SANT'ANTONIOACI BONACCORSIMASCALUCIAACI CATENASAN GIOVANNI LA PUNTAVALVERDESAN PIETRO CLARENZATREMESTIERI ETNEOSAN GREGORIO DI CATANIAGRAVINA DI CATANIAACI CASTELLOCAMPOROTONDO ETNEOSANT'AGATA LI BATTIATITREMESTIERI ETNEO<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaÜTavola 11:300.000km0 5 10 15 20Carta dei Vincoliprovincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica[Fonte: Elaborazioni dati Sovraintendenza BB CC AA <strong>di</strong> Catania]0 2,5 5 10 15 20km


MANIACEBeni isolati<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinaRete ferroviaria FCE<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaMINEOnCASTEL DI IUDICARete ferroviaria RFIStrade <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CataniaAutostradeStataliAltre provincialiRANDAZZO<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaRAMACCABRONTEAltre stradeVincolo della costa - 300mLaghiFiumi art. 142 - 150mVincolo Paesaggistico Lett.AVincolo BoschivoSIC e ZPSParchi e RiserveAree <strong>di</strong> interesse archeologico (L. Galasso)Vincolo IdrogeologicoCentri urbaniRaggruppamenti PTPMALETTOBRONTERANDAZZOn nADRANOn nn nn SANTA VENERINAn n nnBIANCAVILLAnnRAGALNAnn nnnTRECASTAGNINICOLOSIn nn n n nn nnPEDARAn nnn n n ACIREALE nn nn n n nACI SANT'ANTONIOSANTA MARIA DI LICODIAVIAGRANDEn nn n nn n n nn<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Cataniann n nn n nnnnnnnn nnn nnnn n n n nACI BONACCORSIn n nnn n n n n n nn n n n nMASCALUCIAnnnnACI CATENATREMESTIERI ETNEOVALVERDE n nnn nnnn nn nn nn n SAN GIOVANNI LA PUNTAnnnnn n nnnnn nnnnnnnnn n nnSAN PIETRO CLARENZAnnn nn n n nnn n SAN nGREGORIO DI CATANIA nGRAVINA DI CATANIAACI CASTELLOn nn nCAMPOROTONDOnETNEOnnnnnSANT'AGATA LI BATTIATInnnn nnnnnnn nnnnnnn nn nnTREMESTIERI ETNEO nn n nnnn nnnnn nPATERNO'BELPASSOn n n nnn n nn nnnnnnn nn nnMISTERBIANCOnn n nnn nn nnnn n nnnn n n nnnn nn n nnn n n nnnn nnnMOTTA SANT'ANASTASIAnnn nn n n n nn nnn nnn nn n nn n nnnnn n nnn nn nn nnnn nnnn nn nn n n n n nn nn n nnn nnnnnnnnn nn nnn nnnnn nn n nn n nn nnn nn n nnn nn n nn n nn n nnnn nnnnn n nCATANIAn nnnnn nn nn n nnnn nn n nn n nnnnnn nnn nnn n nn nnn nn n nn n nn nn nn nn nnnnnnnn n n nn n nnnnnCASTIGLIONE DI SICILIAnZAFFERANA ETNEALINGUAGLOSSASANT'ALFIOMILOPIEDIMONTE ETNEOMASCALIGIARRECALATABIANOFIUMEFREDDO DI SICILIARIPOSTOPALAGONIA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaMINEOÜMILITELLO IN VAL DI CATANIASCORDIATavola 1.11:150.000km0 5 10Carta dei Vincoli [Area Metropolitana]provincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica[Fonte: Elaborazioni dati Sovraintendenza BB CC AA <strong>di</strong> Catania]0 1,25 2,5 5 7,5 10km


n n <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catanian nnnn n nnnnn<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinanCASTEL DI IUDICAMINEO<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Ennan nn nnnn n n nnn nMANIACERANDAZZOn n n n nnn nnnCASTIGLIONE DI SICILIAnnn n nnnnn nnnn nnCALATABIANOnnLINGUAGLOSSAnnMALETTOnPIEDIMONTE ETNEOnBRONTEn n nnnnn FIUMEFREDDO nDI SICILIAnnnSANT'ALFIOMASCALInn nnnnn nMILOnnnnnnRANDAZZOGIARREnZAFFERANA ETNEAn nRIPOSTOnnnnADRANOnnnSANTA VENERINAn n n n nn nnn nBIANCAVILLAnnn nTRECASTAGNIRAGALNAnnnnnn nnNICOLOSIPEDARAnACIREALEnnSANTA MARIA DI LICODIAVIAGRANDEACI SANT'ANTONIOnnnnACI BONACCORSIRAMACCAPALAGONIAPATERNO'BELPASSOMISTERBIANCOMOTTA SANT'ANASTASIA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaCATANIAMASCALUCIAACI CATENATREMESTIERI ETNEOVALVERDESAN GIOVANNI LA PUNTASAN PIETRO CLARENZASAN GREGORIO DI CATANIAGRAVINA DI CATANIAACI CASTELLOCAMPOROTONDO ETNEOSANT'AGATA LI BATTIATInTREMESTIERI ETNEOBeni isolatiRete ferroviaria FCERete ferroviaria RFIStrade <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CataniaAutostradeStataliAltre provincialiAltre stradeCentri urbaniVincolo della costa - 300mLaghiFiumi art. 142 - 150mVincolo Paesaggistico Lett.AVincolo BoschivoSIC e ZPSParchi e RiserveAree <strong>di</strong> interesse archeologico (L. Galasso)Vincolo IdrogeologicoRaggruppamenti PTPÜTavola 1.21:200.000km0 5 10Carta dei Vincoli [Area Pedemontana]provincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica[Fonte: Elaborazioni dati Sovraintendenza BB CC AA <strong>di</strong> Catania]0 1,5 3 6 9 12km


ovincia <strong>di</strong> PalermonBeni isolatiRete ferroviaria FCERete ferroviaria RFIStrade <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CataniaAutostradeStataliAltre provincialiAltre stradeFiumi art. 142 - 150mVincolo Paesaggistico Lett.AVincolo BoschivoSIC e ZPSParchi e Riserve<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Caltanissettan<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnannnnnnPATERNO'n n nnn nnnnn n nCASTEL DI IUDICAnnnnnnRADDUSAnnn n nnn nn nnnnnnnnnnnn nn n nnn n nnnn n n nnnn nnn n nnnnnnRAMACCAn nn nn n nn nn n n nn n nnnnn nnnn nnnn nnnnnn nn n nnnn nn nnnn nnnnn nnnnn nn n nnn nn nn nnn nnnnnn nn n nnnn n n nPALAGONIAn nn<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Cataniannnnnn nnnnnnn nn nMIRABELLA IMBACCARIn nn nnnn nnnnnnnn n nnnnnnnn nSCORDIAnn nnn nnnnSAN CONOMINEOnnnnnn n nnn n nn n n nnn n nn nnnnnnnnn n nnnn nnnnnnnn n nnSAN MICHELE DI GANZARIAMILITELLO IN VAL DI CATANIAnn n nnnnn nnnnnn nn n n n nnnnnnn nGRAMMICHELEnnnn <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Siracusann nnnnnn nn nn nn n nnn n nn nnCALTAGIRONEnnnn n nnVIZZINI nnn nnn nn n nnnnnn nnnnnnnnnnnnnn n nnnn nn nnnLICODIA EUBEAn n nnn nnnnnnnn nnnnnnnnnnMAZZARRONE nn nnn nnnAree <strong>di</strong> interesse archeologico (L. Galasso)Vincolo IdrogeologicoCentri urbaniRaggruppamenti PTP<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaRANDAZZOBRONTEADRANOBIANCAVILLASANTA MARIA DI LICODIABELPASSOÜTavola 1.31:200.000km0 5 10Carta dei Vincoli [Area Calatino]provincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica[Fonte: Elaborazioni dati Sovraintendenza BB CC AA <strong>di</strong> Catania]0 1,5 3 6 9 12km


"""CARONIASAN FRATELLOALCARA LI FUSIInterventi programmati<strong>di</strong>mensione/spessore<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Messina" Esigenza o idea progettualeENNA" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminare" Progetto definitivo o esecutivoMISTRETTA coloreViabilitàFerroviaTrasporto PubblicoMareAriaLogisticaCAPIZZI"NICOSIALEONFORTEVALGUARNERA CAROPEPEPIAZZA ARMERINAMIRABELLA IMBACCARICOMUNE DI MIRABELLA IMBACCARI"VI179VI136VI184""VI117"COMUNE DI SAN CONO""VI363COMUNE DI SAN " MICHELE " DI GANZARIAVI362VI145NISCEMIVI024""<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CaltanissettaAIDONEVI155VI135"""VI022AGIRA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Enna" "COMUNE DI RADDUSAAR195""TP356 VI173VI170"VI148LO357 "AR196 "" "VI023CALTAGIRONEVI111COMUNE DI CALTAGIRONEVI123""""VI375"VI180"COMUNE DI GRAMMICHELE"GRAMMICHELE "VI175"TROINAVI185REGALBUTOVI107"VI258"VI345COMUNE DI RANDAZZO VI162""FICARAZZICOMUNE DI MANIACE"RANDAZZO "VI147""VI346" AR192"VI108 COMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIA""" FE046"TAORMINA"" FE339CESARO'VI334LINGUAGLOSSA"""VI276GIARDINI-NAXOSAR194COMUNE DI CALATABIANO "" "VI119""VI186VI144VI176""COMUNE DI LINGUAGLOSSA " VI164VI153MA344COMUNE DI MALETTOCOMUNE DI PIEDIMONTE """" ETNEOCOMUNE DI BRONTE AR190" FIUMEFREDDO SICILIAVI139COMUNE " DI FIUMEFREDDO DI SICILIABRONTE "VI163"VI072" VI252" "VI131COMUNE DI SANT'ALFIO COMUNE DI MASCALIVI140"" MASCALIVI301VI073VI125VI074" """VI300COMUNE DI MILO " " VI126VI138"" VI280" VI141 " GIARRE"RIPOSTO "COMUNE DI RANDAZZOCOMUNE " DI"GIARRE VI137COMUNE DI ZAFFERANA ETNEAVI286FE322COMUNE " DI RIPOSTO""COMUNE DI ADRANOVI110 VI321 VI348" "" "COMUNE DI SANTA VENERINAVI376""COMUNE DI PALAGONIAVI373 VI165" "PALAGONIA" VI109"COMUNE DI SCORDIACOMUNE DI MINEOSCORDIAVI112VI369VI133" " """" COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIAVI380MILITELLO " IN " VAL " DI CATANIAMINEOVI365"COMUNE DI LICODIA EUBEAVI105VI116""COMUNE DI CASTEL DI IUDICAVI118RAMACCACENTURIPEFE028 FE029COMUNE DI RAMACCA"VI121"FE033VI388"VI146 " "VI120COMUNE DI VIZZINI""VI026VIZZINI ""VI128"ADRANOCOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIAVI290 COMUNE " DI ACI SANT'ANTONIOSANTA MARIA " DI LICODIANICOLOSI" PEDARACOMUNE DI VIAGRANDEVI284"VI318 TRECASTAGNI VI317ACIREALE"COMUNE DI ACI BONACCORSI " " FE054BELPASSOMASCALUCIA COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI MASCALUCIA COMUNE DI ACI CATENAVI143VI182 VI068 VI124VI320" COMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTAVI178 "VI314" ""PATERNO'"" COMUNE DI SAN PIETRO CLARENZAACI CASTELLOVI183 " COMUNE DI GRAVINA DI CATANIACOMUNE DI ACI CASTELLO""" COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOVI171COMUNE DI SAN GREGORIO DI CATANIA"COMUNE DI BELPASSOCOMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATI" VI160COMUNE DI PATERNO'COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO"" VI166"MOTTA SANT'ANASTASIAVI134COMUNE DI MISTERBIANCO" "COMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIAVI158VI021VI010"FE012BIANCAVILLAVI177""""COMUNE DI BIANCAVILLA"VI106VI113"CO034VI025"FRANCOFONTEFE067VI154COMUNE DI RAGALNATP020COMUNE DI NICOLOSICOMUNE DI TRECASTAGNICOMUNE DI PEDARA SALEMICOMUNE DI ACIREALEMISTERBIANCO" """COMUNE DI VALVERDE "" "" "" """ " """TP014FE053"" FE058CATANIA """MA041VI063 """MA044 "íVI169" "FE052"" "LO037 ""e "" """" dLO047VI060LO036VI057 LO035" "" ""VI056VI011COMUNE DI CATANIATP031""bCARLENTINI " NORDLENTINICARLENTINIFE027<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaSORTINOVVI070I 055TP102FRANCAVILLA DI SICILIAFE0 45ZAFFERANA ETNEAFE052" "MELILLIFE 0 13μ""""VI114"í""" dAUGUSTAPRIOLO GARGALLO "FE030"í"COMUNE DI MAZZARRONESOLARINOFLORIDIABELVEDERE"SIRACUSAPALAZZOLO ACREIDE"ACATECHIARAMONTE GULFI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaCANICATTINI BAGNI"""VI032"eCOMISOTavola 21:300.000km0 5 10 15 20Rete <strong>di</strong> infrastrutture dei trasportiCarta <strong>di</strong> sintesi strutturaleprovincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategica0 2,5 5 10 15 20km"


"" VI127COMUNE DI PIEDIMONTE ETNEO"VI164COMUNE DI CALATABIANO""BRONTEVI252""AR190COMUNE DI MALETTOCOMUNE DI LINGUAGLOSSACOMUNE DI BRONTECOMUNE DI RANDAZZOCOMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIAFE013" COMUNE DI FIUMEFREDDO DI SICILIA"VI163FIUMEFREDDO SICILIAVI131""COMUNE DI RANDAZZOCENTURIPECENTURIPEFE029 FE028"ADRANOVI134" "COMUNE DI CASTEL DI IUDICA"VI128<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaCOMUNE DI RAMACCA"VI158VI021VI010FE012COMUNE DI BRONTECOMUNE DI ADRANO""COMUNE DI PATERNO'BIANCAVILLA""VI106"SANTA MARIA " DI LICODIAVI113VI178"PATERNO'""COMUNE DI BIANCAVILLACOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIAFE067"VI143VI182"COMUNE DI BELPASSOVI025VI154COMUNE DI RAGALNA"""TP020"VI172VI183VI171VI068FE333"BELPASSOVI129"MOTTA SANT'ANASTASIACOMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIA"" ""VI142"VI301VI125 """"VI300 VI126"COMUNE DI MILO ""íVI280"VI138""" VI150""RIPOSTOVI115"GIARRECOMUNE DI GIARRE"VI141VI137COMUNE DI ZAFFERANA ETNEA"AR191VI286FE322 " COMUNE DI RIPOSTO""COMUNE DI SANTA VENERINAVI348VI110VI321""""VI114"ZAFFERANA ETNEA"COMUNE DI NICOLOSICOMUNE DI TRECASTAGNISALEMICOMUNE DI PEDARACOMUNE DI ACIREALEVI328"COMUNE DI ACI SANT'ANTONIOVI284COMUNE DI VIAGRANDE" NICOLOSI " PEDARAVI318TRECASTAGNI"VIAGRANDEACI SANT'ANTONIO ACIREALE"VI316 " " VI317FE054"MASCALUCIACOMUNE DI ACI BONACCORSI ACI CATENA" VI315COMUNE DI MASCALUCIAVALVERDECOMUNE DI ACI " CATENAVI320COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO COMUNE DI VALVERDE"COMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTAVI124TREMESTIERI ETNEO" VI312"SAN GIOVANNI LA PUNTAVI314VI071"VI130" VI174 VI167"" VI181VI306GRAVINA DI CATANIA"" " VI302VI305 "VI308VI309COMUNE DI SAN GREGORIO DI CATANIA ""COMUNE DI ACI "" CASTELLOCOMUNE DI GRAVINA DI CATANIA"COMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATIACI " CASTELLOSANT'AGATA LI BATTIATI"COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOCANALICCHIOVI160"VI166FE053"""COMUNE DI MISTERBIANCO" TP014"" "FE058MISTERBIANCO""MA041MA040"MA039VI063CATANIA" MA044" " "íμVI060VI169" "TP008TP009"LO037"e" AR003AR001LO051 " "AR002LO035LO036VI057VI157"" LO047""" d Interventi programmatiCOMUNE DI SAN PIETRO CLARENZACOMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOVI056VI149COMUNE DI CATANIA"VI152VI070LO037"bLO035VI0 55TP018TP031COMUNE DI SANT'ALFIOTP102TP103TP017FE052TP016T P 0 15AR298VI151<strong>di</strong>mensione/spessoreCOMUNE DI MASCALI"VI140VI074" VI073MASCALI""VI073" Esigenza o idea progettuale" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminare" Progetto definitivo o esecutivocoloreViabilitàFerroviaTrasporto PubblicoMareAriaLogisticaCOMUNE DI PALAGONIACO034"VI026PALAGONIA"VI177"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaCOMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIAVI369"AR193"VI365MILITELLO "" " IN VAL DI CATANIAVI368"VI109"COMUNE DI SCORDIASCORDIAVI379 VI380" "VI381"Tavola 2.11:150.000km0 5 10"CARLENTINI NORDLENTINIFE027" "provincia CARLENTINI regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategicaRete <strong>di</strong> infrastrutture dei trasportiCarta <strong>di</strong> sintesi strutturale [Area Metropolitana]"0 1,25 2,5 5 7,5 10km


<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinaFRANCAVILLA DI SICILIACOMUNE DI MANIACECOMUNE DI RANDAZZO"RANDAZZOAR192""VI162"VI147""FE045VI345""VI346"VI108FE046COMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIA ""VI011FICARAZZITAORMINACESARO'COMUNE DI BRONTE" BRONTEVI252""AR190FE339VI334 """COMUNE DI MALETTOCOMUNE DI LINGUAGLOSSALINGUAGLOSSA""VI276AR194"GIARDINI-NAXOSCOMUNE DI CALATABIANO "" "VI119VI342"VI186"VI343""VI176VI144"VI153MA344COMUNE DI " PIEDIMONTE ETNEO ""VI139 "VI127FIUMEFREDDO " SICILIACOMUNE DI FIUMEFREDDO DI SICILIA"VI163" VI072VI131""FE013VI072FE030"COMUNE DI CASTEL DI IUDICACOMUNE DI MINEOCOMUNE DI RANDAZZOCENTURIPE<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaFE028 FE029COMUNE DI RAMACCA""VI158VI128COMUNE DI PALAGONIAVI010FE012COMUNE DI ADRANO"ADRANOVI134" ""COMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIA"BIANCAVILLA"COMUNE DI PATERNO'"SANTA MARIA " DI LICODIA"VI106COMUNE DI BIANCAVILLACOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIAVI113Tavola 2.21:175.000km0 5 10VI178""PATERNO'"VI021FE067"VI143VI182"COMUNE DI BELPASSO<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaVI025VI171VI154COMUNE DI RAGALNA"""TP020"VI183FE333"BELPASSOVI068VI129"MOTTA SANT'ANASTASIA"" "" VI073VI140"" MASCALIVI074VI142"VI301VI125 ""AR298 ""VI300 VI126"COMUNE DI MILO "VI280" "íVI138"""" VI115 " VI150GIARRE RIPOSTOCOMUNE DI"GIARRE"VI141VI137COMUNE DI ZAFFERANA ETNEA"AR191VI286FE322 " COMUNE DI RIPOSTO""VI348VI110VI321" """COMUNE DI SANTA VENERINAVI114"ZAFFERANA ETNEA"COMUNE DI NICOLOSICOMUNE DI TRECASTAGNISALEMIμCOMUNE DI PEDARACOMUNE DI ACIREALEVI328" COMUNE DI ACI SANT'ANTONIOVI284COMUNE DI VIAGRANDENICOLOSI ""PEDARA" VI318TRECASTAGNIVIAGRANDEACIREALEACI SANT'ANTONIO"" "FE054MASCALUCIACOMUNE DI ACI BONACCORSIACI CATENA"" VI315COMUNE DI MASCALUCIA SAN GIOVANNI LA PUNTACOMUNE DI ACI " CATENACOMUNE DI TREMESTIERI ETNEO COMUNE DI VALVERDE"COMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTAVI124TREMESTIERI ETNEO""VALVERDE VI312 VI314"GRAVINA DI CATANIA " VI167"" VI181 VI306COMUNE"" DI " SAN GREGORIO DI CATANIA"" " "COMUNE DI GRAVINA DI CATANIACOMUNE DI ACI "" CASTELLOCOMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATI ACI " CASTELLOSANT'AGATA LI BATTIATI"COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOVI160CANALICCHIO"VI166FE053"COMUNE " DI MISTERBIANCOTP014 """ " FE058MISTERBIANCO""MA041Interventi programmati" MA040<strong>di</strong>mensione/spessoreVI063CATANIA"" "MA044"í" Esigenza o idea progettualeVI060" "VI169" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminareTP009"VI157LO037"e" AR003 " Progetto definitivo o esecutivo" " LO036 AR002LO035coloreVI057 "LO047" """ d ViabilitàCOMUNE DI CATANIAFerroviaCOMUNE DI SAN PIETRO CLARENZACOMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOCO034VI056VI149VI070"FE027LO037"bVI152LO035VI05 5COMUNE DI SANT'ALFIOTP018Rete <strong>di</strong> infrastrutture dei trasporti - Area PedemontanaCarta <strong>di</strong> sintesi strutturaleVI026TP102TP1 03TP017FE052TP016TP0 15VI151COMUNE DI MASCALITP031VI073Trasporto PubblicoMareAriaLogisticaprovincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategica0 1,5 3 6 9 12km


""COMUNE DI RAGALNACOMUNE DI BIANCAVILLACOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIA""VI178""PATERNO'" "VI258""COMUNE DI PATERNO'FE028 FE029VALGUARNERA CAROPEPECOMUNE DI RADDUSACOMUNE DI CASTEL DI IUDICA""VI134Interventi programmati"AR195"VI118"<strong>di</strong>mensione/spessore" Esigenza o idea progettualeCOMUNE " DI BELPASSO" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminare" Progetto definitivo o esecutivocolore<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaCOMUNE DI RAMACCAVI025PIAZZA ARMERINAViabilitàAIDONEFerroviaTrasporto PubblicoMareAriaLogisticaVI375"VI376"RAMACCA"VI128"VI158VI021"VI113"VI107COMUNE DI PALAGONIAVI165VI373""CO034MIRABELLA IMBACCARICOMUNE DI MIRABELLA IMBACCARIVI136VI179""VI117"COMUNE DI SAN CONO" VI122 "VI363COMUNE DI SAN " MICHELE DI GANZARIA"VI362VI024VI155VI022"VI184"VI145"VI185VI133"COMUNE DI MINEOMINEOVI112"PALAGONIA" VI109"COMUNE DI SCORDIASCORDIAVI379 VI380VI369" " VI381"COMUNE DI MILITELLO IN VAL " DI CATANIA"""MILITELLO """ IN VAL DI CATANIAVI365 VI368VI177""VI135TP356"LO357" AR196" "VI173VI170"" VI148"CALTAGIRONEVI023VI180"VI360COMUNE DI GRAMMICHELE "GRAMMICHELE "VI121"FE033<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaFRANCOFONTE"VI111COMUNE DI CALTAGIRONE"VI387"VI388""VI146COMUNE DI VIZZINIVI120""VI175"VI391" VIZZININISCEMI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Caltanissetta"VI123""COMUNE DI LICODIA EUBEAVI105VI116""COMUNE DI MAZZARRONEμPALAZZOLO ACREIDE<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaVI026ACATECHIARAMONTE GULFIVI032""Tavola 2.31:175.000km0 5 10"eRete <strong>di</strong> infrastrutture dei trasporti - Area CalatinoCarta <strong>di</strong> sintesi strutturaleprovincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategica0 1,5 3 6 9 12km


"""CARONIASAN FRATELLOALCARA LI FUSIInterventi programmati<strong>di</strong>mensione/spessore<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Messina" Esigenza o idea progettuale" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminareENNAMISTRETTA"" Cultura, Beni CulturaliCAPIZZI" E<strong>con</strong>omia, SocialeNICOSIA" E<strong>con</strong>omia, TurismoLEONFORTEVALGUARNERA CAROPEPE" Progetto definitivo o esecutivocolore [settore, componente]" Ambiente, Beni Paesaggistici/Naturali" Ambiente, Ecologia" Ambiente, Protezione Civile" Cultura, E<strong>di</strong>lizia scolastica" Cultura, Formazione" Cultura, Sport" E<strong>con</strong>omia, Agricoltura" E<strong>con</strong>omia, Lavoro"AGIRA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Enna" "COMUNE DI RADDUSASP217""AG242TROINAREGALBUTOCOMUNE DI CASTEL DI IUDICASP259 "LA260"""CESARO'"COMUNE DI RAMACCACOMUNE DI MANIACECOMUNE DI RANDAZZOCENTURIPE"BC251TU248COMUNE " DI BRONTE " PC255" BRONTE " "TU249 " SO254"ADRANOCOMUNE DI NICOLOSI"COMUNE DI TRECASTAGNIBIANCAVILLA "COMUNE DI PEDARA SALEMICOMUNE DI ACIREALESP287TU289 BC229 BP224 "COMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIA"" "ES200" " " COMUNE DI ACI SANT'ANTONIO" SANTA MARIA DI LICODIANICOLOSI" " PEDARACOMUNE " DI VIAGRANDE"LA332 SP285 TRECASTAGNI ACIREALE"""COMUNE DI ACI BONACCORSI"BELPASSOMASCALUCIA COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO" COMUNE DI MASCALUCIA "COMUNE DI ACI CATENASP212SP216COMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTAPATERNO' " "" COMUNE DI VALVERDECOMUNE DI " SAN PIETRO CLARENZA"ACI CASTELLOES209COMUNE DI GRAVINA DI CATANIA ""COMUNE DI ACI CASTELLO "" COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOCOMUNE DI SAN GREGORIO DI CATANIABP218 ""COMUNE DI BELPASSOCOMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATI" "COMUNE DI PATERNO'COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOES201 " SP262 SO188SP213""""MOTTA SANT'ANASTASIA " MISTERBIANCO CATANIA" " ES207"COMUNE DI MISTERBIANCO SP266"" LA265" " " "COMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIAES206ES203"TU336TU338""TU337"COMUNE DI ADRANOTU247"BP231"COMUNE DI BIANCAVILLA"COMUNE DI RANDAZZOCOMUNE DI MALETTORANDAZZO ""COMUNE DI RAGALNABP246" ""SP270COMUNE DI CATANIA""""TU347COMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIASO187LA243""LA244 """ "eLA245"" LA272LINGUAGLOSSA"""í"TAORMINA"GIARDINI-NAXOSCOMUNE DI CALATABIANO """COMUNE DI LINGUAGLOSSASP274 " SP271 COMUNE DI PIEDIMONTE ETNEO" FIUMEFREDDO SICILIASP273SP275COMUNE " DI FIUMEFREDDO DI SICILIA"" EC222BP297EC221" COMUNE DI SANT'ALFIO COMUNE DI MASCALIBP299 " MASCALI" TU350BC296"TU241"BC230"COMUNE DI MILO" " BP223BC278 ""íTU239""GIARRERIPOSTO"BP277COMUNE "SP279DI GIARRECOMUNE DI ZAFFERANA ETNEATU323TU325COMUNE DI RIPOSTO" "" BP220COMUNE DI SANTA VENERINA ""SP324" ""FRANCAVILLA DI SICILIAZAFFERANA ETNEA" "" "SO189LA264FICARAZZI"AIDONESP269""PIAZZA ARMERINATU377RAMACCA ""FO378SP282MIRABELLA " IMBACCARI"COMUNE DI MIRABELLA IMBACCARICOMUNE DI PALAGONIAES202PALAGONIA ""AG374""μCOMUNE DI SAN CONO"COMUNE DI SAN MICHELE DI GANZARIATU235COMUNE DI MINEOMINEO"COMUNE DI SCORDIA""SCORDIA " "BP382"COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIAMILITELLO IN VAL DI CATANIA"CARLENTINI " NORDLENTINICARLENTINI" """BC351TU238"" "" " LA352BC353 "CALTAGIRONECOMUNE DI GRAMMICHELEGRAMMICHELE " "LA358"FRANCOFONTE"AUGUSTA"íNISCEMI"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Caltanissetta"COMUNE DI CALTAGIRONE"BP219COMUNE DI LICODIA EUBEATU240"" COMUNE DI VIZZINITU237"VIZZINI"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaSORTINOMELILLI"PRIOLO GARGALLO ""COMUNE DI MAZZARRONESOLARINOFLORIDIABELVEDERE"SIRACUSAPALAZZOLO ACREIDE"ACATECHIARAMONTE GULFI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaCANICATTINI BAGNI"""eCOMISOTavola 31:300.000km0 5 10 15 20provincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategicaSettori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omicoCarta <strong>di</strong> sintesi strutturale0 2,5 5 10 15 20km"


<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Messina"BC251TU248 TU232" LA253 "PC255"TU249TU234"BRONTE"" "SO254"COMUNE DI MALETTO"BP246COMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIACOMUNE DI RANDAZZOSP271COMUNE DI "SP274LINGUAGLOSSASP275COMUNE DI BRONTE"""SP273<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Messina""COMUNE DI CALATABIANOCOMUNE DI PIEDIMONTE ETNEO"FIUMEFREDDO SICILIACOMUNE DI FIUMEFREDDO DI SICILIA"EC222" EC221COMUNE DI RANDAZZOCOMUNE DI BRONTETU247"BP231"TU241""BP297COMUNE DI SANT'ALFIOCOMUNE DI MILOBP277 TU239"" BC278""SP279"BP299COMUNE DI MASCALI"MASCALIBC296TU350""""GIARRE"COMUNE DI GIARREES226"íBC230"BP223"RIPOSTO""SP211COMUNE DI ZAFFERANA ETNEACOMUNE DI ADRANOTU323TU325"COMUNE DI SANTA VENERINA "SP324"COMUNE DI RIPOSTO"BP220""ADRANOCOMUNE DI BIANCAVILLACOMUNE DI RAGALNAZAFFERANA ETNEA"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaSP266LA265" "COMUNE DI CASTEL DI IUDICA""COMUNE DI RAMACCACOMUNE DI PALAGONIA""BIANCAVILLACOMUNE DI PATERNO'ES205"COMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIASANTA MARIA " DI LICODIA""SP212"PATERNO'ES209"COMUNE DI BELPASSO""SP287 TU289BC229" "" SP329COMUNE DI ACI SANT'ANTONIOES200TU330 " COMUNE DI VIAGRANDESP285NICOLOSI""" "PEDARA "TRECASTAGNIES199BC283ES288"LA331VIAGRANDEES327ACI SANT'ANTONIOLA332""""MASCALUCIACOMUNE DI ACI BONACCORSI ACI CATENABELPASSO" SP216COMUNE DI MASCALUCIA"VALVERDECOMUNE DI ACI CATENACOMUNE DI TREMESTIERI ETNEO COMUNE DI VALVERDETREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTASAN GIOVANNI LA PUNTA" ES208COMUNE " DI SAN PIETRO CLARENZASP214GRAVINA DICOMUNE DI SAN ""CATANIASP215GREGORIO DI CATANIACOMUNE DI ACI CASTELLOCOMUNE DI GRAVINA DI CATANIA"COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOCOMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATIACI CASTELLOSANT'AGATA " LI BATTIATI"BP218COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO""CANALICCHIO" "<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaMOTTA SANT'ANASTASIACOMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIASP270"SP213SP269"""COMUNE DI NICOLOSI"COMUNE DI MISTERBIANCO"MISTERBIANCOCOMUNE DI CATANIA""COMUNE DI PEDARALA243LA244"COMUNE DI TRECASTAGNISP268 ""SP267"""""eSP262"CATANIA""SO187ES203SO189LA245"SO188"ES207 "ES206" "LA264"""íSALEMI"BP224COMUNE DI ACIREALE"ACIREALEInterventi programmati<strong>di</strong>mensione/spessoreμ" Esigenza o idea progettuale" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminare" Progetto definitivo o esecutivocolore [settore, componente]" Ambiente, Beni Paesaggistici/Naturali" Ambiente, Ecologia" Ambiente, Protezione Civile" Cultura, Beni Culturali" Cultura, E<strong>di</strong>lizia scolastica" Cultura, Formazione" Cultura, Sport" E<strong>con</strong>omia, Agricoltura" E<strong>con</strong>omia, Lavoro" E<strong>con</strong>omia, Sociale" E<strong>con</strong>omia, Turismo""COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIACOMUNE DI SCORDIA"SCORDIA "BP382ES385 " SO383 ""Tavola 3.11:150.000km0 5 10"CARLENTINI NORD" "LENTINIprovincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategicaSettori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omicoCarta <strong>di</strong> sintesi strutturale (Area Metropolitana)0 1,25 2,5 5 7,5 10km


<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinaFRANCAVILLA DI SICILIACESARO'COMUNE DI RANDAZZOCOMUNE DI MANIACE"BC251"TU336"TU338"TU337"COMUNE DI RANDAZZO"RANDAZZO"BP246"LA272"LINGUAGLOSSA" "GIARDINI-NAXOSCOMUNE DI CALATABIANO "COMUNE DI MALETTOSP271COMUNE DI PIEDIMONTE ETNEOTU248 TU232SP274"COMUNE"DI BRONTE "SP275""""""" " PC255FIUMEFREDDO SICILIATU249SP273COMUNE DI FIUMEFREDDO DI SICILIABRONTE""TU234EC222"SO254EC221BP297COMUNE " DI SANT'ALFIOCOMUNE DI MASCALITU247""MASCALIBP299"TU350BC296"""TU241BC230"COMUNE DI MILO""" "íBP231TU239BP223"""SP279"""GIARRE RIPOSTO"BP277BC278ES226SP211COMUNE DI GIARRE""TU347COMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIACOMUNE DI LINGUAGLOSSA"FICARAZZI"""COMUNE DI ZAFFERANA ETNEACOMUNE DI ADRANOCOMUNE DI RIPOSTOTU323 TU325"""BP220COMUNE DI SANTA VENERINA"" SP324"TU377" RAMACCA"FO378"COMUNE DI CASTEL DI IUDICACOMUNE DI MINEOCENTURIPE<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaInterventi programmati<strong>di</strong>mensione/spessore"ADRANOSP266LA265" """COMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIAcolore [settore, componente]" Ambiente, Beni Paesaggistici/Naturali"COMUNE DI PALAGONIABIANCAVILLA "COMUNE DI PATERNO'" Esigenza o idea progettuale" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminare" Progetto definitivo o esecutivo" Ambiente, Ecologia" Ambiente, Protezione Civile" Cultura, Beni Culturali" Cultura, E<strong>di</strong>lizia scolasticaCOMUNE DI RAMACCA" Cultura, Formazione" Cultura, Sport" E<strong>con</strong>omia, Agricoltura" E<strong>con</strong>omia, Lavoro" E<strong>con</strong>omia, Sociale" E<strong>con</strong>omia, TurismoES205"COMUNE DI BIANCAVILLACOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIASANTA MARIA " DI LICODIA""SP212LA332"BELPASSO"" ""SP287 TU289BC229" ""SP329 COMUNE DI ACI SANT'ANTONIO ES200" COMUNE DI VIAGRANDESP285NICOLOSI"" "PEDARA "ES199TRECASTAGNIES288BC283""LA331VIAGRANDEACIREALEACI "" SANT'ANTONIOMASCALUCIACOMUNE DI ACI BONACCORSIACI CATENA """TREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTAES208VALVERDE"GRAVINA DI CATANIA"""PATERNO'COMUNE " DI SAN PIETRO CLARENZAES209"SP214"" " COMUNE DI SAN GREGORIO DI CATANIACOMUNE DI GRAVINA DI CATANIACOMUNE DI ACI CASTELLO"COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEO COMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATI ACI CASTELLOSANT'AGATA LI BATTIATI"BP218COMUNE DI TREMESTIERI ETNEO""CANALICCHIOSP262 SO188COMUNE DI BELPASSO"COMUNE DI MISTERBIANCO "SP268 ""SP213ES201"SP267""MOTTA SANT'ANASTASIA " MISTERBIANCO "ES207 "ES206<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaCOMUNE DI RAGALNASP270"SP269"SP216COMUNE DI NICOLOSICOMUNE DI CATANIACOMUNE DI PEDARA"LA244"COMUNE DI TRECASTAGNI"""e"" ""SO187ES203SO189" LA264""íBP224COMUNE DI ACIREALECOMUNE DI MASCALUCIA SAN GIOVANNI LA PUNTA COMUNE DI ACI CATENACOMUNE DI TREMESTIERI ETNEO COMUNE DI VALVERDELA243CATANIALA245ZAFFERANA ETNEASALEMI""μTavola 3.21:175.000km0 5 10provincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategicaSettori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omicoCarta <strong>di</strong> sintesi strutturale (Area Pedemontana)0 1,5 3 6 9 12km


LEONFORTECOMUNE DI ADRANO"BIANCAVILLAInterventi programmati<strong>di</strong>mensione/spessore"" Esigenza o idea progettuale" Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità o progetto preliminareCENTURIPECOMUNE DI BIANCAVILLA"COMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIA" Progetto definitivo o esecutivocolore [settore, componente]"" Ambiente, Beni Paesaggistici/Naturali" Ambiente, Ecologia" Ambiente, Protezione Civile" Cultura, Beni Culturali" Cultura, E<strong>di</strong>lizia scolastica" Cultura, Formazione" Cultura, SportVALGUARNERA " E<strong>con</strong>omia, AgricolturaCAROPEPE" E<strong>con</strong>omia, Lavoro" E<strong>con</strong>omia, Sociale" E<strong>con</strong>omia, Turismo" "COMUNE DI RADDUSA"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> EnnaSP217"COMUNE DI CASTEL DI IUDICABC261"SP259" LA260"""COMUNE DI PATERNO'""SP212"PATERNO'"ES209"AG242"COMUNE DI BELPASSOCOMUNE DI RAMACCAAIDONEPIAZZA ARMERINATU377"RAMACCA"FO378COMUNE DI PALAGONIA"SP282MIRABELLA IMBACCARI"COMUNE DI MIRABELLA IMBACCARIES202PALAGONIA "" AG374""COMUNE DI SAN CONOCOMUNE DI MINEOCOMUNE DI SCORDIA" SCORDIA " BP382""ES386SO383"COMUNE DI SAN MICHELE DI GANZARIATU235"COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIAMILITELLO IN VAL DI CATANIAMINEO"SP210BC351TU238" " "" LA352BC353"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaCALTAGIRONECOMUNE DI GRAMMICHELEGRAMMICHELE """LA358"FRANCOFONTECOMUNE DI CALTAGIRONE"COMUNE DI VIZZINI""BP219VIZZINI "TU237" BP393NISCEMI"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CaltanissettaCOMUNE DI LICODIA EUBEATU240""COMUNE DI MAZZARRONEμ<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaPALAZZOLO ACREIDEACATETavola 3.31:175.000km0 5 10CHIARAMONTE GULFIprovincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategicaSettori Socio-Culturale/Ambientale/Socio-E<strong>con</strong>omicoCarta <strong>di</strong> sintesi strutturale (Area Calatino)0 1,5 3 6 9 12km


Strade <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> CataniaAutostradeStataliAltre stradeRete Ferroviaria CircumetneaRete Ferroviarie FSIdentità territorialiArea Bacino ALCANTARA <strong>con</strong>nessione:Distretto Bronte-TaorminaArea a gravità urbana elevataArea a vocazione vitivinicolacerniera <strong>con</strong> il territorio ragusanoArea ad elevatadensità e<strong>di</strong>liziaArea <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione:Nebro<strong>di</strong>-TirrenoSistema ALCANTARA-ETNASistema MARE-MONTEArea <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione:Nebro<strong>di</strong>-TirrenoComune <strong>di</strong> MANIACEComune <strong>di</strong> BRONTESistema MONTANOArea Bacino ALCANTARA <strong>con</strong>nessione:Distretto Bronte-TaorminaComune <strong>di</strong> MALETTOComune <strong>di</strong> RANDAZZOComune <strong>di</strong> CASTIGLIONE DI SICILIASistema ALCANTARA-ETNAComune <strong>di</strong> LINGUAGLOSSAComune <strong>di</strong> PIEDIMONTE ETNEOComune <strong>di</strong> SANT'ALFIOComune <strong>di</strong> MASCALIComune <strong>di</strong> CALATABIANOComune <strong>di</strong> FIUMEFREDDO DI SICILIASistema MARE-MONTI-METROPOLISistema MONTANOSistema <strong>di</strong>:- PRODUZIONE ARTIGIANALE DI NICCHIA- ARTIGIANATO ARTISTICO- AGROALIMENTARESistema fluviale SIMETOSistema per la logistica produttivaSistema produzione AGRICOLAPIATTAFORMA AGROALIMENTARERaggruppamento PTPComune <strong>di</strong> RANDAZZOComune <strong>di</strong> ADRANOComune <strong>di</strong> PATERNO'Comune <strong>di</strong> BIANCAVILLAComune <strong>di</strong> SANTA MARIA DI LICODIASistema MARE-MONTI-METROPOLIArea ad elevatadensità e<strong>di</strong>liziaSistema MARE-MONTEComune <strong>di</strong> ZAFFERANA ETNEAComune <strong>di</strong> MILOComune <strong>di</strong> RAGALNAComune <strong>di</strong> TRECASTAGNIComune <strong>di</strong> ACIREALEComune <strong>di</strong> NICOLOSIComune <strong>di</strong> PEDARAComune <strong>di</strong> ACI BONACCORSIComune <strong>di</strong> TREMESTIERI ETNEOComune <strong>di</strong> MASCALUCIAComune <strong>di</strong> ACI CATENAComune <strong>di</strong> SAN GIOVANNI LA PUNTAComune <strong>di</strong> SAN PIETRO CLARENZA Comune <strong>di</strong> VALVERDEArea a gravità urbana elevataComune <strong>di</strong> SANTA VENERINAComune <strong>di</strong> ACI SANT'ANTONIOComune <strong>di</strong> VIAGRANDEComune <strong>di</strong> GIARREComune <strong>di</strong> RIPOSTOComune <strong>di</strong> ACI CASTELLOComune <strong>di</strong> CAMPOROTONDO ETNEOComune <strong>di</strong> SAN GREGORIO DI CATANIAComune <strong>di</strong> BELPASSOComune <strong>di</strong> GRAVINA DI CATANIAComune <strong>di</strong> TREMESTIERI ETNEOComune <strong>di</strong> RADDUSAComune <strong>di</strong> CASTEL DI IUDICAComune <strong>di</strong> MISTERBIANCOComune <strong>di</strong> MOTTA SANT'ANASTASIASistema per la logistica produttivaComune <strong>di</strong> RAMACCAComune <strong>di</strong> CATANIASistema fluviale SIMETOSistema produzione AGRICOLAPIATTAFORMA AGROALIMENTAREComune <strong>di</strong> PALAGONIAComune <strong>di</strong> MIRABELLA IMBACCARIComune <strong>di</strong> SAN CONOComune <strong>di</strong> SAN MICHELE DI GANZARIAComune <strong>di</strong> MINEOComune <strong>di</strong> MILITELLO IN VAL DI CATANIAComune <strong>di</strong> SCORDIASistema <strong>di</strong>:- PRODUZIONE ARTIGIANALE DI NICCHIA- ARTIGIANATO ARTISTICO- AGROALIMENTAREComune <strong>di</strong> CALTAGIRONEComune <strong>di</strong> GRAMMICHELEComune <strong>di</strong> VIZZINIComune <strong>di</strong> LICODIA EUBEAArea a vocazione vitivinicolacerniera <strong>con</strong> il territorio ragusanoComune <strong>di</strong> MAZZARRONEÜTavola 41:300.000km0 5 10 15 20Carta delle Identità Territorialiprovincia regionale <strong>di</strong> catania - piano territoriale provinciale - quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica0 2 4 8 12 16km


"""CARONIASAN FRATELLOALCARA LI FUSI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinaMISTRETTACOMUNE DI MANIACECOMUNE DI RANDAZZORANDAZZO "Promozione della culturaFRANCAVILLA DI SICILIAdelle produzioni agricole edel turismo enogastronomico:FICARAZZIil vino"""CAPIZZICESARO'COMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIA"LINGUAGLOSSA "TAORMINA""Sistema AlcantaraGIARDINI-NAXOSCOMUNE DI CALATABIANO "NICOSIATROINASistemaSimetoCOMUNE DI BRONTEBRONTE "COMUNE DI RANDAZZO Promozione della culturadelle produzioni agricole edel turismo enogastronomico:il pistacchio e le fragoleCOMUNE DI ADRANOCOMUNE DI MALETTOSistema EtnaCOMUNE DI LINGUAGLOSSA""COMUNE DI PIEDIMONTE ETNEOFIUMEFREDDO "SICILIACOMUNE"DI FIUMEFREDDO DI SICILIACOMUNE DI SANT'ALFIOCOMUNE DI MASCALI" MASCALISistemaCOMUNE DI MILO"GIARRERIPOSTO" "IonioCOMUNE DI GIARRECOMUNE DI ZAFFERANA ETNEACOMUNE DI RIPOSTO"COMUNE DI SANTA VENERINA""íENNA"LEONFORTE"AGIRA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Enna" "REGALBUTO"CENTURIPE"" ADRANOCOMUNE DI BIANCAVILLABIANCAVILLA "COMUNE DI RAGALNACOMUNE DI NICOLOSICOMUNE DI TRECASTAGNISistema CataniaCOMUNE DI PEDARAZAFFERANA ETNEASistemaAciCOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIACOMUNE DI ACI SANT'ANTONIO"COMUNE DI VIAGRANDESANTA MARIA DI LICODIANICOLOSIe Area MetropolitanaPEDARAACI SANT'ANTONIOTRECASTAGNIVIAGRANDE ACIREALE "COMUNE DI ACI BONACCORSIACI CATENA "BELPASSO MASCALUCIA COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI MASCALUCIAVALVERDECOMUNE DI ACI CATENACOMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTA"COMUNE DI VALVERDEPATERNO'COMUNE DI SAN PIETRO CLARENZACOMUNE DI SAN GREGORIO DI CATANIACOMUNE DI GRAVINA DI CATANIACOMUNE DI ACI CASTELLO" COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOCOMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATIACI CASTELLO"COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI BELPASSOGRAVINA DI CATANIA"COMUNE DI PATERNO'CANALICCHIO"COMUNE DI ACIREALEVALGUARNERA CAROPEPECOMUNE DI RADDUSACOMUNE DI CASTEL DI IUDICASistema Calatino NordCOMUNE DI RAMACCA""Promozione della cultura delle produzioni agricole"e del turismo enogastronomico: gli agrumiMOTTA SANT'ANASTASIAMISTERBIANCOCOMUNE DI MISTERBIANCOCATANIA" "COMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIA""" ""Sistema SimetoCOMUNE DI CATANIA"e""""íμAIDONE"PIAZZA ARMERINAPromozione della culturaRAMACCAdelle produzioni agricole edel turismo enogastronomico:i cerealiCOMUNE DI PALAGONIAMIRABELLA IMBACCARICOMUNE DI MIRABELLA IMBACCARIPALAGONIA""COMUNE DI SAN CONOCOMUNE DI SAN MICHELE DI GANZARIAPromozione della culturadelle produzioni agricole edel turismo enogastronomico:il fico<strong>di</strong>n<strong>di</strong>a"CALTAGIRONESistema dei s iti U n e s co regionaliCOMUNE DI GRAMMICHELEGRAMMICHELE "COMUNE DI MINEOMINEO"COMUNE DI SCORDIASCORDIA"COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIAMILITELLO IN VAL DI CATANIA""FRANCOFONTE"CARLENTINI NORDLENTINICARLENTINI" """AUGUSTA"íPorto <strong>di</strong> AugustaCOMUNE DI CALTAGIRONE"COMUNE DI VIZZINIMELILLI"NISCEMI"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Caltanissetta"Sistema Calatino SudCOMUNE DI LICODIA EUBEAPromozione della cultura delle produzioni agricolee del turismo enogastronomico: l’uvaVIZZINI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaSORTINOPRIOLO GARGALLO ""COMUNE DI MAZZARRONESOLARINOFLORIDIABELVEDERE"SIRACUSAPALAZZOLO ACREIDE"ACATECHIARAMONTE GULFI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaCANICATTINI BAGNI""""eCOMISOTavola 51:300.000km0 5 10 15 20Sistemi Strategici Territorialiprovincia regionale <strong>di</strong> catania -piano territoriale provinciale- quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategica0 2,5 5 10 15 20km""


"""CARONIASAN FRATELLOALCARA LI FUSI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinaMISTRETTACAPIZZITROINACESARO'COMUNE DI MANIACECOMUNE DI BRONTEBRONTE ""COMUNE DI RANDAZZORANDAZZO "COMUNE DI MALETTOizzazioneAlcalaionznifuRnt""COMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIA"a ra-FRANCAVILLA DI SICILIARandazzo(<strong>con</strong>FICARAZZILINGUAGLOSSA "COMUNE DI LINGUAGLOSSA"esercizio fino a Letojanni)TAORMINA"GIARDINI-NAXOSCOMUNE DI CALATABIANO "COMUNE DI PIEDIMONTE ETNEOFIUMEFREDDO "SICILIACOMUNE"DI FIUMEFREDDO DI SICILIA"Raddoppio ferr. ferr. Fiumefreddo Fiumefreddo - Giampilierii"COMUNE DI SANT'ALFIOCOMUNE DI MASCALINICOSIACOMUNE DI RANDAZZOCOMUNE DI MILO"MASCALI""í"GIARRERIPOSTO" "COMUNE DI GIARREENNALEONFORTE""AGIRA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Enna" "REGALBUTO"CENTURIPE"COMUNE DI ADRANO" ADRANOferrovia Potenziamento FCE Paternò-AdranoCOMUNE DI BIANCAVILLABIANCAVILLA "COMUNE DI RAGALNACOMUNE DI ZAFFERANA ETNEACOMUNE DI NICOLOSICOMUNE DI TRECASTAGNICOMUNE DI PEDARACOMUNE DI SANTA VENERINAZAFFERANA ETNEACOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIACOMUNE DI ACI SANT'ANTONIO"COMUNE DI VIAGRANDESANTA MARIA DI LICODIANICOLOSIPEDARAACI SANT'ANTONIOTRECASTAGNIVIAGRANDE ACIREALE "COMUNE DI ACI BONACCORSIACI CATENA "BELPASSO MASCALUCIASistema COMUNE <strong>di</strong> DI trasportoTREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI MASCALUCIA ad esercizio VALVERDEmetropolitanoCOMUNE DI ACI CATENACOMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTA"COMUNE DI VALVERDEPATERNO'COMUNE DI SAN PIETRO CLARENZACOMUNE DI SAN GREGORIO DI CATANIACOMUNE DI GRAVINA DI CATANIACOMUNE DI ACI CASTELLO" COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOCOMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATIACI CASTELLO"COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI BELPASSOGRAVINA DI CATANIA"COMUNE DI PATERNO'CANALICCHIOFe r roviaFC E Pa ternòM iste rb i a n c o - N e simagAiazenptroeMlitoanadeiT-Esercizio Taormina ferroviarioLentini"COMUNE DI ACIREALErasportiCOMUNE DI RIPOSTO"VALGUARNERA CAROPEPEAIDONECOMUNE DI RADDUSACOMUNE DI CASTEL DI IUDICACOMUNE DI RAMACCA"""MOTTA SANT'ANASTASIAMISTERBIANCOCOMUNE DI MISTERBIANCOCATANIA" "COMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIARaddoppio ferrov.Zurria-Acquicella"Sistema <strong>di</strong> accesso a Fontanarossa""Collegamento SS417 -SS121A19 -" ""COMUNE DI CATANIA""e""Interramento stazione Catania c.leSpecializzazione Porto <strong>di</strong> Catania"íPotenziamento airside aeroportualePotenziamento scalo <strong>di</strong> BicoccaCompletamento e collegamentiInterportoPIAZZA ARMERINARAMACCASS417sicurezza in MessaMIRABELLA IMBACCARICOMUNE DI MIRABELLA IMBACCARICOMUNE DI SAN CONOCOMUNE DI SAN MICHELE DI GANZARIA"CALTAGIRONECOMUNE DI CALTAGIRONECOMUNE DI SCORDIACOMUNE DI MINEOSCORDIA"COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIAMILITELLO IN VAL DI CATANIAMINEO"COMUNE DI GRAMMICHELE"GRAMMICHELE "" COMUNE DI VIZZINICOMUNE DI PALAGONIAPALAGONIA""-Comiso gestionale IntegrazioneFontanarossaFRANCOFONTERiqualificazione autostradale Catania -Ragusa""CARLENTINI NORDLENTINICARLENTINI" "MELILLI""funzionale Integrazione Porti Catania - Augustaμ"AUGUSTA"íPorto <strong>di</strong> AugustaNISCEMI"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Caltanissetta"COMUNE DI LICODIA EUBEAVIZZINI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaSORTINOPRIOLO GARGALLO ""COMUNE DI MAZZARRONESOLARINOFLORIDIABELVEDERE"SIRACUSAPALAZZOLO ACREIDE"ACATECHIARAMONTE GULFI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaCANICATTINI BAGNI""""eCOMISOTavola 61:300.000km0 5 10 15 20Piano della Mobilitàprovincia regionale <strong>di</strong> catania -piano territoriale provinciale- quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategica0 2,5 5 10 15 20km""


"""CARONIASAN FRATELLOALCARA LI FUSI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> MessinaMISTRETTARandazzo“capitale dei Parchi”FRANCAVILLA DI SICILIACOMUNE DI MANIACECOMUNE DI RANDAZZORANDAZZO """FICARAZZI"NICOSIACAPIZZITROINACESARO'Sistema SimetoCOMUNE DI RANDAZZOIstitutoPolivalenteCOMUNE DI BRONTEBRONTE ""campiCircuitogolfdaCOMUNE DI MALETTOSistema EtnaTerzo PoloEtna Nord-OvestCOMUNE DI CASTIGLIONE DI SICILIAValorizzazionedell’area a quota milleSistema Alcantara"COMUNE DI LINGUAGLOSSACOMUNE DI SANT'ALFIOLINGUAGLOSSA "SistemaCOMUNE IonioDI MILOLimonidei Riviera ItinerarioTAORMINA"Progetto MareGIARDINI-NAXOSCOMUNE DI CALATABIANO ""COMUNE DI PIEDIMONTE ETNEOFIUMEFREDDO "SICILIACOMUNE"DI FIUMEFREDDO DI SICILIACOMUNE DI MASCALI"MASCALI"""í"GIARRERIPOSTO" "COMUNE DI GIARREENNALEONFORTE""AGIRA<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Enna" "REGALBUTO"CENTURIPE"COMUNE DI ADRANOCampo da baseball" ADRANOCOMUNE DI BIANCAVILLABIANCAVILLA "COMUNE DI RAGALNACOMUNE DI ZAFFERANA ETNEACOMUNE DI NICOLOSICOMUNE DI TRECASTAGNICOMUNE DI PEDARACOMUNE DI SANTA VENERINAZAFFERANA ETNEAValorizzazioneCOMUNE DI SANTA MARIA DI LICODIAPolo Etna SudCOMUNE DI ACI SANT'ANTONIOIstitutostorico-ambientale"COMUNE DI VIAGRANDESANTA MARIA DI LICODIANICOLOSIPEDARATRECASTAGNIPolivalente ACI SANT'ANTONIOdelle AciMuseoACIREALE "VulcanologicoVIAGRANDESistemaCOMUNE DI ACI BONACCORSIACI CATENA "BELPASSO MASCALUCIA COMUNE DI TREMESTIERI AciETNEOCOMUNE DI MASCALUCIACOMUNE DI ACI CATENAIstituto VALVERDECOMUNE DI SAN GIOVANNI LA PUNTASistema CataniaPolivalente"COMUNE DI VALVERDEPATERNO' e Area MetropolitanaCOMUNE DI SAN PIETRO CLARENZACOMUNE DI SAN GREGORIO DI CATANIACOMUNE DI GRAVINA DI CATANIACOMUNE DI ACI CASTELLO" COMUNE DI CAMPOROTONDO ETNEOCOMUNE DI SANT'AGATA LI BATTIATIACI CASTELLO"COMUNE DI TREMESTIERI ETNEOCOMUNE DI BELPASSOGRAVINA DI CATANIA"COMUNE DI PATERNO'CANALICCHIOAsta fluviale del SimetowirelessReteMetropolitanaArea"COMUNE DI ACIREALECOMUNE DI RIPOSTO"VALGUARNERA CAROPEPEAIDONECOMUNE DI RADDUSAParcoCOMUNE ArcheologicoDI CASTEL DI IUDICACOMUNE DI RAMACCASistema Calatino Nord"" ""Museo “dei Musei”MOTTA SANT'ANASTASIAMISTERBIANCO"COMUNE DI MISTERBIANCOCATANIA" "COMUNE DI MOTTA SANT'ANASTASIA""Potenziamento" "impianti sportivi"Sistema SimetoCOMUNE DI CATANIA"""e"íNuovo Sistema Fieristico(La Piazza degli Scambi)μItinerario degli EreiPIAZZA ARMERINARAMACCACOMUNE DI PALAGONIAMIRABELLA IMBACCARICOMUNE DI MIRABELLA IMBACCARIPALAGONIA""COMUNE DI SAN CONOCOMUNE DI SAN MICHELE DI GANZARIACOMUNE DI MINEOMINEO"COMUNE DI SCORDIASCORDIA"COMUNE DI MILITELLO IN VAL DI CATANIAMILITELLO IN VAL DI CATANIA""CARLENTINI NORDLENTINICARLENTINI" """CALTAGIRONEPiattaformaLogisticaCOMUNE DI GRAMMICHELEAgroalimentareGRAMMICHELE ""ParcoLetterario“Capuana-Verga”FRANCOFONTE"AUGUSTA"íPorto <strong>di</strong> AugustaNISCEMI"<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Caltanissetta"COMUNE DI CALTAGIRONESistema Calatino SudCOMUNE DI LICODIA EUBEA"“Cunziria”VIZZINICOMUNE DI VIZZINI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> SiracusaSORTINOMELILLI"PRIOLO GARGALLO ""COMUNE DI MAZZARRONESOLARINOFLORIDIABELVEDERE"SIRACUSAPALAZZOLO ACREIDE"ACATECHIARAMONTE GULFI<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> RagusaCANICATTINI BAGNI""""eCOMISOTavola 71:300.000km0 5 10 15 20Piano dei Servizi Territorialiprovincia regionale <strong>di</strong> catania -piano territoriale provinciale- quadro propositivo a <strong>valenza</strong> strategica0 2,5 5 10 15 20km""


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctTABELLA


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctTabella dati 1: Sintesi strutturale del quadro <strong>con</strong>oscitivoco<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteBP218 Parco Suburbano "Campanarazzo" Misterbianco.Ambiente Beni Paesaggistici/NaturaliBP219 Parco del Vaito. Ambiente Beni Paesaggistici/NaturaliBP223Intervento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dell'abitato <strong>di</strong> Riposto edelle infrastrutture a Sud della <strong>di</strong>ga foranea delporto me<strong>di</strong>ante rinaturalizzazione del litoraleper un tratto <strong>di</strong> Km 1,800 fino alla frazione <strong>di</strong>Torre Archidafi e fino alla c/da Praiola. (SP173).AmbienteBeni Paesaggistici/NaturaliBP224 Parco Suburbano "Bosco <strong>di</strong> Aci" Ambiente Beni Paesaggistici/NaturaliBP246 Approvazione e attuazione del Piano del Parco Ambiente Beni paesaggistici/naturaliBP277 Recupero e valorizzazione <strong>di</strong> un'area ricompresaAmbiente Beni paesaggisti-in zona "C" del parco dell'Etnaci/naturaliBP294 Parco Leucatia Ambiente Beni paesaggistici/naturaliBP297 Miglioramento della sentieristica Citelli e valorizzazionebocche eruttive 1928BP299 Sistemazione area a<strong>di</strong>acente il "Castagno deiCento Cavalli".Ambiente Beni paesaggistici/naturaliAmbiente Beni Paesaggistici/Naturaliente <strong>di</strong> riferimento<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Cataniaimportolavori(M€) programmazione0,5 totalmente finanziatolivello <strong>di</strong>progettoprogettodefinitivo0,7 programmato progettodefinitivo2,4 programmato progettopreliminare4,4 totalmente finanziatoprogettopreliminarestato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoEnte Parco programmato progettodefinitivoComune <strong>di</strong> Milo 2,0 progetto non ancorapreliminare iniziatoComune <strong>di</strong> 15,0 programmato progetto non ancoraSant'Agata Lipreliminare iniziatoBattiatiComune <strong>di</strong>progetto non ancoraSant'Alfiopreliminare iniziato<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaComune <strong>di</strong> Vizzini1,8 programmato progettodefinitivonon ancorainiziatoBP393 Recupero e valorizzazione paesaggistica delterritorio comunaleAmbiente Beni paesaggistici/naturaliprogettopreliminarenon ancorainiziatoPC255 Realizzazione <strong>di</strong> un centro operativo comunale Ambiente Protezione Civile Comune <strong>di</strong>2,0 finanziamento progetto non ancora<strong>di</strong> protezione civileBronterichiesto preliminare iniziatoBC251 recupero e riuso del castello Nelson Cultura Beni culturali Comune <strong>di</strong>3,0 finanziamento progetto non ancoraBronterichiesto definitivo iniziatoBC261 Realizzazione parco archeologico Cultura Beni culturali Comune <strong>di</strong> Castel7,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> non ancora<strong>di</strong> Iu<strong>di</strong>cafattibilità iniziatoBC278 Recupero immobile <strong>di</strong> pregio per attività culturaliCultura Beni culturali Comune <strong>di</strong> Milo 1,3 progetto non ancorae <strong>di</strong> aggregazionepreliminare iniziatoBC283 Realizzazione Museo vulcanologico "Villa Gina" Cultura Beni culturali Comune <strong>di</strong> Nicolosiprogetto non ancorapreliminare iniziatoBC295 Officina teatrale e museo Turi Ferro Cultura Beni culturali Comune <strong>di</strong>0,3 programmato progetto non ancoraSant'Agata Liesecutivo / iniziatoBattiaticantierabileBC359ES197ES198Realizzazione del museo archeologico nella sede<strong>di</strong> palazzo Sada, già proprietà dell'Ente provincialeStruttura Scolastica Polivalente <strong>di</strong> Mascalucia.1° lottoStruttura Scolastica Polivalente <strong>di</strong> Mascalucia.II lottoCultura Beni culturali Comune <strong>di</strong>GrammicheleCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES199 Istituto Magistrale "Regina Elena" <strong>di</strong> Acireale. Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES200ES201Progetto per la realizzazione dell'I.P.S.I.A. inAcireale.Istituto Polivalente per l'istruzione se<strong>con</strong>dariasuperiore.Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES202 Istituto scolastico Polivalente in Palagonia. Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES203I.T.F. - I.T.C. Librino. Completamento opere<strong>con</strong>venzione impresa ITER n. 54/1989Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES204 Istituto Polivalente per l'istruzione se<strong>con</strong>daria Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES205 Costruzione I.T.I. <strong>di</strong> Biancavilla. Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES206 Istituto d'Arte Catania. Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaES207Progetto per i lavori <strong>di</strong> restauro, adeguamentoe fruizione del Convitto Cutelli.Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania5,4 totalmente finanziatoprogettopreliminareprogettopreliminare4,0 programmato progettopreliminare12,5 totalmente finanziato15,0 totalmente finanziato8,2 totalmente finanziato6,0 totalmente finanziatoprogettopreliminareprogettopreliminareprogettodefinitivoprogettopreliminare18,6 programmato progettoesecutivo /cantierabile12,5 programmato progettopreliminare14,2 programmato progettopreliminare15,0 programmato progettopreliminare1,0 programmato progettopreliminarenon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato


pagina T2 Tabelle Datico<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoES208 Polivalente (I.T.G. - L.C. - L.S.) Tremestieri EtneoCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> RetaniaNuova Sede.gionale <strong>di</strong> Ca-ES209ES226ES288SP210SP211SP212SP213Istituto Professionale per l'Agricoltura <strong>di</strong> Paternò.Realizzazione <strong>di</strong> un campus/polo/casa dellostudenteRealizzazione nuove aule, servizi e ottimizzazionedella viabilità <strong>di</strong> pertinenza inerenti l'Istitutoscolastico alberghieroCentro Sportivo Polifunzionale (Realizzazione<strong>di</strong> impianti sportivi per attività innovative me<strong>di</strong>anteri<strong>con</strong>versioone della ex Area Saprin)Ristrutturazione e<strong>di</strong>ficio da a<strong>di</strong>bire a palestradell'Istituto nautico "Luigi Rizzo"Impianto <strong>di</strong> Baseball in località Salinelle Paternò.Progetto per la realizzazione <strong>di</strong> un impiantopolifunzionale sportivo detto "Palaban<strong>di</strong>ere".Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica Comune <strong>di</strong> NicolosiCultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaSP216 Impianti Sportivi Polifunzionali <strong>di</strong> Belpasso. Cultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaSP217 Centro Polifunzionale e sportivo in Raddusa. Cultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaSP273 Realizzazione impianto <strong>di</strong> risalita seggiovia Cultura Sport Comune <strong>di</strong> LinguaglossaCoccinelleSP274 Realizzazione impianto <strong>di</strong> risalita Monte Conca Cultura Sport Comune <strong>di</strong> LinguaglossaSP275 Realizzazione cabinovia Monte Conca Cultura Sport Comune <strong>di</strong> Linguaglossaimportolavori(M€)livello <strong>di</strong>programmazione progetto10,0 programmato progettopreliminare10,8 programmato progettopreliminare3,0 programmato progettopreliminare8,0 totalmente finanziatoprogettopreliminareprogettoesecutivo /cantierabile1,3 programmato progettopreliminare8,0 programmato progettoesecutivo /cantierabile2,7 programmato progettodefinitivo5,0 programmato progettopreliminare1,3 programmato progettopreliminarestato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato4,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitànon ancorainiziato1,0 programmato progetto non ancoradefinitivo iniziato14,0 programmato progetto non ancorapreliminare iniziatoSP279 Realizzazione Centro Polifunzionale Cultura Sport Comune <strong>di</strong> Milo 0,9 progetto non ancorapreliminare iniziatoSP282 Realizzazione attrezzature sportive e ricreative Cultura Sport Comune <strong>di</strong> Mirabella1,0 programmato progetto non ancoraImbac-preliminare iniziatocariSP285 Realizzazione Pista per Motocross Cultura Sport Comune <strong>di</strong> NicolosiSP291 Centro Polifunzionale Cultura Sport Comune <strong>di</strong>Sant'Agata LiBattiatiAG242 Ristrutturazione rete irrigua Dittaino-Ogliastro E<strong>con</strong>omia Agricoltura Consorzio <strong>di</strong>BonificaLA243 Attuazione del Piano Regolatore degli agglomeratiindustriali e Presentazione della variante7progettopreliminarenon ancorainiziato2,5 programmato progetto non ancorapreliminare iniziato13,0 totalmente finanziatoprogettodefinitivoE<strong>con</strong>omia Lavoro ASI programmato progettodefinitivonon ancorainiziatoin corso <strong>di</strong>realizzazioneLA245 Attuazione del Piano Regolatore degli agglomeratiindustrialiE<strong>con</strong>omia Lavoro ASI programmato progettodefinitivoin corso <strong>di</strong>realizzazioneLA253 Realizzazione mercato rionale e <strong>con</strong>nesse opere<strong>di</strong> urbanizzazioneE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong>Bronte6,0 totalmente finanziatoprogettoesecutivo /in corso <strong>di</strong>realizzazionecantierabileLA260 opere <strong>di</strong> urbanizzazione per il PIP E<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> Castel<strong>di</strong> Iu<strong>di</strong>caprogettopreliminarenon ancorainiziatoLA292 Area industriale e commerciale per inse<strong>di</strong>amentiad alta tecnologiaE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong>Sant'Agata LiBattiati1,5 programmato progettodefinitivonon ancorainiziatoSO187SO188SO189Nuova Costruzione Caserma VV. F. DistaccamentoCatania SudNuova Costruzione Caserma VV. F. DistaccamentoCatania NordCostruzione <strong>di</strong> un complesso polifunzionaledell'Arma dei CarabinieriE<strong>con</strong>omia Sociale <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaE<strong>con</strong>omia Sociale <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaE<strong>con</strong>omia Sociale <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaSO254 Realizzazione nuova caserma Carabineri E<strong>con</strong>omia Sociale Comune <strong>di</strong>BronteSO293TU232Ampliamento strutture esistenti per la realizzazione<strong>di</strong> un centro accoglienza <strong>di</strong>sabiliLavori <strong>di</strong> localizzazione <strong>di</strong> un sito per la realizzazione<strong>di</strong> manifestazioni <strong>di</strong> interesse sovraccomunaleculturali e ricreative. Scalinata CappucciniE<strong>con</strong>omia Sociale Comune <strong>di</strong>Sant'Agata LiBattiatiE<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania5,5 programmato progettoesecutivo /cantierabile5,9 programmato progettoesecutivo /cantierabile7,5 programmato progettopreliminare2,0 totalmente finanziatoprogettoesecutivo /cantierabile1,3 programmato progettodefinitivo0,3 totalmente finanziatoprogettopreliminarenon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoin corso <strong>di</strong>realizzazionenon ancorainiziatonon ancorainiziato


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctco<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoTU235 Progetto per il completamento della pista ciclabileE<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> Retania"Caltagirone San Michele <strong>di</strong> Ganzaria".gionale <strong>di</strong> Ca-TU237Completamento villaggio Cunziria. I stralcio,Fon<strong>di</strong> delibera CIPE 106/99-11/2002.E<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTU238 Realizzazione museo ex carcere Borbonico. E<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTU239 Completamento Villaggio Turistico Mareneve. E<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTU241Circumnavigando l'Etna. Progetto per la valorizzazionee fruizione turistica dei percorsi edegli itinerari che si svolgono alle pen<strong>di</strong>ci delvulcano Etna ed accessibili attraverso la CircumetneaE<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTU337 Realizzazione <strong>di</strong> un Campeggio a quattro stelle E<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> MalettoTU338 Urbanizzazione e valorizzazione del costone <strong>di</strong> E<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> Maletto<strong>con</strong>trada pizzo da destinare ad attività ricettiveTU347 Realizzazione <strong>di</strong> un campeggio a 4 stelle nella E<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> Castiglionefrazione <strong>di</strong> Solicchiata, ad iniziativa privata<strong>di</strong> Sici-liaAR093Completamento della struttura aeroportuale <strong>di</strong>ComisoMobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> RagusaAR190 Elisuperficie. Mobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaAR192 Elisuperficie. Mobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaAR193 Elisuperficie Mobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaAR194 Elisuperficie. Mobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaAR195 Elisuperficie. Mobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaAR298 Ammodernamento Eliporto Mobilità Aria Comune <strong>di</strong>Sant'AlfioFE012 riqualificazione tratta Adrano-Bronte-Randazzo Mobilità Ferrovia Ferrovia CircumetneaFE013 riqualificazione tratta Randazzo-Riposto Mobilità Ferrovia Ferrovia Circumetneaimportolavori(M€) programmazionelivello <strong>di</strong>progetto0,2 programmato progettoesecutivo /cantierabile3,5 programmato progettopreliminare3,0 programmato progettopreliminare2,0 programmato progettodefinitivo1,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilità12,0 parzialmente finanziatostato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoprogettopreliminarenon ancorainiziatoprogetto non ancorapreliminare iniziatoprogetto approvatodefinitivoprogettodefinitivo0,5 programmato progettoesecutivo /cantierabile0,3 programmato progettodefinitivo0,5 programmato progettoesecutivo /cantierabile0,5 programmato progettoesecutivo /cantierabile0,4 programmato progettodefinitivonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoprogettopreliminarenon ancorainiziato150,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> non ancorafattibilità iniziato125,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> non ancorafattibilità iniziatoFE027 velocizzazione della tratta ferroviaria CT-SR Mobilità Ferrovia RFI 80,0 totalmente finanziatoprogetto non ancorapreliminare iniziatoFE028 Velocizzazione della tratta ferroviaria CT-EN-PA Mobilità Ferrovia RFI 20,0 totalmente finanziatoprogetto non ancora(collegamento ferroviario Catania-Palermopreliminare iniziatoAlt.1)FE029Nuovo raddoppio Ferroviario Catania-Palermo(collegamento ferroviario Catania-PalermoAlt.2)Mobilità Ferrovia RFI 5.000,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitànon ancorainiziatoFE030 completamento del raddoppio dell'asse CT-ME Mobilità Ferrovia RFI 4.000,0 finanziamentorichiestoprogettopreliminarenon ancorainiziatoFE052 Raddoppio tratta ferroviaria Catania Zurria -AcquicellaMobilità Ferrovia RFI 100,0 programmato progettopreliminarenon ancorainiziatoFE053 Raddoppio e adeguamento tratta ferroviariaCatania C.le - OgninaMobilità Ferrovia RFI 50,0 totalmente finanziatoprogettoesecutivo /in corso <strong>di</strong>realizzazionecantierabileFE054 Nodo <strong>di</strong> Acireale Mobilità Ferrovia RFI stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitànon ancorainiziatoFE058 NODO FS DI CATANIA: Interramento della Ferroviada Piazza Europa alla Stazione centraleMobilità Ferrovia RFI 507,0 programmato progettopreliminarenon ancorainiziatoFE067 Tratta ferroviaria Paternò - Adrano Mobilità Ferrovia Ferrovia CircumetneaFE090 Raccordo ferroviario Porto <strong>di</strong> Pozzallo Mobilità Ferrovia <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> RagusaFE339Rifacimento della attuale stazione circumetnea:ottimizzazione e adeguamento delle attrezzarelocali <strong>di</strong>sponibili per l’accoglienza dei turistiMobilità Ferrovia Comune <strong>di</strong> Maletto76,0 parzialmente finanziatoprogettoesecutivo /cantierabile25,0 stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitàprogettopreliminarein corso <strong>di</strong>realizzazionenon ancorainiziatoLO035 Collegamento Ferrovia-Interporto Mobilità Logistica Interporto 6,0 parzialmente finanziatoprogettopreliminareLO036 Collegamento stradale <strong>con</strong> Tangenziale Mobilità Logistica Interporto 10,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitànon ancorainiziato


pagina T4 Tabelle Datico<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoimportolavori(M€) programmazionelivello <strong>di</strong>progettostato <strong>di</strong> a-vanzamentoLO037 Collegamento stradale <strong>con</strong> Asse dei servizi Mobilità Logistica Interporto 5,0 totalmente finanziatoprogettopreliminareLO047 Realizzazione del Polo Intermodale Mobilità Logistica Interporto 32,0 programmato progettodefinitivonon ancorainiziatoLO050 Autoporto <strong>di</strong> Vittoria Mobilità Logistica Comune <strong>di</strong> Vittoria10,0 programmato progetto gara in corsopreliminareLO051 Completamento delle funzionalità dello scalo<strong>di</strong> BicoccaMobilità Logistica RFI 150,0 programmato progettopreliminarenon ancorainiziatoLO092 Realizzazione dei nuovi scali merci <strong>di</strong> Pozzallo eRagusaMobilità Logistica <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Ragusa35,0 progettopreliminareMA085 Realizzazione stazione passeggeri Porto <strong>di</strong> PozzalloMobilità Mare <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> RagusaMA094 Completamento del Porto <strong>di</strong> Pozzallo Mobilità Mare <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> RagusaTP004 Pedemontana (TPL metropolitano Alt. 1) Mobilità Trasporto Pubblico Ferrovia CircumetneaTP005 Metroleggera (TPL metropolitano Alt. 2) Mobilità Trasporto Pubblico <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTP008 Linea RFI <strong>con</strong> fermata al parcheggio + peoplemover (accesso all'aeroporto <strong>di</strong> Catania alt. 2)TP014 Tratta metropolitana Borgo - Nesima Mobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circumetnea2,0 programmato progettodefinitivo25,0 progettopreliminare1.100,0 finanziamentorichiestoprogettopreliminarenon ancorainiziato400,0 programmato progetto non ancorapreliminare iniziatoMobilità Trasporto Pubblico RFI 7,0 programmato progettopreliminarenon ancorainiziato88,0 totalmente finanziatoprogetto in corso <strong>di</strong>esecutivo /realizzazionecantierabileTP015 Tratta metropolitana Galatea - Giovanni XXIII Mobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circumetnenanziato41,0 parzialmente fi-progetto in corso <strong>di</strong>esecutivo / realizzazionecantierabileTP016 Tratta metropolitana Giovanni XXIII - Stesicoro Mobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circumetnenanziato36,0 totalmente fi-progetto in corso <strong>di</strong>esecutivo / realizzazionecantierabileTP017 Tratta metropolitana Stesicoro - Vittorio EmanuelmetnenanziatoMobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circu-90,0 totalmente fi-progetto non ancoradefinitivo iniziatoTP018 Tratta metropolitana Misterbianco - Nesima Mobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circumetnea154,0 finanziamento progetto non ancorarichiesto definitivo iniziatoTP020 Tratta ferroviaria Paternò - Misterbianco Mobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circumetnea170,0 programmato progetto non ancorapreliminare iniziatoTP031 Esercizio ferroviario a carattere metropolitano Mobilità Trasporto Pubblico RFI programmato progetto non ancoraTaormina - Lentinipreliminare iniziatoTP081 Collegamento automatizzato Nodo <strong>di</strong> scambio Mobilità Trasporto Pubblico <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>30,0 programmato progettoEnna Bassa-Enna Alta<strong>di</strong> EnnapreliminareTP102 Tratta metropolitana Vittorio Emanuele - VerrazzanmetneaMobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circu-100,0 finanziamento progetto non ancorarichiesto definitivo iniziatoTP103 Tratta metropolitana Verrazzano - Aeroporto Mobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circumetnea235,0 programmato progetto non ancoradefinitivo iniziatoVI010 riqualificazione e messa in sicurezza SS284 Mobilità Viabilità ANAS 45,0 totalmente finanziatoprogetto in corso <strong>di</strong>definitivo realizzazioneVI011 riqualificazione e messa in sicurezza SS120 Mobilità Viabilità ANAS 37,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> non ancorafattibilità iniziatoVI022 Collegamento <strong>con</strong> la CT-RG attraverso il completamentoMobilità Viabilità ANAS 143,0 totalmente fi-progetto gara in corsodella SS683 (Lico<strong>di</strong>a Eubea - Libernanziatodefinitivotinia) - stralcio "Variante <strong>di</strong> Caltagirone" (collegamentotipo autostradale area Calatino <strong>con</strong>Catania alt. 2)VI023VI024VI025VI026VI032VI055Collegamento <strong>con</strong> la CT-RG attraverso il completamentodella SS683 (Lico<strong>di</strong>a Eubea - Libertinia)- stralcio "Regalsemi - S. Bartolomeo"(collegamento tipo autostradale area Calatino<strong>con</strong> Catania alt. 2)Collegamento <strong>con</strong> la CT-RG attraverso il completamentodella SS683 (Lico<strong>di</strong>a Eubea - Libertinia)- stralcio "Caltagirone - SS117bis" (collegamentotipo autostradale area Calatino <strong>con</strong>Catania alt. 2)Riqualificazione SP per il collegamento <strong>di</strong>rettotra la SS417, l'autostrada A19 e la SS121 (collegamentoarea calatino Alt. 2)Riqualificazione funzionale a tipo B della SS514e della SS194Collegamento stradale aeroporto <strong>di</strong> Comiso<strong>con</strong> la CT-RGAdeguamento della sezione stradale della Tangenziale<strong>di</strong> Catania (Attraversamento anulare<strong>di</strong> Catania Alt. 1)Mobilità Viabilità ANAS 115,0 finanziamentorichiestoMobilità Viabilità ANAS 133,0 finanziamentorichiestoMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI060 asse attrezzato Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Cataniaprogettodefinitivoprogettodefinitivo45,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitànon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoMobilità Viabilità ANAS 1.270,0 parzialmente finanziatostu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitànon ancorainiziatoMobilità Viabilità ANAS 64,5 programmato progetto non ancorapreliminare iniziatoMobilità Viabilità ANAS 400,0 non programmatostu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> non ancorafattibilitàiniziatototalmente finanziatoVI061 Tratta A18 Rosolini - Mo<strong>di</strong>ca Mobilità Viabilità ANAS 340,0 totalmente finanziatoprogettoesecutivo /cantierabileprogettodefinitivoin corso <strong>di</strong>realizzazione


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctimportoco<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentolavori(M€) programmazioneVI065 Adeguamento Siracusa - Flori<strong>di</strong>a Mobilità Viabilità ANAS 21,0 totalmente finanziatoVI068 Nord - Sud Strada <strong>di</strong> collegamento Etna Sud - Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>50,0 parzialmente fi-Tangenziale CT attraverso i Comuni <strong>di</strong> Nicolosi,<strong>di</strong> CananziatoBelpasso, S. Pietro Clarenza e CataniataniaVI069 Strada turistico-commerciale asse dei servizi -SS417- A19 - SS121 - Etna sud (collegamentoarea calatino Alt. 2)Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI070 Prolungamento Asse dei servizi Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI071 Completamento Svincolo Paesi Etnei Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI072VI073VI074Collegamento svincolo <strong>di</strong> Fiumefreddo arearicreativaCollegamento Svincolo <strong>di</strong> Giarre - Porto <strong>di</strong> RipostoNuovo svincolo sulla A18 in corrispondenza <strong>di</strong>Mascali e collegamento fino alla Regia TrazzeraMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> RipostoMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI075 Completamento strada Nord-Sud (Enna) Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> EnnaVI082 Ristrutturazione SP28 Enna Casina Bianca Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> EnnaVI084 Collegamento stradale al porto <strong>di</strong> Pozzallo Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> RagusaVI086 Allargamento in sede e ri-funzionalizzazione Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>della SP25 Ragusa-Mare<strong>di</strong> Ra-gusaVI087VI099VI100Variante SS115 compreso tra svincolo VittoriaOvest e svincolo Comiso SudCollegamento tratto ad ovest della SS117/bisGela-CataniaCollegamento tratto ad est della SS117/bis Gela-CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> RagusaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CaltanissettaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Caltanissettalivello <strong>di</strong>progettoprogettodefinitivoprogettopreliminare200,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilità36,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilità3,8 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilità18,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilitàstato <strong>di</strong> a-vanzamentogara in corsonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato10,0 non programmatoprogettopreliminarenon ancorainiziato25,0 non programmatoprogetto non ancoradefinitivoiniziato60,2 programmato progettodefinitivo5,0 programmato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>fattibilità12,1 programmato progettopreliminare50,0 parzialmente finanziatoprogettodefinitivo110,0 progettodefinitivo3,1 progettoesecutivo /cantierabile4,4 progettopreliminareVI104 Tratta A18 Mo<strong>di</strong>ca - Ragusa Mobilità Viabilità ANAS 700,0 programmato progettopreliminareVI105 SP 38/III - Lavori <strong>di</strong> ammodernamento e sistemazionedellaSP 38/III dal bivio Scifazzo versoBotteghelle nel comune <strong>di</strong> Lico<strong>di</strong>a EubeaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania3,6 totalmente finanziatoprogettoesecutivo /cantierabilenon ancorainiziatoVI106VI107VI108VI110SP 44 Lavori <strong>di</strong> ammodernamento tratto Biancavillaverso la SP 167SP 179 tratto SP 108 Regia Trazzera CaltagironeAgira. Ammodernamento.Strada denominata Quota Mille – Manutenzionestraor<strong>di</strong>naria del piano viabile rifacimentosegnaletica, muretti parapetto e barriera metallicaIntervento <strong>di</strong> ampliamento della sede stradaleSP 148 Zafferana Santa VenerinaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI111 SP 39/I - Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI113 SP 209/I Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI114 Ammodernamento SP 2 I/II Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI118VI128SP 25/II Lavori <strong>di</strong> ammodernamento della stradaprovinciale fino alla S.S. 288.Lavori <strong>di</strong> sistemazione della rotabile PonteMonaci per la Gabella fra la progr. Km 1 + 540e Km 2 + 974 Ramacca.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI134 SP 24 Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI135SP 194. Lavori <strong>di</strong> ampliamento della sede stradale,rifacimento <strong>di</strong> alcune opere d'arte e rifacimento<strong>di</strong> segnaleticaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania1,0 totalmente finanziato6,0 totalmente finanziato1,0 totalmente finanziatoprogettoesecutivo /cantierabileprogettopreliminareprogettoesecutivo /cantierabile1,0 programmato progettopreliminare7,2 programmato progettodefinitivo2,4 programmato progettopreliminare30,0 programmato progettopreliminare4,2 totalmente finanziato3,5 totalmente finanziatoprogettopreliminareprogettodefinitivo5,5 programmato progettodefinitivo6,0 programmato progettopreliminarenon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato


pagina T6 Tabelle Datico<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoVI136 SP 37/I. Tratto compreso fra il comune <strong>di</strong> MirabellaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> Re-Imbaccari e il <strong>con</strong>fine della provincia.gionale <strong>di</strong> Ca-Lavori <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>naria del pianotaniaviabile, muri <strong>di</strong> sostegno e rifacimento segnaleticaVI137 SP 90. Ammodernamento Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI138VI139Ex SR San Giovanni Sciara Croce. AmmodernamentoSP 68. Lavori <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>nariadella sede stradaleMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI140 SP 78. Ammodernamento Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI141VI142VI143VI144VI145VI146Ex SR Monacella Miscarello. AmmodernamentoSP 5/I. Ammodernamento tratto Sant'AlfioFornazzoSP 56/II tratto dal km 1+700 alla SP 57. Lavori<strong>di</strong> ammodernamentoSP 68 Pie<strong>di</strong>monte Presa Ammodernamento pianoviabile.SP 48 - Progetto <strong>di</strong> manutenzione straor<strong>di</strong>nariaper la sistemazione <strong>di</strong> frane e la ripresa del pianostradale.Lavori <strong>di</strong> ammodernamento per la sistemazionedella SP 38/II da Lico<strong>di</strong>a Eubea fino all'innesto<strong>con</strong> la SP 38/IIIMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI147 SP 230 - Completamento e ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI148 Manutenzione SP 180 dalla SS 417 alla SP 196. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI149VI150VI151VI152VI154VI155VI157VI158VI160Strada <strong>di</strong> collegamento Etna sud - tangenzialeCT, attraverso i comuni <strong>di</strong> Nicolosi, Belpasso,S. P. Clarenza, Misterbianco, Catania. 1° lottofunzionaleStrada <strong>di</strong> collegamento tra lo svincolo autostradalesu via Luminaria e la SS 114 in localitàTrepunti (Realizzazione <strong>di</strong> cir<strong>con</strong>vallazione perlo smistamento del traffico veicolare <strong>di</strong> collegamentoal porto turistico <strong>di</strong> Riposto dall'uscitadello svincolo della A18)Strada Intercomunale Acireale Acicatena I e IIstralcio Acireale.Strada <strong>di</strong> collegamento Etna sud - tangenzialeCT, attraverso i comuni <strong>di</strong> Nicolosi, Belpasso,S. P. Clarenza, Misterbianco, Catania. CompletamentoStrada <strong>di</strong> collegamento fra la tangenziale oveste la SS. 417 Catania - Gela, collegamento tra laZona ASI e la SS. 121.Collegamento viario tra Mirabella Imbaccari ela strada a scorrimento veloce "Lico<strong>di</strong>a Eubea -A19".Prolungamento dell' Asse dei Servizi (S.P. 70/I)per collegamento <strong>con</strong> la strada Turistico CommercialeStrada a scorrimento veloce tra la SS 417 inprossimità <strong>di</strong> Palagonia e la A 19 Catania Palermo(SP25I-SP74)Collegamento viario Misterbianco Camporotondo.VI163 Progetto per la realizzazione <strong>di</strong> uno svincoloautostradale a Mascali e sistemazione dei raccor<strong>di</strong>stradali <strong>con</strong> la rete viaria esistente.VI164 Progetto per la realizzazione <strong>di</strong> una bretella <strong>di</strong>collegamento fra la SS 120 e la SP via Feudograndee l'area destinata a Parco Commerciale.VI165 Progetto per la realizzazione della strada e-sterna a servizio della zona produttiva nel Comune<strong>di</strong> Palagonia. SP 25/I.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Cataniaimportolavori(M€)livello <strong>di</strong>programmazione progetto0,9 programmato progettopreliminare0,6 programmato progettopreliminare3,0 programmato progettopreliminare1,0 programmato progettopreliminare4,0 programmato progettopreliminare2,0 programmato progettopreliminare4,0 programmato progettopreliminare5,5 programmato progettopreliminare1,0 totalmente finanziato2,0 totalmente finanziato3,5 totalmente finanziato1,2 totalmente finanziato2,4 totalmente finanziatoprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminare12,5 programmato progettopreliminare2,4 programmato progettodefinitivo5,0 programmato progettodefinitivo37,5 programmato progettopreliminare15,0 programmato progettopreliminare12,5 programmato progettopreliminare36,0 programmato progettopreliminare50,0 programmato progettopreliminare20,0 programmato progettopreliminare25,0 programmato progettopreliminare4,4 programmato progettopreliminare3,0 totalmente finanziatoprogettopreliminarestato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctco<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoVI170 SP 180. costruzione <strong>di</strong> una variante per l'accessoMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> Re-a Caltagirone nei pressi del bivio Molona -gionale <strong>di</strong> Ca-Raccordo 3.taniaVI171 SP 15. Svincolo <strong>con</strong> la SS 121. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI172 SP 15 Innesto SP 229/I. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI174VI177VI183SP 9 Variante tratto via Catira San Gregorio.Completamento.SP 30 - Lavori sulla S.P. 30 bivio Tallirò sulla S.S.385 e bivio Francavilla sulla S.P. 28/ISP 229/I dallo svincolo Valcorrente all'innesto<strong>con</strong> la SP 15.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI184 SS.PP. 110 - 195 zona fiume Tempio Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI185 SP 111 Tratto SP 48 innesto SS 385. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI252Realizzazione collegamento della SS 284 al vialeKennedy - via <strong>di</strong> fuga protezione civileMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>BronteVI284 Realizzazione arteria <strong>di</strong> collegamento stradaletra la S.p. 92 e la S.p.160Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> NicolosiVI286 Realizzazione parcheggi piazzale Funivia zona Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> NicolosiNord - NicolosiVI290 Rifacimento della pavimentazione carrabile i- Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Nicolosinerente il centro storicoVI300 Collegamento viario Mare-Monti Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>Sant'AlfioVI301 Ammodernamento della S.p.5 I - Giarre- Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>Sant'Alfio-FornazzoSant'AlfioVI395 Spostamento del casello <strong>di</strong> S. Gregorio sulla Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>A18 fino ad Acireale<strong>di</strong> Ca-taniaBP220BP231Recupero e valorizzazione <strong>di</strong> stradelle e percorsirurali <strong>di</strong> particolare interesse dell'area Jonica.Itinerario dei Castelli Me<strong>di</strong>evali - Progetto alivello territoriale.AmbienteAmbienteBeni Paesaggistici/NaturaliBeni Paesaggistici/Naturali<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania<strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaComune <strong>di</strong>Scor<strong>di</strong>aBP382 Realizzazione dei parchi sub-urbani previsti inP.R.G.Ambiente Beni paesaggistici/naturaliEC221 Bonifica dell'area dello stabilimento industriale Ambiente Ecologia <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>ex SIACE ricadente nel Comune <strong>di</strong> Fiumefreddo.<strong>di</strong> Ca-II fase. Bonifica preliminare.taniaEC222 Bonifica dell'area dello stabilimento industriale Ambiente Ecologia <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>ex SIACE ricadente nel Comune <strong>di</strong> Fiumefreddo.<strong>di</strong> Ca-III fase Bonifica definitiva .taniaEC310 Messa in sicurezza adeguamento igienicosanitarioAmbiente Ecologia Comune <strong>di</strong> Acie abbattimento barriere architettoni-Castelloche del CastelloPC355 Delocalizzare le se<strong>di</strong> della protezione civile Ambiente Protezione Civile Comune <strong>di</strong> CaltagironeBC227 Ristrutturazione per uso museo Casa Nicolosi Cultura Beni Culturali <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>in Linguaglossa.<strong>di</strong> CataniaBC228 Antica Casa Patrizia. Cultura Beni Culturali <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaBC229 Consolidamento restauro e riuso Villa Laudani. Cultura Beni Culturali <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaBC230 Costruzione <strong>di</strong> un Planetario nel Comune <strong>di</strong> RipostgionaleCultura Beni Culturali <strong>Provincia</strong> Retania<strong>di</strong> Ca-BC296 realizzazione del museo "il castagno dei cento Cultura Beni culturali Comune <strong>di</strong>cavalli"Sant'AlfioBC351BC353ES327Recupero ex cinema Metropol sito in centrostorico da a<strong>di</strong>bire alle attività culturaliRecupero della Torre San Gregorio per destinarlaa biblioteca virtuale, centro stu<strong>di</strong> per laceramica.Realizzare un polo scolastico ad Aci Bonaccorsiin cui fare affluire il bacino d’utenza dei comuni<strong>di</strong> Trecastagni, Zafferana, Nicolosi, PedaraCultura Beni culturali <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura Beni culturali Comune <strong>di</strong> CaltagironeCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica Comune <strong>di</strong> Trecastagniimportolavori(M€) programmazione1,8 totalmente finanziato5,0 programmato progettopreliminare6,5 programmato progettopreliminare3,8 programmato progettopreliminare3,5 totalmente finanziato3,2 totalmente finanziato5,4 totalmente finanziato4,7 totalmente finanziato11,0 finanziamentorichiestonon programmatolivello <strong>di</strong> stato <strong>di</strong> a-progetto vanzamentoprogetto non ancoraesecutivo / iniziatocantierabilenon ancorainiziatoprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminareprogettoesecutivo /cantierabileprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminareprogettopreliminareesigenza0,9 programmato idea progettuale6,1 programmato idea progettualeidea progettuale0,3 programmato idea progettuale0,3 programmato idea progettualeesigenzaidea progettuale0,8 programmato idea progettuale0,6 totalmente finanziato2,3 totalmente finanziatoidea progettualeidea progettuale2,0 programmato idea progettualeidea progettuale7,2 programmato idea progettualeidea progettualeidea progettualenon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato


pagina T8 Tabelle Datico<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoES385 Realizzazione <strong>di</strong> un Campus scolastico Cultura E<strong>di</strong>lizia scolastica Comune <strong>di</strong>Scor<strong>di</strong>aES386 Realizzazione della Scuola alberghiera <strong>di</strong> <strong>con</strong>certoCultura E<strong>di</strong>lizia scolastica Comune <strong>di</strong><strong>con</strong> l'Ente <strong>Provincia</strong>Scor<strong>di</strong>aFO378 Realizzazione <strong>di</strong> una sede della facoltà <strong>di</strong> AgrariaCultura Formazione Comune <strong>di</strong> Ra-per la valorizzazione della produzione localemaccadel carciofo e del granoSP214SP215Impianto Polisportivo <strong>di</strong> Camporotondo. Completamentoe Adeguamento.Completamento dell'impianto Polisportivo <strong>di</strong>Acicastello <strong>con</strong> la realizzazione <strong>di</strong> una piscina inarea destinata a campo <strong>di</strong> calcetto e <strong>di</strong> tennis.Cultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaCultura Sport <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaSP259 Realizzazione piscina comunale Cultura Sport Comune <strong>di</strong> Castel<strong>di</strong> Iu<strong>di</strong>caSP262 Realizzazione del polo <strong>di</strong> ricerca sportivo Cultura Sport Comune <strong>di</strong> CataniaSP266 Realizzazione autodromo Cultura Sport Comune <strong>di</strong> CataniaSP267 Realizzazione centro internazionale tennis Cultura Sport Comune <strong>di</strong> CataniaSP268 Realizzazione nuovo sta<strong>di</strong>o Cultura Sport Comune <strong>di</strong> CataniaSP269 Realizzazione campo da golf Cultura Sport Comune <strong>di</strong> CataniaSP270 Realizzazione crossodromo Cultura Sport Comune <strong>di</strong> CataniaSP271 Realizzazione <strong>di</strong> area attrezzata per il tempo Cultura Sport Comune <strong>di</strong> Linguaglossalibero e lo sport a Piano PernicanaSP287 Delocalizzazione dell'attuale pista <strong>di</strong> pattinaggioCultura Sport Comune <strong>di</strong> Ni-su ghiaccio nella zona Monti RossicolosiSP324 Realizzazione <strong>di</strong> un campo <strong>di</strong> calcio Cultura Sport Comune <strong>di</strong> SantaVenerinaSP329 Realizzazione <strong>di</strong> una pista ciclabile Cultura Sport Comune <strong>di</strong> TrecastagniAG374 Realizzazioe del mercato agrumicolo intercomunaleE<strong>con</strong>omia Agricoltura Comune <strong>di</strong> Pa-e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto dei comuni <strong>di</strong> Scor<strong>di</strong>a elagoniaRamacca per la produzione, trasformazione ecommercializzazione degli agrumi.LA244realizzazione <strong>di</strong> un collegamento tra il centrourbano <strong>di</strong> Catania e la zona dell'ASI attraversouna linea <strong>di</strong> metropolitanaLA264 Realizzazione Centro fieristico E<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> CataniaLA265 Realizzazione nuovo polo <strong>con</strong>vegnistico E<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> CataniaLA272 trasformazione in centro fieristico e commercialeE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> Lin-dell'ex macelloguaglossaLA281 Completamento opere <strong>di</strong> urbanizzazione primariaE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> MicariArea artigianalerabella Imbac-LA331LA332LA352LA358LA384LA390Interventi per il rilancio del settore della lavorazionedel legno per la realizzazione <strong>di</strong> oggetti<strong>di</strong> arredo urbano e similiRealizzazione nuove aree commerciali e produttiveversante Est e nord-ovestRealizzazione <strong>di</strong> un centro <strong>con</strong>gressuale <strong>di</strong> <strong>con</strong>certo<strong>con</strong> l'Ente <strong>Provincia</strong> e partners privati, aservizio dell'intero comprensorio calatinoAmpliamento dell'Area per inse<strong>di</strong>amenti produttivial fine <strong>di</strong> delocalizzare le attitività artigianalipresenti nel centro storicoAmpliamento e completamento dell’attualeZona industrialeOpere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria a servizio dellazona industriale programmata e prevista dal<strong>con</strong>sorzio industriale <strong>di</strong> Caltagironeimportolavori(M€)livello <strong>di</strong>programmazione progettoidea progettualeidea progettualeidea progettuale20,0 programmato idea progettuale0,6 programmato idea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettuale9,0 programmato idea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualestato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoE<strong>con</strong>omia Lavoro ASI esigenza non ancorainiziatoE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> TrecastagniE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> BelpassoE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> CaltagironeE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong>GrammicheleE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong>Scor<strong>di</strong>aE<strong>con</strong>omia Lavoro Comune <strong>di</strong> VizziniSO326 Realizzazione <strong>di</strong> spazi <strong>di</strong> aggregazione giovanile E<strong>con</strong>omia Sociale Comune <strong>di</strong> TrecastagniSO383 Realizzazione della Caserma dei Carabinieri E<strong>con</strong>omia Sociale Comune <strong>di</strong>Scor<strong>di</strong>aTU234 Costruzione <strong>di</strong> un Ostello della Gioventù nel E<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>Comune <strong>di</strong> Bronte.<strong>di</strong> Ca-taniaTU240 Itinerario dei laghi Ogliastro & Dirillo. E<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTU247realizzazione <strong>di</strong> tre gran<strong>di</strong> accessi al Parco(dall’area metropolitana catanese, dalla <strong>di</strong>rezioneTaormina, dalla <strong>di</strong>rezione Palermo)idea progettualeidea progettuale1,0 programmato idea progettualeidea progettualeidea progettualeesigenzaidea progettualeesigenzaesigenzaidea progettualeidea progettualeesigenza1,1 programmato idea progettuale2,0 programmato idea progettualenon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoE<strong>con</strong>omia Turismo Ente Parco esigenza non ancorainiziato


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctco<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteTU248 riqualificazione <strong>di</strong> percorsi, rifugi, e<strong>di</strong>fici rurali,ecc. nell'area a nord-ovest del Parco dell'Etna(terzo Polo)ente <strong>di</strong> riferimentoE<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong>BronteTU249 Circuito campi da golf area pedemontana E<strong>con</strong>omia Turismo <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTU289 Trenino dell'Etna E<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> NicolosiTU323TU325Recupero <strong>di</strong> vecchi percorsi ed e<strong>di</strong>fici rurali dadestinare ad aree attrezzate per la fruizioneturisticaRecupero dei collegamenti esistenti da Ripostoa Zafferana per lo sviluppo del turismo religiosoe naturalisticoE<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> SantaVenerinaE<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> SantaVenerinaTU330 Realizzazione <strong>di</strong> un percorso religioso E<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> TrecastagniTU336 Realizzazione <strong>di</strong> un laghetto permanente ai fini E<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> Malettodella fruizione turisticaTU350 Creazione <strong>di</strong> <strong>con</strong>sorzio <strong>di</strong> Comuni per il la creazioneE<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong><strong>di</strong> un <strong>di</strong>stretto naturalistico per la frui-Sant'Alfiozione turistica del Sistema Mare Monti -collegamento Mascali-rifugio Citelli, tramite la<strong>con</strong>nessione dei versanti Etna sud e Etna est.TU377 Progetto <strong>di</strong> recupero dei vecchi mulini da destinareE<strong>con</strong>omia Turismo Comune <strong>di</strong> Ra-a sede museale per la fruizione turisticamaccaAR001 Se<strong>con</strong>da pista <strong>con</strong> prolungamento a Est verso ilmare (Adeguamento aeroporto Catania - Alt.1)AR002AR003AR101AR191AR196Se<strong>con</strong>da pista <strong>con</strong> prolungamento a Ovest <strong>con</strong>interramento Linea RFI (Adeguamento aeroportoCatania - Alt.2)Se<strong>con</strong>da pista <strong>con</strong> prolungamento a Ovest <strong>con</strong>scavalcamento Linea RFI (Adeguamento aeroportoCatania - Alt.3)Realizzazione nuovo aeroporto (Adeguamentoaeroporto Catania - Alt.4)Elisuperficie da realizzare nel territorio dellafascia Ionica (Comprensorio Giarre).Elisuperficie da realizzare nel territorio del Calatino.importolavori(M€)livello <strong>di</strong>programmazione progettoidea progettuale50,0 programmato idea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeMobilità Aria SAC 20,0 non programmatgettualeidea pro-Mobilità Aria SAC 150,0 non programmatoidea progettualeMobilità Aria SAC 70,0 non programmatoidea progettualeMobilità Aria SAC 1.500,0 non programmatoidea progettualeMobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>0,5 programmato idea protania<strong>di</strong> CagettualeMobilità Aria <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Ferrovia Ferrovia CircumetneaMobilità Ferrovia Ferrovia CircumetneaMobilità Ferrovia Comune <strong>di</strong> SantaVenerinaMobilità Ferrovia Comune <strong>di</strong> BelpassoMobilità Logistica Comune <strong>di</strong> CaltagironeFE045 Riqualificazione della tratta ferroviaria Alcantara- RandazzoFE046 Esercizio ferroviario turistico Letojanni - RandazzoFE322 Realizzazione tratta <strong>di</strong> collegamento <strong>con</strong> il centroabitato e la stazione circumetneaFE333 Realizzazione stazione circum etnea a serviziodel centro <strong>di</strong> Piano TavolaLO357 Redazione <strong>di</strong> uno Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per la realizzazione,in Caltagirone, <strong>di</strong> un centro intermodalea servizio del sistema agroalimentare,<strong>con</strong> ruolo <strong>di</strong> crocevia per le provincie <strong>di</strong> Caltanissetta,Ragusa, Siracusa.MA039 Interventi previsti nel Piano Regolatore del Mobilità Mare Autorità PortualePorto <strong>di</strong> Catania (In<strong>di</strong>pendenza da Porto <strong>di</strong> Augusta)<strong>di</strong> Catania(interventi sul porto <strong>di</strong> Catania alt. 1)MA044 Costruzione del porto turistico all'interno dello Mobilità Mare Autorità Portualespecchio portuale <strong>di</strong> Catania<strong>di</strong> CataniaMA062 Interventi da integrare in un Piano <strong>di</strong> Sviluppo Mobilità Mare Autorità Portualedel Porto <strong>di</strong> Augusta (interventi sul porto <strong>di</strong><strong>di</strong> AugustaAugusta alt. 1)MA344 Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità per la realizzazione <strong>di</strong> un Mobilità Mare Comune <strong>di</strong> Calatabianoporto canale nell’ambito del potenziamentoinfrastrutturale <strong>di</strong>portistico della fascia costieraGiar<strong>di</strong>ni Naxos-Riposto, complementare alprogetto <strong>di</strong> Sistema Mare-Monti <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessionedei centri costieri e pedemontani del versanteNord Nord-OvestTP006 Monorotaia (TPL metropolitano Alt. 2) Mobilità Trasporto Pubblico <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaTP007 Metropolitana <strong>con</strong> stazione sotto land side (accessoMobilità Trasporto Pubblico Ferrovia Circu-all'aeroporto <strong>di</strong> Catania alt. 1)metneaTP009 Linea RFI <strong>con</strong> stazione sotto land side (accessoall'aeroporto <strong>di</strong> Catania alt. 3)TP263 Ottimizzazione trasporto pubblico metropolitano,Mobilità Trasporto Pubblico Comune <strong>di</strong> Cataniacircumetnea, RFI, ZTL, parcheggiTP356Realizzazione <strong>di</strong> corsia preferenziale per i Bus<strong>di</strong> linea in sede <strong>di</strong> aggiornamento della arteriaCatania - Gela0,5 programmato idea progettuale50,0 programmato idea progettuale50,0 programmato idea progettualeesigenzaesigenzaidea progettuale136,0 idea progettualeidea progettuale130,0 idea progettuale250,0 non programmatoidea progettualeidea progettualeidea progettualeMobilità Trasporto Pubblico RFI 50,0 non programmatgettualeidea pro-idea progettualeMobilità Trasporto Pubblico Comune <strong>di</strong> Caltagironeidea progettualestato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato


pagina T10 Tabelle Datico<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoTP367 Realizzazione <strong>di</strong> un Autoparco e riduzione del Mobilità Trasporto Pubblico Comune <strong>di</strong> Militellotraffico nel centro abitatoin Val <strong>di</strong>CataniaVI021Riqualificazione funzionale a tipo B della SS417(collegamento tipo autostradale area Calatino<strong>con</strong> Catania alt. 1)Trasformazione a quadrifoglio dello svincoloAsse dei Serviziimportolavori(M€)programmazioneMobilità Viabilità ANAS non programmatolivello <strong>di</strong>progettoesigenzaidea progettualeVI057Mobilità Viabilità ANAS 30,0 idea progettualeVI063 Bretella stradale in sottopasso al Faro Biscari Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Catanitgettuale20,0 non programma-idea pro-VI109 SP 82. Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>2,0 programmato idea protania<strong>di</strong> CagettualeVI112VI115VI116SP 200 - Progetto <strong>di</strong> ammodernamento dellaSP 200 tratto dalla SP31 alla SS 385 e ripristinodel ponteAmmodernamento ex S.R. Macchia-Gud<strong>di</strong>-Miscarello.SP 38/II tratto da Lico<strong>di</strong>a Eubea al <strong>con</strong>fine provincia.Ammodernamento.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI117 SP 37/I. Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI119SP 59/IV Ammodernamento tratto dal Km1+000 al Km 3+100 in territorio <strong>di</strong> Linguaglossa.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI120 SP 147 Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI121 SP 28/II Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI122 SP 60 Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI123VI124VI125VI126VI127VI129VI130Lavori <strong>di</strong> sistemazione della S.P. 34 dal BivioRegalseme sulla S.S. 124 per Santo Pietro.SP 3/III. Ammodernamento tratto MascaluciaSan Pietro Clarenza.SP 5/I. Ammodernamento tratto da San GiovanniMontebello a Sant'Alfio.SP 5/II. Ammodernamento tratto San GiovanniMontebello Nunziata.SP 2/III Lavori <strong>di</strong> ammodernamento tratto Pie<strong>di</strong>monteSanta Venera.SP 3/III ammodernamento Mascalucia San PietroClarenza Camporotondo Valcorrente innestoSS 121.SP 52. Ammodernamento tratto Acicastello FicarazziSan Gregorio.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI131 SP 67 Ammodernamento. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI132VI133VI153VI156VI159VI161Sistemazione dell’innesto tra la Regia Trazzeradenominata Via Oliva San Mauro e la SP 4SP 183 - Progetto <strong>di</strong> ammodernamento dellaSP 183 tratto dalla SS417 alla SS 385Strada <strong>di</strong> collegamento <strong>di</strong>retto tra lo svincoloautostradale <strong>di</strong> Fiumefreddo e la zona turistico-ricettiva(a servizio del Parco dei Divertimenti).Progetto per la realizzazione <strong>di</strong> una strada turisticocommerciale a scorrimento veloce in zonaOvest Metropolitana.Etna Green Way - Un sentiero ecotecnologicoper l'Etna.Progetto per il collegamento della SP 185 <strong>con</strong>lo svincolo autostradale <strong>di</strong> Acireale sulla A18.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> Catania10,0 programmato idea progettuale1,5 programmato idea progettuale3,0 programmato idea progettuale7,0 programmato idea progettuale4,0 programmato idea progettuale1,0 programmato idea progettuale6,0 programmato idea progettuale2,0 programmato idea progettuale7,0 programmato idea progettuale2,0 programmato idea progettuale2,0 programmato idea progettuale5,0 programmato idea progettuale4,0 programmato idea progettuale3,0 programmato idea progettuale2,0 programmato idea progettuale4,0 programmato idea progettuale1,2 programmato idea progettuale4,0 programmato idea progettuale24,0 programmato idea progettuale200,0 programmato idea progettuale3,5 programmato idea progettuale1,0 programmato idea progettualestato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato


provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctco<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoVI162 Realizzazione <strong>di</strong> una strada <strong>di</strong> collegamento tra Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong>la SS 120 e la SP 89, ricadente nel territorio del<strong>di</strong> Ca-comune <strong>di</strong> RandazzotaniaVI166VI167VI168VI169VI173VI175Realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio scambiatorenell'interland <strong>di</strong> Catania zona <strong>di</strong> Misterbianco.Realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio scambiatorenell'interland <strong>di</strong> Catania zona <strong>di</strong> San Gregorio<strong>di</strong> Catania.Realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio scambiatorenell'interland <strong>di</strong> Catania zona <strong>di</strong> Acicastello.Realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio scambiatorenell'interland <strong>di</strong> Catania zona <strong>di</strong> San GiuseppeLa Rena.Completamento della variante SP 180 - 196 bivioMolona " Svincolo Cappuccini".SP 63 tratto dal bivio Caudarella sulla SP 34 perGranieri e Mazzarrone <strong>di</strong> Km 14+000.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI176 SP 68. Variante in località Presa Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI178Lavori <strong>di</strong> prolungamento della SP 137/II versola cir<strong>con</strong>vallazione.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI179 SP 143 tratto San Cono verso la SP 117 bis. Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaVI180VI181VI182VI186Progetto <strong>di</strong> completamento della SP 33 dallaMadonna del Piano a Grammichele.Progeto <strong>di</strong> variante alla SP 41 in prossimità frazioneFicarazziSP 56/II tratto da Belpasso verso Paternò.Completamento.SP 127 - Realizzazione <strong>di</strong> un cavalcavia sulla lineaferroviaria CT - ME al km 282+400.Mobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong><strong>di</strong> CataniaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Castel<strong>di</strong> Iu<strong>di</strong>caMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> LinguaglossaVI258 Realizzazione della strada <strong>di</strong> collegamento <strong>con</strong>Catenanuova e relativo svincolo <strong>con</strong> la A19VI276 ammodernamento vie S. Giuseppe, Vignazza eCroce FerroVI280 Adeguamento della viabilità <strong>di</strong> collegamento<strong>con</strong> i comuni <strong>di</strong> Giarre e Catania me<strong>di</strong>ante leStrade provinciali 59 I e 59 IIVI302 Ammodernamento della s.p.41 Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> AcirealeVI304 Realizzazione arteria <strong>di</strong> raccordo alternativa Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Acialla S.S. 114CastelloVI305 Realizzazione vie <strong>di</strong> Fuga Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> AciCastelloVI306 Realizzazione del collegamento lungo mare fra Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Aciil centro e AcitrezzaCastelloVI308 Realizzazione dello svincolo per innesto <strong>con</strong> la Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Acivia Vigo e la S.P.52CastelloVI309 Ammodernamento e adeguamento della via Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> AciVigo(competenza <strong>Provincia</strong>le)CastelloVI311 Completamento dei collegamenti viari intercomunaliMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Aciin <strong>di</strong>rezione AcirealeCatenaVI312 Adeguamento della via A.Moro quale alternativaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Acialla S.P.41 in <strong>di</strong>rezione ospedale Santa Mar-Catenataimportolavori(M€) programmazionelivello <strong>di</strong>progetto3,2 programmato idea progettuale1,2 programmato idea progettuale1,0 programmato idea progettuale1,0 programmato idea progettuale1,0 programmato idea progettuale3,2 programmato idea progettuale5,0 programmato idea progettuale4,0 totalmente finanziatoidea progettuale8,0 programmato idea progettuale1,5 programmato idea progettuale6,0 programmato idea progettuale12,0 programmato idea progettuale6,0 totalmente finanziato2,5 totalmente finanziatoidea progettualeidea progettualeidea progettuale5,0 programmato idea progettualeMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Milo idea progettualeVI314 Realizzazione adeguamento dello svincoloVampolieri in prossimità del locale BanacherMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> AciCatenaVI315 Realizzazione snodo <strong>di</strong> smistamento veicolare Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Aciin prossimità dell'Eremo <strong>di</strong> S.AnnaCatenaVI316 Realizzazione svincolo autostradale A18 a vantaggioMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Acidel traffico gravante sul centro e suiCatenacomuni <strong>di</strong> Acireale e Aci S.AntonioVI317 Realizzazione scuola <strong>di</strong> formazione me<strong>di</strong>ante Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Acirecupero e adeguamento del Palazzo RiggioCatenaVI318 Manutenzione e adeguamento della sede stradaleMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Ma-della S.P.10scaluciaVI320 Realizzazione parcheggi a servizio dei Santuari Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> MascaluciaVI321 Realizzazione <strong>di</strong> una arteria <strong>di</strong> collegamento Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> SantaMare-Monti per lo smistamento del trafficoVenerinaveicolare <strong>di</strong> transito dal centro storicostato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoprogrammato esigenza non ancorainiziatoesigenza non ancorainiziatoesigenza non ancorainiziatoesigenza non ancorainiziatoesigenza non ancorainiziatoesigenza non ancorainiziatoesigenza non ancorainiziatoprogrammato esigenza non ancorainiziatoprogrammatoesigenzaesigenzaidea progettualeidea progettualeesigenzaidea progettualeidea progettualenon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato


pagina T12 Tabelle Datico<strong>di</strong>ce intervento e/o possibili alternative settore componenteente <strong>di</strong> riferimentoVI328 Realizzazione, <strong>di</strong> <strong>con</strong>certo coi comuni del versanteMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> TreraliEst dell'Etna delle <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni infrastruttucastagni<strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione Mare-MontiVI334VI340VI341VI342VI343VI345VI346VI348VI360VI362VI363VI364VI365Realizzazione <strong>di</strong> una arteria provinciale <strong>di</strong> collegamentoallo svincolo <strong>di</strong> Fiumefreddo dellaA18Recupero potenzialità della regia trazzera estesada Fiumefreddo sino a Calatabiano al fine <strong>di</strong>potenziare il collegamento lato mare.Realizzazione S.P. I e III per lo smistamento deltraffico veicolare dal centro abitato e sino allosvincolo autostradale A18 <strong>di</strong> FiumefreddoAmmodernamento delle strade provinciali <strong>di</strong>collegamento fra la Strada statale e il centroabitatoAdeguamento tramite abbassamento dellaquota <strong>di</strong> livelletta della strada sottostante ilponte della ferrovia onde <strong>con</strong>sentire il normaleattraversamento a Bus e mezzi pesantiAmmodernamento della s.p. 7 II tratto che siestende da bivio Galluzzo a Verzella sino all'innesto<strong>con</strong> la sp 7 IIIAmmodernamento della S.P.7 I <strong>di</strong> collegamentofra il centro abitato e il comune <strong>di</strong> Francavilla<strong>di</strong> Sicilia;Ottimizzazione della attuale viabilità provinciale<strong>di</strong> collegamento per il tratto che da Acirealesi estende sino a Riposto compresa la biforcazioneper Altarello.Opere <strong>di</strong> ammodernamento della viabilità provinciale<strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione al paeseAdeguamento della strada provinciale ex scaloferroviario a via <strong>di</strong> fuga est e alternativa allas.s. 124.Realizzazione via <strong>di</strong> fuga ovest alternativa allas.s. 124.Realizzazione della Strada Leone a serviziodell’area artigianale A.S.I.(non realizzata) <strong>con</strong><strong>di</strong>visadai paesi <strong>di</strong>: San Cono, San Michele <strong>di</strong>Ganzaria, Mirabella Imbaccari.Realizzazione <strong>di</strong> una arteria <strong>di</strong> collegamento<strong>con</strong> la S.S. ragusanaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> MalettoMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> CalatabianoMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> CalatabianoMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> CalatabianoMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> CalatabianoMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Castiglione<strong>di</strong> SiciliaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Castiglione<strong>di</strong> SiciliaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>GiarreMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>GrammicheleMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> SanMichele <strong>di</strong>GanzariaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> SanMichele <strong>di</strong>GanzariaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> SanMichele <strong>di</strong>GanzariaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Militelloin Val <strong>di</strong>CataniaVI368 Miglioramento della visibilità sulla S.p. 28 I Mobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Militelloin Val <strong>di</strong>CataniaVI369VI373VI375VI376VI379VI380VI381VI387VI388VI391Ottimizzazione del collegamento Militello-Scor<strong>di</strong>a (versante <strong>con</strong>trada montagna)Opere <strong>di</strong> miglioramento della sede viaria dellaS.p.32, <strong>di</strong> collegamento allo svincolo Mineo –CaltagironeOttimizzazione della S.p., ex <strong>con</strong>sortile 30, <strong>di</strong>servizio alla zona archeologica e al Parco dellalegalitàAmmodernamento della sp 25 / I e II per il miglioramentodel collegamento alla 417 e alla ss288Ammodernamento della S.p. 28 I per la ottimizzazionedel collegamento viario <strong>con</strong> il territoriocalatinoMiglioramento del raccordo fra la S.p. 28 I e laS.p.29 onde ottimizzare il collegamento <strong>con</strong> laS.S.514Realizzazione delle vie <strong>di</strong> fuga a serviziodell’area residenziale denominata zona montagna.Ammodernamento della S.p. 28 II arteria <strong>di</strong>collegamento col paese <strong>di</strong> Militello in Val <strong>di</strong> CataniaAmmodernamento della S.p. 28 III arteria <strong>di</strong>collegamento col paese <strong>di</strong> MineoRealizzazione della strada comunale Convettazzoa servizio della caserma dei Vigili del FuocoMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Militelloin Val <strong>di</strong>CataniaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> PalagoniaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> RamaccaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> RamaccaMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>Scor<strong>di</strong>aMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>Scor<strong>di</strong>aMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong>Scor<strong>di</strong>aMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> VizziniMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> VizziniMobilità Viabilità Comune <strong>di</strong> Vizziniimportolavori(M€)livello <strong>di</strong>programmazione progettoidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeidea progettualeesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzastato <strong>di</strong> a-vanzamentonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatorichiesta a-vanzataall'Ente <strong>Provincia</strong>non ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatoprogrammato esigenza non ancorainiziatoesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzaesigenzanon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziatonon ancorainiziato

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!