Luisa Avitabile - Docente.unicas.it

XRELAZIONE INTRODUTTIVAsa articolazione degli atti nell’opera di Reinach. Nello scritto Unaricerca sullo Stato del 1925 ricolloca la forma del diritto nell’alveodella persona e non in una commistione della necessità, della contingenza,che la ridurrebbero ad un vuoto formalismo.La stessa opera incompleta di Reinach, che così tanta influenzaesercita sugli scritti di Stein, fa emergere alcuni equivoci distampo formalistico. La deriva può essere rappresentata dallosconfinamento ad una purezza della forma, esteticamente convincentee perfetta, sino all’affermarsi di un formalismo positivisticoradicale, criticato e mai coltivato non solo da Stein ma anche davon Hildebrand.Si viene specificando una differenza radicale tra l’opera diReinach e quella di Stein, soprattutto per quel che attiene allariflessione sugli atti, oltre che sul loro diverso modus procedendi:l’analisi fenomenologica a statuto esistenziale di Stein è una piena‘chiarificazione’, una Erhellung costante dell’intera attività delloStato legislatore e dei suoi atti, riferita sempre allo spirito dellacomunità, intesa come rapporto interpersonale a statuto empatico.Questi elementi portano Stein a considerare, con spirito critico,la fenomenologia di Heidegger, in direzione di una continuazionevirtuale del suo scritto sull’empatia pubblicato nel 1917 12 .Gli ‘atti’ giuridici di Reinach non rinviano mai al concetto dicomunità espressamente intesa come relazione spirituale irriducibilein un insieme materiale.Discutere di ‘atto libero’ significa – nell’ambito della riflessionesulla forma del diritto – considerare e approfondire fenomenologicamentele questioni dei concetti di persona e comunità cheUna ricerca sullo Stato, cit., p. 73. Secondo Stein rimangono esclusi dalla sferadella libertà «anche gli atti che contengono un momento di spontaneità, mastanno al servizio di atti passivi – come lo sono le acquisizioni conoscitive –dunque per esempio gli atti del pensiero» , Ivi, p. 69. A proposito di ‘atto’, H.KELSEN, La dottrina pura del diritto, cit., p. 26 e p. 29.12 E. STEIN, Il problema dell’empatia, Roma, 1986.