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Doerr, G.- Orientalismo - Georg Doerr

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Stefan <strong>Georg</strong>e ieri e oggiNegli anni decisivi della Repubblica di Weimar, la cerchia di <strong>Georg</strong>e esercitò unnotevole dominio spirituale sulla cultura tedesca, in gran parte attraverso lecattedre universitarie tenute da suoi discepoli (per la germanistica FriedrichGundolf e Max Kommerell). Ma anche Walter Benjamin era affascinato dallepoesie di Stefan <strong>Georg</strong>e e, solo oggi, la ricerca ha messo in luce le presenzeebraiche tra i suoi adepti 66 .In una recensione del 1933 dal titolo Rückblick auf Stefan <strong>Georg</strong>e 67 , WalterBenjamin distingue tra <strong>Georg</strong>e e la sua cerchia, assumendosi implicitamente ilruolo del critico per eccellenza del poeta. Anche Theodor W. Adorno – che siriteneva allievo di Benjamin – interpretò le poesie di <strong>Georg</strong>e 68 e mise in musicaalcune di esse. Dopo la seconda guerra mondiale, la visione elitaria di <strong>Georg</strong>ecadde in discredito (come profeta nazionale è quasi dimenticato, tranne che nellestorie della letteratura) anche a causa della sua vicinanza al Terzo Reich. Ma è unfatto assodato che la filosofia ermeneutica di Gadamer deriva in parte dalla scuolageorghiana 69 . Dalla metà degli anni Novanta la critica ha preso una nuovadirezione, p.e. con il libro di Stefan Breuer 70 , il cui titolo Ästhetischer Fundamentalismussuggerisce un rapporto con l’attualità. Con metodi sociologici epsicologici Breuer riesce a disegnare una nuova immagine del poeta: anche luipone l’accento sulla connessione tra politica e poesia, dimostrando che in <strong>Georg</strong>eil fondamentalismo estetico è stato una variante di quello religioso e politico.Stefan <strong>Georg</strong>e e Gabriele D’Annunzio66 GERET LUHR, Ästhetische Kritik der Moderne: über das Verhältnis Walter Benjamins und der jüdischen Intelligenzzu Stefan <strong>Georg</strong>e, Marburg an der Lahn, Literaturwissenschaft.de, 2002.67 WALTER BENJAMIN, Rückblick auf Stefan <strong>Georg</strong>e, in: Gesammelte Schriften. Unter Mitw. von Theodor W. Adorno,hrsg. von Rolf Tiedemann, Band: 3. Kritiken u. Rezensionen. Frankfurt am Main, Suhrkamp, 1972. pp. 392-399. Ladistinzione tra <strong>Georg</strong>e e i suoi seguaci viene riproposta da M. CACCIARI, Krisis, cit. pp. 143 ss. “<strong>Georg</strong>e, non <strong>Georg</strong>e –Kreis”.68 <strong>Georg</strong>e, in: THEODOR W. ADORNO, Noten zur Literatur, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 1998, p.523-535 (=Gesammelte Schriften. Hrsg. von Rolf Tiedemann u.a. Bd.11)69 MANFRED FRANK, Gott im Exil – Vorlesungen über die Neue Mythologie, vol. II, Frankfurt am Main, Suhrkamp,1988, p. 258.70 STEFAN BREUER, Ästhetischer Fundamentalismus – Stefan <strong>Georg</strong>e und der deutsche Antimodernismus. Darmstadt:Wiss. Buchg.,1995.21

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