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Una difesa in Corte d'Assise - Centro Studi Francesco Saverio Merlino

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ANNo I. RAfuIA, 25 dicembre 1903. Nuu. 11-12.&f &eneieroRIVISTA QUINDICINALE DI SOCIOLOGIA, ARTE E LETTERATURARpoa:rronr: PIETRO CORI'r LUICI FABBRI.:NTl - ITALTA .A.Dno. .SemostreEsrsno Anno.SemsstreUn numero separato C€nt.SI PUBBLICAil 10 e il 25 d' ogil mese,Ìer la Redazione, scrivere aRivista lL PENSIERO, Casella postalo !42, IèomaPer I'Amm<strong>in</strong>ietrazione scrivsre a:LUIGI FABBRI, Casella postalo 742, Roma.SOMMARIOVITALIANO PONTI: 4 Erberto S?encer (sonetti).CRISTIANO CORNELISSEN : Da Dresttra a Reims.GIOVANNI CENA: Do u Gl,i qnt.nonitori n,ELISEO RECLUST Il Popolo e I'Arte.LUIGI *r Letlere a Nerínq (ao\ <strong>in</strong>troiluzione di ALCIDE DEANGELTS).PIETRO GORIt Natale (poesia).SAVE-RIO MERLINO: <strong>Una</strong> difesd <strong>in</strong> corte d,'assise.PIETRO KROPOTKINEi Il, concetto positito della rixoluzione.GIOVANNI GRAVE e LUIQI FABBRI: Altri cenni polemici sull'<strong>in</strong>rliuítlual,isvno,GIACOMO MESNIL: Il fenomeno Lombroso,A. ARMAND, CATILINA e FRONTINUST Riúisl,a (l,elle Rixiste.A. HAMON e CATILINA t Bibl,Ìogr;uft,a,Ind,ice deltre m.ateríe contellute nel ?rirno c*olu<strong>in</strong>e (f'rglio-Decembre1903).A ERBERTO SPENCERUmanità, sui flutti del tuo marespengon le luci i più futgidi soli.Qual.e or forza riman, che turbe ignarenel camm<strong>in</strong> della vita aspro consoli,ricurve sotto i gioghi dell'altaree della spadu? Giova I'alte ai duolicli nostra età, pur quando ama librale,aquila <strong>in</strong>vitta, i suoi div<strong>in</strong>i voliSw<strong>in</strong>burne? Se il canto avv<strong>in</strong>ce ,Jeì piaceref ist<strong>in</strong>to delle fi'esche gioveniri,scorron celeri via le primavere !e se liete le nostre carni sonopel un istante, ah, poi che cluesto f'u,$embra I'<strong>in</strong>gegno un ben misero dono!ILtunica velità, la molte,. castaamica, l'implacabile sorelladel dolol che alltuman cuore sovrasta,ella, <strong>in</strong>colrotta fè, giustizia, eIIache mai potrà sentir Ia voce: basta;olla che iI bene e il mal, sacra, livella,piegò I'argenteo capo, ove una vastaparea passar ventata cli procella;I'argenteo capo, che aderger si volleIIsopra la social vita <strong>in</strong>feconda,con la sdegnosa austerità di I)ante,I'uomo sognando sol contro le folle:tèoria che appar foglia errabondanella selva clel suo pensier gigante.IITPassan gli eroi dell'<strong>in</strong>telietto, i grandiocliati nel lor suolo natioma sui sepolcri, tu, gloria, <strong>in</strong>ghirlandieclera e rose con iI gesto pio.Verso. e tu fern<strong>in</strong>il leso ol da blandiartefici cui purrge il vil desio,rrerso, I'idea che ci r<strong>in</strong>frarrca espand.i:sol retta coscienza e il nostro Dio.Così libera questa anima, arresàalla ragione tua, limpidi cielisempre più agogna e più s'<strong>in</strong>nalza accesaa Iìobelto Ardigò, che il tuo misterometafisico, i tuoi cosparsi velisull'Inf<strong>in</strong>ito sguarcia e addita ii ver-o.Vrrer,t..r.No Poxrr


L72II, PENSIEROUNA DIFESA IN CORTE D'A$$ISE(Processo contro GAETAN0 BRESCI, Milano, 29 agosto 1000),A.vv. Merl<strong>in</strong>o. -Signor Presidente, prima ili coùllnciare,io sono costretto ili pregarla di voler far prenderenota nel velbale, che il R,appresentante il P. M.,nella sua rcquisiloria, ha afiermato che il Bresci ebbeun complice, ecl ha parlato di u:r telegramma e di attii quali si riferiscono precisamente aI processo contro icomplici cìel Bresci. Siccome questa ciroostanza può avereunt <strong>in</strong>fluenza sulla sorte clel grav*me che noi <strong>in</strong>terporremocontro una preceilente orcl<strong>in</strong>anza di questa <strong>Corte</strong>,aclempio atl un còmpito clella <strong>difesa</strong> chieclenilo che s<strong>in</strong>renda nota di essa nel verbale.' Plesitlente. -Sar.'a fatbo,Avv. lllrlrlirro. -Cittail<strong>in</strong>i giurati. fl cortese salutoche iI Rappresentante del P. M. ha voluto iudilizzarenon solo al mio collega quale lappresent,ante del IroroMilanese, ma anche a me, mi clispensa clal clire troppeparole per spiegarvi la mia presenza a questo banoo.Io non vengo qui a port,are le mie conv<strong>in</strong>zioni politiche :vengo acl adempiere acl un saclo dovere quaì è quellodella clifesa.Purtroppo, <strong>in</strong>'certe circostanze, si è corrivi agli eccessied alle esagcrlzioni. Etl uno degli eccessi, unadelle esagerazroni, che si sono fatte strada, <strong>in</strong> questacircostanza, è che si dovesse fare a meno cli tulte loformalitii solite di un giuclizio, che si dovesse trasanclarealle esigenze della legge, che quasi non occorresseun difensore, non occorresse clibattimenio. che il giudizioe la condanna dovessero seguire ratte come iI ful=m<strong>in</strong>e al cielitto. (Moui,ntenti' del, pubblico).Ora questa esagerazione è, lasciat,emeio dire, <strong>in</strong>degnarli uom<strong>in</strong>i seri e di un popolo clrle, (Nuoui +ttoximent<strong>in</strong>el' 1:ubbî'ico).Nói dobbiamo serbare <strong>in</strong> tutte le circostanze, a,nohenelle piu gravi, la nostra calma e la nostra dignita, edobbiamo dare al monclo civile la prova che noi sappiamorispettare i diritti cleila girrstizia, che sappiamoàssolvere il còmpito nostro, senza lascialci soprafiare clasentimerrti cli c'dio o cli vencletta, da nessuna passione,che possa velare la nosfi:a ment,e e fuorviare il nostrogiuclizio.Purtroppo lt<strong>in</strong>tromissione tii passioui estranee nellacausa presente si è rivelata,, anche nella requisiloria cheor ora avete udit,a.Imperocchè iI Procuratore Generale ha creduto di clovelvfdire che la vostra <strong>in</strong>dulgenza sarebbe una notastridente nel plebiscito italiano cli dolore. Egli ha creilutodi clover alludere ad altri prececlen'ui simili processi,e qua e lÈr, ha dato a divedere una certa preoocrtoazioned'<strong>in</strong>dole nolitica.^ Voi ilovete."u"ói"tu queste preoccupazioni dagli animivosóri : voi doyete amm<strong>in</strong>islrare giustizia con caimae serenità. E quella siessa moderazione che a, noi ci venivaraccomantlata clal banco clell'accusa,, io oso raccomanclarlaa voi.Imperocchò non crecliate che coi vercletti eccessivi,colle-condanne atroci si reprima il delitto. Noi abbiamóla prova clel contrario, appunto nei fatbi precedenti al.I'attuale, ai quali ha rrlluso il P. l{. No I i gravi de-Iitti non trovÀno un freno nella repressione. Cerbi gravidelitti, come I'atLuale. risponrlono a gravi problemi socítÀí.( )I o u i,,ta nt i n el u u bb I i.ro\.E quesbi problenri sociali deúono essere studiati e risolutióon amore, con cosoienza da tutt,i i buoni cittàd<strong>in</strong>i.No, non è la pena grave che cacla sopra costui cle possatrattenerv altri clispo3ti a sagrificare Ìa propria esistenza,per untidea anche errata che sia nella loro mento,. clalóompiere i loro propositi; ed è una pelicolosa illnsioneil oredere conie noi f'acciamo, ohe colpenclo severamenteun reato, noi ne impecliamo altrj. Pericolosa illusioneperchè essa ci distoglio clalltavvisare ai veri rimedii deimali sociali che ci travagliano e che nel delilto si rivelano.Il P. M. ha iletto che egli non srirebbe entrato nelladiscussione ilelìe teorie anarchiche I ciò non climeno egliha fat,to tlelle afiermazioni che io non posso lasciar passare,per le conseguenze che egìi ne ha tratte, o choanche voi potreste trarne nei riguarili tlel vostr:o verdr:t,to.Egli .ha detto che iI delitto di cggi è deiitto tlell'anarcltia,,ohe il camm<strong>in</strong>o dell'anarchia è tracciato daatroci mistatti, che colui iI ,1uaÌe f'u iì capo, Itispiratore,il maestro tlelltanarchismo aveva un solo scopo:la distruzione; che il partito anarchico si può paragonarealla sètta deggÌi uscisci, ca,pitanata clal Vecchio dellalfontagna I che Paterson è addiriitura ia citbatlelÌa deglianarchici; che ivi si tengono pubbliche conf'erenze ovediscutesi 1l fatto i,.ndiuiduale, che vi si pubblica un giornale<strong>in</strong>titoiaío I'Au.t"orct e che <strong>in</strong> questo giolnale si faapertaments l'apologia clel regiciCio.Ola, tulte quesbe aíÍermazioni non sono conforùate daprova alcuna e non rispondono aI vero.Il legiciclio rion è, non può essere un pr<strong>in</strong>cipio anarchico.AmmazzaÌe ao uomo, sia un re, sia un capo digoverno, sia un avvelsario qualsiasi, non può risolversnessun problema sociale.Il regicidio, prima, e molto prima che fosse praticatodagÌi anarchici, e notat,e bene, cla aÌcuni anarshici soltanto(or ora vi dirò le ragioni per cui questi anarchiciricorrono a questo tlezzo dí lotia), il regicidio, primaancora che il:i,gli anarchici, è stato praticato da tutiigli altri partiti politici.Yoi conoscete la storia meglio di me, e non ho bisognodi ricortlarvi che al regiciclio hanno ricorso i monarchicicontro i capi di governr) repubblicano, i repubblicanicontro i capi ili goyerno monarohico, i cattolicicontro i protestanfi, i protestanii contro i cattolioi:al regicidio hanno ricorso le sèbt,e le quaìi <strong>in</strong>tenclevanoa un qualsiasi flno politico; ii regiciclio è stato <strong>in</strong> certocircostanze consiilerato, bene o male, come un atto tlibuona guerra. Esso nol è unt<strong>in</strong>venzione clegli anarchici,è untidia che ricorre alla rnente di uom<strong>in</strong>i che lottanocontro un ilato ord<strong>in</strong>e sociale, che si iliudono cli polercolpire questtord<strong>in</strong>e sociale <strong>in</strong> colui che estoriormentslo rappresenta.Io nóu voglio allungare questa discussione, leggendoviper <strong>in</strong>tiero un cliscolso tli un deputato italiano pronunóiato<strong>in</strong> pieno Parlamenlo Subzilp<strong>in</strong>o nel 1858, all'<strong>in</strong>dornanidel tentato regicidio contro Napoleone III da partecli Felice Orsiui. Quel cleputato era il Blofferio, Egli pro.nunciò quel suo discorso (che è una vela apologia delregicidio) fra gli applausi di un buon nunìeÌo clei suoicoÌleghi.E citò tutti coloro i quali nella storia hanuo fattoI'apologia del regicidio. E sapete chi citò ? Citò gentodi tutte le conilizioni sociali, scrittori politiei, poeti, perf<strong>in</strong>opadri della chiesa: citò la Bibbia, ilove Giuilitta àgiorificata per aver ucciso Olof'erne, citò Cicerone..,.Eil <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a quesle citazioni si trova nel discorso la dichiarazionef'atba clal Brofferio della propria op<strong>in</strong>ione <strong>in</strong>tornoal regiciclio, La quale ò questa : ( Ben più seriaqusrela- cìice Broflerio -fher.ila. Iroi uclister o signori, le sue parole sopra tr'eúceOrs<strong>in</strong>i. l'elice Ors<strong>in</strong>i ha potuto trovare a Parigiun francese che con nobili acoenti ha evocato, primadi morire, sopra il suo capo, ie simpatie dell'Enropa. rFelice Ols<strong>in</strong>i aveva attentato alla vita cli Napoleone IIIe Brofferio dice che il suo difensore Jules Fà'are, crtrtnobili accenti, aveva chiamaio sul suo oapo le simpatiemuoverei aliton. Della Mar.dell'Europa. s E si doveva- aggiunge il Brofferio -<strong>in</strong> urr PaiÌamen:o italiano, troyare uo italiano che aipiedi del patiboio lo chiamasse maifàttore ! r Brofierionegava che Felice Ors<strong>in</strong>i fosse un ma,l{a,ttore.É dopo ciò, verrete voi a dirmi che sono gli anarohiciche hanno <strong>in</strong>ventato il regicidio?


IL PENSIEROtaDE' vero, alcuni anarchici hanno attertata alla vitadell'uno o dell'altro capo di Stato. E noi cont<strong>in</strong>uamenteoi poniamo questo problema, : c Come è che costoro sonoanarchici, ma piu partioolarmente anarchici italiani, eclancor più pl,rticolarmente anarchici ibaliani emigraticlal loro paese? ,, I pl<strong>in</strong>cipii anarchici sono gli stessi,siano essi professati ila <strong>in</strong>glesi, teileschi, francesi o daitaliani : ciò non cli meno noi vecliamo questa glanileilifferenza : gli anarchici degli altri paesi non ricorronoal regicidio: vi ricorrono i soli itaiianiQui è necessario che noi discorriamo clelle cagioni cliqirqsti fatti, perchè da esse noi potremo trarre gli eleruentiper un giudizio piu equo, meno esagerato, anchenei riguardi tlell'attuale accusato.Per taluni Ia spiegJazione è semplice. GIi anarchiciiialiani sono sangu<strong>in</strong>arii piu degli analchici apparter.entialle altre nazioni, per la stessa ragione per la qualeia Italia si comnette un maggior nuùr.ero di omicidiiche non negli altri paesi.Questa spiegazione non mi persuade. Et velo che nelnostro paese si commettono, disgraziat,amente, piu omicicliche non uegli altri paesi I ma sono omicidi ili impeto,passionali, mentre quelli premeditati, i grandi ilelitfi,i grancli assass<strong>in</strong>ii sono forse piu frequenti <strong>in</strong> altripaesi che non ala noi I certamente piu <strong>in</strong> Francia chenon <strong>in</strong> ltalia.Ora noi siamo precisamemente nel caso di un omicidionon passionale, ma premeditato, nel caso, se miè permessa l'espressione, del grancle delitto.IJna seconila spiegazione che da laluno si cla, ò stataanche accennata dall)attuale accusato: il disagio ec


174 IL PENSTEROgiornale e nc ho qui-i numeri, che posso passare ali'rr,ppresentante Itlccusa (ancire perchè iI problema è glnviÀsimoe merita di essere stucliato sotbo nrolti rigua_rdi,non solo <strong>in</strong> quelli del processo attuale) <strong>in</strong> quèsbo-giornale il ,llalatestrl diceva espressamerte : noi anar'-òhici non domandiamo che di poter fare la nostra propaganrìanei limibi che ci sono consentiti clalla legge:di poterci costituile <strong>in</strong> associaziono e Ci poter partecipaieai tentativi che fanno le classi operaie per iI mi-[liorarnento de.lle .lolo condizioni ecouomiche e di esserer:ispebtabi come tutti gli altri parbiti politici nell'esercizior'lelle pubbliche libertà.Sapete come si rispose alla propaganda strettanrentepacifica del Nalatesia e dei suoi cornpagni <strong>in</strong> Ancona?Si rispose con un processo per associazione a del<strong>in</strong>querele quancìo i magistrati di Ancona, <strong>in</strong> prirna isbanza, epol <strong>in</strong> glaclo ili appello, assolvebbero gl'imputati clichiaiancloti'a altre cose che risultava ìum<strong>in</strong>osirmonte provatala Ioro alta molalità, il Governo non si peritò dimandarli a prenclere e conf<strong>in</strong>arli nelle isole !II llalatesra ciovetíe arrischiare Ìa vita per riaccluistarela sun libertà, e si recò primil a Lonclrii,, poi aPirt e rso n,Io sonrr conv<strong>in</strong>to che egli non ha flrtto ltapoiogia tlelregicrdio; mzr nello stesso tempo credo bene che egli,lon avr'à cantato le ludi clel gcrverlìo italilno. Ecco comesi spiegrt lu cittldelh tleyli ot,u,'t'l,it'i.Presitleutc.alla causa. -,A.vv. -Mer:l<strong>in</strong>o.- Questa è la causa.Presidelto. -No, non è la causa.La pregc, rruovarucr[e, avvocato: venga-A.vv. .U[erl<strong>in</strong>o. Con le sue persecuzioni, la poliziasp<strong>in</strong>ge aicuni di questi - anarchici, i piu impulsivi, a reagire;ti caccia dal proprio paese; toglie ad essi_i nezziùi lottare nel campo politico e legale e orea loro una,mbieite...Presidònte.-Io non posso lasciarla cont<strong>in</strong>uare cliquesto passo: yenga aIIa parte legafe della causa e vetlarÎi str<strong>in</strong>ge,'e e possioiluente di conchiutlere'Avv, IìIerliuo. -La parte legale della causa è precisitrnentequesta. Ltambiente arbificiale a cui ha accennatoil P. M, nel quale quesfa gente è costretta avivcre.Pubblico llitistero. -Io non ho parlato di questo!ho detto: la dit"esa potràl dire che ltarnbiente di Patersonabbia potuto contribuire a d.elu'tor alizzale ltaccusato'..À.vv] Merl<strong>in</strong>o. -La mia tesi dii'ensiva è legalissimaeil è questa: noi tutti ormai conosciamo.che il delittocollettivo va misurato acl una stregrll divers:i del clelitto<strong>in</strong>dividuale. Si è parlato' molto dei ilelitto iiellafblla e ci sono non sold autori, ma anche sentenze tlimagistrati, le quali ritengono che iI clelitio commesso<strong>in</strong> una fblia abbia <strong>in</strong> questo stesso latto untattenuante.Ma, se io vi tlimostro-che effettivamente vi è un a'nbienteartificiale, nel quale questi anarchici si trovano<strong>in</strong>sieme, stretti da una comune pet'secuzloner e vr sIesnltano a vicenala e qunlcuno di essi viene a propositidi questo genele, io d-ico: voi non pot,ete esseri seveticon'costuifperchè se riandate le i,airse del suo delitto,la causa, ia-causa prima ìa r<strong>in</strong>verlete nelltazione diooloro che, &vversaido le sue idee, gli hanno negato ildir:itto che deve essere riconosciut,o acl ogni cittad<strong>in</strong>odi prof'essare i pr<strong>in</strong>cipii, cho crecle giusti, cli lottare perl'attuaziorre pacifìca dèi proprii ídeali, (Runtoti n'el pubblico).Pr:esidonto.-Avvocato, non si f'ermi clavvantaggiosu clueste argomentazioni: Lrr, pt'ego unrultra volta dilenile alla conclusione,,Lvv. ilferl<strong>in</strong>o. -Signor presiclente, io crer]o tli dovelvi<strong>in</strong>sistere.Presidente. EIla non ha iI diritto di <strong>in</strong>sisiere' EIlanon può venir - qui acl accusare: non può venir clui a fardelìa urooasanda.-q.vri. lieii<strong>in</strong>o. -Io sono nella causa, io non facciopropagancìa. Eila vede che ron ho iliscussi i pr<strong>in</strong>cipii.Presltlente. Se non sarà, propaganila sarà apologia.EÌla su certe argomentazioni - si t'erma un po' troppo econ troppa passionel qu<strong>in</strong>ili veda di trattare le cauganei limiti strettamente necessari alla <strong>difesa</strong> dell'accusato,(47:prouazi,oni Di,aissime e nt,al, represse cla parted,et pubbLi,co),Ayv. -ùlerliuo. La iroppa passione è segno clellaprofbndità deÌla mia - conv<strong>in</strong>zione.Prosidente.- E sia I ma si tenga strettamente allacaùsa,Avv. Mer.Iiuo. Del resto mi permetto di osservare-che questa tesi fu aqche sostenuta djnanzi alla <strong>Corte</strong>cltassise di Napoli dall'illustre avv. Tarant<strong>in</strong>i, <strong>in</strong> unprocesso perfettlturente i


ligato cli richiamarlo untaltra, volta all'ord<strong>in</strong>e e ili ricorrere ad altri provveclimenti cJre lei conosce,- Avv. rllellitto (eccitatissimo). _Prima clLe iI Presideotevenga a qriesto provvedimento, - desiiler.o che sia<strong>in</strong>serita'Procuratorea verbale la mia tesi.gerrerale.-Crede che non sia morale,secondo lui, ma ha sostenuto la giustiEcazione ilel cle.lit,to politico I I Lo chiedo anch'io che lo si <strong>in</strong>selisca averbale.Presitlorrte. S'<strong>in</strong>serisoa a verbale shel'avv.Merl<strong>in</strong>otratta iungamente - di teoriche <strong>in</strong>tese a giustificareiI delitto politico, e che il Presiilente lo richiàma all'orcl<strong>in</strong>eper la seconda e per la terza yolía.Avv. Merl<strong>in</strong>o. -Prego anche st<strong>in</strong>serisca:Ltavv. Merlico chiede e fa istanza nerchè sia <strong>in</strong>seritoa serbale che egli sostiene questa't,esi : che tra leoause dol delitto attribuito al Bresci vi sono cause di<strong>in</strong>dole generale e che queste cause dt<strong>in</strong>dole generaledebbono essere tenute <strong>in</strong> considerazione nel misurare larespousabilità da attribuirsi aI Bresci medesimo.Prosiderìto. Si ctia abto alltavv, Ilerl<strong>in</strong>o di cpestasua chchiarazione, - e poi bastn,Avv. llerllno. -t)ome voi vedete, mi è.irnpossibilecli svoigere il concet,to chc io avevo tentato dr lar penetrareuelle vostle menti, vale a clile ohe voi tlovete<strong>in</strong> questa causa tener conto di tutti .i fattori i qualihanno potuto determ<strong>in</strong>are il Bresci a commettere il regicidioI pul essendo la mia tesi pert'ettamenbe legale,mi è vreta,to di svolgerla, perchè necessariarnente alcunemie fi'asi hanno ur'tato .le conv<strong>in</strong>zioni del P. M.Non mi rimane, dunquo, che a conehiudere.Noi dobbiamo dist<strong>in</strong>guere due cose pert'etbarnente cliverseI Ia vendebta dalla giustizia.La aendetta è una serr.rplice ritorsione dellt<strong>in</strong>giuria,la giustrzia è una rialferrnazione del diribbo medianr,eItesarne cahuo, tîeddo, rigoroso e m<strong>in</strong>uto di tutte le respoosabilitir.Ora <strong>in</strong> questa causa viene cont<strong>in</strong>uamenbe <strong>in</strong> conflittoil sentimeuto della vendetta col sentimento della giustizra,Forse questo accade <strong>in</strong> tutte le cause, ma uapo' pitì <strong>in</strong> questa Itiilea corre aìla neoessità di venctioare<strong>in</strong> rnodo esemplare - il delitto.Ma voi do-,'ebe preservarvi d:r, questa <strong>in</strong>fluenza, voiclovete eesere compenetrati del vostro dovere di renclerepuratnente e semplit'emettte gíuslizta.Se si dovesse tare vendetba, oh I allora oertamenbenon ci sarebbe stato bisoguo della solennitir, di questodibattirnento.Se si dovesso f'are vendetta ohl allora sarebbe giustificatoche oltre al Bresci si siano colpiti anche il tiatello,il cogoato, gli arnici, i correligtc,narii, gli abir,anridel suo paee€ nativo, che si sirno tatti arrestl <strong>in</strong>massa, per' ìtltalra (Runrori, oioissì,n'li Agita;ione crescentenel Ttubblico), e si t'abbrich<strong>in</strong>o.prooessi - per associazionedr mall'attori contro persone <strong>in</strong>nocenti...Presldente (oiuamente). Ma questo non si 1'a <strong>in</strong>Italia.-Avv. nlerl<strong>in</strong>o. -Questa è vendetta. Ma voi clovetefare giustizia <strong>in</strong> questo senso : che yoi dovete assegnarea costui la sua uer'a responsabilità.Egli ò oolpevole, sì I ha corumesso un cloìitto, nón lonego, e deve farne ltespiazione, Ma clati i suoi precedentr,date le cause chè brevemente vi ho esposte, datetut[e le <strong>in</strong>fluenze che hanno agito suiltanimo di luir gl<strong>in</strong>egherete voi qrrello che tantevoile aveto concessoancheai palricidi, anche ad accusati che non avevano isuoi buori precedenti, non eÌ'ano stati tlaso<strong>in</strong>ati da unaerlone& idea politica, ancho ad <strong>in</strong>divitlui a del<strong>in</strong>querenati, ad, uom<strong>in</strong>i perversi i quali, se avessero potut,o avereancora uutora rrilibeltèl aviebbóro cor-'lruessó altri atrocidelitti ?Di qui non si esce: O voi applicate a costui i pr<strong>in</strong>cipiidel diritto oomune, della giustizia o.ralioaria e nondovote fare si che gli sia <strong>in</strong>flitta la massima dellepenetnon <strong>in</strong>f'eriore a quella tale pena cli morte, clella cui abo-IL PENSIERO17-')lizione si mena vurto, anzi molto pir\ bat'bala e crudele,perchè ò uutagonia perpetua.Se, <strong>in</strong>vece, il vostro verdetto sarir quale lo chiede ilP. M.. non farete giustizia,farete vendetta, faretecosanon degna cli un popolo civile (tr[ou<strong>in</strong>tenti tliuersi- Il,untor<strong>in</strong>el pubblico).S.rvunro Mnnltxo.N. B, - Il, lettore tenqa ])resente clrc il pttbl,tli.co erctcol1rf)osto d.i soli, funzionari dello Stato e cli, (.tuttrd.ie tlipultblica sicurez:a1 cor't. è spi.egabili,ssimo i.l, sno contallnotsct'so il dt.fensore.ll concetto positivo della rivoluzioneSonza ontraro nell?annlisi dei divelsi rr:ovimentirivoluzionarî, ci basterr\ ilire che noi concepiarnola firtura rivoìtrziore sociale <strong>in</strong> rnoclo alfatto clifferenteche corno una clittatura giacob<strong>in</strong>a, o colne uniìtrasformazione .li istituzioni cornpiuta rla una Convenzione,da un par:larnento o cla un clittatore. InquosLa maniera mai alcuna rivoluzione ira partoritogli effetti desiclorati, e se Ìa prossirna prenclesso talpiega sarebbe concLannata a perire senza dare unfi'utbo cluraturo. Concepiatro, allt<strong>in</strong>contro, la rivcluzionecome lrn rnovirnento popolaro che prendauna larga estensione, o durante il quale, <strong>in</strong> ognicitta o vilÌaggio <strong>in</strong>vaso dal movirnonto <strong>in</strong>surrezionale,le rnoltitud.<strong>in</strong>i si mettano esse stesse al lavorocli ricostruzione della società. Il popolo -i contad<strong>in</strong>ie gli operai -clourà com<strong>in</strong>ciat'e egli stessoI' opera costruttiua s u pr<strong>in</strong> ci,pii, comu,ni,sti più o m,enolarghi, senzo a.spettare orclíni e disltosiziorzi, dall'ctlto,Dovrìt, <strong>in</strong> pr<strong>in</strong>cipio, disporre le cose <strong>in</strong> modoche tutti abbiano il nutrimento e ìtalloggio, e, poi,pensare a produrre precisamente qnanto sarà necessarioper nutrire, alloggiare o vestire tutti.In quanto al governo -sia esso costituito perforza o per elezione, sia esso u la clittatura dei proletariato>, colne lo si chiamavà nel t43 <strong>in</strong> Franciao conìe lo si chiama ancoÌ'a <strong>in</strong> Germania, ovvero siaesso < un governo provvisorio > eletto, od una" Convenzione )) noi non vi poniamo alcnna sperarzae iliciarno che non potra far nulla.-E ciò diciamo non per un nostro gusto personaletma perchè tutta la storia ci dice cho mai gli tom<strong>in</strong>iche furono mandati al governo dalle oncle rivoluzionarie,sono stati all'altezza deLla loro situazione.l{el lavoro di ricostitnzione d'una società supr<strong>in</strong>cipî e basi nuove' ilegli uom<strong>in</strong>i isolati -perquanbo <strong>in</strong>telligenti e clevoti alla causa popolare essisiano -sono sicuri di sbagliare. E' dello spiritocollebtivo deile moltitucL<strong>in</strong>i che v'è bisogno. Uom<strong>in</strong>iisolati possono talvolta trovare I'ospressione iegale,la formula per una distruzione cli vecchie istituzioniquanilo questa clistruzione é gia per comPiersi:

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