Inventari completi in formato pdf - Osservatorio Astrofisico di Torino
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Archivi aggregati - Introduzione e sommarioArchivi aggregati: <strong>in</strong>troduzione e sommarioArchivio della Società astronomica italiana (1905-1933)Tra le carte dell’archivio storico-scientifico dell’<strong>Osservatorio</strong> tor<strong>in</strong>ese è stata r<strong>in</strong>venuta ladocumentazione appartenente a una poco conosciuta Società astronomica italiana con sede <strong>in</strong> Tor<strong>in</strong>o, chenei primi anni del XX secolo (più precisamente, il periodo 1906-1914) costituì un punto <strong>di</strong> notevoleaggregazione tra gli astronomi italiani, e che per mezzo della «Rivista <strong>di</strong> astronomia e scienze aff<strong>in</strong>i», suoorgano ufficiale, tentò, almeno <strong>in</strong>izialmente, la <strong>di</strong>ffusione, la <strong>di</strong>vulgazione e la volgarizzazione tra il vastopubblico delle nuove conoscenze <strong>in</strong> ambito astronomico e scientifico.L’assenza dei verbali <strong>di</strong> assemblea è fortunatamente mitigata dalla loro parziale pubblicazione sullaRivista, sotto il capitolo “Atti della Società”. Attraverso la lettura <strong>di</strong> questi ultimi è stato possibile ricostruire <strong>in</strong>modo assai dettagliato le vicende del sodalizio.Le adunanze preparatorie alla costituzione della Società ebbero luogo nei locali dell’<strong>Osservatorio</strong>astronomico <strong>di</strong> Tor<strong>in</strong>o (all’epoca ancora ubicato a Palazzo Madama) le sere del 28 ottobre e 9 novembre1906. Nel corso degli <strong>in</strong>contri si procedette all’approvazione dello statuto e del regolamento e alla nom<strong>in</strong>a <strong>di</strong>un Comitato esecutivo avente per compito la sistemazione organica della Società e l’<strong>in</strong>cremento del numerodegli iscritti. A presiedere il Comitato fu chiamato l’ideatore e il pr<strong>in</strong>cipale artefice dell’<strong>in</strong>iziativa, padreGiovanni Boccar<strong>di</strong>, all’epoca già <strong>di</strong>rettore dell’<strong>Osservatorio</strong> e stimato stu<strong>di</strong>oso <strong>in</strong> ambito italiano ed estero.Alla sera del 24 novembre dello stesso anno risale la data ufficiale <strong>di</strong> fondazione. Le prime elezioni ebberoluogo il 10 gennaio 1907 con la nom<strong>in</strong>a a presidente dell’<strong>in</strong>gegner Ottavio Zanotti Bianco, tor<strong>in</strong>ese, il qualeperò r<strong>in</strong>unciò imme<strong>di</strong>atamente alla carica; nuove elezioni, svoltesi la sera del 19 gennaio, portarono allaguida della nuova associazione il suo stesso fondatore, Giovanni Boccar<strong>di</strong>. Oltre al presidente vennerodesignati un vicepresidente, alcuni consiglieri, un segretario, un tesoriere e un bibliotecario.L’articolo 1 dello statuto stabiliva che l’«iscopo esclusivo» della Società era«<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere le cognizioni <strong>di</strong> Astronomia e delle scienze aff<strong>in</strong>i, d’<strong>in</strong>coraggiare le serie ricerchescientifiche e <strong>di</strong> favorire i rapporti tra le persone che s’<strong>in</strong>teressano al progresso <strong>di</strong> dette scienze» 1 .Tra i numerosi mezzi <strong>in</strong><strong>di</strong>cati per realizzare gli <strong>in</strong>tenti prestabiliti, particolare rilevanza rivestiva ilproposito <strong>di</strong> allestire«un <strong>Osservatorio</strong> ad uso esclusivo della Società, procurando <strong>in</strong>tanto <strong>di</strong> ottenere ai soci l’accesso agliOsservatori già esistenti» 2 .Particolare attenzione venne <strong>in</strong>oltre prestata alla redazione della Rivista, il cui <strong>in</strong>tento <strong>di</strong>vulgativo eraapparso con chiarezza già nella presentazione ai lettori del primo numero:«Noi, <strong>di</strong>rigendo quest’<strong>in</strong>vito, speriamo <strong>di</strong> ottenere il consentimento <strong>di</strong> tutti coloro che sono conv<strong>in</strong>ticome sia obbligo morale degli uom<strong>in</strong>i <strong>di</strong> scienza <strong>di</strong> non starsene egoisticamente tappati nei lorolaboratori, nei loro musei, nei loro osservatori, ma <strong>in</strong>vece sia loro dovere impresc<strong>in</strong><strong>di</strong>bile, <strong>di</strong> frontealle esigenze evolute della società attuale, <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere una parte della loro attività e dei mezzi chesono a loro <strong>di</strong>sposizione, al nobile scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere la cultura scientifica […]» 3 .Il successo fu imme<strong>di</strong>ato: le liste riportanti i nom<strong>in</strong>ativi dei soci fondatori e degli iscritti nel suo primoanno <strong>di</strong> vita - residenti non solo <strong>in</strong> Tor<strong>in</strong>o, ma <strong>in</strong> tutta Italia e all’estero 4 - testimoniano il fervore con cui siaccolse l’<strong>in</strong>iziativa. Inoltre, l’eterogeneità delle professioni svolte dagli aderenti manifesta chiaramente ilgrande <strong>in</strong>teresse destato dalle <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>e astronomiche tra i <strong>di</strong>versi ceti. In breve tempo l’aumento delnumero degli iscritti 5 rese necessaria l’istituzione <strong>di</strong> due sezioni <strong>di</strong>staccate, rispettivamente a Milano e a1 Statuto e Regolamento della Società astronomica italiana, Tor<strong>in</strong>o, Cassone, 1906. Archivio della Società astronomica italiana, faldone1, fascicolo 12 Ibidem, art. 23 Ai lettori, <strong>in</strong> «Rivista <strong>di</strong> astronomia e scienze aff<strong>in</strong>i», I (1907), n. 1, p. 24 All’<strong>in</strong>iziativa aderirono numerosi docenti dell’Ateneo tor<strong>in</strong>ese: tra i soci fondatori vanno annoverati Peano, D’Ovi<strong>di</strong>o, Sacco e ZanottiBianco5 Tra i nuovi soci troviamo non soltanto astronomi (Schiaparelli, Flammarion, Hale), ma anche matematici (Fano, Jadanza, Levi Civita),chimici (Guareschi), geologi (Parona)