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Inventari completi in formato pdf - Osservatorio Astrofisico di Torino

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Archivi aggregati - Introduzione e sommariocredere che certo i soci firmatari <strong>di</strong> quella non avrebbero reclamato, se la loro lista fosse riuscitavittoriosa» 7 .Le reazioni <strong>di</strong> Boccar<strong>di</strong> e del gruppo <strong>di</strong> soci che a lui faceva capo furono imme<strong>di</strong>ate: <strong>in</strong> una letteradatata 30 gennaio 1911 e <strong>in</strong>viata a tutti gli iscritti venivano esposte dettagliatamente le ragioni dellaprotesta, e veniva fatto esplicito <strong>in</strong>vito a ciascuno <strong>di</strong> presentare le <strong>di</strong>missioni dal sodalizio per aderire allacostituenda Società Urania, presieduta dallo stesso Boccar<strong>di</strong>, con sede presso l’<strong>Osservatorio</strong> astronomico <strong>di</strong>Tor<strong>in</strong>o. Per agevolare il compito dei <strong>di</strong>ssidenti, la lettera <strong>di</strong> <strong>di</strong>missioni, prestampata, veniva <strong>in</strong>viata <strong>in</strong>allegato.La presentiamo per esteso.«Il sottoscritto, considerato:1.o. che l’orientamento attuale della Società Astronomica Italiana fondata nel 1906 dal benemeritoProf. Boccar<strong>di</strong> si risolve:a) nella demolizione <strong>di</strong> quanto era stato e<strong>di</strong>ficato con tanta cura e sacrifizi dal fondatore;b) nella trasformazione <strong>di</strong> quella Società, che doveva essere campo <strong>di</strong> serene <strong>in</strong>vestigazioniscientifiche, volgarizzate per l’<strong>in</strong>telligenza popolare, <strong>in</strong> una palestra <strong>di</strong> scienziati conpubblicazioni le più ardue, colle formule più astruse, certo non adatte al pubblico;c) e così nello snaturare il carattere <strong>di</strong> una Società e rivista popolare riducendo quella adun’Accademia e questa ad un organo <strong>di</strong> alta cultura;2.o. che venuta meno una parte degli assunti impegni, che avevano costituito la base della Società,il movente delle adesioni, l’altra parte rimane libera anche essa, e che nel caso la Società suddetta èrealmente venuta meno agli obblighi assunti nel suo Statuto e nel programma della Rivista(novembre 1906) cioè, fra altro, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere le cognizioni scientifiche <strong>in</strong> forma popolare edaccessibile a tutti, <strong>di</strong> procurare la visita agli Osservatorii, <strong>di</strong> istruire i soci con colloqui e conferenze, <strong>di</strong>avere una Commissione scientifica e un Comitato <strong>di</strong> redazione che mancano da più <strong>di</strong> due anni.3.o. Per questi motivi ed anche perché non può essere dubbia la nullità dell’ultima votazione per lanom<strong>in</strong>a del Consiglio Direttivo, rassegna le sue <strong>di</strong>missioni e si <strong>di</strong>chiara sciolto da ogni v<strong>in</strong>coloriguardo alla suddetta Società» 8 .In risposta, il presidente e il Consiglio Direttivo della Società astronomica <strong>in</strong>viarono a loro volta unalettera ai soci datata primo marzo 1911, nella quale ogni punto veniva dettagliatamente ribattuto. Talemissiva concludeva affermando:«[…] noi speriamo che la S.V. si sarà persuasa che l’orientamento della Società, quale fu fondata dalbenemerito Prof. Boccar<strong>di</strong>, per nulla fu mutato, e che il suo <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo, come tutte le umane cose,potrà anche essere migliorato <strong>in</strong> avvenire»;<strong>in</strong>oltre,«L’attuale Consiglio Direttivo venne presentato alle elezioni sociali col programma <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazionedell’Astronomia e delle scienze aff<strong>in</strong>i <strong>in</strong> forma semplice ed accessibile a tutti. Perché adunque nonattendere l’esplicazione <strong>di</strong> questo programma, dal momento che esso è precisamente quelloreclamato dalla S.V. e dopo avvenute le elezioni?» 9 .Seguiva l’<strong>in</strong>vito, rivolto a chi le avesse presentate, a ritirare le <strong>di</strong>missioni.Un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong> soci aderì alla proposta <strong>di</strong> Boccar<strong>di</strong> ed entrò a far parte della sua nuovaSocietà, ma la maggioranza mantenne l’iscrizione alla Società astronomica italiana. In realtà il problema nonverteva assolutamente sul contenuto della Rivista <strong>di</strong> astronomia e sul suo mancato <strong>in</strong>tento volgarizzatore e<strong>di</strong>vulgatore; i «Saggi <strong>di</strong> astronomia popolare», organo ufficiale della Società Urania, si presentarono f<strong>in</strong>dall’<strong>in</strong>izio <strong>in</strong> tutto e per tutto simili alla Rivista. La ragione del contrasto risiedeva pr<strong>in</strong>cipalmente nella fortepersonalità <strong>di</strong> Giovanni Boccar<strong>di</strong>, uomo poco <strong>di</strong>sposto ai compromessi e sempre pronto alla vivace polemica e7 «Rivista <strong>di</strong> astronomia e scienze aff<strong>in</strong>i», anno V (1911), n. 1, p. 318 Archivio della Società astronomica italiana, faldone 1, fascicolo 59 Ibidem

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