12.07.2015 Views

IV Domenica di Pasqua Anno A Act 2, 14a.36-41 : www.clerus.org ...

IV Domenica di Pasqua Anno A Act 2, 14a.36-41 : www.clerus.org ...

IV Domenica di Pasqua Anno A Act 2, 14a.36-41 : www.clerus.org ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>IV</strong> <strong>Domenica</strong> <strong>di</strong> <strong>Pasqua</strong><strong>Anno</strong> ACitazioni <strong>di</strong><strong>Act</strong> 2, <strong>14a.36</strong>-<strong>41</strong> : <strong>www</strong>.<strong>clerus</strong>.<strong>org</strong>/biblia<strong>clerus</strong>online/it/9bxt5gb.htm<strong>www</strong>.<strong>clerus</strong>.<strong>org</strong>/biblia<strong>clerus</strong>online/it/9bzgf5b.htm1P 2,20b-25 : <strong>www</strong>.<strong>clerus</strong>.<strong>org</strong>/biblia<strong>clerus</strong>online/it/9a4315b.htmGv 10,1-10 : <strong>www</strong>.<strong>clerus</strong>.<strong>org</strong>/biblia<strong>clerus</strong>online/it/9abthdj.htmDopo i gran<strong>di</strong> Vangeli della Risurrezione, ad uno sguardo superficiale,potrebbe apparire strano il fatto che la Chiesa oggi ci proponga un passo del Vangelo<strong>di</strong> Giovanni che ci descrive Gesù mentre parla ai propri <strong>di</strong>scepoli prima degli eventipasquali.In realtà, la prospettiva, attraverso la quale si <strong>di</strong>panano i brani ora ascoltati, ètotalmente intrisa del profumo del Risorto che viene presentato non solo come il“buon pastore” (cfr. canto al Vangelo), ma soprattutto come la “porta”: «Io sono laporta delle pecore» attraverso la quale ciascuno <strong>di</strong> noi «sarà salvato» (Gv 10,7.9)!In tal senso, si può idealmente riconoscere, nella pericope evangelica, una sorta<strong>di</strong> risposta alla domanda che «tutta la casa d’Israele» pose agli Apostoli, dopo cheessi avevano pre<strong>di</strong>cato il Signore crocifisso: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?» (At2,37). A ben vedere, questa è proprio una <strong>di</strong> quelle domande che ogni uomo, presto otar<strong>di</strong>, si pone nel trascorrere della propria vita: <strong>di</strong>etro il grido dell’uomo che riconoscela propria miseria, si nasconde, infatti, il desiderio <strong>di</strong> raggiungere la felicità. Ladomanda posta dagli abitanti <strong>di</strong> Gerusalemme, pertanto, risuona ancora nel mondocontemporaneo in questo modo: “Come posso essere felice?”.E la risposta del Signore, attraverso l’alternativa tra “guar<strong>di</strong>ano” e “ladro”, nonlascia certo spazio ad alcuna ambiguità: per poter essere felici, per poter “trovarepascolo”, per non aver timore della voce sconosciuta, l’unica possibilità consiste


“nell’entrare attraverso <strong>di</strong> lui” (cfr. Gv 10,9)! Ciò che il <strong>di</strong>scepolo deve dunque fare èsemplicemente attraversare il suo Corpo, che è la Chiesa, perché, come ci <strong>di</strong>ce sanPietro nella sua prima Lettera, «non vivendo più per il peccato» siamo messi in grado<strong>di</strong> vivere «per la giustizia» (1Pt 2,24).Questa porta, del resto, non è in alternativa alla nostra libertà, ma anzi la esalta:in prima istanza perché Egli ci <strong>di</strong>ce che «se uno entra attraverso <strong>di</strong> me, sarà salvato»,ma ancor più perché da questa porta ciascuno <strong>di</strong> noi «entrerà e uscirà» (Gv 10,9) e,uscendo, troverà il suo sguardo amoroso pronto a stare sempre “davanti” a noi (cfr.Gv 10,4).Diventa a questo punto più chiaro il nesso stringente tra l’o<strong>di</strong>erno Vangelo e ilperiodo pasquale nel quale stiamo vivendo: il Risorto, infatti è il modello dell’unico evero buon pastore, colui che conosce tutti per nome, cioè nella più profonda intimità,e il solo del quale possiamo ascoltare la voce, dal suono così famigliare da farcivibrare il cuore. Egli, avendo inchiodato i nostri peccati sul legno della Croce (cfr.1Pt 2,24) ha un solo desiderio: “condurci ad acque tranquille”, “rinfrancare la nostraanima”, “farci abitare con lui” (cfr. Sal 23,2.6); ma soprattutto far sì che, attraverso ilfascino della “santa invi<strong>di</strong>a” provata da coloro che sono “fuori dal gregge”, siaggiungano anche oggi sempre più persone al numero <strong>di</strong> coloro che, pur non vivendoancora nel grande giar<strong>di</strong>no del Para<strong>di</strong>so, sono però già entrati nel suo Corpo, cioè neipascoli della sua Chiesa.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!