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Qui Po n. 3 / Giugno – Settembre 2012 - Agenzia Interregionale per ...

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Per approfondimenti sulla Rete Natura 2000 si possono consultare i siti del Ministero dell’Ambientee delle Regioni, dai quali è possibile scaricare numerosi documenti informativi sull’argomentohttp://www.minambiente.it/home_it/menu.html?mp=/menu/menu_attivita/&m=Rete_Natura_2000.htmlhttp://ambiente.regione.emilia-romagna.it/parchi-natura2000/rete-natura-2000http://www.ersaf.lombardia.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=16980&idCat=16982&ID=18199http://www.regione.piemonte.it/parchi/retenatura2000/http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/Reti+Ecologiche+e+Biodiversit%C3%A0/Riviera MarconiFig 4: coppia di fraticelli con piccoli (Sternula albifrons), specie di sternide che nidifica nei sabbioni del <strong>Po</strong>comunità biologiche chetrovano condizioni adatte alloro sviluppo. Queste barresabbiose, sistematicamentesommerse nelle stagioni piovose(generalmente primaverae autunno), sono generalmentelibere dall’acqua neimesi estivi e a partire dellatarda estate vengono colonizzateda comunità vegetalieffimere composte da specieerbacee pioniere annuali, chevanno ad occupare questeestese formazioni litologiche.Esse danno origine a comunitàvegetali ben strutturatecon esemplari che in talunicasi su<strong>per</strong>ano anche i 2 metridi altezza.Buona parte dell’asta delfiume <strong>Po</strong> è stata compresa inSiti di Importanza Comunitaria(SIC) e Zone di ProtezioneSpeciale (ZPS), che fannoFig 3: l’occhione (Burhinus oedicnemus)parte della Rete Natura 2000,in recepimento delle direttive92/43/CE (Direttiva “Habitat”)e 79/409/CEE, poi abrogatae sostituita dalla 2009/147/CE (Direttiva “Uccelli”). Questedirettive hanno <strong>per</strong>messol’individuazione di un networkdi aree importanti <strong>per</strong>la conservazione di habitat(intesi prevalentementecome comunità vegetali) especie considerati di interessecomunitario. Le comunitàvegetali che caratterizzano glispiaggioni del <strong>Po</strong> sono statericonosciute come tali e, inparticolare, classificate comehabitat di interesse comunitario3270 “FIUMI CON ARGINIMELMOSI CON VEGETAZIONEDEL CHENOPODIUM RUBRIP.P. E BIDENTION P.P.” , che vienedescritto dal manuale diinterpretazione degli habitatdell’Unione Europea comebanchi fangoso-sabbiosi deifiumi con vegetazione pioniera,annuale e nitrofila. Inprimavera e all’inizio dell’estatequesti ambienti appaionocome affioramenti privi di vegetazione,in quanto questasi sviluppa, se le condizionisono favorevoli, nel <strong>per</strong>iodotardo estivo-autunnale.Questi ultimi <strong>per</strong> loro naturasono molto dinamici, inquanto soggetti all’azione delfiume che, come detto in precedenza,ne determina presenzae distribuzione spaziale.In particolare, essi si trovanoin equilibrio dinamico consituazioni più stabili morfologicamente,che <strong>per</strong>mettonol’instaurarsi di comunitàarbustive a prevalenza di salice,e con habitat più umidi,caratterizzati dalla presenzapiù duratura di acque.Questa dinamicità crea unmosaico di ambienti che<strong>per</strong>mette a numerose speciedi animali (in particolareuccelli), aventi esigenze ecologichediverse, di utilizzarli<strong>per</strong> nutrirsi e riprodursi. Comeprimo esempio, tra le speciepiù facilmente osservabilisugli spiaggioni ci sonosenza dubbio i limicoli, cosìchiamati <strong>per</strong>chè ricercano ilcibo, costituito soprattutto dapiccoli invertebrati, nella fanghigliasituata lungo le rive, incorrispondenza della zona diconfine tra terra e acqua.Nelle zone più internedegli spiaggioni, che comedicevamo sono caratterizzateda presenza di vegetazioneerbacea, si può ritrovarel’Occhione (Burhinusoedicnemus), una specieche qui nidifica, facilmentericonoscibile dai grandi occhi,ma difficilmente osservabile<strong>per</strong>ché molto schivo e prevalentementecrepuscolare enotturno (Fig 3).Altro esempio di frequentatoridegli spiaggioni sono gliaironi (tra i quali i più comunisono l’airone cenerino (Ardeacinerea) e la garzetta (Egrettagarzetta)) e i gabbiani e glisternidi, tra i quali la sternacomune (Sterna hirundo) e ilfraticello (Sternula albifrons)che utilizzano questi ambienti<strong>per</strong> la nidificazione (fig 4).Gli spiaggioni del <strong>Po</strong> sonoquindi dei veri e propri scrignidi biodiversità, sia vegetaleche animale. Un invito che sipuò fare a tutti è di recarsi avisitarli lungo il Grande Fiume,rispettando questi luoghi edevitando comportamenti chepossono arrecare danno odisturbo ad animali e piante,come ad esempio l‘accessocon mezzi motorizzati (<strong>per</strong>altrovietato dalla legge).Paolo Piovani,Federica Filippi (AI<strong>Po</strong>)❝QUIPO_N.3_GIUGNO/SETTEMBRE <strong>2012</strong> 19

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