ATTIVITÀ E PROGETTINodo idraulico di Modena,realizzazioni e progettiInstallazione delle paratoie mobili alla cassa di espansione del Panaro❝Il nodo idraulicodi Modena è dadiverso tempo unadelle aree su cui AI<strong>Po</strong>ha dedicato un altolivello di attenzioneed interventi, anchein ragione dei ripetutieventi di piena chehanno interessatoSecchia e Panaro neglianni recenti.Dal 2009 al <strong>2012</strong> sono statistanziati <strong>per</strong> quest’area oltre18,6 milioni di euro, di cui 9,2-in buona parte cofinanziati daAIPO- compresi nell’Ordinanzadel Presidente del Consigliodei Ministri n. 3850 del19/02/2010, riferita al pianodi interventi urgenti <strong>per</strong> ilterritorio dell’Emilia-Romagnacolpito dagli eccezionalieventi meteorologici avvenutinell’ultima decade del mesedi dicembre 2009 e nei primigiorni del mese di gennaio2010. All’interno di questasono contemplati anche gli interventistrutturali di notevoleimportanza di cui parleremonella seconda parte dell’articolo.A parte i cofinanziamentilegati all’ordinanza, AI<strong>Po</strong> hamesso quindi a bilancio, <strong>per</strong>l’area modenese, oltre 9,4milioni di euro nel <strong>per</strong>iodo2009-<strong>2012</strong> tra manutenzioniordinarie e straordinarie,interventi urgenti e strutturali:3,2 milioni nel 2009, 1,2 milioninel 2010, 1,7 milioni nel 2011e 3,3 milioni nel <strong>2012</strong>.Il numero complessivo degliinterventi di questo quadriennioammonta a 105, di cui 78ultimati, 17 in corso o in viadi affidamento e 10 in corsodi progettazione. Le tipologiedi intervento sono molteplici:o<strong>per</strong>e strutturali (4, <strong>per</strong> unimporto di oltre 3,5 milionidi euro), adeguamento disagome arginali (6, <strong>per</strong> oltre1,6 milioni), manutenzionedelle su<strong>per</strong>fici arginali (15, <strong>per</strong>oltre 3,2 milioni), manutenzionedegli alvei (27, <strong>per</strong> oltre1,6 milioni), rialzi di sommitàarginali e piste di servizio (11,<strong>per</strong> oltre 2,1 milioni), riparazionefrane (18, <strong>per</strong> oltre 3,4milioni), riparazione manufatti(9, <strong>per</strong> oltre 1,8 milioni), altriinterventi - come servizi dipiena, indagini geognostiche,chiusura di tane, stanti ecc. -(15, <strong>per</strong> oltre 1,1 milioni).Si tratta <strong>per</strong>ciò di una ragguardevolemole di lavoro edi impegno finanziario, chetestimonia la considerazionedi AI<strong>Po</strong> <strong>per</strong> le esigenze di sicurezzaidraulica del territoriomodenese e l’impegno inesso profuso.A seguire ci soffermeremosu due o<strong>per</strong>e di particolareimportanza, che riguardanointerventi nella cassa diespansione del Panaro ed ilprogetto <strong>per</strong> la realizzazionedi una cassa di espansione sulcanale Naviglio in località Pratidi S.Clemente.La cassa di espansione del Panaro vista da valleGLI INTERVENTI ALLA CASSADI ESPANSIONE DEL FIUMEPANAROSul Panaro, circa 4 km a valledell’intersezione con l’AutostradaA1, è situata unacassa di espansione aventeun volume di invaso di circa26 milioni di metri cubi, la cuicostruzione è iniziata neglianni ’80; lo sbarramento èprovvisto di 9 luci di scaricosotto battente di cui solo le 4laterali, di dimensioni inferioririspetto alle 5 centrali, dotatedi paratoie di regolazione.All’inizio degli anni 2000 sonostati eseguiti dei lavori di adeguamentoa maggiori portate06 QUIPO_N.3_GIUGNO/SETTEMBRE <strong>2012</strong>
consistenti nel sopralzo degliargini <strong>per</strong>imetrali della cassa(che si attestano oggi allaquota 44,85 m s.l.m.) e dellosbarramento (attualmente laquota di inizio sfioro è di 41,10m s.l.m., 1,55 m su<strong>per</strong>iore allaquota originaria).Le modifiche subite dall’alveonel corso degli ultimi venticinqueanni hanno portato aduna diminuzione significativadella portata transitabile incondizioni di sicurezza neltratto di fiume a valle dellacassa d’espansione, con laconseguenza che gli ultimieventi di piena del Natale2009 e del Natale 2010, purnon essendo eccezionali intermini di portata defluita,hanno provocato dei tirantiidraulici estremamente significativi,con franchi rispettoalle sommità arginali in alcunitratti ridotti a pochi decimetri,a fronte di un invaso all’internodella cassa modesto.Al fine di poter utilizzare almassimo del suo potenziale ilvolume di invaso della cassa,unitamente alla necessitàdi poter effettuare le proves<strong>per</strong>imentali di invaso – comerichiesto dal Registro ItalianoDighe – si sta procedendoin questi giorni all’installazionedi paratoie mobili suciascuna delle 5 luci principalidel manufatto, che ad oggierano ad efflusso libero e nonregolabile.L’intervento è localizzato neipressi dell’abitato di S.Anna(Comune di S.Cesario), sullatraversa a monte del ponteS.Ambrogio e ha un costocomplessivo di 1.980.000 euro.L’o<strong>per</strong>azione è stata precedutada una serie di studi specifici,curati dalle Università di Parma,Modena, Bologna e Torinosu incarico di AI<strong>Po</strong>, che hannoprevisto tra l’altro verifichetramite un modello fisico ascala ridotta, realizzato pressoil Laboratorio AI<strong>Po</strong> di Boretto;tale modello ha consentito distudiare le diverse ipotesi difunzionamento delle paratoieottenendo le relative scale dideflusso nelle diverse condizionidi manovra.Le o<strong>per</strong>azioni di installazionedelle paratoie sono in corso:si tratta di cinque paratoiepiane, con scudo e telaio inacciaio, dotate ciascuna diun attuatore elettrico <strong>per</strong>la movimentazione. Hannosezione rettangolare, conbase 9,74 m e altezza 4,20 m,e scorreranno su ruote entrodue guide verticali, opportunamenteconnesse alle paretiin cemento armato esistenti,<strong>per</strong> mezzo di una battuta inacciaio inox.La presenza delle paratoiepotrà consentire di invasareall’interno della cassa, in occasionedelle piene di mediaintensità, un volume maggiore,in modo da far transitareverso valle solo la portatacompatibile con l’attualeassetto morfologico dell’alveodi pianura del fiume Panaro.Prima di prendere in considerazionela regolazione delleparatoie durante gli eventidi piena vi è l’obbligo, in ottem<strong>per</strong>anzaal RegolamentoItaliano Dighe, di effettuare leprove d’invaso, che verrannorealizzate invasando completamentela cassa di espansionefino al livello di sfioro delmanufatto principale.CASSE DI ESPANSIONEPRESSO I “PRATI DI SANCLEMENTE”Un altro importante interventoprogettato <strong>per</strong> il nodoidraulico di Modena riguardala realizzazione della cassa diespansione dei cavi Arginee Minutara in località Prati diS.Clemente, nell’ambito delpiano di riassetto idraulico delbacino del Naviglio Modenese.Com’è noto il canale Naviglioconfluisce nel fiume Panaronon in modo libero, ma regolatodai portoni vinciani, i qualisi chiudono automaticamenteSchema del progetto delle casse di espansione dei Prati di S. Clementein occasione delle piene delPanaro, rendendo di fatto ilbacino del Naviglio un bacinochiuso.Il progressivo incremento dellesu<strong>per</strong>fici im<strong>per</strong>meabilizzate,con la conseguente riduzionedei tempi di corrivazione, haamplificato negli ultimi annil’entità delle portate meteorichetransitanti verso valle,determinando gravi problemi<strong>per</strong> il canale Naviglio orquandosi abbia una contemporaneapiena di Panaro: nonpotendo recapitare le proprieacque nel Fiume recettore, leacque del Naviglio rigurgitanoverso monte anche attraversoil cavo Argine ed il cavo Minutara,allagando ampie aree dipianura.L’accentuazione dei problemie degli episodi alluvionalilegati alla città di Modenaè in gran parte collegatoproprio al comportamentodel Naviglio e dei due Cavi,ed è <strong>per</strong> questa ragione che èstata prevista questa misuradi contenimento passivo delleesondazioni. Scopo dell’interventoè quello di definireun volume utile di invasoda ricavarsi all’interno dei“Prati di S. Clemente”, un’areacompresa tra i cavi Argine eMinutara che già naturalmenteha l’attitudine ad allagarsi,consentendo la laminazionee l’invaso delle piene dei Cavistessi nonché di una parte diquelle del Naviglio.Lo schema progettuale siavvale della naturale morfologiadella zona, cercandodi potenziarne i volumi utiliall’invaso, pur salvaguardandol’attuale destinazione agricolae gli specifici usi consolidatisinegli anni.L’intervento prevede larealizzazione di due casse diespansione in serie, a sud divia Chiaviche, in modo da renderedisponibili circa 2 milionidi m³ di invaso <strong>per</strong> consentireuna esondazione controllatadel cavo Minutara e di unaparte delle portate in carico alQUIPO_N.3_GIUGNO/SETTEMBRE <strong>2012</strong> 07