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Progetto Apogenesi - Comune di Cento - Pubblica Amministrazione ...

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Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazioneConcorso “Premiamo i risultati”DOCUMENTO DI PARTECIPAZIONE- 1 -


PRIMA SEZIONEANAGRAFICADenominazione del PianoL’AFFIDAMENTO DELL’INCARICO DI POSIZIONE ORGANIZZATIVA MEDIANTE L’ANALISIDEL RUOLO AZIENDALE - PROGETTO APOGENESI__________________________________________________________________________Responsabile:Cognome:_AMBOTTA_ Nome: GILBERTOTelefono: 051 6843107 E-mail: ambotta.g@comune.cento.fe.itRuolo: DIRETTORE GENERALEReferente:Cognome:TAMASSIA Nome: LUCA – D.ssa Malaguti MonicaTelefono: 051/6843124 E-mail: malaguti.monica2@comune.cento.fe.itRuolo: DIRIGENTE SERVIZIO PERSONALEGruppo <strong>di</strong> progetto:Dott. Ambotta Gilberto, Avv. Tamassia Luca, D.ssa Malaguti Monica e d.ssa Poschi ElenaDurata dell’intervento in mesi 12Periodo <strong>di</strong> realizzazione: dal 01/01/2009 al 31/12/2009Eventuali Risorse destinate , escluse le retribuzioni del personale coinvolto 1 :⌧Ammontare complessivo: €....5.000,00..<strong>di</strong> cui:- a carico dell’<strong>Amministrazione</strong>/ufficio:.€..5.000,00.- a carico <strong>di</strong> altre Fonti (in<strong>di</strong>care quali) € //. Non sono previste risorse1Vanno in<strong>di</strong>cate solo le risorse finanziarie effettivamente <strong>di</strong>sponibili e/o già stanziate in bilancio- 4 -


SECONDA SEZIONESCENARIO DI RIFERIMENTO1 ORIGINE DEL PIANO1.1. L’intervento è riconducibile alle strategie politiche e/o <strong>di</strong> gestione espresse in:(sono possibili più risposte)x documenti <strong>di</strong> programmazione generale dell’amministrazione (es. Peg, Direttivaannuale, altra documentazione, ecc.) piani <strong>di</strong> miglioramento/programmi settoriali è un’iniziativa autonoma del proponente altro (specificare)______________________________________________________1.2. La decisione <strong>di</strong> intervenire sull’ambito scelto deriva da:(sono possibili più risposte) autovalutazione sullo stato dell’organizzazione effettuata con l’utilizzo <strong>di</strong> metodologieappropriate (es: modelli Caf, Efqm, gruppi <strong>di</strong> qualità, ecc.) risultati <strong>di</strong> indagini <strong>di</strong> customer satisfaction analisi dei reclami raccolti in modo sistematico specifica indagine realizzata da personale interno specifica indagine realizzata da consulenti in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> uno degli organi interni <strong>di</strong> valutazione e/o <strong>di</strong> au<strong>di</strong>tx richiesta del vertice (politico o amministrativo) altro (specificare)_______________________________________________1.3. Il piano è connesso con altre attività <strong>di</strong> miglioramento: sì, già realizzate sì, in corsox sì, già programmate NOSe sì, specificare sinteticamente l’oggetto degli interventiRidefinizione nuovi sistemi <strong>di</strong> “pesatura” e valutazione delle Posizioni Dirigenziali e delleP.O.______________________________________________________________________________1.4. Motivo prevalente dell’intervento:(una sola risposta) carenza <strong>di</strong> un servizio/processo esigenza <strong>di</strong> rispondere a nuove domande <strong>di</strong> altri uffici/servizi esigenza <strong>di</strong> rispondere a nuove domande <strong>di</strong> utenti o stakeholder esigenza <strong>di</strong> ridurre i costi esigenza <strong>di</strong> migliorare il clima organizzativox altro (specificare)necessità <strong>di</strong> una maggiore flessibilità gestionale/organizzativa interna per ilraggiungimento <strong>di</strong> una migliore pianificazione collegata alla valorizzazione delle risorseumane manageriali ed aumentare la motivazione delle stesse.- 5 -


1.5. Definizione del problemaIllustrare il problema che l’intervento intende affrontare. La descrizione deve in particolareevidenziare a quali bisogni l’intervento vuole dare risposta sia dal punto <strong>di</strong> vista dei portatori <strong>di</strong>interesse implicati, che dell’amministrazione/ufficio.Il decentramento amministrativo, la riorganizzazione dei servizi e la maggiore flessibilitàgestionale richiedono un adeguato intervento ed un ripensamento organizzativo, ma,anche, uno specifico momento <strong>di</strong> valorizzazione e motivazione delle risorse umane cherappresentano un fattore strategico dell’azienda.Tale fine può essere raggiunto principalmente attraverso interventi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione degliobiettivi, dei percorsi amministrativi oltre ad interventi formativi che implichino, tra l’altro, ilcoinvolgimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse professionalità nel perseguire i medesimi obiettivi.Sostanzialmente si tratta <strong>di</strong> costruire modelli organizzativi flessibili e maggiormenterispondenti alle realtà specifiche e <strong>di</strong>verse tra loro; lo strumento più adeguato appare,quin<strong>di</strong>, un efficace intervento <strong>di</strong> formazione continua che permetta <strong>di</strong> gestire, al meglio, lenuove "mission” degli enti locali.Il processo complessivo, inerente i criteri <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione del <strong>di</strong>pendente da parte del<strong>di</strong>rigente al quale affidare l’incarico <strong>di</strong> Posizione Organizzativa (PO), me<strong>di</strong>ante l’analisi delRuolo Aziendale (RA), va sostenuto dalla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> appositi strumenti analitici emetodologici che consentano un comune percorso con<strong>di</strong>viso e dettagliato, in grado <strong>di</strong>rendere leggibili ed omogenei i risultati finali.2 ELABORAZIONE DEL PIANO2.1. La progettazione ha coinvolto:(sono possibili più risposte) utenti (interni/esterni) del servizio/processo <strong>di</strong> lavoro su cui si interviene altri portatori <strong>di</strong> interessex responsabili del settore/dei settori su cui si intervienex personale del settore/dei settori su cui si interviene personale che sarà impegnato a realizzare l’intervento altroSpecificare come è stato garantito tale coinvolgimento:Si tratta <strong>di</strong> una proposta progettuale promossa e presentata dalla Direzione Generale aiDirigenti e alle Posizioni Organizzative interne all’Ente.L’obiettivo principale è analizzare e quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e definire i ruoli aziendali attraversoil <strong>di</strong>retto coinvolgimento dei <strong>di</strong>rigenti e dei funzionari al fine <strong>di</strong> determinare, in modoomogeneo e con<strong>di</strong>viso, i criteri <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione del <strong>di</strong>pendente da parte del <strong>di</strong>rigente alquale affidare l’incarico <strong>di</strong> Posizione Organizzativa (PO).La proposta è stata valutata dagli interessati ed è stata garantita la <strong>di</strong>sponibilità acollaborare al progetto.2.2. In fase <strong>di</strong> progettazione ci si è avvalsi dei seguenti elementi <strong>di</strong> analisi del problema(in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> criticità):(sono possibili più risposte) dati <strong>di</strong> indagine sugli utenti o stakeholder (specificare quali):_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________- 6 -


dati <strong>di</strong> funzionamento (specificare quali):_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________x Altro (specificare)I principali in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> criticità sono stati:- criteri e strumenti inadeguati, in quanto non aggiornati e non con<strong>di</strong>visi,relativamente all’assegnazione e valutazione delle PO.- malessere palesato <strong>di</strong>rettamente alla <strong>di</strong>rezione generale/<strong>di</strong>rigenza da parte dellerisorse più qualificate ed impegnate.- mancanza <strong>di</strong> strumenti metodologici omogenei per la valutazione degli obietti e deirisultati.I primi criteri <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione delle posizioni organizzative, inizialmente utilizzati anche perla pesatura delle stesse, sono stati nel tempo “abbandonati” in quanto ritenuti obsoleti enon più rispondenti alle nuove esigenze organizzative dell’Ente.Questo ha comportato una successiva determinazione <strong>di</strong> nuovi incarichi <strong>di</strong> PO in assenza<strong>di</strong> veri e propri strumenti <strong>di</strong> valutazione ed in<strong>di</strong>viduazione unanimemente con<strong>di</strong>visi etrasparenti.Le responsabilità, competenze e ruoli, inoltre, si sono in parte mo<strong>di</strong>ficati e trasformati neltempo senza che la PO venisse comunque rimodulata ed adeguata alla nuova realtà.Questi contesti hanno comportato <strong>di</strong>sagi a livello organizzativo ossia tensioni tra PO efrustrazioni palesati <strong>di</strong>rettamente alla Direzione Generale/<strong>di</strong>rigenza.1 GLI OBIETTIVITERZA SEZIONECARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO1.1 Con l’intervento si punta ad un miglioramento principalmente nell’area:(scegliere l’area <strong>di</strong> interesse prevalente e in<strong>di</strong>care minimo una risposta nell’area scelta) del contesto: integrare le amministrazioni valorizzare la comunità rinnovare il rapporto centro/periferia del problema: cogliere le esigenze degli utenti interpretare la missione analizzare la situazione, definire obiettivix della soluzione:x coinvolgere il personalex utilizzare tecnologie e meto<strong>di</strong> gestire le risorse economiche- 7 -


del risultato: controllare i risultati valutare gli effetti consolidare e <strong>di</strong>ffondere le buone pratiche1.2 L’intervento si basa prioritariamente su:(una sola risposta) innovazione nelle modalità <strong>di</strong> applicazione <strong>di</strong> norme <strong>di</strong> legge ottimizzazione nell’uso delle risorse umane e/o materiali per ottenere maggiore efficienza(es. risparmi)x gestione innovativa <strong>di</strong> funzioni per valorizzare le risorse umane, perresponsabilizzare i ruoli <strong>di</strong>rettivi, per sviluppare una cultura organizzativa orientata airisultati, ecc. mo<strong>di</strong>fica dei processi organizzativi per migliorare la gestione mo<strong>di</strong>fica dei ruoli per migliorare il benessere del personale mo<strong>di</strong>fica delle modalità <strong>di</strong> erogazione dei servizi e della relazione con i clienti altro (specificare)__________________________________________________- 8 -


1.3 Descrivere gli obiettiviObiettivi generali (finalità cui mira globalmente il piano)Il primo obiettivo è l’analisi del Ruolo Aziendale (RO), da in<strong>di</strong>viduare attraverso un attentoesame delle competenze.Questa prima fase è necessaria al fine <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre appositi strumenti analitici emetodologici, flessibili ed adeguati alla realtà specifica, che consentano un percorsocomune, con<strong>di</strong>viso e dettagliato, in grado da rendere leggibili ed omogenei i risultati finali.Un principio car<strong>di</strong>ne, che rappresenta comunque un obiettivo in<strong>di</strong>spensabile del progetto, èquello <strong>di</strong> verificare la potenzialità del personale interno, valorizzandone al massimo lecapacità professionali ed avendo ben presente che la valutazione professionale non si devesoffermare alle sole competenze tecnico-professionali.Molto importanti infatti, risultano essere, e lo saranno sempre più in futuro, le competenzecosiddette trasversali (abilità cognitive e comportamentali, attitu<strong>di</strong>nali, gli aspettirelazionali-comunicativi, la capacità <strong>di</strong> negoziare, <strong>di</strong> lavorare in gruppo, <strong>di</strong> affrontare erisolvere problemi, etc); anche e soprattutto in base a queste si potrà agire sullemotivazioni, sulle attitu<strong>di</strong>ni, sulla capacità <strong>di</strong> lavorare in team, sulle attitu<strong>di</strong>ni alla soluzionedei problemi, etc., in sostanza <strong>di</strong> interagire ed apprendere dai processi organizzativi.Ovviamente, nel caso in cui i profili professionali in<strong>di</strong>viduati me<strong>di</strong>ante l’analisi del ruoloaziendale non possano essere, in particolar modo per i loro aspetti innovativi, correlati aprofessionalità interne, anche dal punto <strong>di</strong> vista della loro potenzialità, si dovrà ricorrere aselezioni esterne. Anche in questo caso, peraltro, sarà cura del gruppo <strong>di</strong> lavoroevidenziare le varie competenze (<strong>di</strong> base, tecnico-professionali e, soprattutto, trasversali) econ ciò in<strong>di</strong>rizzare i criteri <strong>di</strong> selezione.Si intende pertanto sperimentare <strong>di</strong>rettamente il modello da parte dei partecipanti alpercorso, cercando così <strong>di</strong> evitare i precedenti fallimenti nell’attivazione <strong>di</strong> tali sistemi,spesso riconducibili ad un debole grado <strong>di</strong> riflessione, progettazione e reale partecipazionecon<strong>di</strong>visa.L’obiettivo finale è quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare e con<strong>di</strong>videre in modo chiaro la messa a punto e lascelta del metodo <strong>di</strong> selezione del personale “inerente ai criteri <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione del<strong>di</strong>pendente da parte del <strong>di</strong>rigente al quale affidare l’incarico <strong>di</strong> Posizione Organizzativa(PO),” attraverso la responsabilizzazione dei <strong>di</strong>versi soggetti coinvolti nella gestione delprocesso e nelle sue <strong>di</strong>verse fasi evolutive.Obiettivi specifici (obiettivi operativi in cui è possibile scomporre l’obiettivo generale, anche inrelazione alle <strong>di</strong>verse fasi <strong>di</strong> realizzazione previste, compresa la descrizione delle realizzazionipreviste)Il progetto è strutturato in tre azioni:Azione 1: Presentazione dell’intervento e costituzione del gruppo <strong>di</strong> lavoro‣ Modulo 1 Presentazione e con<strong>di</strong>visione dell’intervento progettuale‣ Modulo 2 Costituzione del gruppo <strong>di</strong> lavoroAzione 2: Attività <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> accompagnamento‣ Modulo 1 Analisi delle aspettative e definizione puntuale degli obiettivi daconseguire.‣ Modulo 2 Elaborazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> riferimento e applicazione delle tecniche <strong>di</strong>progettazione, costruzione e valutazione del ruolo aziendale delle posizioniorganizzative;- 9 -


‣ Modulo 3 Elaborazione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> analisi dei ruoli aziendali delle p,o. e <strong>di</strong>sviluppo <strong>di</strong> un assetto comparativo del loro ruolo. Questo modulo si conclude conl’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> alcuni ruoli aziendali sui quali realizzare interventi formativi.‣ Modulo 4 Sviluppo <strong>di</strong> una apposita banca dati <strong>di</strong> gestione dei ruoli aziendali eaccertamento circa l’arricchimento professionale conseguito.Azione 3 : Attività <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> alcuni ruoli aziendali in<strong>di</strong>viduati;‣ Modulo 1 Disamina dei ruoli aziendali in<strong>di</strong>viduati, formazione professionale eformazione attitu<strong>di</strong>nale e motivazionale.1.4 Descrivere i risultati attesiDescrivere i cambiamenti/impatti attesi sui destinatari interme<strong>di</strong> e finali dell’intervento comeconseguenza del raggiungimento degli obiettivi del Piano <strong>di</strong> miglioramentoGli effetti attesi nei Funzionari can<strong>di</strong>dati/titolari <strong>di</strong> PO si possono riassumere nei puntiseguenti:‣ migliore consapevolezza dell’importanza del ruolo assegnato in base ai singoli especifici fattori <strong>di</strong> complessità dello stesso e sua <strong>di</strong>namicità;‣ maggiore rispetto del proprio ruolo e dell’altrui ruolo e nei rapporti interni;‣ una più chiara assunzione delle responsabilità in base all’attribuzione <strong>di</strong> autonomiariconosciuta;‣ preciso orientamento al risultato, saper intervenire in forma correttiva sulle proprieazioni, portando al rinnovamento e all’innovazione;Tutto ciò si potrebbe tradurre nei termini: raggiungimento <strong>di</strong> “AUTOSTIMA” e“SODDISFAZIONE” professionale.Quanto più la percezione soggettiva del <strong>di</strong>pendente riesce a cogliere le caratteristiche dellaposizione <strong>di</strong> lavoro progettata ed assegnata, tanto più i comportamenti organizzativi postiin essere dallo stesso si <strong>di</strong>mostrano corrispondenti al ruolo atteso, con conseguenti riflessipositivi sia sul complessivo funzionamento dell'organizzazione che sugli aspettimotivazionali e <strong>di</strong> crescita professionale del <strong>di</strong>pendente.Impatti della Fase formativa:Fornisce supporti <strong>di</strong> crescita professionale, ma soprattutto intende fornire una nuovavisione gestionale del profilo professionale, pervenendo alla finalità ultima <strong>di</strong> consentire, <strong>di</strong>fatto, la realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> “Ruolo Autogestito”, laddove le mo<strong>di</strong>fiche, gliadeguamenti, gli affinamenti del profilo professionale alle effettive esigenze funzionali eproduttive degli enti, ovvero le valutazioni motivazionali e attitu<strong>di</strong>nali rappresentino unpatrimonio proprio ed autonomo degli operatori chiamati a rivestirne il corrispondenteruolo, in un assetto <strong>di</strong> autogestione consapevole che contribuisce, oltre al deciso recupero<strong>di</strong> efficienza del sistema tutto, al mantenimento della linea “profilo professionale – ruoloaziendale – spinta motivazionale – aspetti attitu<strong>di</strong>nali”, in un ambiente che consenta uncontinuo e permanente autoadattamento <strong>di</strong>namico ai concreti bisogni <strong>di</strong> funzionamento <strong>di</strong>organizzazione e <strong>di</strong> erogazione delle amministrazioni.I risultati sopra in<strong>di</strong>cati avranno una ricaduta anche per quanto riguarda la Dirigenza:‣ Con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> uno strumento omogeneo <strong>di</strong> assegnazione delle PO;‣ Riduzione dei conflitti e <strong>di</strong>sservizi causati da una visione troppo auto referenziata;‣ Creazione <strong>di</strong> una maggiore sinergia tra settori attraverso le PO.1.5 Descrivere il prodotto finale dell’interventoDescrivere cosa si intende realizzare per raggiungere i risultati attesi.______________________________________________________________________________- 10 -


‣ Definizione del Ruolo Aziendale in un ottica <strong>di</strong> cambiamento ed evoluzioneorganizzativa.a) Analisi delle attese/ambizioni/aspettative delle PO e funzionari;b) Conoscere e migliorare le proprie competenze, attitu<strong>di</strong>ni, capacità ecomportamenti;c) Interventi formativi volti a migliorare i profili.‣ Utilizzo <strong>di</strong> uno strumento gestionale <strong>di</strong>namico e flessibile che si può applicare neiprocessi pluriennali <strong>di</strong> formazione e sviluppo delle professionalità ritenutenecessarie.a) Creazione <strong>di</strong> un Gruppo <strong>di</strong> lavoro/Nucleo Operativo (NOC) e <strong>di</strong> sottogruppi(NOI) oggetto <strong>di</strong> formazione con l’obiettivo finale della creazione del modelloe applicazione dello stesso;b) Partecipazione attiva e sostegno alla frequenza agli incontri;c) Formazione continua quale supporto ai gruppi <strong>di</strong> lavoro.‣ Crescita ed evoluzione delle relazioni tra le posizioni organizzative stesse e la<strong>di</strong>rigenza nella con<strong>di</strong>visione della “mission” aziendale e nella progettazione deiservizi/attivitàa) Con<strong>di</strong>visione delle scelte e del precorso attivato relativamente al nuovostrumento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione PO;b) Flessibilità nell’applicazione dello strumento a seconda delle trasformazioni enecessità organizzative dell’Ente;c) Verifica perio<strong>di</strong>ca del raggiungimento degli obiettivi con la <strong>di</strong>rigenza e la<strong>di</strong>rezione generale.- 11 -


2 LE ATTIVITA’ PREVISTE2.1. Descrivere le fasi e le attività con in<strong>di</strong>cazione degli output attesi e dei relativi in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazione per ciascuna attivitàFasi Attività Output attesi In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> realizzazioneModulo 1 Presentazione e con<strong>di</strong>visione dell’intervento progettuale1) con<strong>di</strong>visione a) Presentazione del progettoa) illustrazione delle finalità e delle specifiche <strong>di</strong>namiche del percorsodella proposta da parte della Direzioneb) presentazione del team <strong>di</strong> accompagnatori e <strong>di</strong> formatoriprogettuale Generalec) socializzazione me<strong>di</strong>ante con<strong>di</strong>visione della mission e delle relative modalità(entro gennaio 2009)attuative2) Coinvolgered) impostazione degli interventi oggetto del percorso e loro programmazionetuttoile) <strong>di</strong>scussione sull’iniziativa e suo eventuale affinamento per adeguarla alleeffettive esigenze <strong>di</strong> operatività dei partecipantiAZIONE 1:Presentazionedell’intervento ecostituzione del gruppo<strong>di</strong> lavoropersonaleinteressato(questionario)b) Presentazione, da parte delpersonale coinvolto, <strong>di</strong>suggerimenti, idee, spunti <strong>di</strong>miglioramento ed adattamentodel progetto alla realtàdell’ente.(entro febbraio 2009)…..AZIONE 1Modulo 2 Costituzione del gruppo del lavoro (GRUPPO PILOTA o NucleoOperativo Comunale- NOC)Tale fase prevede l’in<strong>di</strong>viduazione dei componenti il gruppo <strong>di</strong> lavoro me<strong>di</strong>ante:‣ l’adozione <strong>di</strong> appositi criteri <strong>di</strong> natura professionale (essenzialmente: ruolorivestito, competenze professionali, utilità effettiva per l’ente, possibilità <strong>di</strong>veicolare l’esperienza),la realizzazione <strong>di</strong> uno specifico momento <strong>di</strong> valutazione motivazionale, intesa averificare le ragioni “<strong>di</strong> spinta” e la specifica passione per lo sviluppo <strong>di</strong> unpercorso formativo <strong>di</strong> rilevante impegno professionale e <strong>di</strong> elevata <strong>di</strong>sponibilitàin termini <strong>di</strong> assiduità e serietà d’intenti2) costituire ilNOCc) Pre<strong>di</strong>sposizione eSomministrazionedelquestionario ai funzionari eAPO relativo alle can<strong>di</strong>dature(entro marzo 2009)d) Risultati <strong>di</strong> partecipazione alQuestionario <strong>di</strong> autocan<strong>di</strong>datura per il “NOC”:= 100% <strong>di</strong>rigenza- 12 -


= 90% APO>= 50% categoria DAZIONE 2:Attività <strong>di</strong> formazione e<strong>di</strong> accompagnamentoModulo 1Analisi delle aspettative e definizione puntuale degli obiettivi da conseguire.Questa fase prevede un momento <strong>di</strong> lavoro teso alla rilevazione, in<strong>di</strong>cativamente,dei seguenti aspetti, ritenuti significativi per la conduzione dell’interventoformativo e per l’utilità degli esiti che lo stesso dovrà fornire:a. attese (professionali e/o personali) nutrite dal partecipante a seguitodell’adesione al gruppo <strong>di</strong> lavoro;b. azioni formative condotte nell’ultimo biennio, evidenziate per tipologia,contenuti, destinatari e relativi investimenti sud<strong>di</strong>visi per ciascunaposizione organizzativa;c. esistenza <strong>di</strong> apposite “politiche” <strong>di</strong> gestione e <strong>di</strong> sviluppo professionaledelle risorse umane e loro contenuti essenziali inerenti i ruoli e profilioggetto <strong>di</strong> affidamento <strong>di</strong> incarichi relativi all’area delle posizioniorganizzative;d. sussistenza <strong>di</strong> specifici piani <strong>di</strong> formazione annuale e/o pluriennale estrategie sottese, in<strong>di</strong>viduando contenuti, azioni, profili professionaliinteressati, investimenti operati e loro collegamento con sviluppiprofessionali e costruzione <strong>di</strong> apposite professionalità.3) Rilevazionedelle attese deipartecipanti(aspirazioni/obiettivi/ambizioni)(entro aprile 2009)e) Statistiche: elaborazione elettura dei risultati delquestionario(entro aprile 2008)f) Pre<strong>di</strong>sposizione del <strong>Progetto</strong><strong>di</strong> formazione interna PO(entro maggio 2009)…….AZIONE 2: Modulo 2Elaborazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> riferimento e applicazione delle tecniche <strong>di</strong>progettazione, costruzione e valutazione del ruolo aziendale delle posizioniorganizzative;La fase del presente modulo, prevede‣ l’elaborazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> riferimento per l’enucleazione del “ProfiloProfessionale” e del relativo sistema gestionale, fondato sul trittico“Responsabilità - Relazioni – Risultato” (così detto modello delle “3ERRE”), con contestuale superamento del sistema per mansioni“Mansionario” ed adozione dell’assetto contenutistico per competenze- 13 -4) Ridefinizione<strong>di</strong> piani <strong>di</strong>formazione inriferimento airuoli e profili POg) Prima attività <strong>di</strong> formazionerelativamente all’acquisizione<strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> progettazioneper l’analisi ed in<strong>di</strong>viduazionedei PROFILI PROFESSIONALI.(entro giugno 2008)


“Ruolo Aziendale”. La fase, da tenersi in front con il Gruppo Pilota,intende fornire reali e moderni sistemi <strong>di</strong> costruzione e <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong>profili professionali, secondo una meto<strong>di</strong>ca assolutamente innovativa,fondata sul modello “per competenze” e, quin<strong>di</strong>, non più ancorata altra<strong>di</strong>zionale ed, oramai, superato schema <strong>di</strong> riferimento “per mansioni”,assetto funzionale rigido ed anacronistico, bensì sviluppato su <strong>di</strong> uninsieme <strong>di</strong> fattori moderni ed ine<strong>di</strong>ti nel panorama <strong>di</strong> metodologie correnti,riferibili, essenzialmente, a strumenti <strong>di</strong> job analyisis e <strong>di</strong> job evaluation,me<strong>di</strong>ante l’analisi e la valutazione dei tre aspetti caratterizzanti il RuoloAziendale: RESPONSABILITA’ della posizione, RELAZIONI intrattenutedalla posizione, quale sistema relazionale da gestire, e RISULTATI daconseguire da parte della posizione, quale sistema d’approccio per obiettivida conseguire, piuttosto che per mansioni da svolgere.Il momento d’approccio intende, altresì, fornire strumenti organizzativi egiuri<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> gestione del profilo nel contesto del sistema contrattualevigente, fornendo uno spaccato d’approfon<strong>di</strong>mento su concettirelativamente conosciuti nell’ambiente pubblico (più tipizzanti il settoreprivato), quali, ad esempio, i concetti <strong>di</strong> equivalenza professionale,l’eterointegrazione contrattuale, la gestione del ruolo, l’esigibilità delleprestazioni, i contenuti della categoria contrattuale, ed altri <strong>di</strong> essenzialerilevanza per le finalità che il progetto si propone.h) n. <strong>di</strong> sedute <strong>di</strong> formazione(almeno 3 incontri)i) n. <strong>di</strong> partecipanti alle sedutesul totale (% me<strong>di</strong>a perseduta >=70%)A conclusione <strong>di</strong> questa fase, il Gruppo Pilota avrà acquisito strumenti <strong>di</strong>progettazione del profilo professionale, <strong>di</strong> costruzione del profilo stesso in termini<strong>di</strong> job analysis, <strong>di</strong> valutazione della corrispondenza dei contenuti <strong>di</strong> profilo con leeffettive esigenze “produttive” nell’ottica <strong>di</strong> governo <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong> jobevaluation, <strong>di</strong> definizione del relativo Ruolo Aziendale (quale superamento del“mansionario”) in termini <strong>di</strong> Responsabilità, Relazioni e Risultati connessi allaposizione, nonché <strong>di</strong> impostazione <strong>di</strong> appropriate strategie <strong>di</strong> reclutamento.…….AZIONE 2: Modulo 3Elaborazione <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione dei ruoli aziendali delle p.o., sviluppo<strong>di</strong> un assetto comparativo del loro ruolo. Questo modulo si conclude con- 14 -5)in<strong>di</strong>viduazionedei RUOLIAZIENDALI el) Formazione e attivazioneconcreta dei FOCUS GROUP(sottogruppi del NOC ->NOI 1,NOI 2 ecc) per l’applicazione


l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> alcuni ruoli aziendali sui quali realizzare interventiformativi.Questa fase prevede un’opportuna sperimentazione d’aula nel corso della quale,me<strong>di</strong>ante la guida ed il costante accompagnamento del Team formativo, verrà datocorso all’applicazione delle tecniche <strong>di</strong> progettazione, costruzione e valutazionedel profilo professionale apprese nel corso del precedente modulo. Lasperimentazione, sviluppata con sistema <strong>di</strong> coinvolgimento <strong>di</strong>retto ed assistito delGruppo Pilota, avrà, ad oggetto, l’elaborazione <strong>di</strong> una ricostruzione guidata delladelineazione <strong>di</strong> uno specifico profilo professionale, con relativa definizione dellerelative competenze, secondo la sequenza metodologica <strong>di</strong> seguito sinteticamentein<strong>di</strong>cata:a) in<strong>di</strong>viduazione con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> un profilo professionale <strong>di</strong> tipo“convenzionale”, al fine <strong>di</strong> consentire la più ampia partecipazione all’esperienzaricostruttivab) analisi della posizione cui il profilo professionale prescelto dovrà esseregeneralmente o specificamente a<strong>di</strong>bito (job analysis)c) definizione del Ruolo Aziendale <strong>di</strong> riferimento per la specifica tipologia <strong>di</strong>profilo professionale assunto (job evaluation)d) delineazione del sistema <strong>di</strong> Responsabilitàe) definizione dell’assetto Relazionalef) in<strong>di</strong>viduazione dei Risultati professionalig) tratteggio delle caratteristiche attitu<strong>di</strong>nali per la copertura del RuoloAziendale costruitoh) scelta del percorso acquisitivo più adeguato alla tipologia professionaleattitu<strong>di</strong>naletracciata…….AZIONE 2: Modulo 4Sviluppo <strong>di</strong> una apposita banca dati <strong>di</strong> gestione dei ruoli aziendali eaccertamento circa l’arricchimento professionale conseguito.Questa prima fase prevede lo sviluppo <strong>di</strong> un apposito data-base in grado <strong>di</strong>consentire <strong>di</strong> rilevare, in termini contenutistico-funzionali, le posizioni operativecui sono addetti i profili professionali in<strong>di</strong>viduati quale oggetto dell’interventoformativo, nonché i correlati bisogni formativi.dellecaratteristicheattitu<strong>di</strong>nali -simulazioni6) Creazionedella Banca Datidei RUOLIAZIENDALI (DB-POdegli strumenti acquisiti.(entro ottobre 2008)m) n. <strong>di</strong> sedute <strong>di</strong> formazione(almeno 3 incontri)n) n. <strong>di</strong> partecipanti alle sedutesul totale (% me<strong>di</strong>a per seduta>=70%)o) creazione del DB-PO(entro ottobre 2009- 15 -


Azione 3 :Attività <strong>di</strong> formazione<strong>di</strong> alcuni ruoliaziendali in<strong>di</strong>viduati;Inoltre è prevista la redazione e somministrazione <strong>di</strong> appositi report <strong>di</strong>accertamento circa l’arricchimento professionale conseguito e l’evoluzioneculturale che l’esperienza formativa ha prodotto.Modulo 1Disamina dei ruoli aziendali in<strong>di</strong>viduati, formazione professionale e formazioneattitu<strong>di</strong>nale e motivazionale.La fase prevede l’effettuazione <strong>di</strong> una puntuale <strong>di</strong>samina dei ruoli aziendalein<strong>di</strong>viduati e della loro conformità al modello definito, con eventuale rilevazionedei gap e loro correzione.La fase si compone delle seguenti azioni concrete:a) acquisizione della percezione reale del ruolob) valutazione della coerenza del ruolo con il prototipo delineatoc) eventuale correzione del ruolo per armonizzarlo alla realtà d’impiegopresso l’ented) flessibilizzazione del ruolo al contenuto prestazionale effettivamenteutilizzatoe) in<strong>di</strong>viduazione del percorso formativo più appropriato.7)Consolidamentodella Banca Datidei RUOLIAZIENDALI (DB-PO8) formazionespecifica pertipologia <strong>di</strong>interventop) n. <strong>di</strong> sedute <strong>di</strong> formazione(almeno 3 incontri)q) n. <strong>di</strong> partecipanti alle sedutesul totale (% me<strong>di</strong>a per seduta>=70%)r) numero personale formatoq) consolidamento effettivo delDB- PO(entro novembre 2009)La fase prevede inoltre appositi interventi <strong>di</strong> formazione specifica al ruolo <strong>di</strong>carattere strettamente professionale, condotti attraverso le seguenti tipologied’intervento:• interventi <strong>di</strong> professionalizzazione secondo le reali esigenze del ruolo• interventi formativi secondo le effettive <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> utilizzo e leprospettive d’impiego.• interventi <strong>di</strong> valutazione motivazionale al ruolo per consentirel’accertamento delle spinte motivanti a rivestire la posizione, nonché, <strong>di</strong>conseguenza, per recuperare adeguati momenti <strong>di</strong> stimolo al ruolo emigliorare la qualità prestazionales) simulazione del nuovostrumento <strong>di</strong> assegnazionedelle PO(entro <strong>di</strong>cembre 2009)- 16 -


Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione2.2 Definire il livello <strong>di</strong> miglioramento atteso per ciascun risultato previstoRisultati attesi(ve<strong>di</strong> domanda 1.4)In<strong>di</strong>viduazione del RUOLOAZIENDALEFORMAZIONE del PERSONALEINTERESSATOCreazione dello STRUMENTO <strong>di</strong>ASSEGNAZIONE DELLE POMiglioramento delle RELAZIONIINTERNE a livellodecisionale/organizzativoIn<strong>di</strong>catore (descrizione e unità <strong>di</strong>misura)Creazione del DB-PO(entro novembre 2009)% del personale formato sultotale dei can<strong>di</strong>dati ammessi(>=90%)Applicazione dello strumento <strong>di</strong>assegnazione PO (simulazioneentro <strong>di</strong>c 2009)Questionario finale <strong>di</strong>sod<strong>di</strong>sfazione (somministrazioneed elaborazione entro <strong>di</strong>c 2009)TargetFunzionari e POFunzionari e PODirigentiFunzionari, PO e<strong>di</strong>rigenti3 LE RISORSE UMANE COINVOLTE3.1. In<strong>di</strong>care se è prevista la costituzione <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> lavoro per la elaborazione erealizzazione del pianox Si No3.2 Se si, in<strong>di</strong>care:N. componenti del gruppo <strong>di</strong> lavoro20/25Caratteristiche del gruppo <strong>di</strong> lavoroRuolo Compiti Gg/impegnoDirigenti Supporto alle varie attività,in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> obiettivi ed in<strong>di</strong>rizzie ricerca della con<strong>di</strong>visione.FunzionariAltro personalepartecipazione attiva ai gruppi <strong>di</strong>lavoro, ricerca della con<strong>di</strong>visione epartecipazione alla formazione.Gg 5 per numero<strong>di</strong>rigentiGg 10 pernumero <strong>di</strong><strong>di</strong>pendentipartecipanti algruppo <strong>di</strong> lavoro3.3. In<strong>di</strong>care l’eventuale apporto <strong>di</strong> altri soggetti (personale <strong>di</strong> altri ufficidell’amministrazione(specificare numero, ruolo e funzioni)Oltre al Direttore Generale, responsabile del <strong>Progetto</strong> e l’Avv. Luca Tamassia, referente, fannoparte del Gruppo <strong>di</strong> <strong>Progetto</strong>:- 17 -


Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione1) D.ssa Malaguti Monica, Responsabile Posizione Organizzativa del Servizio Organizzazione delPersonale e Trattamento Economico Previdenziale;2) D.ssa Poschi Elena, Responsabile Posizione Organizzativa del Servizio Urp/Suap/Commercio- 18 -


Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione4 LE PARTNERSHIP E LE COLLABORAZIONI4.1. In<strong>di</strong>care tipologia e modalità <strong>di</strong> collaborazione <strong>di</strong> eventuali partnership (altreamministrazioni, altri soggetti)____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________4.2 In<strong>di</strong>care se sono previste consulenze e quali sono le attività che saranno garantite dallaconsulenzaPrevista un’attività <strong>di</strong> formazione da parte <strong>di</strong> un docente per Azione 2 modulo 2 e per Azione 3modulo 15 DIREZIONE E VALUTAZIONE5.1. In<strong>di</strong>care le modalità previste per il presi<strong>di</strong>o dell’intervento e il raccordo con i verticidell’ufficio/amministrazioneIl progetto è monitorato dal Dirigente del Servizio Personale che <strong>di</strong>rettamente relazionerà alDirettore Generale in collaborazione con la <strong>di</strong>rigenza.5.2. Descrivere le modalità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento delle attivitàIl progetto è <strong>di</strong>retto dalla Direzione Generale in collaborazione con la Dirigenza del ServizioPersonale che ne detiene il <strong>di</strong>retto coor<strong>di</strong>namento e verranno istituite specifiche figure <strong>di</strong>supporto che si relazioneranno con la <strong>di</strong>rezione generale sulle <strong>di</strong>verse fasi del percorsoprogettuale.- 19 -


Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione5.3 Descrivere le modalità previste per seguire l’andamento delle attività nel corso dellarealizzazione e verificare gli eventuali scostamenti rispetto ai risultati attesi.A completamento <strong>di</strong> ogni AZIONE in<strong>di</strong>cata al punto 2, l’attività viene <strong>di</strong>rettamentemonitorata attraverso gli in<strong>di</strong>catori ed i report pre<strong>di</strong>sposti dai soggetti coor<strong>di</strong>natori epresentati alla <strong>di</strong>rezione generale.5.4 Descrivere le modalità <strong>di</strong> comunicazione (interna ed, eventualmente, esterna) previsteper far conoscere l’intervento e i suoi esitiLa comunicazione sarà essenzialmente interna (viste le finalità del progetto) ed avverràtramite la pubblicazione dei report delle <strong>di</strong>verse fasi in apposite pagine della intranetaziendale oltre che l’utilizzo della posta elettronica tra i vari soggetti interessati al progetto.6 FATTORI CRITICI DI SUCCESSODescrivere i fattori critici <strong>di</strong> successo dell’intervento e cioè i principali problemi che si ritiene sidovranno affrontare per ottenere i risultati attesi dell’iniziativa.a. Limitata collaborazione partecipativa da parte della <strong>di</strong>rigenzab. Conflitti nell’in<strong>di</strong>viduazione dei ruoli da parte delle PO in relazione allasituazione esistente.c. Lentezza nel rispetto della tempistica relativamente al feedback informativo(gestione questionari)d. Non sufficiente monitoraggio nelle <strong>di</strong>verse fasi <strong>di</strong> realizzazione del progetto7 ARTICOLAZIONE TEMPORALE DEL PIANOInserire il Gannt relativo alla tempistica del Piano.Fasi Moduli Tempistica 2009Azione 1: modulo 1 Marzo: modulo 2 AprileAzione 2 modulo 1 Aprile/Maggiomodulo 2Giugnomodulo 3Ottobremodulo 4OttobreAzione 3 modulo 1 Novembre/Dicembre- 20 -

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